mercoledì 27 Marzo 2024

Il VERO Standard del… Samoiedo

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – ASPETTO GENERALE “Un bianco ed elegante Spitz Artico – dice lo Standard – che dà un’impressione di potenza, resistenza, fascino, agilità, dignità e sicurezza di sé”.
Mah. Sarà.
Però chiunque veda un Samoiedo difficilmente si mette a pensare a potenza, resistenza o agilità.
Al fascino, invece, sì. E’ solo QUELLO, che ti becca in pieno petto e ti stende.
Questo è un cane che, appena lo vedi,  ripassi tutte le vocali che hai imparato a scuola e cominci a fare: “Ahhhhhhh!” “Ohhhhhhhhhh!” “Uhhhhhhhh!”.
Perché è di un bello esagerato, diciamolo.
Così bianco, pelosone, sorridente…proprio da Standard, eh? Che infatti recita: “L’espressione, il cosiddetto sorriso del Samoiedo, è il risultato della combinazione della forma e posizione dell’occhio e degli angoli della bocca, leggermente rivolti in su”.

Sta di fatto che quel sorriso trasuda dolcezza e amicizia.
Sembra il cane di Babbo Natale (e infatti c’è un’antica leggenda nordica che narra come  in questo cane viva lo spirito stesso del Natale).
Tu lo guardi e ti aspetti che da un momento all’altro si metta a cantare Jingle Bells e tiri fuori un sacco pieno di regali.
Lo guardi e pensi che si stia chiedendo: “Cosa posso fare per te?”
In realtà lui sta pensando: “Cosa potrai fare per me?”.
Oppure: “Come posso tirarti qualche tiro mancino e farti uscire dalla grazia di Dio?”
Perché…

Lezione importante numero uno:  il Samoiedo non è mai quello che sembra.
Basti pensare che i cani dei Samoyedi (intesi come le tribù della Russia del Nord e della Siberia da cui la razza ha preso il nome) erano prevalentemente neri e marroni: solo quelli delle parti più a Nord della Siberia erano bianchi (ma non tutti, neanche lì).
Basti pensare che l’allevamento inglese iniziò con l’importazione di due maschi (uno bianco e uno marrone) e di una sola femmina crema: e a chi verrebbe mai in mente di cominciare ad allevare cani bianchi partendo con due maschi, di cui uno pure marrone?
Già a leggere le sue origini si capisce subito che questa è una razza piena di sorprese e di contraddizioni.
Se poi te ne prendi uno, scopri che lo era mooooolto più di quanto non pensassi.

VARIETA’ ALTERNATIVE: devo dire che non ne ho sentite nominare poi tante. Neppure in expo, dove pure ho passato giornate intere fianco a fianco con i Samoiedi, perché spesso dividevamo lo stesso ring.
Stranamente, su questa razza le Sciuremarie non hanno molta inventiva: o non hanno proprio idea di cosa sia, ma allora vanno tutte sparate sul “volpino” (e ancor più spesso sul “volpino gigante”), o sanno che si chiama Samoiedo.
Però a tutte le regole c’è l’eccezione, e in questo caso ne ho sentita una veramente pregevole: il Savoiardo Nordico.
Che per poco non mi ammazza,  perché stavo bevendo.
Per non soffocare ho sputacchiato aranciata su tutti i cani nel raggio di cinque metri, e gli handler dei cani bianchi credo che mi odino ancora adesso.

NOTA: un tempo c’erano davvero due varietà di Samoiedo (vere, non inventate dalle Sciuremarie): il tipo orso e il tipo lupo. Il secondo oggi è praticamente scomparso.

CARATTERE ED ATTITUDINI  Amichevole, aperto, sveglio e vivace – dice lo Standard – Mai timido né aggressivo. L’istinto per la caccia è molto scarso. È molto socievole e non può essere usato come cane da guardia.
Notato niente?
Anzi, notato la “mancanza” di niente?
Guardate che i redattori degli Standard sono subdoli, eh… perché, se ci fate caso, in quasi tutti gli Standard del mondo, a fianco di termini come “amichevole, sveglio, socievole” c’è sempre scritto qualcosa tipo “docile”, o “facilmente addestrabile”.
Qui, niente. Non si fa cenno.
Firulì  firulà, si fischietta con l’aria indifferente.
Quando un cane docile ed addestrabile non lo è, invece di dirlo chiaramente, si glissa.

Bastardi inside, ecco cosa sono i redattori.

E allora tocca dirlo a me, che avendo conosciuto tanti, adorabili, simpaticissimi Samoiedo, e avendo anche avuto la disgraz… ehm, il piacere di averne uno come allievo sul campo di addestramento, non posso proprio tacere sul fatto che questo cane:
a) sia intelligentissimo e capisca assolutamente al volo quello che vorresti da lui;
b) faccia esattamente l’opposto (o, in alternativa, niente del tutto), al puro scopo di mandarti fuori dalla grazia di Dio;
c) rida NON perché ha gli occhi tagliati così e la bocca tagliata cosà, ma perché mandarti fuori dalla grazia di Dio è la cosa che lo diverte di più al mondo.

Dopodiché si butta a pancia all’aria e fa lo scemo globale.
Oppure viene a darti le musatine e le capocciatine (più stile gatto che cane) e a dirti: “Ma dai, scherzavo…lo so fare benissimo quello che volevi, guarda qua”.
E te lo fa. Due ore dopo o due giorni dopo il momento in cui tu gli avevi chiesto di farlo.
Poi ti guarda (sempre ridendo) col fumetto che dice: “Visto come sono bravo? Non merito un premio? Dai, non vedi come mi sono impegnato?”, e tu ti lasci pure commuovere e lo premi davvero, un po’ perché ha una faccia irresistibile e un po’ perché speri che l’abbia capita e che la prossima volta obbedisca subito.
Invece la prossima volta obbedisce dopo TRE ore. O tre giorni. O tre mesi.

Rimedi? NESSUNO! Perché:
a) il cibo non funziona.
Per quanto appaia costantemente morto di fame e sappia fare indicibili facce da cane ENPA quando stai mangiando qualsiasi cosa, dal panino al pomodoro secco, coi bocconcini non lo compri. Qualsiasi forma di cibo gli piace, lo entusiasma, lo appassiona profondamente… purché tu non cerchi di usarlo come arma ricatto, perché in tal caso lo schifa.
b) Palline, giochini, salsicciotti?
Bellissimi. Divertentissimi. Ne va matto. Ma se provi ad usarli per fargli fare qualcosa, li schifa.
c) Sgridate, urlacci, scenate isteriche?
Per carità. Nel bel mezzo della tua scenataccia lui è capace di voltarsi e di andarsene, così la scenata continui a farla alla sua coda (anche se temo che non fosse esattamente quella, che intendeva mostrarti).
Se è maschio, è anche probabile che alzi la zampa sul primo palo disponibile, in una plateale dimostrazione di “a quel che mi stai dicendo, ci piscio sopra”.
Se è femmina, invece, sbadiglierà. E tu, che hai letto la Rugaas, penserai “Ahhhh!!! Mi sta mandando un segnale di calma! Ha capito tutto e vuole fare pace!”.
Invece no: sbadiglia proprio perché è annoiata a morte da te, dalla tua scenata e da tutta la situazione mondiale.
NOTA: anche i maschi a volte ti sbadigliano in faccia. Però le femmine di più.

