mercoledì 27 Marzo 2024

Amstaff e Pit bull: uguali o diversi?

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Che differenza c’è tra american staffordshire terrier (per gli amici amstaff) e american pit bull terrier (per gli amici pit bull, per i nemici pizzbull, pittbulle, kanekiller ecc. ecc. ) ?
La diatriba, una decina di anni fa, infiammò i lettori delle riviste cinofile grazie a (o meglio, per colpa di) una serie di articoli firmati da un giornalista (casualmente proprietario di un amstaff!) che per promuovere l’american staffordshire continuava a sbandierare come massimo pregio di questa razza…una negazione. Ovvero, secondo lui l’amstaff era un cane buono e caro perché NON era un pit bull.
A parte le duemila inesattezze che ancora oggi vengono  ripetute e straripetute a proposito del pit bull (non è una vera razza, non è affidabile, è ancora allevato prevalentemente per i combattimenti… roba da denuncia, se mai una razza canina avesse il potere di querelare chi ne sparla: ma non può, ed è per questo che si continua a sparlarne tranquillamente), questa polemica infinita ebbe, se non altro,  il potere di risvegliare anche l’interesse di chi non aveva mai sentito parlare di  “terrier di tipo bull”.
Oggi, più o meno, si sa che esiste questa categoria di cani: ma capita ugualmente di sentirsi chiedere:  “Che differenza c’è, in realtà, tra queste due razze?”
Vediamo di rispondere con un minimo di chiarezza alle domande più frequenti su questo (e solo su questo) argomento, senza fare alcuna disquisizione sul carattere, l’aggressività o altro.

1) E’ una razza sola o sono due?
La risposta più corretta dovrebbe essere questa: sono tre!
E cioè: american staffordshire terrier, american pit bull terrier di tipo UKC e american pit bull terrier di tipo ADBA.
Infatti il pit bull, negli Stati Uniti, non viene riconosciuto dall’AKC (il maggiore tra i vari enti cinofili americani), mentre viene riconosciuto da altri due enti, appunto UKC e ADBA. Ognuno dei due Club ha un proprio standard e un proprio indirizzo di allevamento.

Da sinistra a destra: pit bull ADBA, pitbull UKC e amstaff


2) “American pit bull terrier” e “pit bull” sono o non sono sinonimi?

Attualmente, sì (“pit bull” è solo l’abbreviazione, come “amstaff” per l’american staffordhire) : storicamente, no.
“Pit bull”, in origine, era chiamato qualsiasi cane usato nei combattimenti (meticci compresi), mentre l’”american pit bull terrier” è sempre stata una razza pura.

Amstaff da coccole…

 

3) Perché l’AKC (e di conseguenza FCI ed ENCI) non riconoscono il pit bull?
Per una ragione che non ha nulla a che vedere con la razza e le sue caratteristiche: e cioè perché l’AKC non voleva che si chiamasse “pit”!
Agli inizi del Novecento, quando in America vennero proibiti i combattimenti tra cani, l’AKC (che a quei tempi riconosceva l’american pit bull terrier, come dimostrano i documenti dell’epoca) chiese agli allevatori di togliere dal nome della razza il termine “pit”, che in inglese identifica l’arena in cui si fanno combattere i cani.
Alcuni allevatori, pur di restare nell’AKC che era un Club in grande espansione, accettarono questo compromesso politico e iscrissero i loro pit bull col nuovo nome di “staffordshire terrier” (solo dopo il riconoscimento di un’altra razza dal nome troppo simile, e cioé lo staffordshire bull terrier, l’AKC decise di cambiare nuovamente il nome, che divenne “american staffordshire terrier”).
Altri allevatori rifiutarono di rinnegare l’origine e la storia della loro razza e quindi rifiutarono di accedere all’AKC, confluendo in altre associazioni.

4) I primi american staffordshire, dunque, erano in realtà dei pit bull?
Assolutamente SI. Non erano “figli di pit bull”, non erano “pit bull più buoni” e certamente non erano pit bull “moralmente amstaff”, esilarante interpretazione che si è letta su una rivista specializzata qualche anno fa. Erano american pit bull terrier a tutti gli effetti.

…e “ferocissimi” pit bull da pet therapy

5) E’ vero che solo i cani che non combattevano da almeno dieci generazioni poterono essere iscritti all’AKC?
Assolutamente NO. Sia i cani Corvino che i cani Doyle (entrambe famosissime linee di cani da combattimento) furono iscritti all’AKC come american staffordshire nel 1936, anno ufficiale di nascita della “nuova” razza.
Tacoma All-A-Blaze, notissimo combattente definito “molto aggressivo”, fu uno dei primi campioni di bellezza AKC.

6) Perché ci sono tanti tipi diversi di pit bull?
Non ce ne sono “tanti” tipi diversi: ce ne sono due, UKC e ADBA.
Le due associazioni hanno standard diversi tra loro, perché hanno intenti diversi.
L’ADBA continua ad allevare “potenziali” cani da combattimento, e cioè cani dalle doti morfo-caratteriali adeguate alla loro storia.
L’UKC, pur mantenendo alta l’attenzione per le doti caratteriali, è interessata anche alla ricerca di una bellezza “estetica”: un po’ la stessa strada percorsa dagli allevatori di amstaff.

8 ) Questo significa che l’ADBA è ancora favorevole ai combattimenti?
Certamente no!
La politica dell’ADBA è quella di allevare “superdog”: ma se prima si voleva il supercane da combattimento, oggi si ricerca il supercane sportivo, capace di eccellere in diverse discipline (lo dimostra un pit bull ADBA che ha ottenuto 18 diversi brevetti di lavoro, caso unico al mondo).
Secondo l’ADBA questa selezione deve continuare ad essere svolta esattamente “come se” si allevassero ancora cani da combattimento, e cioè privilegiando coraggio, tempra e “gameness” (termine quasi intraducibile, che più o meno significa “massima determinazione nel raggiungere un risultato”) dal punto di vista caratteriale, e doti atletiche dal punto di vista morfologico.
Non c’è alcun interesse per l’estetica, a cui invece concede un occhio di riguardo l’UKC.

Pit bull ADBA

 

9) In giro non si vedono due soli tipi di pit bull, ma molti di più: alti, bassi, larghi, stretti, pesanti, leggeri e così via. Sono dunque fondate le accuse di disomogeneità nella razza?
In giro si vedono anche duemila tipi diversi di golden retriever, pastori tedeschi o yorkshire terrier.
Come in ogni razza del mondo esistono soggetti in tipo, che rispecchiano perfettamente lo Standard, soggetti…“borderline”, ai limiti del tipo, e soggetti che con la razza non hanno proprio nulla da spartire, anche se magari hanno un regolarissimo pedigree (è il caso dei famigerati cani dell’Est).
Questo non significa che pastore tedesco o golden retriever siano razze “poco fissate” o “disomogenee”: significa solo che c’è chi alleva con serietà, esperienza e capacità…e chi alleva alla spera-in-Dio.
Poi ci sono anche quelli che allevano (o comprano e rivendono) con il preciso scopo di truffare la gente: fenomeno che interessa pit bull, amstaff, pastori tedeschi, golden…e qualsiasi altra razza che sia già molto diffusa o che abbia la sventura di diventare di moda.
Concludendo: i pit bull in standard UKC sono molto omogenei morfologicamente.
I pit bull in standard ADBA lo sono leggermente meno, perché lo standard è più elastico sotto il profilo morfologico: ma per un occhio appena appena esperto è assolutamente impossibile confonderli con cani di altre razze.

