venerdì 29 Marzo 2024

Quando si pensa ai gattili…

Dello stesso autore...

di MARINA FERRARI –  …si sa che ci sono, si sa che contengono tanti felini, ma non sempre si conoscono lo sforzo, le mansioni, l’impegno costante, la cura e l’infinito amore che la gestione dei gattili richiede.
Quasi mai viene divulgata la mole ed il tipo di lavoro che necessita per un’attività di questo tipo.
Spesso si pensa: gattile = ricovero, lazzaretto felino (come ultima spiaggia).
Questo è innegabile, ma è soprattutto vero che bisogna imparare a pensare: gattile = speranza di vita e di recupero per tanti animali in difficoltà.
Gatti abbandonati, gatti che per gravi motivi (come la morte dell’unico proprietario o il ricovero dello stesso in una struttura di assistenza) non dispongono più di una dimora e di cure; gatti smarriti, gatti inseriti all’interno delle colonie feline previste e protette dalle leggi vigenti: di tutti questi animali si occupano molte associazioni di volontari  con lo scopo di soccorrere e salvaguardare gli animali in difficoltà.
I volontari, oltre alla preparazione e somministrazione del cibo, tutti i giorni domenica compresa (come dice Garfield: non conosco il digiuno!) si occupano della pulizia, ma soprattutto, compito assai delicato, controllano la salute dei gatti, come bravi infermieri dei mici, in quanto il problema di un singolo ospite può sfociare in un epidemia e decimare tutti i nostri a-mici.
Prestare le cure mediche (sotto stretto controllo del veterinario) ai soggetti malati pare un incarico semplice e invece diventa assai arduo, davanti a “pazienti” non collaborativi, con in dotazione affilate unghie; prendi la pillola che ti fa bene – blaaaaa splut! – vieni qui che ti spalmo la crema antistaminica- arrgggghowwww! sfffffiiiiuowww! Fammi controllare il tuo didietro – meoowwwwww!
Per difendere i gatti sani da quelli che hanno problemi, per esempio soggetti contagiati da Felv (leucemia felina), i volontari si occupano anche della ripartizione dello spazio, della manutenzione e del miglioramento della struttura stessa.
E fin qui non mi pare impegno da poco: ma c’è di più! Infatti molti gattili forniscono un servizio di recupero e soccorso agli animali incidentati, nonché un rifugio casalingo ai gattini molto piccoli che devono essere allattati artificialmente ogni 3-4 ore e necessitano di attenzioni particolari, ospitandoli presso la propria abitazione fino allo svezzamento. In questo modo danno un futuro a piccole vite; inoltre gestiscono e vigilano sulle colonie feline sparse nel territorio curando l’alimentazione, il benessere ed il controllo delle nascite degli amici gatti.

Come si fa a controllare le nascite?
Con la sterilizzazione, una pratica chirurgica molto comune che presenta tanti aspetti positivi sia per il gatto che per il proprietario. I gatti adulti non conoscono la parentela e in 2 anni una gatta ed i suoi piccoli possano raggiungere la bellezza di 324 discendenti: praticamente possono popolare una città dei gatti! Non solo con la sterilizzazione si evita ciò, ma si allunga ai soggetti sterilizzati – di quasi il doppio –
l’aspettativa di vita.
Gli aspetti positivi della sterilizzazione sono molti anche per il proprietario: niente più miagolii insistenti, nessuna fuga amorosa, nessuna lotta, nessun soffio… e nemmeno quel forte e sgradevole odore di pipì nei paraggi, un gatto molto più coccolone e meno aggressivo con noi
e con i suoi simili e la consapevolezza di aver contribuito a diminuire azioni contro natura come buttare cucciolate indesiderate nella spazzatura o dentro un fosso ricolmo d’acqua.
Ma per sterilizzare un micio o una micia bisogna prima prenderlo…e non tutti sono domestici.
Ecco ancora una volta che i volontari in prima linea si armano per la cattura, dopo il posizionamento delle “trappole” (gabbie innocue per il gatto, contenenti bocconcini prelibati, che vengono chiuse al momento giusto), si sottopongo ad attese stressanti per poter acciuffarlo.
Sss… silenzio. Eccolo che arriva si avvicina, si avvicina, chiudo. Sbam! Acc…mancato.
Calma, calma si ricomincia e dopo infiniti tentativi: eureka, preso!
I gatti accalappiati vengono poi portati al servizio veterinario dell’ASL che dopo una accurata visita provvede all’operazione chirurgica. Terminato il decorso post-operatorio sotto stretto controllo dei volontari, i gatti vengono riportati nel loro habitat, ovvero la colonia felina da cui sono stati prelevati, per continuare la loro vita di sempre.