Ma allora, esiste un modo al mondo per farsi obbedire da un Samoiedo?
Be’, in realtà sì.
Anzi, di modi ce ne sono ben tre:
a) aspettare che abbia deciso lui di obbedire (sicuramente il metodo più semplice: funziona sempre);
b) riuscire a fargli credere che quando gli chiedi di fare una cosa, quella cosa lì è di vitale importanza, magari  fondamentale per la sopravvivenza del branco (nel qual caso la farà di corsa e impegnandosi al massimo);
c) riuscire a fargli credere che quella cosa lì è divertentissima (e, meglio ancora, che manderà qualcuno fuori dalla grazia di Dio).

Vivere con un Samoiedo è un po’ come essere sposati con una di quelle persone che impazziscono per i ragni finti e le sigarette esplosive. Quelli che, quando qualcuno fa per stringergli la mano, tolgono la loro. Quelli che fanno le corna in tutte le fotografie (no, NON è come vivere con Berlusconi. Andiamo. Il Samoiedo è simpatico. E poi è  intelligentissimo).
Però, pur essendo un burlone nato,  il Samoiedo ha un umorismo molto più sottile rispetto a questi esempi un po’  grossolani.
Ecco, forse l’espressione giusta l’ho azzeccata adesso: è un umorista, non un comico.
In più ha uno spirito critico bestiale: osserva tutto, annota tutto, non te ne lascia passare una.
Infine, è sempre un paio di passi avanti a te. E quando dico sempre, intendo sempre.


Accidenti, non è facile descrivere a parole quello che gli passa per la testa (anche perché in realtà nessuno sa esattamente cosa gli passa per la testa).
Però proverò a spiegarmi con  qualche esempio.
Caso numero uno: protagonista Tyrone, il cane che veniva al mio campo (nome affibbiato al cane dalla mamma dell’umano in onore di Tyrone Power, attore strafigo dei suoi tempi, in quanto il Samoiedo stesso era strafigo).
Poiché Tyrone partecipava a un gruppo di  lezioni collettive, non è che potessi fargli fare esercizi diversi dagli altri: avrebbe dovuto stare al passo col resto della classe.
Il problema era che lui capiva tutto al volo (quasi sempre prima degli altri), e una o due volte obbediva pure: dopodiché si rompeva le scatole e cominciava a non obbedire più a NIENTE. Ma neanche a un “seduto” del cavolo.
Ovviamente io me la prendevo col proprietario: me la prendevo sempre coi proprietari, quando i cani non facevano le cose, perché parto sempre dal presupposto che se un allievo non impara, la colpa è del maestro (e seguendo questo ragionamento, avrei dovuto prendermela anche con me stessa, visto che ero io ad insegnare agli umani: ma su questo punto facevo come i redattori degli Standard. Glissavo).
Sta di fatto, comunque, che all’ennesimo “Possibile che tu riesca a comunicare nulla a questo cavolo di cane?!?” urlato al povero umano, questi, scocciato, mi piazzò in mano il guinzaglio e mi disse: “Provaci un po’ tu!”.
Ora, lo so che quello che segue può sembrare assurdo: e purtroppo dovete credermi sulla parola, perché sono passati trent’anni e non ho mai più saputo nulla di Tyrone (che ormai può essere solo sul Ponte dell’Arcobaleno) né del suo umano (che spero sia ancora su questa terra, ma non so dove). Quindi di testimoni non ne ho.
Però giuro che accadde esattamente questo: non appena io presi in mano il guinzaglio, il cane fece – tutto da solo, e senza che gli avessi detto “BA”: seduto – terra – seduto – terra. Poi diede uno strattone al guinzaglio, che io mollai come una perfetta Sciuramaria (anche perché ero rimasta a bocca aperta come un’allocca e non l’avevo preso saldamente in mano), si fece tutto il campo di corsa, fece dietro-front, tornò indietro e venne a sedersi prima al fronte e poi al piede.
Mancava solo la condotta, ma solo perché io non mi ero mossa: se mi fossi incamminata in qualsiasi direzione, credo che avrebbe fatto impeccabilmente anche quella.
Tutto, assolutamente, da solo.
L’umano di Tyrone fece la faccia di chi pensa “Adesso vado a casa e mi suicido”, perché credeva che fossi stata IO a fargli fare quella sequenza di esercizi assolutamente perfetti, dimostrandogli così di essere un completo incapace: ma io non avevo fatto assolutamente NIENTE.
Non avevo dato alcun comando, non avevo mosso un solo muscolo.
Ora, non voglio e non posso sostenere che il cane avesse capito tutto quello che c’eravamo detti io e il suo umano prima che lui mi passasse il guinzaglio… però non posso togliermi dalla testa che il “concetto”, almeno, l’avesse capito.
E che avesse voluto dirmi qualcosa come: “Ecchepalle! Non è questione di chi tiene il guinzaglio.  Io ste cose le so fare.  Guarda, le faccio tutte (pim, pum, pam, dimostrazione pratica di cui sopra). Però mi sono rotto le palle e adesso vorrei fare qualcosa di nuovo e di più divertente”.

Esempio numero due: Sam, cane di un mio amico (nome derivato dall’abbreviazione di “Sam-oiedo”, ah ah: pregasi ridere, altrimenti l’amico ci resta male).
Sono invitata a cena a casa sua e lui deve portare il cane a fare pipì prima che ci  sediamo tutti a tavola.
Quindi prende il guinzaglio, lo chiama… e il cane non lo caga di striscio: ha altro da fare, perché mi sta salutando e facendo un sacco di feste (mi conosce, è vero, ma non è che mi voglia poi così bene: solo che i Samoiedo fanno un sacco di feste a chiunque).
Il mio amico insiste: “Dai, andiamo!” e il cane abbaia due volte.
“Andiamo, ho detto! DEVI uscire, sono ore che non esci, devi sicuramente fare pipì!”.
Il cane abbaia due volte.
Il mio amico posa il guinzaglio e fa: “Sta dicendo di no. Quando abbaia due volte, vuol dire NO. E se ha deciso di dire “no”, possiamo andare avanti tutta la sera: tanto non vuole uscire, e non esce”.
Io non profferisco verbo. Finisco la trafila di saluti e convenevoli col cane, dopodiché ci sediamo tutti a tavola.
E a metà antipasto, ovviamente, il cane dice: “WOFF!” e va verso la porta.
Il mio amico si alza, prende il guinzaglio, dice: “Ecco, ci avrei giurato, ora vuole uscire…” e lo porta fuori.
Appena i due escono, la moglie sorride: “Visto come l’ha addestrato bene?”
Non ho mai avuto bisogno di chiedere “chi” avesse addestrato “chi”.
Non sono poi così gnucca.

