mercoledì 27 Marzo 2024

Ti presento il…Cane da pastore maremmano-abruzzese

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

Come per i molossoidi (anche se nel caso del pastore maremmano abruzzese non siamo in presenza di un vero e proprio molossoide, ma di un pesante mesomorfo) si presume un’antica discendenza della razza dal Mastino Tibetano, anche se gli studi più recenti paiono indirizzarsi verso una direzione diversa, e cioè sullo sviluppo spontaneo di cani di grande taglia in diverse parti del mondo, in epoca preistorica.
Il pastore maremmano-abruzzese arrivò (o si sviluppò) in tempi remotissimi nelle regioni dell’Italia centro-meridionale: in epoca romana, duemila anni fa, era sicuramente già conosciuto.
Intorno al 120 a.C. Marco Terenzio Varrone descriveva nel suo “Rerum rusticarum” un cane da pastore “di grande taglia, con occhi scuri, labbro superiore nè breve nè pendulo, testa grande, orecchie pendenti, spalle e collo larghi, arti lunghi e diritti, preferibilmente più uniti tra loro che scostati; piedi grossi e larghi, fianchi rientranti, schiena nè gobbosa nè insellata, coda spessa, latrato profondo, manto preferibilmente bianco affinché si possa distinguere” (dal lupo, n.d.r.).
E se questo non è lo standard del maremmano-abruzzese…poco ci manca!
Ancor più interessante, però, è lo sviluppo recente della razza, che ottenne il riconoscimento ufficiale solo nell’immediato dopoguerra pur avendo una storia antichissima.
Questo cane, per secoli, fu selezionato soltanto dai pastori, che ovviamente svolgevano un tipo di selezione esclusivamente utilitaristica ma che ottenevano comunque cani con un’omogeneità quasi…da expo, grazie all’ampio uso di consanguineità e all’isolamento geografico.
Forse non avevamo “miss” dall’aspetto elegantissimo e dal manto abbagliante, ma il materiale su cui lavorare era di alta qualità sotto gli aspetti più importanti: robustezza, docilità, coraggio, fierezza. Con queste basi, non potevano che arrivare risultati positivi.
Quando la cinofilia ufficiale cominciò ad interessarsi di questo splendido pastore italiano…cominciarono anche i primi problemi.
Innanzitutto, per prendere una comoda “scorciatoia” che portasse a cani più grandi e dal mantello più folto (quindi più appariscenti e più appetibili dal grande pubblico), vennero usati incroci con altre razze, come il kuvasz e il cane da montana dei Pirenei.
Poi cominciarono le discussioni “campanilistiche” tra maremmani e abruzzesi, perché ognuna delle due regioni voleva il patrimonio esclusivo della razza (ancora oggi c’è chi vorrebbe chiamare “pastore abruzzese” – o addirittura “mastino abruzzese”- il tipo più rustico, trovandosi in disaccordo con gli allevatori di cani da show).

Nel 1924 fu redatto un primo Standard di razza ad opera di due grandissimi cinofili dell’epoca, il prof. Solaro e il dott. Groppi. In seguito lo Standard venne riveduto più volte, fino ad arrivare alla versione attuale che – pur essendo stata ritoccata nel 1989 – riprende in pratica la versione approvata dall’ENCI nel 1958.
Negli anni 60′ e ’70 ci furono nuovi scontri tra allevatori delle due diverse zone, ognuno dei quali cominciò ad allevare il cane che piaceva di più a lui, senza preoccuparsi più di tanto di collaborare con gli altri per arrivare a un compromesso accettabile per tutti (e che tutti insieme potessero promuovere all’estero).
Questi “scanni interni” sono purtroppo tipici delle razze italiane, visto che la stessa situazione è stata vissuta (e in parte lo è ancora) dal Cane corso.
Ogni santa volta il risultato è una gravissima perdita di immagine per la razza (oltre alla ormai classica “perdita di faccia” dell’allevamento italiano, sempre eccezionale quando si occupa di cani stranieri e deleterio nei confronti delle proprie razze autoctone), ma evidentemente non siamo in grado di apprendere dai nostri stessi errori, perché ci ricaschiamo sempre.
Il maremmano-abruzzese, fortunatamente, è uscito... quasi sano e salvo dal lungo periodo delle lotte intestine: oggi i cani da esposizione sono piuttosto omogenei e quindi l’immagine ufficiale è al riparo dalle critiche.
Un po’ diversa è la situazione dei soggetti da lavoro (che esistono ancora, anche se non sembra!), ormai quasi completamente ignorati dalla cinofilia ufficiale.
Lì si continua a selezionare solo sull’attutidine, ma talora anche a “pasticciare” con altre razze: così, spesso, si vedono cani bravissimi nel loro lavoro, ma che di maremmano-abruzzese hanno più poco o nulla.
Un vero peccato, perché una gestione più accorta (e meno rissosa) della razza avrebbe probabilmente permesso di unire, alla indiscussa bellezza raggiunta, anche doti caratteriali/attitudinali più spiccate di quelle che abbiamo oggi, arrivando dawero vicino al cane ideale.

CAPIRE IL PASTORE MAREMMANO ABRUZZESE

Che cos’è, oggi, un cane da pastore?
Con il progressivo abbandono dell’agricoltura a favore dell’industria, anche la pastorizia – un tempo patrimonio basilare del nostra economia – è andata pian piar scomparendo dal nostro Paese: un bambino moderno che riesce ad incontrare un gregge durante una gita esclama: “Mamma, le pecore!”, con la faccia di chi ha avvistato una famigliola di dinosauri o giù di lì.
A causa della diminuzione numerica delle greggi e della meccanizzazione dei loro trasporti (fase nella quale il cane giocava, un tempo, un ruolo insostituibile), molte razze da pastore hanno rischiato l’estinzione.
Alcune le abbiamo davvero perse, purtroppo: altre, per sopravvivere, hanno cambiato mestiere e si sono trasformate in razze da guardia, da difesa o semplicemente da compagnia (adattandosi anche alla vita in appartamento, antitesi dello stile di vita del “vero” pastore).
Però esistono ancora cani da pastore incapaci di ripudiare la propria storia.
Cani fedeli a se stessi, oltre che ai loro umani.
Cani orgogliosi, nati con i grandi pascoli nel cuore, che non sanno (o forse non vogliono) rinnegare le proprie origini.

Il pastore maremmano-abruzzese è uno di questi cani; e questa è la prima cosa da stamparsi bene in testa, ma proprio a caratteri cubitali, quando si pensa di avvicinarsi a questa razza.
Bisogna ricordare che “pastore” (inteso come guardiano e non come guida del gregge) significa “difensore coraggiosissimo di tutto ciò che viene affidato alla sua custodia” (sia esso una pecora, una casa o un bambino); significa cane rustico, fiero, dotato di grande senso di responsabilità.
Significa “cane utile” nel senso più completo della parola, perché un vero cane da pastore, se si accorge che la sua esistenza non ha uno scopo ben preciso, si abbandona alla malinconia.
Significa, infine, cane capace di ragionare, di prendere iniziative, di usare il cervello. Il che ne fa un animale molto diverso da certi ciechi esecutori di ordini che siamo abituati a trovare tra le altre “razze da pastore”, quelle che per un po’ sono state selezionate per il lavoro, ma poi si sono adattate al ruolo di…quasi-robot.

Un maremmano-abruzzese non obbedisce ad alcun ordine che non gli sembri sensato e soprattutto che non venga da una persona in cui ripone la massima stima e fiducia.
“Padrone”, quindi, è una parola poco adatta al proprietario di questo cane: “amico” va già meglio, ma forse “collega di lavoro” è il termine ideale.
Questa razza, infatti, richiede un rapporto aperto e leale, ma anche costruttivo: l’amicizia dovrebbe sempre trovare uno sbocco utilitaristico, perché un vero pastore, se non lavora, si sente incompleto.
Ma allora è un cane adatto solo a chi tiene una ventina di pecore in giardino?
Ovviamente no.
Anche questa razza può essere “dirottata” verso altri mestieri (cane da guardia, per esempio: o cane baby-sitter, lavoro molto simile a quello per cui è nato e che quindi svolge con immensa passione)…purché ci si ricordi di non prendere mai il cane di petto, di non provare mai a considerarlo uno schiavo, di indirizzarlo sempre con paziente fermezza, rispettando le sue poche – ma fondamentali – esigenze e non facendo torto alla sua intelligenza.
Essendo un cane coraggioso fino all’inverosimile, sprezzante del pericolo, abituato ad affrontare i lupi muso a muso, il maremmano-abruzzese non si lascerà prendere per il naso da una qualsiasi mezza tacca di umano; quindi, se non ha un buon feeling con il proprietario, rischia di diventare un cane molto difficile (e si sentono certe vocine: “Maremmano-abruzzese? No. basta! Mai più!’)
Con chi si avvicina a lui nel modo giusto, al contrario, si rivela talmente disponibile, sensibile ed intelligente che più volte mi è capitato di sentir dire: “Un’altra razza? No, non potrei mai!”.
Capita un po’ con tutti i cani, è vero: ma di solito, con le altre razze, chi ha l’atteggiamento di tipo A è la classica vittima di commercianti senza scrupoli, che accoppiano a casaccio pur di garantirsi un buon numero di cuccioli da vendere, senza selezionare il carattere.
Invece bisogna dire, in tutta onestà, che anche degli OTTIMI pastori maremmani hanno scatenato reazioni di rifiuto totale: perché hanno ringhiato al proprietario  (o peggio) o perché, pur essendo buonissimi, non erano assolutamente obbedienti.
Gli stessi identici cani, ovviamente, avrebbero (e in alcuni casi hanno) fatto felice l’umano giusto.
Certamente questo non è un cane per tutti: però non è una belva nè un alieno. E’ semplicemente un CANE.
Il suo problema è, semmai, quello di essere “più cane” di quelli a cui ci siamo ormai abituati, modellati e “riadattati” a misura d’uomo e di società umana.

Il maremmano non si è adattato a nulla: è rimasto un cane assolutamente naturale, con tutti i suoi istinti al posto giusto, quasi come un lupo.
Però, a differenza dei veri lupi, non è particolarmente gerarchico.
Sono inutili quindi le imposizioni e peggio ancora le “prove di forza”, a cui reagirà sempre molto male: il maremmano può rispondere agli ordini solo se sono espressi come “gentili richieste”, ovvero se riusciamo a fargli capire quello che avremmo piacere che lui facesse.
Lui è  un “gentledog” di campagna, che vuole essere trattato come tale; e in cambio tratta con estrema educazione e buon senso anche chi si rapporta con lui.
Non è quasi mai un attaccabrighe; non si mette facilmente in competizione con gli altri cani (a meno che non venga palesemente sfidato, o che non ci siano rivalità in amore…); rispetta i cani più piccoli (anzi, di solito non li degna neppure di uno sguardo); è gentilissimo con gli altri animali, dai gatti agli animali da cortile.
Quanto agli umani…lui chiede solo di essere lasciato in pace.
Ricambierà con la stessa moneta, non aggredendo mai nessuno: a meno che, anche in questo caso, non venga sfidato (come avviene, per esempio, quando un umano cerca di entrare nel suo territorio senza permesso).

