giovedì 28 Marzo 2024

Il collare elettrico: parliamone senza ipocrisie né estremismi

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Sto leggendo, grazie alla gentilezza di una lettrice che me l’ha prestato, l’ultimo libro di Cesar Millan (non intendevo comprarlo perché non mi va di regalare soldi a qualcuno che non stimo, ma non ho la mente così chiusa da rifiutarmi di leggere qualcosa solo perché l’ha scritta una persona che non stimo): e devo dire che, se non avessi visto all’opera questo signore in decine di filmati che girano su Youtube, leggendo solo quello che scrive per le prime cento pagine (sono arrivata più o meno lì) avrei pensato a qualcuno che la pensava esattamente come me. I concetti espressi, infatti, li condivido quasi interamente, ed è un vero peccato che Millan sia il classico esempio di “fate quel che dico, ma non quel che faccio”, perché poi è lui stesso ad agire in modo totalmente contrastante con quanto esprime sulla carta. Ma non è di questo che voglio parlare, bensì del fatto che, arrivati a pagina 114, si incappa purtroppo in una calorosa difesa (preceduta da un “sono contrario al suo utilizzo, MA…”: altro tipico esempio di coerenza) del collare elettrico, chiamato “collare elettronico” perché è più politically correct (ma quel che fa è comunque dare impulsi elettrici: quindi possiamo anche chiamarlo “collare stimolante”, “collare con la scatoletta” o “collare Mariuccia”, che  il risultato non cambia).
Millan apre la sua difesa con la più classica delle scuse: “Non fa male!” (e infatti lo usa).
Stessa identica scusa che mi viene riproposta ogni due per tre da persone che sostengono di “averlo provato sulla propria pelle” e di aver sentito solo “una pizzicatina” (uno mi ha mandato pure il video). Poiché io appartengo alla categoria delle persone che l’hanno provato sulla propria pelle, e che invece ha sentito un male della madonna, posso solo presumere che qualche furbetto abbia fatto provare il collare a loro all’intensità minima, mentre io ho provato quella che normalmente viene impiegata sul cane. Ma tutto questo è comunque ininfluente, a mio avviso, perché comunque si tratta di una sensazione sgradevole. Vogliamo dire che non è dolorosa? Okay, diciamolo. Però “fastidiosa” lo è, e su questo credo che nessuno (esclusi forse i masochisti) possa essere in disaccordo.
Molti dicono: “Vabbe’, dai, è come prendere la scossa statica dalla macchina”. Okay.  Ma VI PIACE? Dopo averne presa una (casualmente), quante volte siete disposti a ritoccare macchine cariche di elettricità statica, per ripetere questa simpatica esperienza?

No, perché la domanda è questa: quando, quanto e perché  troviamo eticamente corretto sottoporre il cane a una sensazione sgradevole?
La risposta “Quando dobbiamo correggere un suo comportamento ad alto rischio per la sua vita” può – in linea teorica – trovarmi d’accordo: devo però aggiungere che in tutta la mia vita cinofila non ho MAI trovato un solo caso in cui questi comportamenti non potessero venire corretti in modi diversi. Non avendo però incontrato né lavorato con tutti i cani del mondo, sono anche disposta ad ammettere che esistano casi in cui l’uso di una punizione remota traumatica (se non è traumatica non può essere efficace) è davvero indispensabile.
Resta però il fatto che il collare elettrico, in nove casi su dieci, venga usato per l’addestramento e non per il recupero comportamentale.
E viene usato soprattutto nelle discipline di morso (UD, Ring, Mondioring), che proprio per questo motivo – oltre che per l’insensata campagna contro “gli addestratori” in generale, e contro il collare a strangolo in particolare – hanno perso la loro  immagine (corretta) di discipline sportive in cui si dava modo ad un certo tipo di cani di esaltare le proprie caratteristiche naturali, ed hanno assunto quella di “discipline da macellai” o giù di lì.
Il fatto è che l’attacco alla figura dell’addestratore è sostanzialmente stupido e quello al collare a strangolo facilmente smontabile… mentre quello al collare elettrico secondo me è ampiamente giustificato.
Trovo infatti che non eticamente pensabile di insegnare qualcosa a un cane attraverso il dolore, ma neppure attraverso il fastidio o il disagio.
Trovo anche non si possa minimamente paragonare il fastidio/disagio che prova un umano adulto, mettendosi volontariamente il collare elettrico e quindi sapendo benissimo quello che lo aspetta, con lo chock ripetuto enne volte) di un fastidio/disagio che ti arriva a tradimento e che non hai modo di capire. Quello che prova il cane, semmai, è paragonabile a quello che proverebbe un bambino di due-tre anni (anche perché, ricordiamolo, la mente del cane ha uno sviluppo simile a quella di un bambino di quell’età) ricevendo una scossa elettrica.
Se volete davvero testare l’effetto del collare elettrico, anche a bassa intensità, non dovete provarlo su di voi, ma su un bambino piccolo: allora vedrete che il bambino scoppia a piangere (anche se ha ricevuto solo una “pizzicatina”), perché l’effetto è tanto più choccante quanto più è incomprensibile.
Esiste uno studio dell’Università di Sassari, nato in risposta all’ordinanza del TAR che ha annullato (cosa che non tutti sanno) l’ordinanza del 2005 che vietava l’uso e la vendita dei collari elettrici, che dichiara come non possa esistere un uso proprio di questo strumento.
E proprio qui sta la differenza con il collare a strozzo, che può essere utilizzato in modo assolutamente incruento e sena causare alcun dolore al cane: il collare elettrico non offre questa opportunità.
O non viene usato, ovvero non viene azionato (ma allora non serve a niente), oppure causa dolore/fastidio: non ci sono vie di mezzo.
Lo studio dell’Università di Sassari, che si può trovare su Unilibro a questo link, per chi fosse interessato), spiega in modo dettagliato gli effetti della corrente elettrica sull’organismo. Riporto qui un brano particolarmente esplicativo:

Interessante (se si può usare il termine) verificare che in caso di corrente alternata le basse frequenze, a parità di tensione ed intensità, sono molto più pericolose rispetto a quelle molto elevate, che correnti con un basso voltaggio e con una debole intensità sono capaci di stimolare i muscoli ed i nervi, che la corrente quando incontra una bassa resistenza tende a farsi strada attraverso la superficie cutanea senza coinvolgere gli organi interni, mentre quando le resistenze sono alte essa attraversa la pelle e si fa strada attraverso i liquidi organici, che sono buoni conduttori e se durante il suo percorso incontra organi vitali, come il cuore, questo può giungere alla fibrillazione sino all’arresto cardiaco.
Inoltre dai vari studi si evince come il fatto che l’organismo venga ripetutamente sottoposto a scariche elettriche comporti un continuo peggioramento nella capacità dell’organismo stesso di sopportare e, di conseguenza, aumentino le possibilità di effetti patogeni. Particolarmente importante è tutta la parte in cui si analizza la regione anatomica del collo e i muscoli e nervi coinvolti.
Del resto, mi pare di ricordare che alcuni teorici dell’addestramento tradizionale mostrino proprio le stesse relazioni per spiegare l’efficacia di alcuni strumenti correttivi come anche il collare a punte, sottolineandone l’azione su importanti centri nervosi.
I muscoli del collo rivestono l’esofago, la trachea, le ghiandole salivari.
Intervengono non solo per i movimenti di quella regione, ma fungono da bilanciere cefalico, regolano la deglutizione, i movimenti inspiratori, la dilatazione del torace. I vasi sanguinei e i nervi nella regione del collo, soprattutto i nervi, possono inoltrare l’impulso elettrico ad altri organi o tessuti; senza tediarvi troppo con tutta l’esposizione scientifica, solo alcuni cenni riguardanti i nervi della regione del collo: un deficit del nervo facciale può predisporre il cane a patologie quali congiuntiviti, lesioni corneali ma anche cheratocongiuntiviti secche, inoltre, innervando anche le ghiandole salivari questo nervo è responsabile delle sensazioni gustative della lingua.
Il Nervo vago ha fibre che convogliano tre tipi di sensibilità: gustativa, generale (della laringe, faringe e dai visceri innervati da questo nervo) ed esterocettiva (proveniente dalla cute dell’orecchio esterno).
Data l’ampia distribuzione di questo nervo, appare ovvio come una sua disfunzione possa avere varie ripercussioni che coinvolgono diversi organi ed apparati.
Sono molti i riflessi viscerali controllati da questo nervo tra i quali, la deglutizione, la tosse, lo starnuto, il vomito; a queste bisogna aggiungere le importanti azioni che esso svolge sull’attività cardiaca, in modo diretto, e su quella respiratoria, in modo indiretto regolando la fisiologia della laringe.
La corrente elettrica, anche se dotata di elevata intensità e tensione, scaricandosi nel corpo del cane non sempre provoca lesioni obbiettivamente rilevabili. Possono esserci, ad esempio, lesioni cutanee, emoraggie della cute o delle mucose, angiospasmi e molto frequentemente edemi localizzati, ma anche contrazioni dei muscoli innervati dai nervi interessati dalla stimolazione elettrica.
Se l’ impulso ha un’intensità elevata e/o perdura per un tempo relativamente lungo (8 secondi per quasi tutti i collari elettrici in commercio) questo può determinare l’attivazione di nervi posti in profondità del collo, quali ad esempi il nervo frenico, il laringeo, il vagosimpatico oltre ai vari nervi motori.
In questo caso le conseguenze sono ben più gravi: contrazioni tetaniche del diaframma, spasmi laringei; arresto della respirazione per tanto tempo quanto persiste lo stimolo.
Tutto questo si ripercuote quindi anche a livello dell’apparato respiratorio ove si potrebbe osservare edema acuto del polmone, sfiancamento degli alveoli polmonari con lacerazioni e piccole emorragie nel tessuto interalveolare.
Appare un quadro di enfisema acuto traumatico dovuto prima di tutto alle contrazioni dei muscoli respiratori della gabbia toracica, della laringe e del diaframma, che perdurano tanto quanto il passaggio della corrente, e poi ai bruschi, frequenti, disordinati e profondi atti respiratori che il cane compie appena cessa l’azione della corrente.
Inoltre a carico delle pleure si potrebbero osservare piccole emorragie, così come in molti altri organi, zone di enfisema sottopleurico. Ci può essere presenza di emorragie puntiformi diffuse nel midollo, nell’encefalo e nelle relative meningi.
Per non parlare dell’influenza sull’attività cardiaca, l’ azione della corrente elettrica sul cuore si esplica mediante i centri motori ed attraverso spasmi delle coronarie; generalmente si ha aumento della frequenza delle contrazioni con notevole diminuzione dell’energia cardiaca e della pressione sanguigna; altre lesioni che possono essere conseguenza del passaggio della corrente elettrica, riguardano il sistema circolatorio periferico e l’apparato muscolare scheletrico.
Emorragie possono apparire anche in altri organi e tessuti a livello esofageo,sottofaringeo, a livello di cardias, pilorico, delle vie biliari e di tratti più o meno lunghi di intestino. che possono causare turbe più o meno gravi alla normale funzione dell’apparato digerente. Insomma, lo stimolo dolorifico o quantomeno fastidioso, che il collare elettrico procura al cane ha sul suo fisico effetti che possono essere, specie con utilizzo prolungato, devastanti, oltre ad avere un’azione devastante a livello psichico, dovuta proprio all’effetto fisico provocato dall’attraversamento della corrente elettrica.

In tutto questo si potrebbero notare (per quanto ovviamente amplificate) analogie con lo studio presentato dall’ ASETRA sui danni causati dal collare a strozzo. E allora qualcuno si chiederà: perché la Rossi difende il collare a strozzo e se la prende tanto con quello elettrico?
La risposta è sempre la stessa: perché è possibile, anzi è DOVEROSO, utilizzare il collare a strozzo senza strozzare nessuno e quindi senza causare nessuno dei danni elencati (la differenza con il collare fisso, in tal caso, sta solo nelle emergenze – per esempio cane che tira all’indietro, se lo sfila e può ritrovarsi libero in mezzo a una strada trafficata – nelle quali dà una sicurezza infinitamente maggiore ad ogni altro strumento), mentre non è possibile utilizzare il collare elettrico senza far danni. Non c’è un modo etico, non c’è un modo non traumatico, non c’è un modo innocuo di utilizzare questo strumento: si può andare solo dal “causare poco dolore” al “causare molto dolore”, ma anche il cosidetto “uso proprio” è sempre un uso fastidioso e (stando agli studi sopracitati) dannoso, almeno a lungo termine.

Il bello è che tutto questo lo sapevano benissimo i maestri dell’addestramento italiano. Sulla rivista “Il pastore tedesco”; organo ufficiale della SAS (che è il Club il razza) a pagina 25 del numero 53, anno 1983, si leggevano le seguenti parole: “Ho notato che molti soggetti presentati nelle prove sono stati lavorati con il collare elettronico, meglio conosciuto come TELETAC. A questi conduttori devo dire che certi metodi non possono in assoluto far loro onore, ed essi non sono degni di far parte di una società che ha per scopo anche la tutela di una razza. Questo è stato un argomento molto discusso in una riunione della WUSV nel corso della quale è stato biasimato l’impiego di questi strumenti: questi sistemi sono stati banditi dalla SV e la SAS si allinea a questa decisione. Vi prego dunque di considerare il cane come un essere vivente e non come oggetto sportivo. Il settore della SAS interverrà con energia nei riguardi di coloro che ne faranno uso, con il potere che gli compete , se lo riterrà necessario, provvederà alla denuncia alle autorità competenti con la motivazione “Maltrattamento di animale”.
La firma di Roman Guerrino Ezio, tuttora il più esperto giudice di prove di lavoro e direttore della SAS.

Cos’è cambiato, in questi trent’anni?
Sono diventati più sofisticati i mezzi? Certo, in parte sì: ma un collare elettrico continua a fare la stessa identica cosa che faceva trent’anni fa, ovvero dare scosse elettriche al cane.
L’unica cosa che è davvero cambiata, e mi sconfessi chi è in grado di farlo, è la quantità di denaro che gira intorno al mondo dell’addestramento: che trent’anni fa, tutto sommato, era un “giro” di quattro gatti, mentre oggi coinvolge un numero elevatissimo di persone e di interessi.
Quello che purtroppo è successo è che gli utilizzatori di collari elettrici, e su questo non c’è possibilità di discussione, hanno ottenuto i famosi “risultati”: i vincitori (e parlo di grandi competizioni internazionali) hanno tutti usato il collare elettrico, il che ha sdoganato completamente lo strumento (con la scusa immancabile che da quelle persone veniva “usato correttamente”, che “veniva usato bene” eccetera) ed ha permesso ovviamente il proliferare di macellai che non lo usano affatto “bene” nè “correttamente”. Il clou è stato toccato dall’emerito imbecille (condannato per maltrattamento: multa di 4000 euro più spese legali e 1000 euro alla LAV che si era costituita parte civile) che è stato mostrato nel  celeberrimo servizio di “Striscia la notizia”: quello è, purtroppo, un uso estremamente diffuso del collare elettrico che non porterà MAI ad alcun podio, ma che illude qualcuno di poter “costruire” un cane sprovvisto di doti naturali.
L’uso del tutto arbitrario (e assolutamente contrario ad ogni principio di allevamento, selezione, cinotecnia e quant’altro) che viene spesso fatto “per imitazione di quelli bravi”, aveva spinto l’ENCI a lanciare l’impopolarissima proposta di fare un “corso per il corretto uso del collare elettrico”. L’ENCI è stato linciato da tutti, me per prima (vedere questo articolo): oggi penso che tutto sommato, visto come si sono messe le cose, forse il “corso per il corretto uso di uno strumento di tortura” fosse quasi meglio del lasciare che ognuno lo utilizzi come meglio crede.
Perché questo è il vero problema: ognuno, oggi, può acquistare liberamente collari elettrici e farne uso senza la minima cognizione di causa. E LO FANNO OVUNQUE, sempre nel tentativo di imitare/raggiungere/superare i “vincenti” nelle discipline sopra citate.
La strada corretta l’aveva percorsa la legge, vietandolo.
Purtroppo la stessa legge ha accettato il ricorso dei produttori (indicibile e vergognoso: è stato come se i produttori di droghe avessero vinto un ricorso al TAR contro la legge che le vieta, perché poverini ci rimettono!) e quindi oggi il collare elettrico è liberamente in commercio e può essere liberamente usato. Il fatto che solitamente lo si usi lontano dagli occhi dei passanti/curiosi eccetera, ovviamente, la dice lunga su quanto gli utilizzatori siano in buona fede.

Concludendo:
a) pur non avendo posizioni talebane contro nessuno strumento al mondo, ritengo che l’unico che dovrebbe essere proibito (o almeno regolamentato in modo severissimo) sia proprio il collare elettrico. E il motivo è quello espresso sopra: NON C’E’ MODO di usarlo senza infliggere al cane un fastidio o, nel peggiore dei casi, un dolore più o meno intenso.
b) non esistono “collari di nuova generazione” che non abbiano conseguenze sulla salute del cane: la corrente elettrica è sempre e solo corrente elettrica;
c) non si può/deve fare confusione tra “vibrazione” e “scossa elettrica”: molti collari elettrici (specie quelli venduti come “antiabbaio”) hanno ANCHE una funzione “vibrazione”, che non serve assolutamente a nulla, se non per “avvisare” il cane che se continua nel comportamento scorretto arriverà la scossa. Se ne deduce facilmente che la vibrazione non può essere di alcuna utilità se PRIMA il cane non è stato sottoposto a scosse elettriche (condizionamento pavloviano puro e semplice: se non fosse mai arrivato il cibo dopo il suono della campanella, Pavlov avrebbe potuto scampanellare da qui all’eternità senza ottenere alcun riflesso di salivazione);
d) non mi interessa minimamente la differenza tra “poco male”, “medio male”, “tanto male”: io RIFIUTO eticamente e moralmente il concetto di “addestrare un cane facendogli del male”. Lo rifiuto perché il cane non ha scelta, perché il cane si affida totalmente a noi, perché il cane è un animale sensibile e intelligente che può imparare benissimo in altri modi e con altri mezzi;
e) l’addestramento dovrebbe essere passione e divertimento per il binomio, e non solo per l’uomo: ma non è tutto qui. L’addestramento dovrebbe avere SEMPRE un significato zootecnico, ovvero quello di mettere in luce le doti naturali del cane, aiutando così anche i selezionatori (allevatori) che così possono scegliere ed accoppiare i soggetti migliori.
Un cane “costruito” non mi darà mai alcuna indicazione valida su quale sia il suo effettivo valore genetico: e anche solo per questo le Società specializzate, che proprio di zootecnia si occupano (o dovrebbero occuparsi), dovrebbero impedire nel modo più assoluto qualsiasi  “costruzione” (o costrizione) che esuli dalle qualità naturali;
f) l’uso indiscriminato e incontrollato (perché questo è ciò che avviene oggi) del collare elettrico ha già causato la vera e propria “distruzione” (quasi sempre psicologica, ma in alcuni casi anche fisica) di una vera marea di cani, come qualsiasi esperto in materia non potrà che confermare. Si sanno, in alcuni casi, nomi e cognomi (presenti e passati): in moltissimi altri casi i cani appaiono in una o due manifestazioni e poi misteriosamente “scompaiono”. In diversi casi sono passati a nuovi proprietari che ne conoscevano la storia e che – sempre in privato e sempre senza autorizzare la pubblicazione dei nomi, guarda caso… – hanno parlato in modo chiaro e deciso, con prove inconfutabili, di danni irreversibili causati dall’uso del collare elettrico.
Come ho già fatto “dal vivo”, io inviterei nuovamente queste persone a tirar fuori gli attributi e a dichiarare ufficialmente le stesse cose che finora hanno bisbigliato: so bene che l’invito cadrà nel vuoto e che a questa richiesta seguirà il solito silenzio assordante (e posso anche capirne i motivi, perché pochi hanno idea del mondo sommerso che si nasconde dietro la cinofilia, comprensivo di minacce e di tutto il repertorio standard della criminalità “da telefim”), ma tentar non nuoce mai.
In ogni caso, credetemi: io le voci le ho sentite, i cani li ho visti (quelli sopravissuti, perché poi ci sono “gli altri”)… e NON si tratta di pochi casi isolati. Ma fosse stato anche un solo caso, mi sembrerebbe più che sufficiente per porsi seri dubbi etici sull’utilizzo di questo strumento.
g) oltre al teletac esiste il cosiddetto “shaker”, che tutti fingono di non conoscere e che moltissimi addestratori-macellai utilizzano con la massima disinvoltura. Non ne capisco un tubo di fisica e quindi la mia spiegazione sarà sicuramente una ciofeca, quindi chiedo a chi ne sa di più di aiutarmi a spiegare meglio: ma in linea di massima, il teletac scarica la corrente in un solo punto (polo?), dando più o meno la stessa sensazione che si prova toccando un filo scoperto (o anche solo prendendo la classica scossa di corrente statica scendendo dalla macchina); lo shaker ha due poli, uno per parte del collo del cane, e la corrente passa “attraverso” la testa del cane trasmettendosi da un polo all’altro. L’effetto è talmente devastante che l’unica volta in vita mia in cui ho assistito all’utilizzo di questo strumento mi hanno dovuto portar via di peso, perché stavo scatenando una vera e propria rissa: quindi non posso dirvi altro, se non che questo è un vero e proprio strumento di tortura, gravissima, di cui NESSUNO ammette mai l’uso. Ma so per certo per certo che è tuttora presente su diversi campi italiani.  Come al solito, lo so perché me lo riferiscono, ma senza autorizzarmi a fare nomi e cognomi.
E ovviamente, da quando ho manifestato le mie personali opinioni sui collari elettrici in modo piuttosto vivace, nessuno si è più sognato di “farmi vedere” alcunché. Credo comunque che le associazioni protezionistiche, tanto pronte ad attivarsi quando ci sono in ballo visibilità e gloria (vedi caso “Striscia”) potrebbero tranquillamente mandare una “spia” su decine di campi italiani, a farsi un bel corso di addestramento e poi a dichiarare l’intenzione di proseguire con la carriera agonistica: e nel giro di un paio d’anni i maltrattamenti verrebbero fuori TUTTI.
Ovviamente, in questo caso, si tratterebbe di spendere un po’ di soldi, anziché di intascarli… forse per questo non se ne è mai fatto nulla.

Ultimissima cosa: se l’ENCI, anziché tenere corsi sull’ “uso corretto del collare elettrico”, lanciasse un corso “sul” collare elettrico, illustrandone intanto tutti i “contro” (che sono millemila) e parlando solo in seconda battuta delle differenze tra “uso indiscriminato” e “uso tollerato dalla legge” (visto che l’uso “corretto” non può esistere), forse potrebbe dare almeno qualche informazione utile ai più.
Perché qui è un po’ come la storia della legge sull’aborto: chi era a favore, ai tempi, veniva definito “abortista”, senza capire (o senza voler capire) che il vero scopo non era certo quello di promuovere l’aborto, che è un’esperienza terribile per qualsiasi donna al di là di qualsiasi convinzione etica o religiosa, ma di far sì che i milioni di donne che GIA’ abortivano in modo clandestino, rischiando spesso la vita, potessero farlo – se non altro – in condizioni più sicure.
Fatte le debite proporzioni (anche morali), qui il discorso è molto simile: il collare elettrico viene GIA’ usato in modo indiscriminato, nuocendo gravemente alla salute psico-fisica di moltissimi cani: quindi tanto varrebbe spiegare almeno come utilizzarlo in modo da nuocere il meno possibile.
Il “non nuocere”, però, scordatevelo. L'”uso corretto” scordatevelo: semmai si può parlare di uso “un po’ meno criminale”, che è sempre meglio di niente.
Però, checché abbia deciso il TAR, è importante ricordare che utilizzare uno strumento di tale pericolosità (oltre che apportatore SICURO di disagio e/o dolore) per ottenere una prestazione di più alto livello è – eticamente e zootecnicamente parlando – una solenne bastardata inflitta a creature viventi e senzienti che si fidano di noi.
Ed è importante ricordare che NON SERVE il collare elettrico per portare un cane ad alti livelli: serve, semmai, per arrivarci più in fretta. Per prendere comode scorciatoie sulla pelle altrui.
Questa non è una posizione animalista (non lo sono), né estremista (contro lo shaker sì, lo sono: ritengo che chi ne fa uso andrebbe impiccato per le palle. Ma con persone che usano il tele parlo senza problemi e senza prenderli neppure a pugni. Però dissento dalla loro posizione, questo sì: spero che questo sia concesso): credo che sia, semplicemente, una posizione cinofila.
Sia intesa come “posizione di persona che ama i cani”, sia intesa come “posizione di persona che rispetta la zootecnica e che dà il giusto valore alla selezione caratteriale”. Perché, lo  ripeto ancora una volta, “costruire” cani con il collare elettrico significa BARARE e quindi mettere ad alto rischio qualsiasi lavoro di selezione, che non potrà mai basarsi su ciò che in un cane è stato inculcato, ma deve per forza basarsi sulle doti naturali. Quelle date dal DNA, e non dalle scosse o scossette o vibrazioni che siano.
Quindi, senza tema di smentite, affermo perentoriamente che chi usa il collare elettrico causa la ROVINA delle razze canine, e che per questo dovrebbe essere bandito da qualsiasi società che queste razze intende tutelare.

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305 Commenti

  1. In verità vi dico che è l’amore che si da ai cani senza regole, confini ne limiti l’unica vera arma di distruzione di massa per i cani. Noto con tristezza che i cani con più problemi caratteriali e comportamentali, con evidenti ossessioni distruttive, provengano da persone fanatiche dell'”umano caninamente corretto” (in specie quelli contro i collare elettrico ad ogni costo)

  2. Hai ragione, scusa, non ho avuto il tempo di leggere tutto.
    Ora che l’ho fatto capisco il vostro punto di vista, ma rimango comunque della mia opinione.
    (Ripeto) Con il collare, il cane impara in fretta e vive bene, la stessa cosa per il cavallo(come citato sopra).
    NON bisogna abusare di scosse elettriche, se no oltre a fargli male, lo facciamo pure impazzire a sto povero cane

  3. (premetto che non ho letto ne tutto l’articolo, ne tutti i commenti, visto che già sono colmo e stracolmo di informazioni e opinioni sul collare elettrico/elettronico ed il suo utilizzo.)
    Volevo sapere una cosa:
    come mai gli animalisti (e non) sono contrari all’utilizzo del collare elettrico/elettronico per insegnare qualcosa al cane, ma restano passivi sul suo utilizzo nel recinto elettrico per cavalli, ovini e/o bovini?

    io non sono contrario al collare, sempre se usato nella maniera corretta e con basse frequenze.
    E’ ovvio che se una persona lo usa sempre al massimo e senza sapere come effettivamente si fa, è sbagliato.
    In quel caso non è colpa del collare, ma dell uomo.

    Poi è un metodo rapido.
    in una settimana il tuo cane può smettere di tirare/abbaiare/mordere, e questo non può che fargli bene.
    un cane equilibrato e sottomesso sta meglio di uno disubbidiente o che cerca di dominare.
    meglio ricevere qualche (LEGGERISSIMA) scossa (DA UNA PERSONA COMPETENTE) per una settimana, o restare male per tutta la vita?

    ho commentato, solo per sapere la vostra opinione su ciò, grazie per eventuali risposte.

    • Scusami, ma se sei già stracolmo di informazioni e opinioni, e non hai neppure letto tutto l’articolo per questo motivo… mo’ com’è che vorresti conoscere opinioni che probabilmente sono già state espresse?

  4. Il collare elettrico l’ho sempre visto come un’ultimissima spiaggia per insegnare o meglio condizionare il cane su cose veramente importanti, parlo di casi di vita o di morte.
    L’esempio più semplice in cui (forse e secondo solo il mio modestissimo parere da sciurmario)mi viene in mente che potrebbe avere un’effettiva utilità è il rifiuto dell’esca.
    E attenzione che non sto parlando di rifiuto dell’esca per i cani che fanno sport UD, ma per tutti cani… quelli da caccia in primo luogo. Purtroppo ad ogni passeggiata per i campi c’è da aver paura, ad ogni litigio con i vicini pure…
    Io credo che se trovassi una persona che mi mostri realmente che con qualche piccola scossa posso indurre il mio cane a rifiutare un’esca, non ci penserei due volte per decidere se usarlo o meno.

  5. —–condannato per maltrattamento: multa di 4000 euro più spese legali e 1000 euro alla LAV che si era costituita parte civile—–

    in che senso la lav si è costituita parte civile? puoi spiegarti meglio?

  6. L’ultimo post è piuttosto vecchio, ma spero che le notifiche arrivino ancora: ho letto l’articolo, e mi ha colpito una cosa: c’è scritto che al giorno dell’articolo (quindi maggio 2012) il tele non era fuorilegge. Ora la mia domanda è: adesso (febbraio 2013) continua a non essere fuori legge? e in generale, qual è la legislazione attuale che ci gira intorno?

    • Per la legge italiana, continua a NON essere fuorilegge (e anche nel brevissimo periodo in cui lo è stato, ne era vietato l’uso ma non la vendita…come dire, “usatelo pure, basta che lo facciate di nascosto” 🙁 ). Per la legge europea sul maltrattamento, dovrebbe essere fuorilegge (è evidentemente una forma di maltrattamento!), ma in pratica il tutto è lasciato all’interpretazione del giudice di turno (sempre che prima ci sia una denuncia, perchè altrimenti davanti al giudice manco ci si arriva).

  7. Jona ed mczook, lasciate stare, non se ne cava un ragno dal buco!!! E’ una settimana che cerco di parlare senza schierarmi contro Millan, ma non c’è verso! Passiamo ad altri argomenti!!! (C’é qualcuno che non legge neppure ciò che dico, ma mi dà contro a priori, basta vedere quanti mi appoggiamo e QUANTI NO anche su commenti neutrali…!) E’ un consiglio spassionato: molliamo tutto e cominciamo a postare qualcosa di diverso!

    • no no Pepe, vedi che non hai studiato? 🙂
      la sciura omega è quella che cerca di pacificare che si prende lievi rabbuffi di qui e di lì, ma evita scontri diretti peggiori… insomma io non te lo so spiegare bene ma se cerchi con google qualcosa sul ruolo dell’omega si trova… 🙂

      • Mannaggia Sciuramaria, è vero che non ho studiato!!! (Io mi sono fermata al greco antico almeno 30 anni fa… Su certi argomenti, invece, sono ancora alle materne se non al nido…) In ogni caso volevo dirti (ruoli canini a parte, se forse sto intuendo a che ti riferivi) che tu, x tutti noi, sei il numero 1! 🙂 Mettiamola cosi, allora, dai!

  8. Sapete, Silviapix e Gilas, ho imparato a mie spese che bisognerebbe sempre mettere il nome di colui a cui si risponde, sennò davvero succede come il telefono senza fili! Ho riso tanto sulla vignetta di Snoopy citata da Sivia, situazione che in psicologia infantile si chiama appropriatamente “monologo collettivo”, classico dei bambini pre-elementari. Ma noi in effetti siamo un po’ più grandicelli….
    Siamo tutti d’accordo ora di cambiare argomento e di uscire da qua?