Esempio numero tre, stesso amico. Mi telefona e mi chiede: “Non è che ti servirebbe un divano?”
– Be’…no, veramente no. Ma perché me lo chiedi?
“Perché ne abbiamo preso uno nuovo, ma a Sam non piace”.
Stavolta profferisco non uno, ma svariati verbi. Gli dico che… passi il cane che parla, passi il cane che dice “no”, passi il cane che lo comanda a bacchetta… ma che scelga pure l’arredamento, mi pare un po’ eccessivo.
Lui mi spiega che Sam, all’arrivo del divano nuovo, l’aveva annusato per dieci minuti buoni e poi aveva abbaiato due volte. E okay, ormai sapevo anch’io cosa significava. Però i suoi umani non è che avessero tenuto  in considerazione la sua critica: gli avevano detto “Se non ti piace, affari tuoi. Il divano resta lì”.
Allora Sam ci era saltato sopra, annusandolo di nuovo tutto per benino. E mentre la moglie del mio amico stava dicendogli: “Oh, bravo, vedi? Devi solo abituart…”, ci aveva pisciato sopra.

Ah, naturalmente il Samoiedo può anche decidere che gli oggetti d’arredo (e non) voi li state utilizzando nel modo sbagliato.
E’ assolutamente normale che decida che il divano non è un divano, ma una sala giochi; che la cuccia in giardino non è una cuccia, ma un postazione di vedetta (e la usa solo salendoci sul tetto, tipo Snoopy); che il vaso non è un vaso, ma una cuccia (vedi foto sopra). E così via.
L’unica cosa di cui di solito condivide l’uso è il letto: quello gli sembra esattamente un letto, con la sola piccola differenza che voi credete che sia il vostro letto, mentre lui ritiene che sia il suo.
Però tranquillizzatevi: lo userà solo in pienissimo inverno, perché d’estate pensa che sia troppo caldo e preferisce sdraiarsi sul pavimento a pelle di leone.

Bene, basta così.
Spero che il carattere si sia capito, almeno un po’ (fermo restando che gli umani di Sam avevano decisamente viziato un filino troppo il cane: però ho sentito storie simili anche da persone molto meno arrendevoli e malleabili).
Ora bisognerebbe parlare delle “attitudini”…e qui ho qualche perplessità, perché in realtà un Samoiedo non serve assolutamente a niente.
O meglio: in teoria saprebbe fare un sacco di cose, visto che era utilizzato come pastore, cacciatore e cane da slitta. Ma in pratica…

La guardia non la fa, lo dice perfino lo Standard.
O meglio… quando arriva qualcuno, per abbaiare abbaia.
Ma non lo fa per dire “Attenzione, intruso!”, bensì per dire:  “Ehilà amico! Guardami, sono qua! Vieni a giocare? A coccolarmi un po’? Ad aprirmi il cancello, così vado a farmi un giro? Ehi, mi vedi? EHI! Sono qua!”
NOTA: non è che abbai solo quando arriva qualcuno, eh. Il Samoiedo è un notevole blateratore, specie se è in coppia o in gruppo.
Lezione importante numero due: l’abbaiosità del Samoiedo è direttamente proporzionale al numero di cani.
Ricordatene, mi raccomando: perché se ne hai uno solo, è probabile che sia decentemente silenzioso. E tu, che già da tempo smaniavi dalla voglia di averne un altro (perché non sembrerebbe, ma un tipaccio così ti conquista l’anima per l’eternità), pensi: “Ma sì, dai, in fondo non dà nessun fastidio, perché non prenderne un secondo? Avere la coppia sarà bellissimo”.
Dopodiché scopri che avere la coppia è bellissimo, ma anche rumorosissimo: perché i due non parlano solo con gli umani, ma parlano anche tra di loro.  Fanno i discorsi, i cori e pure le jam session. Soprattutto se non si sentono abbastanza considerati dagli umani.
Se hai due o più Samoiedo, o stai co-stan-te-mente in loro compagnia o cominceranno a dirti in continuazione, giorno e notte: “Ehi! Siamo qua! Ci vedi? Ci senti?”
E che si sentano, è poco ma sicuro.

Ma andiamo avanti con le attitudini. Abbiamo detto che il  Samoiedo era un cane da pastore, da caccia e da slitta…ma oggi, se lo portate in mezzo a un gregge o a una mandria o a una qualsiasi cosa pastoreggiabile, se ne stracatafotte.
Magari dà un’annusata a una pecora, o mucca, o quel che l’è (è curiosissimo, come tutti i cani intelligenti), dopodiché si disinteressa completamente della cosa.
Evidentemente, se non sono renne, proprio non gli interessano.
Come cane da caccia, non esiste: anche perché tende più a fare amicizia che a predare. La cosa scatena l’invidia marcia di tutti i possessori di siberian husky, altri cani nordici da slitta, ma con un concetto moooolto diverso della predazione.
Se presenti un gatto a un husky, lui pensa: PAPPA!
Se lo presenti a un Samoiedo, lui pensa: “Ciao, amico, giochi con me? Facciamo uscire insieme qualcuno dalla grazia di Dio?”

Come cane da slitta… be’, trainare gli piace.
A parte il fatto che non ho mai conosciuto un cane di qualsiasi razza (nordica o meno) a cui non piacesse, diciamo che il Samoiedo si diverte proprio tanto in questa attività.
Però la fa a modo suo. Tipo trainare tutto felice insieme agli altri e poi dire: “Alt, momento, fermi tutti, devo fare la cacca”. E inchiodare la slitta nel bel mezzo di una gara (sì, perché potrebbe sembrare impossibile, ma qualche pazzo che fa la gare di sleddog con i Samoiedo esiste).
Oppure decidere che deve grattarsi un’orecchia (e per riuscirci deve sedersi).
Insomma, per lui il traino è un gioco, un modo alternativo di fare una bella passeggiata sulla neve, ma senza correre troppo, che è fatica.
Prendere la cosa sul serio? Metterci dell’agonismo sportivo?
Ma va là.

L’unica cosa che il Samoiedo sa fare davvero bene (oltre a far uscire gli umani dalla grazia di Dio) è dare e prendere coccole.
Soprattutto dai bambini, che gli piacciono un sacco: ma anche dagli anziani, nei confronti dei quali sfodera una delicatezza incredibile e commovente.
Quindi, in pratica, l’unica cosa che si può fare con Samoiedo è la pet therapy: con quasi tutti i soggetti di questa razza, senza particolari addestramenti e selezioni. Per loro è una cosa spontanea, naturalissima, che non li stressa neppure (anzi, gli piace un sacco: facce nuove, odori nuovi, tutto molto interessante).
Poi,  per carità…se si è veri mostri di bravura, e se si è riusciti a stringere un rapporto eccezionale con il proprio cane, ovviamente si può fare anche altro: per esempio l’agility. Con calma, però: perché vale lo stesso concetto della slitta, ad andare troppo forte ci si stanca.
E poi gli ostacoli devono essergli simpatici, altrimenti ne fa magari sei o sette di fila, ma l’ottavo lo schiva perché non gli piace.
Anche il percorso preferisce sceglierlo lui (consiglio vivamente il jumping, se proprio volete tentare quest’avventura).
Però, se riuscite a fargli finire una gara, ne andrete fieri come se aveste vinto il campionato del mondo (e dopo penso che possiate portare in agility qualsiasi cosa, dalla giraffa al grizzly).

