giovedì 28 Marzo 2024

Vorrei un Cane Corso: da chi posso andare?

Dello stesso autore...

Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Le concidenze, ogni tanto, sono davvero curiose: l’altro ieri, su FB, parlavo con una ragazza che vorrebbe far coprire la sua cagnina da uno stallone come Dio comanda, ma non ce n’è uno che la convinca e quindi mi chiedeva un parere.
Ieri sera, tra i commenti a un articolo sulla razza, proprio qui su questo sito, un lettore mi domandava se potevo suggerirgli, anche in privato, il nome di un allevatore affidabile.
La coincidenza sta nella razza:  il cane Corso.
Una razza che amo immensamente, su cui ho scritto due libri e che ho seguito da vicino per molti anni, dall’inizio del suo “recupero” al disgraziato momento in cui è diventata di moda.
In realtà oggi ho praticamente smesso di seguirla, per puro e semplice amore del mio fegato: perché la moda – come sempre accade – ha portato con sé uno dei più sciagurati sfaceli che la storia cinofila italiana ricordi. Non so neppure se si possa più dire di amare questa razza senza chiedersi contemporaneamente “sì, ma quale delle svariate razze che ci sono in giro?”
Perché oggi il Cane Corso non è mica uno solo.
Perfino sui ring delle esposizioni se ne vedono almeno 3-4 tipi diversi…e non sto parlando di piccole differenze legate alle diverse linee di sangue, come è normale che accada in tutte le razze: no, qui si parla proprio di quelle che sembrano razze diverse.
Ma non basta, perché oltre a quelle che si vedono in expo (e che almeno qualcosa in comune ce l’hanno: sono tutti prognati, come richiede lo Standard) ci sono tutte le altre “razze” che alle mostre canine non ci vanno, o perché sono ortognate (a volte per caso, altre volte volutamente: c’è un allevatore che alleva esclusivamente cani ortognati per sua precisa scelta, che peraltro – per quel che vale – condivido) o perché sono i cosiddetti “tipi rustici” (che vanno dal vero Cane corso di una volta all’assoluto bastardone spacciato per tale).

Date un’occhiata alle foto di teste che vedete in questo articolo: senza star qui a discutere su quale sia il tipo giusto e quale quello sbagliato (per questo c’è lo Standard…e ci sono pure tutte le sue interpretazioni): chiediamoci solo se è possibile che questi cani appartengano tutti alla stessa razza.
Eppure sono tutti Cani corsi con regolarissimo pedigree da Cane corso.
Ma è inutile che prosegua su questo argomento, perché avevo già detto quasi tutto in un altro articolo sulla razza: laddove parlavo anche dei vari problemi di salute e di carattere derivati dall’allevamento scellerato dei commercianti di cani e dai forti meticciamenti che sono stati effettuati soprattutto allo scopo di mantenere il dannatissimo prognatismo richiesto dallo Standard.
Parlavo, insomma, di tutti i problemi che spesso fanno dire agli amanti della razza: “Quasi quasi mi prendo uno shiba” (come la ragazza con cui conversavo due giorni fa)…oppure “Aiuto, consigliami tu, da chi posso andare per essere sicuro di non prendere una bidonata?”.
Allora, proviamo a rispondere.
Premesso che, se davvero non amassi moltissimo questa razza, sarei tentata di dire “Brava! Ottima idea!” all’amica che pensa di cambiare radicamente cane… ciò che più mi preoccupa è il fatto che spesso si tenda a pensare che un consiglio mirato possa rappresentare la bacchetta magica, garantendo automaticamente il cane giusto.
Purtroppo non funziona esattamente così.

Ho già detto altre volte che personalmente preferisco evitare, se posso, di fare nomi e indirizzi:  un po’ perché NON conosco tutti gli allevatori italiani e un po’ perché la mano sul fuoco, dopo essermi presa le mie belle fregature, ormai la metto davvero per pochissimi eletti… e anche per quelli  magari un ditino ce lo metto, ma tutta la mano mi sa di no.
Ma il problema non va visto soltanto dalla mia parte.
Il problema è che, se ci si limita a farsi indicare il nome giusto, si finisce anche per non scegliere con la propria testa, ma con quella di chi ce l’ha indicato. E pensandoci bene, questo è un errore grave.
Mettiamo, infatti, che a me piacciano i cani del signor X: quando si tratta di Cane corso si tratta proprio di scegliere quasi una “razza dentro la razza”, ma la cosa in fondo vale anche per cani meno disomogenei di questi, perché lo “stile” di un allevatore, comunque, si vede sempre.
Dove sta scritto che al lettore che mi chiede consiglio debba piacere lo stesso tipo di cane che piace a me, o al Giudice, o a qualsiasi altro esperto interpellato?
Quando io mi sono innamorata del Siberian husky e ho deciso di allevarlo, quello che mi aveva fatto scattare la scintilla era un cane che mi avevano portato in addestramento: una specie di cavallone bianco e nero con gli occhi azzurri.
A scintilla scattata, il primo impulso fu quello di andare dallo stesso allevatore da cui proveniva quel soggetto lì e di prendermi un paio di femmine… però, conscia del fatto che mi ero innamorata di un cane di cui in realtà non sapevo un accidenti di niente, tirai il freno a mano e mi dissi “ALT! Momento. Prima informiamoci”.
Non c’era Internet, all’epoca… e non c’erano neanche i Siberian husky, in Italia: o meglio, ce n’erano pochi, e l’omogeneità non era granché migliore di quella che si vede oggi nel Cane corso. Quindi il mio “informiamoci” consistette nell’ordinare tutti i libri esistenti sulla razza negli Stati Uniti, nel tradurmeli tutti con il mio inglese  scolastico-arrugginito e nel cominciare a guardarmi vere e proprie quintalate di foto, intanto che mi studiavo lo Standard a memoria e che lo confrontavo con tutte le foto di cui sopra.

Al termine di questo lavoro, che durò due o tre mesi, finii per acquistare una cagna americana bianca e grigia, alta la metà di quello che avevo avuto al campo e con gli occhi marroni. Però quello era un siberian husky: e infatti fu  la capostipite del mio allevamento.
L’altro, quello di cui mi ero infatuata, in realtà era un brutto cane.
Appariscente, scenosissimo, sì…ma la razza era un’altra cosa!
Ecco: se io mi fossi fermata all’idea di trovare un “allevatore affidabile”, mi sarei sicuramente potuta rivolgere all’allevatore di quel cane lì. Che era indubbiamente serissimo, ma che amava i cagnoni bianchi e neri con gli occhi azzuri, ovvero un  tipo che nella patria della razza andava ormai scomparendo.
Ora, qualcuno può anche dire: vabbe’, ma tu volevi allevare. Cercare il singolo cane per la propria famiglia è un altro discorso: basta che sia sano e di buon carattere, poi che abbia l’orecchio un po’ più così o il colore un po’ più cosà non è che cambi la vita di nessuno.
Invece io credo di no. Un po’ perché se ragioniamo così, allora una  razza vale l’altra; e un po’ perché non credo che l’allevamento (almeno come lo intendo io) si possa fare “a pezzi”. Cioè, se allevi un certo tipo di cane hai in mente un certo aspetto fisico, ma anche un certo carattere…e ovviamente DEVI avere in mente la salute, altrimenti sei un cagnaro.
Ma le tre cose vanno per forza di pari passo.
Non è che puoi dire “faccio cani fulvi perchè mi piacciono fulvi,  poi se hanno tutti la displasia pazienza”; oppure “faccio cani con una certa forma del cranio, e chissenefrega se mordono la gente”.
Per carità: qualcuno effettivamente alleva così, lo sappiamo tutti benissimo: e sappiamo anche che da questo tipo di allevatori bisogna stare moooolto alla larga…ma come?
Chiedendo all’amico esperto qual è l’allevatore DOC?
Okay. E se l’amico si sbaglia?
Se, in perfetta buona fede, ci consiglia qualcuno che crede di conoscere bene, ma che in realtà  predica in un certo modo, ma a casa sua razzola in modo opposto?
Non credo che ci sia al mondo una persona così esperta da sapere vita, morte e miracoli di tutti gli allevatori italiani di una certa razza. E se viene fregato lui, di riflesso verremo fregati anche noi.
In più,, come dicevo prima, che facciamo se all’amico piace il cane del colore X, con la testa fatta in modo Y e col carattere Z, ma noi sognavamo un cane di colore Z, con la testa fatta in modo X e col carattere Y?
Lo prendiamo lo stesso, perché da soli abbiamo il terrore di sbagliare e quindi, pur di rivolgerci all’allevatore che ci è stato passato come “giusto”, portiamo a casa quello che passa il convento?