Amstaff

 

10) Se pit e amstaff, in origine, erano un’unica razza, oggi si può ancora dire la stessa cosa?
Sicuramente NO per quanto riguarda i pit bull ADBA, che hanno seguito una selezione completamente diversa.
Quando l’amstaff ha imboccato la strada del cane “prevalentemente da compagnia e da show”, gli allevatori hanno cercato di ottenere cani sempre più accattivanti dal punto di vista estetico, badando nello stesso tempo a mantenere nel cane (non a “creare”, attenzione, ma a “mantenere”!) un equilibrio caratteriale che era già ai massimi livelli nel predecessore pit bull.
Non sono stati fatti, però, particolari sforzi per selezionare le doti caratteriali intese in senso sportivo, perché l’AKC non ha mai spinto particolarmente l’amstaff come cane da lavoro.
Anzi, una buona fetta di allevatori, che ci teneva soprattutto a staccare nettamente la propria immagine da quella dei combattimenti, per lunghi anni ha addirittura evitato di far comparire i cani nelle prove di utilità.
Perché?
Semplice: perché si temeva che l’immagine di un amstaff attaccato alla manica del figurante richiamasse immagini di “violenza” che potevano essere collegate a quelle dei combattimenti!
Questo a mio avviso è stato un meccanismo penalizzante, perché gli attacchi che fanno parte delle prove di utilità sono semplicemente una pratica sportiva, a cui il cane viene allenato attraverso il gioco.
Sarebbe stato molto più utile e informativo spiegarlo al pubblico, anziché farsi prendere dalla pruderie dell’”immagine” positiva a tutti i costi: anche perché una razza che non lavora non può essere testata caratterialmente, e quindi non si fa alcuna selezione in questo senso.
Per fortuna un’altra branca di allevatori americani cominciò fin dall’inizio a “interpretare” l’amstaff come cane da utilità, rendendosi conto che un terrier di tipo bull non avrebbe potuto avere poi tutto ‘sto successo come cane solo da compagnia e da show.

Foto storica di una bimba in posa con il suo pit bull

Come cane da grembo, diciamolo, gli manca proprio “le fisique du rol” (anche se ci prova!).
Scherzi a parte, è storicamente dimostrato che chi vuole un cane “da coccole” tende a rivolgersi verso taglie più ridotte, e in generale cerca razze dall’aspetto più “peluchone” (non per niente quasi tutti i cani da compagnia propriamente detti sono a pelo lungo).
L’ amstaff selezionato solo per la bellezza avrebbe avuto il suo target elitario tra gli estimatori dello show: ma anche se in USA essi sono assai più numerosi che in Italia, anche là rappresentano una minoranza.
Ecco perché molti allevatori, in cerca di un target più ampio possibile (come tutti gli allevatori del mondo), utilizzarono i loro cani anche per lo sport, pur mantenendo l’attenzione principalmente sulla morfologia e selezionando cani esteticamente gradevoli.
Un percorso simile a quest’ultimo venne seguito in USA dagli allevatori di pit bull UKC, che in parte (minima) selezionarono pit bull esclusivamente da esposizione, e in parte pit bull da “bellezza E lavoro”.
Tutto questo, in USA, ha ovviamente più senso che in Italia: infatti qui i pit bull UKC, non essendo riconosciuti dall’ENCI, non hanno accesso alle esposizioni.
In America, al contrario, le expo UKC raccolgono un altissimo numero di cani, appena inferiore a quello delle expo AKC: quindi è possibilissimo, per un pit bull, seguire una carriera espositiva di tutto rispetto.
Gli italiani devono accontentarsi dei raduni organizzati da Club di razza privati.

11) Si potrebbe dire, allora, che in Italia un pit bull UKC equivale a un amstaff senza pedigree?
Potere si può… se si vuole essere sbranati: ma non dai cani, bensì dagli allevatori!
Infatti questa definizione non piace a nessuno.
Chi alleva amstaff, con poche eccezioni, prende le distanze dal pit bull per lo stesso, antico motivo che causò le divisioni iniziali: temono che la loro immagine venga abbinata in qualche modo alla pratica dei combattimenti.
Poiché, purtroppo, questa indegna pratica continua tuttora nella clandestinità delinquenziale, è tutto sommato comprensibile che qualcuno tema ancora il “danno di immagine” legato alla parola “pit”.
Però sarebbe molto più corretto chiarire al pubblico un concetto assai più importante: e cioè che un conto è la cinofilia, e un altro la delinquenza!
Neanche gli allevatori di pit bull UKC, in linea di massima, sono troppo contenti di essere considerati allevatori di …quasi-amstaff: soprattutto a causa delle persone che hanno allevato (e ancora allevano, in parte) cani “esclusivamente” da bellezza, tralasciando la selezione caratteriale.
Questi cani infatti vengono accusati (e non del tutto a torto) di aver perso per strada molte delle doti caratteriali che appartenevano originariamente al pit bull.
Naturalmente la realtà sta nel mezzo, perché (come in tutte le razze del mondo) l’abilità selettiva non si può certo legare a un’intera razza né ad un Club: l’abilità è del singolo allevatore!
Oggi esistono, è vero, amstaff e pit bull “rincretiniti”: ma ci sono anche amstaff e pit bull dalle grandissime doti caratteriali.
Dipende da come si alleva, e poi (ovviamente) da come si educa e da come si addestra il cane.
La cosa che mi lascia più perplessa, in Italia, è che talora si sentano fare discorsi sugli amstaff “rincretiniti” da allevatori UKC che a loro volta selezionano cani “da bellezza”.
Perché, se è vero che alle spalle dei pit bull esiste un’eccellente selezione caratteriale, non ci si può certo aspettare che questa continui in eterno…senza la collaborazione degli allevatori!

12) Il famosissimo “Pete the Pup”, l’interprete di “Simpatiche canaglie”, era un pit bull o un American staffordshire?
Non poteva che essere un pit bull, perché la serie fu ideata nel 1922 e l’amstaff come razza nacque solo nel 1936.

13) Che significa “doppia registrazione”?
Questa domanda, se si volesse dare una risposta davvero esauriente, richiederebbe un intero libro, e non solo un articolo!
Infatti sono state diverse le prese di posizione “pro”e “contro” , le aperture e le chiusure, gli interventi di Club diversi: non mi vergogno di confessare che, senza i testi storici davanti, non ricordo neppure io tutta la pantomima burocratica che ha visto protagonisti questi cani nell’ultimo secolo.
Mi limito perciò a dire come stanno le cose oggi: “doppia registrazione” significa che l’UKC accetta la registrazione degli american staffordshire come pit bull. Quindi esistono cani (sempre e solo UKC) che sono contemporaneamente pit bull per gli Stati Uniti, e amstaff per l’Europa.

La Multi Ch Cloverhill’s Dances with Fire, detta Chelsea (prop. Limited edition kennel) : un Amstaff per l’Europa, un Pit bull per l’UKC

14) Come è possibile, per un privato che voglia informarsi seriamente, orientarsi in mezzo a tutta questa confusione?
Occorre informarsi, studiare, ma soprattutto liberarsi da tutte le scorie della disinformazione.
E qui, purtroppo, i media non sono certo d’aiuto: sia perché non fanno praticamente MAI informazione corretta, sia perché contribuiscono pesantemente ad alimentare pregiudizi e dicerie che fanno il male di tutte e due le razze.
Quotidiani, riviste generiche e TV si buttano a pesce sul sensazionalismo, gridano “al pit bull” (spesso senza neanche sapere com’è FATTO un pit bull) ogni volta che si nominano i combattimenti; fanno confusione tra lotte tra cani e aggressività verso l’uomo; alimentano leggende metropolitane che, come è noto, viaggiano a velocità supersonica ingigantendosi ad ogni passaggio…e dulcis in fundo, attirano verso il pit bull l’interesse di quel sottobosco umano che va cercando nel cane la realizzazione che non è mai riuscita a trovare sul piano personale.
A tutto questo, purtroppo, si aggiungono anche gli interessi privati di alcune persone che, allevando una razza, non trovano di meglio che “promuoverla” parlando male dell’altra…e se questo gioco perverso viene appoggiato anche dall’editoria specializzata, il danno è doppio.

15) In conclusione: che differenza c’è tra pit bull ADBA, pit bull UKC e american staffordshire?
Mentre il pit bull ADBA è indiscutibilmente diverso anche dal punto di vista morfologico, l’UKC e l’amstaff a volte sono quasi indistinguibili anche per un occhio esperto. La vera differenza potrebbe (e forse “dovrebbe”) stare nelle attitudini.

