venerdì 29 Marzo 2024

ENCI & De Agostini: chiariti i dubbi, i corsi per corrispondenza hanno anche il loro perché

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI –  Premessa numero uno: rimanere arroccati su posizioni preconcette non è mai una bella cosa: e siccome critico chi lo fa, personalmente cerco di non farlo (traduzione: ho cambiato idea sui corsi per corrispondenza).
Premessa numero due: bisogna riconoscere che il dottor Guido Galimberti, direttore del Centro Europeo di formazione (quello dei corsi per corrispondenza De Agostini) è una persona particolarmente gentile e paziente. Ogni volta che spernacchio i suoi corsi su Tpic, infatti, si prende la briga di rispondermi con educazione e civiltà e di darmi tutte le spiegazioni del caso.
Onore al merito, perché non è soltanto questione di essere bravi PR: tant’è che altri personaggi con posizioni e incarichi equivalenti, “presi di mezzo” dalla sottoscritta (anche se solo con ironia), si sono presentati in passato con minacce di azioni legali o con semplici ma roboanti  “vaffa” (in formule più o meno forbite, ma concettualmente equivalenti),  quasi sempre tornati al mittente con gli interessi perché è difficile dialogare e spiegarsi con chi assume atteggiamenti particolarmente arroganti.
Educazione e civiltà premiano evidentemente molto di più, perché nel corso di una lunghissima telefonata, nella quale abbiamo sviscerato insieme tutti i “pro” e i “contro” dell’educazione cinofila per corrispondenza, alla fine mi ritrovo costretta ad ammettere che:
a) si-può-faaaaareeeeee!!! (cit. da Frankenstein Junior, se per caso esistesse qualcuno al mondo che non ha visto il film);
b) se viene fatta nei modi e alle condizioni che mi sono stati descritti (e che non sono esattamente quelli che sembravano emergere dal comunicato del Sciur Balducci) non c’è poi una gran differenza tra la parte teorica di un corso CEF e quella di un qualsiasi altro corso per educatori cinofili…anche perché poi il corso CEF comprenderà anche la famosa “parte pratica” dalla quale, parlando di cani, non si può evidentemente prescindere.
Ma non vado oltre, perché lo stesso dottor Galimberti si è offerto di scrivermi una lettera che potesse chiarire tutti i punti rimasti dubbi.
La pubblico integralmente qui sotto:

Buongiorno,
Sono Guido Galimberti, il direttore del Centro Europeo di Formazione, e desidero rispondere all’articolo di Valeria Rossi sul riconoscimento da parte di ENCI dei corsi CEF.
Valeria Rossi nel suo articolo si pone la domanda fondamentale: “come si fa ad insegnare a qualcuno a relazionarsi con i cani senza pratica” ?
Non è nostra abitudine arrampicarci sugli specchi, e per di più porta sfortuna se si rompono; per questo la nostra risposta è chiara e univoca: NON è possibile.
Credo però che occorra però spazzare il campo da un equivoco di fondo che ha (giustamente) scandalizzato Valeria Rossi e i lettori: l’accordo ENCI-CEF non è una scorciatoia per evitare le 50 ore di pratica previste dal disciplinare ENCI per accedere all’esame di iscrizione al registro per addestratore cinofilo.
Anzi, rinforza questo concetto chiedendo ai suoi allievi di effettuare preventivamente un periodo di tirocinio presso un campo addestramento, un allevatore o una sezione ENCI per poter integrare quanto appreso nella parte “teorica”.
Dopo questo tirocinio sarà possibile per l’allievo frequentare il corso pratico di preparazione all’esame e solo dopo questo percorso potrà sostenere l’esame.
Vale allora la pena di soffermarsi sui principi su cui si basa l’accordo ENCI-CEF:
– L’Enci ha nei suoi scopi statutari la promozione e la diffusione della cultura cinofila in Italia e può vantare i contatti con importanti centri di formazione e addestramento, CEF ha dalla sua la centenaria esperienza editoriale e di divulgazione della cultura di De Agostini, è in grado di effettuare investimenti consistenti per preparare materiali didattici di eccellenza e ha la possibilità di raggiungere il più grande numero di persone grazie ai suoi canali di comunicazione.

– Con questo accordo ENCI e De Agostini uniscono le loro forze per assicurare alle persone che desiderano iscriversi al registro per addestratore cinofili una formazione eccellente, tutt’altro che virtuale o alla “nintendog” ma basata su una conoscenza teorica di qualità e una formazione pratica rigorosa.

– Valeria Rossi si preoccupa anche del fatto che un iscritto alle specializzazioni per toelettatore o venditore pet-shop possa di diritto veder riconosciuta dall’ENCI la sua formazione come credito formativo.
Credo che si tratti di una sua evidente provocazione giornalistica all’interno di un articolo senza dubbio gustoso (ma sulla quale molti lettori si sono scatenati con i loro commenti), e la risposta è ovvia: unicamente l’indirizzo Addestratore è considerato da ENCI come credito formativo. E’ vero però che ENCI onora del suo patrocinio anche le altre formazioni del corso per Professionista Animal Care in virtù della loro qualità didattica e per il loro contributo alla diffusione della cultura cinofila.

– In ultimo, Valeria Rossi solleva anche il tema del costo, a suo avviso forzatamente esorbitante, che una formazione di questo tipo dovrebbe avere. Su questo punto voglio rassicurarla: il costo totale resta allineato a quello delle formazioni presenti sul mercato, grazie agli accordi che il CEF ha stipulato con alcune delle migliori scuole presenti in Italia. Con il vantaggio non indifferente per i nostri allievi di poter trovare sicuramente un corso nella propria regione. E questo è un altro motivo che ha indirizzato il direttivo ENCI: i corsi CEF non saranno in concorrenza con i corsi attualmente organizzati dalle scuole, ma al contrario potranno davvero permettere la frequenza a tante persone che oggi, per motivi logistici, non possono permetterselo.