Sinceramente, io penso che si possa far di meglio.
Lo penso proprio perché l’ho fatto, come ho raccontato sopra: e se è vero che una certa conoscenza di base già l’avevo, perché già allevavo, è anche vero che di husky ne capivo esattamente come la più Sciuramaria delle Sciuremarie.
Ma volete sapere una cosa?
A capire qualcosa di cani in generale, e di una razza in particolare, NON ci vuole poi moltissimo.
Non ci vogliono sedici lauree, non servono decenni di studi.
Certo, ci si deve fare un’ infarinatura di morfologia, di cinotecnica: ma basta applicarsi un pochino e ci può riuscire davvero chiunque.
Dopodiché si comincia a leggere tutto il leggibile sull’argomento: si comprano le monografie sulla razza, ma volendo basta anche spulciare un po’ in rete, perché ormai ci si trova veramente di tutto.
Certo, si trova il bene e il male, il vero e il falso:  ma tanto meglio! Con un po’ di spirito critico, una volta fattasi l’infarinatura di cui sopra, si comincia anche a saper distinguere il grano dalla pula.
E poi si parla con allevatori, proprietari, appassionati: e per questo Internet è una vera manna dal cielo. Ma c’è anche il buon, sano, vecchio telefono, all’occorrenza.
Io ho scritto libri e scrivo tuttora articoli su decine e decine di razze: pensate davvero che le conosca tutte come le mie tasche? Ma certo che no! Solo che, con la mia brava infarinatura cinofila, leggo, parlo, ascolto… e alla fine riesco a scriverne senza spararle troppo grosse, perché in realtà non è così difficile!
E nessuno, per favore, pensi che quella di cui dispongo io sia più di una semplice infarinatura: forse è un’infarinatura di un certo spessore, dopo tanti anni… ma è sempre uno spessore limitatissimo rispetto al vero “saper tutto” sui cani o su una razza.
Anzi, le razze sono ancor peggio del “cane” generico: perché si evolvono, cambiano, si rivoluzionano.
Se trent’anni fa io mi ritenevo una persona piuttosto esperta sul pastore tedesco, oggi a chi mi chiede notizie o consigli sulla razza rispondo che non ne capisco nulla. Ed è l’assoluta verità, perché quello che ho allevato io era tutto un altro cane.

Dunque, amici che vorreste il Cane Corso dei vostri sogni… prima di tutto, inquadratelo: guardatevi tutto quello che c’è in giro (il web vi offrirà una panoramica vastissima) e identificate il vostro cane ideale (che potrà essere anche molto diverso dal mio).
Dopodiché contattate gli allevatori che allevano quel tipo lì, e rompetegli le scatole a sangue per sapere tutto, ma proprio tutto sul loro lavoro. Come e perché hanno scelto quelle linee di sangue, quali controlli fanno sulle malattie genetiche, cosa sanno di ciò che c’è dietro ai loro riproduttori (qualcuno risponderà BOH?, qualcun altro conoscerà gli antenati dei suoi cani fino alla millesima generazione: e così comincerete a distinguere chi alleva con cognizione di causa da chi improvvisa allegramente accoppiamenti).
Chiedete ad ogni allevatore quanti cani da lui prodotti hanno manifestato i problemi più diffusi della razza. Fatevi dare nomi e numeri di pedigree, che a sparar cifre a caso si fa presto, ma si fa presto anche a controllare, volendo. Fatevi i vostri conti, usate la vostra testa e il vostro cervello.
Alla fine sarete rimasti con una piccola rosa di due-tre allevatori: a questo punto andateli a trovare, passate qualche ora con loro, guardatevi i cani, valutatene il carattere “dal vivo”.
NESSUN ALTRO potrà mai dirvi più di quello che vedrete con i vostri occhi!

Insomma, in due parole: chi vuole un cane di razza, si informi più a fondo che può  su quella razza.
E non pensi “che palle”, perché se si rompe le palle a leggere, parlare e osservare immagini della razza che pensa di amare…allora non la ama abbastanza! E tanto vale che si prenda un cane a caso.
Informarsi sul cane dei propri sogni non è soltanto la più efficace arma anti-bidone e il miglior viatico per portarsi a casa un cucciolo sano, tipico (ma del tipo che piace a noi e non ad altri)  e di buon carattere: è anche divertente!
E’ un piacere, è una scoperta continua di tante piccole cose che non si sapevano e che si gode come ricci a scoprire ed imparare.
Ci vorrà un po’ di tempo, è vero: ma ci ha forse ordinato il dottore di prendere un cane ADESSO, in questo preciso istante? Ed è anche vero che all’inizio ci si ritroverà con le idee confuse, confusissime: ma poi passa. Si comincia a “fare l’occhio” alla razza, si comincia a capire quello che si vuole davvero.
Che sia cane corso, alano o yorkshire, informarsi e saperne il più possibile è sicuramente più stimolante e infinitamente più produttivo che chiedere a qualcuno “dove posso andare a prendere un cucciolo?”.
Perché ci metterà in grado di scegliere proprio il cane che volevamo noi, con cognizione di causa.
E credetemi, è la soddisfazione più grande che un cinofilo possa avere.

Le foto sono di Marco Leonardi

 

 

Nella stessa categoria...

85 Commenti

  1. probabilmente deve fare due protesi complete alle anche, una cosa come questa http://www.ordineveterinarigenova.org/spaziolibero/protesi.htm . ci sono modi per trovare i soldi , qualcosa da parte (ripeto se gli si rompe un legamento che fai abbatti il cane?) i soldi dall’allevatore, prestiti etc, se poi non ci si arriva e con i tempi di crisi che corrono è facile e comprensibile, la coscienza però imporrebbe di evitare di prenderne altri o quanto meno di prendere cani di taglia grande dove tutte le spese sono quadruplicate a partire dalla sola anestesia ( una TTA su un jack russel costa la metà…..), perchè nella vita non si sa mai cosa potrebbe capitare…..