TESTA
– potente e a forma di cono, con cranio  leggermente convesso, più ampio fra gli orecchi. Stop nettamente definito ma non troppo marcato. Tartufo ben sviluppato, preferibilmente nero: durante alcuni periodi dell’anno, il pigmento del naso può sbiadire fino al così detto “winter nose”  (si chiama “naso da neve” e quindi uno pensa che si manifesti d’inverno. Sbagliato: appare d’estate, NdR).
Muso forte e profondo, all’incirca lungo come il cranio, gradualmente si restringe verso il tartufo. La canna nasale è diritta.
Labbra strettamente aderenti, nere e piuttosto piene. Gli angoli della bocca sono leggermente ricurvi formando il caratteristico “sorriso del Samoiedo”
…col quale, se ancora non si fosse capito, vi fa fare quello che vuole, quando vuole e come vuole.
I denti e le mascelle sono forti, con regolare e completa chiusura a forbice.
Che denti e mascelle siano forti non avrete mai modo di provarlo sulla pelle umana, perché lui non stringe mai.
Neanche da cucciolo, quando tutti gli altri cani del mondo ti massacrano con quegli spillini che si ritrovano in bocca. Vabbe’, gli spilli ce li ha anche lui: però è piuttosto delicato anche a quell’età lì.
Vi illuderete, quindi, che i suoi denti siano mordibi morbidi e vi dimenticherete che li abbia…fino al giorno in cui non dovrete togliergli di bocca il cellulare il notepad, scoprendo che l’ha bucato da parte a parte (e lui sorriderà: “Scherzetto!”)

OCCHI: di color marrone scuro, un po’ obliqui e a forma di mandorla. L’espressione è “sorridente”, amichevole, sveglia e intelligente. Le rime palpebrali sono nere.
Infatti sembra che si sia dato il kajal.
L’espressione è effettivamente sorridente, amichevole e tutte quelle cose lì (tranne quando decide di fare la facciadacaneserio: allora sembra che stia meditando sulla filosofia trascendental. E infatti sta pensando: “quando si mangia?”)…ma soprattutto è furrrrrrrrrrrrrba.
Anche il cane.

ORECCHIEerette, piuttosto piccole, spesse, triangolari e leggermente arrotondate alle punte.
Dette, solitamente, “begliorecchiottimorbidosidimamma”.
Perché sembrano orecchie da trudino, da peluche, da cosa morbida e tenera.
In realtà sono antenne perennemente puntate verso qualsiasi rumore, fruscio, impercettibile bisbiglio che possa fargli pensare “là c’è da divertirsi” (o “c’è da mangiare”. O “c’è modo di far uscire qualcuno fuori dalla grazia di Dio”).

CORPO: tronco leggermente più lungo dell’altezza al garrese, profondo e compatto, ma elastico. Garrese nettamente definito.  Rene corto, molto forte e definito. Groppa piena, forte, muscolosa e leggermente avvallata…
…e basta, tanto cosa le diciamo a fare tutte queste cose qua?
Il corpo di un Samoiedo, nessuno sa come sia  fatto: per scoprirlo, in expo, il Giudice deve andare a palpare le varie parti.
Quella che si vede è solo una montagna di pelo candido-morbidissimo-bellissimo.

ARTI: questi invece si vedono, ma soprattutto si sentono. Perché il Samoiedo ti zampa (a meno che non abbai, o non ti dia colpi di naso) ogni volta che cerca la tua attenzione.
E cioè sempre.
Lui non è un cane che puoi mollare lì a fare il figo (anche se gli piace assai, fare il figo: gli piacciono le pose statuarie, gli piace anche piazzarsi in expo. E a differenza di altre razze, in cui devi sudare tre ore per fare UNA singola foto in cui non abbiano la faccia da perfetti ebeti, o la faccia scazzata, o quella da mortidesonno, i Samoiedo sono fotogenicissimi. Anzi, ho il fondato sospetto che si mettano proprio in posa apposta, quando vedono una macchina fotografica).
Lui vuole partecipare a tutte le attività della famiglia, vuole sentirsi importante e – a modo suo – anche utile.
E se non viene considerato, molla zampate dimostrative a tutti.
La descrizione seria degli arti ve la cercate da soli sullo Standard, perché sono arrivata lunghissima e devo darci un taglio.

CODA: inserita piuttosto alta. Quando il cane è attento e si muove, la coda è portata piegata dalla radice verso l’avanti sopra il dorso o di lato. Può essere pendente a riposo, nel qual caso raggiunge il garretto.
Io la coda pendente l’ho vista solo nei Samoiedo annoiati e/o scazzati.
Altrimenti sta sempre sul dorso, e non solo: sta perennemente in movimento, perché lui è cane felice di vivere e ha un sacco di cose da  comunicare.
Non state guardando quello che dice con la coda? Non lo state a sentire, insomma?
E allora abbaia. Ma ve la siete voluta.

MANTELLO

Pelo polare abbondante, spesso, flessibile e fitto. Il Samoiedo è un cane dal doppio mantello, con sottopelo corto, soffice e denso e un pelo
esterno più lungo, ruvido e diritto. Il pelo deve formare un collare attorno al collo e spalle, incorniciando la testa, specialmente nei maschi. Sulla testa e sul davanti degli arti è corto e liscio; sulla parte esterna degli orecchi è corto, eretto e liscio. L’interno degli orecchi deve essere ben fornito di pelo. Sul posteriore delle cosce il pelo forma culotte. Ci deve essere pelo protettivo fra le dita.
COLORE: bianco puro, panna o bianco con color biscotto (il colore di base deve essere bianco con poche macchie biscotto).
Bello, no? Ma certo: il mantello è la caratteristica più affascinante in assoluto di questa razza, dopo il sorriso.
Be’, sappiate che sarà anche la caratteristica che vi farà gridare di puro raccapriccio: “Ma PERCHE’ ho preso un Samoiedooooo?” alla prima muta.
Poi vi rassegnerete.
Se invece NON avete preso un Samoiedo e non volete prendere un Samoiedo perché pensate che il mantello sia difficilissimo da gestire, sbagliate alla grande: è facilissimo. E’ autopulente, non ha bisogno praticamente di nulla se non di una buona spazzolata alla settimana. E’ un po’ più impegnativa la toelettatura dei cani da show, ma niente di trascendentale.

NOTA IMPORTANTE: non ho inserito, fino a questo momento, neppure una foto di cuccioli.
Perché altrimenti cominciavate a fare le vocali, vi incantavate a guardarli e/o vi fiondavate a cercare l’indirizzo dell’allevamento più vicino, prima di leggere il resto dell’articolo (temo di dover riconoscere che cuccioli più belli del Samoiedo, al mondo, NON ne esistano. Li trovo  perfino più belli degli husky…il che, per me, è tutto dire).
Adesso che l’avete letto, invece, e che sapete cosa vi aspetta se decidete di prendere un Samoiedo, le foto dei cuccioli ve le faccio vedere.
E qualsiasi decisione prendiate da questo momento in poi, io sono a posto con la coscienza.

Un grosso GRAZIE agli amici del gruppo FB “Samoiedo”, che mi hanno autorizzato al furto delle foto  che corredano questo articolo.