Pit bull impegnato in agility

Dato per scontato che questi cani, se ben allevati, sono TUTTI equilibrati e assai dotati caratterialmente; e dato per scontato che TUTTI questi cani sono eccellenti compagni di vita per qualsiasi proprietario a sua volta equilibrato, preparato e bene informato…oggi abbiamo in pratica tre cani ben distinti:
a) quello “solo funzionale”, il cui standard non tiene alcun conto della bellezza “cosmetica”, ma la cui selezione mira ad ottenere il massimo nel campo del lavoro e dello sport (il pit bull ADBA);
b) quello “prevalentemente bello”, creato e selezionato soprattutto per il ring, a cui si chiede di essere equilibrato e ben dotato caratterialmente, ma non di avere doti sportive “esagerate” (l’american staffordshire);
c) la “via di mezzo” in cui si bada sia al carattere (inteso sempre in senso sportivo) che alla morfologia (il pit bull UKC).
Purtroppo è storicamente provato – basta guardare le altre razze – che è impossibile raggiungere il “top” in entrambi i campi: ma è anche vero che moltissime persone non vanno alla ricerca di alcun “top” agonistico, ma sono ben felici di avere un cane semplicemente “bello e bravo”, senza troppi eccessi. Quindi c’è posto per tutti, e ognuna di queste razze può essere felicemente abbinata alla sua famiglia ideale. L’importante è che si continui ad allevare con serietà e ad offrire, di tutti questi cani, un’immagine corretta e non distorta da disinformazione, pregiudizi e, a volte, anche da stupide guerriglie fratricide.

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57 Commenti

  1. Chiaro che i tre standard hanno seguito strade be diverse. Ma mi sono sempre chiesto ma mai trovato nessun articolo che ne parlasse,per raggiungere questa diversità molto evidente,i club o associazioni di razza come li vogliamo chiamare hanno dovuto riselezionare i soggetti,cioè incrociandoli nuovamente per arrivare a questo standard nuovo e fissato, come per esempio e successo nella Amstaff che sono praticamente tutti uguali fisicamente e così anche per ukc? Oltre che cambiarne anche il carattere?

  2. Una mia amica ha 2 pitbull uno ukc e l’altro adba…
    Premesso che non mi intendo della razza perché conosco bene solo i cocker spaniel cioè tutto in altro mondo…
    Sono entrambi neri con naso nero e macchiolina bianca sul petto….
    Quello ukc è un pollo nel senso che non ho mai visto un cane così buono in vita mia tanto che puoi portarlo al carnevale di virareggio o in discoteca che lecca e si fa coccolare da chiunque…. Le cose cambiano se vede un altro cane perché sono guai.
    Quella adba invece se le porti da mangiare spesso insieme all’altro allora diventa brava e vogliono giocare entrambi con te ma quando è in presenza di sconosciuti e vede qualche uomo idiota dal comportamento aggressivo diventa pericolosa e va messa la museruola tassativamente… Con gli altri cani e sopratutto con i gatti e le galline è terribile perché se le mangia vive penne e tutto.
    Dal punto di vista estetico quello uck viene scambiato spesso per amstaff ma secondo me amstaff è più grande e piu alto sulle zampe anteriori e il pelo è meno morbido di amstaff anche se non è come quello adba che pare uno zerbino per le scarpe… Poi la mascella è diversa perché quello adba è più stretta quasi come fosse un cane da caccia mentre ukc è larga ancora più di amstaff e pare quasi quella di un coccodrillo.
    Comunque basta accarezzare il pelo e si riconosce a occhi chiusi adba e ukc…. Le zampe e le unghie ukc sono piu tozze inoltre adba ha le zampe dietro qusi pari con quelle davanti mentre ukc tende ad avere quelle davanti più ribuste ma non come amstaff..
    Queste sono le mie osservazioni da non esperto su solo 3 esemplari …. Ditemi se sbaglio

  3. Mi sembra molto giudizioso partire con “non sono cani x tutti”. Il resto conta poco. I cani sono diversi, come noi umani siamo diversi. C’è l’atletico, il pigro, il viaggiatore, il chiuso in casa ecc… allora i pit bull e affini bisogna saperli gestire per le loro caratteristiche punto. Non si può generalizzare con l’assurdo “i cani sono tutti buoni” perché non è così. E con questo non si offende nessun cane. Hanno caratteristiche specifiche e non devono essere snaturati. Bisogna conoscerli e comportarsi di conseguenza e visto che (fortunatamente) il mondo é pieno di cani di tutti di tipi, tu padrone inesperto che hai un amstaff devi sapere che hai una possibilità pari allo 0.0001% di poter fare una vita sociale serena (intendo andare al bar, in spiaggia ecc…) perchè al tuo cane da adulto quasi sicuramente staranno sulle palle gli altri cani (questo avviene anche con un bassotto….ma con risvolti meno drammatici). Quindi devi essere capace di educarlo bene e di non sforzarlo a fare la vita di un labrador.. che lui non è. Non si offende nessuno ma bisogna capirle certe cose riguardo i pitbull. Chi di noi è un addestratore/educatore da potersi dare meriti da solo? Hai avuto un cane nella tua vita e sei diventato uno scienziato? Ognuno al suo posto per favore, e alcune razze solo agli esperti. Così stiamo tutti in pace, cani x primi, che spesso li trattiamo come bambocci amstaff in testa.

  4. uguali.come prendere un cane e farne 4
    pit adba pit ukc amstaff da expo amstaff da lavoro?!
    tutto sto casino quando si poteva tranquillamente riconoscere il pit bull puro e crudo.così però è più divertente,ci si scnna di gusto.preparatevi che è in via di riconoscimento anche il mastino abruzzese che è l’originale,mica come il pma!!!!!! buon divertimento cino.cinefili

  5. io porto la mia esperienza.
    Ho una femmina di Amstaff, di carattere e aggressiva verso gli altri animali e molto docile con le persone, a meno che qualcuno si sogni di toccare me o mia moglie (in questo senso ha già dato prova della sua capacità di valutare se un essere unamno è pericoloso o no).
    Io ritengo tutti i bull terrier una grande razza, adatta però a persone che hanno già avuto esperienza con cani tosti. Dal mio punto di vista li vedo come il miglior cane per chi vuole un ottimo cane da compagnia difesa e guardia (solo nell’ambito della casa non di grandi proprietà), senza dover prendere cani molto più aggressivi verso l’uomo. Personalmente amo molto il malinois, rotterweiler, ma sapere di averli in giardino mi darebbe un’ansia terribile. Io so solo che se qualcuno entra di notte in casa mia, la mia amstaff saprebbe fare il suo lavoro, altre razze più adatte credo, darebbero maggior problemi qualora un bambino entri in giardino per prendersi il pallone. E’ un discorso di territorialità, cosa in cui i bull terrier non hanno molto sviluppato altre razze si.
    Per mettere un pò di pepe agli amanti della famiglia dei bull terrier sono d’accordo che siano grandi atleti, ma perchè li troviamo così raramente nelle competizioni sportivi di qualsiasi genere? Il problema è il controllo. Quando vanno in adrenalina sono incotrollabili. Quindi per me chi sceglie queste razze deve fare un gran lavoro nell’imparare a ridurre l’eccitazione del cane. Magari potesse essere controllabile come un pastore tedesco o belga. Allora si che sarebbe il miglior cane da polizia, Ma la potenza non è nulla senza controllo.
    Ciao a tutti

  6. Complimenti a Valeria Rossi che mi trova totalmente d’accordo ai suoi principi.
    Piacevole la lettura della storiografia di questa razza(o dovrei dire meglio di queste razze); personalmente, anche se non sono un allevatore, ho sette rottweiler splendidi, a cui siamo legatissimi tutta la famiglia, che per inciso, tutti indistintamente, amiamo reputandoli parte integrante del nostro nucleo familiare.