  2. come si fa? tacciando spesso gli allevatori di essere dei commercianti che trattano i cani come oggetti,quando poi lo stesso privato che compra il cane parte del presupposto che gli debba essere dato perfetto o “in garanzia” come una automobile! se da un lato chi decide di allevare lo deve fare secondo coscienza facendo tutto il possibile per riprodurre soggetti sani, dall’altra i cani sono esseri viventi non solo per amore,ma anche per salute, noi esseri umano con tutte le conoscenze mediche odierne, risultiamo portatori TUTTI al 20% (siamo eterozigoti) per svariate malattie genetiche, abbiamo una incidenza bassa solo perchè se abbiamo 1 figlio è tanto! una fattrice fa 5 cucciolate nella vita come minimo, per una media di 8 cuccioli, sono 40 ESSERI VIVENTI, lo stallone + del triplo…..che incidenza ci può essere di malattie varie? ma quando questo avviene è colpa di qualcuno, dell’allevatore, del cane, insomma è difettoso, come un qualsiasi oggetto, nessuno si sognerebbe di definire difettoso un figlio diabetico e nemmeno gli direbbe di vasectomizzarsi pur sapendo che il diabete è ereditario……il problema è che chi compra un cane vuole sentirsi dire e vuole credere che sarà perfetto e non soggetto a malattie varie ed assortite come chiunque viva sulla terra ed il caso ne è la dimostrazione classica, l’allevatore che si comporta in maniera corretta (altro non può fare),ma che + che stupito dovrebbe essere dispiaciuto, stupito a che prò nessuno può pensare di avere cani che MAI daranno cuccioli con problemi , tutti i cani, di tutte le razze se potessero essere analizzate si scoprirebbero portatori di almeno qualcosa (stenosi aortica, stenosi polmonare,cardiomiopatie, displasia dell’anca, displasia del gomito, spondilosi, oculopatie di vario genere, epilessia etc etc) sono troppe le malattie che non si è riusciti ancora a debellare nel genoma umano, pretendiamo che venga fatto nei cani? una cosa è ripeto, DOVEROSA la selezione coscienziosa , un’altra è prendersi per i fondelli che causa due problematiche GRAVI, una è l’illusione da parte di chi compra di non aver mai problemi così poi succede quanto sopra, dove io personalmente alla persona avrei dato i soldi e mi sarei ripreso il cucciolo,ma non gliene avrei certo ceduto un’altro, sì perchè, se non ci sono i soldi per curare questo, non ci saranno neanche per l’altro che magari sarà esente da patologie genetiche, ma non da infortuni e/o malattie varie ed assortite ( 1500 euro per una TTA per rottura del legamento crociato ad esempio….),la seconda è l’omertà tra allevatori, che per paura della cattiva pubblicità si nascondono le problematiche invece di parlarne e confrontarsi al fine di fare i migliori accoppiamenti, ma non sia mai che si sappia in giro qualcosa si verrebbe bollati come portatori del MALE assoluto……..spesso si parla della differenza tra l’allevatore serio ed il cagnaro,ma della differenza tra il proprietario serio ed il possessore di un cane ne vogliamo discutere? perchè le due cose sono direttamente proporzionali……

    • Ripeto che ne so poco e per interposta persona, ma pare che le abbiano chiesto 8000€ per operare il cane di questa ragazza!
      Io amo la mia cucciolona alla follia e faccio moltissimi sacrifici(anche economici)per lei….ma quella cifra non potrei permettermela assolutamente! :-\

      • con 8000 euro ci rifai tutto il cane bionico… mi pare un po tantino io sentirei un altro parere di un altro vet specializzato in ortopedia…

  3. Ieri mia sorella ha iniziato un corso (non cinofilo), e ha fatto amicizia subito con una ragazza che è al secondo Cane Corso…affinità celesti!
    A parte gli scherzi, è andata fino a Ferrara a prendere il cucciolo(non conosco l’allevamento) e il cucciolo è affetto da una forma gravissima di displasia!
    Vi dico quello che mi ha riferito mia sorella e da profano: ha parlato di displasia di 5° grado e di un costo spropositato per operarlo!
    L’allevatore si è detto molto stupito e si è offerto o di rimborsare il denaro(1000€) o di darle un altro cucciolo che terrà fino ai 4 mesi per monitorare!
    Io avrei scelto i soldi…la ragazza un altro cucciolo che deve ancora arrivarle!
    Purtroppo il cucciolo di 7 mesi che è già in possesso della ragazza sarà probabilmente soppresso…
    Cercherò di informarmi meglio su questa storia, anche se per quello che ho sentito ho già il mal di stomaco! :'(

    • come si fa ad accettare un altro cuccioloin cambio del proprio?
      e come si fa a soprimere un cane di 7 mesi perchè displasico? non ci devono essere dei validi motivi di salute perchè un veterinario possa sopprimere un cane? non è reato farlo senza questi motivi?

  4. Mi sto sempre più rendendo conto, che non è come credevo, quello di essere un granello di caffè dentro un barattolo di zucchero, siamo in molti a temere di prendere un corso che invece è un boxer o chissà cos’altro e che siamo in molti a sentire il bisogno di essere quantomeno indirizzati da chi ne sà di più verso allevatori un pò più affidabili, che saranno poi comunque da valutare, almeno per schivare i cagnari.

    • Adry, il fatto è ‘sta razza è un casino. Punto. Siccome la amo veramente, non me la sentirei mai di dire a qualcuno “cambia razza”, perché non sarebbe giusto, perchè anzi vorrei che si diffondesse (tra le persone giuste, però, e non in mano ai personaggi sinistri che spesso ci girano intorno), perché è una razza italiana e un po’ di patriottismo ce l’ho pure io, nonostante non sia una fissata.
      Però, oggi come oggi, io di far nomi non me la sento proprio. Col cuore in mano e in tutta sincerità, non me la sento.
      C’è qualcuno che ritengo abbastanza affidabile qui al Nord: gente che, se non altro, so come tiene i cani, perché sono stata a casa loro. C’è qualcuno che sicuramente controlla le patologie. Però, come faccio a sapere cosa usano? Come fanno LORO STESSI a sapere cosa usano, visto che l’omertà dilaga, gli inciuci pure, che in expo vince un tipo di cane che nove volte su dieci ha qualche paciugo alle spalle (perché ce l’hanno, e nessuno mi venga a raccontare il contrario!), ma di cui nessuno può avere la certezza assoluta?
      Per questo dico: o ti informi, giri, breghi, ti sbatti e ti prendi la responsabilità di quel che scegli…oppure sì, cambia razza. E se proprio vuoi certezze assolute, cambia razza e basta. Perché in questa, e in questo momento storico, non le puoi avere.
      Ecco, questa è la cosa più assolutamente sincera che potessi dirti.

      • http://www.unilibro.it/find_buy/findresult/libreria/prodotto-libro/argomento-cane_corso_.htm
        No ma guarda Valeria, non te la prendere, avevo capito benissimo, sei stata molto chiara ogni volta che hai parlato, tra articoli e posts, capisco la tua difficoltà a prenderti una responsabilità così importante non avendo certezze neanche tu che nuoti nell’ambiente da anni e non ho nulla da addebbitarti per questo, anzi, apprezzo la tua onestà e correttezza, il mio post precedente era soltanto una mia riflessione, che evidenziava, che a quanto pare non sono l’unico a sentirsi perso e che ogni tanto esce fuori qualcuno che amante della razza ma consapevole del rischio che corre cerca qualche fondale sicuro o quasi, dove calare l’ancora, tutto questo solo per amore di quel “maledetto” corso, devo dirti che io sono sempre stato un grande appassionato di pastore tedesco, ma purtroppo mi sono innamorato del “maledetto” e prima di mollare devo farmi un’idea più chiara su tutto ciò e convincermi se andare avanti a testa bassa fregandomene di tutto o lasciar perdere e tornere dal vacchio amore!!! Cmq ti faccio un regalo che penso e spero ti faccia piacere, a te e a tutti i corsari del forum, ho acquistato il tuo libro, quello della olimpia, forse c’è anche il primo, quello della De Vecchi, ma non è riportato l’autore, basta andare all’indirizzo ad inizio post!!!