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61 Commenti

  1. E finalmente l’ho trovata!!!!! venerdì prossimo andrò a prendere la mia piccola samoiedo, se mancava qualche cosa per convincermi a prendere un cucciolo di questa razza, il tuo articolo mi ha letteralmente fatta innamorare

  2. Ciao Valeria, sono Michele e volevo ringraziarti per la bellissima serata che mi hai fatto passare poco tempo fa, e si, perchè a leggere tutto l’articlo ho impigato la bellezza di 3 ore, tra amarcord, risate e aimè qualche lacrima. Grazie perchè mi hai fatto rivivere tutti i bellissimi momenti passati con il mio cagnone che purtroppo non c’è più da qualche anno, in ogni frase hai descrittto perfettamente tutti i suoi comportamenti, e comunque il Samoiedo non dà l ‘impressione di potenza, resistenza,fascino, agilità, dignità e sicurezza di sè, tutti questi aggettivi li è davvero, ma per me è stato soprattutto UNICO, per questo da qualche giorno ho portato a casa il mio nuovo cucciolo: un Siberian Husky.

  3. tutto assolutamente esaustivo, ma volevo porvi solo 1 domande :
    il pelo del cane bagnato…. esempio se piove , oppure se lo si porta sulla neve o a fare un bagno, dopo come si gestisce? si lascia asciugare da solo oppure? grazie

    • Ciao Giada, posso passarti la mia esperienza personale: prima di entrare in appartamento lo asciugo con un grande asciugamano da bagno (il suo!), soprattutto le zampe. Poi non c’è problema perché il pelo del samoyedo (se non lo lavi troppo spesso) è grasso e idrorepellente. Buon samoyedo!

  4. Ho letto con attenzione il suo articolo ,…ed è quello che mi ha dato la spinta per DECIDERMI !!!
    E’ splendido in tutti i sensi , sia caratteriali che estetici…. 😉
    Dopo 20 giorni , dalla lettura , mi sono messa alla ricerca,…e finalmente oggi ho visto il ” mio cucciolo” !!!!
    La cosa che vorrei chiedere però … è questa , non essendo esperta di questa razza, anche se mi sto , comunque documentando è:
    Ho visto il nasino del mio cucciolo ( che leggevo dev’essere nero ) …. lui ha 1 mese e mezzo e presenta ancora , nel nasino, delle chiazzette rosee …. E’ normale ? a che età raggiunge la piena pigmentazione ???
    Ci sono altre cose fondamentali che dovrei controllare ???
    Ho seguito , come da varie letture sugli standard…. i ” vostri preziosi ” suggerimenti ….
    ma le incertezze sono sempre molte !!!
    Ringrazio e rimango in attesa …
    Cinzia

  5. AIUTO! ho bisogno di consigli… come posso fare (addestramento? da chi?) per far diventare la mia Brina un pò più aggressiva? Mi spiego. Mio figlio e mia nuora posseggono, cioè meglio dire vivono con una splendida Labrador (educata malissimo, cioè fa quello che gli pare) che non ha grossi difetti salvo quello sporadico di attaccare la mia Brina che non si difende per niente, si mette a pancia all’aria, fa l’atto di sottomissione , il tutto non serve . L’ultima volta qualche settimana fa le ha fatto un bel buco in una zampa, il tutto in assenza dei padroni, ma altre volte anche con la loro presenza.. Ovviamente appena sento gli urli di Brina mi precipito ( si fa per dire, ho 70 anni e non è che corro… cammino svelta…), ma arrivo sempre tardi. La cosa mi addolora parecchio perchè io ho un bellissimo quanto raro rapporto com mia nuora e le uniche volte che mi arrabbio è per via del comportamento del cane. Non posso e non voglio non tenere la labrador con me quando loro sono via, anzi sono molto contenta perchè Asia ( è il nome della labrador) normalmente è dolcissima, sto attenta a non farla ingelosire, la faccio dormire con me, insomma sono una perfetta sciuramaria, anche se voglio dire che ho avuto fino a 4 pastori tedeschi femmine tutte insieme e non ho mai avuto problemi.Dopo l’ultimo attacco ho messo Asia in castigo in un grande recinto e ce l’ho lasciata per un paio d’ore. Avrà capito ? Datemi una dritta, vi prego.

  6. Ciao Chicca, Valeria ti darà un parere più qualificato del mio, che parlo solo per esperienza con due Samo.
    E’ un cane dolcissimo con gli umani, che però (almeno i due che ho avuto io) ha necessità del contatto con il padrone. Anche anticamente, quando accompagnavano il popolo dei samoyedi, questi cani non dormivano fuori come gli husky e i malamute, ma nella tenda col padrone. Il cane non è un robot a cui puoi far fare ciò che vuoi. Ha bisogno di affetto e gioco, oltre che disciplina. Ovviamente qualche ora da solo può stare, basta che poi sia ‘ricompensato’ con un mondo di coccole! Ciao.

  7. Ciao Valeria, il tuo articolo sul samoiedo mi ha davvero divertito! 🙂 è un cane che mi ha sempre affascinato ma ammetto di non essere molto informata sulla razza, ho iniziato a documentarmi adesso perchè mi piacerebbe prendere un cane. Vorrei quindi approfittare della tua esperienza per avere un parere serio. Sarebbe il mio primo cane e ho capito dal tuo articolo che non è una razza molto facile da gestire, ma sembra che si avvicini più delle altre al mio ideale. Vorrei un cane affettuoso e dolce con tutti ma allo stesso tempo abbastanza indipendente, non legato eccessivamente al contatto con il “padrone”, in modo che non soffra a stare qualche ora solo in giardino o a dormire lontano da noi. Non voglio relegarlo fuori da solo ovviamente, ma mi piacerebbe che la sua cuccia fosse fuori e che entrasse in casa solo quando glielo permettiamo, non tutto il giorno e non quando siamo via. Credi si possa fare o è in qualsiasi caso una cosa crudele? Non voglio fare soffrire nessun animale, cerco solo un compromesso tra le mie preferenze e quelle dei miei genitori. Quale razza mi consigli in alternativa che si avvicini a questi ideali? Il samoiedo è il più gestibile dei nordici? Mi piace moltissimo l’husky ma mi preoccupa il fatto che tenda a scappare dal giardino e a non essere troppo affettuoso. Grazie mille dei consigli che vorrai darmi!:)

  8. Allora, io e Silvia abbiamo un amico che è “composto” da Pastore Abruzzese e, probabilmente, qualcosa che si avvicina ad un Samoiedo (portamento della coda, pelo bianco chiazzato biscotto, occhi marroni scuro grandi a mandorla…).
    Abbiamo capito che dentro Valerio c’è sicuramente un Samoiedo perchè è un “simpatico umorista” e fa esattamente quello che hai raccontanto di Tyron, Sam e compagnia. Ti faccio solo un esempio: ruba uno straccio (assolutamente inutile) e scappa su per la scala fermandosi a vedere se lo inseguo. Io dal basso gli ordino di lasciare lo straccio altrimenti gli faccio passare un brutto quarto d’ora. Lui, senza scomporsi fa una specie di abbaio che assomiglia più ad una risata trattenuta, come dire “ma non ci crede nessuno!”.
    Per fargli fare le cose, e soprattutto per farlo spostare, è NECESSARIO domandare PER FAVORE! e non esiste alcun cibo che lo frega!…
    Grazie per il tuo sito 🙂

  9. anche noi avevamo notato che smette una volta riacquistata l’attenzione, ma fa fare delle figuracce perchè non riesci a capire niente quando parli con qualcuno. ormai ci dovremmo rinunciare, è fatto così.
    un saluto a tutti!