  9. Millan ha una sua convinzione e lavora in base a quella; i suoi modi possono non piacere, ma non sono necessariamente sbagliati.
    Del resto, persino la cinofilia “ufficiale” è ancora divisa tra tradizionalisti e gentilisti, quindi, mi chiedo con che faccia si possa avere la pretesa di criticare altri approcci, e sulla base di quali pseudo-evidenze scientifiche…
    Senza contare tutto il ritorno pubblicitario di cui i “criticanti” spesso beneficiano facendo il suo nome…

  10. Ma finalmente, Redazione! (mi riferisco al tuo post del 13/6 sulle 19.40 circa) Dopo la prima giornata sono stata io la prima (che, temo, ho scatenato tutto ciò) a dire BASTA! Ormai tutti abbiamo capito che ci sono 2 fazioni ben distinte (un paio di persone pro Cesar, 100 contro). Ma ora smettiamola: tanto i commenti non cambiano, le opinioni non cambiano e… ragazzi, come ci consiglia Valeria Rossi, passiamo ad argomenti diversi?
    Che ne dite? (Ma smettela di darmi contro….! 😉 )

  11. Se ho accettato, Siviapix, le critiche di M.C.N. e di mc con piacere (oltre a quelle della Redazione, di Gilas e in particolare di Sciuramaria), il tuo post di oggi 13/6 intorno alle 18.20 mi dà invece piuttosto fastidio! Commenti triti e ritriti già scagliatimi contro i giorni scorsi: quello che dici non ha nuovi riscontri e sono assolutamente giudizi a priori. E poi, perdonami, sei così ingenua da pensare che il titolo della trasmissione (Dod Whisper) l’abbia scelto lui??? Ma x piacere, scendi dalla luna!!! (A parte che, tanto x dirla tutta, “L’uomo che sussurrava ai cavalli mi è parso un romanzo commerciale orrendo…)

    • mi spiace Pepe, che tu l’abbia presa sul personale…no ho scagliato nulla contro di te, ma ti ho detto perché ‘detesto’ Millan moralmente, non dal punto di vista tecnico su cui ti hanno risposto i tecnici..io come precisato ho risposto da spettatore che ama i cani. Non vedo il giudizio a priori, perché ho giudicato quello che Millan fa vedere di sé in tv, come credo anche te, a meno che non lo conosca personalmente al ché puoi darmi qualche dritta in piu`. Millan non mi piace perché predica bene e razzola male, esprime anche nel nome una linea di pensiero ma in pratica fa altro..e questa opinione me la sono fatta ben prima di sapere che ci fossero club anti-millan, questo é l’unico a priori che ho. E come ho risposto a gilas, come whisperer intendo quelli veri, non il film 😉

      • non mi intendo di cavalli ma Pat Parelli è uno che ci lavora con i cavalli, non mi pare un personaggio da film di hollywood (sicuramente non è robert redford)

        • Gilas, ma che cazzo c’entra? Possibile che ogni puttanata a cui rispondo mi date contro? Restiamo almeno un po’ sul seminato, giusto?…. (Ma quante volte ti ho dato ragione, io, perchè rifletto attentamente su quanto stai dicendo?) Che stufa che sono!!!

          • Pepe non stavo rispondendo a te ma a Silviapix quando scriveva “E come ho risposto a gilas, come whisperer intendo quelli veri, non il film”. Aufffff…. 😛

          • .. ma gilas!!! Io ho capito che tu parlavi di gente vera, volevo rispondere al commento di pepe sulla novella e mi sono citata nella risposta a te.. 😉 uff..sembra il telefono senza fili 😀 Vabbé, vi ricordate quella vignetta di Snoopy in cui tutti i bimbi parlano dei loro problemi esistenziali (baseball, scuola, lettere di san valentino mai ricevute) ed alla fine Snoopy chiosa con un ‘qualcuno ha detto biscotto?’

      • Ok, Silviapix, ti ringrazio di essere stata più chiara. Certo, siamo entrambe “spettatrici che amano i cani”, ma se tu vorresti conoscere di persona Millan x vedere come agisce personalmente, anch’io vorrei vedere “personalmente” come agiscono in modi diversi altri addestratori. Ma tutti in questi giorni mi danno contro, e tutti mi dicono “guarda su YouTube come Millan in realtà sevizia i cani”…. E quindi, sai, alla fine mi esaspero e me la prendo con chiunque…

        • pepe 🙂 devi stare tranquilla…. tanto ormai le risposte si sanno. non ha senso prendersela!
          xD io ne ho presi di insulti pure da (alcuni) fan….. per dire!
          ormai è un dibattito inutile da continuare!!come ha detto gia valeria ^^

          • Hai ragione, Valeria, sono 2 gg. che lo sto dicendo… Ma poi… leggo tante aberrazioni che mi viene la “spissa” (= padovano puro). Continuo a dire “ora chiudo”… e poi mi arriva un altro post…. Grazie, Vale, ORA CHIUDO.

  12. rispondo qui a gilas..ripeto che non ho sky e non sapevo del lavoro con l’forse whisperer ‘originale’, e lascio tra virgolette perché mi chiedo chi si intenda : quello che ha ispirato il libro/film? Brunnam? direi di si perché sempre di spettacolo si parla. Il metodo dei whisperer é una scuola di pensiero, piu` che un uomo, i primi si fanno risalire agli inizi del secolo scorso, ecco perché ho scritto di cercarlo, gente che contrastava l’addestramento tradizionale del cavallo basato sull’intimidazione con un approccio basato su empatia, conoscenza dell’animale, rispetto e gentilezza..ecco, non mi sembra in linea con quel che fa Millan. E se brunnam si é venduto pure lui, mi spiace ma non mi stupisce.. 😉 É chiaro che si deve avere leadership coi cani, ma il rispetto non si ottiene con l’intimidazione, né sugli animali, né sui digli, né sui colleghi. Io comunque chiederei a tutti, esperti in primis, qui una prova, ovvero di guardare qualche puntata di DW SENZA AUDIO concentrandosi solo sui segnali dei cani senza farsi distrarre dalle parole di millan…io l’ho fatto, non vedrete le cose con gli stessi occhi. Scusate se ho fatto errori a scrivere, ma sono sul cellulare e le mie dita non sono formato round screen..

  13. Giusto per dire come sono fatta!
    Io alla tesina d’esam, ho definito leopardi, realista (positivo), e no pessimista!
    Ovviamente, una cosa che va contro i libri di testo, di tanta gente molto piu esperta di me! ^^
    Ma io l’ho sempre visto cosi, visione lontana da quella occidentale!
    Mo, non mi interessa siano d’accordo o no, per ora è la mia….. Se mi sbaglio pazienza, ma a me _Millan piace :).
    Ovviamente l’esempio dei professori, è cosa teorica, no pratica!spero! 😛

  14. Pepe ti ricordo che negli USA vigono regole un tantino diverse.

    Da noi non si sopprimo cani che non costituiscono un reale pericolo per la società.
    Di solito cani realmente pericolosi e pluri-morsicatori (in teoria..).
    Però, noi condanniamo semplici randagi all’ergastolo in canili lager gestiti da criminali – che rubano soldi allo stato (so benissimo che in Italia ci sono strutture gestite ottimamente – ma non dalle mie parti – e che esistono metodi di recupero per i cani difficili, quindi evitiamo polemiche. Perfavore.).

    Negli USA qualunque cane portato in canile viene soppresso entro sette giorni, se nessuno lo adotta.
    Non si tratta, quindi, di casi realmente difficili.

    Se non sbaglio, sull’argomento ci sono ottimi articoli della Signora Rossi.

    • Cerco che sì, M.C.N., accetto quanto dici, ma ciò che non capisco (e quindi difficilmente accetto) è la condanna categorica verso Millan.

      • Pepe, vediamo se riesco a spiegartelo io, senza offendere nessuno.
        Io sto facendo le elementari, tu la prima media e Millan è in prima liceo.
        “Loro” sono tutti minimo laureati, alcuni hanno la specialistica, e diversi anche il dottorato di ricerca…
        Millan se la tira da matti (che lo farei anch’io al posto suo se fossi un “perrero” messicano ex sfigato che si è fatto i milioni di dollari prima coi cani viziati dei divi e poi con la TV).
        Allora, quello che ha il dottorato si incazza abbastanza… facciamo un esempio storico (che abbiamo una formazione classica e ci viene bene).
        Il prof universitario può anche trattare con benevolenza il bambino delle elementari che gli parla degli Orazi e dei Curiazi e magari ha la pazienza di spiegargli che la storia di Roma non è tutta lì (e Valeria-redazione con noi di pazienza ne ha) ma se arriva il liceale tutto tronfio che con grande sicumera gli dice che l’Italia è entrata nella prima guerra mondiale per liberare Trento e Trieste non è così incline all’indulgenza…

        • Sciuramaria, tu sei sempre immaginifica, e io ti adoro per questo. Però devo rettificare. IO non mi considero affatto laureata, tutt’altro. Al più sto facendo le medie (la prima), se non le elementari. Millan può essere alle medie o al liceo, non lo so, o forse più semplicemente è un autodidatta, ma non è questo il punto. Quello che mi fa uscire dai GANGHERI è la disonestà intellettuale di chi, come sottolinea uno degli esperti citati da Valeria Redazione (:-) non ha ricevuto una formazione strutturata e pretende di insegnare cose che non sa, o comunque di cui non sa il perchè, e di cui noi non conosciamo neanche i risultati, visto che quello che vediamo è solo un montaggio televisivo e robaccia scritta da lui. Si sottrae a qualunque valutazione scientifica, e fino a prova contraria l’etologia è ANCORA una scienza, prima di essere un business. Come tale andrebbe verificata. Non che brilli per sperimentazioni e dati pubblicati. Però quello che è stato accertato, ad oggi, è che i metodi coercitivi sono MENO efficaci di quelli che sfruttano il rinforzo. Quindi, tutte le sue intimidazioni, le sue aggressioni preventive, oltre ad essere odiose, oltre ad essere tecnicamente SBAGLIATE (la punizione si dàà DOPO che il cane ha emesso il comportamento, non PRIMA!!!), sono anche obsolete ed inutili. Ti dò ragione sul fatto che lui con i cani in qualche modo è un praticone che si destreggia (altrimenti avrebbe continuato a lavare macchine), questo spiega la fascinazione che persone come te subiscono, vedendo un modo di fare sicuro e confidente. Ma credo che la leadership sia tutt’altro. Credo che basti andare in un buon campo, con un buon istruttore, per vedere la stessa sicurezza e confidenza, UNITA ad una preparazione sull’etologia e sulla tecnica dell’addestramento. Però posare il telecomando e alzare il sedere dal divano costa fatica (e non parlo di te, che invece mi dai l’impressione di fare tante cose con i cani), quindi continuiamo a sognare di essere (o di sposare) CM, che doma i kani kattivi, ed evitiamo anche solo di TENTARE di capire come funziona la testa di un cane. Poveri cani. Quanto meritano di più. Dovevano restare intorno ai villaggi a mangiare spazzatura. Vuoi mettere i vantaggi di non avere a che fare con delle testine come noi….?

        • Tu come sempre, Sciuramaria, sei fantastica, e come sempre mi strappi una risata e mi piaci da matti. Ma ora scrivo x l’ultima volta pure oggi e poi sparisco: anch’io, se avessi un dottorato (o se addirittura fossi un ordinario universitario) mi incazzere “un pochino” col liceale che (alziamo la posta?) mi dice che l’America è entrata nel secondo conflitto mondiale xkè gli avevano silurato x sbaglio il transatlantico (motivi economici zero, vero?….) E ok. Ma se x questo maturando un “sentito dire” fosse all’esame uno tra i pochi errori (che si trova pure in moltissimi libri di testo!), gli sputo addosso?
          Insomma, Millan utilizza qualche metodo che non mi piace, ma non mi piace neppure questo accanimento coatto che vedo contro di lui (non da parte tua, anzi! Tu – perdonami se mi permetto – sai ragionare… ;)) Mi sarebbe invece piaciuto (e l’ho chiesto) discutere OGGETTIVAMENTE con tutti, sebbene, ripeto, non fosse stata mia intenzione scaterare l’altro giorno tutto ciò: mi hanno attaccato subito in 10! E solo con: su YouTube si vede così, gli esperti dicono colì… D’accordo, ma allora che prove mi danno gli esperti che i loro metodi educativi sono ASSOLUTAMENTE migliori? (Tornando al tuo esempio: ci sono analisi economico-politiche che ci indicano i motivi dell’entrata nella Grande Guerra da parte dell’Italia, e se D’Annunzio e gli Irredentisti la dichiaravano la “quarta querra d’Indipendenza” erano solo deliri di voci isolate, giusto?) Quello che avevo cominciato a chiedere erano PROVE CONCRETE contro Millan (non un video su YouTube) e speravo, ormai che tutto si era scatenato, in opinioni IMPARZIALI come le tue.

      • Pepe, se non ho capito male, hai la fortuna di vivere al nord.

        Se ti “avanzasse” (lo so che di sti tempi è difficile 😉 ) qualche soldino e del tempo libero nei WE.
        Potresti frequentare qualche buon campo cinofilo e vedere con i tuoi occhi dei veri Professionisti a lavoro.

        Non potrai non notare l’atteggiamento, molto diverso, tra i cani che subiscono i metodi di Millan e quelli seguiti da gente, che di cani “ne sa qualcosa”, e soprattutto li rispetta.

          • A M.C.N e a mc: ma io non ho nulla contro i “veri professionisti” (virgoletto solo x ripetere le vostre parole): ciò che non capisco è questo accanimento furibondo contro Millan. Farà o avrà pur fatto qualcosa di buono nella sua esperienza coi cani?… Xkè viene disprezzato così tanto COMUNQUE?

          • lo so che non sono MC né MCN, ma se ti interessa un’opinione senza conflitti di interesse apparenti, ho già scritto sopra: lo disprezzo prima di tutto perché é falso, prende in giro il pubblico, sfruttando i cani per fare soldi..come altri, forse, ma lui lo fa su larga scala tramite la tv.. E poi perché maltratta i cani, forse piu` psicologicamente che fisicamente, ma io guardando la trasmissione mi concentro piu` sui cani che su di lui e le sue parole..e quello che leggo sul loro corpo non mi piace, anzi mi fa infuriare. Ultimo, lo disprezzo perché ha usurpato un nome, quello di sussurratore, che riguarda un approccio assolutamente contrario a quello che lui applica..nel caso non sapeste di cosa si parla, cercate dell’uomo che sussurrava ai cavalli…

          • silviapix ma è andata in onda in italia la puntata in cui CM incontra e lavora insieme all’uomo (originale) che sussurrava ai cavalli? 😉

  15. Il collare elettrico (non dichiarato in puntata) io l’ho notato più di una volta, come i collari con le punte rivolte verso il cane, addirittura su un piccolo jack Russel che aveva solo la colpa di non volere andare in moto con i padroni! Si Milan quando parla dice anche cose giuste ma se si osserva bene, invece di guardare distrattamente, si vede chiaramente quali sono i suoi metodi.

    • Puoi indicare in quali altre puntate (oltre alle due che ho citato in un commento precedente) sarebbe stato usato un collare elettrico, con o senza dichiararlo, ed in quali sarebbe stato usato il collare a punte all’interno compresa quella del jack russell che non voleva salire in moto (puntata che onestamente io non ricordo, ne ricordo una in cui invece mi pare un bulldog si calmava solo a bordo del sidecar)? Vanno bene anche i nomi dei cani in questione (quasi sempre le puntate sono intitolate con i nomi dei cani presenti nella puntata). Grazie…

      • …TUTTE le volte che, improvvisamente, compare al collo di un cane un bandana, per esempio.

        Mi riferisco alle nuove serie, perchè, viste le polemiche e le critiche, si è fatto un po – ma solo un po – più furbo. Se si osserva attentamente, si intuisce la forma della scatola degli elettrodi.

        Se si mette da parte l’aspetto sentimentale delle favolette di Millan, e si conoscono gli strumenti è piuttosto semplice sgamarlo.

        • Io non ricordo episodi, vecchi o nuovi, di cani con ‘improvvise bandane’, ma posso anche sbagliarmi io, con circa 150 episodi e due o trecento cani….
          Qualche riferimento più preciso… (sarebbe utile il nome del cane comparso nello specifico episodio)?

          • Spiacente, non ti so aiutare.
            Anch’io vado a memoria, …ma rimuovo l’irrilevante (per me).
            Ma ti garantisco che nell’ultimo mese l’ho visto 2 volte. Ed in almeno un’altra puntata il c.e. e comparso, senza alcuna menzione ed in bella vista, al momento della “passeggiata”

          • Ecco… lo sapevo… ora mi toccherà rivedermi le cinque serie più recenti di DW complete… col moviolone a portata di mano… 😉

  16. ma scusate, ammesso che forse ho visto puntate vecchie di DW, non ho sky ma lo vedo su Cielo..premesso che sono una sciuramaria con la minuscola, per non confondermi con quella ufficiale (grande!), ma sono l’unica persona non tecnica cinofila che si è accorta della discordanza plateale fra ciò che Millan dice (giusto, condivisibile, corretto, convincente…) e ciò che si vede????
    credo che una persona, neanche persona, ma parliamo di SPETTATORE con un minimo di Amore (con la A maiuscola, ma una sola M) per il cane si accorge che Millan dà consigli corretti, dice di fare cose corrette, ma spara enormi cazzate quando descrive lo stato d’animo del cane??
    non guardate lui, il personaggio, l’eroe, ma guardate quei cani..che dovrebbero essere “calmi”, ma io li vedo in ordine, prima sorpresi, poi spaventati e troppo spesso alla fine STREMATI!
    ma nessuno si è accorto di come mette il guinzaglio al 99% dei cani (anche di 3 kg)?? ci fa un bel cappio, passando il gancio dentro la maniglia, tre giri intorno al collo..e tira!!! (o lascia che i cani tirino) fino a spossarsi..e qui magari c’è gente che lo condivide ma si scaglia contro il collare a strozzo..
    ” vedi, come è calmo? merito del fatto che è al fianco di un leader!” o merito del fatto che non ha più aria!?!? con questo non credo che lui uccida i cani, però, mi girano..Io non discuto il metodo, ma mi incavolo quando mi prendono in giro (e con la TV capita spesso)..ed in questo caso mi sento notevolmente sollevare..quei cani non si calmano perche hanno al fianco una persona assertiva, ma perchè hanno paura!!!
    Insomma..cani a parte, ci prende per il culo! (e scusate la finezza)

    PS per non parlare della famosa puntata del belga aggressivo col gatto di casa, dove c’era (ingrandito in alcuni video che girano su youtube) il mitico collare a vibrazione (o elettrico) assolutamente non dichiarato in puntata..non era Millan che calmava il cane, ma la scossetta, tanto che il povero cane alla vista del gatto non se ne stava tranquillo, ma cercava addirittura di nascondersi sotto al divano..anche qui, magari poi il cane non ha più attaccato il gatto, e forse il metodo ha funzionato! ma allora, perchè non dirlo con quale metodo in realtà il cane ha cambiato atteggiamento??? questo mi fa davvero incavolare nera!!!

  17. per quanto non la conosca credo che e sicuramente una persona da stimare e da rispettare e come ho detto so che parla cosi perché ama gli animali e sono daccordo che avvolte anche io scrivo da arrabbiato ma pero riesco anche ad fare in dietro e lei in vece e sicura sempre al 100x 100 e credo come tu sai che ognuno di noi fatto delle esperienze negative ho positive spero che quelle negative non sia sopra dei animali o almeno non gravi sai ho messo delle foto su Facebook con i collari che io chiamo assassini mi farebbe piacere che anche redazione andrebbe a vederle comunque pepe i collari elettrici viaggiano dal 1 a 6 watt e non ne positivo per un cane anche in maniera lieve e meglio arrivare ad comunicare con un cane in altre maniere

  18. Matteo, Valeria della Redazione “non ha i paraocchi”, ma ha le sue opinioni che sono diverse dalle mie, e sa fare il suo lavoro (ed io la stimo). Circa all’ira di cui parli… beh, io e pure tu a volte scriviamo da arrabbiati, non ti pare? (Grazie comunque per essere uno dei pochi che mi difende…)

  19. Io non ho mai detto che Millan risolve i problemi dei cani in 10 min! Sono sì “credulona” e svampita, ma non così tanto! Sto solo dicendo che (al di là delle trasmissioni tv che lui ci mostra) ha salvato un sacco di cani deputati alla soppressione: ora mi dite che anche queste sono balle, che un mese dopo vengono soppressi ugualmente.
    Ripeto di nuovo: “sospendo il giudizio”, anche se mi pare troppo strano, anche se continuo a sentire un’acrimonia esasperata contro di lui, e non capisco xkè. Del resto sto continuando a chiedere una cosa sola, ma finora soltanto gilas ha provato a rispondermi.
    (Devo chiudere, mi spiace, a domani sera. Ma non lasciatemi senza spiegazioni…)

    • Ma cos’è che stai chiedendo? Mi pare di aver risposto a tutte le tue domande. Se non ti convincono le mie risposte, dimmelo tranquillamente…ma non dire che non ti ho risposto!
      A proposito del fatto che in america non è ben visto, qui trovi un elenco di pareri “discretamente” autorevoli:

      Dr. Nicholas Dodman – Professor and Head, Section of Animal Behavior
      Director of Behavior Clinic, Tufts University – Cummings School of Veterinary Medicine
      “Cesar Millan’s methods are based on flooding and punishment. The results, though immediate, will be only transitory. His methods are misguided, outmoded, in some cases dangerous, and often inhumane. You would not want to be a dog under his sphere of influence. The sad thing is that the public does not recognize the error of his ways. My college thinks it is a travesty. We’ve written to National Geographic Channel and told them they have put dog training back 20 years.”

      Jean Donaldson, The San Francisco SPCA-Director of The Academy for Dog Trainers
      “Practices such as physically confronting aggressive dogs and using of choke collars for fearful dogs are outrageous by even the most diluted dog training standards. A profession that has been making steady gains in its professionalism, technical sophistication and humane standards has been greatly set back. I have long been deeply troubled by the popularity of Mr. Millan as so many will emulate him. To co-opt a word like ‘whispering’ for arcane, violent and technically unsound practice is unconscionable.”

      Dr. Suzanne Hetts, Certified Applied Animal Behaviorist
      Co-owner of Animal Behavior Associates, Inc., Littleton, CO
      “A number of qualified professionals have voiced concern for the welfare of pet dogs that experience the strong corrections administered by Mr. Millan. My concerns are based on his inappropriateness, inaccurate statements, and complete fabrications of explanations for dog behavior. His ideas, especially those about “dominance”, are completely disconnected from the sciences of ethology and animal learning, which are our best hope for understanding and training our dogs and meeting their behavioral needs. Many of the techniques he encourages the public to try are dangerous, and not good for dogs or our relationships with them .”

      Vyolet Michaels, CTC, CPDT (Certified Dog Trainer and Behavior Counselor)
      Owner of Urban Dawgs, LLC of Red Bank, NJ
      “Cesar Millan employs outdated methods that are dangerous and inhumane. Using a choke chain and treadmill to treat fear of strangers and dogs is completely inappropriate. Hopefully the National Geographic Channel will listen to the scientific community and discontinue production of The Dog Whisperer.”

      Janis Bradley, Instructor at The San Franciso SPCA Academy for Dog Trainers
      Author of the book, “Dogs Bite”
      “On his TV show, the main method Millan uses for aggression is aversives (leash jerks, kicks, snaps of the hand against the neck, and restraint, among others) applied non contingently. The aversives are non contingent because they are so frequent that they’re not connected to any particular behavior on the part of the dog—the dog gets popped pretty much constantly. This results in a state called learned helplessness, which means the animal hunkers down and tries to do as little as possible. This is what Millan calls “calm submission.” It’s exactly the same thing you see in a rat in a Skinner box that is subjected to intermittent shocks it can do nothing to avoid. This can happen quite fast, by the way, shall we say in ten minutes? The dangers to the dog are obvious, ranging from chronic stress to exacerbating the aggression, i.e., some dogs fight back when attacked. This latter is the simplest reason that aversives are a bad idea in treating aggression. Even used technically correctly as positive punishment for specific behaviors like growling and snarling, aversives do nothing to change the underlying fear or hostility, so the best you can hope for, in the words of famed vet and behaviorist, Ian Dunbar, is “removing the ticker from the time bomb.” Thus such methods substantially increase the risk to humans of getting bitten.”

      Excerpt of letter from Lisa Laney, Dip. DTBC, CPDT, CBC
      to National Geographic before airing “The Dog Whisperer”:
      “The intended program depicts aversive and abusive training methods – treatment for some serious anxiety and fear based issues – being administered by an individual with no formal education whatsoever in canine behavioral sciences. The “results” that are shown are more than likely not long lasting changes, but the result of learned helplessness, or fatigue, neither of which impact behavior to any significant long term degree – at least not in a good way. For those of us who are pioneering the effort to end the ignorance that drives the cruel treatment administered upon our canine companions, it is disappointing to see that this programming will reach the masses – especially on the NG Channel. The ignorance that this program perpetuates will give equally ignorant people the green light to subject their dogs to abuse. In turn these dogs will react even more defensively, will bite more people – and end up dead.”

      Steve Dale
      “I have serious concerns because his methods are often intimidating rather than motivating. On TV, the dogs do comply but often they’re being forced to – you can tell by their body language: tail down, mouth closed, ears back, eyes dilated… I argue that motivating leadership is far more effective than leading through intimidation.”
      Steve Dale is the author of the twice weekly syndicated newspaper column “My Pet World” (Tribune Media Services). He’s also the host of syndicated radio programs Steve Dale’s Pet World, The Pet Minute with Steve Dale; and Pet Central, at WGN Radio, Chicago. Steve is a contributing editor at USA Weekend, special correspondent/columnist Dog World and editor-in-chief of PawPrints (a newsletter for veterinarians). His books include “American Zoos” and “DogGone Chicago.” Steve’s appeared on The Oprah Winfrey Show; National Geographic Explorer; Pets Part of the Family on PBS; several Animal Planet Shows; Fox News Channel, and Balance TV (Canada). He was a regular on WGN-TV Chicago. Touted as reaching more pet owners than any other pet journalist, Steve’s a frequent guest expert on radio shows all over America and Canada; he’s been quoted in dozens of newspaper and magazine stories, including the Los Angeles Times, USA Today, and Redbook. He’s certified as a Behavior Consultant by the International Association of Animal Behavior Consultants, and the recipient of many awards including the prestigious AVMA Humane Award.

      L’articolo che parlava dei cani soppressi dopo il suo intervento non lo trovo più: non sono molto brava con l’inglese e quindi fatico a leggerlo… ma prima o poi lo ribecco e te lo posto 🙂

      • povera Valeria, che pazienza…e con un polso convalescente… spero che non sia come in quel detto dove si lavava la testa a qualcuno (e si scopriva che ci si perdeva l’acqua e pure il sapone) 😀

      • Avevo solo chiesto che mi piacerebbe assistere (cioè vedere coi miei occhi) a metodi educativi alternativi a quelli di Millan x recuperare cani condannati alla soppressione. Ma mio dio, non credevo di creare un tale putiferio solo rispondendo a Matteo…. E non era certo mia intenzione!!!

        • P.S. E poi non mi stavo rivolgendo personalmente a te, Redazione, anzi avevo appena detto (11/6, h.20 scarse) che finora eri stata l’unica a “darmi valide spiegazioni”

          • pepe redazione e una persona in teli gente e ama gli animali e di questo ne sono sicuro ma avvolte vuole avere sempre ragione e come se avesse i paraocchi peccato basterebbe rispettare anche i pensieri dei altri senza tanta ira

          • Veramente, cara Valeria della Redazione, avevo scritto all’altra Valeria l’11/6 poco prima delle h.20: “A parte la Redazione nessuno mi ha dato valide spiegazioni”. E di conseguenza circa un’ora dopo a Gilas scrivevo: “Non lasciatemi senza spiegazioni”.
            Ma non mi piace affatto polemizzare continuamente con te… 😉 Ho sempre detto a tutti che mi piaci e ti stimo! Già altre volte abbiamo avuto opinioni divergenti, ma questo è il bello dei forum, ritengo… 🙂

        • Pepe nemmeno io penso che Cesar Millan sia il demonio incarnato, però certamente non è un fine etologo. La mia modestissima impressione di sciuramaria è che sia uno che ha una gran pratica di cani e che un minimo di teoria se la sta facendo con gli anni.
          Poi dio sa cosa succede veramente… in un montaggio TV si possono avere anche delle impressioni distorte.
          La persona in sé, tuttavia, mi interessa fino a un certo punto, sono certa che nel mondo c’è gente molto peggio di lui e personalmente che sia un immigrato messicano a farsi un sacco di soldi mi fa quasi piacere, anche se lo trovo antipatico forte.
          Quello che io però vorrei dire è che la diffusione della cultura cinofila che lui fa col suo programma e che arriva alle sciuremarie (ché i fini etologi lo vedono al massimo nei montaggi su you tube, che sono un poco tendenziosi) non è poi così disastrosa come si crede.
          Dice di essere coerenti, di far fare al cane molto esercizio e di fare cose insieme col cane (la passeggiata, anche coi pattini o la bici per stancarlo di più). Dice di essere calmi o di sembrarlo, di essere convinti (in italiano traducono o assertivi o sicuri). Di non dargli affetto quando ha paura o è in uno stato che non va bene. Di usare il linguaggio del corpo, per esempio per farlo indietreggiare dalla porta avanzando verso di lui, invece che strillando… Di non lasciar prendere iniziative al cane, ma di essere noi a rispondere ai suoi bisogni, di guadagnare sia rispetto che fiducia: uno solo non basta…. etc etc.

          Quelli bravi diranno “ma abbiamo bisogno che ce le spieghi Millan, queste cose?”. Voi no, noi sì, che non ce le ha mai spiegate nessuno.

          C’era poi una pratica che lui suggeriva nelle prime serie e che ha abbandonato (evidentemente veniva criticata) ma che secondo me funziona benissimo ed era quella, per convincersi ad essere calmi e sicuri, di impersonare qualcuno con queste caratteristiche (un fiero cow boy piuttosto che la bella della scuola…). Io quando sono in difficoltà lo faccio sempre e credo che aiuti ad assumere la postura giusta (e forse chissà, anche la sicurezza ha un odore). Ultimamente, quando non so che pesci pigliare (il cane sembra volersi azzuffare con un altro o insegue un ciclista e non riesco a fermarlo) penso “io sono Mangini con Raul” :-D.
          Provate: funziona…

          • Mia cara Sciuramaria, dico solo un’altra cosa e poi giuro che la smetto: sottoscrivo ogni parola delle tue. Grazie x la tua chiarezza che io invece raramente uso.