        • Ulp…vedendo questa pagina mi sono ricordata che il libro per la DeVecchi l’ho scritto con lo pseudonimo di Micaela Cantini.
          Quello lì verde non è il mio (e non so di chi sia, non mi pare di averlo mai visto): il mio è quello firmato M. Cantini. Però, se vuoi un consiglio…non lo comprare. E’ un libretto per Sciuremarie, se hai già anche solo un’infarinatura di cinofilia non ne vale la pena.

          • valeria,io non ho afferrato precisamente,quello con autore Micaela Cantini,è il tuo,ok,ma quello diciamo piu “serio” è questo,oppure l’altro,quello uscito direttamente col tuo nome(quello con in copertina la testa di un fromentino?!)?!

          • Alura: quello firmato con lo pseudonimo (edito da DeVecchi) è un libro della serie “for dummies”, quindi molte fotografie e millemila argomenti “semplici”, dall’educazione del cucciolo a come si fa prendere una pastiglia al cane e così via. Un po’ un “manualetto” sulla gestione del cane generico, adattato però alla specifica razza. Quello col mio nome (edito da Olimpia) è un libro “serio” sulla razza, con analisi storica, standard, commento allo standard, insomma una cosa molto più tecnica. Diciamo che il primo è un libro per le sciuremarie e il secondo un libro per cinofili (che probabimente non piacerebbe alle sciuremarie, e viceversa). Il problema è che la Olimpia ha chiuso i battenti e quindi il secondo pare che non si riesca più a trovare: bisogna pizzicarlo tra le librerie, online e non, che hanno ancora copie di magazzino, perché ormai di copie nuove non ce ne saranno più.

          • Niente da fare anche su bol.it!
            Titoli alternativi di libri seri facilmente recuperabili ?
            Grazie mille!

          • Niente, anch’io mi trovo nella stessa situazione, ho cercato ovunque ma dev’essere esaurito del tutto, lo stesso per il libro di Casolino e dei Malavasi, quindi ne ho ordinato uno di un’autore che si chiama chiecchi, ma ancora non l’ho ricevuto e quindi non so dirti!!!!!!!!!

        • Salve a tutti.Anche io ho ordinato il libro attraverso il sito di unilibro ma, dopo quasi un mese di attesa, mi hanno risposto che è esaurito!Qualcuno ha scoperto dove andarlo a scovare?Accetterei volentieri anche titoli alternativi, purchè si tratti di libri che trattino la storia del cane corso in modo intellettualmente sincero: non vorrei dei libri che mi raccontino semplicemente lo standard ufficial-prognato!Grazie mille in anticipo!!!

          • Matteo, la stessa cosa è successa a me, io stò provando (su consiglio di Martina) Bol.com, spero che loro ce l’abbiano e di riuscire ad averlo

  5. anche volendo informarsi,dobbiamo ammettere che per un neofita ci sono mille difficoltà…a partire da una società di razza peggio della mafia russa(neofita non sono,ma tesserata da soli2anni,perchè ho pensato che almeno cosi se mi incazzo il mio parere puo valer qualcosina in piu…)dove tutti si spalleggiano e l’omertà regna…mi è capitato in qualche raduno(che non faccio piu…)di vedere appunto neofiti che erano li x informarsi,uscire piu confusi di prima e con consigli e biglietti da visita guarda un pò…dei piu blasonati allevamenti di meticci di cane corso…ma che non avevano capito che lì,i cani fossero tutti della stessa razza…^^”
    è un gran casino…informarsi al meglio è d’obbligo…eppure spesso ho la sensazione che non basti…x me il cane corso è e rimane nelle foto in bianco e nero di Basir o di Bulan…e nello stesso sguardo attento e umano del mio Bati,anzianotto del cuore…
    grazie Valeria,articolo notevole…se ne sentiva la necessità…
    (ma credo lo stesso che passerò allo shiba…:'( )

    • Hai ragione, informarsi in questo caso non basta. L’ENCI dovrebbe prendere in mano la situazione, una buona volta, e fare chiarezza su questa razza. Ma non è mica un cane da caccia…quindi all’ENCI nun ne po’ frega’ de meno 🙁

    • No, non ha senso (per me) abbandonare la razza amata x la difficoltà di reperire soggetti “corretti” (il “corretti” è tra virgolette perchè esistendo ormai mille tipi diversi ogniuno ha il suo concetto di “corretto”, purtroppo ….)
      Per prendere il mio “maschietto” mi sono sorbito 2000 Km in auto, sono contento di averlo fatto e lo rifarei.
      Per quanto riguarda la società di razza, non diamole merito che non le appartengono …. la mafia russa è moooolto più organizzata ! :-))

      • ma io non cerco un cucciolo…peggio che mai…:( stavo valutando la possibilità di prendere una monta esterna(è una cosa in via di decisione diciamo)…e ho avuto una gran difficoltà a non piangere cercando in giro…allevatori ne conosco tanti, privati idem eppure non c’è nulla che soddisfi le mie priorità di ricerca…un cane sano,lastrato,con le palle quadre,grosso(almeno 73cm x me un maschio li deve fare…il resto son chiacchiere…),con una testa come dio comanda…il cane a me deve piacere davvero…e x ora in giro non ne vedo mezzo che mi ricordi quello che il corso è x me…le foto in bianco e nero di cui parlavo sopra…
        qualcuno carino in verità l’ho visto,ma nulla di esaltante comunque…
        x fortuna che non è una ricerca urgente…:(
        e la cosa piu rara da trovare in giro tra le tante è l’espressione di razza…possibile che solo io vedo cani con sguardi vuoti…espressioni tonte…occhietti a palla…
        comunque il fatto è che se non si fa un pò di pulizia il Cane Corso ce lo perderemo come perderemo Pompei…rimarrà nei ricordi dei fasti del passato…e alle expo affabili boxerotti dal pelo lucido-lucido,spacciati x il molosso che ha accompagnato la nostra storia…
        questo è triste,ma io posso fare solo quello che ritengo(e spero)sia il meglio nella mia selezione…ma non voglio ritrovarmi ad avere IO i cani additati come meticci…perchè tra bellezzari e cani “autentici” passerà la differenza che cè tra una Jeep e una Panda4x4…
        ergo penso che ci sia poco da fare,almeno in chiacchiere…almenochè l’Enci prenda provvedimenti…

          • perchè da 64 a 68 sono tappi…sulla carta a cosa non è evidente come dal vivo…un maschio di 64 mi fa ridere…se cè una cosa dello standard che mi piace1po a cavoli miei è proprio l’altezza…^^” ad esempio il mio maschio non è un gigante ma fa 72 a 9anni…^^” non ho visto un maschio in standard che non mi dia l’impressione di “tappaggine”…è un pò una mia fissa…poi magari avrò modo di ricredermi…
            è un pò come l’espressione di razza…che è una cosa che qualcuno vede,e qualcuno nemmeno pensa…

          • ci sono sotto i 70 ci sono…^^” è che non posso fare nomi…ma ci sono…maschi adulti alti quanto la mia femmina che non è di certo alta ne ho visti…:( sanno di tappo…