  10. ciao Valentina. Non so se ti può essere utile la mia opinione di padrona (ah, ah!) di una samoiedo, Brina. Per quanto riguarda quella specie di guaiti (io dico che “chiacchera) ho scoperto che VUOLE A TUTTI I COSTI l’attenzione di TUTTI. Infatti se smettiamo di parlaren con il visitatore e cominciamo tutti a coccolarla, a fare i soliti versi da scemi dei padroni innamorati del cane, allora si mette tranquilla. Ricordarsi di fare le coccole almeno altre due o tre volte. Anche Brina abbaia per l’eccitazione e ci vorrebbero le coccole, cosa un pò difficile da chiedere all’estraneo che passa.!

  11. ciao a tutti,
    i miei suoceri hanno un “quasi” samoiedo (pelo più corto e occhi azzurri). coccolone, intelligente, ma ha un difetto: abbaia a qualsiasi cosa passi davanti al cancello e se il padrone parla con qualcun’altro inizia a fare dei versi assurdi, sembrano dei guaiti e non smette finchè quella persona non se ne va.
    è normale? nei vostri commenti non c’è niente al riguardo…
    un saluto a tutti

  12. ho avuto un samoiedo femmina per 14 anni , era la fine del mondo intelligente dolce e molto bella , gli mancava solo la parola , e vi dico che mi manca tanto anche se sono passati ormai diversi anni , ne vorrei un altro ma non riesco a trovalo , se qualcuno ne ha uno da regalare mi faccia sapere

    • Ciao Maria, come ti capisco! Quando è mancata la nostra Zaira ho deciso che non volevo un altro cane ma assolutamente un altro samoyedo… 😉 Ti dico ciò che ho fatto io, era giusto questa stagione: ho scritto su google ‘cerco samoyedo’ e mi si è presentato un elenco abbastanza corposo. Non considerando cani cuccioli, abbiamo trovato un bel maschio di 3 anni e mezzo che cercava casa e… visto e amato subito! Auguri !

  13. Wow 😮 non sapevo di volere un samoiedo, prima di leggere questo articolo. Ora SO. Quando potrò prendere un cane, dovrà necessariamente essere questo 😀 un cane nordico insubordinato MA che non preda i gatti. Meglio di così non ci può essere XD

  14. Ci è piaciuto moltissimo questa descrizione del Samoyedo,simpatica,esaustiva e accattivante.Noi abbiamo da poco più di un mese una femmina nata il 21/12/2012 ed è VERAMENTE la “FINE DEL MONDO!!!”,si chiama Yuki ed ha appunto poco più di 3 mesi.Già 10gg fa ci ha fatto morire dalla paura perchè ha visto bene di mettere in bocca una esca topicida che ha scovato sotto uno scaffale di un negozio,e pensare che era la sua prima uscita “per terra” visto che fino a quel momento il veterinario ci aveva consigliato di non portarla fuori finchè non avesse concluso le vaccinazioni.Insomma per fortuna me ne sono accorta subito che stava masticando e immediatamente le apro le fauci e le trovo appunto la bustina che inizialmente non sapevo fosse topicida,me lo ha detto la commessa del negozio…subito gliel’ho tirata fuori dalla bocca,abbiamo cercato di indurle il vomito ma niente…chiamato il veterinario e portata di corsa,e quando dico “di corsa” non è un modo di dire,le hanno fatto una iniezione per farla vomitare e poi l’antidoto,Vitamina K EV…ringraziando il cielo l’abbiamo presa in tempo ha detto il veterinario…ora Vit.K 2v/die per 20gg e dovrebbe essere a posto…ma che SPAVENTO!!!Comunque è una cagnolina MERAVIGLIOSA,l’unico problema per ora è che morde parecchio,tipo agguato anche quando tu vorresti dormire e dobbiamo farle lo sguardo un pò arrabbiato perchè smetta,ma appena poi le sorridi ricomincia nuovamente…lo sappiamo che è cucciola e che ha anche fastidio ai denti oltre a voler giocare ma quando è presa dal gioco fa male a dire il vero…speriamo crescendo le passi questa abitudine anche perchè abbiamo una bimba di 6 anni che a volte si mette a piangere quando tenta,magari per giocare,di morderla.Per il resto da poco ha imparato a fare la pipì sul tappettino anche se ancora ogni tanto la fa in giro per il soggiorno perchè non le permettiamo di andare in altre stanze della stanza almeno per ora finchè ancora non controlla bene gli sfinteri…noi non le diamo il cibo che mangiamo noi ma solo le crocchette e questo credo l’abbia capito per cui non viene vicino alla tavola mentre mangiamo ma a volte di sdraia vicino ai nostri piedi e ce li scalda pure…è talmente morbida,soffice,dolce e coccolosa che non resistiamo dal riempirla di baci…è proprio irresisitibile…
    Ah avrei una domanda a che età le si dovrebbero drizzare le orecchie?Grazie per l’attenzione e scusate per la lungaggine!!!

  15. Complimenti! L’articolo mi ha fatto scompisciare dalle risate ed ha fotografato in pieno la mia adorata Brina di 5 anni. Devo dire che ci siamo messe d’accordo: io le chiedo poco di ubbidire e lei fa quelle poche cose che le chiedo .(tipo “seduta” e poco più). Dorme sul letto, è dolcissima, va d’accordo con tutti e dico tutti, mangerebbe di tutto (anche i calzini e poi li rifa interi con la forma tubolare dell’intestino!), più che abbaiare (poco e solo quando è eccitata) “chiacchera” MOLTO. Lunica cosa che non capisco è che la mia è un cane da caccia (a modo suo) : insegue i daini, fa alzare i fagiani ecc. Comunque ho stampato l’articolo e lo faccio vedere a tutti!! Grazie davvero.

  16. Ciao a tutti,

    avrei una domanda da farvi. Il prossimo mese prenderò il mio primo cucciolo di samoiedo e quando ho scoperto quale tipo di croccantini l’allevatore gli dà da mangiare, ho storto un attimino il naso. Non voglio dire che lo faccia in mala fede, certamente no, che cavolo è l’allevatore. Però sono decisa sul fatto di cambiargli alimentazione. Chiederò al veterinario, ma intanto mi sto documentando e vorrei sapere se voi potete indirizzarmi se non su delle marche specifiche almeno sulle caratteristiche specifiche che dovranno essere contenute nei croccantini che sceglierò.

  17. Complimenti, molto divertente come al solito.

    Mi associo alla domanda di Cri, mi puoi indicare un paio di nomi di allevatori?

    Grazie!

  18. Io ne o avuti vari, dei Samoiedo, e sono ESATTAMENTE COSI’ ANCHE PEGGIO ma se potessi ancora tenerli, li prenderei di nuovo e di corsa!!!! Sono M E R A V I G L I O S I !!!!!!