  7. Caro Ciccio sono completamente d’accordo…….la colpa è la mia e pertanto, anche se non vi era volontarietà, chiedo scusa a tutti!

  8. Questo articolo già molto discordante e poco serio si è trasformato in un dibattito personale che ancora una volta mette in cattiva luce la razza. Meglio riscrivere l’articolo da zero cancellando i commenti e far luce su cosa si differenziano i tre standard e non le tre “razze”.

  9. Innanzitutto prendo atto sul fratello di Abramo……a me dissero il contrario……meglio così!
    Per il resto, a tue richieste io ho sempre risposto……….nella mia unica, fatta per pura curiosità, non ho avuto risposta……….ho capito!
    Allora chiudiamola così, stammi bene ed in bocca al lupo!

  10. Concludo……non posso competere con te, me ne rendo conto,scusami!
    Scusami anche, se il pit e intendo l’American Pit Bull Terrier, lo consiglio a molti purchè, sia ben allevato, ben selezionato,si faccia un percorso cinofilo accettabile, si voglia diventare padroni, o proprietari responsabili, e non casinisti esaltati, se è vero come è vero e lo dicono i fatti che è una razza meravigliosa, non vedo perchè non consigliarla.
    Di bombe esposive, di mettere paura, spaventare o altro non me ne fotte nulla.
    Questo modo di agire, non fa altro che aumentare la profezia che si autoavvera, cosa che se noti ho detto dall’inizio.
    Inoltre non esiste nessuna “buonanima” il fratello di Abramo è vivo e vegeto.
    E come hai scritto tu nelle prime risposte………..
    Accontentati di questo, basta e avanza…….se hai voglia di capire!
    Penso che sia meglio chiudere così.
    Saluti.

  11. Caro Orsetto come al solito giri la frittata e ti spiego il motivo.
    La Sig. Rossi, che non conosco, ha scritto di conoscere due dei tre partecipanti alla discussione qualificandoli come addetti ai lavori e specificando di non conoscere il terzo (io)……..per una questione di educazione scrivere le mie esperienze era il minimo che potessi fare……..per fortuna che ho quotato la frase di Valeria per rispondere ma ancora una volta interpreti come ti pare.
    A te, e l’ho anche scritto ma forse non l’hai letto, ho risposto citando, prima il tuo nick e poi “esaltati e principianti” su una tua giusta considerazione circa l’esaltazione perversa di alcuni proprietari. Finchè vivrò, al contrario della maggioranza, farò il possibile per allontanare dalla razza gli esaltati e sconsiglierò tutti i principianti nell’acquisto di un pitbull a.d.b.a.,…….la pensi in modo diverso? Non è un mio problema, non ti critico e non ti giudico…….cerca anche te di rispettare le opinioni altrui.
    Però una domanda te la voglio fare……..Kenny (luigi), Tex (abramo e la buonanima del fratello), Jankie (cristiano), Tjson (daniele), Red, sorella di kaifa (possessore daniele fino al furto), Doppio (io), Minnie (daniele poi alessio)…….quali di questi cani hai allevato e detenuto………forse ci conosciamo?

  12. re red 65…..Dici che il pit se và sull’uomo non è un pit……..allora i vari Kenny, Tex, Jankie, Piacentini’Tjson, Piacentini’Red, Piacentini’Doppio, la CH’Minnie, sua figlia, tanto per fare qualche nome in Italia, oppure il famoso Zebo, le linee croate che cosa erano? Li hai mai visti di persona?
    ……ma stai parlando di me o di Valeria?
    Allora…..se un pit è aggressivo sull’uomo, può essere, ma si parla di cane non tipico, e cè ne sono stati,anche Colby ne ha avuti tanto per fare un esempio.
    Per i cani da te sopracitati, non solo li ho conosciuti quasiTUTTI ma personalmente qualcuno di questi li ho anche allevati, e detenuti da me, eccetto Adams’ Zibo.
    Padderdale o Feld’ terrier pure i primi li importai , da Dead Game Sig. Fulfort nord carolaina, poi Croazia, Serbia, Bosnia,Montenegro, Messico, America, Russia,le ho girate in lungo e in largo, potrei andare avanti un pò, ma non è questo il punto, assolutamente.
    Se vuoi misurare chi cè l’ha più lungo ti cedo il posto volentieri,non è il mio tipo di gara.Spero di essermi spiegato bene stavolta.però….

    X Orsetto: ti sei risposto da solo ecco perchè gli esaltati ed i principianti cerco di allontanarli il più possibile da questa razza…….mettendogli paura!

    anche sta ultima frase mi lascia perplesso come sempre…io spiego fin dove posso..la razza le sue attitudini, i pregi e i limiti. i falsi miti.
    Poi principianti lo siamo stati tutti…….
    Saluti.

  13. La Redazione: Uffa. Vi ho lasciato litigare in pace per un po’, ma adesso vorrei dire anch’io la mia.
    Premesso che conosco personalmente due su tre dei protagonisti alla discussione, e che in entrambi i casi stiamo parlando di “addetti ai lavori” molto preparati (magari lo sarà anche il terzo, ma non so chi sia Red65 e quindi non posso dir nulla in proposito)

    Premesso che chi stà litigando non sono io anche se vengo continuamente pizzicato………addetti ai lavori qualificati? Ok, io sono stato, dal ’86 ai primi anni ’90, un ex addestratore di cani di anti-terrorismo, anticontrabando, ex appartenente al gruppo cinoagonistico delle FF.GG. di Intimiano (CO) ed ex Nazionale Italiana cat. I.P.O, successivamente addestratore da difesa, per solo hobby, di razze molossoidi, possessore di cani corsi rustici funzionali (alcuni lavorano con le mandrie), nel mondo pitbull dal 1992/3 per poi uscirne alcuni anni fà, terrier da tana Patterdale (linea Powell e Stevens) e jack russell solo su tana naturale, Italia ed Europa. Forse e dico forse, entrerò anche nel mondo Staffbull da lavoro, linea irlandese di un mio grandissimo amico, diversi allevatori titolati(?) della razza hanno visionato il filmato di un suo soggetto su una prova a caccia di cinghiale criticando, forse per invidia. Dal ’91 evito la cinofilia ufficiale!
    Dici che il pit se và sull’uomo non è un pit……..allora i vari Kenny, Tex, Jankie, Piacentini’Tjson, Piacentini’Red, Piacentini’Doppio, la CH’Minnie, sua figlia, tanto per fare qualche nome in Italia, oppure il famoso Zebo, le linee croate che cosa erano? Li hai mai visti di persona?
    Io non leggo libri sulle caratteristiche delle razze……….preferisco parlare direttamente con i veri selezionatori funzionali per capire, solo loro possono insegnarmi qualcosa.
    Anche io ho detto che sono d’accordo con quanto scritto all’inizio dalla Dany e ho anche spiegato il motivo per cui preferisco sconsigliare i principianti.
    X Orsetto: ti sei risposto da solo ecco perchè gli esaltati ed i principianti cerco di allontanarli il più possibile da questa razza…….mettendogli paura!

    La mia è e rimane una semplice opinione ma cosa più importante non critico e non giudico chi non conosco sia per educazione che per mancanza di presunzione da parte mia.

    In ogni caso tolgo il disturbo e scusate!