          • attenzione che poi queste consuetudini portano qua: http://www.youtube.com/watch?v=Hex00WjSobE&feature=colike …. ma comunque, anche lasciando perdere il discorso dell’ipertipo ecc. ecc…
            Per me questo è un problema non piccolo… nel senso… come si deve comportare un giudice che è chiamato a giudicare “in base allo standard”. Se è coerente col suo lavoro dovrebbe sbatterli fuori tutti. E poi avreste un bel da polemizzare… “inaudito, cani che la settimana prima hanno stravinto… che sono a un passo dall’essere campioni”….O forse il giudice dovrebbe prima controllare cosa hanno fatto gli altri colleghi prima di lui. O deve essere un esperto della razza e sapere che adesso “è di moda che siano piu’ alti” E una questione di principio. Se c’è questo problema dovreste parlarne seriamente, riunirvi e decidere se non sia il caso di rivedere lo standard. O fare un’altro standard e staccarsi dalla razza… So che non è un problema solo di questa razza. Ma a questi livelli forse si’…. perché anche il pastore tedesco quando andava di modissima alla gente piaceva grosso e qualsiasi privato l’avrebbe comprato anche fuori standard, un bel lupone di 70 cm. Però se andavi in expo con un cane di 66 cm ti buttavano fuori. Sono arrivati a omogeneizzarsiintorno al massimo dello standard (un cane medio 62,50 sarebbe stato considerato un tappo)… ma almeno stavano dentro lo standard. Se addirittura ci si permette di uscire…. per me si perde il controllo della razza. Cioè va a finire che prevale chi ha piu’ “potere”, i giudici devono adeguarsi alla prassi che… si’ lo standad dice rettangolare, ma quadarato è piu’ elegante, lo standardi dice rapporti 2:5, ma in fondo 1:3 è piu’ epressivo, il standard dice sottopelo moderato, ma è risaputo che se ne hanno di piu’ sono piu’ belli…. soprattutto perché quelli che ne hanno di piu’ sono i cani di Tizio de Tizis, grande maestro e guru per la razza…. cioè personalmente magari potrei anche preferire il cane piu’ alto eh… ma è proprio una questione di principio. Pensando a una cinofilia partecipativa non vorrei mai mettermi in casa una razza dove le cose stanno messe in questo modo.

          • x carità hai ragione quando dici che bisogna tenersi nei limiti dello standard,esiste x questo daltronde…
            è che a me i maschi tappi non piacciono e ci sono un paio di allevamenti semi-specializzati in corsi al gusto di tappo…l’esempio che facevo si riferiva a maschi alti 62-63 (come la mia femmina) che pure ho visto spesso oltre ai cani piu grossi…che sono piu gradevoli alla mia vista…
            (comunque l’altezza è tra gli ultimi problemi della nostra razza,ahimè…)
            poi certo l’ideale dovrebbe essere il cane nei limiti che lo standard impone…
            a proposito dell’uniformità dei giudizi,mi è capitato di vedere scene che mi hanno fatto riflettere non poco…tipo gente straincazzata perchè il suo cane eccellentissimo in una expo aveva preso un buono(non molto buono,proprio buono…)maledire il giudice in 3000lingue…ed ecco pure sta cosa,mi lascia un pò pensierosa…
            se i mille giudici prima fossero andati solo a moda?o a nome dell’allevatore?o dell’handler?potrebbe pure essere che il guidice del buono in tutto sto casino fosse stato l’unico lucido…o magari onesto…chi lo sa…
            poi ci sono i casi in cui dallo stesso giudice vengono premiati 3 tipi di cani completamente diversi nella stessa gara…e anche questi meritano una riflessione…
            la non uniformità nei giudizi puo esser dovuta ad un infinità di fattori…

          • In effetti, secondo me, è già in atto una operazione per staccarsi dalla razza(e dallo standard fisico), creando una nuova razza più simile e consona al vero Cane Corso!
            Se cercate su Google “Cane da Presa Meridionale”, vedrete elementi molto più simili alle foto in bianco e nero della razza che agli attuali campioni “boxerati”.
            La razza non è ancora stata riconosciuta e,visti i precedenti, potrebbe essere una fortuna!

          • Conosco il progetto, ma non vogliono recuperare il Cane Corso, bensì il can’e’presa napoletano, cioè l’autenato dell’odierno mastino napoletano …

          • Fortunatamente il cane da presa meridionale non verrà mai riconosciuto dall’ENCI per il volere dei “fondatori” (almeno questo è quello che ho capito io…)

            E’ quasi impossibile entrare in possesso di un cucciolo dato che non vengono venduti ma affidati e sforneranno si e no 1 cucciolata all’anno, meglio così: pochi ma buoni!

          • Posso essere d’accordo con loro, ma una razza non riconosciuta non è una razza (x legge) ma sono meticci … e poi volendo avrebbero già bello e pronto uno standard andando a ripescare il primo standard del Mastino che raggruppava Mastino, Corso e Can’e’presa ….

          • l’antenato mastino napoletano e il cane corso erano la stessa cosa. O meglio, non c’era una linea “netta” di demarcazione. Se guardi le foto dei vecchi mastini sembrano cani corsi attuali… però già in passato c’era una differenza tra i cani dei m…. ricchi, quelli nelle ville signorili che volevano un cane il piu’ grande possibile, col testone, con una bocca da paura, per farne sfoggio, per intimorire e a volte purtroppo per fare stupide scommesse sui combattimenti. Tutte caratteristiche difficilissime da selezionare, ma loro ci si impegnavano. I cani da lavoro nelle masserie invece erano selezionati un po’ meno… lasciati un po’ piu’ a sé e quindi le prime caratteristiche che si perdevano erano proprio la taglia, il testone… cioè si avvicinavano di piu’ al normo tipo…. che per fortuna per lavorare come mandriano o all’occorrenza caccia grossa era meglio. Ma di fatto era un po’ come al nord il “pastore tedesco” (quello dei ricchi, pedigree, prove di lavoro, sas, un mondo a parte) e il “cane lupo”, quello dei contadini che si comprava al mercato. Arrivarono ad essere due razze, ma all’inizio era lo stesso cane.

          • @Denis : sfondi una porta aperta, lo dico da sempre. Ma tra il dire ed il fare c’è di mezzo … la legislazione vigente … per cui una razza per essere tale deve essere riconosciuta. Questo non significa che gli odierni Mastini e molti degli odierni Corso mi piacciano, ma se si deve lottare si deve fare (secondo me) all’interno del mondo ufficiale, con pedigree e tutto il resto … sono opinioni personali.

          • Credo che il cane da presa Meridionale prenda molto spunto dallo standard redatto negli anni ’50,

            personalmente (o sottolineo “pesonalmente”) delle razze se ne potrebbe fare tranquillamente senza

            io vedo il cane come,un animale che sta a fianco dell’uomo e le uniche due cose che deve avere sono la salute e l’attitudine al proprio lavoro sia esso caccia, guardia, difesa, compagnia ecc… poi può avere qualunque nome, colore, forma, dimensione che poco importa… queste cose verranno come conseguenza allo “scopo” del cane

            come si è sempre fatto fino all’800…

            ovviamente da parte dell’uomo ci deve essere il rispetto dell’animale e si deve prendere cura di lui come membro della famiglia quale è (nel limite del possibile)

  6. Ciao Valeria, ho casualmente trovato su: dogperformance.com, due libri col titolo il cane corso e l’altro il cane corso, sono libri con dvd o libri in dvd, ora non mi ricordo, non vengono specificati nè l’autore nè le case editrici, non saranno mica i tuoi?

    • Non sono libri: sono solo DVD, che io sappia. Uno dei due l’ho fatto io (la sceneggiatura, intendo), l’altro no. Ma non mi risulta che ci sia alcun libro insieme!

      • Va bene, credo che cmq valga la pena di adocchiarli, che siano libri o libri in dvd poco cambia, qualcosa di nuovo (per me), da sapere l’avranno pure, credo, in fondo ho un gran margine di crescita nella conoscenza del cc!!!! Penso che li prenderò, basta che siano fatti bene…..