          • Sciuramaria, ma cesar non ha abbandonato la pratica di immedesimarsi in un personaggio! ^^
            Ma lui non puo spiegare tutto e di sicuro non si puo capire tutto del suo pensiero in poche puntate!
            e sono d’accordo del fatto che sia un programma tv! montato spesso, ma aiuta , cchi è “ignorante” (in senso simpatico) spesso anche io faccio battute su padroni che alle volta hanno dell’incredibile, ma poi conosco persone, che nonostante si impegnino tanto non riescono, come se mancasse qualcosa, e con il programma hanno acquistato piu sicurezza…..
            un motivo ci sarà (non dico che ora sono tutti cinofili, ma su cani “semplici” è gratificante riuscire)

            Redazione ha fatto l’esempio del cane impiaccato, ed è stata l’unica a dire non ci trovo nula di male in quello…… stesso pensiero mio!
            Ma come fai a dire “altri professionisti” quando non condivideranno neanche il tuo di pensiero, e che neanche tu magari condividi il loro?
            ^^ comunque ora non è per spezzare una lancia in favore, ma non ricordo il video, pero alle volte stesso millan dice che “provoca” apposta il cane, per farli capire che comanda non permettendogli di soprafarlo!
            🙂 certo che è un argomento dibattisimo xD

          • No Valeria, scusa, ma qui dissento “non si può capire tutto del suo pensiero in poche puntate”… Non è che Millan sia un maestro del pensiero, questo proprio non si può dire. Il suo pensiero è molto semplice, elementare. E lo dico con cognizione di causa, avendo visto praticamente tutte le puntate trasmesse in Italia: le registravo.
            Certi concetti, io credo, funzionano più come metafore che come verità: ma poiché si rivolge a persone che spesso sono ancor più semplici di lui, la cosa non mi scandalizza.
            Nelle ultime serie io non l’horitrovato il suggerimento di impersonare qualcuno di “calmo e sicuro” mentre nelle prime serie era una costante…

      • redazione voglio ricordarti che le persone che elenchi come anche in italia parrebbero male anche di te se fai qualcosa ho dimostri alloro qualcosa che loro non sono in grado ne fare ne spiegare e lo dimostra che d.a.c.i fanno vincere crossi allevatori ho e amico del l’amico ho chi unge bene anche se tu mi dirai sicuramente la contrario ma e cosi per certezza e conoscenza non so se puoi dire lo stesso poi alla epoca che parli tu ricordo che i cani venivano addestrati con botte li lasciavano a digiuno e al buio poi se voi ce la storia che lo ascritto e non io pero tu avere il tuo pensiero nessuno ti obbligare di pensarla diversamente ma certo e che bisogna avere delle certezze in mano e io Leo e so di cosa parlo in america esiste la polizia specifica per gli animali che qua non abbiamo in america ci sono molti più combattimenti che qua la america non ne certezza ma il singolo personaggio che fa la differenza e l’invidia e molta su ogni settore su certe cose ce molta mafia e interesse e dove ce interesse ce cativeria

        • Matteo, non so di quali tempi parli: io ho cominciato ad addestrare cani negli anni ’70 e ti assicuro che non ho mai dato un calcio a nessuno, né tantomeno botte. C’era chi lo faceva, certo. C’è ancora oggi chi lo fa. Ma i macellai esisteranno sempre, temo: i professionisti seri sono sempre stati (e sempre saranno) un’altra cosa.

  20. Eh no, mc, allora abbiamo ragione Valeria ed io: questa è malafede! Queste sono prese di posizione “preconfezionate”!!! Parli di “calci, sberlotti, e collare elettrico”??? Ma dove, e quando mai? Ho appena aperto il tuo link, e dimmi: dove sta il collare elettrico? Alla fine (ma solo oltre la metà del video) Millan lo allontana x spiegargli: se ti avvicini di più e mi assali, non va bene… (sta al cane decidere quanto avvicinarsi, ma non ha addosso alcun collare!) Poi: li chiami sberlotti? Ma hai mai seguito una sua trasmissione? Si tratta di “ditate”, ossia di finti “morsi”, x dire al cane: sono io qua chi comanda!… (E’ appena un’innocqua “ditata”, che ho iniziato anch’io ad usare col pincer di mia nonna, viziatissimo e maleducato, x dirgli: sta al posto tuo, non puoi essere tu il capobranco…) E addirittura calci??? Ma se si è tolto il mocassino restando con un misero calzino soltanto x allontanare il cane in modo che non lo aggredisse!
    Ma xkè si vede solo ciò che si vuole vedere? Questo cane sarebbe stato soppresso, lo capisci? Ma Cesar, con un paio di “ditate”, di “tocchi di piede” (tanto x ribadire: qui comando io, sono io il cane Alfa, tu sta in là e non farci del male) lo ha salvato! Almeno a questo ci hai pensato?…
    Io non riesco a vedere nè metodi coercitivi, nè crudeltà gratuita, nè soprattutto falsità, “stupidità e mancanza di rispetto”: x niente! E quindi ti ripeto: se tutto ciò è “superato”, me lo dai tu un chiaro esempio “in base alla moderna psicologia” su come riuscire e recuperare in un paio di giorni un cane già votato alla soppressione?

    • Vabbè, avere ragione a questo punto, non mi interessa,……
      Potrei essere anche io di parte? ok , tanto alla fine mi piace o non mi piace, che cambia?
      Valeria, dove hai letto che alla fine i cani curati sono stati soppressi??
      o.o questa la trovo strana!

    • mi sono rivista il video (a malincuore, faccio davvero fatica) perchè mi sembrava impossibile che le cose che mi paiono così chiare, agli altri facciano un’altra impressione. Ho premesso che nel video le azioni di Mr Millan non siano particolarmente crudeli per l’INTENSITA’, e lo confermo. Però mi si stringe il cuore nel vedere che:
      1) colpisce (piano) a sorpresa un cane che – secondo me – in quel momento non pare avere intenzioni aggressive, scodinzola e distoglie la testa, e lui TAC! una sberla. MA PERCHE’???? aggredire preventivamente, perchè? un altro cane (equilibrato) l’avrebbe fatto??? per farsi rispettare? ma i cani sono esseri sensibili, un’aggressione, per quanto certo non dolorosa come quella, a cosa serve se non ad aumentare la sfiducia nei confronti del genere umano?
      2) successivamente, dà un calcio (leggero) al cane, PRIMA che parta sulla scopa, mentre la sta annusando, col risultato, ovvio, di farlo partire. Mi spieghi, di nuovo, a cosa serve? la mia sensazione è che serva allo show, a creare cioè un po’ di scena per far vedere quanto è feroce quel cane. Certo serve ad associare nella testa del cane l’idea “scopa-calcio”.
      3) al cane viene inviata una “vibration” (sic) perchè reagisce (a mio avviso in maniera abbastanza giustificata e moderata, considerando il contesto) all’intrusione sulla ciotola. Mah. Come sempre, reprimere dà risultati immediati, e poi? cos’hai ottenuto? che ha paura delle scope che lo disturbano mentre mangia. Ottimo. Gli sarà utile.
      4) Last but not least: MA CHI VE L’HA DETTO CHE MILLAN HA SALVATO IL CANE DALL’EUTANASIA??? VE L’HA RACCONTATO LUI IN TRASMISSIONE??? MA NON PENSATE CHE CI SIA UN CONFLITTO DI INTERESSI? e se non fosse vero niente? e se fosse tutta una montatura? oppure: se fosse vero e poi dopo 2 mesi il cane fosse tornato peggio di prima? ma come fate a credere alle favole? in ogni caso: ora che Valeria (quella vera) ha postato i giudizi degli studiosi americani, direi che di elementi (verificabili) ne avete a iosa. A meno che non vogliate dimostrare, ancora una volta, che non c’è evidenza che possa scalzare le convinzioni a priori.

      • Allora, mc, sono d’accordo sul tuo punto 3. Sui primi 2 mi limito a dire che ritengo TALVOLTA appropriate certe “prevenzioni”, tipo: attento che mi sono accorto che hai l’intenzione di reagire in malo modo, ma qui il capobranco sono io (il discorso ovviamente sarebbe molto più lungo e articolato, ma ti giuro che non ho assolutamente voglia di ulteriori polemiche). Il punto 4 te lo rovescio: xkè dovremmo essere noi a credere alle favole? e se non abbiamo prove che il cane sia veramente migliorato, che prove hai tu che sia invece regredito (anzi, “tornato peggio di prima”) dopo 2 mesi? Io poi non ho mai detto “salvato dall’eutanasia”, ma che Millan è l’unico tra altri addestratori già interpellati prima che si è preso la briga di PROVARE a recuperare cani dati da tutti gli altri come assolutamente irrecuperabili, e quindi votati alla SOPRESSIONE. Circa infine alle “convinzioni A PRIORI”… beh, sii sincera: leggendo questo forum chi ne ha di più? (Basta vedere che c’è chi è in disaccordo con me su cose assolutamente neutrali, tipo quando umilmente chiedo risposte o ancor più umilmente accetto di “sospendere momentaneamente il giudizio”…. A meno che non sappiano non tanto chi stavo parafrasando, ma neppure cosa significhi!)

        • Le “convinzioni a priori”, anche dette “pregiudizi”, sono, come dice la parola, giudizi che si danno prima di avere delle evidenze. Io non ho convinzioni a priori su Millan, in quanto, oltre al mio personale disgusto nei confronti del collare elettrico, dell’aggressione gratuita e di chi li usa, ho a disposizione delle evidenze, in particolare:
          -l’opinione della cinofila Valeria Rossi, che ha spiegato nel dettaglio il perchè il suddetto non vale un accidente.
          – l’opinione di svariati etologi-cinofili americani, che si sono espressi in maniera esaustiva e chiarissima in merito.
          Non includo nel novero delle evidenze il MIO personale giudizio sui metodi visti in video o in TV (all’inizio, la prima e unica puntata vista, quando, sbigottita che una roba così si chiamasse “Dog whisperer” ho cambiato canale dopo un’oretta circa) perchè, ovviamente, “sono di parte” e non sono abbastanza autorevole per citarmi. Tuttavia, certe cose sono così clamorose, così sfrontate, che chiunque abbia letto (e, ovviamente, capito!) un libro di cinofilia le noterebbe. Per esempio, tu sostieni l’attacco preventivo per confermare il ruolo di capobranco. A mio (modestissimo) parere, un “vero” leader non si sognerebbe minimamente di attaccare un cane che sta pacificando (ti ricordo che nel video scodinzolava e ha voltato la testa). Così come un cinofilo, anche modesto, non credo capirebbe la necessità di dare un calcio ad un cane che NON ha ancora attaccato la famosa scopa.
          Quanto al punto 4, ho inteso dire che i risultati di Millan, IN QUANTO DICHIARATI DALLO STESSO MILLAN, non costituiscono uno straccio di evidenza; quindi mi chiedo, e qui davvero ribalto la domanda a voi che lo sostenete: MA CHE COSA VI PIACE DEI SUOI METODI? cosa apprezzate? dove vi è (tecnicamente) piaciuto?
          e qui chiudo, davvero, perchè, come ho scritto prima, usando una metafora più gentile, a lavar la testa al ciuco ci si rimette il tempo, l’acqua e pure il sapone.

          • Mc, “tecnicamente” non sono in grado di rispondere. Credo però che quello che ci piace è che non ha paura, mai. O se la ha non si vede. E che dice che non esiste un cane che non sia recuperabile e che il cane vive nel presente e può lasciarsi facilmente alle spalle i fantasmi del passato (a differenza di noi). Che basta che cambiamo noi e cambierà anche il cane… è un messaggio di grande speranza cinofila… e di grande potere. Perché cambiare noi stessi è in nostro potere, se davvero lo vogliamo. Cambiare il resto è più difficile.

            PS io non sono in grado di giudicare e vi credo quando dite che il metodo X o Y sono sbagliati e violenti… ma non parlate di calci. Lo ha detto millemila volte che sono un tocco col piede e che non bisogna mai e mai far male al cane, ma solo distrarlo, sconcertarlo un attimo.

          • Sciura, i calcetti e le spintarelle, le cosiddette “simulazioni di morso” (che tali non sono affatto, perchè i cani non si tirano calci e non si danno spintarelle: o ritualizzano – cosa che Millan non fa – oppure si mordono sul serio) non sono un maltrattamento fisico: ma sono provocazioni.
            Ora, ci sta ANCHE che si provochi apposta un cane per vedere come reagisce: è assolutamente lecito in fase di test. Purtroppo lui non lo fa per testare i cani, ma per correggerli: e allora lo devi fare al momento giusto. Non “prima” che il cane abbia esibito il comportamento sbagliato, ma semmai dopo. E lui non azzecca MAI una tempistica.
            Quello che fa in realtà non è far capire al cane dove e quando sbaglia: è semplicemente intimorire il cane facendogli capire che ha a che fare con un personaggio dominante, che non lo teme e che non intende sottomettersi a lui. Funziona? Certo che sì.
            E funziona anche senza tanta scenografia (sai quante volte mi è capitato di sentirmi dire: “Ohhhhhhh…ma come ha fattoooo????” da una sciuramaria che restava allibita perché il suo cane, abituato a trainarla, con me camminava docilmente? E non avevo fatto NIENTE di NIENTE: il cane aveva solo capito che io non ero disposta ad essere il suo rimorchio, solo guardandomi in faccia).
            Il punto è che quando il cane torna in mano ai suoi proprietari, se questi hanno capito solo la parte “io tarzan, tu jane”, i problemi si ripresentano moltiplicati per due: perché Millan non ha paura dei cani, ma i proprietari spesso SI! E per fare Tarzan non puoi e non devi aver paura: ma non è che questa ti passi sentendoti raccontare due fregnacce sulla dominanza…perché se la intendiamo solo come dominanza FISICA (come fa Millan), la sciuramaria riuscirà a metterla in pratica per un giorno, due, tre..ma la prima volta che il cane le farà di nuovo vedere un paio di denti la sciuramaria se la farà sotto e saremo punto e a capo.
            La dominanza vera è tutt’altra cosa, cosa di cui lui non parla perché, semplicemente, non ne è a conoscenza!

          • Che bello Redazione, rileggerti tutta completa!
            Anche i cavalli sono così… ti pesano dopo due secondi che sei in sella…
            E capiscono immediatamente cosa possono permettersi e cosa no…

          • Ma mc, x piacere! (e ti ho stimato molto finora!), tu basi il tuo parere su UN’UNICA puntata vista in tv???? E secondo te sono più “vere” quelle su You Tube?… E’ vero che ci sarebbero moltissime altre cose da dire, ma ho anche detto che sono stanchissima (“agra” si dice in veneto) di ripetere e ripetere sempre e solo le soliche cose!

    • pepe sto leggendo i tuoi commenti e li condivido in pieno come ti o detto prima non ho detto prima non visto nulla di quello che si sta parlando anche se sento che chi sta giudicando parla per grossa amicizia verso Valeria ma posso anche sbagliarmi e poi non si capisce la differenza tra botte e piccoli colpi come se fossero morsi verso il cane io con il mio ho dovuto trasformarmi in cane e comportarmi come lui e facendogli capire che ero io capo alfa e ora siamo arrivati a parlare con lo sguardo i movimenti del corpo tanti credono che il cane capisce le nostre parole ma non e cosi il cane capisce se siamo tristi o arrabbiati solo guardando i nostri gesti del corpo perciò tanti veri professionisti in segnano ai padroni dei cani questo e vero non contano i collari elettrici ho altro e lo si vede poi ogni uno la pensi come vole

      • Sai Matteo, mi permetto di dirti di nuovo una cosa: se tu riuscissi a scrivere meglio mi chiedo chi mai potrebbe essere contro le cose che dici! Purtroppo c’è qualcuno che non riesce a capirti, e mi dispiace, perchè approvo il tuo rapporto coi cani e i tuoi sentimenti verso di loro.

  21. Con chi ce l’hai mc? io almeno metto sempre il nome di colui a cui mi rivolgo. Poi: che strafalcioni??? Sintattici? Grammaticali? O semplici refusi? In quest’ultimo caso, x quanto mi riguarda, qui si scrive in fretta (la Redazione stessa ha detto: mica siete giornalisti!… No, sono solo un’insegnante di lettere e italiano. Ma anche i giornalisti, ed i migliori scrittori, credimi, di refusi al pc ne fanno a decine… Mi sono mantenuta all’università come correttrice di bozze, xciò ne so qualcosa.)
    Passando a cose più serie, il tuo link, promesso, me lo guarderò tutto, ma ti chiedo una cosa senza alcuna acrimonia: xkè tutti hanno video da mostrare x demonizzare Millan, ma nessuno e nessuno mi ha mai mostrato un suo video x insegnarmi come recuperare in pochi giorni un cane problematico già votato alla soppressione? Quanti cani già condannati ha salvato Millan? (Attenderei gentile risposta….)

    • Concordo Pepe! Mi domando come mai non gira mai il video di Apollo!
      Rottweiler, che doveva essere soppresso, e cesar non solo ha rieducato ma pure adottato! o.o

      ^.^ io sono capitata per caso su questo foro, non mi ero neanche accorta fosse il suo…. xD
      Però nonostante anche a me piaccia leggere molti degli articoli, su questo argomento, rimango “delusa” .

    • Rispondo all’ultimo commento, ma faccio riferimento anche ai precedenti. Cominciamo dal “giudicare solo i video”: che altro c’è da giudicare? Questo signore mostra i suoi metodi in televisione, non ne fa alcun mistero, ne parla anche (in modo abbastanza equivoco) nei suoi libri, dove comunque si dice favorevole al collare elettrico. Non è che io sia andata a sbirciare di nascosto quello che fa: è lui che mostra i suoi “calcetti” e affini in TV.
      Perché sia un incompetente l’ho già ribadito un milione di volte:perché è sempre, costantemente FUORI TEMPO e fuori luogo.
      Ti faccio un esempio pratico: quello del malamute che lui “impicca” perché gli si rivolta contro. Tutti l’hanno attaccato perché impicca il cane: a me quella è la cosa che dà meno fastidio in assoluto, perché se un cane di quella taglia mi vola addosso faccio la stessa identica cosa…e la fa QUALSIASI persona al mondo, anche il più buonista dei buonisti. Nessuno sta lì a farsi masticare da un cane: ci si difende. Ed è giusto così. Il problema, però, è un altro. La domanda è: PERCHE’ il cane gli si rivolta?
      Il malamute è aggressivo verso gli altri cani, ok? E Millan cosa fa? Gli ammolla il suo delicato calcetto quando il cane non ha ancora fatto assolutamente NIENTE. Sta solo guardando l’altro cane in arrivo. Quindi, è lui a provocare il cane, che giustamente gli parte contro. Cane ragione, Millan torto marcio. NON SI FA COSI’ ad educare un cane. Dargli un calcione DOPO che il malamute avesse aggredito l’altro cane sarebbe stato corretto dal punto di vista tecnico (magari non da quello etico,ma ALMENO da quello tecnico): darglielo prima è una cazzata addestrativa, oltre che una porcata dal punto di vista umano.
      Capisci qual è il punto? Millan non usa solo sistemi coercitivi in gran parte evitabili: non li sa neanche usare!
      Quindi, oltre a non essere ovviamente uno psicologo (di psicologia canina ne sa meno delle sciuremarie con cui si rapporta), non è neppure un addestratore “vecchio stampo” con qualche qualità. Vale zero su tutta la linea.
      Seconda tua domanda: perchè nessuno ti fa vedere i video di recuperi in pochi giorni senza metodi da Millan?
      Primo, non è vero: io i video li ho pubblicati. Ho pubblicato tutta la storia di Raul, passo dopo passo, e ho pubblicato i video di Massimo Giunta, dove si vedono i cani “prima e dopo”: e il “dopo” spesso è proprio questione di giorni.
      Nel caso te lo fossi perso: https://www.tipresentoilcane.com/2012/05/29/le-alternative-agli-psicofarmaci-esistono-nonsoloraul/
      Non è questione di “minuti”, questo no: perché non esiste nessuno al mondo che può recuperare un caso davvero difficile in quattro e quattr’otto.
      Quello che vedi in TV è un montaggio, una cosa fasulla tagliata e cucita su misura per gli ingenui boccaloni. Non dubito che Millan qualche cane l’abbia pure rimesso a posto, anche con i suoi metodi antidiluviani: ma di sicuro non lo fa in dieci minuti. Ci mette il tempo che ci mettono tutti…anche se a volte, per evitare i metodi da macellaio, può volerci qualche giorno in più.
      Sta di fatto che far passare il messaggio che mesi o anni di gestione imbecille da parte dei proprietari si possano risolvere in dieci minuti è un’altra delle cose che rendono deleteria la trasmissione di Millan.
      Infine, ribadisco: vatti a leggere i siti americani che parlano del numero di cani teoricamente “recuperati” dal tuo idolo, e che sono stati soppressi qualche tempo dopo. E’ la dimostrazione più evidente del fatto che Millan fa solo scena.
      Ah, dimenticavo: della Stilwell non parlo perché non la guardo (non mi interessa seguire una che sputa merda sugli addestratori, grazie): ma delle sue soppressioni facili ho parlato più volte. E di certo non bene.

      • Se tanti cani andati in onda su DW presentavano problemi “risolti” in dieci minuti era perchè erano casi particolarmente facili (solo la crassa ignoranza ed analfabetismo canino dei proprietari poteva far pensare fossero cani aggressivi). Ci sono stati tanti altri casi molto più complicati nei quali Millan ha portato via il cane ai proprietari per portarlo al suo centro e riabilitarlo da zero, cosa che ha richiesto diverse settimane se non mesi. Mi vengono in mente il pitbull Trinity e K-9, un cane dei marines addestrato alla ricerca degli esplosivi e tornato traumatizzato dall’Iraq.

        • Ma su ciò sono perfettamente d’accordo, gilas, lo so bene! Del resto (e x fortuna) Millan non è mica il mago di OZ! E grazie a dio che è riuscito a rieducarli in alcuni mesi, altrimenti li avrebbero soppressi!…. Ci pensi a questo?

      • @ Redazione:

        “Il malamute è aggressivo verso gli altri cani, ok? E Millan cosa fa? Gli ammolla il suo delicato calcetto quando il cane non ha ancora fatto assolutamente NIENTE. Sta solo guardando l’altro cane in arrivo. Quindi, è lui a provocare il cane, che giustamente gli parte contro.”

        Non è così: il calcetto (che non è un calcio tipo quelli che si tirano ai palloni, come tutti insistono nel far credere) serve unicamente a distogliere l’attenzione del Mal dal suo obiettivo, proprio perchè nel momento in cui il Malamute vede l’altro cane, lo punta come se volesse distruggerlo.
        Millan non interviene a sproposito, interviene nel momento esatto in cui lo sguardo del Malamute si trasforma in uno sguardo da “se ti prendo t’ammazzo”.
        Perchè fissare l’altro cane con l’intenzione di volerlo sbranare è già un comportamento da correggere, e correggendo questo, automaticamente (in teoria) si evita anche di arrivare alla conseguenza, ovvero l’attacco.
        In poche parole, Cesar Millan non aspetta che il Malamute parta all’attacco, ma interviene nel momento in cui l’atteggiamento da “ti sbrano” ha inizio, ovvero da quando l’attenzione del Mal si concentra sull’altro.

        Questa è una puntata che ho visto più volte, per caso, e mi è rimasta impressa.
        Tra l’altro lui spiega sempre per filo e per segno cosa fa, come lo fa e perchè. E a me era sempre sembrato molto chiaro, tanto da non capire come facesse molta gente a fraintenderlo.

        “Sta di fatto che far passare il messaggio che mesi o anni di gestione imbecille da parte dei proprietari si possano risolvere in dieci minuti è un’altra delle cose che rendono deleteria la trasmissione di Millan.”

        Qui sono daccordo. Il motivo per cui Millan non mi convince al 100% è soprattutto questo.

        Sul collare elettrico, ho scoperto da poco ch’egli ne ha fatto uso e sono rimasta abbastanza delusa, perchè ha rimesso in discussione la lealtà di un programma/educatore che guardavo volentieri (ritengo l’uso del collare elettrico un mezzo sleale).
        Specifico che ho seguito il suo programma per mesi e mesi, fino a quando ho scoperto la storia del collare elettrico, e mi è stato fatto notare che tantissime scene vengono montate e tagliate, il che compromette la veridicità di tutto quanto.
        Resto comunque a sottolineare che CM non tira calci né fa del male vero e proprio quando per es. usa il ‘tocco’ con la mano a mo’ di morso.

        • Jona, ma ti è mai passato per la testa che per distogliere l’attenzione basterebbero altri mezzi diversi dal calcetto? Magari un bocconcino, toh. O un giochino. Se vuoi distrarre un cane lo distrai, non lo colpisci: che poi il calcetto non sia così delicato come LUI vuole far credere lo dimostra il fatto che il cane gli sia partito contro: se non l’avesse disturbato il cane non avrebbe reagito certamente così, visto che per il resto della passeggiata non mostra alcuna aggressività verso l’umano.

          • Ho appena visto il video: ma… siamo proprio sicuri che questo sia un malamute??? Non conosco bene la razza, ma quel cane non sembra esserlo né morfologicamente, e soprattutto caratterialmente (non avevo mai sentito di un malamute mordace).

          • ma il cane in questione non parte alla carica per colpa di Millan, questa aggressività è il motivo per cui i proprietari hanno chiamato Millan! Questo cane si comportava così con i proprietari, nel senso che li aveva già morsi. Era un problema già radicato.
            E quando un cane ha un’intensità del genere credo che del bocconcino non gli importi un fico secco. L’unica cosa che gli interessa è fare a pezzi l’avversario e non esiste nient’altro.
            E’ questo il motivo per cui è necessaria una ‘distrazione’ fisica, non visiva né olfattiva (a prescindere dal fatto che CM utilizzi il calcetto sempre e comunque).

            Sono daccordo che in alcune circostanze il bocconcino, dal punto di vista del cane, sia un valido motivo per lasciar perdere un avversario, ma non direi proprio che questo sia il caso.. cioè, è da vedere.. chiunque abbia visto la puntata dovrebbe capire che un’aggressività del genere non si combatte con del cibo(senza contare poi che non tutti i cani giocano con i giochini.)
            Non essendo io un’educatrice (e avendo poca fantasia) non saprei che altro metodo potesse usare Millan, ma il punto è che lui usa quel metodo lì, che non è coercitivo.

          • Lavorare sulle distanze pare brutto?
            Esiste solo calcio o bocconcino? Suvvia, cerchiamo di non essere schiavi degli schieramenti

    • “Quanti cani già condannati ha salvato Millan? (Attenderei gentile risposta….)”

      Da mie personalissime stime, di persona tramite il suo centro almeno duecento (ed intendo cani problematici ed aggressivi che altrimenti sarebbero stati soppressi). Indirettamente, diverse migliaia.
      Un po’ per curiosità un po’ per interesse (c’è da imparare qualcosa da chiunque), “studio” il personaggio Millan da diversi mesi – ho avuto modo di vedere in originale tutte, e dico tutte, le puntate di DW, dalla prima all’ultima serie incluse le puntate ancora non andate in onda in Italia – e per amore di riassunto, sintetizzo: hanno ragione un po’ tutti ma nessuno (pro o contro Cesar Millan) ha completamente ragione.
      Per rimanere al collare elettrico, a mia memoria è stato usato per risolvere il “problema” in soli due casi: uno, quello famoso del cane che ce l’aveva col gatto, l’altro per “richiamare” a distanza un cucciolone di bulldog dei proprietari di un bar “per cani” col quale ogni altro metodo aveva fallito e che lasciato libero di scorrazzare prima o poi inevitabilmente litigava con uno dei cani dei clienti. Vi sono state tuttavia altre puntate/occasioni in cui il collare elettrico è stato provato e scartato in quanto inutile (sul cane non aveva alcun effetto) e sono stati usati altri metodi.
      Rivedendo le puntate nel corso degli anni, si nota (almeno, io ho notato) un’evoluzione dei metodi di Millan – da quelli ‘tradizionali’ delle prime serie, a metodi più moderni inclusa ad esempio una puntata dedicata esclusivamente ai segnali di non-calma 😉 che due jack russell particolarmente litigiosi si scambiavano tra loro prima di azzuffarsi (inclusa moviola stile calcistico delle alzate di sopracciglia e del dilatarsi delle pupille). Nelle serie più recenti si vedono molte meno ‘pedate’ e molto più “rinforzo positivo” o giochi di ricerca per distogliere il cane da uno stato di agitazione o di aggressività.
      Diverse puntate sono state inoltre dedicate al tema del randagismo, della sterilizzazione (tema ricorrente negli ultimi anni di DW), alla “smitizzazione” del pitbull o del rottweiler come cani-killer (uno dei figli di Millan ha ora un rottweiler recuperato come proprio cane), ed altri temi discussi anche qui con contenuti molto simili ai suoi.
      Curiosamente, penso di poter dire che Millan sta evolvendo verso una direzione già percorsa da Valeria Rossi… 😉

      • No, bello: Valeria Rossi non ha avuto nessuna “evoluzione”. Valeria Rossi non ha mai preso a calci i cani e neppure ha mai posseduto un collare elettrico. Anzi, Valeria Rossi continua a ripetere che deve ancora scoprire cosa ci sia di nuovo nei vari CZ e affini, visto che predicano le stesse cose che lei faceva trent’anni fa… solo che le faceva con un minimo di basi tecniche e di cognizione di cosa sia un cane, a differenza di tanti predicatori attuali.
        Io non sono una “pentita” come la Capra e altri gentilisti, perchè non ho nulla di cui pentirmi.
        Certo, ai “miei tempi” il metodo Millan era sicuramente molto più diffuso del mio: però, anche allora, solo gli incompetenti lo applicavano in modo così improvvisato e senza alcuna base tecnica. I professionisti, anche allora, erano un’altra cosa.
        P.S.: il fatto che la TV ultimamente mostri un Millan molto più all’acqua di rose non è certo legato a un suo ravvedimento, ma solo alle migliaia di insulti che sono arrivati alla trasmissione. Hanno cambiato rotta esclusivamente per convenienza.

        • No non ci siamo capiti: è Cesar Millan che sta evolvendo, per arrivare ad un percorso dove Valeria Rossi è già passata (mica ho detto che VR si sia “evoluta”: ho detto che VR alla fine dei conti ha ragione da almeno trent’anni ;-)). Premesso che uno che su FB ha tanti ‘likes’ quanto una rockstar e quindi degli insulti degli altri se ne può allegramente impipare, ma se Millan sta evolvendo verso metodi più moderni è o no un bene per i cani e per i telespettatori padroni di cani? qua si deve fare il bene del cane o dell’egoismo del singolo addestratore/educatore/operatore/esperto cinofilo? 😉

      • Io ci tengo ad aggiungere solo, che non è vero che lui fa i miracoli dei pochi minuti!
        Ma che infatti, da solo una mano iniziale ai padroni, ma dopo ci vogliono settimane e mesi, prima di avere un vero miglioramento!