  14. Uffa. Vi ho lasciato litigare in pace per un po’, ma adesso vorrei dire anch’io la mia.
    Premesso che conosco personalmente due su tre dei protagonisti alla discussione, e che in entrambi i casi stiamo parlando di “addetti ai lavori” molto preparati (magari lo sarà anche il terzo, ma non so chi sia Red65 e quindi non posso dir nulla in proposito)…mi sembra che da parte di Red ci sia un po’ di “mitizzazione negativa” (predatorio sull’uomo? Non DEVE esistere in un pit bull! Se ce l’ha non è un pit bull, fine. Bombe esplosive? Santi in Paradiso? Mi pare che stiamo esagerando un bel po’. Qualsiasi cane di grossa taglia, se non è sotto controllo, è una “bomba esplosiva”… ma “senza controllo” e “cane di grossa taglia” non dovrebbero poter stare nella stessa frase), mentre Orsetto forse esagera un po’ dall’altra parte, fingendo di non sapere che di “accoppiatori” (non “allevatori”) di pit è purtroppo pieno il mondo, e che se questi cani finiscono in mano alla Sciuramaria di turno la probabilità che succeda qualcosa di sgradevole esiste.
    La posizione più equilibrata mi sembra quella della Dany, che ad una coppia di persone non giovanissime e non espertissime in cerca di un cane da compagnia sconsiglia l’amstaff perché NON SI SA come potrebbero andare le cose.
    E in effetti non possiamo saperlo, anche perché Maria Rosa ci dà qualche indicazione sulla sua famiglia, ma ovviamente non può raccontarci proprio “tutto di tutto”. E non è neppure tutto qui: Maria Rosa si dice disponibile a farsi affiancare da un addestratore, ma come facciamo a sapere “in mano a chi” finirebbero? Magari gli capita il cinofilosofo secondo cui “i cani sono tutti uguali” (e i risultati solitamente sono disastrosi), magari gli capita il macellaio secondo cui “devi prendere il cane a calci in culo per fargli capire chi comanda” (provateci con un terrier di tipo bull…e capirete SICURAMENTE chi comanda!). Insomma, dare consigli in base a quattro righe, senza conoscere le persone e senza sapere quale potrebbe essere il loro percorso cinofilo futuro, è davvero un salto nel vuoto. Quindi prudenza vuole che si consiglino altre scelte più “tranquille” (consiglio che darei loro anche se avessero parlato di boxer, dobermann o pastori tedeschi… insomma, di qualsiasi cane di taglia medio-grande e dal carattere forte).
    Personalmente direi che, se sono davvero innamorati della “faccia” dell’amstaff, potrebbero indirizzarsi sullo staffordshire bull terrier: non perché ne ho uno io, ma perché c’è la stessa identica “faccia” sopra a un cagnino di dodici/quattordici chili, gestibilissimo, moooolto più “da compagnia” dal punto di vista caratteriale, che… qualsiasi casino stia pensando di combinare, lo tiri su di peso anche se sei una vecchietta come me e te lo porti via!

  15. Escludendo le eccezioni, i cani cresciuti in famiglia, più nevrotici, sono quelli che fanno poca attività fisica…….per attività fisica intendo anche il semplice scorrazzare nei parchi. Se un cane cresce facendo il solo giretto del palazzo per fare i bisogni, secondo il mio parere, accumulerà sempre più tensione e stress e per forza di cose prima o poi creerà problemi…….al contrario sarà molto più rilassato e, grazie alla stanchezza fisica, lo renderai più gestibile sia dentro che fuori casa. Certo che se l’attività fisica non corre di pari passo con la socializzazione e la leadership del padrone i probabili problemi non scompariranno. Purtroppo questi sono la maggioranza dei casi……..solo che un barboncino isterico non creerà problemi gravi mentre un pit, un corso, un P.T. ect. lasciano il segno.
    Un cane ti distrugge casa solo nel periodo del cambiamento della dentatura……….se lo fa da adulto, secondo me, lo si deve non solo alla mancanza di un padrone leader ma soprattutto perchè si ha difronte un soggetto carico fisicamente…….in qualche modo dovrà scaricarsi.
    Certo poi con i soggetti provenienti dalle selezioni mirate, tipo quella di cui ti accennai sopra, neanche con i Santi in Paradiso potevi star sicuro……..ma erano cani che non si cedevano al di fuori della cerchia e di qualche selezionatore esperto.

    • Salve , sai cosa non mi piace, e non mi piace proprio?

      Tutti sti termini, usati…tipo… Santi in Paradiso, potenza esplosiva,e poi ……soprattutto quando si parla del lato oscuro…selezione da combattimento ecc.ecc.ecc.eccc.
      Guarda che chi legge qui, si fa un idea distorta e di molto,io non la penso come te.
      Cè una sorta di esaltazione perversa in molti proprietari di pit, che fa male alla razza, e non gli rende merito.
      Saluti.

  16. Re red 65…….’attività fisica non serve solo a farlo stare meglio ma anche a scaricarlo dalle tensioni…….se non lo fai scaricare può diventare “una bomba esplosiva” imprevedibile.

    tutto bene ma questa frase onestamente , non l’ho capita !
    Se hai tempo e voglia, spiegamela.
    Saluti.

  17. Buonasera orsetto……probabilmente, sarà un mio limite, non sono riuscito a farmi capire.
    Il problema non è il Pit come razza ma chi lo detiene e mi riferisco agli esaltati e alle persone, prive di esperienza canina, che considerano questa razza (come del resto anche altre) come un proprio figlio……..purtroppo le discriminazioni e persino il tentato “bandire” in Italia sono stati causati da proprietari sbagliati e proprietari “all’acqua di rose” tramite i fatti di cronaca………fatti di cronaca che riguardavano cani che non avevano selezione da combattimento.
    Un proprietario esperto, con la testa sulle spalle, non avrà mai problemi a girare in città con soggetti impegnativi per il semplice fatto che eviterà sempre i luoghi adibiti per cani.
    Il Pit, in linea generale fatte eccezione, non è un cane da difesa o da guardia ma è un cane che ha bisogno di molta attività fisica…….l’attività fisica non serve solo a farlo stare meglio ma anche a scaricarlo dalle tensioni…….se non lo fai scaricare può diventare “una bomba esplosiva” imprevedibile.
    Sia oggi che in futuro io parlerò sempre del pit come il miglior cane in assoluto ma farò il possibile per scoraggiare qualunque principiante ad avvicinarsi alla razza……..se vuoi darmene una colpa!
    Spero di essere stato più chiaro.

  18. re……Peccato che in giro per le strade e i parchetti di Pit Bull correttamente allevati, selezionati ed educati ce ne sia uno 0,05%… Il resto sono frutto di accoppiamenti casuali, perlopiu fatti da gente incompetente nel migliore dei casi e in quanto tali difficilmente catalogabili o capibili od inscrivibili…ecc.ecc.ecc.ecc.ecc.

    Mi sembra di non aver scritto nulla di offensivo, non ti ho paragonato ad un pit con la coda alzata come hai fatto tu, (a proposito di frecciatine) da quale titolo parli poi per fare sti esempi poi, lo sai solo tu!

    concludento…..Il Pit…se lo è è un ottimo cane, un ottimo compagno di vita….se è un Pit….poi soggetti ombrosi, o caratteriamente istabili ci sono, come ci sono in tutte le razze, il cerchio si restringe, se si scelgono cani selezionati per tipicità, e se ci sono proprietari altrettanto selezionati, per intelligenza.
    Oltretutto il problema più grosso, sono i proprietari dei Pit, non i cani, prova nè è che nelle mani di gente responsabile hanno avuto i massimi risultati in ogni specialità!
    Poi è arcinoto come la stragrande allevatori di staff, non hanno preso le difese del Pit per la legge cani pericolosi.
    Come sempre le persone, e non i cani fanno casini e guai.
    Salutini…ini.

  19. su su su, non fate i ….ma che fai la mammina?
    Io ho letto cose inesatte, e ho replicato senza nessuna polemica.
    Poi di cani inadatti cè ne sono di tutte le razze, dai molossoidi ai lupoidi, hai meticci ecc.ecc.
    se una persona vuole prendere un soggetto, sia un pastore tedesco, un mastino, o un meticcio, o quello che sia, lo faccia con cognizione di causa, si affidi a un allevatore serio, o ad un istruttore se va al canile per adottare un meticcio, o quel che sia, valuti il soggetto da adottare , le sue caratteristiche caratteriali, e vede se va bene per lui e per il suo stile di vita.
    Tutto qui,in ogni razza ci sono soggetti più o meno adatti, poi la cultura cinofila fa il resto.
    Saluti.