E’ vero, purtroppo, che alcuni maremmani hanno morso padroni e familiari.
Anzi, si potrebbe dire che questi cani si ribellano soprattutto alle persone di casa: ma solo quando queste sbagliano tutto e pensano di doversi imporre con la forza, spesso su suggerimento di qualche emerito “cuggino” che pensa di essere l’eminenza grigia dei cani.
Devi metterlo subito sotto!”
“Devi farti valere!”
“Se si ribella, picchialo! Se ci riprova, picchia più forte“… quante volte l’avete sentito dire (e magari, recentemente, anche visto in TV)?
Peccato che manchi una postilla: “Picchia più forte…se vuoi finire all’ospedale!”, perché chiunque cerchi di far valere con le manieri forti la propria volontà su questa razza è un ottimo candidato al morso.
Morso che può fare danni seri, vista la taglia: ma anche morso che definisco, senza esitazioni, sacrosanto!
Perché, ricordatelo...questo è un cane che mette la propria dignità al di sopra di ogni altra cosa.
Se la offendete e cercate di calpestarla, lui vi risponderà per le rime…nell’unico modo in cui può farlo un cane, cioè ringhiando o – nei casi più gravi – mordendo.
Ma evitare questi episodi è la cosa più semplice del mondo: basta trattare il cane con gentilezza, educazione, coerenza e buone maniere.
Basta, insomma, trattarlo come se fosse una persona (non un bambino: una persona adulta, responsabile e degna di rispetto): allora tutto filerà liscio dal primo all’ultimo giorno della vostra vita insieme.

DOMANDE E RISPOSTE

1) IL MANTELLO, COSI’ INCREDIBILMENTE CANDIDO, E’ MOLTO DIFFICILE DA CURARE?
Assolutamente no.
Anzi, poiché lo standard prevede un pelo “ruvido al tatto”, è meglio non pasticciare troppo con ammorbidenti, balsami e via dicendo, che rischierebbero solo di rovinarlo. Una buona spazzolata basta e avanza, badando owiamente all’igiene e procurando di tenere il pelo pulito (pur senza eccedere con i bagni). Il mantello del maremmano-abruzzese è quasi autopulente: infatti non è raro vedere arrivare il cane tutto infangato dopo una corsa nei boschi, e scoprire che una volta asciutto risulta ancora…cosi bianco che più bianco non si può! Una vera comodità per il proprietario, nonostante le apparenze.

2) C’E’ UNA NOTEVOLE DIFFERENZA FISICA TRA MASCHI E FEMMINE: E’ PRESENTE ANCHE NEL CARATTERE?
Si, e tanta.
In realtà il dimorfismo sessuale non è esageratamente accentuato, riguardando (come in tutte le razze) essenzialmente la taglia e il pelo, che nel maschio è solitamente più lungo e più folto e forma la “criniera” intorno al collo. Le differenze caratteriali sono sicuramente più incisive: il maschio è più allegro ed esuberante, la femmina più schiva e diffidente. Il maschio non tollera gli altri cani dello stesso sesso, la femmina non ne è entusiasta ma di solito li sopporta. Il maschio ha tempra più dura, la femmina più morbida. Per questi ed altri motivi è bene consultare l’allevatore prima di decidere il sesso del nostro cucciolo, perché questa è una delle poche razze in cui c’è davvero una grossa differenza tra il maschio e la femmina.

3) PUO’ VIVERE IN APPARTAMENTO?
Ni.
Può viverci (a patto che non si tratti di un buco: altrimenti non ci sta proprio dentro!) e sa anche comportarsi molto educatamente: ma sarebbe una vera follia piazzarlo in appartamento dal mattino alla sera, limitando le sue uscite al minimo indispensabile pro-bisognini.
Un pastore come lui ha bisogno di spazi aperti; ha bisogno di muoversi, di respirare, di annusare, insomma di vivere la sua caninità: se potete dargli questa possibilità quotidianamente (per almeno un paio d’ore al giorno) sopporterà le quattro mura per il resto del tempo senza grossi problemi. La sua sistemazione ideale è comunque in campagna, in case isolate dove sia possibile lasciargli la massima libertà di azione, meglio se in compagnia di altri animali di cui possa occuparsi.

4) HA BISOGNO DI MOLTO MOTO?
No, anzi è un cane che si muove relativamente poco. Per lui è più importante la libertà d’azione della “quantità” di azione.

5) PUO’ ESSERE PERICOLOSO PER I BAMBINI?
No!
E’ un cane assolutamente perfetto per i bambini, che considera il suo “gregge” da difendere e da cui sopporta praticamente tutto. Se è vero che alcuni maremmani hanno morso i padroni che volevano fare i “capobranco” a tutti i costi, è praticamente impossibile trovare episodi di morsicature che riguardino i bambini! Tuttavia la presenza di un adulto è sempre indispensabile, in quanto, per la loro notevole forza, non sono cani che possano essere controllati da un bambino e neppure da un ragazzino.

6) MANGIA MOLTO?
Diciamo che mangia “abbastanza”. Paragonata ad altre razze di pari taglia e peso, questa è decisamente parca (e bisogna sottolineare che il maremmano-abruzzese non è un golosone, fatto rarissimo tra i cani): ma è chiaro che un cane di 40 chili mangerà sempre parecchio di più di un cosino da grembo. Più che di tonnellate di cibo, comunque, il maremmano-abruzzese ha bisogno di una buona alimentazione completa e ben bilanciata, specie da cucciolo: la qualità è più importante della quantità per ottenere uno sviluppo corretto ed armonico.

7) ABBAIA MOLTO?
Qui copio integralmente un brano di Denis Ferretti, che ha posseduto una maremmana: “Abbaia a tutto ciò che considera anormale. Questo può significare che non abbaia mai o che abbaia in continuazione. Dipende molto dall’ambiente. Non abbaia mai per niente; ma quando abbaia, non basta un richiamo del padrone per farlo smettere. Abbaia perché è convinto. Abbaia insistentemente e puoi farlo smettere solo eliminando fisicamente le cose che lo fanno abbaiare, non semplicemente richiamandolo.
Il maremmano parte sempre dal presupposto che lui ha ragione e tu torto. Per fortuna è sempre vero
“.

8 ) VA D’ACCORDO CON I GATTI E GLI ALTRI ANIMALI DOMESTICI?
Sì, perché (come per i bambini) li considera il suo “gregge”. In questa razza l’istinto predatorio è stato completamente inibito dalla selezione, quindi è difficilissimo che un maremmano-abruzzese insegua un gatto. E’ molto più facile che lo “adotti” e che decida di proteggerlo contro gli altri predatori (o presunti tali!).

FCI Standard N° 201 / 26.3.1998 CANE DA PASTORE MAREMMANO ABRUZZESE
ORIGINE: Italia
DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE VIGENTE: 27.11.1989
UTILIZZAZIONE: Cane da pastore utilizzato per la protezione dei recinti e della proprietà
CLASSIFICAZIONE F.C.I.: Gruppo 1 Cani da pastore e bovari (escluso bovari svizzeri) Sezione 1 cani da pastore Senza prova di lavoro

BREVI CENNI STORICI: antica razza da gregge le cui origini vanno ricercate in cani da pastore tuttora utilizzati in Abruzzo dove ancora oggi prospera la pastorizia e, in cani da pastore un tempo presenti nella Maremma toscana e laziale. Con la transumanza delle greggi da una regione all’altra, iniziava un naturale processo di fusione, in particolare dopo il 1860.

ASPETTO GENERALE DEL CANE: Il pastore maremmano abruzzese è un cane di grande mole, fortemente costruito, di aspetto rustico e nel tempo stesso maestoso e distinto. La conformazione generale è quella di un pesante mesomorfo, il cui tronco è più lungo dell’altezza al garrese; armonico rispetto al formato (eterometria) e relativamente rispetto ai profili (alloidismo).

PROPORZIONI IMPORTANTI: La lunghezza della testa raggiunge i 4/10 dell’altezza al garrese; la lunghezza del muso è inferiore di un decimo rispetto alla lunghezza del cranio, la lunghezza del tronco supera l’altezza al garrese di 1/18 di tale altezza. L’altezza del costato è leggermente inferiore al 50% dell’altezza al garrese. (Es. in un cane di cm. 68 al, garrese, l’altezza del costato è di cm. 32 circa).

COMPORTAMENTO E CARATTERE: La sua funzione precipua di cane da guardia e difesa del gregge e delle proprietà in genere si evidenzia nello svolgimento di questo compito che assolve sempre con perspicacia, coraggio e decisione. Il suo carattere anche se fiero e alieno alla sottomissione, sa anche esprimersi in un devoto attaccamento al padrone e a ciò che lo circonda.

TESTA: Nel suo insieme la testa è grande e piatta di forma conica e ricorda la testa dell’orso bianco.
Regione cranica: Il cranio si presenta alquanto largo nel suo diametro orizzontale, le sue pareti laterali si presentano alquanto convesse ed anche osservato di profilo il cranio si presenta convesso. Il comportamento degli assi longitudinali superiori denuncia una leggera divergenza dell’asse longitudinale superiore del cranio rispetto all’asse longitudinale superiore del muso. Il profilo superiore è come già detto, alquanto convesso.
Le arcate sopracciliari sono moderatamente accennate. Il solco medio-frontale è poco marcato. La cresta occipitale è assai poco evidente. Stop: La depressione naso-frontale deve essere poco accentuata. L’angolo naso-frontale è sempre molto aperto.
Regione facciale – Tartufo e naso: abbastanza grosso, sulla stessa linea della canna nasale, con narici ben aperte e grandi, umido e fresco, pigmentato in nero. Visto di profilo non deve sporgere sulla linea verticale anteriore delle labbra; la sua faccia anteriore si trova sul medesimo piano verticale della faccia anteriore del muso.
Muso – La sua lunghezza è inferiore di 1/10 alla lunghezza della testa. La sua profondità o altezza, misurata a livello della commessura deve raggiungere i 5/10 della sua lunghezza. La sua larghezza è determinate dall’andamento delle sue facce laterali che tendono alla convergenza, pur conservando la faccia anteriore del muso una superficie ancora piatta. La regione sottorbitale si presenta alquanto cesellata.
Labbra – Le labbra superiori viste di fronte determinano al loro margine inferiore, cioé alla loro congiunzione, un semicerchio a corda molto stretta. Sono poco sviluppate in altezza, coprono appena i denti della mandibola e perciò la commessura labiale è poco accentuata. Di conseguenza il profilo laterale inferiore del muso è dato dalle labbra solo anteriormente mentre posteriormente è dato dalla mandibola e dalla commessura labiale. I margini labiali sono pigmentati in nero.
Mascelle – Di apparenza robusta, con sviluppo normale e con impianto normale degli incisivi, regolarmente allineati e completi per sviluppo e numero.
Guance – Moderatamente evidenti
Denti – Denti bianchi, robusti, chiusura a forbice.
Occhi – Non grandi in rapporto alla mole del cane, iride di color ocra o marrone scuro. Posizione laterale con bulbo ne infossato ne sporgente. Espressione intelligente e vigile. La rima palpebrale è a mandorla con margini palpebrali pigmentati in nero.
Orecchie –  Si trovano inserite molto al di sopra dell’arcata zigomatica, pendenti ma molto mobili. La forma è triangolare (a V) con apici a punta stretta e mai largamente arrotondati: le orecchie sono piccole rispetto alla mole del cane; la lunghezza dell’orecchio in un cane di statura media non deve oltrepassare i 12 cm. La base di inserzione è mediamente larga. E’ tollerato l’orecchio tagliato limitatamente ai cani impiegati per il lavoro del gregge.