    • Pepe, la mia osservazione sul rispetto degli altri che leggono e sulla povera lingua italiana era generale e non rivolta a qualcuno in particolare. Se proprio vuoi capire chi me l’ha stimolata vatti a rileggere i post precedenti e forse mi darai ragione (ma, ripeto, è un problema generalizzato dei forum & C.), senza necessità di essere dei premi Pulitzer e capendo anche che possa scappare un refuso.
      Quanto a Millan: io non HO un video, o alcuni video. Sono tutti su youtube, mi sono capitati, nemmeno li ho cercati (figurati!). Quanto al “recupero in pochi giorni di un cane già votato alla soppressione”: be’, e non ti dice niente, questo??? pensi davero che con un po’ di elettroshock si riesca a cambiare il cervello di un cane (o di un gatto, o di un umano)? ci hanno provato con la lobotomia. Quella è rapidissima. Vedi un po’ tu. E qui la smetto, perchè davvero chi difende Millan, basandosi fondamentalmente su ciò che LUI fa vedere (e poi ci scappa qualche videuccio con collari elettrici, calcetti e schiaffetti) si merita di tenersi Millan. Se una è tanto…candida da ammettere che è innamorata di Millan, davvero non c’è nient’altro da dire.

      • Caro MC, Valeria e non io è innamorata di Millan ma io la sorreggo… Circa quanto hai scritto (h.21 circa) tu ed io non siamo poi così lontani, ma lascia perdere i deliri sull’elettoshock, xkè allora ci troviamo agli abissi!!! (E non ha senso!…)

  22. In effetti Valeria, se controlli i commenti vaforiti o sfavoriti, non c’è ombra di dubbio da che parte stia la maggioranza… E, pensa un po’, anch’io mi ero iscritta a questo forum xkè speravo di comprendere finalmente i motivi oggettivi x cui tutti ce l’avessero così tanto con Millan… Ora, a parte la Redazione, nessuno mi ha mai dato valide spiegazioni! (E su Valeria Rossi, che mi piace da morire x millemilioni di motivi… su questo punto specifico – come sai – ho voluto “sospendere il giudizio”…) Se dobbiamo essere 2 mosche bianche, che almeno potessimo capire precisamente x quali ragioni…

  23. Valeria, a chi ti stai rivolgendo? Stai rispondendo alla Redazione, vero? Non a me, spero, anche se il tuo commento è capitato sotto il mio! Del resto ti avevo già detto di essere d’accordo con te, ed infatti entrambe siamo state punite con un “pollice verso” ciascuna… Ma non cambio idea, e continuo a sottoscrivere anche il tuo ultimo commento, pur limitandomi ancora, x il momento, a “sospendere il giudizio”………..

    • Sisi pepe Era riferito alla redazione 🙂
      Ho capito che alla fine siamo della stessa idea!
      ^^ i pollici versi poco mi importano!
      Pensa pepe, in un foro perchè stimo millan mi hanno dato dell’analfabeta ^^ ormai ci vedo poco di obiettivo in questa disputa! E non lo sopporto!
      cosi come non sopporto chi dice di apprezzarlo e invece è solo per essere contro la massa, ma non ci ha capito nulla! ^^

  24. non lo sapevo io il collari vari punte ho elettrici li farei in dosare a loro mi stupisco che sia lui a farlo mie crollato un mito

    • Di chi parli, Matteo? Chi è “lui”, che “mito ti è crollato”? Se per caso ti riferisci a Cesar Millan, guarda che non usa collari elettrici!!! E se talvolta l’ho visto utilizzare rari collari a strozzo e per pochissimo tempo, sa come usarli! Sono assolutamente d’accordo con Anna che se la prende con tutti “i suoi detrattori” di cui però non conosciamo affatto i loro “metodi educativi”!

      • Allora, aspettate un attimo! 🙂 c’è forse un po di confusione!
        NEl capobranco sei tu, lui dice apertamente, che è pro collare elettronici, indica una marca e stavo facendo qualche ricerca, il livello piu basso, manda “vibrazioni” no scosse.
        Ora non so come sia questa vibrazione, ma se ben usata io non sono affatto contro!
        Nel libro, spiega anche come, l’ha usato sui suoi cani, per fargli capire che i “serpenti” sono pericolosi, perchè a quanto pare i cani, non recepivano il pericolo!
        Ma questo l’ha utilizzato rare volte, se strettamente necessario!
        Il video dove lo usa, del cane che vuole uccidere il gatto, è la nona puntata della seconda stagione, che ahime non ho visto.
        Ma è andata in onda, non l’hanno tagliata.
        Comunque, rimane esagerato, “l’odio” nei suoi confronti, ma ho capito una cosa, visto che chi lo odia deve sempre farmelo sapere, magari nota il nome millan e non si accorgono di Nient altro. (ho spesso l’immagine :P)
        Questo mi dimostra che è Grande 🙂
        Ovvio, state atteti ai fan, ahime alcuni non l’apprezzano davvero, sono solo per andare contro la massa! ^^

          • E io dissento da entrambi. Millan è considerato meno di zero da tutti i professionisti della cinofilia americana, esattamente come lo è da quelli italiani. E vi assicuro che NON si tratta di invidia (comoda scusa sempre pronta), ma di semplice constatazione della sua inadeguatezza.

      • Millan USA il collare elettrico, anche se lo spaccia per “collare a vibrazione”: C’è pieno youtube di video che lo dimostrano: il più diffuso è quello in cui lo usa per far andare d’accordo un cane col gatto di casa (no comment).

        • Allora, cara Redazione, siamo entrambe consapevoli delle nostre diverse opinioni su Millan. Il video del gatto l’ho visto: in tv ovviamente non compare alcun collare elettrico… Del resto le due fazioni pro e contro Millan sono, a mio parere, troppo categoriche e a critiche. Ma che tu ora ci venga a dire che Cesar viene considerato meno di nulla “da tutti i professionisti della cinofilia americana e italiana” mi sa di presa di posizione ad oltranza… E siccome ti stimo molto, vorrei SOSPENDERE IL GIUDIZIO sino a prove certe.

          • A me la cosa che da piu fastidio! è che, il tuo giudizio è limitato ai video!
            Se proprio un “esperto” deve giudicarne un altro, in maniera cosi “pesante” almeno osservi tutto e no solo qualcosa! o sbaglio?
            in un vecchio commento non giudicasti la stilwell perchè non sai chi è, ma una che sopprime un cocker, non penso ci voglia molto a giudicarla!
            Inoltre mi domando, con tutto il “trambusto” che millan ha alzato, senza Conoscerlo, come si fa a dire chi è?
            Anche io vorrei vederlo di persona (un po’ perchè sono innamorata persa ^^ e l’ammetto! :P)
            ma capire anche se negli insulti c’è qualcosa di “vero”!!!

          • http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=YdIxtuHcEaw

            così, tanto per avere un altro video a testimonianza dei metodi di Millan (copiate e incollate il link). Nel video non fa cose particolarmente crudeli: anche il collare elettrico (che dà, secondo lui, una “vibration”, sì, come no) pare essere regolato su una intensità bassa e il cane sembra provare fastidio, più che dolore (anche se bisognerebbe essere nei suoi panni). Il punto è un altro: si vedono uno sberlotto, un calcio, un collare elettrico TOTALMENTE GRATUITI. E’ la stupidità, la mancanza di rispetto, il “mostrare i muscoli” che sono…quanto meno TOTALMENTE SUPERATI, in base alle acquisizioni della moderna psicologia. E’ come vedere l’addestramento delle reclute in Full metal Jacket: forse l’esercito americano degli anni ’70 non è il miglior esempio di gestioone delle risorse umane… o no?
            Un’ultima cosa, futile, o comunque molto meno sensibile: potremmo per favore almeno RILEGGERE quello che abbiamo scritto??? così, tanto per evitare gli strafalcioni più grossi e rendere comprensibile le frasi. Per rispetto di chi legge. Grazie.

      • ieri ho letto qua qualcuno che parlava che cesar millan usava collari elettrici e che cerano dei video su youtube e allora mi sono presso cosi ma poi o voluto andare vedere se fosse vero ma io non ho trovato nulla di ciò che dicevano e mi rimangio tutto quello che ho detto su di lui rimane sempre il mio mito sono felice che sia cosi almeno che non mi facciano vedere un vero video rimango con li dea che un mito scusa pepe sono stato troppo frettoloso

        • Accetto le tue scuse, ovviamente, Matteo! Ma hai visto che macello di polemiche ho provocato solo per averti risposto?… 😉 Non era mia intenzione, giuro!

          • “Toh” eh no, Redazione, giuro! 😛 Non mi aspettavo che in un forum cinofilo fossero quasi tutti così contrari a Millan!…
            E’ vero che sono una “spontaneista”, una sciocca “sciuramaria”, ma non pensavo di incontrare tutta questa acredine esasperata…

          • Ma quale acredine esasperata, scusa??? Nessuno ha detto che vuole mettere Millan al muro. Semplicemente, è un incompetente e chi capisce qualcosa di cani lo sa e ne espone i motivi. Quando poi ci si sente rispondere che no, non è così, è bravissimo…in base a cosa non si sa (o meglio: in base a quello che raccontano in TV…e sinceramente non so come qualcuno possa ancora credere alle panzane televisive, eh! :-))…allora si ribatte.
            Dove l’hai vista l’acredine? Dovresti frequentare un po’ certe pagine di FB anti-Millan, per capire cos’è la vera acredine! 😀

            P.S.: “Toh” era diretto a Matteo che non aveva trovato nessun video in cui Millan usava il collare elettrico. Io l’ho trovato subito e gli ho detto “toh, guardati questo” . Tutto qua 🙂

        • Ok M.C.N, questo video me lo sono appena rivisto, anche se in effetti è sempre quello che in molti mi già avete chiesto di guardare… Ora, in alcuni punti ha dato fastidio anche a me, visceralmente mi sono incazzata, ma infatti ho più volte ripetuto che non accetto alcun metodo estremo e coercitivo, neppure – ovviamente – quelli usati da Millan.
          Ma ciò che sostengo è un’altra cosa: xkè sparare a raffica SEMPRE E COMUNQUE contro questa persona, quando invece è riuscito ad aiutare cani che… voi mi dite “facilmente recuperabili”? E chi lo decide? Io credo al contrario che siano “a volte DIFFICILMENTE recuperabili”… Insomma, cani che (viene ammesso dagli stessi padroni) tutti gli altri addestratori già interpellati avevano dichiarato “irrecuperabili”.
          Da 3 giorni ormai le polemiche sono sempre le stesse, ed io ho già più volte espresso le mie argomentazioni, perchè tanto quelle a favore (2 persone) e quelle contro (100) ormai sono cmq sempre le stesse.

          • Ma veramente, ragazzi…con tutti gli argomenti cinofili interessanti che ci sono al mondo, perché continuare a parlare di ‘sto qua?
            Che piaccia a qualcuno è indiscusso: okay, cavoli loro (e dei loro cani, se lo imitano).
            Che non piaccia a moltissimi altri mi sembra abbastanza evidente: ma anche qui, son cavoli nostri (“nostri” perché io faccio parte del novero di quelli a cui non piace). Ma continuare a ripetere millemila volte le stesse cose, a che serve? Ormai le reciproche posizioni mi sembrano chiare.
            Siccome ritengo di aver un po’ di competenza tecnica, io continuo a pensare che millan non sia un cinofilo competente, ma uno che si arrangia con metodi antidiluviani e molto discutibili. Potete passare la vita a ripetermi che “salva i cani”, e io risponderò sempre che gli stessi cani si potevano salvare con metodi diversi e migliori. Il fatto che qualcuno abbia trovato “irrecuperabili” i cani – quasi tutti casi MOLTO semplici – mostrati in TV significa solo che in America ammazzano qualsiasi cosa con la massima leggerezza (anche gli umani, purtroppo). Grazie al cielo noi siamo un po’ più avanti di così…quindi parlare di Millan e dell’America, dal punto di vista cinofilo, è come parlare di letteratura continuando a chiamare in causa i temi di un bambino delle elementari (tanto per restare all’esempio della Sciuramaria). A dire il vero, la cosa mi annoia pure un po’… quindi mo’ io mi chiamo fuori da questa discussione.

          • io sono pro la pena di morte!
            Anzi sono anche pro l’idea (purtroppo solo idea mai reale) di usare i detenuti, per fare esperimenti e non gli animali!

        • Me lo ricordo questo caso… il proprietario (che si vede alla fine del filmato) era un mezzo sbandato che viveva in auto ed aveva raccolto questo cane (di nome Bella, mi pare di aver sentito nel filmato) ma senza dargli nessuna regola. Il cane aveva già morso e seriamente, durante i pasti e non solo, almeno un paio di persone e diversi cani e per le leggi americane gli andava sequestrato e soppresso in quanto giudicato estremamente pericoloso.

  25. Sai Valeria, è sempre molto difficile controllare i nostri cani quando noi non siamo presenti…! Quello che voglio dire è che non credo che un condizionamento “elettrico” sia più forte di un condizionamento… come chiamarlo? di stima??? Boh! (insomma, quello che i nostri cani hanno imparato dalla nostra voce, dai nostri comandi, dai nostri gesti, senza “punizioni” o ricompense eclatanti…) E poi, che sia chiaro, io sono solo una cinofila “spontanea” (ho cresciuto cani sin da bimba), non sono nè un’educatrice nè altro! (Anzi, sono più gattofila che cinofila, ma lasciamo stare….) Insomma, io ho sempre usato il buon senso, un bel po’ di informazione, e… sì, ammetto: tanta empatia e tanto amore (disneyano o meno)

    • ^.^ e chi dice che è sbagliato il tuo ragionamento? ^.^ Sono d’accordo! Non capivo cosa intedessero sia questo che gli altri commenti per dire che il collare elettrico potesse funzionare con i bocconi!!!
      proprio ma proprio proprio nel 0,1% potrei accettarlo ma deve essere proprio l’ultimissima spiaggia!! Ma di tuttal’altro problema, di casi che devono essere proprioproprio estremi nel senso o quello o la soppressione!
      E non certo cose che dovrebbero fare i privati! Se non hai tempo e pazienza e voglia di osservare e educare il cane allora non prendersi un cane!
      L’assoluto è una cosa che non credo affatto possa funzionare, tutte nelle giuste quantita, quando c’è da dire no si dice no quando si devono coccolare coccolano!
      Io ho sempre pensato di averli viziati troppo, pensa un po!!! xD

      • Secondo me “coccolare troppo i cani” non vuol dire “viziarli troppo”!!! Credo che ci sia una bella differenza! I nostri cani devono fidarsi di noi, sia se siamo dolci, sia se abbiamo il polso fermo! il chè non vuol dire punirli o fargli del male… Poi non so! (Io, ti ripeto, sono una “spontaneista”, anche se cerco sempre di aggoirnarmi e di non combinare guai). Tu xò, Valeria, hai scritto una cosa x me importante: “Se non hai tempo e pazienza e voglia di osservare e educare il cane allora non prendersi un cane!”

  26. A me Milan piace come professionista, non mi è stato modo di conoscere invece i metodi educativi dei suoi detrattori, sarebbe interessante vederli all’opera, ma come faccio?

  27. Preferisco che il mio cane “provi” la scossina elettrica piuttosto che ingurgiti cibetti avvelenati. Qualcuno di voi ha saputo degli avvelenamenti di San Marino?

    • Ma non riesci ad abituarlo a non mangiare qualsiasi cosa senza “scossine elettriche”??? Io non ho mai usato collari elettrici, eppure ai miei cani bastava gridare “NO! Fermo!” quando si tuffavano su qualche cibo sconosciuto, compreso feci secche o topi marci che potevamo trovare sull’argine vicino casa…..

      • Non capisco ^^ scusate l’ignoranza, ma come fa un collare elettrico a evitare di far avvicinare il cane al cibo…..?
        Nel senso io con l’educazione sto sicura che i miei cani non mangiano nulla, ma almeno quando sto io posso rendermene conto (1 se non sono proprio io quasi non mangia,infatti quando manco per qualche giorno, ha sempre la ciotola piena, e cerco di stare fuori per poco) Ma se mentre il padrone non c’è si mette, per esempio della carne come si fa ad essere sicuri che non vengano avvelenati?

        o.O la mia la avvelenarono il 25 12 09…. insieme ai cani dei miei vicini, fu un caso isolato ma nonho mai capito perche avvenne! in quel caso ci openso mio padre perchie io stavo troppo male….
        Ora saro egoista ma almeno la mia si è salvata è stata l’unica!!

        • Credo che Remuccio voglia dire, Valeria, che se il cane è con te e sta x mangiare qualcosa sul suo cammino, tu gli mandi una bella “raffichina elettrica” così manco si avvicina… Tu ed io invece diciamo, credo, che non serve: se noi siamo presenti, ai nostri cani basta dirgli “NO, fermo!” Con me ha sempre funzionato, senza “scosse” di sorta…! E con te pure, immagino… Se poi i nostri cani sono liberi ed incappano in bocconi avvelenati, non è detto che sia il “condizionamento elettrico” a fermarli davanti ad un boccone……

          • Quindi non dice se io sono assente! Sempre se è presente!
            ^.^ La trovo una stupidità in entrambi i casi!!!
            Si infatti bisogna insegnargli!
            ^.^ proprio oggi mi è venuto lo sfizio di vedere che facevano se spargevo cibo in giro….
            apparte 1 che lo dovevo controllare, e quindi oggi ho “lavorato” gli altri non li guardavano ne annusavano… e stato bello!
            Ma ovvio se noi non ci siamo e qualcuno mette della carne avvelenata ecc solitamente qui da me usano le polpette!!, dubito che non funzioni! Sia usando il collare che con l’educazione!

    • PS: Mi spieghi meglio, Remuccio, gli avvelenamenti di S.Martino? Non che mi sorprendino, xkè purtroppo (e troppo frequentemente!) gli animali liberi sono soggetti a simili troppe aberrazioni…!

      • Pepe, lassa perdere Remuccio (nonchè Anna, nonché Napoleone Bonaparte): è un troll.
        Per quanto riguarda San Marino, però, la storia è vera e triste. Ne abbiamo parlato in tre o quattro articoli,mi pare che il primo fosse questo:

        • Scusa Redazione: cos’è un troll? in questo contesto, intendo… l’hai usato anche per Dan, ho immaginato volesse dire “agitatore anonimo” o qualcosa del genere, ma non sono certa…

          • Un troll è un provocatore, uno che si diverte a insultare (troll di categoria infima) o a postare commenti pungenti, solitamente in netto contrasto con il sentimento predominante in un blog, in un gruppo ecc…, al solo scopo di scatenare flame (appunto polemiche, discussioni, scanni vari): questi ultimi, se sono bravi, sono anche divertenti, a volte.
            Il primo requisito per essere un bravo troll, però, è quello di non farsi cuccare…e qui Napoleone-Anna-Remuccio ha toppato alla grande, perché si è iscritto, sì, con tre nick diversi (tipicissimo dei troll), ma sempre con lo stesso indirizzo email: quindi il programma gli ha rifilato sempre la stessa faccina :-D.
            Insomma, ha ancora qualche pagnotta da mangiare prima di saper trollare come Dio comanda…

        • Come sempre, grazie Redazione! Del resto mi ero accorta subito che Remuccio e Anna avevano la stessa faccina, e mi puzzava. Ma non sospettavo ancora che fosse un troll… (Ora mi cercherò tristemente gli articoli su S. Marino)

          • P.S.: Ma sì che ora ricordo le notizie su S.Marino! Ma credevo ke il “troll” si riferisse a fatti nuovi, non di un anno fa! Sono sempre la solita ingenua: avrei dovuto accorgermi, oltre alle faccette identiche, che si arrampicava sugli specchi rifacendosi ad avvenimenti successi un anno fa: non che siano assolutamente da dimenticare!!! Ma quanti e quali ignominie stanno continuando a succedere contro gli animali?

          • =_=” ma che senso ha avuto tutto questo? tra l’altro fatto male visto l’eesere stato sgamato subito…
            Quindi sono fati vecchi!! Vabbe gli avvelenamenti ammeno che non sono in larga scala e denunciati suppongo che non lo sapremo mai davvero!
            Quando avevo 10 anni, dalle mie parti c’era chi avvelenava i gatti e nessuno ha mai capito chi fosse!
            Ne ho persi 10 🙁

  28. quello che mi lascia perplesso è vedere tanti esempi che non c’entrano assolutamente nulla…

    solo chi non ha la più pallida idea di cosa stiamo parlando, potrebbe pensare di usare un apparecchio da 250-500 euro (queste sono le cifre a seconda della qualità) per cambiare cattive abitudini del cane piuttosto banali…

    e ovviamente per fare la figura dei santi, insinuano che altri lo facciano

    e meno male che doveva essere un “parliamone senza ipocrisie ed estremismi”
    (non mi riferisco alla Redazione, eh)

  29. Valeria,

    Il caso in questione del cane che passeggia da solo, è un caso fortunato, nulla più. Dubito assai che la proprietaria abbia addestrato il cane in tal senso…
    La verità è che esistono cani che con certe doti ci nascono: io incontro quasi tutti i giorni una signora che gira con un cane senza guinzaglio, a non più di un metro da una statale trafficata a me vengono i brividi solo a guardarlo, eppure almeno finora, i fatti dimostrano che il cane (mai addestrato e completamente diseducato) sa perfettamente dove è sicuro per lui camminare; se lo facessi con i miei, regolarmente addestrati all’obbedienza, finirebbero investiti in pochi secondi…

    • E se il problema sia proprio questo, Gimpa, ossia “regolarmente addestrati all’obbedienza”???…. Oltre “all’educazione” e “all’addestramento regolare”, ci sono mille altre variabili, tra cui, x es. l’empatia e (scusami il termine moooolto dineyano) l’amore.

      • allora io penso questo, sull’amore non lo trovo affatto disneyano…
        Con l’amore, cioè dandogli da mangiare occuparci di loro , ecc otteniamo la fiducia!
        So che gli animalisti o i gentilisti, parlano del loro metodo, anche perche dobbiamo ricambiare l’amore che un cane da a noi, ma con il cibo? il piu grande premio per un cane siamo noi…. nessun altra cosa…

        Il rispetto l’otteniamo sapendo comprenderli,cioè osservandoli, e capire cio che a loro modo ci stanno dicendo e penso che se capisco il linguaggio del mio cane, lui capira anche alcune cose del mio…. Io poi ne ho 5, col tempo ho visto come ognuno di loro fa la sua parte, quindi non sono neanche solo io ad educarli, ma la cosa avviene tra di noi, tra noi che siamo un gruppo o un branco ….

        🙂 poi se vivo nel mondo dei sogni, per favore non svegliatemi…. ^^ preferisco cosi!!

        • No no, Valeria, nessuno deve svegliarti! Questi sono i cani trattati da “padroni” umani… Da ciò che so e ho visto, nel mio piccolo-piccolo mondo cinofilo, la penso così.

  30. Pensare che conoscere il proprio cane basti a risolvere ogni conflitto, corrisponde a quell’ideale disneyano che la stessa redazione peraltro, ha in precedenza avversato: il rapporto spirituale col nostro cane crolla impietosamente tanto di fronte ad una situazione di panico improvviso che gli farà dimenticare tutto l’addestramento alla condotta fino a quel momento maturato, quanto in tutte quelle situazioni dove, nonostante ogni buon proposito e tutto il romanticismo possibile, in assenza del padrone il cane tenderà a fare comunque di testa sua, giusto perchè è un essere pensante e dotato di volontà…

    my two cents

    • Gimpa, momento… “conoscere” il proprio cane non basta per un beato tubo a risolvere i conflitti. Lavorare col proprio cane, addestrare il proprio cane, essere i leader del proprio cane, invece può bastare. Se sei davvero bravo, basta in assoluto; se sei discretamente bravo, basta nell’80% dei casi (anche con il cane da solo). Se sei una schiappa, allora il cane fa quello che je pare (di solito anche quando ci sei) 🙂

      • ^^ Mi rendo conto che esistono persone che fanno e irresponsabili, mi è capitato anche a me di ritrovarmi un cane che mi ringhiava contro senza sapere il perche , questo è vero!
        Ma se io faccio un buon lavoro, come minimo il cane devo renderlo capace anche di essere diciamo “indipendente” se no significherebbe che il cane senza l’uomo è talmente stupido, da estinguersi perche non sa badare a se stesso!
        è Normale, che per far funzionare un rapporto, Uomo-cane, debba esserci lavoro soprattutto da parte dell’uomo, ma se il lavoro è ben fatto, si puo anche sentirsi sicuri di fare determinate cose….
        Stava una signora a lecce che aveva 85 anni, il suo cane aveva 13 anni e subito 3 interventi, ma aveva bisogno di camminare, esplorare e lei non risciva, lo lasciava passeggiare da solo, e lui sempre allo stesso orario tornava a casa, ora non dico che tutti dovremmo fare cosi(anche perche la signora aveva favorevole l’ambiente, le persone la conoscevano ecc)! ma dobbiamo anche essere capaci di ascoltare cio che vuole il cane, e non quello che dice l’uomo…
        Io in questo non ci vedo nulla di fantascentifico o disneyano,un cane sa cavarsela da solo , quando le chiesi ma non ha paura che possa succedergli qualcosa? lei mi rispose, “almeno so di averlo reso felice” 🙂 e non ci trovo nulla di male!

        • Ok Valeria! Quando vivevo a Venezia c’era un grosso boxer di nome Geppo (un po’ aggressivo, lo sapevamo tutti!) Ma quando Geppo veniva portato a passeggio dalla vecchia “nonna” e non dai “ragazzi” che invece riuscivano a trattenerlo dall’istinto di aggredire, talvolta, altri maschi, bastava che la signora 70enne (minuta e mingherlina) gli dicesse: “Vai piano Geppo, lo sai che la nonna è vecchia, stai calmo e non farla cadere!”…… Era sufficiente affinchè ignorasse qualsiasi altro maschio che era abituato ad attaccarlo! E senza bisogno di collari elettrici. (Tutto ciò è disneyano, caro Gimpa?)

          • a me sorge il dubbio che Geppo accontetasse anche i “ragazzi*”.

            * leggi: teste di qiuz. 😉

      • Redazione,

        scusa, ma continuo a dissentire: persino essere “davvero bravi” non è detto che si riveli suffciente.
        Pensare di avere il controllo del proprio cane al 100% è idealizzare. Possono esserci casi fortunati, razze o individui particolarmente propensi al compiacimento e all’obbedienza, ma non vale sempre e comunque.

  31. Bene, Valeria, spero di aver capito (v.12/5,h.21 e passa) cosa intendevi dire (v.11/5,h.23 e passa), ed è proprio quello che speravo. Mi confermi? = Se noi conosciamo i nostri cani, in qualsiasi situazione, anche se problematica, possiamo fidarci di loro, senza usare inutili strumenti coercitivi. Giusto?…..

  32. ^^ per la gioia di tutti!! Credo! a quanto pare è possibile che cesar millan fara un programma in europa! Regno unito, paesi bassi e ITALIA xD xD …. ma che ha sentito la mia chiamata!!? 😛
    Inutile dirvi che se è vero!! muovo cielo montagne ecc pur di conoscere l’incriminato xD

    • Lasciando decidere ad altri quando metterlo, per quanto tempo doverlo indossare e con quale intensità di scossa?
      E soprattutto: lasciando decidere ad altri quando e quante volte darti la scossa?
      E senza poter dire basta?

      • no per favore però cerchiamo di essere seri…

        TU l’hai mai visto usare su un cane?
        hai visto un uso protratto?

        dai cerchiamo di non fare demagogia… se no diciamo pure che dopo lo mettono nel microonde e se lo mangiano con tutto il pelo…

        l’impulso dura pochissimo, frazioni di secondo

        altrimenti fai la stessa cosa dei “gentilisti ad oltranza” che dicono che i cani vengono soffocati col collare a strozzo… cerchiamo di essere obiettivi!

        l’ho già scritto: provoca fastidio, sicuramente. ma dolore IO non ne ho sentito

        e ribadisco: IO NON LO USEREI MAI PER IL MIO CANE anche perchè non ne ho assolutamente bisogno

        • Attenzione, espada,a questo tipo di messaggi. Sto combattendo da anni con i discorsi sul presunto “utilizzo corretto” del tele, il fatto che l’impulso non provochi dolore ma solo fastidio e le accuse di essere esagerati quando si parla di cani rovinati dall’uso del tele. A parte quello che realmente succede sui campi di addestramento UD, ti cito solo una domanda che feci a Sesto Carmelo (responsabile addestramento SAS, esperto giudice di prove e conduttore di fama mondiale) in una nostra discussione sul tele (strumento del quale, ovviamente, Carmelo sosteneva l’utilità). La domanda era: “quanti sono, a tuo parere, quelli che, in Italia, lo sanno usare?” La risposta fu: “Si contano sulle dita di una mano”. Ho riproposto la stessa domanda a un altro giudice di prove (favorevole al tele)e la risposta è stata: “non più di 5 e anche quei 5 spesso, per motivi caratteriali, fanno danni ai cani”. Sarebbe interessante capire, a fronte dei “risultati” ottenuti con l’utilizzo del tele, quanti siano stati, in proporzione, gli NQ, ottenuti dagli stessi guru da podio. Ma ciò che occorre ribadire e con forza è il no all’utilizzo del collare elettrico in addestramento. Usato da esperti è solo una scorciatoia per ottenere punti e consente a cani caratterialmente non in standard di partecipare alle gare (e di essere utilizzati in riproduzione), usato da inesperti (la maggioranza) fa danni e basta. Cui prodest?

          • Più che altro io mi chiederei, con questi presupposti, perché si dicano favorevoli. Uno strumento che sanno usare in 5 in tutta Italia (e anche quei 5 fanno danni), mi sembra che dovrebbe essere immediatamente rifiutato proprio dai giudici, soprattutto per l’evidente danno zootecnico. Un cane costruito è un cane che geneticamente non ha nulla da offrire. Quindi, favorevoli perché?
            Per il podio che si ottiene (tra l’altro) ogni morte di papa? Vale la pena, per questo, di buttare nel cesso tutta la selezione caratteriale? O di allevare solo cani con tempra indicibilmente dura, che poi diventano pure difficili da gestire e quindi restano materia utilizzabile SOLO da quei 5 lì? Ma dove sta la logica cinotecnica in tutto questo (lasciando pure da parte tutto il discorso etico)?