La scelta se frequentare un corso a distanza o in presenza è ovviamente una scelta personale e le due opzioni hanno i loro punti positivi e la loro legittimità se fatti con rigore e serietà. Ricordo solo che istituzioni prestigiose si affidano sempre di più a questo metodo di insegnamento.
Quello che il CEF si propone di fare è di permettere alle persone una scelta, secondo le proprie disponibilità e preferenze. Sono per questo amareggiato delle reazioni vivissime riscontrate su questo e altri blog, e spero con questo mio intervento di aver fatto un po’ di chiarezza sul tema e risposto ai dubbi dei lettori attenendomi strettamente ai fatti e alla realtà delle cose. Ringrazio fin da ora tutti i lettori che vorranno intervenire costruttivamente, lasciando da parte se possibile i possibili pre-giudizi. Un cordiale saluto

Restano, ovviamente, alcuni dubbi: per esempio sul livello tecnico dei corsi teorici, su quali saranno le scuole scelte per affiancare il binomio ENCI-CEF nella parte pratica e così via. Ma questi, in realtà, sono gli stessi dubbi che assillano chiunque debba cercare una buona scuola  “tradizionale”, non per corrispondenza.
Il dottor Galimberti, sicuro della validità del materiale didattico proposto, mi farà l’ulteriore gentilezza di farmelo avere in visione e quindi, una volta ricevutolo, potrò fornirvi le mie impressioni in merito. Per il momento, comunque, ritengo che, avendo già fatto l’ENCI questa scelta (che in realtà continua a lasciarmi leggermente perplessa: ma per la quale devo ammettere, dopo le spiegazioni ricevute – che la perplessità sia più pregiudiziale che fondata…), tanto vale cercare di collaborare affinchè da questa partnership possa sortire qualcosa di veramente positivo.
Invito quindi a mia volta i lettori – specie quelli interessati al settore educazione-addestramento – al dialogo con i responsabili CEF, che leggeranno i loro commenti, cosicché da una posizione esclusivamente critica si possa – perché no? – passare a “dare una mano” agli organizzatori di corsi che hanno sicuramente il grosso pregio di poter essere seguiti da chiunque e dovunque.
Quindi, i commenti sono (di nuovo) liberi…e se potranno  essere anche costruttivi, sarà tanto di guadagnato per tutti.

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66 Commenti

  1. Meglio un corso come tecnico presso l’Università ! Oltretutto non solo il mio veterinario ma anche altri si fanno aiutare nel bisogno da colleghi ! Soldi buttati via !!!!!!!

  2. Salve a tutti, mi chiamo Lisa e il corso lo sto facendo, anche se a rilento a causa del mio attuale lavoro e problemi con genitori anziani che mi occupano la maggior parte del tempo. Fortunatamente, i docenti e gli organizzatori hanno fin d’ora avuto pazienza e corretto sempre i miei esami. Sto imparando molte cose nuove ed interessanti. Sto quasi finendo gli esami, per così dire, normali e tra qualche settimana preparerò gli ultimi, quelli per la specializzazione di istruttore! E’ vero che ci vuole la pratica in campo ma anche la teoria, come in tutte le cose, è una base di partenza. Comunque, le nozioni che ho studiato mi stanno permettendo di vivere in modo più completo la vita con i 5 cani che ne fanno parte! Una meticcia di nove anni e quattro jack russel. E se qualcuno ha idea della razza, sa che non sono cagnolini molto semplici da gestire!!! 🙂 Ringrazierò sempre CEF, per avermi dato questa possibilità di studio! I miei cagnolini sono un pochino meno contenti, visto che spesso li misuro, li peso, controllo i loro movimenti, comportamenti……..insomma, mi fanno da caviette!!! hihihi I CANI…..ESSERI MERAVIGLIOSI!

    • Ma, scusate la riesumazione del post, non mi è ancora chiaro; gli stage sono previsti nel piano di studi del corso di formazione oppure è necessario che lo studente vada a proporsi come stagista in qualche campo di addestramento, ovvero facendo tutto per conto proprio?

  3. Buonasera,
    Gradirei avere alcune delucidazioni in merito al corso formativo di professionista Animal Care, riguardo la
    specializzazione di addestratore cinofilo.
    Gradirei sapere se l’offerta formativa teorica del CEF è uguale a quella proposta di qualsiasi corso enci?
    Qual’è il prezzo del corso riferito solo alla specializzazione per addestratore cinofilo e se il corso è disponibile a Palermo.
    In attesa di una risposta le porgo i miei distinti saluti.

    grazie.

  4. Ciao a tutti, ho da poco scoperto questi corsi CEF. Sarei interessata ad iscrivermi, ma non ho trovato da nessuna parte un’informazione essenziale… a parte il pagamento rateizzato fino a 24 mesi, che va bene… ma quanto costa in tutto il corso completo per Addestratore cinofilo? vale a dire Animal Care+master addestratore… e poi, altra cosa, mi pare di aver letto che le 50 ore di pratica per l’iscrizione all’albo non sono comprese nel prezzo del corso: è vero? grazie mille….

  5. Buonasera,
    volevo chiedere al sign. Guido Galimberti (o a chiunque abbia notizie in merito), se l’attestato ricevuto tramite il corso sia o meno riconosciuto in tutte le regioni.

    grazie.

  6. Parliamo di Assistente veterinario.

    I volumi sono ben fatti, semplici nella comprensione e spaziano dalla cura degli animali pre e post operatorio, preparazione all’operazone della visita, preparazione della strumentazione per le operazioni, lettura e comprensione delle analisi del sangue e delle urine e modalità di prelievo di questi fluidi organici;
    E poi ancora, gestione scorte farmaci, eventuale gestione negozio pet annesso all’ambulatorio, gestione archivio pazienti con anamnesi degli animali curati.

    E’ da fare per capire quanto è interessante.
    Inoltre in DVD allegato ti fa meglio comprendere quanto spiegato nei testi.
    Come dicevo, ho fatto esaminare i volumi ad alcuni veterinari della zona che li hano trovati ben fatti e curati nell’esposizione.

    Se vuoi fare animal care e addestratore, aggiungi anche assistente veterinario in modo da completare la tua formazione.

    ADDESTRATORE CINOFILO

    Il master è composto da tre volumi e 2 verfiche finali per un totale di 4 esami (2 questionari e 2 esami scritti).
    Di questi 3 volumi 2 sono scritti da Massimo Floris, valente veterinario, docente e addestratore (ha partecipato anche a dei mondiali con il suo ET uno splendido Malinois); da Angelo Gazzano (medico veterinario e ricercatore del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa.

    Il terzo volume, dal titolo: “L’Addestratore Cinofilo – Approfondimenti e consigli” è scritto da una addestratrice e valente scrittrice (a volte caustica e ironica) che penso conosci già: Valeria Rossi.