  7. Negativo per il libro del Cane Corso di Olimpia su IBS…io è da un po che ho lasciato la mail perché mi avvisino se gli arriva!
    Se magari lo fate anche voi fanno in modo di ordinarne un po…

    • Purtroppo, come ho detto nell’altro commento, la Olimpia non esiste più. Sinceramente non ho idea di che fine abbiano fatto o faranno i libri superstiti: non sono affari miei (lo sarebbero stati, invece, i diritti d’autore che non vedevo da cinque anni, ma ho bell’e capito che pure a quelli dovrò fare ciao ciao con la manina…). Però non credo proprio che arriveranno nuove forniture, perché non c’è più nessuno a fornire! Quindi credo che l’unica sia fare il giro delle librerie (online e non) e provare a cercare i residui di magazzino. Altrimenti la vedo dura 🙁

  8. Informarsi sulla razza è giusto, giustissimo, sacrosanto, il problema è che i privati (e fin qui ci sta) e spesso anche gli allevatori non sanno “che cosa hanno in casa”, non ti sanno dare informazioni sulle linee di sangue, il loro criterio di selezione è “ah, mah, boh, è figlio di campioni” e non hanno idea di quale debba essere il carattere del Corso. Tutti ti rifilano la storia del molosso dei romani, del cane dei briganti, dell’ausiliario in grado di fermare il toro ed abbattere il cinghiale e poi vai in expo e vedi (e io li ho visti) cani adulti che si urinano e defecano addosso per lo stress e la paura.Ancora una cosa, tutti ti dicono che selezionano per carattere, ma di un cane che tieni chiuso in un box 365 giorni l’anno, del carattere, cosa ne sai ?!? Saluti. Mauro.

    • eh,già…i cani che si pisciano addosso dalla paura mi sa che sono stati una delle gocce che hanno fatto traboccare il vaso della mia speranza(e pazienza…)che amarezza…

  9. Allora, io altre ai libri e agli articoli in rete ho trovato molto utile FB .
    Visto che quasi tutti gli allevatori hanno un profilo si possono prendere info, ma sopratutto si possono prendere info sui clienti soddisfatti l meno e farsi un’ idea!
    Comunque….anche il fattore C ha il suo peso! 😉

    • Titoli molto originali: “Il cane corso” e “Il cane corso”” 🙂
      Uno è DeVecchi,l’altro Olimpia (ed è molto più completo, mentre il primo fa parte di una collana millerazze un po’ tutta uguale ed è più un libro per sciuremarie). Dove reperirli…boh?!? Non lo so, perché la Olimpia ha chiuso, è fallita. Ma penso che su IBS o simili dovresti ancora trovarlo…

  10. Voglio tranquillizzare tutti dicendo che è già da un pò che sto documentandomi su questa razza, passando ore ed ore, giornate e nottate navigando in rete, visitando i vari forum e siti come questo, facendo domande come in questo forum, visitando i siti degli allevatori ecc. ecc.! Chiaramente questo è solo un lieve approccio che può dare solo la minima conoscenza e quindi insufficente per arrivare alla consapevole scelta di un qualcosa di così importante. Cmq mi adopererò per comprare anche i libri di cui sopra, non appena ne conoscerò i titoli! Ti ringrazio Valeria per l’articolo e tengo a sottolineare che dalla mia richiesta, mi aspettavo solo un consiglio disinteressato da chi ama i cani e i corsi in particolare, riguardo la serietà di quegli allevamenti (tra l’altro circoscritti nell’area di Roma e prov., per la mia impossibilità di potermi spostare) se da te conosciuti, ovviamente, così, come spunto, in modo che poi possa andarli a visitare personalmente, valutare e successivamente fare la mia scelta, perchè la decisione finale sarà soltanto la mia, anche se molto disposto a prendere atto dei consigli, soprattutto di chi è più competente di me e da chi meglio di me sà vedere già solo dalla morfologia un prodotto dei cagnari. Per es. il quarto corso dell’articolo è palesemente un boxer, quindi cagnari. Anche per aver modo di poter escludere a priori, appunto, i cagnari o/e gli eredi dei cagnari, che tu conosci molto bene e che io ignoro completamente, non sapevo neanche esistessero se non dopo aver letto il tuo articolo sullo standard del cane corso. Comunque rispetto alle varie morfologie, arrivato a questo punto, mi sono fatto delle mie idee riguardo a come dovrebbe essere o magari come a me piace esteticamente il cane corso, almeno guardando solo i musi e le teste ed indicativamente sono le foto: 2/3 e forse l’ultima che non riesco a visualizzare bene, ma l’estetica, si sà, è solo una goccia d’acqua nel mare!!!!Ti ringrazio di nuovo, mi sei stata comunque d’aiuto e ringrazio tutti i corsari dei consigli appassionati che mi avete dato, ovviamente se avete altri suggerimenti da darmi non fatevi scrupoli, sono tutt’orecchi (come un cocker).

  11. Commento anch’io….proprio perchè il mio cane è una cucciolona di 10 mesi di Corso!!!
    Io da perfetto inesperto e da solo appassionato, senza scopi di gare e riproduzione(infatti ho appena sterilizzato la mia cucciola), quello che cercavo nel mio cane erano 2 cose: la salute e le caratteristiche caratteriali del Cane Corso!!
    Per la salute mi ritengo molto soddisfatto (e faccio mille scongiuri!)…
    Per il carattere, almeno per ora, mi sento altresì soddisfatto e fortunato….troppe volte mi viene in mente l’altro articolo che aveva fatto Valeria sul Cane Corso!!
    Riflessiva ed attenta, socievole ma non repressa, giocosa ma non nervosa….quello che volevo!!!
    Ora parliamo di standard….la mia cucciola di 10 mesi pesa 47 Kg e la dentatura si può dire più a tenaglia che prognata, ma sapete una cosa…..non me ne frega niente!!!
    Anch’io sono uno che cerca di informarsi prima di fare una cosa e ancora di più quando si tratta di prendere con se un cane che ti accompagnerà per molti anni….magari non in maniera così maniacale come Valeria, ma anch’io ho preso le mie informazioni sull’allevatore prima di andare ad essere giudicato da lui se ero idoneo o no a ricevere uno dei suoi cuccioli!!!!
    Purtroppo, credo che ultimamente sia più facile trovare un appassionato allevatore amatoriale che abbia dei buoni Cani Corso, che un allevatore professionale con dei “Campioni” come specchietto per le allodole…cosa che non mi ha mai impressionato, anzi!!!
    Io sono strafelice del mio cane, anche se so che non sarà mai sui libri della razza o presa come esempio di Cane Corso perfetto…..ma solo per quelli che credono che anche i cani da lavoro siano solo cani perfetti se vincono le esposizioni e se sono nelle misure perfette dello standard….io cerco altro!!!

    • Ciao Luigi, mi associo al commento di salvo, vorrei essere fortunato come te e trovare il mio corso ideale, con lo stesso carattere che evidenzia la tua cucciolona, ma stiamo discutendo proprio di questo, alzare il più possibile la percentuale di possibilità nel trovare un cane corso che sia un cane corso e quindi con il carattere del cane corso!!! Colgo l’occasione per chiederti un consiglio o come diciamo a Roma una dritta: in che modo ti sei potuto informare del tale allevamento?