        • l'”impulso”, o meno ipocritamente, la scossa, dura sì frazioni di secondo (ma anche no, in certi casi). Però il cane guaisce, scappa e manda segnali di stress. Quanto al fatto che tu l’abbia usato, non dubito. Però l’avevi scelto, eri preparato, sapevi cosa stava per succedere e sicuramente l’intensità sarà stata minima. Ma non capisci la differenza? ma se davvero si può usare correttamente il collare elettrico mi spieghi perchè DIAVOLO ha anche la possibilità di essere messo al massimo per dare una botta di elettricità al cane??? neanche il pudore di predisporli solo le intensità bassissime e brevissime, hanno… evidentemente se i costruttori li fanno così è perchè la gente LI USA così. Sicuramente come, su di te, NON hai provato.
          E comunque, in ogni caso, i metodi coercitivi, cioè basati sulla paura e sullo stress, SONO MENO EFFICACI!!! ci sono anche delle basi biologiche per questo! l’apprendimento è ridotto in condizioni di stress! il cane si chiude, una parte del suo cervello è occupata dalla paura di sbagliare, invece di essere totalmente preso dal piacere di collaborare e di indoviare quello che il conduttore vuole da lui! D’altronde anche la psicologia, la pedagogia, la sociologia e le tecniche
          di management si sono accorte da tempo che se rischiano bastonate (vere o metaforiche) le persone rendono meno, se si crea collaborazione rendono MOLTO di più. Ma mi spieghi perchè i cani dovrebbero essere diversi??? i meccanismi biologici dello stress, e parlo da medico, sono identici.
          E per finire (questa volta davvero): ma se è così innocuo, lieve, leggero e a malapena avvertito, mi spieghi perchè diavolo non può essere altrettanto o magari PIU’ efficace la riprovazione e un NOOOOO del padrone? ma perbacco, stiamo parlando di cani da lavoro, da pastore, da caccia, selezionati da centinaia, migliaia di anni a ricercare la collaborazione, l’approvazione e l’appartenenza al gruppo!!! e per quanto possano avere, e sicuramente hanno, singoli episodi in cui si vogliono fare i fatti loro, è davvero nella costruzione del rapporto sulla distanza che si gioca il lavoro col cane, che, per inciso, dovrebbe servire proprio a questo: a continuare a selezionare cani che abbiano voglia, usando le proprie attitudini naturali, di cercare la collaborazione e l’approvazione.

  33. ma perché non ve lo mettete voi al collo un affare che vi dà la scossa quando meno ve l’aspettate?
    Noi teniamo il remote e quando non afferrate abbastanza in fretta: ZOT!

  34. Di cesar…Esiste anche una puntata dove, gli stessi padroni usavano cosi, normalmente il collare elettrico per correggere il cane e lui l’ha fatto togliere!!

    Comunque non ho ancora conosciuto il protagonista della storia (collare elettrico) ^^ evito il commento!!
    Ho capito che comprero anche un collare a strozzo!! non conosco neanche lui, solitamente il collare ai cani (appart uno, in cuoio) li tengo a catena larghi, per fortuna non danno probleimi 😛

    • Non frainterdermi Valeria, eh! Nemmeno io ho mai usato un collare a strozzo!!! (I miei cani, anzi, spesso mi seguivano liberi.) Dico solo che un cagnetto viziato di pochi kili, che non conosco troppo bene (quello di mia nonna), mi segna i polsi ogni volta che, portandolo a passeggio, cerco di non farlo correre troppo avanti in determinate situazioni, in modo che non mi faccia ruzzolare a terra e neppure che mi preceda all’entrata o all’uscita da certi luoghi: insomma x dirgli che stia al posto suo… (Forse, in tal caso, una “catenella” servirebbe di più.)
      C’è un meraviglioso detto dei primi filosofi greci che recita “sospendo il giudizio”, quando non si conosce troppo bene una situazione. Mi compiaccio che tu l’abbia usato x Millan. Mi fa molto piacere discutere con te!

      • Io per esempio avevo l’ultimo dei miei cani, un maremmano, apparte che quando lo trovai aveva 25 giorni e stavo per fare un guaio, perche tutti quelli che conoscevo mi dicevano “attenta che sbrana gli altri cani” Cosa impossibile, se pure io fossi stata inetta per fortuna ho creato un buon equilibrio 🙂
        Comunque lui aveva paura dei maremmani, non l’ho capita questa paura, il mio vicino ne ha due, io all’inizio camminavo diretta davanti e non mi facevo problemi, poi pero un giorno dissi, vabbe adesso provo cosi, gli ho tolto il guinzaglio mi sono andata a sedere vicino al muretto dove stavano quei due cani (tendo a precisare, che io “rischio” perche conosco i miei cani, e anche i cani del vicino sono ben tenuti) lui si è venuto a sedere affianco a me!! 😀 passata la paura, senza strumenti ne niente!
        Allafine possiamo discutere per ore, ore ore, ma suppongo che la verità è solo nel momento in cui si deve compiere un azione!!!

        • Credo che tu voglia dire, Valeria, che se hai un “cane perfetto e ben addestrato” puoi farne a meno di certi strumenti coercitivi, ma chi invece ha un cane “discolo”? deve usare il collare elettrico xkè, secondo te, dà solo fastidio e non dolore?… Spero di aver capito male, sennò ti chiedo: E chi ha deciso, nel secondo decennio del ventunesimo secolo, che è necessario addestrare i cani con almeno un po’ di “fastidio”? Non siamo capaci ormai di farci ubbidire con rispetto ed amore?….. (Io, che non sono nessuno, ce l’ho sempre fatta, dai botoli meticci agli alani.) E non vorrei sbagliare se invece tu volevi dire qualcos’altro…

          • ^^ mi sa che hai sbagliato a capire cio che volevo dire!
            comunque visto che non mi ricordo nemmeno io xD
            Si puo discutere per ore su tutti i metodi sistenti al mondo ma alla fine “la cosa pratica” è tutta un altra cosa!

            io poi tendo a “rischiare” quante persone sarebbero state tanto “irresponsabili” da togliere il guinzaglio al cane, che aveva paura! ma io tendo ad osservare e a fidarmi di loro,, so cosa “posso” fare e cosa no, ma se pure potessi commettere qualche errore, non intacco la tranquillita dei miei cani, che perfortuna hanno formato un bel gruppetto!!

  35. Ok. Continuare a parlarne è giusto, anche se mi sembra che qui sia ormai già stato detto di tutto e di più. Ma un paio di cose mi sconvolgono: 1. leggere che Cesar Millan approvi (“in taluni casi”…) il collare elettrico. (Nonostante troppe chiacchiere e leggende, da lui non me l’aspettavo scritto nero su bianco!) E: 2. trovare ancora una grossa confusione tra collare a strozzo e collare elettrico! (E mi riferisco principalmente a Dan, che credevo un tipo intelligente e capace…)
    Non ripeto i miei motivi che si sposano con quelli di Valeria e di moltissimi altri che le danno ragione. Lo strozzo talvolta salva la vita ai cani (io, poi, che peso 40 kili, cosa dovrei fare con un alano al guinzaglio? Ovviamente, come molti di voi giustamente mi diranno, addestrarlo sin da cucciolo a non tirare e tantomeno a scappare! Certo! ma se incontra sul suo cammino una cagna in calore? forse mi ascolterà con un richiamo secco, forse magari no: xkè correre rischi? C’è un abisso tra “tirare” il guinzaglio e infliggergli una – pur brevissima – “folgorazione”….) Nego sempre e categoricamente qualsiasi forma di dolore x addestrare un animale!!!
    Ma cani di grossa taglia a parte, il pincher di mia nonna (che è purtroppo viziatissimo e si crede il capobranco assoluto!!!), quelle rare volte che lo porto a passeggio, lo trovo ingovernabile…. Per quel poco che ne so, una “catenella” sarebbe auspicabile rispetto al suo guinzaglio allungabile (almeno x fargli capire chi “comanda”), ma mai e mai al mondo mi sarebbe passato x la mente di correggerlo con una “scossa”.
    Non sono poi in grado di affrontare l’argomento sui cani che lavorano (ne so troppo poco) e, soprattutto, su quelli da caccia: la caccia l’aborrisco e non intendo prenderla in considerazione.
    D’accordissimo cmq, come sempre, che la colpa e l’inettitudine sia esclusivamente dei padroni. Governare e farci ascoltare dai cani (anche se lasciati liberi) ritengo che dipenda soltanto da noi.

  36. Leggo solo ora questo articolo sul collare elettrico. Inutile dire che lo condivido in pieno. Il nostro sito dedicato al pastore tedesco è “Telefree” e, dal 2007, c’è un’intera sezione (http://www.canepastoretedesco.info/telefree.html) con articoli a riguardo,le nostre opinioni in merito (assolutamente in sintonia con quelle di Valeria) e un riassunto dello studio realizzato dall’università di Sassari. Noi combattiamo questa battaglia da tantissimi anni, il problema è che, per quanto riguarda l’UD, sembra di sbattere contro i muri di gomma. Al Campionato Nati e Allevati 2011 sono stata protagonista di una accesa discussione sull’utilizzo del collare elettrico con i “guru” dell’addestramento SAS (presente anche il citato Roman che, al mio ricordagli quel famoso articolo, ha fatto spallucce)…erano molto arrabbiati perchè, in un nostro articolo a commento della composizione del nuovo Comitato Tecnico della SAS (la società di razza che tutela il pastore tedesco), li avevamo definiti “elettricisti”. Al mio : “perchè non è vero?” le risposte sono state :”non hai mai addestrato seriamente cani quindi non puoi dare giudizi”, “non mi hai mai personalmente visto addestrare un cane”, “con questo atteggiamento danneggi la società e getti cattiva luce sul mondo dell’UD (eh, sì…noi che ne parliamo, del tele, non loro che lo usano, siamo noi il problema). Valeria titola giustamente l’articolo “parliamone senza ipocrisie e estremismi”. E’ davvero possibile? Noi di Da Hecktor a Rex e Valeria in questo articolo, lo stiamo facendo, ma la sensazione (davvero sgradevole)è che le persone capaci di mantenere un minimo di buonsenso e di cinofilia siano sempre più una minoranza. Daniela Dondero

    • Daniela, meglio una minoranza che nessuno… continuiamo a parlarne, ma soprattutto continuiamo a far vedere cani in cui i risultati si ottengono senza tele: prima o poi qualcuno comincerà a capire. Ora vado a leggermi il tuo link!

      Valeria

    • in merito alle competizioni di Utilità e Difesa, secondo me buone responsabilità sono non soltanto dei concorrenti, ma anche dei giudici.

      distinguerei intanto il Mondioring, in cui si vede benissimo COME il cane interagisce col conduttore… ed avendo conosciuto l’ambiente mi sento di dire che nessuno fa uso del collare elettrico!

      nel IPO invece, credo che ci sia da chiarire come nel nuovo disciplinare (2012) siano richieste al giudice, tra le competenze:
      – saper riconoscere un cane che lavora sotto stress-pressione
      – saper riconoscere il comportamento di un cane che lavora sotto stress-pressione

      il voto assegnato, TRA GLI ALTRI ELEMENTI, deve tenere in considerazione anche:
      – Armonia del binomio
      – Sicurezza di sè del cane
      – Linguaggio del corpo
      – Piacere di lavorare

      addirittura durante la fase dell’obbedienza, il cane si dovrebbe dimostrare: sicuro di sè, contento e felice, attento e concentrato… nella condotta dovrebbe dimostrare piacere… nel riporto il cane dovrebbe correre felice…

      secondo voi è attuato tutto ciò?

      • Espada, l’esperto a cui mi riferivo io fa per l’appunto Mondioring. Al campo di cui ho parlato si pratica Mondioring. Prima ne frequentavo un altro vicino a VR: lì l’istruttore (insegnante e figurante di Mondioring) addestrava i cani alla pista dando una scossa non appena sollevavano la testa. OVVIAMENTE, nessuno ha mai messo un collare elettrico o a punte ai miei cani. Però l’istruttore voleva indurre alla reazione la femmina, allora giovanissima, chiudendola in un angolo e minacciandola. Io ho due Briard, cani sensibilissimi a cui si può scassare definitivamente il carattere con un’esperienza del genere. Ovviamente non ho voluto (per un CAL1???). Tornata in Lombardia, ho frequentato il campo dell’esperto in questione, il quale, capendone veramente di cani, l’ha portata al morso della manica in non più di 2 lezioni TUTTE sulla predatorietà e sul gioco, tanto che ora se si vuole vederla veramente felice bisogna farle fare questo(a proposito, CAL1 passato alla grande, unica tra i Briard). Anche in questo secondo campo con i miei cani solo rinforzi positivi, ma per quelli più avanti nell’addestramento, collare elettrico e a punte (i due episodi che raccontavo prima). Questo è uno dei NUMERI UNO del Mondioring, specie nel suo paese d’origine, la Francia.
        Me ne sono andata perchè non riuscivo PROPRIO a sopportare di veder maltrattare i cani (anche se solo una minoranza: non ero l’unica che non voleva simili metodi coi propri cani). E mi sono informata: c’è qualcuno che fa IPO, ma NESSUNO che fa Mondioring, con metodi “gentili” – perdonatemi la semplificazione -.
        Quindi, come vedi, il mondo IPO forse è un po’ più avanti. Certo, quelli bravi probabilmente sanno con che cani usare simili metodi: cani con tempra dura e carattere tosto, il cui comportamento, all’apparenza, non riveli l’impiego di metodi coercitivi. Probabilmente quelli bravi sanno che usarli con cani sensibili significa buttare via il cane. In ogni caso, io non ne voglio sapere, di gente che non sta MALE a dare una scossa ad un cane di un anno che fa il suo lavoro di cane, esplorando un posto nuovo. Non ne voglio sapere di un padrone che sta fermo immobile mentre il suo cane tenta di arrampicarsi addosso a lui per chiedere aiuto, terrorizzato (anche se non aveva la coda fra le gambe?) da una persona che lo massacrava con il collare a punte. Forse questi cani in gara non faranno vedere niente di tutto ciò. Però la mia SENSIBILITA’, prima ancora che la mia ETICA, e la mia RAGIONE (che mi dice che ormai è stato dimostrato che i metodi coercitivi danno alla lunga risultati inferiori) mi fanno stare alla larga, e mi fanno anche INCAZZARE con quelli che, a dispetto di ogni esperienza e di ogni evidenza scientifica, continuano a sostenerli. E’ che, purtroppo, a certa gente non importa di(o PIACE addirittura) maltrattare qualcuno, specie se possono appiccicare un’etichetta utilitaristica che copra l’indifferenza o la recondita, inconscia (?) soddisfazione. Ovviamente non parlo di te, nè di qualcuno in particolare. Però credo che non sia biologicamente normale rimanere indifferenti di fronte alla sofferenza di un essere vivente: i neuroni specchio esistono, per lo meno nelle persone normali. In ogni caso le altre, quelli che i neuroni specchio non li hanno, o non li attivano sui cani, o sugli uccellini, o sui maiali portati al macello, non mi interessano. Ma qui il discorso si farebbe lungo e complicato, come sempre quando si parla di sofferenza e del diritto che l’essere umano ha di infliggerla agli altri.

      • Espada, bisogna anche sapere che non sempre un cane costruito con l’elettrico ne da i “sintomi” sul campo di gara!
        Ho visto un cane lavorare -un grigio- che era uno spettacolo: testa alta, scodinzolante, sguardo sul conduttore.. Ecco quel cane -ho saputo poi- era stato costruito con collare elettrico e clicker con lo schema questo no (scossa) ecco questo sì (click e premio).. Quindi anche lo sguardo adorante/la posizione della coda/e il resto dell’atteggiamento (immagino) sono stati costruiti in questo modo -.-”

        • Jessica, sempre per fare l’avvocato del diavolo… non è che per caso era stato usato NEL MODO CORRETTO il collare a impulsi?

          chi l’ha usato dice che ha due tasti: con uno si da un “segnale positivo” (Valeria non trucidarmi… ho messo le virgolette apposta!!! :-D) e con l’altro un “segnale negativo”

          • E il tasto col segnale positivo che farebbe? Farebbe apparire magicamente un bocconcino o una pallina che sprizza fuori dal collare? ahahahahaha!!! Ma siamo veramente al delirio!

          • ma no, Valeria…
            😀
            credo che il “segnale positivo” lo diano prima, come fosse un “attivatore”

            se invece lo dessero dopo, immagino avrebbe lo stesso scopo della pacca sulla spalla (noi a basket ce la davamo sul sedere di solito) che ci si dà per complimentarsi col compagno nei giochi di squadra

      • OK allora tanto per essere espliciti e completi: io vivo a Verona e per quanto ne so io qui non ci sono campi in cui si fa preparazione Mondioring, mentre invece come figurante me ne viene in mente solo uno… che poi nel suo campo di addestramento però fa Agility…
        😀
        a me aveva dato l’idea di uno che tratta tutti i cani in modo standardizzato quindi ho evitato di andare al suo campo!

        i praticanti Mondioring che ho avuto modo di apprezzare particolarmente, invece, sono a Reggio Emilia ed Asti.

        lo spirito che ho comunque trovato tra quelli del Mondioring comunque m’è sembrato (oh magari sono io che m’illudo eh… tanto i miei cani non possono fare nessuno sport, solo qualche esercizio propedeutico) più semplice, sincero, disinteressato… infatti al termine di ogni prova, tutti i concorrenti applaudono CONVINTI ED ENTUSIASTI il cane che ha appena terminato (anche se li ha scavalcati in classifica)

        nell’IPO ho trovato un sacco di gente ignorantissima e presuntuosissima (qui a Verona poi ce n’è uno che porta la bandiera!) che bada solo al risultato, come dice Valeria, nel più breve tempo possibile.

        ultima notazione: una prova di Mondioring impegna il cane per 40-50 minuti continuativamente… penso che se è stato allenato con maltrattamenti, non ce la fa ad eseguire quegli esercizi (che richiedono molta CAPACITA’ DI INTERPRETARE LA SITUAZIONE) senza scoppiare di stress…

        comunque se mi cerchi sul mio forum (cliccando sul mio nome ti si apre il mio sito) e porti queste testimonianze te ne saremo grati anche lì
        ciao

        Alessio

        • Non credo, espada, sia così semplice! Quanti atleti umani si riempiono di doping e di ormoni x poi “essere acclamati con convinzione ed entusiasmo” (molti!!!) ma poco dopo crollare a terra e, troppo spesso, morire in ospedale? (non puoi dirmi che me lo sto inventando, giusto?….) Il probl. è che gli umani possono scegliere se sottoporsi o meno a tecniche pericolose x vincere, i cani invece no!

  37. già che qualcuno l’ha citato: pure i recinti elettrificati per cavalli dovrebbero essere messi al bando!

    i cavalli sono forse ancor più intelligenti dei cani, si dovrebbe anche con loro usare sensibilità, pazienza, coerenza, buon rapporto

  38. se un cane adulto compie un comportamento scorretto,ad esempio quando il suo padrone non è presente ,va a rubare del cibo da tavolo(molto simile dal cane che prende bocconi avvelenati per strada),in che modo possiamo condizionarlo a non farlo?
    punizione remota?quindi stimolo avversivo??
    o condizionamento classico con uno stimolo neutro?(Educazione: c’è chi dice “NO” (lo stop e la famigerata “punizione”, consigli pratici)….ma in questo caso dobbiamo essere presenti.
    Oppure in questo caso nessun tipo di condizionamento remoto può funzionare?
    Sono davvero efficaci i condizionamenti remoti?
    Magari in casa la punizione remota puo funzionare con qualsiasi stratagemma di condizionamento ,ma per il cane da caccia che è libero è difficile adottare un buon metodo
    domanda :cosa ha potuto far scattare nella testa del cane quel comportamento?
    forse dobbiamo partire da zero,nella gestione delle risorse ??

    • Il condizionamento remoto è valido solo nella misura in cui è più forte dello stimolo. Se il cane brama fortissimamente la bistecca sul tavolo, puoi anche sparargli nelle orecchie: magari quella volta lì rinuncia, ma poi ci riprova.
      Se il cane ruba la bistecca non per fame, ma per golosità, anche un semplice “CHESTAIAFA’?!?” può inibire per sempre quel comportamento.
      Dipende, dipende sempre: dalle situazioni, dal cane, da mille fattori… ma la forza dell’innesco è sempre il fattore fondamentale.
      QUANTO il cane tiene realmente ad eseguire quel comportamento? Questa è la prima domanda da porsi (anche in senso opposto, col rinforzo positivo: quante volte i cani smettono di obbedire ai dispensatori di bocconcini semplicemente perché… non hanno fame?).
      Per questo io metto sempre e solo in prim’ordine il rapporto con l’umano: se c’è quello, e se il cane sa esattamente cosa deve/non deve fare, non ci saranno deviazioni (se non in casi imprevisti che comunque possono sempre capitare: è un cane, non un robot).
      Se però il rapporto non è stato creato con il cucciolo (che è quello che più facilmente “si beve” la storia secondo cui noi saremmo degli dei…), allora si possono utilizzare tecniche e metodi diversi, ma sempre basati sullo stesso assunto: ciò che viene proposto al cane (in positivo o in negativo) dev’essere più forte dell’innesco.
      Nel caso del cane che frega il cibo dal tavolo (tanto per fare un esempio concreto) può funzionare il “gavettone” (umano che si nasconde, e quando il cane mette le zampe sul tavolo gli tira una secchiata d’acqua), così come il suono improvviso, così come il classico lancio di un qualsiasi oggetto distraente. Dipende! Personalmente io ho sempre potuto verificare che la cosa che più impressiona il cane è l'”apparizione di Dio”.
      Ovvero, il padrone non c’è, non esiste, il cane è convinto di essere solo e di poter fare il furbetto: nel momento in cui ci prova, improvvisamente appare l’umano che gli tira un NOOOOOOOOOOOOOOOOOOO e poi se ne va. Ci restano malissimo. Se lo fai due o tre volte (ovviamente preparando adeguate “trappole”), si convincono che tu sia appunto un Dio che tutto vede, tutto sente e tutto sa.
      Io una volta ho passato du’ ore infilata sotto il lavandino della cucina, per beccare sul fatto la mia cagna che rosicchiava la gamba di una sedia quando nessuno la vedeva.
      Effetto MITICO (anche mal di schiena mitico, ma non si può avere tutto dalla vita): non ha mai più toccato quella sedia in vita sua.
      Certo che se non prepari le condizioni per tempo e in modo da poterle controllare, e poi pretendi di intervenire su un cane che trova un boccone per terra a due chilometri da te…allora ti attacchi al tram (o al collare elettrico).
      Ma ci vuole veramente solo un po’ di impegno (e di fantasia) per addestrare un cane al rifiuto dell’esca in condizioni prima controllate, poi via via più “libere” (o meglio: così deve pensare il cane, ma tu ci sei e controlli). Solo che…siam sempre lì: ci vuole tempo!

      • strategia,tempo,pazienza,ottimismo,buon rapporto=No collare elettrico 🙂
        Se non hai tutto questo,forse è meglio non impegnarsi in attività troppo impegnative o forse meglio che si prendono un pesciolino rosso…dimenticavo ma anche li ci vuole responsabilità

      • Solo una cosa.. penso dipende anche dal cane..
        Esempio coi miei due cani: se dici “CHESTAIAFA'” Alla Miss lei si gira, ti guarda con la faccia da “okok, non lo faccio.. per sta volta..” La Chicca se le dici “no tata” estingue immediatamente la maggior parte dei comportamenti indesiderati (a parte l’abbaiare -.-” proverò con un gavettone, ma la macchina ne risentirà -.-”)

        Per il resto perfettamente d’accordo con Valeria.. Per la prima volta in 4 anni mi sto cimentando ora nel rifiuto del boccone (dopo aver lavorato per 3 anni che chiunque la premiava col cibo in ricerca -.-”) e senza nessuna coercizione fisica stiamo ottenendo qualche primo risultato 😀

  39. NON SONO CACCIATORE
    NON SONO A FAVORE DELLA CACCIA

    però conosco cacciatori che usano il collare a impulsi per insegnare al cane a NON MANGIARE BOCCONI TROVATI IN GIRO.

    mi direte voi: si può fare con millemila altri modi, in fase di educazione.
    NO!
    si può insegnare al cane che il padrone non vuole che lui raccolga bocconi, con i millemila altri modi. poi quando il cane è da solo, senza il padrone, magari se li mangia!

    con il collare a impulsi, invece, il cane NON CAPISCE CHI gli stia dando l’impulso, però l’impulso gli arriva appena lui si avvicina al boccone (prima che lo prenda in bocca) e quindi fa un’associazione tipo: i bocconi emettono scariche elettriche, meglio non avvicinarsi!

    idem per i cani da guardia vera, da LAVORO, non sportivi!

    siccome di gente che potrebbe avvelenare i cani che si trovano a LAVORARE DA SOLI (come quelli da caccia e da guardia) purtroppo ce n’è tanta, i cacciatori ritengono che usare il collare elettrico equivalga a salvare la vita del cane.

    nei campi d’addestramento per Utilità e Difesa, m’è stato detto da chi ha usato il collare a impulsi, veniva impiegato per rilavorare cani lavorati male precedentemente dal proprietario e/o da altri addestratori.
    PARLIAMO DI CANI CON UNA TEMPRA COSI’ ALTA che altrimenti nemmeno li sentono i rinforzi negativi di altro tipo.

    insomma, in buona sostanza, per quanto sia DESIDERABILE NON USARLO MAI possono esserci situazioni nelle quali sia il “male minore”.

    questo, a detta loro.

    io siccome sono come San Tommaso, ho provato il collare e confermo la sensazione di fastidio, non di “male della madonna” (come scrive Valeria in altro passaggio).

    NON LO PROVEREI MAI SU UNO DEI MIEI CANI però per onestà devo dire che se è in mano a persone oneste e preparate, IN DETERMINATI CASI (es. per evitare che i cani DA LAVORO mangino bocconi avvelenati) non mi sento di affermare che sia in assoluto da vietare

    • Falsa partenza! (nel senso proprio di “falso punto di partenza”). La scusa dei cacciatori sul fatto che “se non c’è il padrone il cane fa quello che vuole” non regge: perché se con un cane ci lavori DAVVERO, fin da cucciolo, instaurandogli certe regole-base, la presenza o assenza dell’umano diventa ininfluente. E’ un po’ come quando si insegna ad un bambino piccolo ad usare il vasino: le prime volte devi essere ovviamente presente, spiegargli come si fa, aiutarlo a capire che deve trattenersi finché non arriva al vasino. Ma una volta che ha imparato (che è stato condizionato…perché è questo che succede!), non è che si pisci addosso ogni volta che i genitori guardano dall’altra parte, o che sono lontani.
      Un cucciolo da caccia dovrebbe essere educato fin da piccolissimo a non raccogliere bocconi da terra: e quello che un cucciolo impara, non lo dimentica. Certo, se il problema te lo poni quando cominci a portare il cane a caccia, allora le cose diventano più difficili: ma “più comodo” non è sinonimo di “indispensabile”.
      Per quanto riguarda i cani di tempra forte, proprio perché ce l’hanno così forte di solito è preferibile non usare punizioni (il rinforzo negativo col collare elettrico nun c’entra un tubo: è una punizione positiva). Ovviamente, come solito, per costruire un rapporto ci vuole TEMPO e PAZIENZA. Due doti che mancano non solo agli addestratori, ma soprattutto ai proprietari di cani sportivi! Perché non sai quanta gente mi arrivava al campo dicendo “Devo prendere il brevetto, me lo devi preparare in quindici giorni”.
      Ma vaff…!!! Io ho sempre impiegato un anno a preparare un primo brevetto: perché il tempo che ci vuole, se lavori nel pieno rispetto del cane. Solo che di questo rispetto non frega nulla a nessuno: vogliono i risultati SUBITO (spesso perché devono finire il campionato di bellezza…e non possono aspettare. Uno dei meccanismi perversi della cinofilia è proprio questo: bisogna accorciare al massimo i tempi per poter cominciare prima a fare monte/cuccioli). Ma a questo punto tanto varrebbe che per la selezione di bellezza si facesse una prova di carattere molto più semplice e alla portata di tutti: tra una prova semplice ma “genuina” e una complessa ma ottenuta “costruendo” il cane, da allevatore io preferisco nettissimamente la prima.
      Infine…non raccontiamoci le favolette sui “cani lavorati male”, che non ci crede nessuno. I cani lavorati male si recuperano partendo da zero, non mettendogli il collare elettrico addosso. Il cane non è un televisore e dobbiamo smetterla di usare il telecomando per farlo “funzionare”!

      • sono d’accordissimo su tutto: tempo, pazienza, rispetto per il cane… e ribadisco: SUL MIO CANE non l’ho mai provato nè mi interessa provarlo!

        siccome l’articolo è intitolato “…senza ipocrisie nè estremismi” però ci tenevo a riportare:

        1) esperienza diretta fatta SUL MIO COLLO e pure sul polso

        2) motivazioni all’uso, addotte da chi lo usa, che mi sembravano diverse da quelle riportate nell’articolo

        indipendentemente da ciò e PUR CONCORDANDO anche sul fatto che un cane educato nel modo e nel momento giusto apprende correttamente tutto, ti sembra che non sia vero che i “condizionamenti remoti” (possiamo chiamarli così?) vengano interpretati dal cane come: QUESTA COSA NON VA FATTA PERCHE’ FA MALE; mentre invece i “condizionamenti diretti” vengano interpretati dal cane come: questa cosa non va fatta perchè il padrone/conduttore non vuole ?

        ho volutamente usato un linguaggio spiccio, non per la Redazione ovviamente ma perchè fosse più immediato per altri lettori

        spero d’aver fatto cosa comunque utile,
        saluti

        Alessio

        • Certo, Alessio: è esattamente così che funziona. Però se il cane ha il concetto (che dovrebbe SEMPRE avere) di “padrone-conduttore=Dio in terra, che quando parla va assolutamente ascoltato perché ha sempre ragione”… allora il problema si elimina da solo, perchè il cane pensa: “Questa cosa non va fatta”, PUNTO. E non la fa.
          Prima ho parlato di bambini e di vasini, che possono essere fuorvianti perché è un discorso antropoformo. Allora, mo’ ti dico: hai mai visto una madre insegnare ai propri cuccioli cos’è un pericolo?
          A me è capitato con una biscia (innocua, porella) che mi era entrata nel recinto dei cani. Tutti i cuccioli di corsa ad annusarla, ovviamente…dopodiché la mamma ha dato una strapazzata galattica a tutti, facendo tanta scena che sono corsa a vedere cosa fosse successo: e ho visto la biscia che strisciava via. Allora, sperimentalmente, sono andata a comprare il classico serpentello di plastica e un paio di giorni dopo l’ho lanciato in mezzo ai cuccioli, in assenza della madre: si sono avvicinati, hanno visto che cos’era e si sono allontanati senza più degnarlo di uno sguardo.
          Il loro Dio del momento (la mamma) gli aveva detto che i serpenti sono pericolosi, quindi andavano evitati. Che lei ci fosse o meno.
          (P.S.: questo esempio è un aneddoto reale, ma NON da prendere per assoluto per quanto riguarda la paura dei serpenti. Non so cosa e non saprò mai cosa avesse causato la differenza… ma un’altra cagna, in una situazione identica, è partita tutta contenta e ha rincorso la biscia insieme ai cuccioli. Non l’hanno beccata, ma di sicuro non ne avevano paura).