COLLO: Il profilo superiore è moderatamente convessilineo. La sua lunghezza non oltrepassa gli 8/10 della lunghezza della testa, perciò è sempre più corto di tale lunghezza. E’ grosso, molto forte e muscolato, sempre esente da giogaia, e ricoperto di pelo lungo e folto che forma collare, particolarmente vistoso nel maschio.

TRONCO: Fortemente costruito, la sua lunghezza supera di 1/18 l’h. al garrese. Linea superiore rettilinea dal garrese verso la groppa, che invece è alquanto scoscesa. Garrese un poco elevato sulla linea del dorso: risulta largo per la distanza fra loro delle punte delle scapole. Dorso – Il profilo del dorso è retto. La sua lunghezza è di circa il 32% dell’h. al garrese.
I lombi sono ben fusi con la linea del dorso: presentano solo una lieve convessità visti di profilo; i lombi hanno muscoli ben sviluppati in larghezza. La lunghezza dei lombi è di 1/5 dell’h. al garrese, mentre la loro larghezza eguaglia quasi la lunghezza.
Groppa – Larga, robusta, muscolosa. La sua inclinazione (se considerate dall’anca all’inserzione della coda) è di 20° sull’orizzontale; ancora più inclinata (30° e più) se considerata sulla linea ileo-ischio. Perciò la groppa del p. maremmano abruzzese deve definirsi avallata.
Costato ampio, scendente sino al livello del gomito, profondo, ben convesso, a metà della sua altezza. La circonferenza del costato deve essere di circa 1/4 superiore dell’altezza al garrese e il suo diametro trasversale (che è massimo a metà della sua altezza) deve raggiungere almeno il 32% dell’h. al garrese e va di poco diminuendo verso il basso si da permettere ancora ampia la regione sternale. La sua profondità deve raggiungere il 50% dell’h. al garrese. Le coste sono ben cerchiate e oblique; gli spazi intercostali sono ben estesi e le ultime false coste, lunghe, oblique e ben aperte.
Profilo inferiore –  Il profilo sterno-ventrale evidenzia una regione sternale lunga che si sviluppa a semicerchio a corda molto larga, che va dolcemente rimontando verso l’addome.
Coda – La sua inserzione, data la groppa avallata, è situata in basso e oltrepassa il garretto del cane in stazione normale; tenuta pendente in riposo, è invece portata sulla linea del dorso nell’eccitazione, con la punta abbastanza ricurva. E’ ben guarnita di pelo folto senza frange.

ARTI
Arti anteriori – Appiombi corretti sia davanti che di lato. Lo sviluppo degli arti è in buona proporzione con lo sviluppo somatico e le singole regioni relative a detti arti lo sono pure fra loro.
Spalla – La spalla deve essere lunga, inclinata, fornita di forti muscoli e ben libera nei movimenti. La sua lunghezza è di circa 1/4 dell’h. al garrese. La sua inclinazione è da 50° a 60° sull’orizzontale.
Braccio – Ben saldato al tronco nei suoi due terzi superiori, è fornito di forti muscoli. La sua obliquità varia da 55° a 60° sull’orizzontale. La sua lunghezza è circa il 30% dell’h. al garrese. La sua direzione è quasi parallela al piano mediano del corpo. L’angolo scapoloomerale oscilla fra i 105° ed i 120°.
Gomiti – I gomiti sono normalmente, aderenti al costato, coperti di, pelle morbida e rilassata. Debbono trovarsi in un piano parallelo al piano mediano del corpo. La punta del gomito deve trovarsi sulla perpendicolare calata dall’angolo caudale della scapola. L’angolo omero-radiale oscilla fra i 145° e i 150°.
Avambraccio – Segue una linea retta verticale; ha forte ossatura. La sua lunghezza è leggermente superiore alla lunghezza dell’omero e poco meno di 1/3 dell’h. al garrese. L’h. di tutto l’arto anteriore al gomito è del 52,8% dell’h. al garrese.
Carpo – Si trova sulla linea verticale dell’avambraccio. E’ forte, asciutto, liscio, di buon spessore, con osso pisiforme ben sporgente. Metacarpo – La sua lunghezza non è mai inferiore a 1/6 dell’h. di tutto l’arto al gomito. E’ ben asciutto, con minimo tessuto cellulare sottocutaneo. Visto di profilo si presenta leggermente steso.
Piede – Grande, di forma rotondeggiante. Ha dita ben serrate fra di loro, ricoperte di pelo corto e fitto. Unghie preferibilmente pigmentate in nero: tollerato il pigmento marrone.

Arti posteriori: Gli appiombi sia di fronte che di profilo debbono risultare sempre corretti. Lo sviluppo degli arti posteriori è ben proporzionato al corpo e pure ben proporzionate fra loro risultano le diverse regioni attinenti agli arti.
Coscia – Lunga, larga, coperta di muscoli salienti, con margine posteriore leggermente convesso. La sua larghezza (misurata tra le sue facce esterne, da un margine all’altro) raggiunge i 3/4 della sua lunghezza. La sua direzione è alquanto obliqua dall’alto in basso e dall’indietro in avanti. L’angolo coxo-femorale è di circa 100°.
Gamba – La sua lunghezza è di poco inferiore a quella della coscia cioé a dire il 32,5% dell’h. al garrese. La sua inclinazione è di circa 60° sull’orizzontale. L’ossatura è forte e la muscolatura è asciutta, con scanalatura gambale marcata.
Ginocchio – Deve trovarsi in perfetto appiombo con l’arto: non deve risultare deviato ne verso l’interno ne verso l’esterno. L’angolo femoro-tibiale è alquanto aperto e la sua apertura oscilla fra i 135° ed i 140°.
Garretto – La sua altezza è del 30,9% dell’h. al garrese. Molto larghe le sue facce. Di buon spessore. L’angolo tibio-metatarsico oscilla fra i 140° ed i 150°.
Metatarso – Robusto, asciutto largo. La sua lunghezza è data dall’h. del garretto. Speroni da amputare se presenti.
Piede – Come per l’anteriore, ma più ovale.

ANDATURE – Passo lungo, trotto allungato.

PELLE – Ben aderente al corpo e in ogni regione. Piuttosto spessa. Il pigmento delle mucose e delle sclerose deve essere nero: altrettanto dicasi per le suole dei cuscinetti digitali e plantari.

MANTELLO
Pelo – Molto abbondante, lungo, piuttosto ruvido al tatto, ben aderente al corpo: tollerata una lieve ondulazione. Forma un ricco collare attorno al collo e limitate frange sul margine posteriore degli arti. E’ invece corto sul muso, sul cranio, sugli orecchi, sul margine anteriore di tutti gli arti. La tessitura del pelo è semivitrea. La lunghezza del pelo sul tronco raggiunge gli 8 cm. Il sottopelo è abbondante solo nella stagione invernale.
Colore – Bianco unicolore. Tollerate le sfumature avorio o arancio pallido o limone, purché in numero limitato.

TAGLIA E PESO – Statura al garrese Nei maschi da cm. 65 a cm. 73 al garrese, nelle femmine da cm. 60 a cm., 68 al garrese. Peso Per i maschi da 35-45 Kg. Femmine da 30-40 Kg. I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale e ben discesi nello scroto.

DIFETTI – Ogni deviazione dalle caratteristiche indicate nella descrizione delle varie regioni costituisce un difetto che deve essere penalizzato nel giudizio in rapporto alla sua gravità e alla sua diffusione, così come l’ambio continuato o la presenza degli speroni.

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58 Commenti

  1. La nostra Lucha è un pastore maremmano-abruzzese. Ed è, finalmente, il nostro primo cane.

    È il cane più fantastico che potessimo immaginare, fiera e bellissima, grande guardiana, davvero schiva nei confronti degli estranei, si scioglie e diventa dolce e morbidissima con noi. Le si possono insegnare comandi, anche se con un filo di “spiegazioni” in più rispetto al cane medio, ma una volta che impara una cosa la ricorda per mesi senza dover rinfrescare il comando, il che è assolutamente incredibile… ha un’ottima memoria.
    Nonostante sia schiva, è impavida e non teme nessun cane: vuole solo essere lasciata in pace.
    Per il resto tu ci parli e lei è come se ti capisse. Fa cose incredibili, come non ne abbiamo mai visto fare a nessun altro cane. Protegge i nostri due gattini, li aspetta quando passeggiamo tutti insieme e li lascia mangiare nella sua ciotola.
    È una guardiana intelligente, fiera e sensibile, che non abbaia praticamente mai (fino ad ora abbiamo sentito il suo abbaiato solo due volte ed entrambe erano assolutamente giustificate dal suo compito di guardiana). E tutto ci rende fieri e felici.

    Siamo umani da maremmani, non c’è dubbio.

  2. salve ho una domanda la mia famiglia vorrebbe adottare un secondo cane volevamo sapere se il pastore maremmano va d’accordo con altri cani ? e un secondo domanda io sto per fare un viaggio che durerebbe quasi un anno quanto sarà difficile stabilire un rapporto con esso (parto fra meno di un mese) ?

  3. Montreux, 14/11/2014
    Buongiorno a tutti,non so se vi ricordate di me, avevo scritto l’anno scorso riguardo I problemi della mia maremmana in giardino. Adesso é da mesi che non scava piu’ ma ha sviluppato un comportamento aggressive verso chi viene a casa nostra e che lei non conosce bene, abbaia non stop, ringhia e quando una mia cognoscente ieri ha cercato di carezzarla ha fatto il gesto di morderla! Come ho detto é cosi solo con chi non conosce bene chiunque sia, adulti o bambini. Ho cercato di parlarle con le buone e anche di essere ferma ma non ascolta! Cosa posso fare? Il veterinario comportamentalista dice che sarà quasi impossibile cambiarla, ma io sono preoccupata perché ogni tanto ho dei parenti che vengono in Svizzera a stare da noi e non vorrei problemi. Come avevo già detto Bella é trattata bene, dorme in casa, esce sovente con noi, gioca con I miei nipotini che adora, pero’ ha già ringhiato contro un bimbo che ci passava vicino facendolo piangere, povero piccolo! Ormai ha compiuto due anni, ma io penso che se é cosi é dovuto a tutto cio’ che ha passato da piccolo, sterilizzazione e malattia (demodicosi) incluse. Cosa possiamo fare? Vi saro’ grata per qualsiasi consiglio!
    Aurora
    Montreux, Svizzera