    • Mammina? Che, tua madre si rivolge a te con metafore cinofile? Tutta la mia comprensione allora! 🙂
      No, non è il mio mestiere “la mammina”… Però noto che tu sei quello dei “senza polemica” ma poi la polemica la fai e tiri le frecciatine anche. Ti assicuro che non ce n’è bisogno, non in questo contesto almeno. Tu hai letto cose inesatte? e dove starebbero queste inesattezze? Puoi affermare con assoluta sincerità che qualsiasi Pit Bull andrebbe bene in mano a chichessia? Che la maggior parte quando attacca un altro cane non pensi a dominarlo ma ad uccidere?
      Forse puoi o vuoi affermare che i Pit per la loro storia ed origine “dovrebbero” non essere aggressivi nei confronti dell’uomo, volevi affermare questo? Si, su questo hai ragione.
      Peccato che in giro per le strade e i parchetti di Pit Bull correttamente allevati, selezionati ed educati ce ne sia uno 0,05%… Il resto sono frutto di accoppiamenti casuali, perlopiu fatti da gente incompetente nel migliore dei casi e in quanto tali difficilmente catalogabili o capibili od inscrivibili in una serie di “caRATTERISTICHE TIPICHE DI RAZZA”.
      Io, dal canto mio, preferisco evitare che gente inesperta si ritrovi alle prese con una rissa fortuita al parco con conseguenze magari tragiche. Vorrei evitare a questa gente di dovere andare in giro con un cane il più delle volte additato, evitato ed emarginato dalla maggior parte della gente, di doverlo difendere, di dover rispondere alle domande ed alle affermazioni della gente ignorante.
      Ammettiamolo, al giorno d’oggi vivere con un cane come il Pit Bull, l’Amstaff, il Dogo o tutto ciò che ci assomigli vagamente non è affatto semplice.
      Sono dell’opinione che la gente dovrebbe avvicinarsi e adottare/acquistare questo genere di cani solo se spinta da una reale passione e da una profonda conoscenza della razza con cui si vuole convivere.

  20. Susu, non fate i Pit Bull con la coda dritta ed il pelo dritto a raspare l’aiuola… Delle linee di sangue del Pit nella risposta che stavamo dando ad una persona interessata ma dubbiosa, proprio non ce ne può fregà de meno…
    Qui una persona chiedeva se sarebbe il caso nella situazione in cui si trova (persone di mezza età con qualche problema fisico,ma con molto tempo a disposizione e la volontà di vivere assieme al cane questo tempo) prendere un cucciolo (Amstaff… ma a questo punto potrebbe essere Pit) di dubbia origine (magari da ottimi genitori con ottimo carattere da “famiglia”… ma magari no)…
    Qui non stiamo parlando di persone esperte di cani, di pet therapy, per la quale servono persone qualificate ed esperti cinofili e non è certo una cosa da improvvisarsi. Non stiamo parlando nemmeno di un acquisto “mirato” a sport o esposizioni. Stiamo parlando di due persone con una vita normale che vogliono un cane e che hanno “l’occasione” di acquistare a poco prezzo un cucciolo pseudo Amstaff pseudo Pit Bull di cui presumibilmente non sanno nulla.
    La risposta è: NON SI SA.
    Come andrà? Bene forse… forse così così, forse male… forse pessimamente…
    Esattamente come con tutti i cani.
    La discriminante qual’è?
    Che se si trovano in mano un buon soggetto, dal carattere mitigato, avranno un ottimo compagno di vita e prendendo le normali precauzioni avranno un cane compatibile cn la propria vita, i propri altri animali (cani, gatti, topi, canarini), i propri figli/nipotini. Un cane che potranno portare con se ovunque e che non darà mai problemi.
    Nel caso si trovassero per le mani un soggetto (e ce ne sono… io ne ho avuti diversi) con una forte predatorietà, o con una spiccata gameness… Se non sono persone propriamente ESPERTE avranno serissimi problemi. E se parliamo di Pit Bull o Amstaff e di PROBLEMI SERI, parliamo di cose che finiscono sui giornali, di cani che vengono soppressi senza processi e senza appelli o nella migliore delle ipotesi che vengono messi in canili o sotto psicofarmaci.
    Ora… cosa vogliamo consigliare a queste persone?

  21. Buongiorno red 65,
    Prima di tutto, Valeria Rossi ha creato questo sito per scambiare notizie e per informare le persone in modo corretto e quello che hai scritto tu (vedi predatorietà verso l’uomo )non esiste proprio, nulla di più assurdo!
    Inoltre io critico quello che scrivi,solo per corretta informazione di chi legge,i pit sono cani molto ma molto equilibrati, al contrario di certi proprietari, prova ne è che in pet terapy sono molto usati con ottimi risultati.
    Ovviamente la selezione fa la sua parte, ma come in tutte le razze.
    Per quanto riguarda le linee di sangue vale lo stesso discorso della selezione e del ceppo genetico,il miglior cane da pet terapy in italia è proprio del ceppo Red Boy.
    Saluti.

  22. Vedi Orsetto…….evita questo sarcasmo perchè da come scrivi……l’intenditore lo vuoi fare te e non io, le mie sono solo opinioni per scoraggiare chi non ha esperienza vissuta con questi cani…..certo poi bisogna vedere con che tipo di pit si è convissuto!
    Da come scrivi tu sei convinto che il Pit è un cane per tutti o perlomeno gestibilissimo, padrone di farlo……..io preferisco allontanare le persone che non hanno mai avuto esperienze con i cani per il semplice fatto che non vorrei ritornasse il periodo ’98-’02.(sai di che cosa parlo……se non lo sai e non lo hai vissuto…….fatti un giro su internet)
    Le mie teorie……sono frutto di una selezione creata qui nel Lazio negli anni ’90 CountryBoy (3/4Snooty x 1/4Redboy) crossata con la RedBoy/Jeep……..linea criticata, la CountryBoy, ma che oggi, coincidenza, tutti cercano!
    Accontentati di questo, basta e avanza…….se hai voglia di capire!
    Buona giornata

    • red ti ringrazio molto mi sei stato di grande aiuto….stavamo per prendere un australian amstaff cucciolo svenduto senza documenti, ma a me sono venuti mille dubbi, timori vari…forse meglio che mi prendo il labrador come avevo meraviglioso…sono bellissimi ma ci dovrei dedicare tanto tempo che non abbiamo, non sono un esperta della razza . di conseguenza meglio lasciare a chi conosce,..se e’ cosi impegnativo non me la sento, gia’ ill labrador ha le sue esigenze, grazie di cuore, dopo tutto quello che ho letto ( 3 ore) ho le idee piu’ chiare!!!

  23. Re. per red 65

    certo red che da come scrivi di Pit Bull te intendi parecchio !!
    Fase di attacco,……o fà per dominarlo ma soltanto per “ucciderlo” e quando hai un soggetto del genere non hai alternative……..e lo stesso vale quando il predatorio lo hanno anche verso l’essere umano…..spiegaci a noi profani che siamo curiosi di ste teorie, dicci dunque !!!!!!

  24. cara maria rosa,se ti piacciono i terrier di tipo bull ma sei al prmo cane perche non cercare un cucciolo bull terrier inglese mageri femmina che e’ di taglia ridotta o magari un musetto schiscio come un boston terrier?