          • Valeria … esistono anche cani atei, o almeno agnostici, come il mio…
            Non è che voglia difendere il collare elettrico (non ne so assolutamente nulla e sospendo il giudizio sulle eventuali “eccezioni”) però da come scrivete (quasi) tutti sembra che se il tuo cane non esegue perfettamente quel che gli dici di fare (o non si astiene da quel che gli dici di non fare) non hai un bel rapporto con lui… cioè… sarà anche vero, ma dipende moltissimo dal cane.

          • Sciuramaria, è vero che dipende dal cane, nel senso che con un cane preso adulto (come il tuo, se non ricordo male) è più difficile, ci vuole più tempo (e non sempre si riesce al 100%, perchè le esperienze passate contano) e ci vuole un umano veramente esperto.
            Con un cucciolo, però, ci può riuscire chiunque: e chi ha ambizioni sportive dovrebbe sempre iniziare dal cucciolo… altrimenti è poi costretto a ri-lavorare sul lavoro altrui, e ovviamente si incasina la vita.
            Purtroppo non è la prassi, quella di partire dai cuccioli: ma non perché si vogliano salvare i poveri canetti dai canili (che sono quasi sempre adulti), bensì perché si vuole “far presto”. Si compra il cane “già fatto”, oppure il cane già grandicello così i risultati arrivano prima. E invece arrivano dopo, se si lavora con serietà: quindi, ecco che appare il magico telecomando a sveltire le operazioni. Alla faccia del cane.

          • no Valeria.. non c’ho nemmeno quest’alibi: l’ho preso a 3 mesi e mezzo, quantunque sia raccogliticcio…
            E da cucciolo era abbastanza ubbidiente.. e pure ora (sta per compiere un anno) non mi lamento poi tanto. E’ che, nonostante la mamma e l’apparenza da retriever, il suo babbo doveva essere un vero anarchico (chi dice Maremmano, chi dice grande levriero che mi sembra più probabile perché è alto e magro come un chiodo… io non me ne intendo ed è tanto se riconosco la razza dei cani che ne hanno una sola, figuriamoci quelli che ne hanno molte tipo il mio).

            Lui mi ama molto, si fida e mi rispetta… però che faccia tutto quello che dico di fare o non fare… siamo ben lungi.
            Vedo altri cani di altre sciuremarie, molto meno “lavorati” del mio, che sono molto molto più ubbidienti. Il mio ha ben poco “will to please” e anche il cibo gli interessa fino a un certo punto. Certo se gli dico “andiamo” e me ne vado a fare una passeggiata, lui molla qualsiasi cosa perché “andare” con me è il suo lavoro (pensa lui)… però fargli smettere di masticare il gatto (piano pianissimo, ma il felino non gradisce) o altre cose che non sto a descrivere, è molto difficile ottenerle.

            Può imparare tante cose, e le sta imparando, ma (… è difficile da spiegare e non è questo il luogo) non è il comando, ma l’insieme della situazione: deve “convincersi” da solo, non per verità rivelata (ateo, appunto)

          • Interessante: com’è che la mamma ha insegnato ai cuccioli a non avvicinarsi alla biscia? l’insegnamento è stato efficace?

    • Per insegnare al cane a non mangiare bocconi in giro, a parte che spesso il solo NO del padrone funziona benissimo, specie se si comincia con un cucciolo, su cui la disapprovazione dei più grandi del branco ha ancora più effetto; e, a parte il fatto che i cani da caccia sono di per se piuttosto docili (si trattasse di laika o di groenlandesi… Ma i cani da caccia, e ne ho conosciuti tanti perchè da noi è pieno di cacciatori, quando il padrone gli dice NO hanno smesso per sempre di fare quello che stavano facendo), se non funziona il rimprovero, una soluzione come far spargere dei bocconi e ricoprirli di pepe, da un amico che il cane non conosce, in un prato, oppure andare avanti con l’uso del NO unito all’uso della museruola (in modo che in ogni caso il cane non si auto-gratifichi mangiando), possono funzionare bene. Certo ci si mette di più… Ma la rapidità e efficacia della soluzione non può MAI giustificare un maltrattamento. Altrimenti dovremmo dare ragione anche a chi da calci in pancia alle cagne gravide per farle abortire: in fondo è più veloce, meno costoso, e forse anche meno doloroso dell’aborto dal veterinario o della degenza post-sterilizzazione.

      • la disapprovazione per avere effetto deve essere immediata e più forte dello stimolo….teoricamente.
        Però si sono casi dove il padrone urla il suo No a 100 decibel e il cane continua a compiere quel comportamento scorretto,mangiando di tutto quello che il suo padrone ha lasciato sul pavimento.Un vero e proprio problema comportamentale(pica)
        Perché il cane fa cosi? vuole attenzione?? e se il padrone lo picchiasse e il cane continua a magiare quella robaccia ?

        • scusate ma state facendo discorsi che NON C’ENTRANO NIENTE

          l’educazione del cane non c’entra niente con la preparazione di un CANE DA LAVORO

          l’esempio del boccone… e grazie che per insegnare a Fido che non deve mangiarlo basta un “NO” dato nel momento e nel modo giusto… ma se il nostro Segugio è 500 metri lontano da noi che sta cercando selvaggina, ma trova il boccone avvelenato messo lì da uno st***zo che (dal suo punto di vista giustamente) non vuole cacciatori nè cani nel proprio terreno???

          che cosa gli dici “NO” che nemmeno lo sai se ha trovato qualcosa e cosa ne sta facendo?

          – la cinofilia domestica è un conto
          – quella sportiva un altro
          – quella professionale un altro ancora

          metterle sullo stesso piano è come pretendere che un neopatentato possa manovrare un trattore in collina… o guidare una Jeep tra le dune alla massima velocità possibile

          • Espada, dalle tue parole capisco che giustifichi, nella preparazione di un cane da lavoro, l’impiego del collare elettrico che invece escludi nell’educazione di base del cane di casa. Ora, la discussione è lunga, e ci sono persone più titolate di me a condurla. Però ho due commenti da fare:

            1) ho visto usare il collare elettrico presso un campo di addestramento di una persona che, ti assicuro, i cani li conosce benissimo ed è addirittura CONSULENTE del ministero del suo paese natale per l’UD. Ho visto dare scosse (chiamiamole con i loro nomi: scosse, non “impulsi”) a cani di un anno che, al richiamo, si distraevano per annusare in giro un campo per loro nuovo. Ho visto usare il collare a punte per dare strattonate fortissime (con tutta la forza dell’uomo adulto e robusto che manovrava il guinzaglio) ad una cagna che non ubbidiva (non ricordo qual era il comando, forse il salto, o il vieni), e che ha cominciato ad arrampicarsi in braccio al padrone per cercare protezione (padrone immobile). Ma siccome non aveva la coda fra le gambe “faceva del cinema”, e le strattonate continuavano.
            Parlando con un frequentatore del campo – allevatore e giudice, vi assicuro persona intelligente e di cultura – mi ha confessato che, “in effetti, l’uso di questi metodi serviva a velocizzare la preparazione: la gente vuole il cane pronto alla svelta”.
            Tu parli di cani da lavoro: qui stiamo parlando di persone che per HOBBY, non per salvare delle vite umane, accettano di far provare dolore, fisico ed emotivo, al proprio cane. Per una gara tra amici, una coppetta. Non sono molti i cani preparati per salvare vite umane: la realtà sono proprio i cinofili dilettanti, che “coltivano” quello che è un hobby.
            Mi è stato detto che usato all’intensità bassa, il collare elettrico non è dannoso. Bene, quando faranno collari elettrici che arrivano all’intensità 2 e non 10, ne potremo riparlare.

            Infine, certo esiste una cinofilia domestica, una sportiva ed una professionale (anche se ci sarebbe parecchio da discutere anche su questo: mi auguro che i cani impiegati nella cinofilia sportiva e professionale siano anche cani di casa, e non strumenti da tirare fuori dal box all’occorrenza. Ma ovviamente non mi illudo). I cani però sono cani, e con quello che si sa oggi sulla mente del cane, è EVIDENTE che anche nel caso di “impiego” del cane per fini utilitaristici – anche professionali – il “rendimento” è maggiore e soprattutto più prolungato se non vengono usati mezzi coercitivi e traumatici. Esiste della letteratura, in proposito, guarda caso riguardante proprio cani da lavoro. Non sono una “gentilista” ad oltranza, come sempre tutto ciò che è “assoluto” mi puzza di talebano. Però è indubbio che i cani rendano di più se collaborano, piuttosto che se hanno paura. Come gli umani, del resto. E ovviamente ho lasciato perdere, di proposito, le questioni etiche: l’etica è una cosa molto personale, se ad una persona non fa ORRORE fare del male al proprio cane, non è che la si può obbligare a capire.

            2) Per quanto riguarda i bocconi avvelenati, sono davvero un flagello, e non ho una posizione netta a riguardo. Credo proprio che esistano sistemi più civili, partendo dal rapporto col padrone (ma tra i cacciatori non è proprio la regola curare, o anche solo capire, il rapporto con il proprio cane), per arrivare al pepe e via cantando, ma ho vissuto in Veneto dove questo è veramente un flagello, e so di un sacco di cani morti – fra l’altro quelli che conoscevoo io erano cani di casa, non dei cacciatori.
            Un inciso, che si riallaccia se vuoi alla questione dell’etica personale: ho notato che quando parli dello st***zo che mette bocconi avvelenati, dici “dal suo punto di vista giustamente”. Be’, anche i nazisti (chiedo venia per il paragone irriguardoso, ma volevo proprio usare un’iperbole) avevano le loro ragioni. Le cose OGGETTIVAMENTE sbagliate ESISTONO. Disseminare bocconi avvelenati è OGGETTIVAMENTE una cosa sbagliata, un reato, uno schifo. Non esiste punto di vista che giustifichi. Mutatis mutandis, è un po’ il discorso del collare elettrico: una questione di civiltà.

          • MC io non giustifico a priori nulla… dico solo che certi strumenti, se usati con coscienza, onestà e professionalità, possono servire ad evitare mali peggiori!

            ti ringrazio di tutto quello che hai scritto e condivido, anche al riguardo del fatto che il cane da lavoro dovrebbe essere anche un Cane di Famiglia… questa è esattamente la visione cinofila che stiamo portando avanti con il sito (scusa Valeria non ricordo se si può) http://www.canedifamiglia.it e con la ONLUS che stiamo costituendo in questi giorni

            però SICCOME AL MONDO CI SONO ANCHE QUELLI CHE PURTROPPO TRATTANO IL CANE ALLA STESSA STREGUA DI UNA CARABINA penso che sia peggio per i loro cani morire avvelenati o ingoiare un boccone con schegge di vetro, ferro, ecc… piuttosto che essere condizionati con scosse elettriche

            PS: scusate lo sfogo… ultimamente passo per il contrario di quello che sono, soltanto perchè cerco di RELATIVIZZARE le posizioni che non condivido, anzichè fare guerre di religione dogmatiche e aprioristiche come fanno in tanti “irriducibili”… che in realtà lo fanno per interessi di pagnotta!

          • Scusa, Espada, ma se il cane è 500 metri lontano da te, e non sai se ha trovato qualcosa e cosa ne sta facendo…a che titolo e con che logica gli dai una scossa elettrica?

          • Penso che Espada voglia dire che il cane condizionato con il collare elettrico e quindi con una punizione che arriva proprio “dal boccone” e non dal proprietario non degni il boccone nemmeno quando è a 500 metri lontano da lui..
            Stesso malinois, stesso campo, stessa persona di cui parlavo poco copra quando vede le lepri gira la testa dall’altra parte leccandosi il naso perchè le lepri “sono pericolose: se le insegui o anche solo le guardi insistentemente ti danno la scossa”.. Immagino lo stesso valga col cibo..

          • Non è questo il punto, Jessica: è il “come si fa il condizionamento” che conta. Espada ha detto che farlo con un semplice “No” non può funzionare, perché “se il cane è a 500 metri da te non puoi dirglielo, visto che non sai cosa sta annusando e cosa intende fare”. Ma neanche puoi dargli la scossa random! Il condizionamento lo fai prima e in condizioni controllate, ovvero con il cane vicino. E allora puoi usare mille altri mezzi, perché la storia del cane a grande distanza non regge.

          • Espada, ma che discorso è? Certo che l’educazione è cosa diversa dalla preparazione del cane per un lavoro (in questo caso la caccia), ma non significa che il cane da lavoro non debba essere educato!! Non so come la pensi tu, ma per me è scontato che TUTTI, e dico TUTTI, i cani vadano educati: e non educazione intesa come “fuffi non saltare addosso alla nonna”, ma intesa come lavoro propedeutico di preparazione del cane rispetto al lavoro che farà e all’ambiente dove lavorerà e vivrà!!
            Per esempio io porto spesso i miei cani in montagna: perciò la mia priorità è stata insegnare alle mie due cucciole a rispondere immediatamente al richiamo anche in presenza di distrazioni (per fermarle nel caso trovassero e cercassero di cacciare della selvaggina); finchè non ho completato questi due punti, le portate solo in zone dove ero certa non ci fosse selvaggina. Se avessi un segugio con cui voglio andare a caccia, sapendo che c’è il rischio di bocconi avvelenati, SICURAMENTE come prima cosa insegnerei al cucciolo a ignorare il cibo, lavorando su ogni caso possibile (cibo offerto da altri, trovato per terra, quando io sono fuori vista, ecc.), cominciando il giorno stesso in cui prendo il cane e non sognandomi nemmeno di portarlo in zone a rischio finchè non ho completato l’addestramento!! E tantomeno posso accettare di fare come dici tu, non insegnargli da piccolo a ignorare il cibo perchè “devo prepararlo come cane da lavoro e non da compagnia, non va educato” e poi quando il problema si presenta (e magari il cane è già stato salvato in extremis una volta…), usare il collare elettrico con la scusa che “ma lo uso bene! È per non farlo avvelenare”: no, non lo stai usando bene per salvare il cane, perchè se ti interessasse davvero la salute e il benessere del cane, fermeresti le battute di caccia con quel cane finchè non gli hai insegnato con metodi corretti a ignorare il cibo.

          • e chi ha mai detto che il cane da lavoro non va educato???

            al contrario, va educato ancora di più… va educato a comportarsi in un certo modo indipendentemente dalla presenza del padrone/conduttore, per questo portavo le (NON MIE) posizioni di chi i cani li educa con “condizionamento remoto”, non attuato direttamente dal padrone/conduttore (il telecomando del collare a impulsi lo deve tenere NON VISIBILE – per questo ci sono quelli ad anello con tecnologia bluetooth – il “complice”)

            poi se uno vuole fraintendere a tutti i costi…

          • Espada: scusami se magari ho frainteso. Però lasciami dire che francamente non trovo affatto che sia necessario usare l’elettrico per addestrare il cane a fare (o non fare) qualcosa quando il padrone è lontano/fuori vista.

          • scusami tu…
            🙂
            è che a fare “l’avvocato del diavolo” purtroppo mi espongo io ad essere frainteso… es. su un altro sito c’è una tipa ignorantissima, DOGMATICA, che fa la “gentilista aprioristica ad oltranza” e quasi mi fa passare per essere io cesarmillanista…
            :-))

            solo perchè m’ero permesso di dire che c’è gente che fa pubblicità a lui e soprattutto a sè stesso, facendo dell’anticesarmillanismo (bella forza! è come sparare sulla croce rossa) la propria unica vocazione…

        • Vuol dire, caro Hil, che finora ha sbagliato il padrone, che il suo NO non è un vero NO! (i decibel contano poco…) E te lo dico in anni d’esperienza.

  40. Ciao Valeria, prova a guardare Cesar in tv e non su youtube (i video sono accelerati quindi i calci sembrano di altra intensità…). Inoltre sul libro “il capobranco sei tu” Cesar spiega quali sono gli unici due casi in cui lo ha usato. Così puoi farti un’idea più accurata sull’argomento.

      • xD non vedo l’ora!! pero se smettidi “detestarlo” potrei preoccuparmi!!

        I cani sono il nostro specchio: abbiamo il coraggio di guardarli negli occhi e vedere la nostra vera immagine? ^^ amo questa frase!!

    • Ancora a discutere su quello che dice e/o scrive Millan?

      Per me contano la sue azioni che, “calcetto” o meno, sono sempre e solo prevaricazione.

  41. Non sapevo che per partecipare a questo dibattito bisognasse avere particolari credenziali. Anche perchè non capisco quali hai tu, Dan, a parte il già citato buon senso (autocertificato, ma d’altronde ora le autocertificazioni sono ammesse…). Non capisco proprio cosa tu possa desumere: probabilmente era una frase buttata lì senza alcun nesso, come tutte le altre, del resto.
    Quanto alle punizioni positive e negative, guarda, ti comunico che i termini non riguardano (originariamente) neanche i cani, bensì in generale la psicologia dell’apprendimento. Non so proprio cosa abbia capito tu, probabilmente essendo totalmente all’oscuro dell’argomento (ma con buon senso, eh!) hai frainteso con qualche termine cinofilosofico o roba del genere. Se non ricordo male, su questo sito Valeria ha scritto un articolo sul condizionamento operante, che spiega in modo semplice, tanto che perfino tu potresti capirlo, di cosa si tratta. Almeno leggiti quello. Così, la prossima volta che darai uno strattone, o uno scossone, o un calcio, o una carezza al tuo cane, oltre al buon senso potrai anche metterci un minimo (ma proprio un minimo-minimo-minimo) di comprensione per quello che col tuo gesto hai indotto nella sua testa. Dopo di che, visto che i cani non sono solo condizionamento, ma anche cognitività (ohibò!), sentimenti, emozioni, strategie, rimane tutto un mondo che purtroppo ti è precluso.

  42. una volta per sbaglio , e non perche’ sono masochista ho scontrato il recinto elettrico dei cavalli , avendo in mano la cariola con i manici in ferro………altro che non fa male ….fa malissimo , ho toccato il filo col sedere e la scossa mi ha percorso tutto il corpo fino ai capelli , mi ha fatto male il sedere per due giorni , ed era un recinto a basso voltaggio …..

    • Non c’entra niente. Non facciamo confusione tra collari e recinti, che funzionano con tensioni e principi totalmente differenti…

      • DAN, LASCIA PERDERE CHE CON QUESTI NON CE L’AVRAI MAI VINTA …IO MI FACCIO TUTTI I GIORNI DELLE DOSI ELETTRICHE CON “STIMOLATORE MASSAGGIATORE” E CHE BENE CHE STO DOPO QUALCHE SANO TIRO ALLE FASCE MUSCOLARI, ANCHE SE QUALCHE “FORTE DOLORINO” VIENE INEVITABILMENTE PROVOCATO A FIN DI BENE ,SOFFRO UN PO’ E POI STO BENE,MOLTO BENE!! IL PROBLEMA E’ CHE POCHE PERSONE CAPISCONO ED ACCETTANO CHE IL DOLORE ,LA SOFFERENZASONO UNA CONDIZIONE DELLA VITA STESSA E CHE SENZA QUESTO INGREDIENTE SI CONTINUERA’ A PLASMARE UOMINI E DONNE CAPRICCIOSI ED INFELICI, COMPRESI I CANI CHE ALLA FINE LI DOVRAI RINCHIUDERE A NORMA DI LEGGE IN UNO SPAZIO DI DUE O TRE METRI QUADRATI PERCHE’ NON HANNO IMPARATO NIENTE CON LE COCCOLE E QUANDO LI VUOI LIBERARE IN UN PEZZO DI CAMPAGNA LIBERA ,FANNO UN SACCO DI DANNI .IO SOFFRO A VEDERE IL MIO SETTER ,CHE HO ADOTTATO PER NON FARLO FINIRE IN UN CANILE ,SEMPRE CHIUSO IN UNO SPAZIO LIMITATO E CHE QUANDO LO PORTO IN CAMPAGNA NON LO POSSO LASCIARE LIBERO COME LUI MI SUPPLICA CON I SUOI OCCHIONI DOLCI DA BUONISSIMO CANE …MA DA CACCIA!! LUI VUOLE CORRERE E RINCORRERE LE TRACCE DI SELVAGGINA E ISTINTIVAMENTE SI PERDE RISCHIANDO DI FINIRE SOTTO UNA MACCHINA O DI FARMI PRENDERE UNA BELLA MULTA . HO SPESO 800 € PER ADDESTRARLO A TORNARE AL MIO RICHIAMO…..NON E’ CANINICAMENTE POSSIBILE E QUESTA E’ LA MIA CONSIDERAZIONE!! LO AMO E PUR DI VEDERLO FELICE DI CORRERE COME IL SUO ISTINTO VUOLE,LO LEGHEREI AD UN GUINZAGLIO ELETTRICO PER CONTROLLARLO QUANTO BASTA PER NON DOVERLO VEDER VIVERE UNA VITA DA CANE INVECE CHE DA SETTER..RIFLETTETE GENTE …RIFLETTETE ,CHE C’E’ UNA MISURA PER TUTTE LE COSE. NON CONDANNEREI I GUINZAGLI ELETTRICI USATI CON BUON SENSO ,MA METTEREI SUBITO IN GALERA CHI NE APPROFITTA DI TALE STRUMENTO PER ACCANIRSI SULL’ANIMALE .RICORDO A TUTTI CHE SU STRISCIA LA NOTIZIA NE VEDO DI TUTTI I COLORI CONTRO I CANI, SENZA USARE I COLLARI ELETTRICI ,QUINDI BEN VENGA QUALCHE SCOSSA TERAPEUTICA A FAVORE DEL BUON COMPORTAMENTO DEL CANE AL FINE DI EDUCARLO A VIVERE PIU LIBERAMENTE NEL RISPETTO DI ALCUNE REGOLE CHE LUI NON POTRA’ MAI CAPIRE E TANTO MENO CONDIVIDERE CON UNA SPIEGAZIONE LOGICA.CONCLUDENDO , SONO CONVINTO CHE IL BUONISMO SCONSIDERATO RECHI PIU PROBLEMI CHE SOLUZIONI E VE LO DICE UNO CHE PER AMORE DEL MIO CANE SONO COSTRETTO A CORRERE IN BICI X MEZZA ORA MINIMO DUE VOLTE AL GIORNO X FARE SCARICARE IL SUO TEMPERAMENTO E COMUNQUE LO VEDO TRISTE PER NON POTERSI FARE QUALCHE BELLA E LIBERA GALOPPATA TRA UN CAMPO E L’ALTRO…QUALCHE VOLTA LO LASCIO PERCHE’ MI FA PENA, MA OGNI VOLTA E’ UN RISCHIO GRANDE ,PERCHE’ SCAPPA E TORNA A CASA DA SOLO QUANDO HA FINITO LA SUA INFINITA PERLUSTRAZIONE,RISCHIANDO DI ANDARE SOTTO UNA MACCHINA O DI TROVARE QUALCHE CONTADINO ,GIUSTAMENTE ,INCAZZATO DI VEDERLO NELLA SUA PROPRIETA’ VICINO ALLE SUE GALLINE..IL GUINZAGLIO LO VEDO COME IL PATENTINO DEL MOTORINO PER MIO FIGLIO ,EDUCATO AD AVERE LA LIBERTA’ DI ANDARE IN GIRO CON UN MINIMO DI PREPARAZIONE A CERTE REGOLE CHE AIUTANO A MANTENERE LA PROPRIA INCOLUMITA’ ….CIAO DAN

        • Per cortesia. Che la vita sia dolore e sofferenza è una valutazione che, con tutta probabilità deriva dal tuo, vissuto, per niente generalizzabile all’umanità intera, ai cani e, per esempio a me. Mi sembra anche molto distorto il concetto di amore verso il tuo cane se pensi che in una relazione di questo genere possa rientrarci il collare elettrico. Continua a pedalare va che mi sembra una cosa più sana per te e per lui. Mi spiace che hai speso 800 euro senza risultato ma mi sa che non hai avuto molta fortuna nel trovare l’addestratore giusto, di certo non sono tutti così e non può esistere uno strumento coercitivo come unica soluzione. Quando te usi l’elettrostimolatore sai cosa aspettarti, il cane no. Rifletti un po’ su questo, forse ti accorgerai che non è proprio sta gran cosa quello che affermi. Comunque sia, in bocca al lupo e cerca di vedere la vita più rosa e più varia dell’immagine che ne hai ora. Ultima cosa che senza la sofferenza la gente venga su capricciosa ed infelice non sta veramente in piedi, la vita non è una caserma e il tuo stesso modo di pensare suggerisce l’esatto contrario di questa affermazione.

          • Jolly Roger, ora tocca a me dirti: come pensi di far breccia in una mente così ottusa da pensare che l’unico modo di poter liberare il proprio cane (che ama…a modo suo) sia quello di averlo addestrato a suon di elettricità (ma addestrato a far cosa?)? a me verrebbe in mente prima di tutto magari di andare in un posto dove le macchine non ci sono. Aperta campagna, montagna, roba così. Oppure in un posto dove non c’è selvaggina e dove non ci sono pericoli. Un grande parco cittadino: per i milanesi il Forlanini, il Lambro… il cane si allontana di 10 metri, richiamo premio, 10 metri, richiamo, premio, eccetera. Ci sono altri cani, si diverte, ci sono odori, niente macchine (basta stare dalla parte opposta alla strada, è enorme). Ogni tanto. Poi… 800 € per non ottenere nessun risultato? con un SETTER??? Ohibò! Se sono riuscita io a far fare una vita quasi normale ad un SEGUGIO, vivendo in Oltrepò (cinghiali, lepri, volpi, caprioli), ci possono riuscire tutti, basta volerlo. Ah, dimenticavo: volendo usare l’elettricità in tutt’altro modo, esiste il collare con il GPS…
            Quindi Jolly Roger, qui parliamo di filosofia di vita: chi reputa che sia “sano” e istruttivo provare dolore (“tempra”), non cercherà altre soluzioni. Recriminerà perchè non si può fare, come invece si poteva nei bei tempi passati. Copincollo: “…CHE SENZA QUESTO INGREDIENTE SI CONTINUERA’ A PLASMARE UOMINI E DONNE CAPRICCIOSI ED INFELICI,…”
            Come puoi pensare di ragionare con un essere così? di quanto il dolore non c’entri niente con le regole? di buona educazione che non è sinonimo di repressione? di quanto l’educazione coercitiva (parlo di esseri UMANI) stronchi la creatività, il libero arbitrio, l’autodeterminazione… troppo, troppo complesso per menti semplici, in cui probabilmente la capacità di capire le sfumature è stata drasticamente ridotta grazie ad un’educazione coercitiva…

  43. Dire a qualcuno che ha la mente chiusa non è un insulto. E’ una constatazione. Poi, se hai la coda di paglia, è un altro discorso.
    Le chiacchiere le fai tu, scrivendo corbellerie “a furor di popolo”; e meno male che se ne doveva parlare senza ipocrisie e senza estremismi…
    Che qualcuno abbia rovinato cani col collare elettrico abbiamo scoperto l’acqua calda; che possano esistere collari non regolamentari, pure. Ma se qualcuno vuole torturare un animale, un modo lo trova sempre, collare o non collare. Questo non ne dimostra la nocività. Cos’ come, se qualcuno vuole fare danni, li fa pure col biscottino, premiando per esempio il cane aggressivo. Dunque, di cosa stiamo parlando? Di una posizione puramente ideologica, di una prurigine mentale legata all’aggettivo “elettrico” che evoca alla tua mente chissà quali immagini orrorifiche.
    Infatti, uno sberlotto lo accetti (ma non diciamolo troppo forte, se no qualche buonista-a-tutti-i-costi sbrocca), ma lo stesso effetto, ottenuto con l’elettricità (statica) ad intensità adeguata (in alternativa bosognerebbe essere dotati di braccio telescopico in grado di raggiungere il cane ovunque), ha in sè qualcosa di demoniaco ai tuoi occhi. Vade retro Satana. E poi dici che non sei chiusa mentalmente?
    Parlassimo di attaccare il collare alla 220 domestica ti darei ragione, ma i livelli di tensione prodotti dai moderni dispositivi sono statici, assolutamente sicuri ed innoqui, nel breve e lungo termine; poi sta alla perizia dell’ operatore selezionare l’intensità adeguata, in base alla sensibilità dell’animale, ma dire che la sensazione di una ditata sul collo rappresenti per l’animale una violenza o chissà quale tortura, è terrorismo psicologico, lo ribadisco. E’ parlare senza cognizione di causa. Sull’elettricità non si può generalizzare; altrimenti dovremmo bandirne anche l’utilizzo a scopo terapeutico-analgesico sugli esseri umani, giusto perchè “l’elettricità è elettricità e produce sempre e solo danni, soprattutto a lungo termine”…

    Tanto premesso, io NON ho MAI detto che l’uso del collare elettrico debba essere la norma; e meno male che dall’altra parte avevo rappresentato chiaramente le poche situazioni-limite nelle quali ne giustificherei l’impiego…
    Quanto alla mia idea di coercizione “estesa”, dirmi che è solo aria fritta è troppo facile.
    Le mi esperienze cinofile? Almeno trent’anni di vita con i cani di famiglia; non sono allevatore, etologo, educatore, addestratore, cacciatore, veterinario; sono una persona di buon senso che si informa con la mente aperta.

    PS chiwawa o chihuahua non cambia i termini della discussione.

    • Bene. Tieniti la tua mente “aperta al sentito dire”. Per me il discorso è chiuso, visto che evidentemente parli di cose che non conosci (ed era palese fin dal tuo primo post).
      Ti ripeto solo questo (visto che evidentemente non l’hai capito): sono assolutamente contraria, per MIA etica personale che non puoi permetterti di mettere in discussione, a QUALSIASI mezzo addestrativo che comporti dolore per il cane.
      Calci nel culo, collari elettrici o strangolamenti per me stanno tutti esattamente sullo stesso piano. Il collare elettrico per me andrebbe vietato perché NON HA ALTERNATIVE: se lo usi, causi dolore al cane. Punto. Con il collare a strangolo, no.
      Che poi possa essere accettabile in alcuni “casi limite” l’ho detto anch’io nell’articolo, quindi di cosa stiamo parlando?
      Solo della tua voglia di polemizzare a tutti i costi? Sorry, non è un terreno sul quale mi interessi confrontarmi.

      • Che per etica personale TU sia contraria a certi metodi è un conto. Che questi siano sbagliati in assoluto, è tutt’un altro paio di maniche. Dunque, quando uno si arroga la presunzione di fare informazione imparziale, l’etica personale dovrebbe tenerla da parte, in modo da permettere al lettore di farsi un’idea onesta, che prescinda da terrorismi e idee preconcette varie.
        L’idea che l’elettricità fa male comunque, e quindi che il collare elettrico quando usato causa solo dolore, è solo una tua personale supposizione, non fosse altro che per il fatto che l’intensità dell’impulso è regolabile, pensa un pò…
        senza contare il fatto che tra fastidio e dolore passa un’enorme differenza, e come ho già detto, pensare di poter educare un cane sena arrecargli mai nessun fastidio (compresi sberlotti, tirate per la collottola, sgridate e quant’altro), è una posizione ideologica insostenibile.