  4. Il maremmano (in toscana si chiama così) è davvero un cane che mi ha colpito molto. Ne feci la conoscenzaa ca. 16 anni quando andavo spesso con i miei a casa di alcuni parenti che avevano una grande proprietà in campagna (alta collina). La proprietà era talmente grande da essere solo parzialmente recintata: alla parte “aperta” ci badava appunto il maremmano. Caratteristiche del cane: 1) bianco 2) grosso, ma tanto grosso eh…quando chiesi il peso mi dissero:”mah sarà sui 50 forse un po’ di più” e di grasso addosso non ne aveva. Sembrava un san Bernardo (si xke’ era anche insolitamente alto per un maremmano) solo + secco e sporco. E ovviamente senza macchie marroni. 3) Cattivo: aveva ammazzato un cane – e fin lì poco male xke’ avevano dato la colpa ai lupi – e 3 pecore del pastore vicino – quello già più grave perché era stato visto costringendo il padrone al risarcimento economico (ovvio con rivalsa posteriore sul maremmano omicida). Questo cane viveva sempre fuori casa, sempre libero. Certe volte non tornava x giorni xke’, mi dissero, pattugliava la proprietà. I cani da caccia della famiglia gli giravano a largo e di gatti nemmeno l’ ombra. Ovvio che quando andavamo noi lo legavano a catena (lunga ca. 5 mt) e quando ci vedeva al cancello impazziva con l’ occhio annebbiato dall’ ira. Poi venivano a prenderci e…tada’ cane + buono del mondo, si faceva accarezzare, ti saliva sulle gambe, chiedeva da mangiare. Mah…comunque incuteva un certo timore. Un giorno che ero lì andai a fare una passeggiata nel bosco e il cane mi venne dietro. Fu strano perché non provai timore ma senso di protezione. Camminammo nei campi e nei boschetti adiacenti per un’ Oretta buona. Tempo in cui il cane mi camminava a fianco e me lo spupazzai pure. A un certo punto tornai indietro ma il cane non c’era +. Lo chiamai un paio di volte. Niente. Va beh s’ è dato alla macchia pensai, lo salutero’ la prox volta…invece mi aveva preceduto sulla via di casa e mi stava aspettando all’ incrocio di 2 sentieri dove era facile perdersi. Mi guidò fino a casa, gli feci una carezza e poi ce ne andammo. Quando tornammo la volta successiva e ci vide al cancello….cominciò di nuovo ad abbaiare e ringhiare come sempre. Ci vennero a prendere e magicamente si calmò… Quel giorno gli detti l’ osso della bistecca di nascosto ai padroni. Non lo rividi perché poi morì ma era forse il cane più bello che abbia mai visto.

  5. Buongiorno a tutti!
    Io avrei una domanda, anzi è forse più una preoccupazione. Un mio caro amico mi porterà a giorni un cucciolo di maremmano maschio. Possono esserci problemi dato che ho già uno yorkshire maschio di un anno e mezzo e 3 gatti?
    Vi ringrazio! 🙂

    • Ciao Roberta, non penso che tu ti debba preoccupare x vari motivi: – i gatti sono già abituati a vivere col tuo yorkshire e il maremmano non ha quasi il predatorio (altrimenti le pecore se le papperebbe!!); – è vero che hai già un cane adulto ma il maremmano che arriverà è un cucciolo. Qualche problema col cane adulto potrebbe crearsi quando il maremmano sarà adolescente ma se avrai lavorato bene all’inizio penso che la situazione rimanga sotto controllo. Mi raccomando cerca di tutelare il primo cane stando attenta a distribuire equamente le attenzioni: non diminuire le interazioni con lo yorki ma anzi aumentale…non deve pensare che il cucciolo gli porti via ciò che conta di più per lui (la tua attenzione) ma che al contrario gli arricchisca la vita! In realtà ti renderai conto che il maremmano crescendo svilupperà un forte senso di attaccamento verso tutti i membri della famiglia (animali compresi) e in particolare verso quelli più piccoli ed indifesi, sentendosi in dovere di proteggerli da ogni possibile minaccia! A dispetto del suo aspetto rustico il maremmano sa essere estremamente delicato e affettuoso verso tutto ciò che è più piccolo di lui!! Questo è quello che penso in linea di massima…poi chiaramente sarebbe riduttivo dare delle certezze in un senso o nell’altri dato che non conosco la tua situazione specifica nè il tuo yorkshire e quindi la mia può essere solo una indicazione generale. Ma se tutto va bene e se il maremmano ha la possibilità di crescere in maniera equilibrata e partecipe della vita famigliare (intendo, tra le altre cose, anche che possa vivere in casa con voi se anche lo yorki e i gatti vivono in casa), se anche lo yorki è un cane equilibrato e voi state attenti a non fare differenze (seppur naturalmente involontarie) …beh allora credo che, non solo non avrete problemi ma addirittura tante soddisfazioni!! In bocca al lupo!! Michela

  6. Ciao Michela, avrei voluto risponderti ieri o oggi ma abbiamo profittato di queste due bellissime giornate, fredde (ieri +4 e oggi..+2) pero’ soleggiate e cosi ti scrivo adesso che siamo rientrati e finalmente ci stiamo riposando un po’. Stai tranquilla, non sono una che si offende facilmente e comunque venerdi andremo a chiedere consiglio in un vivaio che conosciamo da tempo, speriamo che ci possano aiutare. E dire che oggi che siamo andati da uno dei nostri ragazzi Bella ha giocato tutto il pomeriggio nel giardino col loro cucciolo senza scavare neanche mezzo millimetro! Probabilmente li non ci sono roditori.
    A parte questo stasera Bella e’ letteralmente morta di stanchezza, ha mangiato e poi si e’ sdraiata sul suo cuscino e mio marito adesso sta cercando di convincerla ad uscire con lui per fare la pipi ma lei lo guarda come se le parlasse in cinese, ecco finalmente si e’ alzata ma cosi len-ta-men-te (!) e controvoglia, con la testa china e il suo ormai famoso “sguardo da martire” che viene da ridere solo a guardarla!!
    Come ho detto a Stefania avrei voluto mettere una foto di Bella su questo sito ma dovro’ aspettare che uno dei miei figli mi faccia vedere come si fa, oggi avevo pensato di chiederlo a mio figlio maggiore ma poi una volta li e con il mio nipotino che voleva parlarci di mille cose me ne sono dimenticata, pazienza.
    Aurora
    Shaw, Montreux Svizzera

  7. Ciao Stefania, volevo solo dirti che la prima mail l’avevo scritta ieri sera e solo stamane avevo visto che non era partita per questo ho diviso le foto e rispedito il tutto.
    Adesso stiamo per andare a Neuchatel da mio figlio maggiore a vedere Diesel, devi vedere Bella com’e’ contenta!
    Ancora buona giornata mia cara, qui il tempo e’ freddo ma bellissimo!!!
    Aurora
    Shaw, Montreux Svizzera

  8. Ciao Aurora, mi dispiace che tu ti sia offesa per quello che ho scritto, ma probabilmente mi sono espressa male perchè non era assolutamente mia intenzione! davvero!! Di certo non intendevo insinuare che trattate male Bella, ci mancherebbe! Mi dispiace davvero per questo malinteso! il senso del mio messaggio era solo comunicarti che se il problema delle buche è così pressante (nel senso che ne scava molte, come mi era sembrato di capire) l’unico modo di risolvere il problema è consultare un esperto (e mi sono permessa di dirlo perchè leggendo le date dei tuoi messaggi ho visto che è un pò che avete questo problema). Per quanto riguarda il tuo veterinario non era certo mia intenzione criticarlo dal punto di vista professionale, sono certa che sia un’ottimo medico! Il fatto è che mi capita spessissimo di scontrarmi con veterinari che vogliono sentenziare in materia di comportamento quando non ne hanno le competenze (e non perchè sono stupidi ma semplicemente perchè non rientra nelle loro materie di studio) e nel mio caso mi capita di vedere cuccioli con lo strangolo e quando chiedo come mai abbiano pensato di usare questo strumento su un cucciolo loro ammettono candidamente di essere stati consigliati in tal senso dal veterinario…siccome mi è già capitato parecchie volte ho un pò il dente avvelenato e forse da questo deriva il malinteso. Di certo non mi sono spiegata bene, ma il tono polemico era dovuto più che altro a questo e non certo a voi! Poi nel suo specifico caso avevo letto che c’eri rimasta molto male per la risposta che ti aveva dato il veterinario (che Bella si comporta così perchè non sta con le pecore in posti sconfinati) e mi ero ulteriormente scaldata perchè mi ero immedesimata nel tuo stato d’animo e perchè trovo ben poco professionale liquidare un cliente che ti chiede consiglio con affermazioni generiche, non basate sulla conoscenza della razza (cosa che ammette lui stesso), anzichè consigliarti magari di parlare con un esperto. Quello che mi infastidisce è che non ci sia collaborazione tra le varie figure professionali (in tutti i campi e non solo in questi) e molti professionisti piuttosto di ammettere i propri limiti indirizzando verso lo specialista più adeguato liquidano con poche frasi di circostanza persone che invece avrebbero bisogno di essere seguite! Anche questo mi capita purtroppo frequentemente! Se poi invece tu, ragionando su quello che il veterinario ti ha detto, non hai più ritenuto il caso di rimanerci male, molto meglio così e su questo non metto becco! anzi, sono felice che vi siate capiti perchè con il veterinario è indispensabile avere un rapporto di fiducia!! tutto il resto delle cose che ho scritto sono indicazioni di carattere generico che dico sempre a tutti … io non ti conosco e non posso sapere (e tanto meno giudicare, ma non è mai stata mia intenzione) che tipo di vita conduci con il cane (per questo dovremmo chiacchierare ore!) e dunque mi sono limitata a dirti alcune cose generiche che potrebbero essere collegate con il problema delle buche ma non è mai stata mia intenzione giudicarti e offenderti! Credimi, mi sono molto addolorata nel leggere la tua risposta! Naturalmente è colpa mia che mi sono espressa male e ti chiedo scusa per questo! In realtà la mia intenzione era di darti alcuni spunti da cui partire per indagare meglio il comportamento di Bella e anche metterti in guardia dal chiedere consigli su forum e simili a persone sconosciute perchè il solo fatto di vivere con un maremmano (o qualunque altro cane) non fa di nessuno un’esperto e purtroppo spesso i consigli ricevuti da conoscenti possono rivelarsi addirittura deleteri. Io per prima tempo fa, all’epoca del mio primo cane ho commesso tantissimi errori, seppur in buona fede. Ma se allora avessi dispensato consigli avrei fatto danni! Poi ho studiato tanto e fatto esperienza ma ciò non toglie che faccia ancora errori e penso ne farò sempre perchè non si finisce mai di imparare. Quindi mi sono permessa di darti alcuni spunti e nulla di più perchè senza conoscere cane e famiglia è impossibile aiutare davvero! Ed è proprio per questo che ti consigliavo di chiamare un esperto che venga a casa tua a conoscere voi e Bella in modo da poter studiare una soluzione ad hoc per tutti voi. Comunque quella delle talpe è un’ipotesi verosimile e provare a scacciarle è sicuramente una strada praticabile. Scusa se mi sono ripetuta più volte su alcune cose, ma avevo paura di spiegarmi di nuovo male! Di nuovo in bocca al lupo per il lavoro con Bella. Michela