  25. Cara Maria Rosa il consiglio che ti posso dare è……….evita.
    Il cane di compagnia è un’invenzione umana……..un’invenzione che ha portato alla discriminazione di razze, impegnative nella gestione, razze etichettate come pericolose quando il vero colpevole è l’uomo.
    Il mondo pitt (adba) lo conosco dagli inizi degli anni ’90…….gli anni in cui vennero i primi soggetti in Italia.
    Crescere un cane del genere è molto impegnativo e prima di farlo bisogna avere l’esperienza di altre razze……questa razza è un mondo a parte.
    Ciò che troverai scritto sui vari libri che trattano la razza, nella maggior parte dei casi non rispecchia la realtà……soprattutto quando si parla del lato oscuro……..un pit o uno staff che aggredisce un proprio simile non lo fà per dominarlo ma soltanto per “ucciderlo” e quando hai un soggetto del genere non hai alternative……..e lo stesso vale quando il predatorio lo hanno anche verso l’essere umano.
    Crescere cani di questa razza significa dedicargli molto tempo della giornata. La socializzazione con l’umano è importantissima ma solo con quei soggetti che hanno una selezione specifica alle spalle……ma non si avrà mai la sicurezza perchè basta poco per farli entrare nella fase di “attacco”. Poi c’è la fase dell’attività fisica……….a lui non basta la corsetta di mezz’ora………la mezz’ora per lui è il riscaldamento.
    Condivido ciò che ha scritto “la Dany” anche se lei è stata molto più diplomatica……….io preferisco essere più drastico e diretto perchè persone che hanno preso il problema alla leggera ne ho conosciute tante e sò che fine hanno fatto i cani!

  26. Ho una domanda Siamo coppia non giovanissima ( 58/65) in pensione non proprio atletici ma con tutto il tempo disponibile per tenere e farci tenere compagnia da un affettuoso amico a quattro zampe Siamo abbraccioni e giocherelloni e non siamo troppo attratti dai piccolini delicati da grembo ma la paura di mio marito è che non sia possibile per noi gestire un cane amstaff che anche se descritto dolce e grandemente affezionato al padrone forse ha bisogno di un braccio forte quando si esce È veramente così ? O se il cane ,magari con l’aiuto di un addestratore ,può essere portato anche da un signore come mio marito che manca di un polmone e non può fermare un cane che lo strattona o peggio se non si controlla nei vari momenti che possono verificarsi fuori casa( noi usciamo anche più volte al giorno e oltre che al parco vorremmo fosse con noi sempre altrimenti che compagno è) spero di essere letta e di ricevere una risposta da un esperto perché ci si presenta l’ occasione di un cucciolo a poco prezzo,forse non proprio puro ma non importa,e dobbiamo decidere A vedere la sua foto ci siamo innamorati ma ” ce lo possiamo permettere?”. Grazie. Maria Rosa

    • Ciao Maria Rosa, non conosco bene la razza perché ho conosciuto pochissimi esemplari, quello che so e’ per quello che ho letto sui siti cinofili, però posso risponderti in base alla mia esperienza di pastorista. Io credo che dipenda tutto da come lo educherete, ma anche dalla genealogia del cucciolo. Se fin da subito vi impegnerete per educarlo, socializzandolo correttamente, portandolo spesso con voi e abituandolo a cani, persone e altri stimoli, magari appoggiandovi anche ad buon centro cinofilo, avrete buone probabilità di avere un cane tranquillo e obbediente. Io in paese incontro spesso un ragazzo con un amstaff davvero bene educato, obbedisce subito e non l’ho mai visto tirare al guinzaglio, si limita a lanciare in giro occhiate curiose. Bisogna però che conosciate bene anche il cucciolo e la sua genealogia. Tutti i cuccioli sono diversi, se vi portate a casa un cucciolo già di suo calmo e tranquillo, con genitori di buon carattere, allora farete anche meno fatica ad educarlo, se invece il cucciolo che avete scelto ha un carattere nervoso e genitori impegnativi allora farete molta più fatica. Poi bisogna tener conto delle esigenze specidfiche della razza, al pastore tedesco non basta fare passeggiate, ha davvero molta energia e deve proprio lavorare e fare fatica per essere felice e tranquillo, non so quali esigenze abbia invece un amstaff adulto. Spero che possa risponderti anche qualcuno che conosce bene la razza, prima di prendere il cucciolo che vi piace però cercate di sapere il più possibile sui genitori, l’ideale sarebbe proprio vedere entrambi. A meno che non si tratti di un cucciolo di un rifugio, il che renderebbe la cosa impossibile, ma allora un meticcio simil amstaff secondo me sarebbe un vero azzardo, non sapendo con quali altre razze avete a che fare.

    • Salve, Vi rispondo da persona che ha convissuto con tutti i pro ed i contro del caso (avendoli allevati per 10 anni) con gli Amstaff.
      Innanzitutto per questo tipo di cani, molto più che per altri, l’origine è quanto mai importante. Una buona genetica, degli ottimi riproduttori testati fisicamente e soprattutto caratterialmente sarebbero altamente auspicabili, per cui “un cucciolo a buon prezzo anche se non purissimo” (che poi che vuol dire? o è un Amstaff o non lo è, e la differenza la fanno i documenti, non ci sono vie di mezzo) secondo me è da sconsigliare. Se volete un cane di questa razza rivolgetevi a persone esperte e pretendete tutte le garanzie del caso pagando il giusto prezzo (così come fareste con un’autovettura, una compagnia assicurativa, un televisore o quello che mangiate) altrimenti se dovete “accontentarvi” penso che possiate rivolgervi ad un qualsiasi canile ed avere il solito tipo di cane gratis facendo un’opera buona.
      Detto ciò, vi do il mio spassionato consiglio? No, non è detto che dobbiate rinunciare a detenere un Amstaff od un Pit Bull, ma avrete più possibilità di trovarvi un domani un cane, non dico problematico, ma quantomeno impegnativo, specialmente se intendete il cane come compagnia per ogni attività che svolgiate, così come mi è parso di capire. Io se fossi in voi mi rivolgerei ad altro tipo di cane. Come ho detto io ho allevato, amato, studiato, vissuto con questi cani per più di 15 anni (ho allevato per 10 anni ma ho vissuto Amstaff e prima anche Pit Bull, per diverso tempo prima e dopo)… Adesso ho tutt’altro cane e pur continuando ad amare gli Amstaff, non sono più i cani che prenderei adesso o in futuro.
      Con questo non voglio dire che sarebbe automaticamente un disastro… magari no… magari andrebbe tutto benissimo per voi (come per me lo è stato per anni), ma il rischio è che se qualcosa non dovesse andare per il verso giusto e vi doveste trovare nella situazione di dover gestire un cane più esuberante del normale, un cane rissoso, un cane fortemente dominante, ce la fareste?
      E se non doveste farcela, l’alternativa quale potrebbe essere?
      Adesso mi diranno: beh, ma l’incognita si può presentare con qualsiasi cucciolo di cane di dimensioni analoghe… Si, vero… se uno è incapace di educare un cane, qualsiasi cane di qualsiasi tipo sarebbe sconsigliato… Ma perchè partire già con gli handicap se si può fare diversamente e risparmare a se stessi ed al cane future grane e sofferenze?
      Il fatto che vi poniate delle domande e che siate disposti a rivolgervi ad un educatore che vi aiuti nella gestione, indubbiamente depone a vostro favore e probabilmente sareste dei proprietari responsabili.
      Ma dal momento che vi state facendo delle domande, provate voi a darvi delle risposte immaginando tutti i possibili/probabili scenari del tipo: come ci comporteremmo se accadesse questo o quello?… Il cane a chi potrebbe venire affidato in caso noi non riuscissimo ad occuparcene (o per problemi del cane o per sopravvenuta inpossibilità nostra di gestirlo)?
      Vi dico questo perchè purtroppo ultimamente i canili sono pieni di cani figli del buonismo e dell’ottimismo a tutti i costi, presi da gente che pensava “bastasse l’amore”… e che poi quando Fufi si è trasformato in Rambo (cosa che inevitabilmente prima o poi accade) non hanno saputo prendersi le proprie responsabilità e l’abbandono è diventata la soluzione al problema.
      Un giretto nei siti delle associazioni e ve ne renderete conto.
      Spero di non esservi sembrata troppo terroristica, semplicemente la mia intenzione è mettervi di fronte a tutte le possibilità che potrebbero verificarsi.
      Se deciderete comunque di adottare (un cucciolo di cui nn si conoscono le origini e che non ha certificati non si compra, si adotta, al massimo si pagano le spese sostenute dal cedente per vaccini, microchip e mantenimento), fate in modo di vedere almeno i genitori dei cuccioli e verificatene il carattere vedendo anche come la madre si relaziona coi cuccioli, pretendete di visionare la cucciolata ed interagire coi cuccioli per verificarne il carattere, non scegliete ne il più aggressivo ne il più pauroso (ma se la scelta è tra due, meglio quello più vivace e interattivo)… Possibilmente scegliete una femmina (come primo cane di questo tipo è sicuramente più gestibile).
      Se avete anche solo mezzo dubbio… anche un quarto di dubbio… anche un dubbietto neonato piccolino che si nasconde in un angolino, sulla serietà delle persone che vi propongono il cane (appuntamenti a metà strada in autogrill, rifiuto o impossibilità di vedere madre e fratellini, impossibilità di scegliere voi il vostro cucciolo, tentativo di sbolognarvelo prima dei 60 giorni, meglio 75… etc etc) Non fatevi scrupoli e non fatevi prendere dalla pietà per quell’esserino di cui vi siete già innamorati e scappate a gambe levate, certa gente fa leva sui vostri buoni sentimenti e sul fatto che voi vogliate “salvare la piccola anima” ma se lo farete, il giorno dopo toccherà ad un altro cucciolo e ad altri polli e la catena non si spezzerà mai.
      Detto ciò, tanti auguri per il vostro futuro compagno, ma valutate anche altri tipi di cane.