        • Potrei dire lo stesso per le tue posizioni sulla vivisezione…(posizione ideologica insostenibile): ma siccome lì la pensiamo nello stesso modo, allora va tutto bene.
          E’ inutile che tu faccia lo spiritoso con i “pensa un po'”: so benissimo che l’intensità è regolabile.
          Purtroppo, a differenza di te, io ho bazzicato per molti anni molti campi di addestramento: quindi SO anche (per certo e non per sentito dire) quale sia l’intensità con la quale, in moltissimi casi, viene utilizzato. Pensa un po’.
          E comunque evidentemente continui a non capire: il “fastidio” (ma anche il dolore) usato come correzione necessaria (perché il cane se fa/non fa la cosa X rischia conseguenze peggiori, per esempio, o perché rischia addirittura la vita) è accettabile.
          Il “fastidio” usato come METODO ADDESTRATIVO è contrario a qualsiasi etica, non solo alla mia.
          E’ contrario all’etica e alla morale umana e civile. Che ti piaccia o meno.
          Il “dolore”, invece, è contrario anche alla legge italiana… tant’è vero che quando un addestratore che usa il collare elettrico in modo doloroso viene denunciato, viene anche condannato. Pensa un po’.
          Il fatto è che nessuno denuncia mai nessuno per evitare grane, per quieto vivere, per paura di ritorsioni e compagnia cantando…ma questa è un’altra storia.

          • Se il fastidio usato come metodo addestrativo è quello del collare a strozzo, allora va tutto bene…
            Mah, la coerenza è proprio divenuta una rarità.
            E peggio ancora, diventa mortificante constatare che il contraddittorio viene gradualmente spento dai voti negativi ai commenti che non piacciono ai buonisti-a-tutti-i-costi, che invece di ribattere con argomentazioni valide (ad esempio spiegando come hanno recuperato quel cane difficile senza ricorrere a metodi “forti”) dall’alto della loro nuvola rosa scelgono più prudentemente di restare nell’anonimato e premere il fatidico bottoncino rosso…
            Bravi. E complimenti, a proposito di apertura mentale…

          • NON esiste alcun fastidio causato dal collare a strozzo, se non lo usi per strozzarci il caneeeeeeeeeeee!!!!
            Ma ci sei o ci fai?!?

          • Dan, io sono uno di quelli che ha pigiato il bottoncino rosso ai tuoi commenti. Esco dall’anonimato 🙂 Ma non ti ho dato un voto negativo perchè mi piacciono i linciaggi virtuali o perchè sono un buonista-a tutti-i-costi, o semplicemente perchè non condivido il tuo punto di vista (in genere quando un commento non mi piace vado avanti e basta, senza dare voti), bensì perchè hai un modo di porti, lasciatelo dire, parecchio arrogante e spocchioso. Siamo dinanzi ad un articolo chilometrico, in cui è citato persino uno studio universitario sugli effetti a lungo termine di tali strumenti, e tu continui a menarla con le scossette statiche che hanno l’effetto di una ditata! Cos’altro resta da fare alla Redazione dopo un articolo del genere? fare copia e incolla sotto i tuoi commenti? Ammesso che fosse vera sta storia della ditata, io nutro dei fortissimi dubbi che un rottweiler (cane dalla poderosa tempra) desista dal fare qualcosa di scorretto perchè gli arriva una “ditata” dal nulla. Un rott sta per mordere qualcuno, un ectoplasma gli da una ditata e lui: “Oh cacchio, sarà il delicatissimo tocco del mio prozio deceduto anni fa, forse è meglio che mi fermi!”. E’ palese che per fermare un cane del genere non basti una “ditata”, ma una seria quanto dolorosa scossa.
            Usare uno strumento del genere in addestramento è demenziale, specie quando si ha a che fare con cani equilibratissimi, docili e vogliosi di imparare (cavolo, ci vantiamo di avere un cervello superiore rispetto alle “bestie”, e poi ci abbrutiamo nella pigrizia più sconcia del “tutto e subito e più velocemente possibile”?); usarlo per un recupero comportamentale è altrettanto stupido: i recuperi comportamentali si facevano anche prima che venisse brevettata sta roba, e si fanno anche adesso senza l’ausilio di sta roba (Bruto-Raul docet).

          • Valeria, sono in totale disaccordo con una tua affermazione in risposta a Dan: quando lo definisci “qualcuno che sputa sentenze…”. Non è affatto così: è qualcuno che sputa CAZZATE. Oltre alla tracotanza, c’è anche l’ignoranza più crassa dei concetti di punizione positiva e negativa, per esempio (quando paragona la scossa, il calcio in culo, la strattonata con la negazione di qualcosa di appetito dal cane). Che cazzo vuoi che capisca una simile mente aperta??? trent’anni di cani di casa trattati col buon senso. Magari leggere un libro (e non parlo solo di libri cinofili: libri normali, dove si apprenda anche che innoCuo si scrive con la C), frequentare un corsetto, confrontarsi… capire che la corrente utilizzata per i TENS (che anch’io ho provato) non c’entra niente con quella dei collari elettrici…. Anche una carezza è una pressione sulla cute di qualcuno, esattamente come il calcio in culo. Ti sembrano la stessa cosa, testa di vitello???
            Ma basta, quando uno è afflitto da quelle terribili cose che sono l’ignoranza ed il pregiudizio (eh già, signor buon senso: pregiudizio = giudizio senza elementi oggettivi = giudicare senza aver visto sui campi l’impiego del collare elettrico – a meno che, ovviamente, tu non abbia una tua personalissima casistica- ma sempre con buon senso, eh!), quando uno è afflitto da queste cose, dicevo, non ci si può davvero che augurare che scompaia dalla faccia della terra, lui e i danni che provoca.

          • Redazione: cortesemente, adesso mi spieghi come utilizzare un collare a strozzo PER CORREGGERE il cane SENZA strozzarlo. Te ne sarei molto grato.

            Dario: Intanto un plauso per esserti “esposto”.
            Chiarirò molto brevemente i punti da te contestati:

            – questione “ditata”: io non ho detto che puoi fermare un rott con una ditata, (perquanto potrebbe anche essere, poichè a volte basta poco per rompere la concentrazione e ottenere l’effetto dissuasivo, ma questo è un altro discorso, e dipende dalla sensibilità dell’animale, e del conduttore); ho inteso solo rispondere all’assurda generalizzazione secondo cui la scossa sarebbe SEMPRE dolorosa, il che è assolutamente scorretto.
            Chiaramente potrebbe rendersi necessario usare intensità elevate in certi casi, e allora diventa lecito porsi il problema: dolore o fastidio? Ma allora bisogna porselo anche quando strozziamo il cane per correggerne la condotta: dolore o fastidio?
            La questione è sempre la stessa: o demonizziamo TUTTI gli strumenti di correzione, o li accogliamo tutti con riserva di corretto utilizzo; è una pura e semplice questione di coerenza. Dire sì allo strozzo, e schierarsi ciecamente contro l’elettrico è del tutto privo di senso e logica.

            – questione “studi”: lo stralcio postato non significa molto; lo studio integrale non è accessibile: di quando è? chi lo ha condotto? con quali criteri? su quali cani? con quali collari? come sono state accertate le conseguenze a breve e lungo termine?
            Tanto per dire, si parla di impulsi di otto secondi…prova a immaginare una scossa della durata di otto secondi, hai presente? Neppure la sedia elettrica dura tanto; qui parliamo di impulsi statici, roba da frazioni di secondo…

            – questione recupero comportamentale: qui ti rinnovo l’invito: se hai recuperato (personalmente e non per sentito dire o per aver letto un articolo su questo blog) un cane problematico in maniera “indolore”, con particolare riguardo all’aggrezzività predatoria o a comportamenti compulsivi, scrivine e insegnaci qualcosa; se invece si tratta, come credo, di una posizione solo teorica, quindi dell’ennesimo pistolotto buonista, allora perdiamo solo tempo.

            MC: Uno che parla di “punizione positiva e negativa” non è nella posizione di fare critiche.
            A proposito: tu, saresti?…

          • Dan, molto semplice: io NON utilizzo il collare a strozzo per correggere il cane.
            L’avrò scritto 150 milioni di volte…ma lo ripeto proprio perché sei tu .-): io USO il collare a strozzo perché è il tipo di collare che mi dà maggiore sicurezza. Perché se per un qualsiasi motivo al mondo succede che il cane, in mezzo alla strada, mi dà uno strattone all’indietro, col collare a strozzo non me lo perdo e con qualsiasi altro collare sì. Per la verità io uso solitamente il semistrozzo, ma il concetto resta quello. E’ sicuro, punto. Per correggere il cane io uso un beatissimo NO! sul muso. Per insegnare la condotta al cane uso me stessa e il mio rapporto col cane, visto che sono decenni che insegno prima la condotta senza guinzaglio e poi quella al guinzaglio.
            Per tutte le correzioni “tecniche” uso quasi esclusivamente il linguaggio corporeo, e se serve anche quello verbale: ma non faccio uso di strumenti “correttivi” così come non faccio, solitamente, uso di bocconcini per il rinforzo positivo (preferisco il gioco, perché quella è una cosa interattiva. Non amo fare il dispenser di crocchette, amo fare il partner del mio cane).
            In passato ho usato il collare a strozzo in condotta, sempre senza strozzare nessuno ma dando al limite dei “colpetti” (immagino che per te non esista differenza, ma per le persone normali sì) che “attiravano l’attenzione” del cane, non che lo impiccavano al pennone più alto. Poi mi sono resa conto che era molto più producente lavorare senza guinzaglio, e ho intrapreso quella strada lì.
            Prevengo l’obezione scontata: CERTO, se il cane di cui sopra fa un balzo indietro, si strozza (per un secondo, ma si strozza). Questo però rientra nei casi in cui penso “meglio strozzato che sotto una macchina”, e non ha comunque niente a che vedere con le metodiche addestrative.
            Io i cani li ho sempre addestrati (e sempre li addestrerò) facendoli giocare e divertire con me. L’addestramento “attraverso” l’uso del dolore lo ritengo una grandissima puttanata (anche se produce risultati, ovviamente. Anche i mafiosi che fanno pagare il pizzo ai commercianti ottengono il loro risultato: ma non credo che tu lo ritenga eticamente corretto).
            Il dolore in caso di emergenza può capitare e capita: anche se mio figlio stesse cadendo da un balcone lo prenderei per i capelli, se pensassi di salvarlo…e di certo gli farei male, ma lo farei.
            Se però gli tirassi i capelli per farmi obbedire quando gli chiedo qualcosa (ammesso e non concesso che lui non mi rovesci come un calzino, oggi come oggi, visto che ormai è un grazioso fanciullino di 110 chili…) mi sentirei una madre di merda.

          • P.S. lo studio integrale dell’università di Sassari non è online. Quello che ho postato è il link a cui si può acquistare il libro.

          • P.P.S.: non mi pare che uno con il nick “Dan” sia nella posizione di chiedere “A proposito, tu saresti…?” a qualcun altro.

          • Redaziò..
            La stai girando e rigirando, ma la minestra non cambia.
            Non è un caso che ti abbia chiesto dell’uso dello strozzo come correzione, ti sentivo arrivare da lontano con la scusa del “collare di sicurezza”; ti avevo già “ammonito” di non tirare fuori questa scusa, ma non hai resistito.
            Comunque, giusto perchè sei tu, e pensi che piccoli strattoni siano innocui, prova su te stessa, e poi, fammi sapere che sensazioni provi; poi, vienimi a dire che basta tirare appena anche con i cani più ostinati…
            La verità, è che stai difendendo una posizione indifendibile.
            Basterebbe avere l’onestà intellettuale di ammettere di aver affermato una cazzata. Tutto lì.

            Per quanto riguarda MC, il “tu saresti” non era riferito alla sua identità, ma alle sue “credenziali”, che comunque, non sono difficili da desumere…

          • Carino leggervi “litigare” (passatemi il termine), vediamo se ho capito..
            Valeria sostiene, se ho ben capito, che vada bene usare il collare a strangolo in un certo modo e non il collare elettrico perchè secondo lei c’è un unico modo di usarlo.
            Dan invece sostiene che le due cose siano equiparabili perchè entrambe possono essere usate correttamente (quindi per correggere) o scorrettamente (da macellai).

            In tutta sincerità,sul succo del discorso che mi pare quello che ho trascritto qui sopra, mi trovo perfettamente d’accordo con Dan.
            Anche perché Valeria -senza nessuna polemica che io di litigare non c’ho nessuna voglia e penso sia una faccenda quantomeno sterile- se uno ha un bellissimo rapporto col suo cane mi devi spiegare a che cosa serva il collare a strangolo per le situazioni di “emergenza”: se il cane si spaventerà verrà da te, mica si toglierà il collare per andarsene o filerà ad inseguire il gatto. O no?

          • No, Jessica: questo succede nel mondo disneyano disegnato dai cinofilosofi & affini. In realtà mi è capitato più di una volta che un cane si terrorizzasse al punto tale di non sapere più né chi era, né con chi era, né cosa stava facendo (in un’occasione particolare un bell’esempio di bambino idiota gli aveva tirato un petardo praticamente in mezzo alle zampe). L’importanza del rapporto è fondamentale, ma il panico è una cosa che esula totalmente dal rapporto: ti auguro (davvero) di non trovarti mai in una situazione nella quale il cane perda completamente il controllo, perché non è affatto piacevole. Ma succede…anche alle persone, peraltro.

          • Oooo, le risposte in toni civili (che man mano durante il dibattito mi sembrano venuti meno da entrambe le parti) mi piacciono 🙂
            Quando ho scritto non ci avevo pensato, anche perché per mia fortuna non mi è mai capitato.. Alla Miss metto il collare a strozzo perchè è comodo da mettere e togliere xD ma non mi è mai capitato di doverlo usare.

            Vabbè, smetto di fare filosofia -perchè è innegabile che per scritto su un blog e, soprattutto, su FB si faccia in gran parte filosofia- e vado a lavorare con i cani che mi diverto di più 😀

          • Dan, io non ho mai recuperato nessun cane perchè non sono un addestratore né un educatore: hai capito di cosa parlavo quando ti davo dello spocchioso? Perchè in pratica mi hai detto “o mostri le credenziali o taci!”. Io non credo che occorra essere un giornalista di cronaca politica per avere un’idea a 360 gradi sull’attualità politica italiana o per avere un’idea politica, e per le stesse ragioni non credo di che occorra avere l’attestato di addestratore cinofilo per prendere una posizione sul collare elettrico. L’importante è documentarsi, leggere, studiare, ricercare opinioni autorevoli e non parlare per sentito dire. E se eminenti cinofili (non cinofilosofi: CINOFILI!)fanno fronte comune da anni contro il collare elettrico un motivo ci sarà! Forse perchè dietro un cane con problematiche comportamentali c’è sempre un padrone incompetente e quindi nella stragrande maggioranza dei casi il problema si risolve lavorando sul binomio e impostando rigide gerarchie? Forse perchè una scossa che ti arriva dal nulla, dolorosa o fastidiosa poco importa, potrebbe rendere un cane ancor più psicopatico di quanto già lo è per gli affari suoi? Forse perchè spesso viene utilizzato come scorciatoia per problemi di facile soluzione che potrebbero essere affrontati in maniera meno drastica? A me sembrano tutte argomentazioni valide (e non sono mie, che sono un perfetto incompetente senza attestati e credenziali).
            Andiamo al collare a strozzo: chi ha mai detto “sì allo strozzo e no alla scossa”??? Questo aggeggio è un normalissimo collare che esercita una pressione sul collo del cane perfettamente identica a quella di un collare di cuoio o alla cosiddetta “catenina” (dalle mie parti si chiama così): se il cane tira come un dannato (o se tu tiri il cane come un dannato), anche la catenina e il collare di cuoio diventano collari a strozzo! Cos’ha in più del collare di cuoio e della catenina? Parecchi mesi fa il mio cane, all’epoca ancora un cucciolone, mentre camminavamo sul marciapiede in una strada trafficata, entrò nel panico per motivi che ancora io non riesco a comprendere per una di quelle grate di ferro strette e lunghe che si mettono dinanzi ai garage per permettere all’acqua piovana di scolarvi all’interno. Non so perchè, ma non appena capì che dovevamo camminare sopra la grata per raggiungere il marciapiede successivo entrò nel panico, diede uno strattone indietro e si sfilò il collare. Fortunatamente catapultò su un signore che lo bloccò al volo stile Buffon, perchè senza quello “scudo umano” sarebbe di sicuro finito sotto una macchina: ecco, con un collare a strozzo non sarebbe successo e di sicuro non si sarebbe danneggiato la trachea per una cosa del genere! Se utilizzato in questa maniera, il collare a strozzo è uno strumento del tutto innocuo. Qualsiasi oggetto, se utilizzato in maniera balorda, può causare danni al cane! Persino una pallina da tennis, giochino innocuo che tutti i cani adorano, se la lanci al tuo cane con tutta la tua forza puoi devastargli una rètina e accecarlo! Ma nessuno (ovviamente,grazie al cielo) si sognerebbe di demonizzare il gioco con la pallina! Il collare elettrico, come ti ha spiegato Valeria (ma tu fai orecchie da mercante) serve sempre e solo a causare dolore o fastidio! E spesso per risolvere dei problemi che potrebbero essere affrontati in mille altri modi.
            Per quanto riguarda gli studi, quello citato in quest’articolo esiste ed è già qualcosa, e se vuoi saperne di più, non ti resta che contattare chi lo ha effettuato e tempestarlo di domande. Tu hai citato qualche studio per dimostrare la tua teoria e confutare quella dell’Università di Sassari? Non mi sembra. Io nei tuoi post ho letto solo posizioni “perchè sì” buttate qua e là con parecchia saccenza. Altro che pistolotto buonista.

  44. Cara redazione, ci rileggiamo.

    L’articolo è pieno di imprecisioni, laddove non si tratti di fesserie vere e proprie, grosse come una casa; tenendo presente che altrove hai parlato addirittura di “cani fritti”, baseterebbe questo a troncare sul nascere ogni discussione con chi non vuole ascoltare, e tu, sei una che NON vuole ascoltare; non per cattiveria, ma proprio per chiusura mentale, per cui non ci proverò nemmeno ad addentrarmi nel merito della discussione, nè a spiegare le motivazioni a favore (che già peraltro avevo esposto), sarebbe solo tempo perso.
    Qui vorrei soffermarmi solamente sul parallelo con il collare a strozzo (da te invece accettato), che, o si fa correttamente, o non si fa proprio a questo punto: se dobbiamo confrontare questi strumenti per quello che sono, e per quello che sono stati concepiti in origine, allora entrambi, lo strozzo e l’elettrico procurano fastidio più o meno intenso al cane; e non mi si racconti la balla del “collare di sicurezza” o dell’utilizzo per non rovinare il pelo; sono strumenti di correzione. Punto. ENTRAMBI possono procurare danno al cane se utilizzati male. Lo strozzo magari anche di più. Per quanto ti rincresca, anche per il collare elettrico vale il principio che non è lo strumento, ma il modo in cui lo si usa, o CHI lo usa, a creare problemi.
    NON è assolutamente vero che l’elettricità (statica) procura fastidio sempre e comunque, anche perchè, sempre in riferimento al parallelo, questo sarebbe vero anche per uno strozzo, che sempre e comunque produce una micro-apnea: alle intensità più basse, l’effetto della “scossa” è quello di una ditata sul collo, quindi non rappresenta nè un pericolo, nè un trauma per l’animale. In compenso può aiutare a risolvere situazioni incresciose che non rispondono a nessun altro tipo di stimolo.
    Continuare a sostenere di fantomatici cani fulminati, traumatizzati, uccisi e nascosti, è terrorismo psicologico, disinformazione, per di più, basata sull’ignoranza, ossìa, sulla scarsa conoscenza della questione, e un pò di qualunquismo e sparate ad effetto un tot al kilo, così come paventare di fantomatici effetti sulla salute a lungo termine, mai dimostrati neppure sull’uomo.
    Se poi volessimo farne una disquisizione etica, allora oltre all’elettrico, bisognerebbe mettere al bando qualunque altra forma di coercizione/educazione: quindi, collari a strozzo, a spruzzo, ad aria, a vibrazione, a ultrasuoni, pettorali di contenimento, persino pettorine e collari, ma allora non dovremmo neppure negare al cane la ricompensa se sbaglia un esercizio, anzi, non dovremmo insegnare neppure l’esercizio, perchè sono tutte forme di coercizione, e rappresentano una violazione etologica, e quindi pongono TUTTE un problema etico.
    E’ il rovescio della domesticazione; comunque ci muoviamo, in un modo o nell’altro, non possiamo evitare che qualche piccola punizione il nostro beneamato quattro zampe la patisca: i buonisti-a-tutti-i-costi, quelli che “io il mio cane non lo tocco neppure con lo sguardo”, dovrebbero farsene una ragione, e scendere dalla nuvoletta sulla quale si sono rifugiati. E se non riescono a tollerare questa idea, sarebbe meglio che dagli animali stessero alla larga, perchè sarebbero padroni pericolosi, capaci di crescere cani viziati, frustrati, confusi e infelici, ossìa, predisposti all’incidente. Ma se il carlino che dà di matto e fa quaranta giri intorno al tavolo, o il chiwawa che mostra i denti possono suscitare al massimo ilarità, un rottweiler incazzato che sfugge al controllo e devasta la faccia di un bambino al parco fa ridere molto, molto meno.

    • Meno male che invece ci sono menti aperte come la tua!
      Che posso rispondere a qualcuno che sputa sentenze con tanta tracotanza? Io ho espresso, in modo credo civile, un’opinione…e ho pubblicato i risultati di uno studio universitario. Tu contrapponi insulti e chiacchiere.
      I cani “fritti” li ho visti – purtroppo – con i miei occhi: ovviamente è un modo di dire, non ho mai visto una frittata di cane…ma i cani completamente rovinati dall’uso del tele ci sono stati e purtroppo ci saranno ancora. Personalmente non ne ho mai incontrato uno rovinato dal collare a strangolo, ma questo non mi impedisce di credere che, in mano a un macellaio, anche quello possa fare i suoi danni. Il fatto è che io non frequento macellai ormai da anni: li ho tagliati fuori, evito di rapportarmici, quindi può darsi che qualcosa mi sfugga.
      Che i danni da elettricità non siano mai stati dimostrati neppure sull’uomo… questa sì, che è una fesseria grossa come una casa: ma è inutile, presumi, che ti presenti bibliografie o link, tanto hai deciso che hai ragione tu, quindi di che stiamo parlando?
      Due cose mi sembrano palesi: a) tu non sai usare un collare a strangolo senza strangolare il cane. Problema tuo (e dei tuoi cani, se lo utilizzi: a questo punto spero di no); b) se l’elettricità statica ti procura piacere sei masochista. Per carità, scelta tua. C’è anche chi si diverte a farsi frustare o bruciare con le sigarette. Però non si può dire che sia la norma; c) non hai capito molto di me, visto che tutto sono, meno che una “buonista che non tocca i cani neanche non lo sguardo”: ma tra vivere di chiacchiere e biscottini e dare scosse elettriche ai cani, c’è un ampio margine di vie di mezzo che evidentemente ti sfuggono; d) la tua esagerata estensione del concetto di coercizione è pura aria fritta DOC. Tra dare uno sberlotto a un cane e dargli una scossa elettrica non esiste paragone, e qualsiasi persona dotata di un minimo di buon senso lo capisce perfettamente. Tu, a quanto pare, no; e) visto che io sono una disinformata che fa terrorismo psicologico, a questo punto ti prego di dirmi qual è la tua preparazione sul tema.
      In altre parole: gradirei sapere quali esperienze cinofile tu abbia. Dopodiché potrò decidere se è il caso di continuare un confronto, o se devo considerarti solo uno che parla perché ha la lingua in bocca (o meglio, che scrive perché ha una tastiera davanti).
      Grazie.
      P.S.: il chiwawa (che mostri i denti o meno) suscita ilarità soprattutto per il modo in cui l’hai scritto. Si chiama chihuahua.

  45. Il collare a strozzo non serve per strozzare: ma tu usi i cavatappi per piantare i chiodi o per pulirti i denti? 🙂
    (bacio di scuse :-*)

  46. sarebbe bello, che molti amanti del collare elettrico, leggendo questo articolo ,espongano le loro motivazioni del perché bisogna utilizzare questo strumento ,in modo da dare la possibilità ad altri di rispondere con diversi metodi alternativi

  47. Premesso che concordo con Valeria sulla dannosità, o alla meno peggio,l’inutilità, del collare elettrico (è come barare, come il doping coi cavalli, e con gli sportivi umani) mi domando: CHI è il giudice, che si suppone persona senziente, presumibilmente saggia, comunque posta là sullo scanno perchè capace di distinguere il bene dal male ed il giusto modo di interpretare le leggi, chi è quello scimmione che ha sentenziato una tale mostruosità a favore dei produttori di strumenti di tortura? A cosa pensava? al tesmed(scusate se nomino una marca)e relativi figoni a bordo piscina?

  48. Bellissimo Articolo;esplicativo.
    Ovviamente, io sono Assolutamente contro l’utilizzo di questi strumenti che, sono stati inventati più che altro per non mortificare la TOTALE incapacità del proprietario del cane, che, evidentemente…non sa assolutamente approcciarsi al cane.

    [ma l’idiozia del proprietario, è un lungo discorso, perchè…dal mio punto di vista molta gente NON DOVREBBE MAI AVERE UN CANE!!
    Se ne vedono troppe…1) gente che compra cani perchè è la moda…2) gente che trasmette al cane le sue malattie nervose (ho un esempio lampante) solo perchè lo usa come antistress (perchè è OVVIO usare il cane così) 3) gente che sceglie alcune razze perchè “pericolose” ….non fatemi continuare!!! ]

    Ci sono cani e cani; questo è noto tant’è certo.
    Ongi razza presenta delle caratteristiche e allo stesso tempo una “sfida” per chi decida di lavorarci insieme
    Ogni Singolo cane, poi, ha un suo specifico carattere…
    Ebbene, solo questo dovrebbe servire ha chiarire UNA VOLTA PER TUTTE che prendersi cura di un cane ed insegnargli delle cose nono solo è una questione di tenacia, calma, forza, abilità…ma SOPRA OGNI COSA PASSA PER LA conoscenza; la comprensione di tutto quello che l’animala rappresenta.
    A MIO AVVISO SE QUESTO NON SI CAPISCE…IL CANE NON DOVREBBE ESSER CEDUTO CON TANTA SUPERFICIALITà..e gli allevamenti, da quanto punto di vista devono avere controlli ancora più “a tappeto”.

    NON CREDO che usare un “collare” simile possa servire..perchè, chi ama I CANI NON PUò ESSERE COSì IMBECILLE DA CREDERE DI POTER FONDARE, UNO DEI RAPPORTI PIù ANTICHI DEL MONDO, SUL DOLORE FISICO..E SULLA PAURA.

  49. Nei siti di cacciatori(ok, non proprio la categoria più amata in questo sito) ho letto che il collare elettrico è uno dei pochi strumenti che riesce a richiamare un cane troppo preso da una traccia per accorgersi di star finendo sul paraurti di un camion…Non so se esistano altri metodi più indolori per richiamare un cane in one track mind…
    Ma l’addestramento sportivo con il collare in cosa consiste? Come si fa a insegnare qualcosa con le scosse? Si elettrifica il cane finché non fa la cosa voluta? 😐

    • A volte, purtroppo sì (metodo macellaio tout court): in più casi (per fortuna) si dà la scossa al cane per fargli smettere di fare la cosa sbagliata (uso cosiddetto “corretto”).

      • Grazie Valeria, bell’articolo come al solito! Io faccio le TENS (che sono scosse elettriche) sul collo perchè ho due ernie. Le faccio ad una intensità bassissima che non provoca dolore, ma mi si muovono tutti i muscoli del collo, della gola delle spalle e della testa, io so di che cosa si tratta e quindi non mi spavento, ma vi assicuro che un bambino piccolo non potrebbe sopportarlo. Un cane non capendo cosa sta succedendo al suo corpo sentendo un dolore,( perchè l’intensità usata sui cani è parecchio più forte, anche se non provoca un dolore insopportabile, provoca comunque una forte pizzicata sul collo, con l’interessamento di tutta la muscolatura circostante) si spaventa e le sue reazioni non sono più pensate, ma istintive e spesso ci mette parecchio a capire cosa deve fare per evitare la scossa….risultato? un cane che magari è diventato bravissimo ad obbedire ad un determinato ordine, ma assolutamente inaffidabile, perchè non tranquillo e felice di fare quuello che gli si chiede….io ho visto pochi cani trattati con questo strumento, ma non erano cani equilibrati e mai più lo sarebbero stati! IO sono convinta che un animale che ha paura può diventare un cane ingestibile, non un cane migliore! penso che sia utilizzato soprattutto da chi vuole avere dei risultati senza faticare e poi tiene il cane chiuso nel box tutta la vita.

    • Ciao Fruit ninja.
      In merito a quello che hai letto su siti o forum di cacciatori volevo puntualizzare una cosa. Dando la scossa ad un cane mentre segue una pista si corre il rischio che il cane smetta di seguire le piste definitivamente. Qui dove vivo ci sono molti cacciatori e alcuni hanno usato, o usano, il collare elettrico per evitare che il cane si allontani, ma così facendo hanno rovinato tanti ottimi cani da caccia.

      • Grazie mille, non la sapevo questa cosa. Ma quindi o si rischia di rovinare il cane o si rischia di perderlo? Alternative non ce ne sono?

        • io parlo non per esperienza ma per quello che vedo: vicino a casa mia c’è una zona dove si allenano cani da caccia ed è molto vicina alla strada (statale, trafficatissima)… ma non ho mai visto un cacciatore avere problemi nel richiamare (però col fischietto, che ha un suono più forte e quindi è più facile per il cane distrarsi dalla traccia) il suo cane se si allontanava troppo. Poi però non saprei dire se si tratta di un caso, di cani più docili della media o di un addestramento migliore e più basato sul rapporto cane-padrone.

        • Si lavora sulla relazione in un ambiente protetto con pochi stimoli ambientali, fino a che non si è creato un buon richiamo guinzaglio nei luoghi aperti
          (te lo dice uno che ha una mezza husky che a 13 anni va a caccia ancora adesso negli spazi aperti a meno di non averla SEMPRE sotto controllo -e a quel punto è spesso più rilassante il guinzaglio, nonostante il III livello di agility e tutto il programma del primo brevetto di obedience nel suo bagaglio di conoscenze)

    • Mai sentito parlare del condizionamento con i dischetti? E’ il rumore dei dischetti che fa capire al cane che deve tornare; ovviamente va condizionato e c’è un lavoro dietro ma non gli provoca nessun dolore.