        • Ciao Nimlot, se questo messaggio è per me: non so come fare……sono interessato ad ascoltare cosa hai da dire visto che hai dei corsi e mi sembra che sei anche molto navigata nell’ambiente, hai girato molti allevamenti e frequentanto i concorsi, ma non ho idea sul come poterti contattare

  12. Ops, mi spiace… riporto uno stralcio dell’articolo di tale Massimiliano Stefano, del 23 febbraio scorso, relativo all’Expo di Montichiari:

    “TRIPUDIO PER IL GIUDICE CORNA CHE NON GIUDICO’ I CANI AMPUTATI – Un vero e proprio tripudio di complimenti per il giudice Luigi Corna e per la sua scelta di non giudicare i soggetti amputati durante l’Expo di Montichiari. Il paladino dei proprietari di soggetti integri . Questo è diventato Luigi Corna. Come sempre, ribadendo la mia personale posizione di contrarietà rispetto alla scelta del giudice Corna, non posso non dare spazio ai tanti messaggi giunti al blog da appassionati, espositori e semplici lettori. Quasi tutti in un unica direzione………quella del giudice Corna. A lui va senz’altro il merito di aver posto un paletto ad una discussione che da tempo monopolizza il mondo del cane corso legato alle Expò”.

    Un evento che ha sconvolto il mondo dei “corsisti”, perché un numero considerevole di soggetti, se non addirittura la maggioranza, viene ancora portato sul ring con certificato medico che ne giustifica le amputazioni “per motivi di salute”… e siamo nel 2012.

    Un evento che lascia molto perplesso chi come me è abituato ad altre realtà, poiché il fatto appare incredibilmente anacronistico.

    Personalmente, cercando accordo con un allevatore (affiliato ENCI!) di Cani Corso per l’acquisto di un cucciolo, mi è stato chiesto – se proprio non volevo che gli fosse amputata la coda – di scegliere colore e sesso anzitempo!!!!!

    Da ciò e dall’articolo riportato si capisce che gran parte del mondo “Corso” è un po’ troppo anacronistico!

    Pertanto, un allevamento consono ai tempi d’oggi – riguardo il cane Corso – pare proprio una perla rara… un ottimo motivo per cercare aiuto in chi i cani li ama, li conosce, li alleva e li considera come te! Non credi?

    • Accipicchia…molto al passo coi tempi, decisamente, i corsisti! 🙁
      Sì, Salvo, concordo: è difficile trovare un allevatore serio in questa razza (e mica solo in questa…gli allevatori seri sono merce rara sempre e comunque): ma proprio per questo bisogna che la gente impari a capire, a studiare, a prepararsi.
      Altrimenti prenderà sempre la prima valeriarossi che passa e si fiderà di lei: ma anche lei può sbagliare, anche in perfetta in buona fede. Ripeto: non credo che esista UN solo cinofilo italiano in grado di dire (anche della sua stessa razza) “Io conosco tutti gli allevatori italiani” (a meno che non si parli di razze rarissime, ovvio!) e “sono sicuro al trecento per cento di come lavora il signor X piuttosto che il signor Y”.
      Ci vivi in casa 365 giorni all’anno? Allora forse puoi dirti “sicuro”. In caso contrario potrai sempre dire “per quel che ne so io, X è serio”.< Personalmente, se dovessi comprare un cane su una base del genere, mi comprerei un peluche.

      • Purtroppo qui non si parla della possibilità di sbagliare in buona fede… cosa che comunque lascerebbe un buon margine per fare la cosa giusta. Qui si tratta di un mondo dove la normalità (intendendo anche ciò che è a norma… di legge) diventa anomalia per via di numeri che ancora risultano favorevoli ai vecchi costumi.

        E’ un peccato perché si parla di cani che, oltretutto, dovrebbero essere patrimonio nazionale.

        Ma non c’è nessuno che – senza citare allevatori quantomeno equivoci, così evitiamo il fastidioso impiego di carta bollata – possa sponsorizzare esperienze positive, diciamo normali o, meglio, a norma? Giusto per farsi un’idea di queste presunte chimere…

        P.S. Poi se qualcuno è tanto gentile da annoverare esperienze positive avute in Sicilia io ringrazio particolarmente, perché m’indirizzo con cuor più leggero… senza tuttavia dimenticare – come tiene a precisare Valeria – di valutare la scelta ultima in modo sufficientemente critico!

  13. Cara Valeria, haimé, per replicare a quest’articolo mi servirebbe l’aiuto di… Valeria Rossi!
    Perdonami, ma ritengo quantomeno “forviante” relegare una tale questione all’aspetto estetico, sebbene sia pienamente cosciente di quanto e cosa possa implicare la selezione morfologica di una razza.

    Credo – giusto perché l’ho fatto anch’io – che il quesito in oggetto ti venga posto innanzitutto in virtù dell’etica del selezionatore… e non dell’estetica del cane. Perché l’etica della persona a cui ci rivolgiamo, se corretta – come sai meglio del sottoscritto – risolve di per se gran parte dei problemi. O, quantomeno, dovrebbe essere finalizzata alla risoluzione dei problemi e – indubbiamente – non al lucro. Soprattutto quei problemi – come la salute – che possono interessare il neofita di una razza. (Inutile sottolineare, peraltro, che salute ed estetica il più delle volte nella morfologia di un cane sono legati a doppio filo! Altra cosa che ovviamente sai meglio del sottoscritto)

    Pertanto, in virtù della tua esperienza e cercando un’indicazione coerente al costante e sacrosanto sdegno dimostrato verso i cosiddetti “cagnari”, l’aiuto che ti si chiede nulla ha a che fare con quanto hai scritto che – perdonami – risulta parecchio discutibile se la domanda – ribadisco – ti viene posta da un neofita.
    Infine, non ritengo affatto un casualità che più domande in tal senso ti vengano poste per il Cane Corso, di cui l’allevamento – per tanti aspetti – ad oggi fa realmente rabbrividire (soprattutto chi conosce altre realtà cinofile!). Basta notare, in tal senso, la questione che ti avevo già posto (e che ti ripropongo…) nel link che segue:
    http://www.canecorsomagazine.it/?p=2508

    • Salvo, quando io clicco sul tuo link (come è successo l’altra volta) mi manda all’home page di Cane Corso Magazine…e quindi non riesco ad individuare il post a cui ti riferisci 🙁

  14. Grazie di quest’articolo. I cani corso che vedo in giro sembrano quasi tutti o dei boxer, o dei mastiff o cmq delle mucche grasse e basse…

        • eh chi ha detto che il prognatismo non serve a niente? il prognatismo serve ai cani mandriani per non lasciare segni sulla pelle dei capi di bestiame che dovessero venir morsi per essere controllati. L’importante è che il prognatismo non sia eccessivo, oltre 1 cm.

          • Sergio, infatti è noto che tutti i cani corsi attuali lavorano sulle mandrie… 🙁
            A parte questo, la stessa funzione può farla benissimo la tenaglia.

          • e come la metti allora con cani che lavorano sulle mandrie (o ci lavoravano) come gli aussie e…. taaaa-taaaa! pure i rottw dove il prognatismo è difetto gravissimo da squalifica? .. 😉

          • il cane corso salta al musello, all’orecchio o alla pelle del collo di un bovino da contenere. Il rott governa il bestiame con l’abbaio e circondandolo correndo, l’australian lo tallona e pizzica il garretto. Non ha caso tutte le razze bull sono prognate a parte i bull terrier che il toro non l’hanno mai visto e combattevano tra loro.