    Sono fatti veramente bene e non sono tanto facili come si possa pensare ma nel contempo sono comprensibilissimi.
    Non è semplice riuscire a scrivere in maniera così “da testo universitario” e nel contmpo mantenere il contesto facilmente comprensibile.

    Sono tre ottimi professionisti.

    Il corso spazia dalla psicologia canina, ai condizionamenti (classico e operante), dalla rieducazione all’educazione di base al cane buon cittadino.
    Vi sono tantissimi altri argomenti che scoprirai se decidi di iscriverti ( e io te lo consiglio=.

    Per enrambe le specializzazioni si fanno degli stage della durata da 1 a 6 mesi.
    Alla fine del percorso di studi verranno rilasciati degli attestati che ti consentiranno di lavorare in proprio (addestratore) e presso dei medici veterinari (assistente veterinario).
    Inoltre frequentando le 50 ore di pretica e l’esame finale, si è iscritti nell’albo nazionale degli istruttori ENCI.
    Io ne sono entusiasta e l’ho consigliato anche ad altri che stanno quasi a metà percorso e ne sono contenti anche loro.
    Compila il form di informazione che trovi sul sito del CEF e ti chiameranno entro 15 giorni.

    Lo consiglio caldamente se si vuole lavorare con i cani e gli animali in genere.
    E poi il costo (che le scuole cinofile voglio pagato in 3 rate) lo puoi dilazionare fino a 24 rate.

    Spero di vederti tra noi studenti.

  7. Oggi o domani ti parlo del master addestratore e di assistente veterinario.
    Intanto assistente veterinario l’ho terminato e ho pure l’attestato. Ciao.

  8. ciao a tutti.qualcuno mi saprebbe dire come e dove vengono svolti gli esami?e poi per quanto riguarda la parte di tirocinio,non ho ancora capito se c’è un numero prestabilito di ore…

  9. Grazie mille Isabella! Gentilissima! Aspetto le tue impressioni per i prossimi libri allora!! Grrazie e buono studio! 🙂

  10. Ciao Alba. si sono iscritta al corso in queztione maprima di affrontarlo devo terminare assistente veterinario (mi mancano due esami).
    Il Cef manda con cadenze programmate, i volumi dei otsi. Manca poco e mi arriveranno quelli di addestratore. Nei master vi è anche un dvd che fa vedere in pratica la trattazione degli argomenti studiati.
    Sino ad ora tutte le materie studiate sono state esaustive e ben fatte. Nel master assistente veterinario ti spiegano anche come leggere le analisi del dangue, come prelevare il sangue e le urine e sltre cose.
    Appena mi arriveranno i volumi e il dvd di addestratore, se vuoi ti scriverò le mie impressioni.

  11. Ciao isabella.. vorrei chiederti qualche cosa visto che tu frequenti proprio i due corsi che piacerebbe fare a me.
    se hai voglia mi potresti specificare cosa ti insegnano nel master di addestratore cinofilo? ti spiegano tutte le tipologie di addestramento e anche le attività sportive?(UD, agility, sheepdog, obedience, disc dog ecc ecc) o è un discorso piu generale?
    grazie mille

  12. Io sto facendo il corso Animal Care + Assistente Veterinario (Patrocinato ENCI) e + Addestratore Cinofilo (Riconosciuto ENCI).
    In tutto 28 esami/verifiche.
    Superate 20.
    Finito il tutto per iscrivermi all’albo nazionale addestratori Enci, non basta il solo attestato di addestratore cinofilo rilasciato dal CEF (che ti permette comunque di educare e/o lavorare presso scuole cinofile), ma devo fare un tirocinio (stage) che va da 1 a 6 mesi e poi 50 ore di pratica ed esame finale.

    Gli altri Master di Animal Care sono patrocinati Enci.

    Perchè CEF/Enci e non altri istituti?
    Perchè il CEf è una garanzia con la sua esperienza centenaria nell’editoria e l’Enci è l’unico Ente ad oggi riconosciuto dallo Stato Italiano e da ben due ministeri.

    Come dice qualcuno sono scelte e io mi sono affidata all’ENCI e al CEF che reputo ottimo per i suoi corsi validissimi.
    Credo che il Dr. Galimberti abbia esplicato meglio di me.
    Io il consiglio che posso dare è di provare a chiedere informazioni direttamente al CEF.
    Non è ne impegnativo ne altro. Quando vi chiameranno chiedete qualsiasi cosa. Sono persone squisite e preparate.

    Io ho fatto vedere i testi ai veterinari di zona e li hanno giudicati positivamente.
    Poi se qualcuno dice: “assistente veterinario non esiste come figura professionalee rispondere che purtroppo l’Italia è indietr” potete sempro rispetto ad altre nazioni europee ma che si sta muovendo da poco in tal senso tanto che un corso d assistente veterinario è in atto presso l’università di udine. Ma dura tre anni e costa molto di più di quello del CEF e tratta le stesse materie.

    Inotre se la figura di assistente veterinario non esiste, è invero che molti veterinari ne hanno assunti per assisterli e per svolgere anche le mansioni dell’impiegato/segretario, per le pulizie, per farsi aiutare nelle operazioni, preparazione degli animali alle stesse ecc. ecc.

    Informatevi presso il CEF:
    http://www.centro-europeo-formazione.it/

  13. salve vorrei iscrivermi al corso di toelettatore della de agostini ma ho un po di perplessita’…non ho ben capito come funziona e se c’e’ una parte pratica

  14. Ciao valeria e salve a tutti volevo porre una domanda: premesso che adoro stare con i cani lavorarci insieme ecc, sto svolgendo un corso enci e una volta uscito di lu avrò bisogno di qualche anno di esperienze per potermi ritenere addestratore,secondo voi dopo tutto questo tempo si può arrivare a vivere facendo l addestratore? Faccio tutto questo per passione però se voglio passarci più tempo e farlo in maniera piu professionale devo riuscire a tirarci fuori qualcosa perchè ovviamente bisogna campare 🙂 e poi secondo voi è meglio specializzarsi sullo sport sull educazione e rieducazione o su lavoro(caccia tartufi ecc)

    • Daniele, secondo me, dopo un corso di base a un paio di anni di pratica, si può cominciare a lavorare professionalmente, iniziando magari dalle cose più semplici (cuccioli, cuccioloni, educazione di base…) e continuando a studiare, studiare, studiare (non dico sui libri, ma seguendo i professionisti da vicino) per specializzarsi in una o più discipline. Il discorso economico a mio avviso non può essere fatto a priori (tipo: “guadagnerò di più rieducando o facendo agility?”), ma a posteriori. Ovvero: sono più bravo a rieducare o a fare agility? (agility giusto per fare un esempio qualsiasi, eh! Può essere UD, Mondioring, Disc dog…quel che è). E ancora prima: mi piace di più rieducare o fare sport?
      Perché secondo me, nonostante tutti i giochetti, le prese in giro, i guru-mica-guru, il marketing e compagnia bella…alla fine della fiera, in questo mondo, sopravvive chi è bravo. E per essere bravo deve essere: a) preparato; b) avere un buon feeling con il tipo di attività che sceglie di fare (altrimenti può diventare bravino, ma BRAVO nin zo).