      • secondo me tu non capisci un cazzo di pit bull e sei solo un povero coglione faresti molto meglio a vivere con un bassotto …non sminuire sta razza fantastica che ci sono persone più bastarde dei pit bull e da come ne parli tu sei un coglione di quelli ciao scemotto fatti portare a guinzaglio

          • eh, me lo stavo chiedendo anche io, perchè si è attaccato alla mia risposta ma quello che scrive non c’entra nulla con quello che ho scritto io, quindi…
            Ma daltronde da uno che si esprime così non c’è da aspettarsi che capisca dove attaccare una risposta. (per inciso se invece voleva rispondere a me… io faccio finta di nn aver letto lo spoloquio)

  27. X Y………Non dare giudizi su ciò che non conosci! Nella realtà i cani cosiddetti “Morsicatori” sono per lo più i Lupoidi………solo che non fanno notizia.

    X quanto riguarda la discussione, premetto ottimo articolo, Staff e Pitt sono lo stesso cane, anzi erano lo stesso cane.
    E’ stata la selezione, dopo la proibizione dei combattimenti, che li ha resi differenti nella struttura e nella mentalità.
    Oggi esiste l’American Staff, riconosciuto come razza, con un ben preciso standard…….poi c’è il Pit UKC con un suo preciso standard ed il Pit ADBA con dei parametri, perchè ciò che è richiesto non è un vero standard, per creare il cane “super atleta”.
    La differenza estetica tra lo Staff ed i due Pitt……..anteriore e posteriore, il Pit, soprattutto quello adba, sarà potente nel posteriore perchè deve spingere al contrario dello Staff il quale è possente sull’anteriore.
    Sono anni che, sia in america che in altre nazioni……., stanno crossando gli Staff con soggetti Pitbull adba pesanti per rimpicciolire la razza…….e dargli anche un pò di OO!
    Malgrado Staff e Pitt vengono considerati Terrier…….. per il più grande intenditore e conoscitore della razza sono “Molossoidi”

  28. Credo che la razza si è solo divisa in tre standard diversi. Non ho letto nessun articolo o fascicolo che parla di incroci con altre razze,non hanno incrociato un pit ukc con una qualsiasi razza per far nascere l’amstaff o altro incrocio per selezionare l’adba.In italia la storia della razza l’hanno solo sputtanata stesso gli allevatori ,hanno creato dei falsi miti e ognuno ha tirato l’acqua al suo mulino.

  29. Ma perché andare a selezionare foto di questi cani con accanto bambini? Quasi quasi, sono cani da compagnia? Ma fammi il piacere. Le razze dei cani tamarri, della cagne anzi, perché sempre femmine se ne vedono, coi tamarri, ripeto.

  30. Salve.
    Sono u fisioterapista e sto pensando seriamente di prendere un amstafff per la pet terapy,oltre al fatto che amo i cani e questa splendida razza.
    Che ne pensate?
    Ciao a tuttti.

  31. Vorrei chiedere una cosa agli allevatori di pit ADBA e UKC. I cuccioli nati in Italia che vendete in Italia non possono avere pedigree ENCI, dato che non riconosce la razza. Ma il MIPAAF riconosce la validità dei vostri pedigree? Cioè se un acquirente dicesse “mi avete venduto un cane con pedigree non valido perché non è riconosciuto dall’enci che detiene il LOI italiano”? Oppure il MIPAAF deve riconoscere la validità dei pedigree incquanto emessi da una associazione estera riconosciuta dallo stato di appartenenza? Scusate il discorso confuso, e grazie 🙂

    • i pit bull nati in Italia, vengono comunque iscritti (sempre a discrezione dell’allevatore, ovvio…) ai corrispondenti registri americani (ADBA o UKC) in seguito alla presentazione di determinata documentazione… La sigla di cui tu parli MIPAAF non mi risulta abbia alcuna validità per quanto riguarda l’emissione di certificati “ufficiali”. Anni fa esisteva un registro detenuto da un’associazione specifica per cani da presa (AICCP, mi pare) che teneva dei libri genealogici con un sistema molto simile al LIR dell’ENCI, cioè valutando soggetti senza pedigree in expo’ dedicate e poi rilasciando dei documenti di tipicità. Tutto ciò comunque ad uso interno dell’associazione e con nessuna valenza “ufficiale”.

      • Si chiama ACCP, Associazione Culturale Cani da Presa, e si fa prime registrazioni (pagando e depositando un campione biologico in caso di accoppiamento), ma a mio parere non hanno alcun senso, ma collabora anche strettamente con l’UKC e quindi si può avere il doppio Pedigree oppure convertire l’uno all’altro (pagando ovviamente)

  32. Complimenti, finalmente un “addetto ai lavori” ha messo nero su bianco tutta la verità!!!!!!
    Noi pensiamo che la cosa più importante sia essenziale (di vitale importanza per la razza/e)far arriva questi concetti, prima che al grande pubblico, a tutti quegli allevatori di questa splendida razza/e!!!

  33. Sulla doppia registrazione: Un American Staffordshire Terrier registrato AKC, può “CONTEMPORANEAMENTE” essere un American Pit Bull Terrier registrato UKC negli USA, ma solo in qualità di “AKC registered” può diventare in Europa un American Staffordshire Terrier registrato FCI (e quindi ENCI).
    L’American Kennel Club (AKC, omologa della FCI europea) al contrario registra al suo interno SOLO Amstaff figli di cani registrati AKC.
    Detto ciò credo che non ci sia da aggiungere altro, oltre che: sfiderei qualsiasi presunto “esperto” a riconoscere, senza un supporto di documentazione, un Pit Bull UKC da un Amstaff…

    • bhè lo standard amstaff non contempla il naso rosso, e alcuni colori come il fegato, nero focato e bianco puro sono quasi impossibili da trovare visto che lo standard non li gradisce…calcolando che il 70% dei pitbull in italia sono red nose i pitbull indistinguibili sono solo il 30% dei totali 🙂
      p.s.
      vale quasi per tutti ma quelli neri sono davvero uguali spiccicati!

    • ma come fate a dire che il pit bull ukc, e amstaf sono indistinguibili che nota gia quando sono incrociati che ce un amstaf dentro, in Italia molti allevatori hanno cani amstaffati, poi vedi i cani della Cheryl Lynne Larum si vede da un miglio di distanza che sono amstaffati.

      • Ma come fanno a essere amstaffati se l’AKC non registra i Pitbull, e dubito che venga rilasciato il pedigree se è metà UKC e metà AKC, e quelli di Cheryl sono Pitbull e tutti gli effetti il punto è che li seleziona solo per gli show quindi si punta ad ottenere un cane “perfetto” morfologicamente e non si guarda il lato funzionale! Prova a incrociare un UKC è un ADBA e vediamo se ti rilasciano il pedigree

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