  9. Ciao Stefania cara, la tua mail mi ha fatto molto piacere. Da un paio di giorni qui il tempo non e’ dei migliori, cielo plumbeo pioggia e infine nevischio e la temperatura e’ calata di colpo da +18 a… +4, anche Bella ogni volta e’ stata felicissima di rientrare dalle sue passeggiate e come mi veniva subito vicina non appena prendevo un grosso asciugamano!
    Parlando di buchi nel terreno.. ho riflettuto sai e penso che mio marito ha ragione quando dice che secondo lui Bella cerca dei roditori, talpe comprese. E’ vero che ogni tanto vedevamo qualche buchino ma erano pochi e passavano quasi inosservati tanto erano discreti. Comunque in settimana voglio andare a chiedere consiglio in un vivaio dove mi servo regolarmente da anni, chissa’, magari loro sapranno consigliarmi nel modo piu’ giusto e se riusciamo a sbarazzarci di quei roditori forse Bella la smettera’ di scavare!!
    Mi fa male al cuore sentirti parlare di quei poveri cani, hai ragione quando dici che gli animali che sono nei canili hanno un comportamento diverso, quando uno dei miei figli aveva preso la bella gatta bianca con gli occhi azzurri dal Rifugio era rimasto colpito da quello sguardo senza espressione che avevano ed e’ vero che da quando Doucy e’ qui e’ cambiata come dal giorno alla notte. Pensa, era una gatta timidissima di otto anni che aveva sempre e solo vissuto in appartamento con una signora anziana che aveva dovuto lasciarla li prima di essere ricoverata. Adesso Doucy e’ diventata la migliore amica di Bella, si fanno le coccole sovente, le piace andare a zonzo in giardino e se io le chiudo la porta in faccia perche’ non vuole rientrare lei dopo aver giocato come una matta torna indietro, si siede e miagola in modo cosi forte come a dire ma come ti permetti e dorme dove vuole, di preferenza sul sofa’ o sul nostro letto oppure su mio marito (che adora), e’ una gattona stupenda molto affettuosa e indipendente che va d’accordo con tutti (solo la nostra siamese la lascia fare e sta vicina a me, ma bisogna capirla, ha 16 anni lei…) Pensa che una mia cara amica lavora in questo rifugio non lontano da noi e quando l’ha rivista ha detto ma e’ proprio lei?
    Adesso ti saluto e mi scuso, sono proprio una chiacchierona, sai che faccio? Ti mando sul tuo in. mail alcune foto di Bella, Ducy e Cassandra, cosi le vedi!
    Ciao Stefania, sei bravissima ad aiutare quei poveri cani!
    Aurora
    Shaw, Montreux Svizzera

  10. Ciao Michela, ho visto il tuo messaggio,grazie per aver risposto ma guarda che forse non mi sono spiegata bene. Bella e’ molto ben trattata qui da noi, la portiamo fuori tutti i giorni, sovente gioca con altri cani e in giardino la lasciamo poco ed e’ in quel po’ di tempo che scava, forse sente le talpe, non so so solo che le bastano 10/20 minuti per fare ‘sti disastri, beata te che non hai questi problemi.
    Quanto al nostro veterinario noi lo troviamo bravissimo, e’ stato il veterinario del nostro adorabile pastore tedesco per 13 anni – lo vedeva solo per le vaccinazioni visto che era sano come un pesce – e ha detto solamente il suo pensiero anche se io sul momento l’avevo presa un po’ male , tutto li. Per dirne una, quando l’anno scorso eravamo andati in quell’ allevamento in Italia a comprare Bella non sapevamo che sua madre era portatrice sana dell’acaro della Demodicosi e la malattia era letteralmente esplosa dopo la sua sterilizzazione. Ci sono voluti dieci mesi con tanto di medicine molto care e visite settimanali per curare quell’infezione e d’altronde per il momento dobbiamo tenerla ancora sotto controllo e se per caso (tocca ferro) dovessimo vederla grattarsi il veterinario ci ha detto che la vedra’ subito , quindi non parlarmi cosi per favore, lo trovo offensivo. Bella non e’ il nostro primo cane ma e’ il nostro primo cane in assoluto che ha questi problemi e qui non e’ questione di soldi ne’ di tempo da dedicarle, le abbiamo insegnato molte cose ma e’ il comportamento della razza che e’ diverso dagli altri cani, bisogna ammetterlo in tutta onesta’ e anche se ormai le vogliamo bene credo che il nostro prossimo cane sara’ senz’altro di nuovo un pastore tedesco.
    Mi sono iscritta su questo sito per trovare proprietari di pma con cui scambiare opinioni e fare amicizia, non per sentirmi trattare cosi.
    Aurora
    Shaw, Montreux Svizzera

  11. Ciao Aurora, verissimo che il pastore maremmano abruzzese è stato selezionato per fare da guardiano alle pecore e sicuramente questo comporta vivere in spazi grandi e aperti. Ma vedi il cane (a differenza del tuo veterinario), è un essere dotato di flessibilità cognitiva, ovvero si adatta a varie condizioni di vita, purchè gli si dia modo di svolgere un compito che sia in linea con le sue motivazioni di razza. Nel pma un compito idoneo potrebbe essere la difesa della proprietà, di altri animali, di bambini. Fermo restando che vanno soddisfatti anche una serie di bisogni, comuni a tutti i cani indipendentemente dalla razza, come per esempio 3 passeggiate quotidiane (ANCHE SE SI HA IL GIARDINO), poter svolgere attività insieme ed in collaborazione col proprietario, avere un ruolo ben definito all’interno della famiglia e soprattutto poter “fare il cane” e il cane, ahimè, scava buche…magari non tante come Bella (ma sospetto che lei lo faccia perchè ha capito che questo metodo è ottimo per ottenere la vostra attenzione (positiva o negativa che sia) perchè per il cane l’attenzione è la risorsa più ambita ed è sempre meglio una sgridata che essere ignorati). Realizzare tutto questo non è impresa da poco ed è necessario essere seguiti da una persona esperta. Per i problemi che il cane mostra non ci sono soluzioni “comode”, semplici e veloci. Ci si deve impegnare al massimo, lavorare ed esser disposti a dedicargli tempo e denaro. Diversamente non ha senso proprio prendere un cane! Perciò la cosa migliore che posso fare per aiutarti è consigliarti di nuovo di rivolgerti ad un esperto (CHE NON E’ ASSOLUTAMENTE IL VETERINARIO, tanto meno il tuo! Unica eccezione a questa regola è il Medico Veterinario Comportamentalista che ha seguito uno specifico Master Universitario in comportamento dopo la laurea. Altre figure che lavorano (avendone le competenze) con il cane sono l’Istruttore e l’Educatore. Tutto il resto (consigli di amici, parenti, conoscenti, risposte su forum, ecc..) sono chiacchiere da bar che rischiano solo (oltre a non risolvere assolutamente il problema) di peggiorare la situazione. Perciò ti invito ancora una volta a rivolgerti ad un professionista perchè finchè non lo farai il tuo cane continuerà a fare ciò che per lui è assolutamente normale (e anche utile, dal suo punto di vista)! Spero di esserti stata d’aiuto. Buona fortuna! Michela
    Ah dimenticavo, in risposta alle affermazioni del tuo veterinario: io vivo con un border collie (pastore conduttore) e un maremmano, non ho le pecore e vivo in una normalissima casa con giardino (anche se tutti i giorni, con qualunque condizione atmosferica,li porto in campagna), però i miei cani sono felici e soddisfatti del ruolo che hanno all’interno della famiglia e ti assicuro che il mio giardino è perfetto! D’estate trovo qualche buca, che scavano per cercare il fresco e farsi la “tana” oppure perchè sentono qualche talpa nel sottosuolo ma non è niente che possa rovinare il giardino!! Statisticamente il mio caso non ha valore, ma conosco altra gente che convive felicemente con cani da pastore, informa pure di questo il tuo veterinario! Inoltre il solo fatto che non conosca la razza è indicativo, quanto meno, di superficialità: se non la conosce le sue affermazioni su cosa sono basate?! E prendersi la briga di informarsi? Anche io lavoro con i cani, non conosco tutte le razze ma appena ne ho occasione cerco di documentarmi su tutte, soprattutto ovviamente se ne ho una come cliente!! Anche il tuo veterinario lavora con i cani quindi perchè non dovrebbe conoscerla? E comunque stiamo parlando di una razza sì italiana, ma conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo!! Viceversa: conosco solo poche marche di auto ma questo è normale e per quello che devo fare, posso tranquillamente rimanere nella mia beata ignoranza! Ma se lavori con i cani (e ancora di più se fai affermazioni su di essi) devi conoscerli, o no?!

  12. Ciao Michela scusa questo ritardo, volevo mandare sul sito alcune foto di Bella ma non essendo molto pratica devo aver sbagliato in qualcosa perche’ la mail continuava a tornarmi indietro e cosi ho smesso per qualche giorno. Adesso riprovo ma attaccata al sito, quindi per il momento niente foto. Pazienza, vuol dire che non appena verra’ mio figlio maggiore gli chiedero’ cosa fare. Bella continua a scavare come una matta in tutto il giardino che ormai e’ completamente distrutto e pieno di buchi enormi, avevamo tanti bulbi di topinambur, tulipani, gligli di tutti i colori, peonie, pure le mie bellissime rose di spagna sono sparite. Ieri sera Neville (mio marito) ed io avevamo messo a dimora alcune belle piante che una vicina ci aveva regalato: stamane sono bastati a Bella meno di dieci minuti per distruggere tutto, francamente mi sono sentita cascare le braccia! Ne abbiamo parlato col suo veterinario e lui ha ripetuto che non conosce bene la razza ma che non si stupisce piu’ di tanto visto che la nostra Bella e’ un cane pastore che normalmente dovrebbe vivere in una fattoria e starebbe meglio in aperta campagna a far la guardia alle pecore, a dire la verita’ nel sentirlo parlare cosi ci son rimasta piuttosto male. Comunque Bella ormai fa parte della famiglia e resta con noi, verso le 13,30 la porteremo a correre in foresta per un paio d’ore, poi cercheremo di ripiantare le piante in un altro angolo e guai a lei se le tocca!!! Gia’, ma come possiamo fare??
    Ogni consiglio e’ gradito, GRAZIE
    Aurora
    Shaw, Montreux Svizzera

  13. Alla Redazione un grande grazie per la risposta, gia’ da stamane ho cominciato il cambiamento e a colazione le ho dato 300gr di spezzatino di manzo mischiandolo solo con le crochette Pedigree, ma penso che a pranzo aggiungero’ anche del riso o della pasta perche’ Bella ha mangiato tutta la carne.. e ha lasciato tutte le crochette!!
    E adesso.. come evitare che Bella scavi questi grossi buchi, mica possiamo proibirle il giardino: ma perche’ lo fa? Il nostro Billy non l’aveva mai fatto!!
    Cordialmente
    Aurora
    Shaw, Montreux Svizzera