      • Cara Redazione (non so se dietro a questo nick c’è Valeria) commento solo questa tua frase:
        “Perché secondo me, nonostante tutti i giochetti, le prese in giro, i guru-mica-guru, il marketing e compagnia bella…alla fine della fiera, in questo mondo, sopravvive chi è bravo. E per essere bravo deve essere: a) preparato; b) avere un buon feeling con il tipo di attività che sceglie di fare (altrimenti può diventare bravino, ma BRAVO nin zo).”

        Si puoi avere ragione non lo nego. Sopravvive chi è bravo, ma per mia esperienza sia diretta che indiretta, oggi chi sopravvive è chi si sa vendere meglio e non sempre è il più bravo.
        Oggi i bravi sono osteggiati da chi fa il guru e sa imbonire gli altri, ma se gli viene sottoposto un vero cane (non uno che ha poco o nulla carattere e fa le cose per inerzia) subito prendono le distanze e dicono che il cane è ingestibile.
        E così il cane passa da un guro pseudo addestratore all’altro fino a quando diventa veramente ingestibile (non per colpa sua ma per confusione indotta) e dopo aver aggredito qualcuno, questi stessi guro consigliano nel migliore dei casi psicofarmaci o adirittura l’abbattimento.

  15. Salve a tutti. Da qualche mese mi sono iscritta al corso di addestratore cinofilo. In primis perche’ sono padrona di un cane che adoro, per migliorare le mie conoscenze in merito a coloro che sono veramente i migliori amici dell’uomo e per approfittare di un occasione che altrimenti non potrei cogliere. A differenza di molti, sopratutto in questo periodo di magra, ho la fortuna di avere un lavoro; su turni; ed ho una bimba. Avrei, per ora una sola grande critica da fare: da un paio di mesi circa sono in attesa del secondo volume che non arriva mai. E questo, da parte mia, vi mette in cattiva luce, sopratutto se vi devo pagare……

    • Marika, guarda che la cadenza delle spedizioni è segnata sul tuo contratto! Varia in base al metodo di pagamento che hai scelto. Io per esempio ho scelto il metodo di pagamento più lungo e le spedizioni sono trimestrali.

    • Dipende se hai rateizzato il corso.
      In base alla rateizzazione, le spedizioni dopo il primo invio, sono mensili, bimestrali e trimestrali.
      Controlla sul tuo contratto la cadenza delle spedizioni.

  16. Volevo ringraziare il Centro Europeo di Formazione per aver capito la mia situazione, che non ho difficolta’ a descrivere qui:
    all’atto della mia iscrizione avevo fatto presente che presto avrei aperto una partita iva (oggi sono lavoratore dipendente nell’informatica, ma ancora per poco…) per poter fare anche altre attivita’, tra cui la cinofilia.
    Avevo quindi fatto presente che avrei avuto bisogno a breve della fattura, non appena il commercialista mi avesse aperto la partita iva.
    Nella fretta e pressione che ti mettono le persone del marketing/commerciale di De Agostini (anche diverse telefonate al giorno prima della firma…e trovo che dovrebbero abolire questo modo di fare troppo aggressivo, stile gestori telefonici, che risulta molto odioso), non avevo scritto che volevo la fattura subito, ma semplicemente perche’ ancora non in possesso di P.IVA.
    Ma trovo troppo restrittivo il poter rilasciare la fattura subito o mai piu’, soprattutto in casi come questi, dove le persone pagano per prendere un attestato per iniziare un’altra attivita’, quindi magari di li’ a poco dovranno aprire una partita iva. Mi pare quindi penalizzante non far scalare dai costi il costo del corso.
    Non solo: invece credo che sapere che si puo’ scalare dai costi possa incentivare di piu’ le persone ad iscriversi, sapendo che è un costo deducibile.

    Cmq volevo ringraziare il C.E.F. perche’ hanno acconsentito a farmi la fattura del corso.

    Questo fatto gli fa’ molto onore, e li mette nel gruppo delle aziende che capiscono i problemi dei loro clienti.

    Saluti.
    S. de Matteo

  17. Buonasera,
    Argomento: emissione della fattura del corso di formazione.

    L’avevo fatto presente, che stavo per aprire la partita iva e quindi ne avevo bisogno,
    per scalarmi giustamente i costi di avviamento di attivita’,
    e a maggior ragione, pagando io ratealmente (quindi per il principio di competenza e cassa,
    si puo’ fatturare o a singola tranche oppure tutto alla fine, come fa’ il dentista…)

    Pero’ pare che la mia richiesta sia stata liquidata, dopo ben 14 gg. di attesa, e ben due email
    (che diverso trattamento…dopo essere stata perseguitata dalla prevendita finche’ non ho firmato…),
    dopo averlo fatto presente fin da subito, con un “non è possibile”….

    Faccio presente che cosi’ non si aiutano certo le persone che, oltre a dover avviare attivita’,
    e pagare costi di avviamento, vorrebbero anche poterli scalare quei costi…

    E cmq, non capisco come mai l’emissione della fattura debba essere un optional,
    e tra l’altro non capisco: questi ricavi come vengono tassati?

    Mi informero’.

    Saluti.
    S. de Matteo

    • Vai sulla pagina FB del centro europeo di formazione e chiedi li (non scrivere nella parte riservata ai consigli altrimenti è difficile che chi deve risponderti noti il tuo scritto).