  19. Ho letto con estrema goduria il tuo articolo sul Samo. Abbiamo perso la nostra Zaira l’anno scorso in luglio per un tumore al naso. Aveva già 14 anni e aveva vissuto la sua vita, però il vuoto era talmente intollerabile che due giorni dopo abbiamo cercato su internet e trovato un samoyedo di 3 anni e mezzo che cercava casa (stavolta maschio). Ovviamente siamo andati a vederlo ‘senza impegno’ ma ti pareva che potessimo lasciarlo lì? Appena ci ha visti ci ha abbracciato e baciato con trasporto. Nei primi tempi era un problema incrociare un altro cane maschio, mentre le femmine le rispetta e si lascia fare di tutto. Ora sta imparando ad ignorarli, salvo due o tre cani maschi della zona che proprio non sopporta! A casa invece è tranquillo e festaiolo con chiunque arrivi, davvero dolcissimo e impagabile! Vorrei chiedere a proprietari di samoyedo maschi come si comportano i loro cani con gli altri maschi. La prima cosa che faceva il mio era di montarli! Poi si è preso un paio di “pettinate” e ora è diventato più prudente…

    • Germana, anch’io ho un samoiedo maschio, di circa un anno, e ogni volta è un po’ un problema con gli altri cani perché non sa come ‘approcciarli’ nel modo giusto! Si aspetta sempre che saltino e giochino come lui, mentre di solito agli altri dà solo fastidio… Anche il mio cerca sempre di montare, e finora in area cani gli è andata sempre bene, al massimo si è beccato dei “finti morsi” (tutta scena) dai cani più grandi che non volavano sorbirsi la sua esuberanza. Solo che, non avendo subito grosse conseguenze, non gliene può fregare di meno e continua imperterrito -_-

    • Ciao Cara Scooby ha 16 mesi, stà diventando un giovinotto ormai. guarda essatamente come il tuo. ci sono due o tre cani maschi con cui proprio no si prende, cercava di montare tutti per la dominanza, mentre a casa è un angelo con orecchie e zampe. anche lui adesso è “prudente”, mentre le femmine (di qualsiasi razza) possono fare qualsiasi cosa. alla fin fine è molto pacifico anche se ad un raduno tutti samo, con una canina ancora in calore, scoppiava l’inferno ogni volta che usciva tra i 3/4 maschi adulti….
      ciaooooo

  20. spesso alla fine dell’articolo si apre una finestrella in cui consigli un allevamento della razza in questione…per questa razza non hai allevamenti da consigliare?

    • Cri, le finestrelle che si aprono sono quelle degli inserzionisti: che sono sicuramente “consigliati” nel senso che, se non sono convinta che siano Allevatori con la A maiuscola, non li accetto su TPIC. Per il Samoiedo non ho nessun inserzionista e quindi nessun banner… però qualche allevatore lo conosco, sì. Se mi scrivi in pvt un paio di nomi te li posso pure fa’. La pubblicità pubblica e gratis, però, non gliela faccio (anche perché altrimenti gli inserzionisti mi direbbero “e io che pago so’ più scemo?”. 🙂

  21. In questo standard rivedo tanto il carattere del mio samoiedo. La sua dipartita ci ha lasciato un vuoto incolmabile, per anni non abbiamo più voluto altri cani dopo di lui.
    Confermo che le sue feste erano più rappresentate da testate a mo’ di “gattone” che da coccole canine, confermo pure che sapeva davvero essere un vero lazzarone e farsi spesso beffa di noi. Tuttavia, la differenza rispetto a quanto descritto in questo articolo, sta nel fatto che il mio samoiedo aveva attitudine alla guardia, nessuno provava di certo ad avvicinarsi alla nostra auto o all’ingresso di casa se c’era lui da solo a sorvegliare, oltre ad avvisare abbbaiando avvertiva gli incauti estranei scoprendo una bella fila di denti, per nulla amichevoli.
    E’ un cane che consiglierei a tutti, tranne che per il clima spesso afoso che contraddistingue la nostra penisola: d’estate, almeno qui in pianura Padana, per lui era un vero supplizio, nonostante le frequenti escursioni sulle Alpi; il caldo ne mutava perfino il carattere facendolo diventare lunatico, trascorreva così le giornate più calde in cantina cercando un po’ di fresco.

  22. Valeria! Ho appena letto le caratteristiche del MIO CANE IDEALE! Sai che sono una grande sostenitrice della “DISOBBEDIENZA GLOBALE” ! Un vero rivoluzionario! Questo è un colpo basso! Un bacio

  23. Ahahah!
    L’esempio di Tyrone mi ha fatto ricordare quello che avevo letto di una samo che faceva agilty con la sua umana. Evidentemente la samoiedina non era particolarmente esaltata da quest’attività: un giorno, arrivate al campo, lei si attardata a chiacchierare, così la samo è entrata in campo, si è fatta il percorso di agility, poi è tornata dalla mamma spiegandole che lei aveva già fatto e quindi potevano tornare già a casa…

    Concordo tantissimissimo sul rapporto col cibo… Se si sta dirigendo verso la tua bocca produce la faccia ENPA da morto di fame, se lo usi come ricompensa rischi lo sputo…

    Il tartufo invernale però a me risulta compaia d’inverno! Alla mia Crystal è comparso infatti da un mese…
    Aggiungerei, per quanto riguarda le orecchie, che sono da mangiare… Chi prova, poi non resiste più…

    Per quanto riguarda la caccia… Il predatorio è altissimo secondo me, poi però si può discutere sulla finalità! Crystal che si fa il giro trionfale con la colomba viva tra le fauci non aveva alcuna intenzione di mangiarla né di azzannarla (infatti questa se ne è andata sana come prima), ma quando una preda corre… beh, è da rincorrere!!!!

    Ti posso confermare che si METTONO DAVVERO IN POSA APPOSTA quando vedono la macchina fotografica, puoi toglierti definitivamente il dubbio!

    E non vogliamo parlare dei brontolamenti? Con cui ti spiegano che non sono d’accordo; che lo fanno solo perché sei tu; che loro avrebbero fatto diversamente; che, porca miseria, quel piccione/gatto/persona andava sgridato mahaivistocosasièpermessodifare?;

    Ma in sostanza io credo che sostanzialmente la definizione più azzeccata per un samoiedo è di eterno giocherellone, in tutti i sensi!

    • Almeno le Sciuremarie confondono una razza poco nota con una piu’ nota… Ma questa era come vedere un Labrador e dire “che bel chesapeake bay retriever a pelo liscio!”

    • Con la mia Kira (beeellliissima!!!)mi è capitato di rispondere alla domanda:
      – che razza é?
      – è un samoiedo!
      e sentire ripetere:
      -ah è un sarajevo!
      E’ già! 🙂

  24. Ah, dimenticavo: quando spieghi alle sciuremarie di turno che il tuo cane è un “samoiedo”, prima fanno la faccia strana, del genere “samo..che”? , poi per non fare brutta figura cercano di farti credere di aver capito chiedendoti “ah… tipo un aschy (perchè la sciuramaria non saprebbe scriverlo correttamente), no??”
    Oppure.. sì, VOLPINO GIGANTE l’ho sentito anch’io.