    • Ciao Aurora, anche io ho un pastore maremmano-abruzzese di 18 mesi e pesa 33 kg…è in ottima forma! In realtà ovunque si può leggere che il peso normale di un pma femmina oscilla tra i 30 e i 40kg! Che poi in esposizione si vada verso soggetti sempre più pesanti è un’altra storia e, a meno che tu non voglia portarla in expo, la cosa non ti interessa! Piuttosto quello che si deve guardare è la forma fisica del cane: come la trovi? si sentono le costole? il ventre è rientrato? se cerchi su internet troverai probabilmente vari disegni che ti insegnano a capire come vedere se un cane è sottopeso o, al contrario sovrappeso. Purtroppo non posso darti il link perchè non ricordo assolutamente dove l’ho visto! E comunque anche il tuo veterinario dovrebbe, pur non conoscendo la razza, saper valutare se è troppo magra o è semplicemente fatta così! Ti ripeto, la mia è 33 kg ed è in perfetta forma, da manuale!! Per il discorso delle buche la faccenda è decisamente più complessa. E’ abbastanza normale che i cani scavino, fa parte del loro comportamento naturale e lo fanno per diverse ragioni tra cui, per es. scavarsi un fresco giacilio oppure cercare di raggiungere un animale che si trova sotto terra, come una talpa, e di cui sono in grado di percepire le vibrazioni e i rumori, ecc.. Oppure potrebbe farlo proprio allo scopo di attirare la vostra attenzione o semplicemente perchè si annoia o per mille altre ragioni. E’ difficile aiutarti senza conoscervi bene. Ti posso suggerire in prima battuta di provare a svolgere, insieme a lei, delle attività in giardino che possano risultare per lei più interessanti dello scavare, fornirgli delle alternative di azione, destinarle un area del giardino ed insegnarle a limitare lì la sua attività di scavo, ma appunto non conoscendovi è impossibile dire quale sia la cosa più indicata. Inoltre bisogna vedere com’è il suo atteggiamento quando scava: si mostra tranquilla e soddisfatta? è particolarmente agitata? ti sembra che sia un comportamento ossessivo? quando ci si mette lo fa ossessivamente e scava tantissimo o si limita ad un buchetto? dopo ci si sdraia sopra? insomma, come vedi, le ipotesi sono molte. Ti consiglio di rivolgerti ad un bravo Educatore che verrà a casa tua, vi osserverà a lungo e vi farà tante domande per poi trovare una soluzione su misura. Se invece ti sembra che il suo comportamento sia ossessivo, lei sia molto nervosa e non trovi pace dopo che ha scavato un pò l’esperto giusto da consultare è il Medico Veterinario Comportamentalista. Ti faccio tanti in bocca al lupo, buon lavoro con la tua Bella!

  14. Buongiorno, vorrei sapere se le cose si sono risolte per il cane di cui si occupa Stefania e poi vorrei chiedere qualche consiglio per la mia Bella (maremmana sterilizzata) che adesso ha quasi 18 mesi. Ieri l’abbiamo portata dal veterinario per un controllo e abbiamo visto il suo peso, 34kg e 500gr, ma non sono un po’ pochi per un cane della sua stazza? Devo precisare che il nostro veterinario, come ci ha detto la prima volta, non conosceva questa razza. Lui ci ha detto che a parte la figura longilinea la trova in buona salute,mah.. Io le do il suo pasto suddiviso in tre, mattina pranzo e cena, cosi: 100gr di crochette, 100gr di pasta o riso con aggiunta di un cucchiaino di olio extravergine d’oliva e un po’ di parmigiano, una scatoletta di cibo per cani da 300gr (questo tre volte al giorno) e poi una volta la settimana un tuorlo d’uovo, dovrei forse darle di piu’? Poi c’e’ un’altra cosa.. come vi avevo scritto la prima volta, se la lasciamo 10/20 minuti in giardino sia sola che con Molly, la picoola dell’ultimo dei miei figli, Bella ha il brutto vizio di scavare enormi buche e se la sgridiamo si mette a saltellare e a correre come volesse giocare, cosa si puo’ fare? Eppure come vi avevo scritto la prima volta la portiamo fuori sovente e se noi stiamo in giardino con lei non scava, ma noi non possiamo stare sempre con lei! Recentemente abbiamo avuto per una settimana anche il cucciolo pastore tedesco di nostro figlio maggiore e li abbiamo lasciati giocare un po’ in giardino: guardando dal balcone cosa abbiamo visto? Bella che scavava e Diesel (5 mesi) che osservava, sembrava che lei gli stesse insegnando come fare, ogni tanto smetteva, lo guardava e ricominciava, certo che se Diesel fara’ cosi nel suo bel giardino nostra nuora non ci ringraziera’!!!
    Bene, vi ho detto tutto, se qualcuna di voi mi puo’ suggerire cosa fare.. un grande grazie!
    Aurora
    Shaw Montreux Svizzera

    • Io toglierei di mezzo la scatoletta di cibo per cani (al 90% acqua!) e la sostituirei con carne “vera”. Personalmente non amo neppure i miscugli tra casalingo e industriale: preferisco o tutto casalingo, o tutte crocche (di ottima qualità, però!). 34 chili e mezzo per una maremmana sono pochini, ma credo che il problema principale stia proprio in quella scatoletta, che per lei sono 300 gr… ma che di sostenza vera e propria saranno sì e no 100.

    • Ciao Aurora!
      la mia esperienza è quella che faccio quotidianamente in canile, quindi tanti cani, ma chiaramente i loro caratteri sono “modificati” dalla vita in canile, dal tempo che ormai sono lì, alcuni da anche un decennio, ed il cane che ho a casa non ha mai fatto buche in giardino, quindi non saprei dare consigli. Però quello dello scavare le buche è un problema che molti adottanti o conoscenti del canile ci raccontano, per cani di diverse razze, devo dire molti segugi, qualcuno cerca di farsi aiutare dall’educatrice.
      Ho trovato questo link, che mi pare possa essere un primo aiuto, se già non hai trovato soluzioni, ci sono elencate molte cause e alcune soluzioni. Prova a partire dalle cause, capire quale protrebbe o potrebbero essere quella della tua Bella. Già essere consapevoli del perchè, può sollevarti perchè così vai alla ricerca del rimedio!
      http://www.dallapartedelcane.it/correzioni/scava.htm
      Aggiornaci .
      Ciao, Stefania

  15. Cara Stefania devi essere proprio una bella persona per tutto cio’ che stai facendo per quel povero cane e spero proprio che riuscirai a trovargli una famiglia che lo ami per la vita! Anche noi come tanti altri, quando il 16 febbraio dell’anno scorso a 13 anni era morto il nostro meraviglioso pastore tedesco avevamo detto “basta cani, si sta troppo male”, poi… quel gran senso di vuoto, vedere Cassandra, la nostra gattina siamese di 16 anni, cercare il suo amico sia in casa che in giardino; poverina, pensa che la mattina che Billy ci aveva lasciati lei gli era rimasta accanto fino all’ultimo.. e cosi due mesi dopo quando abbiamo visto un annuncio mio marito che e’ Inglese guardando la foto sorridendo ha detto “yes!” e quando io gli ho fatto notare che era a quattro ore macchina (noi abitiamo a Montreux in Svizzera) ha ancora detto che non era poi cosi lontano (ah, il colpo di fulmine!!) cosi siamo andati in quell’ allevamento in Italia e siamo tornati due giorni dopo con la nostra cucciola di pastore maremmano CHE E’ UN TESORO!!!! E’ un cane calmo, dolce, va d’accordo con i nostri nipotini (li adora, ricambiata!), ama giocare con Molly, la cucciola English Bulldog dell’ultimo dei miei gemelli ed e’ diventata mooolto amica con la gattona bianca con gli occhi blu come Cassandra che uno dei miei figli ci aveva lasciato “in pensione” (Mummy potresti tenerla solo per qualche giorno per favore?) a giugno dell’anno scorso e che adesso e’ felicissima di stare con noi.. solo Cassandra e’ ancora un po’ distante, la guarda si lascia annusare ma si vede che non e’ lo stesso sentimento che aveva con Billy, speriamo che col tempo le cose migliorino. Comunque consiglio a chi ha un giardino in cui poterlo far correre e un po’ di tempo libero di non aver esitazioni e di prendere il cane curato da Stefania, NE AVRA’ SOLO VANTAGGI: tanto amore, compagnia e allegria. La nostra Bella (mai nome fu piu’ giusto) ci rende per mille cio’ che le diamo, viene sempre dove noi andiamo, adora la macchina, quando faccio la spesa posso lasciarla tranquillamente a dormicchiare nel cofano con il finestrino abbassato 10/15 cm. tanto nessuno si sognerebbe di toccarla, le corse in foresta, le passeggiate al bordo del lago, e’ anche venuta in vacanza con noi al mare facendosi senza fiatare 9 ore di macchina – con tante soste, certo – non tira al guinzaglio. Certo ha la possibilita’ di fare cio’ che vuole, se vuole uscire in giardino le lasciamo la porta socchiusa e di notte dorme un po’ sul cuscino che abbiamo messo per terra al lato di mio marito e un po’ in corridoio verso la porta, le diamo il suo pasto suddiviso in tre, mattino pranzo e cena, carne pasta o riso e.. parmigiano (che adora). L’unico difetto che ha e’ che ha il brutto vizio di scavare buche enormi in pochi minuti, il mio povero giardino. Ho suggerito a mio marito di piantare un cespuglio o una bella pianta di fiori in ogni buco, solo che ce n’e’ una trentina!!
    Scusa questa lunga chiacchierata Stefania cara, ti faccio ancora tanti auguri per il tuo cane, speriamo che trovi la famiglia giusta per lui!!
    Cordialmente
    Aurora
    Shaw, Montreux, Svizzera

    • Aurora! Grazie per la tua bella mail, oggi posso confermare dopo qualche settimana dalla sua adozione ormai definitiva e ben riuscita, che il meraviglioso cane che ho aiutato in canile è felice, vive in famiglia insieme ad un’altra canina più o meno della sua età. E’ un cane che è molto sereno ormai, non ha cercato mai di scappare, è ubbidiente, intelligente, sono andata a trovarlo e devo dire che la famiglia che lo ha adottato non poteva essere migliore. Lui preferisce stare in casa, evidentemente si sente più protetto o piùvicino agli umani, ma è anche molto felice in giardino sei i suoi proprietari decidono di farlo stare lì, e fanno tutti i giorni delle belle passeggiate. Credo che non lo dimenticherò mai. Senz’altro tornerò a trovarlo, tutte le volte mi commuoverò.
      Un saluto
      Stefania

  16. Io cerco disperatamente adozione per un mixpastore maremmano, di due anni, quindi giovane, bello, che ho levato da una situazione di degrado. Lui era tenuto a catena, non gli davano da mangiare, sono riuscita ad averlo e adesso è in una pensione/canile dove io vado a trovarlo tutti giorni. All’inizio non è stato facile, perchè era un cane che giudicavano aggressivo, ma non ha mai morso solo ringhiava per paura, anche le cure che gli sono state fatte, sono state uno choc per lui, veniva messo all’angolo nel box, con il cappio e non èstato il massimo per lui Io ho una casa grande, ma non ho giardino, ho un cocker che non è compatibile con altri cani e un gatto, che tengo chiuso in casa perchè ho paura che finisca sotto un’auto. Non sono la migliore adozione per lui, per lui vorrei una famiglia che abbia almeno un piccolo giardino, che abbia tempo da dedicargli. Nella situazione in cui è ora, si sta dimostrando un cane sempre più affettuoso con me, ma interagisce bene anche con gli altri. Non è stato facile insegnargli a mettere la pettorina, collare e guinzaglio no, perchè avendo avuto il trauma della catena che lo torturava, giustamente non voleva. Ora devo solo insegnargli a montare su un’auto e spero che succeda verso una famiglia che lo ami. In canile sta andando d’accordo con tutti, sono sicura che lo farà anche con altri animali, anche con i gatti. Però ha fatto tutto quello che doveva e poteva fare, ora quando lo rimetto nel box è proprio uno strazio, e non voglio che gli prenda la malinconia. Questo è il mio indirizzo email sterimasi@alice.it. se potete aiutarmi, posso mandare un album di foto di lui e posso spiegare ancora meglio come sia buono, dolce, pur essendo un cane di taglia grande è elegante, gentile, delicato. Ora che si sta fidando, fa delle belle orse e ritorna a me. E’ vero che vista la sua mole, non ha bisogno di attività frequente, ma sicuramente una bella passeggiata giornaliera, farà bene a lui e ai padroni. Aiutatemi a levarlo dal canile.