  18. Salve a tutti, io mi sono iscritta al corso d’istruttore cinofilo, i primi libri che ho da poco ricevuto, sono a dir poco fantastici, facili da seguire, molto dettagliati e professionali, nulla è lasciato al caso o tralasciato, sono molto contenta del prodotto; mi entusiasmano in ogni pagina che studio! alla fine di questa settimana penso di inviare la mia prima scheda d’esame e speriamo in bene, sono ansiosa di capire se ho “lavorato” bene e spero di migliorare comunque di volta in volta…ciò che mi spavente è il fatto che ormai è da tanti anni che non studio più e mi rendo conto di avere il “cervello bloccato”! ma spero con questa esperienza, di tornare sulla cresta dell’onda come un tempo!
    Ragazzi, che vi devo dire…io ci sto provando e ne sono contenta…..e lo consiglio, sopratutto a chi non ha molto tempo x studiare (io ho un’autoscuola e credetemi che non ho tempo di andare alle lezioni dell’università o perdere ore interminabili per fare un esame)…studio una o due ore la sera e mi ci strafogo il sabato o la domenica…scrivo, mi faccio appunti e cerco di elaborare il tutto!
    Si, sono proprio soddisfatta!
    In bocca al lupo a tutti gli iscritti e buono studio!!!! Lisa

    • ciao lisa ho letto wuesto post e ti scrivo per sapete come procede il corsp visto che vorrei fsrlo anche io, si capiscono bene i libri anche se non si hanno nozioni nel ramo? sono molto lunghi?grazie mille

  19. Il Centro Europeo di Formazione ha preso accordi con una rete di Centri di Formazione Riconosciuti Enci distribuiti in tutta italia per permettere ai suoi allievi di seguire la preparazione pratica necessaria per l’esame di iscrizione al registro addestratori.

    La forza del CEF e la partnership con ENCI offrono il vantaggio di poter effettuare nella tua zona questa preparazione pratica, con un programma specifico dedicato agli allievi che si sono formati con noi. Il tutto a condizioni di particolare favore che i CFRE interessati concedono esclusivamente ai nostri allievi.

    In pratica, quando sarai alla fine della tua preparazione, potrai eprimere la tua volontà di sostenere l’esame ENCI telefonando alla nostra segreteria che ti inserirà nel gruppo di allievi che abitano nella tua regione.

    Se hai ancora dubbi non esitare a chiedre al consigliere didattico che ti ha seguito fino ad adesso o se preferisci puoi anche postare le tue domande sulla nostra pagina Facebook http://www.facebook.com/centro.europeo.formazione

  20. Salve
    ma una volta finito il corso teorico dove vado a fare le 50 ore di pratica? Chi mi segnala a quale centro rivolgermi? Attendo risposta urgene per decidere se iscrivermi, grazie.

    • E’ lo stesso CEF che ti segnala la scuola Enci più vicina a te dove fare i tre WE di pratica ed esame finale.
      Sempre che tu dopo l’attestato voglia continuare e diventare istruttore ENCI. (cosa che consiglio).

  21. salve sono Paola, sono iscritta al corso cef per assistente veterinario e a quello di addestratore cinofilo.Volevo chiedere al dott. Galimberti se c’e’ richiesta di assistenti veterinari oppure nelle varie cliniche o ambulatori sono gli stessi laureandi in veterinaria ad occupare questi ruoli. Grazie per la risposta.

    • Buongiorno Paola,
      la tua domanda è senz’altro corretta e metti il dito in una diatriba annosa sul ruolo di veterinari, tecnici veterinari, infermieri veterinari.
      Il nostro paese è per questo ancora una volta in ritardo rispetto altre realtà senz’altro più strutturate in questo senso.

      Infatti, più che chiedersi se nelle cliniche sono i laureandi a svolgere il ruolo di assistente veterinario, è necessario interrogarsi sulla indispensabile necessità di una figura di assistente veterinario come ruolo complementare e di ausilio a quello del veterinario.

      Quello che ti posso dire che il Centro Europeo di Formazione attiva regolarmente dei tirocini presso ambulatori e cliniche veterinarie.
      La formazione che stai seguendo ti darà le basi per poter presentarti con tutte le credenziali corrette e ottenere uno stage nella struttura a te più comoda.
      Con i miei auguri per il proseguimento del tuo studio

  22. Ciao Roberta,
    nella parte base un corso copre il comportamento del cane e del gatto.
    Puoi vedere meglio gli argomenti in:
    http://www.centro-europeo-formazione.it/f/docASA.html
    Il master per addestratore è sicuramente molto più completo e comprende:
    • nozioni di comportamento del cane e psicologia canina
    • etogramma del cane;
    • apprendimento ed educazione
    • controllo e prevenzione zoonosi;
    • Storia e teoria dell’addestramento
    • la figura dell’addestratore per per cani da utilità, compagnia, agility e sport: compiti, preparazione, regole di base da seguire ecc ecc
    • la normativa che riguarda la figura dell’addestratore
    • deontologia dell’addestratore
    • I luoghi e i materiali per l’addestramento
    • metodiche di addestramento;
    • metodiche di allenamento;
    • tecniche di primo soccorso.
    • le unità cinofile
    • la pet therapy
    • la normativa che riguarda il possesso di un cane e i rischi legati a cattiva condotta dello stesso.
    • la sicurezza professionale dell’addestratore (operare in sicurezza, la sicurezza del cliente, assicurazioni ecc.)

    • Salve dot galimberti volevo chiederle se si.tratta anche l argomento.del clicket training e dei cani.guida e quanti volumi sono per il master e se hanno.un buon approfondimento?

  23. Grazie a tutti per i commenti chiari e onesti, anche io sono stata contattata per sottoscrivere il contratto per il corso e per me è l’unica soluzione possibile lavorando soprattutto sabato e domenica per tutto il giorno…cioè impossibile frequentare qualsiasi tipo di corso aimè…Volevo chiedere a chi ha ricevuto già il materiale se comunque senza il master di addestramento successivo, viene trattato in qualche modo il rapporto cane-uomo,l’educazione e via dicendo…grazie mille a tutti.. e buono studio….

  24. Ciao a tutti e a Valeria un caro saluto.

    Sono la creatrice della prima pagina italiana su FB sui Jack Russell, “Jack Russell Terrier for dummies and experts”, e ovviamente appassionata di cani, ho una coppia di JRT e mi accingo ad aprire un allevamento amatoriale.

    Per vivere non ho bisogno di questo, faccio l’informatica da 30 anni, e ancora ho lavoro.