          • Sergio: i TTB, tutti ! sono a forbice, american pit bull terrier compreso e sono tutti la selezione da ex combattenti, e se nn era richiesto a loro di chiuder bene, nn so a chi altri…. rimangono bull inglese e francese, boxer e carlino (mi pare)

          • Durante il riconoscimento della razza e successivamente (vedi Civitella Alfedena) i cani controllati furono trovati tutti a forbice, tanaglia, forbice rovescia, solo che quelli a forbice rovescia li definirono all’epoca “prognati”. E poi nel primissimo standard del Cane Corso faceva bella mostra di se la frase “In nessun modo deve ricordare il Mastino Napoletano” che, appunto, era stato riconosciuto con chiusure accettate forbice e tenaglia …. cosa rimaneva? Il prognatismo! Bravi ….

          • con la parola bull terrier intendevo tutti i terrier di tipo bull (dato che il bull terrier è stato il primo), questi cani come anche il dogo che chiude a tenaglia hanno un presa forte e salda la migliore essendo in rapporto 1:2 (parte viscerale: parte cranica della testa). Detto questo un cane che chiude a tenaglia o a forbice ferisce molto di più di uno che chiude con un leggero prognatismo. Le ferite sono volute dai propietari di pitbull e di dogo perchè così l’altro cane nel combattimento sanguina e crepa prima (o il cinghiale nella pampa), ma in un contesto di masseria dove i capi di bestiame non dovrebbero andare in contro a ferite per evitare infezioni e rovinare il cuoio sarebbe meglio che il cane non lasciasse grandi sfregi o tagli sulla pelle dell’animale. ( leggetevi il libro di casolino, senza nulla togliere all’autrice di questo sito, insieme ai suoi libri prendete anche quello) Ciao 😉

          • @Sergio : per cortesia, la bocca per il cane è l’equivalente delle mani per noi, riescono a fare cose incredibili ed hanno un controllo eccezionale, non ho mai visto una cagna ferire i suoi cuccioli spostandoli, indipendentemente dal tipo di chiusura! In natura NON esistono animali prognati ed il prognatismo nai cani (come nelle persone) è una patologia che ha come unico effetto di alterare la masticazione e quindi la capacità di nutrirsi. Inoltre il prognatismo consiste nell’accorciamento dell’arcata dentaria superiore, quindi in un’accorciamento della canna nasale che porta deficit (anche grandi) alla capacità respiratoria … comunque lo guardiamo un cane prognato NON è un cane funzionale …

          • la chiusura a tenaglia è molto rara e quasi impossibile da “fissare” come modello unico. Il dogo argentino ce l’ha sullo standard… ma andate a vedere quanti cani ce l’hanno in realtà…. E questo è ben comprensibile perché basta mezzo millimetro perché l’arcata dentaria si ritrovi davanti o dietro. Possono esserci cani geneticamente identici, ma uno chiude a forbice e l’altro a forbice rovesciata solo per un discorso di “postura”… d’altronde anche a noi umani l’apparecchio può modificare la disposizione dei denti entro certi limiti.
            La grande lacuna della cinotecnia ufficiale che fa capo alle pubblicazioni del solaro è che non si fa distinzione tra “forbice rovesciata” e prognatismo. Il prognatismo sta alla forbice rovesciata come l’enognatismo sta alla forbice. Però chiamando sui vari standar “prognati” i cani a forbice rovesciata si è lasciato passare il messaggio che il prognatismo può essere un tipo di dentatura ammessa e da li’ è partito tutto il fenomeno degli ipertipi che hanno poi prodotto razze veramente prognate. Cioè dove i denti inferiori non solo si trovano davanti ai superiori ma ci passa in mezzo un dito… non c’è piu’ contatto. Il prognatismo come l’enognatismo non sono assolutamente dentature funzionali… oltretutto in contrasto anche con funzioni biologiche: le femmine usano gli incisivi per recidere i cordoni ombelicali e quindi se i denti magari combaciano…. soli che adesso c’è già l’ostetrica con le forbici, sempre ammesso che la femmina sia sveglia… vabbeh, non divaghiamo.
            La dentatura a forbice e la dentatura a forbice rovesciata possono essere invece dentature funzionali. La forbice rovesciata è una dentatura specializzata nella “presa”. Per trattenere con forza. Qeulla a forbice per tagliare e ferire. Provate voi stessi a trattenere un foglio di carta con polllice e indice provado prima a mettere il pollice sotto e poi il pollice sopra. In un modo c’è una presa salda e nell’altro si recide. La dentatura a tenaglia sta a metà…. ma se uno standard ammette la dentatura a tenaglia, si ritrova “necessariamente” anche tanti cani a forbice rovesciata.

          • Sì, Denis, ma se un cane va in presa con gli incisivi è un cane da presa del cavolo, eh! 🙂

          • @Denis : mi trovi d’accordo in tutto e per tutto su quello che dici, tranne l’esempio del foglio di carta 🙂 come se la presa del cane fosse concentrata sugli incisivi e non su canini, premolari e molari che sono MOLTO più grossi e forti 🙂

          • Ops, sorry…non avevo letto questo commento quando ho risposto a Denis. L’avevi già detto tu!

          • si’ ovviamente la presa è a bocca piena… mica ho detto che i cani con chiusura a forbice non possno andare in presa (e nemmeno che quelli con forbice rovesciata hanno bisogno delle posate per mangiare una preda abbattuta)…. è solo quel “piccolo tocco in piu'”… se c’è una differenza è da quel lato. Per il resto possono essere funzionali entrambe le dentature. E ovviamente la tenaglia che sta in mezzo.

  15. Buon giorno Valeria!
    E’ da tempo che non posto commenti qui, ma seguo sempre ‘Ti presento il Cane’ e trattandosi del Cne Corso non riesco a trattenermi dal dire qualcosa…
    E cioè che cogli perfettamente il cuore della questione: chi è interessato a questa razza dovrebbe assolutamente evitare di far le cose in fretta e dovrebbe invece maturare degli adeguati CRITERI DI VALUTAZIONE informandosi bene, visitando allevamenti, visionando diversi soggetti per capire chi è davvero il Corso, qual è l’attuale situazione della razza e che cosa lui (la persona che intende farne un compagno di vita) vuole davvero.
    In realtà ormai provo un profondo disagio a leggere e parlare del Corso, a volte davvero mi sento male a sentire certe cose da parte di allevatori ed addetti ai lavori, cioè da parte di colore che dovrebbero essere gli esperti e i ‘tutori’ della razza.
    Ad esempio – e scusatemi, ma ora faccio un preciso riferimento – sicuramente saranno la mia imbecillità ed il mio alto livello di rimbambimento a rendermi insopportabile la lettura su fbook della pagina del comitato tecnico della SACC…Infatti, proprio per i problemi di cui soffro ed ai quali prima ho fatto cenno, mi sembra di scorgere in quella pagina o un esasperato, cavilloso ed inutile tecnicismo o mere schermaglie personali o discussioni sul ‘sesso degli angeli’…il che mi da un impressione di una vacuità e di una ridondanza insostenibili…
    E non posso che scuotere il capo e ripetere…POVERO, POVERO CANE CORSO…SIC
    Ah! Io conosco uno solo dei tuoi libri sul Cane corso, quello pubblicato da Olimpia e, come ti avevo già scritto, lo trovo prezioso, tra l’altro, perchè non è la solita noiosa monografia sulla razza, ma una lettura realistica e chiara della situazione della razza e del suo allevamento…Ma qualè l’altro tuo lavoro sul Corso?

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Ultimi articoli

Scarica la nostra app!

E' gratuita e potrai rimanere facilmente aggiornato su tutti i nostri contenuti!

Scarica l'app per sistemi Android
Scarica l'app per sistemi Apple

Ti presento il cane
Condividi con un amico