    • Ciao Stefania spero tanto che tu risolva il tuo problema, la tua storia e’ molto triste ed e’ bello che tu ti sia occupata del cane io ho gia’ un Pastore maremmano di 2 anni, ma ho molti problemi di salute e anche se il cane e’ molto brava i vicini le hanno fatto delle cose molto brutte. Mi hanno bucato una ruota, sono arrivati in cortile tirati con una fionda degli enormi bulloni che se prendevano noi o il cane lo ammazzavano. Ho solo potuto fare una denuncia ai carabinieri a ignoti(non ho visto chi tirava) servira’ a poco ma non voglio che succeda piu’ e quindi e’ piu’ oin casa che altro!!! ciao e auguri x il cane

  17. ciao ho bisogno di un consiglio,io e mio marito viviamo in una casa singola con un po’ di giardino che contorna tutta la casa, abbiamo un maremmano di 12 anni e una cagnolina bastardina di 4 anni, che vivono fuori e dormono in un bagnetto a ridosso la casa adesso volevamo prenderci un altro maremmano femmina di 40 giorni. qualcuno mi sa dire se facciamo bene oppure i nostri saranno gelosi e magari non si sopportano e si mordono.

  18. Scusate ma minimizzare sulla diatriba maremmano vs abruzzese è un insulto alla storia millenaria della razza. L’Abruzzo è sempre stata la culla della razza, la transumanza era verso la Puglia e non la Toscana, inoltre proprio l’enci riconosceva 2 tipologie distinte di cani riunificate poi nel 1958. Il nome corretto è abruzzese,senza la dicitura maremmano,anche molti allevatori enci si guardano bene dal chiamarlo maremmano,anzi si offendono pure se lo fate, perché allora insistere nell’ipocrisia? Anche lo standard va rivisto, che senso ha scrivere 65-73cm. 35-45 kg per i maschi quando i vincitori delle esposizioni superano tutti i 50kg, qualcuno sfiora anche i 60?(e questo è 1 fatto oggettivo) Ultimamente si stanno riscoprendo gli esemplari di taglia grande, sia in esposizione che nel lavoro.La mia opinione è che non ha + senso parlare di 2 razze distinte, visto che appartengono allo stesso ceppo e sono più o meno mescolate, però non deve essere penalizzato il tipo abruzzese,soprattutto quello molossoide che Paolo Breber definiva pastore abruzzese “verace”, che è sempre esistito spesso anzi ricercato dai pastori per le sue qualità fisiche. Del resto anche in altre razze ci sono più tipologie, nel m.napoletano c’è(o c’era?)il tipo ponzano, il tipo zaccaro…tutti distinguibili e meritevoli di tutela. Il pastore abruzzese è stato il mio primo cane (che faticaccia con quel testardone!) ma aveva delle qualità naturali straordinarie, per fortuna non c’è bisogno di riconversione in un altro tipo di lavoro visto che i predatori del bestiame sono tornati per cui il futuro del ns.cane sembra roseo.

  19. Da sempre ho cani ma per la prima volta ho una femmina di maremmano abruzzese, ha un anno e mezzo ed e’ come una persona, speciale e’ l’aggettivo giusto per definirla, ogni sera ed ogni mattina ha il bacio del buongiorno e della notte come se fosse una persona. La vostra descrizione e’ perfetta la sconsiglio a chi non ha mai avuto cani.

    • Io ho un pastore maremmano abruzzese di un anno e 8 mesi. E’ solitario, ma sa stare in compagnia di altri cani. prenderlo di petto è fuori luogo, lui si incazza ancora di + e ti batte. E’ testardo come un mulo, dà retta solo se gli conviene o se pensa sia utile. Diffidente, orgoglioso, esuberante come non mai. ma anche dolce, affettuoso. In casa lo tengo solo di notte. Non ha mai rotto nulla, guai se nel suo giardino privato (ha un box enorme e con l’erba) ci entrano estraneii.

      Pero’ ho un problema.
      Andro’ a vivere in una casa in cui stanno per acquistare una femmina di cane corso. Non cresceranno assieme perchè io andro’ li tra almeno 6 o 7 mesi. Andranno d’accordo?

  20. “Con chi si avvicina a lui nel modo giusto, al contrario, si rivela talmente disponibile, sensibile ed intelligente che più volte mi è capitato di sentir dire: “Un’altra razza? No, non potrei mai!”.
    Sacrosante parole!!!TUTTO VERO!
    Abbiamo un maremmano, una bassotta e un meticcio, adoro tutti e tre,ovviamente, ma l’intelligenza,la sensibilità, la dolcezza, la fierezza e la sicurezza che esprime il maremmano non ha assolutamente eguali: sempre accanto a noi, rispetta e protegge mio figlio e la nonna anziana e, quando ancora era in vita mio papà, durante la giornata era sempre accanto a lui dandogli le spalle in modo da avere la situazione “sotto controllo”,sa porsi con gentilezza e anche dimostrare affetto alle persone alle quali noi dimostriamo gli stessi sentimenti, di notte dorme in camera con noi. Certo è che non è stato mai assolutamente maltrattato, ci porgiamo a lui come ci porgiamo con nostro figlio: con rispetto,fermezza,dolcezza e tanto, tanto amore. Ora che è anziano (11 anni) e che penso che il momento del distacco non possa essere così lontano (anche se gode di ottima salute, per fortuna) mi viene il groppo in gola, vorrò sicuramente bene al prossimo maremmano (perchè sarà sicuramente un maremmano) ma sarà come perdere un fratello.

  21. Nel Suo articolo di presentazione c’è un accenno alla diatriba che accende le rivendicazioni (giuste) degli abruzzesi sul nome, sulle origini e sullo scippo del cane ad opera dei cinofili toscani. Lei saprà certamente che il nome del cane per la cinofilia ufficiale è Pastore Maremmano Abruzzese .Questo è il suo nome e basta, continuare a chiamarlo “maremmano” (cavallo) è scorretto, inesatto e provocatorio. Lo chiami Abruzzese se proprio deve smembrarne il nome.

  22. Buongiorno, ho bisogno di consigli. Fa parte della nostra famiglia Gigio, un pastore maremmano splendido,è il nostro fratello grande, il nostro custode, il nostro..tutto. Insieme al noi vivono in perfetta armonia una bassotta, un trovatello di media taglia e un gatto europeo. Abitiamo in una casa con ampio giardino, gli animali sono tutti assolutamente liberi di giorno, Gigio sta per lo più in casa accanto a noi. Di notte sono tutti in casa con noi e Gigio dorme, ovviamente, accanto al nostro letto. Ora Gigio ha 11 anni splendidamente portati, la bassotta ha 1 anno e, quando è arrivata, piccina, Gigio l’ha accettata bene(ma è femmina). Il trovatello(mascho)appena arrivato, 5 anni fa (aveva circa 3 anni), è stato castrato più che altro per evitare che scappasse in cerca di femminucce, dato che questa è la sua abitudine e non siamo riusciti a toglierlela. Il problema è che ora verrà ad abitare con noi un amico che ha due cani di grossa teglia, molto buoni,giocherelloni ed intelligenti,assolutamente da guardia, uno castrato e gregario, l’altro capobranco. Abbiamo la possibilità di dividìdere il giardino, ma vorremmo che imparassero a vivere insieme. Secondo voi questo potrà avvenire, in che modo? Abbiamo già provato a portare in giardino il cane del nostro amico (ovviamente con lui presente), Gigio sembrava averlo accettato, e lui sembrava essersi sottomesso a Gigio, ma ho il terrore che, magari se la bassotta gioca con lui, Gigio possa avere un’esplosione di gelosia, e questo potrebbe scatenare la lite (che ovviamente potrebbe finire molto male date la mole di entrambi e l’età di Gigio), Potrebbe essere una soluzione iniziare la convivenza dividendo gli spazi aperti? >o questo potrebbe creare gelosie? Come dobbiamo comportarci? Aiuto!! Per noi sarebbe bellissimo poterli vedere tutti insieme in armonia, potremmo arrivare a tanto? Grazie a chi mi potrà dare consigli, sono tutto…orecchi!!!! Tiziana

    • ciao Tiziana, ho letto il tuo problema e spero che tu riesca a risolvere tutto, io penso che x Gigio non ci siano molti problemi, vista l’eta’ penso che accetti tutti i cani, tu cerca comunque di premiare o accarezzare sempre prima lui, ma non penso che si ingelosirà.ciao Daniela

      • Grazie Daniela, ciò che mi hai detto mi incoraggia molto. E’ vero che Gigio è, aimè, anziano,ma svolge sempre in modo egregio il suo ruolo di custode,certo che passa più tempo in casa, ma l’attenzione è sempre massima. Confido nell’intelligenza dei due cani,e nella “saggezza” del mio vecchietto!Noi faremo di tutto per far sì che si accettino nei rispettivi ruoli.
        Grazie
        Tiziana

  23. Lo sto già facendo ma non trovò nessuno. Tutti rispondono che è troppo grande. Se conosci tu qualcuno che se ne possa occupare ti ringrazio.

  24. Secondo me allora dovresti trovare una famiglia che se ne sappia occupare veramente….non è bello che viva sempre chiusa povera creatura. Se non sei in grado i gestirla trova degli adottanti…

  25. Infarti se guardi sopra ho spiegato le motivazioni che hanno portato a questo. E per questo non posso vivere con ansia perenne che possa mordere come già mi hanno detto possa accadere.

  26. Ho scritto qua per chiedere semplicemente consigli non per essere giudicata da chi non sa come stanno le cose!! Non siamo tutti uguali e i cani non sono tutti uguali.

  27. Di certo non posso lasciarlo libero visto che i mieigenitori hanno paura. É arrivato da me a tre anni quindi ho fatto il possibile perche almeno con me si potesse instaurare un buon legame.

      • Concordo con Redazione, anche io ho una femmina di maremmano di 5 mesi ma va d’accordo con tutti i membri della famiglia. Anche la mia sta in recinto quando lavoro, quando torno se ne sta libera e l’ho fatta socializzare con tutti. Sinceramente Simona dovevi fare in modo che socializzasse anchecon i tuoi. Dovresti sentire un comportamentalista e cmq non lasciarla sempre rinchiusa povera creatura, vorrei vedere te. Se non si ha tempo da dedicare non si prende un cane!