    Amo i cani per lo stesso motivo per cui avete scritto qui piu’ di qualcuno: perche’ sono esseri viventi VERI, AUTENTICI, non inquinati da soldi e altre brutture della societa’ odierna.
    Con questo non li antropomorfizzo, ma rispetto e coltivo uguagliazne e differenze interspecie.

    Per mia natura non sono una persona superficiale: sei mesi fa, quando dopo tanti anni ho deciso di riavere un cane, e mi sono innamorata di questa piccola razza cosi’ intelligente, ho iniziato ad entrare nel mondo dei jackisti.
    Ho trovato di tutto: allevatori professionali pluripremiati che ti danno un cane di sei mesi non socializzato, quindi inibito (grazie al comportamentalista Adriano Carta della Muratella che mi segue ancora il mio cane), con certificati che anziche’ attestare “la buona salute” al momento della cessione, attestava “la sana e robusta costituzione al momento della nascita” (cose un po’ diverse, direi…), senza uno straccio di contratto (“mai fatto contratti”, mi sono sentita dire….della serie “non mi servono, visto che vendo….” ma non dovrebbero essere di legge, visto che si danno fior di soldi???). Ho preso un cane che per il primo mese ha avuto di tutto: congiuntivite, vaccinazioni malfatte, otite, diarrea ogni due per tre, finche’ non ho capito (da sola….vet a parte..ma questo è un altro problema: il pressappochismo imperante di medici e vet) che il drontalplus non sarebbe mai bastato…e da sola gli ho dato antibiotici (esco da otto anni di case farmaceutiche, ne so qualcosa). Idem per la cucciola che ho preso da poco: tracheite NON diagnostica dal vet figo sotto casa con megastudio….ma al vet del canile.

    Tutto questo delirio dopo:
    – essermi iscritta al forum dei JRT, ed essere stata linciata e calunniata pubblicamente e trattata come una maltrattatrice di cani solo perche’ ho rifiutato un contratto capestro di una vendita con riserva da un allevatore amatoriale (“se a mio avviso il cane è maltrattato, me lo riprendo”…e chi sei tu, Cacini????)
    – stesso trattamento dentro gruppi su FB sui JRT
    – addirittura due tre donnette (una delle quali si guadagna da vivere in nero vendendo copertine per cani…) hanno telefonato e scritto al prestigioso allevamento dicendo di NON DARMI IL CUCCIOLO PERCHE’ IO MALTRATTO I CANI!!! E QUESTO SENZA CONOSCERMI!!

    Bene. Malgrado tutto, perdono le tizie, sospendo la denuncia per calunnie ed ingiurie pubbliche, e le donnette fingono di essermi amiche. Io, dopo mesi nell’ambiente, mi rendo conto dei profondi BUCHI che ha L’AMBIENTE CINOFILO, sotto tutti i punti di vista. Il primo: non avere un punto di riferimento SERIO sui JRT, senza le solite foto del proprio cane e scemenze varie. Confido la mia idea alle donnette: mi rubano l’idea e creano una loro pagina. Per reazione, ho creato la mia pagina, insieme ad altri professionisti in vari campi, tutti complementari a quello cinofilo, piu’ due allevamenti, e ho avuto il risultato che ho avuto: faccio beneficenza al canile MURATELLA grazie ad un produttore di cibo che mi fa’ il 33% di sconto. In pratica ho creato un Gruppo di Acquisto Solidale sul cibo per cani. E non mi fermo certo qui. La mia idea, condivisa da Adriano Carta, con cui lavorero’ insieme, è quella di un approccio ONESTO, EQUO E SOLIDALE, tutto l’opposto a quanto ho visto e toccato coi miei occhi nell’ambiente cinofilo, almeno quello dei JRT, dove le eccellenze non sono quelle premiate, ma quelle dietro le quinte delle expo, anzi, che le expo non le vedono proprio perche’ non gli interessano.

    Scusate il lungo prologo, ma era necessario per farvi rendere conto del livello di nausea a cui sono arrivata, che mi ha spinto ad impuntarmi con la mia pagina FB. E’ stato a questo punto che ho iniziato una indagine sui corsi.
    Io sono una delle iscritte al corso De Agostini, e devo dire il primo approccio (tolta l’insistenza da marketing school della tizia nel periodo di interregno tra il contatto e l’acconto) è positivo: mi sono anche consigliata con il signor Adriano Carta, il quale mi ha poi consigliato di integrare la formazione con Master in altre scuole, non a distanza. Devo dire comunque che i prezzi, da quello che ho visto, sono addirittura buoni, rispetto ad altri corsi famosi in italia.
    Un aspetto che mi ha colpito favorevolmente è stato senza dubbio il riconoscimento ENCI, e il tentativo della DE AGOSTINI di voler dare le basi per un approccio cinofilo a tutto tondo: approccio che seguiremo io e il signor Adriano Carta nelle iniziative che stiamo portando avanti, e che hanno PRIMA DI TUTTO, il ben-essere del CANE e del suo UMANO: un rapporto bi-direzionale paritetico nella umanita’ e amore, che, vista la sempre crescente complessita’ della vita, pianeta, e societa’ di oggi, sta “imprintando” anche i DNA dei due componenti.

    Concludo questo mio super.commento (mi piace scrivere…) dicendo che il tentativo mi pare ONESTO: ai posteri e alla grande VALERIA l’ardua sentenza. :-))

    Ho gia’ fatto notare alla DE AGOSTINI una LACUNA: l’assenza del MASTER per ALLEVATORE (ALMENO AMATORIALE).
    Per quanto ne so, non esiste un corso per gli aspiranti allevatori amatoriali: qui ognuno si prende una coppia di cani e fa cuccioli per venderli, senza alcuna preparazione. Proporro’, se non esiste gia’, una sorta di PATENTINO PER ALLEVATORI AMATORIALI, che EDUCHI sotto gli aspetti BUROCRATICO, PSICOLOGICO, NUTRIZIONALE, specifici di RAZZA, specifici di ALLEVAMENTO E CURA, i “signori” che ho avuto la sfortuna di incontrare.

    BUON PROSEGUIMENTO A TUTTI E BUONO STUDIO! E GRAZIE A VALERIA PER AVERCI DATO LA POSSIBIITA’ DI QUESTO CONFRONTO.