A questo punto i compiti dei volontari sono terminati? Assolutamente no!
Resta tutto il lavoro diretto con la gente, di divulgazione e conoscenza del mondo felino.
I rappresentanti dell’associazione con  cui collaboro, per esempio, attraverso incontri didattici, allestimento banchetti a manifestazioni sul territorio, organizzazione di eventi in collaborazione con altre Associazioni, toccano i temi del maltrattamento, dell’abbandono, della sterilizzazione; forniscono inoltre un supporto informativo ai cittadini detentori di animali, per la soluzione di problemi connessi al benessere dell’animale con lo scopo di una serena convivenza.
La maggiore soddisfazione ci viene però dagli incontri con gli alunni delle scuole. nelle nostre “lezioni” cerchiamo di sviluppare il loro senso di rispetto verso ogni tipo di animale. E’ gratificante osservare che chi recepisce di più i nostri sforzi sono i bambini, specie sullo scottante tema dell’abbandono, tema che spesso sale alla ribalta delle cronache nei mesi estivi ma che colpisce ininterrottamente tutto l’anno.
E’ un grande impegno propagandistico, ma la conoscenza favorisce una cultura di amore e rispetto per gli animali nonché le adozioni dei gatti ospitati nella nostra struttura. Moltissime persone infatti ignorano che se vogliono adottare un micio, cucciolo o adulto…rivolgersi a un gattile è meglio!

Questi i motivi:

– La garanzia di adottare un gatto sano (tutti i gatti che giungono da noi vengono visitati da un medico veterinario per accertarne lo stato di salute ed effettuare le cure del caso; successivamente vengono vaccinati e quando hanno l’età giusta anche sterilizzati);

– Togli un micio dalla strada: adottando un micio al gattile si ridà una casa a chi ne è stato buttato fuori da persone incivili o da sfortunati eventi;

– Non si specula sulla vita degli animali: i mici del gattile vengono dati in adozione, non si comprano, si richiede solo tanta serietà alla famiglia adottiva. Non si prende un gatto come un’automobile, con la possibilità di cambiarla o di rottamarla: il gatto è un compagno per la vita (mediamente più di 15 anni);

– Una giusta scelta per una sana ed equilibrata convivenza: i volontari del gattile sono in grado di consigliarti sul tipo di gatto che più si adatta alla tua situazione familiare e abitativa; i gatti sono gli animali che dal punto di vista caratteriale più ci assomigliano, infatti vi sono gatti timidi, intraprendenti, gatti affamati di coccole, gatti simpatici, antipatici e perfino i cosiddetti Napoleon-gatti, impossibile convincerli: comandano loro.

Adottare un animale è un atto d’amore contro l’inciviltà dilagante.
La gente inoltre impara che ognuno può essere utile e far qualcosa per aiutare tanti animali in difficoltà.
Comeeeee? Si, Si. Anche tu ci puoi dar una mano.
Hai qualcosa che non ti serve più?
Vecchie coperte, cuscini, cestini…non li buttare! Portali al gattile. Serviranno per riscaldare i mici dal freddo!
Hai comprato un cibo che il tuo gatto non gradisce? Scatolette, croccantini, dadini?
Evita uno spreco e consegnali a noi, i nostri felini non fanno storie e apprezzano qualunque cibo!
Sei un artista? Ti diletti di bricolage, ami il decoupage? Puoi preparare piccoli oggetti da porre in vendita presso i banchetti dell’Associazione. Il ricavato servirà per l’acquisto di cibo, medicinali e materie d’uso per il gattile!
Incontri un gatto smarrito, incidentato?
Non far finta di nulla, non chiudere gli occhi, raccoglilo e se non riesci a proteggerlo contattaci, cercheremo di riconsegnarlo al proprietario o di assicurargli un futuro migliore!
Conosci un animale in difficoltà, che viene
maltrattato? Agisci immediatamente, perché è protetto dalla legge n. 189 del 20 luglio 2004 (In Italia il nuovo articolo-base contro il maltrattamento fissa la reclusione da tre mesi ad un anno o la multa da 3.000 a 15.000 euro. Aumento della metà se da ciò deriva la morte dell’animale: da sei mesi a due anni o multa da 6.000 a 30.000 euro) e dal Codice Civile, ma per poter applicare e norme giuridiche che tutelano gli animali, il caso va segnalato agli organi di Polizia Giudiziaria: Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Corpo Forestale, Vigili Urbani, ecc..
Basta una telefonata o una dichiarazione in carta libera di ciò a cui si è assistito, per proteggere chi non può difendersi.

Vorresti un gatto ma non puoi ospitarlo nella tua casa? Adottalo a distanza.
Con una piccola offerta potrai contribuire alle spese per la sua alimentazione e le vaccinazioni periodiche!
Hai qualche ora del tuo tempo da dedicarci?
Al gattile c’è bisogno di te! Per aiutare i volontari nel loro lavoro, o anche solo per fare un po’ di coccole ai nostri inquilini, per poterli conoscere dal vero e imparare ad amarli. Chissà che qualcuno di loro non ti rubi il cuore e riesca a convincerti a portarlo a casa con te.
Non hai tempo ma vorresti ugualmente aiutarci? Puoi fare un offerta in denaro.
Anche un piccolo contributo può essere per noi molto importante, è insieme che si fa la differenza.
In conclusione, non si può e non si deve pensare al gattile = soluzione definitiva. Si deve invece capire che i gattili sono strutture necessarie per aiutare tante piccole vittime della inciviltà, ma che non possono diventare la vera “casa” dei gatti: per questo, prima di far fare delle cucciolate “a caso”, pensiamoci!

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