  28. Io continuo a leggere articoli sul carattere del maremmano.leggo che non vogliono star al chiuso e amano stare fuori. Il maremmano che ho ho provato a lasciarlo fuori in un recinto ma abbaia continuamente e poi scava e se ne va. Possibile?? Sono ancora comunque alla ricerca di qualcuno che possa occuparsene. Amche se ha gia 6 annii non demordo. Spero ci sia qualcuno. Ci sono affezzionata ma non riesco a dedicargli il tempo che chiede. Il bisogno di correre, di uscire spesso. Grazie

    • Scusa, Simona, ma secondo te stare chiusi in un recinto è “stare fuori”? Al maremmano piace sorvegliare la propria casa, stando preferibilmente sulla soglia a controllare tutto ciò che succede. Se “se ne va” quando riesce a uscire dal recinto, evidentemente, non ha alcun legame affettivo né con te, né con la vostra casa, che non sente come sua. A sei anni sarà molto difficile che tu possa trovare una famiglia per lui: visto che l’hai preso e che te ne sei assunta la responsabilità, non ce la fai proprio a provare ad organizzare la tua vita in modo da trovare un po’ più di tempo per lui?

  29. Grazie per lo splendido articolo. Ho perso il mio maremmano un mese fa dopo 15 anni di vita insieme. Non voglio discutere su parametri per valutare la razza anche perché’ il mio Rudy era un trovatello. Credo però’ che l’impronta genetica sia talmente antica e forte da determinare caratteristiche comportamentali molto ben demarcate anche quando la razza viene un po’ “diluita”. È’ un cane autentico, fiero , un compagno di vita eccezionale uno che ti insegna il suo modo di vedere il mondo col comportamento sempre coerente e determinato. Non accetta che gli venga imposta una linea di comportamento perché’sa benissimo da solo cosa fare e non PUÒ fare diversamente . Intelligente e sensibile se si riesce ad entrare in sintonia con lui pero’ si possono trovare dei compromessi che non ledano la sua dignita’ (piuttosto preferisce morire) e che ti consentano di vivere in pace con gli altri umani . Cane da guardia straordinario , la protezione della famiglia e del territorio sono il suo lavoro che prende molto seriamente. Come per tutto, se si vuole ottenere qualcosa di straordinario bisogna impegnarsi a capire osservare e addirittura provare empatia , lavoro duro certo, ma quel che si ottiene in cambio non ha valore. Mi rimane difficile pensare ad un altro cane perché ‘ quello che ho avuto e’ stato un compagno di vita e un maestro eccezionale.

    • Grazie anche a me e’ piaciuto molto l’articolo, anche io ho un maremmano femmina di 16 mesi NEVE e devo dire che e’ un cane stupendo, e una razza che non conoscevo. Avevo anche io un incrocio, prima di Pastore tedesco che mi e’ morto e anche io come te non volevo piu’ cani difatti, ho dato via tutto di lui. Ero cosi triste sola anche x me e’ stato un vero compagno: poi ti giuro io e mio marito, senza due zampette che correvano in casa sembravamo due persone perse ,sole, e poco dopo tra ripensamenti, tanti ripensamenti, ne abbiamo preso un’altro. Sono molto contenta e totalmente diverso il cane e ci riempe la vita adesso.quando era piccola l’abbiamo portata da una comportamentalista, l’abbiamo subito fatta socializzare con altri cani e vive in un giardino e l’ha portiamo a spasso tutti i giorni a giocare e adesso e’ un’amore di cane. Certo penso spesso tutti i giorni a CHIEN anche lui x me e’ stato un compagno importante non credere, ho patito tanto, e difatti non ho preso piu’ pastori non volevo fare confronti. ciao

  30. purtroppo ora sono costretta a dover dare via il mremmano. voi potete aiutarmi in qualche modo??? anche perche il cane ha 6 anni ma non posso piu tenerla. con la mia famiglia è troppo aggressiva. aiutatemi per favore

  31. Si il familiare ha paura del cane.non ha stretti rapporti con il cane ma quando il cane è libero di correre si possono incontrare. Tutto è partito un giorno in cui avevemo deciso di tenerlo in garage la notte visto che pioveve ma il cane con tuoni o fuochi diventa matto.al mattino sono scesa con il familiare il quale per raccogliere del materiale chs il cane aveva fatto cadere ha fatto un movimento brusco verso il cane.da quel giorno appena il famigliare fa qualcosa il cane gli va davanti e abbaia. Un altra cosa: come si fa a far passarela paura dei tuoni e fuochi?

    • Simona, il cane andrebbe desensibilizzato sia nei confronti dei rumori che in quelli del familiare (che probabilmente ha associato a una situazione sgradevole). Sulla paura di tuoni e botti abbiamo pubblicato questo articolo e quest’altro, che possono darti un’idea del programma da svolgere.
      Con l’umano si potrebbe fare più o meno la stessa cosa: farlo vedere al cane inizialmente da lontano e poi progressivamente, più da vicino, associando sempre la sua presenza a cose piacevoli (cibo, gioco ecc.). Il problema è che se il familiare ha paura del cane, questi può percepirne la tensione e reagire di conseguenza…quindi il primo da desensibilizzare, probabilmente, sarà l’umano! E qui non posso esserti di molto aiuto, perché di umani ne capisco pochino 🙂

  32. Ho un maremmano di 6 anni e ovviamente molte caratteristiche le posso benissimo riscontrare come il forte carattere che hanno. Ma mi sto chiedendo una cosa a cui spero di trovar risposta: una volta che ha preso in negativo un familiare come è possibile fargli cambiare idea??

    • Dipende da cosa intendi per “preso in negativo”. Gli ringhia? E’ aggressivo nei suoi confronti? Oppure semplicemente lo ignora?
      In generale, comunque…se il familiare non ha preso altrettanto in negativo il cane (soprattutto: se non ne ha paura), sì, è possibile: però è un lavoro abbastanza complesso.
      Questa persona deve cominciare a costruire un rapporto come se quello fosse “l’unico e solo cane della vita sua”…il che non significa ovviamente corcarlo di coccole (con un maremmano, poi…andrebbe poco lontano!) ma cercare un vero e proprio “dialogo”, costruendo interessi comuni, rapportandosi col cane rispettando i suoi spazi (cosa vitale, con un maremmano) ma gestendo lui le risorse (cibo, ma anche passeggiate, uscite piacevoli ecc.) e così via. Però per darti una risposta un po’ più sensata avrei bisogno di capire: chi è questa persona, se vive col cane e che rapporti ha con lui, quando, come e soprattutto perché (se noto) è stato “preso male” e così via.
      Altrimenti si tira solo a indovinare…

  33. Mi dispiace leggere continuamente del pastore maremmano-abruzzese….in quanto tale razza NON ESISTE. E’ stata inclusa come razza dall’ENCI solo per motivi politici. In effetti la vera razza è MASTINO ABRUZZESE, nominato anche da Columella. Esemoplari rappresentanti la razza si possono trovare in Abruzzo e in Puglia !

    • Luciano, con tutto il rispetto… è il mastino abruzzese a non esistere, almeno per il momento. Fino a quando l’ENCI sarà l’organo ufficiale deputato a gestire la cinofilia italiana (e personalmente mi auguro che venga spodestato al più presto da qualcosa di più “cinofilo” e di meno politico…ma per ora questo abbiamo e questo ci dobbiamo tene’, anche se a malincuore) le razze “ufficiali” sono quelle riconosciute come tali dai Kennel club altrettanto ufficiali.
      Columella parlava di mastino abruzzese così come altri Autori parlavano di molosso romano: però il mastino napoletano oggi si chiama così e nessuno pianta casino perché torni al suo nome originale. Più che stare a guardare i nomi, io starei a guardare la selezione della razza…che mi pare molto più importante. Una volta che si hanno cani sani, tipici ed equilibrati, poi possono pure chiamarsi Topo Gigio dei Pirenei: ma che ci frega? Il dramma arriva quando le razze italiane vengono paciugate, snaturate, imbastardite (vedi caso del cane corso): QUELLI sono i veri problemi, altro che il nome o il campanilismo!

      • Con tutto il rispetto è il mastino ad esistere da sempre! “Massatinus” in qualità di pastore guardiano del gregge, come mastino spagnolo, mastino dei pirenei e così via e non come mastino napoletano erroneamente mutuato dall’inglese mastiff. Questa è l’etimologia corretta.
        Razza ufficiale… Enci?
        Le razze esistevano prima dell’Enci in qualità di popolazioni funzionali in determinate aree geografiche, sotto specifiche pressione ambientali, e sono storicamente e culturalmente strumentali ad una classificazione zootecnica che con l’Enci non ha nulla a che vedere.
        Mastino o pastore abruzzese e pastore maremmano-abruzzese nel mondo dei cani da gregge dell’appennino centrale sono realtà ben distinte e se ne sottolinea giustamente la differenza racchiudendo il primo un patrimonio genetico frutto di una secolare selezione che inorgoglisce. Il patrimonio è, conseguentemente, anche antropologico e questo va compreso e sottolineato, non denigrato in qualità di superficiale campanilismo. Le scelte storiche delle associazioni “da passerella” e la deriva del cane di razza sono ben note ai veri cinofili.
        Grazie per il confronto costruttivo.

  34. Cara Valeria, approfitto dell’articolo sul maremmano. Sto cercando notizie attendibili e non di parte (vedi allevatori) sul berger des pirenées del quale, almeno dalle foto, mi sono innamorata. Ho un sacco di domande…è un labrit, non lo è, cos’è un labrit bah, va bene per l’agility, non va bene, ha bisogno di chilometri di campagna o forse no… Insomma faccio voti di leggerne prima o dopo lo standard. Grazie ( e grazie anche per tutti i tuoi articoli che ci permettono di essere sempre di meno sciure marie)

  35. ciao condivido in pieno la descrizione che hai fatto di questo grande cane che e’ il maremmano,ho vissuto con loro (erano tre)un periodo bellissimo, mi hanno dato tanto e li ho amati moltissimo.non ho mai avuto problemi a gestirli perche’ si gestivano da soli,sono sempre nei miei pensieri e credo che sia la razza ideale per chi ama e rispetta veramente i cani.
    betty

  36. Grazie Valeria, leggere questo tuo articolo è stato come fare un tuffo nel passato.
    Mio nonno tra gli altri aveva un maremmano-abruzzese maschio di nome Tu.
    Io frequentavo spesso la casa dei miei nonni materni e seguivo mio nonno nel suo lavoro (commerciava in vacche) sempre con Tu al fianco, avevo circa 8 anni.
    Capitava che rimanessi solo con Tu, in quelle occasioni io giocavo nel giardino mentre Tu pisolava vicino a me come a proteggermi.
    Successe che un giorno il nuovo garzone del fruttivendolo del paese, dovendo consegnare della frutta a mia nonna, entro con la bicicletta in giardino senza…farsi annunciare.
    Tu si avvicinò a me e conciò ad abbaiare arruffando il pelo, senza minimamente attaccare ma solo facednosi sentire e vedere, ma bastò.
    Uscì la nonna che si avvicinò al ragazzo (che non era tranquillissimo), prese la frutta e parlandogli con calma lo accompagnò al cancello: solo in quel momento Tu si sdraiò nuovamente e, sono convinto ancora oggi, facendomi l’occhiolino.
    Sottoscrivo in pieno, dunque,le tue domande e risposte con specifico riferimento alla 5, la 7 e la 8.
    Ciau Tu, un abbraccio ovunque tu sia.

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