    STEFANIA DE MATTEO

    • Ciao Stefania sono Paola e anch’io sono iscritta al corso De Agostini per assistenre veterinario + addestratore. Mi interessava sapere quali sono le scuole dove poter approfonfire i master nelle scuole non a distanza, perchè io ne conosco una (che non cito) che è abbastanza cara!!!! Grazie

    • Ciao,
      Chiedi a Valeria Rossi com’è il corso CEF visto che è una delle ralatrici e il suo testo è dato anche in dotazione.

  25. Ciao Lisa,
    grazie mille per la risposta!
    Spero veramente ne valga la pena di fare questo corso e che sia all altezza della situazione…Anche io non ho molto tempo disponibile, avevo visto degli altri corsi per addestratore ma tutti volevano una presenza costante per una settimana o 15 giorni..Ma chi ha tutto questo tempo? In Italia e molto difficile aprire i propri orizzonti se si lavora, quindi ti capisco. Ho 2 cani, 2 pastori tedeschi, che mi occupano molto il tempo, li addestro 3 volte alla settimana, ma vorrei capirne talmente tanto da essere sicura al 100 per cento, capisci cosa intendo?
    Un giorno mi piacerebbe aprire una pensione per cani, sarebbe il mio sogno, e vorrei avere almeno una qualifica valida, vorrei solo capire, per la parte pratica, dove ti mandano a farla…
    io abito in provincia di Varese, E tu??
    Spero che i libri parlino di etologia e psicologia canina…tu hai visto qualcosa che parla di cose del genere?
    Grazie,
    Sara

    • Ciao Sara, perdona il ritardissimo ma con la scuola guida son sempre di corsa! ho iniziato il mese scorso a studiare realmente e ti dirò che il materiale che ho fin’ora ricevuto mi piace davvero tanto…è molto descrittivo e selezionato e sopratutto serio. finalmente questa settimana spedisco le pagine del mio primo esame…speriam in bene!cmq nel proseguo ti farò sapere come va.
      Ah, dimenticavo…io sono della provincia di Verona, precisamente Legnago.
      A presto…ciaoooooo

  26. Ciao Lisa,
    Anche io ero attratta da questi corsi e ho ricevuto la chiamata per informazioni. Qualcuno conosce esattamente come il corso venga strutturato?
    Di cosa parla il materiale didattico?
    Cosa si studia esattamente?
    Io per via del mio lavoro su turni, non posso dedicare due sett ininterrotti ad altri corsi, sembra che in questo paese nessuno lavora, quindi mi farebbe comodo una cosa del genere..per addestratori cinofili.
    Qualcuno ha notizie piu’ precise?
    Grazie,
    Sara

    • Ciao Sara, ti dirò ch’è il primo corso di questo tipo che mi imbatto e me lo sono cercata io su internet;non mi ha chiamata nessuno per propormelo. Oggi mi sono iscritta e la settimana prossima dovrebbero arrivare i libri ma ne ho già scaricata qualche pagina dal sito e ti dirò che il materiale mi è piaciuto.
      Purtroppo, io faccio insegnante ed istruttrice di scuola guida, nonch’è la titolare, per cui sono full tutto il gorno e prima delle 22 non arrivo mai a casa. Quindi, come puoi capire, tempo di studiare e fare l’università non ne ho proprio..ecco il perchè di questa soluzione. Finito il corso posso fare l’esame all’ENCI per iscrivermi all’albo. Spero vada tutto per il meglio. Ho un sogno nel cassetto e non vorrei fosse un’altra delusione. Sono stanca di lavorare con le persone; ultimamente ho più soddisfazione con la mia cucciola di jack russel che con l’autoscuola! Una ragazza ha fatto un corso simile per toelettatrice bestiole, con siua e tra pochi giorni aprirà un picolo negozio in un paese vicino al mio. Io cercavo qualcosa che poi mi riconoscesse ENCI e l’ho trovato col CEF. Io ci provo….se va tutto bene ne sarò riconoscente a vita…s’è na bufala(ma non credo proprio) li strangolo!!!! hi hi se hai pazienza e ci teniamo in contatto ti dirò come sta andando!!!!
      A presto. Lisa

      • CIAO,volevo sapere come ti stai trovando con il corso e se c è un limite di tempo per le iscrizioni,dato che vorrei iscrivermi anche io.

  27. Salve, ho ricevuto oggi la telefonata per le varie info sul corso addestratori….sono sempre stata molto scettica sui corsi per corrispondenza, ma sono anche dell’avviso che in America corsi di questo tipo sono all’ordine del giorno e loro sono avanti di parecchio rispetto a noi; comunque sia, lunedì quando mi richiameranno, darò il consenso per iniziare il mio master; ho deciso di farlo in primis perchè mi fido del marchio “DE AGOSTINI”, a parer mio è sempre sembrata una ditta seria; secondo perchè son arcistufa di fare scuola guida ed avere a che fare con le persone….meglio le bestiole vah! terzo perchè ho il mio primo cucciolo di razza(ho sempre avuto bastardini), è una jack russel e la trovo molto intelligente e con tanta voglia d’imparare ma la sua padrona(io) non sono in grado di darle ciò di cui ha bisogno, perciò ho deciso di imparare prima io!..per relazionarmi meglio con lei! e ringrazio tutti voi che con i vostri pareri mi avete aiutata a decidere! Lisa

  28. ciao sono Paola io invece volevo sapere qualcosa di piu’ sul corso di teccnico veterinario. Qualcuno l’ha gia’ fatto?

  29. 50 ore … O.o

    non ce la faccio non riesco a non pensare alla frase:”le 50 ore di pratica previste dal disciplinare ENCI per accedere all’esame di iscrizione al registro per addestratore cinofilo.”

    ma io che ne ho fatte 400, solo per l’esame APNEC è perchè ho la testa di legno??

    • Non hai la testa di legno. Hai fatto la tua scelta. Credo che quello che hai avuto da 400 ore di corso è di più di quello che ti può offrire un corso di 50 ore. In tutti i campi ci sono scuole che offrono livelli di preparazione differenti, l’importante è saper scegliere: basta confrontare i programmi, i prezzi e le modalità di svolgimento. E poi, come già detto più volte su questo portale, un corso serve per poter iniziare a fare l’educatore e se prima di cominciare ti prepari bene è meglio. D’altronde in molti dei corsi offerti la pratica viene svolta esclusivamente col proprio cane, tu invece hai visto e lavorato con molti cani di canile e di privati. L’APNEC alle sue scuole chiede almeno 100 ore di pratica. Forse L’APNEC è meglio dell’ENCI?