  25. Oddio! Sono passata come al solito per vedere gli articoli di oggi.. E sono rimasta così sorpresa e contenta di trovare lo standard del samoiedo che volevo avvertire del fatto perfino fidanzato e famiglia, ma poi mi sono controllata 😀
    Che dire, sono molto d’accordo con la descrizione, soprattutto sul fatto che sia un cane intelligentissimo, ma con un carattere un po’ particolare quando gli si richiede di fare qualcosa… Ovviamente solo perché in quel momento ha altro da fare o il comando che gli è stato dato lo annoia a morte. Ad esempio il mio a casa esegue come un fulmine, tanto per fare qualcosa, ma appena varcato il cancello c’è TROPPO da annusare ed osservare per prestarmi la minima attenzione (sigh, povera me)! 😀 Poi è davvero il cane “che ride”, sì, proprio in faccia, e quando non ha la solita espressione è perché c’è qualcosa che non va (tipo, non lo hai accontentato a dovere), così ti punisce col muso lungo, l’occhiataccia “da sotto” e la coda che da alta “sviene” improvvisamente giù.
    Anche il mio Loki abbaia per parlare, ad esempio un “WAH” -perché l’abbaio del samoiedo è piuttosto acuto, fastidiosissimo se per caso te lo becchi vicino alle orecchie- per uscire in giardino, “WAH! WAH!” per dire “no, la palla te la vai a prendere tu”, “WUOO” per richiedere coccole o dare il bentornato a qualcuno. Con gli altri animali fa il matto, vorrebbe che tutti fossero un po’ esagitati come lui, e se alcuni gatti lo accontentano scappando dalle sue corse (le mie gatte l’hanno visto arrivare quando aveva già 5 mesi, quindi nel pieno dell’energia e fastidiosità, e lo evitano come la peste), l’unica che gli tiene testa deve subirsi abbaiate e zampate in testa perché secondo lui non si muove sufficientemente. N.B: morderà anche i tuoi pantaloni/polpacci se non ti sbrighi a lanciargli i giochi e/o a correre. E non molto delicatamente (ma se ti fa male è perchè lui è un simpaticone e vuole che pure tu faccia esercizio fisico).
    Ora vorrei chiedere un parere, visto che di samoiedo da osservare ne ho uno solo, e dal vivo ho conosciuto solo la sua famiglia: di solito sta sulle palle a tutti i cani, tranne qualche eccezione e i cuccioli. Gli altri.. beh, gli ringhiano appena lo vedono, e fanno le scenate se prova ad avvicinarsi. E’ davvero un cane curioso che vorrebbe fare amicizia con tutti, soprattutto con gli altri animali (se c’è un altro cane nelle vicinanze è un’impresa ottenere la sua attenzione, bisogna letteralmente prenderlo e portarlo via… No, nessun boccone di sorta funzionerà mai). Ho notato però che ha un modo di fare molto irruento quando individua un nuovo possibile amico: cerca subito di scattargli incontro, non rispetta nessun segnale, non si avvicina lentamente per fare conoscenza (nel senso che invece gli si fionda addosso), non si cura di ringhiate e finti morsi, anzi insiste nell’avvicinarsi ancora e ancora. Non capisco se voglia “farsi valere” (mette spesso le zampe in spalla agli altri cani, ma li invita anche al gioco con gli inchini), o se non conosca l’etichetta canina, o se gli altri cani siano semplicemente degli antipatici 😀 Però è stato in famiglia (padre, madre e sorella — che gioca a fare la dominante su di lui, quando la vado a trovare) fino a circa 5 mesi (ora ne ha 8/9), com’è possibile che non abbia imparato come comportarsi di fronte ad evidenti segnali di disagio da parte degli altri canidi? :/
    Tornando all’articolo, ci sono solo due cose che aggiungerei, e poi la finisco con ‘sto papiro:
    1) l’interesse per i giochini per cani o qualunque altro oggetto sarà direttamente proporzionale alla loro fragilità. Ma attenzione, di qualunque consistenza si tratti, il samoiedo ce la metterà tutta nel distruggere ciò che ha tra le fauci e, alla fine, CE LA FARA’. La cosa a cui bisogna presatre la massima attenzione è che non si mangi i resti degli oggetti: MANGIA DAVVERO TUTTO QUELLO CHE TROVA IN GIRO (poi ti schifa le crocchette da re).
    2) E’ pur sempre un cane nordico, nonostante sia anche quello più docile: 5 minuti di coccole vanno bene, ma poi.. A correre (magari tra la neve)!! 😀

    Vi lascio col sorriso maligno (tanto per confermare l’attitudine a “mandarti fuori dalla grazia di Dio”) di Loki, che vi saluta! http://tinyurl.com/cftkodn

  26. io pensavo di avere un cane testardo,ma non c’è paragone, se sento qualcuno dire di voler prendere un samoiedo lo rimando subito a questo articolo. XD

    • Ma va là…. ho un samoiedo, abbiamo anche il fratello dai nonni. ogni tanto si vedono e sono felicissimi. e si a volte un pò confondere ti fanno, ma sono dei coccoloni enormi. ed inteligentissimi (Scooby esce con me senza guinzaglio, mentre Artù che un pò tira va in paese da solo e poi torna a casa ed aspetta che quacuno apra il cancello, per entrare)

      • Mi pare un po’ un’eccezione il tuo… Così era la nostra femmina di samodiedo (morta l’anno scorso), ma col maschio è molto diverso.
        Abbiamo adottato il nostro Tommy all’età di 3 anni e mezzo l’anno scorso, dopo la morte di Zaira, perché non riusciva a convivere col fratello di cucciolata, tant’è che uno era legato a un albero, e l’altro idem a 20 metri di distanza!
        Con noi e con gli umani è sempre stato affettuosissimo ma con gli altri cani maschi fa il dominante e cerca di montarli. Ovviamente finisce a ringhiate e abbai furibondi. Ora ha imparato ad essere più prudente e “quasi” ubbidiente quando vediamo al parco un altro maschio e cerchiamo di richiamare la sua attenzione con giochini o altre cose.
        E’ un ottimo spazzino, raccoglie da terra le bottiglie di plastica e non è contento finché non è riuscito a togliere il tappo!
        Cmq resta per me uno dei cani di maggiore soddisfazione!

    • “Se presenti un gatto a un husky, lui pensa: PAPPA!
      Se lo presenti a un Samoiedo, lui pensa: “Ciao, amico, giochi con me? Facciamo uscire insieme qualcuno dalla grazia di Dio?” ”

      VERO VERO VERO!!!! AHAHAHAHHA!
      La mia una volta si è avvicinata a un gatto per annusarlo, ovviamente il gatto era tutto bello gonfio con una bella gobba sulla schiena ma Kira era trooppo curiosa!, e il gatto mentre lei se lo annusava per bene prima l’ha fissata e poi ha iniziato a graffiarle il musino!
      So che poteva essere pericoloso ma al momento ero concentrata sull’espressione della mia cagnolona che ci è rimasta malissimo e sembrava dire ” ma, ma, io volevo solo giocare co te! ” 🙂

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