  30. Per me bisogna alternare più volte pratica con teoria, e gli stessi insegnanti dovrebbero far vedere nella pratica quello che spiegano nella teoria, e viceversa spiegare quello che si è visto nella pratica. Se non è possibile, le due cose devono comunque avere una stessa regia. Ho dubbi sulla pratica

  31. Per me i corsi per corrispondenza per educatori cinofili, tolettatore, sono validi considerando i corsi che ci sono in giro; ma quello che non capisco è il corso per assistente veterinario perchè se andiamo a vedere ci sono facoltà universitarie di 3 anni che danno tale formazione e ovviamente anche più completa; quindi perchè un corso per corrispondenza dovrebbe formare assistenti veterinari se esistono già delle facoltà universitarie?

  32. Ah ecco, grazie del chiarimento Guido Galmberti. Questa cosa mi era proprio sfuggita.
    Allora attendo il materiale 🙂

  33. A Redazione: concordo pienamente. Sono anch’io dell’avviso che i corsi ENCI non siano completi a priori, perché per formare veramente bene una persona ci voglio anni di pratica e non ore. Ma questo è un’altro discorso, perché nell’articolo mi pareva si parlasse di altro e cioè se il corso a distanza può essere valido come il corso fatto di persona. Personalmente (ma è un’idea che mi sono fatta senza avere visionato il materiale) temo che possa avere delle mancanze e quella che di primo acchito mi salta all’occhio è la non specializzazione nelle varie sezioni.

  34. Silvia, di primo acchito concordo con te.
    Però il dubbio che mi viene è un altro.
    I corsi riconosciuti per addestrotori ENCI (quelli fatti fisicamente e non per corrispondenza) prevedono questa scaletta: una parte teorica di base uguale per tutti e, fatta questa, una persona decide in quale sezione specializzarsi.
    C’è la sezione 1 (specializzazione in addestratori per cani da utlità, compagnia, agility e sport), c’è la sezione 2 (specializzazione nell’addestramento dei cani da bestiame) e c’è la sezione 3 (specializzazione nell’addestramento dei cani da caccia).
    Visionando quello che si trova sul sito DeAgostini, invece, questa distinzione delle sezioni non esiste. Quindi vedo un grosso buco.
    http://www.centro-europeo-formazione.it/blobs/com.cardiweb.cardiboxv6.cm.business.Article/2040176493184681585/fichierpdf/1/Piano%20di%20studi%20del%20Corso%20per%20Professionista%20Animal%20Care.pdf
    (è un file pdf, non so se si vede)
    Ora, per meglio approfondire, ho richiesto che mi venisse inviato il materiale che danno la possibilità di visionare su richiesta. Dopo che l’avrò visto potrò dare un giudizio più serio.

    • Valentina, mo’ non vorrei sembrare, di punto in bianco, il difensore d’ufficio della DeAgostini…però il “buco” io lo vedo più nei corsi ENCI che in altri. Nel senso che non mi spiego come si possa, in 50 ore (perché tante sono quelle richieste dall’ENCI per la parte pratica: e questo è il primo “buco”, perché ce ne vorrebbe almeno il doppio solo per cominciare a “farsi un’idea” di cosa sia un cane “dal vivo”), parlare addirittura di specializzazioni.
      Capirei se ci fossero 50 ore sul “cane in generale” (che per certi versi non esiste, ma per molti altri sì!), visto che chi si fregia del titolo di educatore o addestratore non dovrebbe essere uno che ti dice: “Hai un bracco? Allora, no, sorry, io parlo solo di bovari”, ma uno che almeno una base generale ce l’ha) e POI altre 50 ore di specializzazione (fermo restando che mi suona stranissimo l'”addestramento del cane da bestiame” – di cui notoriamente l’Italia PULLULA!, e la totale assenza di “educazione del cane da compagnia”, che sarebbe di gran lunga la più richiesta). Ma così, a mio avviso, il buco di partenza ce l’ha l’ENCI.
      Comunque anch’io aspetto il materiale informativo per poterne capire di più.

    • Ciao Valentina, sui programmi e le sezioni enci non metto bocca, non ne ho le competenze, quel che difendo è solo la legittimità della formazione a distanza indipendentemente dal campo. 🙂
      Essa però, ripeto, deve essere ben concepita e uguale nella sua versione “di persona” e “a distanza”.
      Ecco forse le discrepanze di programmi o la durata dei corsi sono fattori che rientrano nella “buona progettazione” del corso che deve esserci a monte. 🙂

    • Valentina,
      a pagina 4 del contratto di iscrizione e nel sito si evince chiaramente che con i corsi CEF è possibile solo l’ammissione alla sezione 1: specializzazione in addestratori per cani da utlità, compagnia, agility e sport.

  35. Ciao Valeria, per me i corsi in cui la parte teorica viene svolta a distanza possono avere lo stesso identico valore di quelli frontali, a patto che siano ben condotti.
    Ti dico la mia esperienza. Io sto frequentando un corso a distanza per diventare giudice certificato nel mio campo, l’arte tessile.
    Questo corso ha la durata di 3 anni e si compone di una parte teorica e una pratica. Posso dirti che la parte teorica è composta di cose da studiare e ricerche da fare e richiede di farsi letteralmente il “culo quadro” per rispettare le scadenze e presentare in tempo le tesine che servono per passare agli step successivi.
    Non è diverso dal dover frequentare delle lezioni frontali, io ho del materiale, altro me lo devo cercare, se mi servono chiarimenti e spiegazioni ho una tutor che posso contattare in ogni momento.
    Quel che è diverso è che se non fosse stata prevista la formazione a distanza io non avrei avuto la possibilità di partecipare a questo corso dato che si svolge in inghilterra.
    La parte pratica sarà invece svolta materialmente e per questo andrò in inghilterra, ma mentre posso permettermi di andare li per brevi periodi per la pratica, non avrei mai potuto fare altrettanto per i 3 anni richiesti di teoria e pratica.

    La formazione teorica è valida, richiede molto impegno, nonostante quanto si possa pensare, e la pratica verrà svolta esattamente come se avessi fatto il corso frontale.

    Insomma, a mio avviso, se il corso teorico è ben pensato e strutturato, anche a distanza può avere un gran valore.

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