  50. E’ uso comune in Italia criticare ciò che non si conosce!
    Se mai vi capiterà un cane (soggetto alfa) che sguinzagliato nonostante addestramenti gentili o meno, si smarrirà finendo al canile o sotto una macchina cambierete idea.
    Certamente va usato da persone capaci e formate, peccato che causa il pregiudizio egoistico di chi non ha il problema in casa (non è il mio caso) questi corsi non esisteranno mai in Italia perchè visti peggio di una setta di satanisti! 🙂

    • Guarda che il “soggetto alfa” lo crea il padrone grazie alla mancanza di leadership e al suo trattare il cane come il bambolotto di casa a cui tutto è concesso. Alfa non si nasce (i cani alfa non sono una casta di aristocratici samurai che nascono con l’innata convinzione dell'”io sò io e voi non siete un cazzo”), ma lo si diventa se il padrone ti permette di fare il cavolo che vuoi.
      Ps. Se vuoi scoprire come si tratta con un cane del genere, segui il caso di Bruto qui su TPIC.

      • Spiacente, io credo che il soggetto Uomo alfa lo avete inventato voi, un padrone non sarà mai un soggetto alfa perchè non è un cane. Il cane non è un bamboccio, appunto, quindi sa che lui è un cane e tu sei chi li da da mangiare, una casa e lo coccola. Ma non sei il suo maschio alfa, anche se ti rispetta e riconosce che sei più forte, cosa però differente dall’ubbidire.
        Io metto continuamente le mani nelle loro tazze quando mangiano, a volte aggiungo qualcosa e spesso no, ma loro non vedono in questo una minaccia, quindi mi permettono togliere un osso con carne dalla loro bocca, anzi me lo danno aprendo al bocca. Questo è rispetto e fiducia, ma non penso di esere un cane alfa hahahah :-).

        Io ho tre cani di taglia grande e media presi al canile con 3 e 4 mesi (così mi han detto), ho provato solo con le buone ma non c’è pezza, a volte bisogna essere contundenti, e quindi i famosi “tocchi” con le punta delle dita nel costato in parte servono (specialmente con i due meno dominanti).
        Sono cani che se arrivano correndo e abbaiando senza un padrone a corta distanza che rassicuri la “vittima” possono far paura e spingere le persone a far loro male (immagina un passante con un bastone o peggio un cacciatore di cinghiali che passeggia con i suoi cani e l’arma carica). Fra l’altro dove vivo ci sono burroni, cinghiali, cervi, gatti selvatici e i miei cani devono imparare a non correre loro dietro, con le buone o con le cattive.
        Non ho anni da perdere rischiando un incidente, voglio bene ai miei cani e visto che non ci posso ragionare devo correggerli e insegnare loro il comportamento che desidero, anche se magari è differente dal tuo.
        Io non faccio girare i miei cani continuamente al guinzaglio, anzi li stimolo a conoscere persone e ad essere socievoli con altri cani (anche se ho ancora un po’ di timore, sono così grandi…) e quindi ho necessità di averli sempre a tiro per intervenire se ci viene una zuffa o se viene mal interpretata la loro esuberanza.
        Sono arrivato qui perchè ho intenzione di prendere un collare elettrico per correggere due di loro, il terzo segue l’andazzo dei dominanti 1 e 2.
        Ho provato con il sistema della corda abbinata al collare a strozzo (10 metri di corda, chiamo e deve girare la testa e fermarsi, se non la gira pesto la corda, prende uno strattone ed è obbligato a fermarsi e guardarmi, a questo punto lo chiamo e se viene bene, se no tiro dalla corda finche non viene) e funziona ma ha bisogno di continui rinforzi. Spesso esco da solo con i tre bestioni (molto divertente quando fanno qullo che vogliono e non si girano neanche a guardarti) che in realtà sono abbastanza ubbidienti tranne quando scatta la molla, come oggi che, approfittando che conoscono il luogo della passeggiata, sono corsi a salutare dei cani che conoscono chiusi in un recinto (da cui escono molto raramente) a 1 km di distanza. Ovviamente sono tornati uno alla volta quando hanno deciso che poteva bastare e dietro ai miei richiami (intervallati, perchè se no mi sgolavo invano).
        Insomma, non esageriamo. Io mia figlia le ho dato una sculacciata solo due o tre volte (anche se io da bambino ho preso delle belle cinghiate) e ho sempre cercato di spiegarle perchè non deve avere un certo comportamento, però anche se era piccola ci si poteva parlare e far capire. Il cane deve avere un vantaggio nel starti vicino, se le carezze non servono, se non servono neanche il “bravo cagnone”, se non servono i bocconcini, allora il rinforzo sarà negativo.
        Scusa per la lunghezza, ma faccio un esempio:
        se esco da solo non li guardo, non li saluto, non parlo loro: atteggiamento neutro, la intenzione è evitare sottolineare che verranno lasciati soli. Quando torno li saluto e li accarezzo solo se sono tranquilli, se saltano o abbaiano non li considero (rinforzo negativo).

        Altro: a volte chiedono mangiare alla tavola, molto difficile perchè noi non diamo loro niente, ma quando abbiamo ospiti può succedere che diano loro qualcosa.
        A questo punto il danno è fatto, e a volte intentano mendicare. Di nuovo non li consideriamo, ma quando si mettono finalmente sui loro cuscini senza uggiolare, magari dopo un tempo uno di noi si alza e porta loro un pezzo di cibo (se fate casino non ottenete niente, se state tranquilli magari qualcosa vi tocca).
        Il problema è quando non riesci a dare nesun rinforzo, come il cane che scavalca il cancello o che non risponde. cosa fai? gli dici “bimbo cattivo” quando ritorna?

          • Bè, non è questione di decidersi, ho 57 anni e ho avuto esperienze con cani differenti ma sono tutti presenti nei miei ricordi e quindi chissà ne parlo come se fossero qua.
            I miei boxer sono purtroppo morti, l’ultima, Claudia, è morta nel marzo 2012.
            Adesso abbiamo 3 cani presi al canile, e dobbiamo rincominciare un processo di educazione differente perchè qui in europa ci sono necessità comportamentali più rigide.

            Prima infatti vivevo in Honduras e Bonnye doveva essere relativamente aggressiva (intimidare chi si avvicinava al recinto della finca e soprattutto abbaiare per avvertirmi, dopo ci pensavo io), ma quando si usciva dal cancello per passeggiare era libera e non si allontanava mai per più di 50 o 100 metri, tornando immediatamente se la chiamavo.
            Ai suoi piccoli li ho invece insegnato ad essere docili, e pian pianino, una volta arrivati in Spagna, ho rieducato Bonnye (che comunque più che altro spaventava ma non ha mai morsicato) ad essere amica delle persone e devo dire che non ha avuto problemi.

            Ho abbiamo ospitato per qualche mese due cani che ci sono arrivati fra capo e collo quasi inviati dal cielo appena è morta Claudia, poi questi due sono scomparsi, sembra rubati o tornati dall’antico proprietario, dopo alcuni mesi. Erano comunque molto indipendenti, si allontanavano spesso e non li sentivamo come nostri, ci accompagnavano nelle passeggiate ma non erano sempre con noi. A volte dormivano in casa, e a volte preferivano star fuori.

            I nostri tre nuovi amici (Sancho, Duncan e Ruben) sono tutti e tre maschi con i relativi problemi di dominazione, alla fine in questi giorni abbiamo preso la decisione di castrare il mastino perchè non permetteva al “secondo in carica” di entrare in casa e i litigi terminavano sempre nel sangue (a parte il rischio per separarli, non ci mordono però a volte per errore…).

            Ora, a un paio di settimane dall’operazione, andiamo bene da quel punto di vista, però alti e bassi con l’obbedienza.
            Tutti i giorni (se non diluvia) facciamo lunghi giri, io (e possibilmente la mia donna) con bocconcini in tasca, chiamandoli se si allontanano troppo e premiandoli quando tornano (non tornano sempre immediatamente) a volte con il bocconcino e a volte elogiandoli o accarezzandoli.
            Come commentato a volte partono, bocconcino o meno, al massimo si gira un attimo Ruben come per scusarsi, ma poi scappa con gli altri e tornano solo dopo un bel po’. Il problema è che quando vanno, non importa a che distanza vanno, non rispondono e non si girano. Dire “no, torna qua” o “sancho vieni” o “tutti qua” (che normalmente funziona) non sortisce nessun effetto (forse li fermerei azzoppandoli con una fionda :-). Vanno attraverso i campi e non ascoltano richiami, ne parlati, nè fischiati, nè vogliono sapere di bocconcini.
            Quando alla fine decidono di tornare, loro tornano tutti felici: cosa faccio li sgrido? Al fin e al capo sono tornati, no? Se li sgrido magari capiscono che non dovevano tornare! Li premio? cavolo, è un po’ rischioso, se li premio magari intendono che possono fare quel che vogliono tanto quando tornano c’è un premio!
            Quindi li ignoro per un tratto, poi rincomincio l’allenamento come se niente sia successo.

            Ora hanno imparato, grazie a Duncan (il capo in seconda) a saltare il cancello delle scale del torrente e se decidono di andare dietro a un gatto o una volpe vanno senza mi o ma. Giusto due ore fa è tornato Sancho sanguinante (immagino incontro ravvicinato con un gatto) dopo aver saltato il cancello e aver ignorato i NO!. È tornato un po’ provato, credo stanco e dolente, adesso è sul suo cuscino che mezzo dorme e mezzo si lecca le ferite (aiutato dagli altri due).
            Come ho commentato un po’ li premio, ma quando le cose sono serie un paio di tocchi non li risparmio. E non sono leggeri, i cani pesano dai 22 ai 30 kg, quindi uso forza nelle dita (però se non mi rompo le dita, estese, sicuro che non faccio loro troppo male, visto come si conciano litigando fra di loro).
            Non so però che fare quando si allontanano senza ubbidire, e credo che un collare elettrico possa funzionare, applicato su due (Sancho e Duncan) che sono i capi….

    • Se il cane sguinzagliato se ne va per gli affari suoi “nonostante addestramenti gentili o meno”, significa che “l’addestratore gentile o meno” era un pirla.

    • Se il cane dopo l’addestramento ancora scappa se sguinzagliato, momentaneamente lo si libera solo in zone sicure e recintate, e intanto si cerca un altro addestratore serio e competente. Che saprà anche risolvere i problemi di gerarchia eventualmente presenti.

  51. Aluuuraaaa.. su Millan l’altra sera ho cercato di dire la stessa cosa “predica bene razzola male” e ho deciso che non devo mica convincere nessuno xD
    Quindi pur sostenendo su questo la tua stessa tesi -in effetti a me i libri di Millan sono piaciuto a parte qualche particolare ma come i libri di tanti altri autori- mi rifiuto categoricamente di rimettermi a discutere su FB l’argomento -.-” Coomunque anche nei video se si toglie l’immagine quello che dice è in linea con quello che scrive, anche se non con quello che fa (o meglio come lo fa)..

    Per il collare elettrico, facendo l’avvocato del diavolo..
    Premettendo che non lo so usare e non ho intenzione di usarlo, l’ho visto usare su alcuni (non faccio nomi che sennò mi spennano) cani di UD sul richiamo con “distrazione” (ovvero il figurante) e per il richiamo in passeggiata anche qui con distrazione (parte la minilepre, il capriolo etc.). L’unico “vantaggio” se così lo si vuol chiamare è che in due volte il cane non rincorre più il selvatico mentre a lavorarci con altri metodi i tempi sono decisamente più lunghi (io col cibo -e da autodidatta- sono 3 anni che ci lavoro e l’unico risultato apprezzabile è che la miss quando parte -non sempre per fortuna- sta via non più di 6-7 minuti).
    Sull’altro cane dello stesso conduttore l’ho visto usare per la correzione della condotta -impostata con il cibo in maniera positiva, ma corretta con il collare elettrico per dare una “punizione divina” che svincolasse l’evento negativo dal proprietario (cosa che con il collare a strozzo è decisamente più difficile).

    Chiedendo spiegazioni alla persona interessata mi è stato “spiegato” che tale “metodo” era stato appreso guardando l’addestramento dei cani antisommossa.. -.-”
    Quando mi è stato detto che è indolore ho detto “fammi provare”. Il collare suddetto aveva 3 livelli e per ognuno 8 intensità. Fino al secondo livello intensità 5 non ho sentito assolutamente niente, al massimo dell’intensità ho sentito la stessa scossa che prendo -regolarmente xD- quando tocco il filo delle vacche o dei cavalli. Se fa così male alla salute come sostenuto (non sono nè medico nè veterinario quindi non posso dirlo io), allora non bisognerebbe toglierlo anche lì??

    • Jessica, il discorso è sempre lo stesso: UNA volta non fa chissà quali danni, mille volte (spesso molte al giorno) fa male, eccome.
      A cavalli e vacche basta solitamente un incontro con il filo elettrificato perché capiscano l’antifona: se qualcuno li costringesse ogni giorno a sbatterci dentro dieci o venti o trenta volte, alla fine avremmo cavalli schizzati e mucche isteriche, senza contare gli effetti sulla salute che sono quasi tutti a lungo termine.

      • Ah beh Valeria, allora è esattamente come il collare a strozzo: usato bene è uno strumento di grande aiuto usato alla ca**o di cane è pure dannoso..

        • Ho dimenticato: come te condanno l’utilizzo delle “telefonate” al cane in ambito sportivo perché si usa per.. risparmiare tempo -.-”
          Ma non sono così contraria in ambito di recupero qualora la persona che lo utilizza (non di certo io xD) sia capace e abbia provato, senza esito altre strade..

      • Vedo che è una discussione vecchia, ma ho lo stesso l’istinto di rispondere ugualmente (forse con un collare elettrico lascerei perdere) 🙂 .
        Io ho utilizzato con successo sui miei 3 boxer un recinto elettrico per cani per tenere separato il maschio dalle femmine quando andavano in calore. Ti assicuro che la scossa è fastidiosa, io l’ho provata prima di installare la recinzione e lo so.
        Ti assicuro che il cane non la prende più e più volte, gli basta una o due per capire che quel filo non è da oltrepassare. Punto!
        Ho quindi usato il sistema anche per recintare piante delicate appena messe a dimora, sistema infallibile (prima mi scavavano e distruggevano tutte le nuove piante). Per errore dopo una settimana ho diemnticato di attivarla (il filo era desconnettato) ma non hanno toccato niente, esattamente come i cavalli, lo vedono e si fermano anche a pochi cm ma alla distanza sufficente per non toccarlo.
        Quindi, dire che “mille volte(spesso molte volte al giorno)” è senza senso, spiacente per il tuo amor proprio.
        Il cane non è un deficente, dopo una o due volte apprende.
        sono arivato

        • Massimo, credo che tu abbia letto malissimo. Infatti ho detto: “A cavalli e vacche basta solitamente un incontro con il filo elettrificato perché capiscano l’antifona”… proprio perché il recinto non c’entra una beata cippa con l’utilizzo del tele in addestramento.
          Con i recinti i cani reagiscono come cavalli e mucche: gli basta una-due volte per capire che il filo è elettrificato (e magari imparano a saltarlo o a passarci sotto, ma questo è un altro discorso).
          Invece in addestramento le scosse si utilizzano più volte e sono comandate dall’uomo, non dal semplice “passaggio del cane” in un determinato posto. E gliene puoi dare anche duemila al giorno, se così ti gira.
          Quindi il discorso del recinto c’entra come i cavoli a merenda, spiacente per il tuo amor proprio.

    • Jessica, il fatto che coi bocconcini a te non riuscisse di impedire al cane di cacciare i selvatici, non vuol dire molto… Hai provato altri metodi per esempio? Prima di arrivare all’elettrico, al di la di quanto male faccia, io passerei abbondantemente per i rimproveri del padrone, per esempio. Sarà più lungo… ma per fare un ragionamento per assurdo: anche azzoppare un cane è un metodo velocissimo per impedirgli di cacciare la selvaggina, ma non significa che sia un metodo valido.
      Circa la condotta, io non accetto assolutamente l’elettrico nell’addestramento, ma nemmeno l’uso di qualsivoglia punizione: il cane non rischia la vita o non mette in pericolo la gente se è troppo avanti o se steppa, quindi anche se ci metti 3 mesi a correggerla, usando i bocconcini, non succede nulla; inoltre l’addestramento serve, oltre ai motivi zootecnici, a occupare il cane in modo costruttivo e a mantenerlo sano e attivo, non a sfogare i bisogni di agonismo del padrone: e il collare elettrico nella condotta serve SOLO a ottenere risultati agonistici in breve tempo.

      • Alice guarda che stai dicendo la stessa cosa che ho detto io -.-” Non saprò spiegarmi eh..
        Prima di tutto ho specificato che non uso nè ho intenzione di usare il tele. Seconda cosa sì, ho lavorato con metodi differenti anche andando a sostituire il suo impulso di caccia al selvatico (è incrociata con un cane da caccia) con la ricerca di persone dipserse (infatti è brevettata in soccorso in superficie e se è in ricerca i selvatici li ignora) e ora sto lavorando sul richiamo con forti distrazioni.
        Non ho detto di non aver ottenuto risultati, anzi se la prevengo non parte, se parte sta via qualche minuto (a abitando in mezzo ai boschi non è una tragedia, anche se è fastidioso perchè potrebbe comunque succedere qualcosa).

        Quanto al collare elettrico durante la condotta mi sono già espressa (nel tuo stesso identico modo e infatti la penso come te sul valore dell’addestramento) ed è stato uno dei motivi (tanti) per cui non frequento più quell’ambiente. Infatti ho precisato -lo riscrivo, da qui in poi però invito ad andare a rileggere- che serve solo a rimpicciolire (per non dire annullare perchè ho visto insegnare un terra libero per un esame in.. ehm 2 sessioni?? Quando io ci ho messo sei mesi a prepararlo essendo sicura del risultato).

        Questo non toglie il fatto che ho conosciuto un sacco di persone il sui cane al “vieni” davanti alla mini lepre del parchetto se n’è infischiato e.. almeno quattro di questi sono sotto terra. Forse una “telefonatina” avrebbe fatto meno danni, ancora meno ne avrebbe fatti lavorare sul richiamo e sul prevenire, ma non tutti hanno voglia di “perdere” mesi (perchè se cominci col cucciolino ci vuole poco, ma con un cane adulto preso al canile che ha l’abitudine di inseguire il selvatico ci vogliono mesi ad essere realisti)per ottenere i risultati e intanto non liberare mai il cane..

        Quindi mi ripeto (ancora) forse è meglio una (due al massimo anche perchè non ne servono di più) scossetta dell’entità del filo delle vacche che un cane stirato sull’asfalto..
        Siamo d’accordo: si può fare diversamente, anzi si dovrebbe (condizionale) fare diversamente MA non penso che demonizzare uno strumento sia utile a chichessia..

        • ah ok, forse avevo capito male io 🙂
          cmq resto dubbiosa… ok meglio una scossa di un cane stirato da un auto, però usare l’elettrico perché il padrone “non ha voglia” di lavorare per mesi?? A parte che è colpa del padrone se il cane non ha ancora imparato il richiamo, ma soprattutto che razza di padrone è uno che preferisce elettrificare il cane perché “non c’ha voglia” di fare fatica?? Già è discutibile l’uso dell’elettrico sui problemi comportamentali davvero seri, ma usarlo per comodità…

          Per quanto riguarda il liberarlo, si possono cercare zone recintate: basta perdere un po’ di tempo a chiedere in giro, e non è difficile “scendere a patti” con persone che, per qualche motivo, hanno un ampio terreno recintato; un accordo per esempio potrebbe essere: tu mi lasci liberare il cane nel tuo campo recintato per due ore, io in cambio ci taglio l’erba quando serve; specie persone invalide, anziane o impegnate spesso non disdegnano l’offerta, siccome l’uso che ne fai non rovina il terreno (non scavi, coltivi né edifichi) ma li solleva da certe fatiche, o dal costo di farle fare a altri.

      • Però c’è da dire che essendo più lungo il percorso, il cane rimarrà più a lungo esposto al rischio di fuggire, smarrirsi o essere investito! Non difendo il c.e, però capisco chi usa metodi non proprio gentili(tra cui anche sparare/tirare sassi/bottiglia rumorosa contro il cane) per evitare fughe..

    • E’assurdo giustificare l’utilizzo del collare elettrico dicendo che si ottengono risultati molto più velocemente che con altri metodi, ovvero con tanta pazienza e lavorando sul rapporto con il tuo cane!

      • Brava Marina! Sei entrata un po’ in ritardo ma sono d’accordissimo con te! (Purtroppo ormai è già stato tutto ultra-detto….)

  52. Credo che il collare elettrico sia uno di quei casi in cui a un alta “tecnologia” corrisponda una bassa professionalità. In questo caso degli addestratori.
    Alimentando la pigrizia e l’ignoranza dei proprietari/padroni.
    Signori, cambiamo certe abitudini mentali… diamoci una “scossa” !

  53. Una volta presi la scossa. Ero piccola, dal parrucchiere, aspettando che mia cugina facesse la piega. mi annoiavo e ficcai un dito in una presa. Niente. allora cambiai buco. Ancora niente. Caparbiamente ficcai tutte e due le dita nei buchi, per capire come cavolo funzionava il casco e saltai sulla sedia, il braccio indolenzito. sono passati 42 anni ed il ricordo è vivissimo.
    Non conosco nessuno che abbia o usi il collare elettrico, ma se lo vedessi usare non penso che mi fermerebbero. Neppure un addestratore di m…. che frequentai, con tutte le scorrettezze che commetteva(davanti a pubblico femminile)ha sempre condannato l’uso del teletac.
    Che poi lo si usi in discipline sportive che credevo “gentiliste” mi lascia perplessa. Io sculaccio i miei cani se iniziano una rissa e qualcuno mi darebbe della torturatrice, ma questo è fuor di ogni logica!
    Grazie per l’articolo.

  54. Secondo me, questo tipo di dolore che il cane non capisce può essere utile in un caso: con quei cani che trovano tutti i modi possibili ed immaginabili per fuggire da casa, mettendosi in pericolo. Non ho ancora trovato, infatti, un educatore in grado di insegnare ad un cane a non scappare di casa, se non in presenza del padrone. Con questa “punizione divina” che arriva da chissà dove, il cane imparerebbe che se prova a fuggire gli succederà qualcosa di brutto (e non solo se prova a fuggire mentre il padrone è lì a controllare…), e smetterà di farlo…
    Anche se ci possono essere soluzioni alternative, come quei collari perimetrali che emettono un ultrasuono sempre più forte e fastidioso man mano che il cane si avvicina al perimetro che non deve superare… un ultrasuono mi sembra decisamente meno violento. In realtà, basterebbe mettere una fotocellula collegata a un forte getto d’acqua, e questo sarebbe ancora meno traumatico…
    Non so, secondo me il cane che scappa sempre, rompe o scala la recinzione, scava buche per evadere o anche solo va tenuto sott’occhio ogni volta che lasciamo socchiuso un cancello, è uno dei problemi più difficili da risolvere e che lo mettono in guai molto seri… Io ne ho avuto uno così in passato, per quanto mi impegnassi e stessi attenta ne inventava sempre una nuova per andare a caccia di beccacce (era un adorabile epagneul breton). Certo, non ho mai avuto il coraggio di provare uno di questi collari punitivi, ma ci ho pensato molto quando se ne è tornato a casa con una zampa squarciata perchè era stato investito…

    • Non voglio fare alcuna polemica e non mi riferisco al tuo caso (sicuramente il suo essere fuggiasco faceva parte della sua indole da cacciatore), ma tolti i casi dei cani appartenenti a quelle razze definite “fuggiasche” non perchè dispettose, ma per le loro naturale dote di coprire chilometri di territorio, per me un cane che alla prima occasione si dilegua nel nulla è un cane che ha un pessimo rapporto col suo proprietario, con cui non forma alcun binomio. Un cane privo di stimoli e attrattive nel suo ambiente familiare. Io posso aprire e chiudere il cancello tutte le volte che mi pare, anzi spesso di notte quando rincaso, apro col telecomando, lui esce, mi viene incontro, fa le feste e dopo torniamo dentro insieme senza tante storie. Una notte tornai a casa parecchio alticcio, dimenticai il cancello aperto e mi addormentai sulla sdraia in veranda: l’indomani lui era lì tranquillo a dormire accanto a me. E non è una questione di razza: molta gente di mia conoscenza che possiede cani della medesima diffusissima razza, per una semplice distrazione simile alla mia, il proprio cane non l’ha più rivisto. Quindi, come al solito, il collare elettrico andrebbe messo ai padroni.

    • Fabiana, però il cane è un animale sociale: se scappa vuol dire che c’è un problema di relazione o sotto-stimolazione del cane (salvo stimoli esterni tipo cagna in calore: ma qui si torna alla relazione perchè se il cane è tenuto in casa, come dovrebbe, non può scappare) ed sono quelli che vanno risolti: c’è poco da usare “punizioni divine”, è il rapporto con il padrone che va costruito, cominciando dal tenere l’animale in casa (cosa che già gi impedisce, di solito, di scappare) e garantendogli adeguata attività fisica.

      • Beh, attualmente possiedo tre cani e abito in una villa senza cancelli (perchè non li abbiamo ancora costruiti…) e nessuno di loro è mai fuggito… Credo di saper impostare un buon rapporto coi miei cani… Solo che alcuni, appunto, hanno una fortissima pulsione istintiva alla fuga, e secondo me in quei casi una o due scosse sarebbero sufficienti per risolvere e poi buttare via l’attrezzo di tortura… Ripeto, come Millan mi contraddico perchè non avrò mai il coraggio di provare, ma forse pensando alle conseguenze peggiori di un’eventuale fuga….. Riguardo alle recinzioni, dove abitavo prima erano complete e chiuse, ma il cane si arrampicava, rompeva, ha persino morsicato lo scatolotto del cancello elettrico fino a collegarlo fortuitamente e farlo aprire per fuggire! Era un vero artista della fuga.

        • No, non sono d’accordo: se il cane per qualche motivo non c’è verso che non scappi (anche se “pulsione istintiva alla fuga”… Inseguimento di una preda o di una cagna in calore si, ma a parte questo il cane se ha un buon rapporto difficilmente scappa), non accetto di passare subito al collare elettrico; che è uno strumento estremo per la risoluzione di problemi dopo avere tentato tutto (ma proprio tutto: io per esempio non credo nei fiori di bach, ma prima di usare il collare elettrico, sicuramente proverei anche quelli!!), aver interpellato tutti, aver lavorato per mesi, aver tentato anche metodi diametralmente opposti tra loro; NON è uno strumento da usare pensando “toh, il cane di prima dopo che ho fatto così e cosà non scappava più; questo invece si, allora, anche se non mi piace, mi tocca usare il collare elettrico”, come se fosse “il cane di prima ha imparato il seduto col clicker, questo no e allora, anche se non lo preferisco, devo usare il metodo del bocconcino sopra la testa”.
          Inoltre se il cane scappa, lo tieni in casa (ma dovresti farlo comunque). Io il collare elettrico lo accetto solo per casi estremi di terapia comportamentale, non per problemi di educazione (perchè il cane che scappa è un problema che spesso si riesce a risolvere in un normale corso di educazione per cani)

    • Se un cane scappa da casa, vuol dire che fuori c’è qualcosa di più bello che stare con il resto del branco 🙂
      Ma sullo zingrelli non è contemplata la voce “cancello”? 🙂

    • anche il mio cane di circa 3 anni è un fuggitivo, ed anche io non ho trovato ad oggi soluzioni valide: ho interpellato educatori, ho costruito un recinto, l’ho tenuto legato…niente…lui riesce sempre a scappare quando noi siamo fuori casa per lavoro (io per 1/2 giornata)…ha un buon rapporto con noi, sta in giardino, lo facciamo giocare, lo portiamo a spasso 3 volte la giorno; il problema è che non sopporta di stare da solo a casa, se noi siamo presenti anche se il cancello è aperto, lui non esce. Soluzioni?

  55. Ho letto che esistono in commercio anche collari a distanza che invece di scossa o vibrazione col clic sul telecomando rilasciano un profumo (di lavanda o cmq di fiori mi pare), però fatico a capirne l’utilità se non far starnutire il cane.

    In altro sito sui cani sordi – che altrimenti fuori di casa dovrebbero passare tutta la loro vita esclusivamente al guinzaglio – si parlava del collare elettrico come unico modo per richiamarli quando (le rare volte che fossero senza guinzaglio) si stessero allontanando troppo rischiando di cacciarsi in situazioni pericolose (es. attraversare la strada senza poter sentire un’auto arrivare). Ma aldilà di queste situazioni estreme il collare elettrico mi par solo l’equivalente degli strattoni gratuiti (per non dire bastonate) che si davano (e forse si danno ancora) al cane quando non voleva stare a sentire. Medievale…

    • Ti assicuro che è possibile lasciare libero anche un cane sordo (ovviamente non lo farò nei pressi di una strada ma questo, in linea generale, neanche con un cane normodotato) impostando in maniera corretta la relazione. Se la relazione è impostata in maniera corretta, equilibrata, ed il cane ci vede come il suo punto di riferimento si girerà a guardarci ogni 2 per 3. E, nel momento in cui ci guarda, potremo richiamarlo utilizzando il linguaggio del corpo.
      Il collare elettrico, beh, non ne giustifico alcun utilizzo, shaker o tele, dovrebbe esserne impedita la fabbricazione e, quindi, il commercio.

    • non so se qualcuno l’ha già detto ma esiste il collare ad aria compressa. stesso funzionamento di quello elettrico, ma invece della scossa, spruzza aria compressa (volendo alla citronella, che da un pò + fastidio). io l’ho provato per disperazione sul mio cane (non mi piace questo metodo educativo) e ho risolto il problema del richiamo e del mangiare cacche. senza dolore, solo un pò di distrazione…. nessun’altro l’ha provato?

      • Io l’ho provato, ma su di me!

        “Indossato” nello stesso identico modo in cui lo si utilizza sul cane ed il telecomando era attivato da un’altra persona.
        La mia opinione e che non lo si può, nemmeno lontanamente, paragonare al collare elettrico.
        Non causa nessun dolore, ma la sorpresa è tanta. Io sono sussultato violentemente.
        (Un bimbo di 2/3 anni, probabilmente, scoppierebbe a piangere).
        Dell’effetto della citronella, non essendo un cane non so dire, però, è chiaro che i cani non gradiscono.

        Per quanto mi riguarda è uno strumento “estremo” da utilizzare solo ed esclusivamente in casi “estremi”.
        (I motivi che hanno indotto Lei ad usarlo, presonalmente, non li ritengo tali.)

        Si tratta, anche in questo caso, di una scorciatoia.

      • Giorgio, ciao, m’interesssa il tuo commento perché ho di fatti il problema che il mio cane mangia spesso e (troppo) volentieri le cacche… che di suo’ già non e’ ottimale, ma rimane naturale. Il problema e’ che vivo a Firenze dove gli avvelentamenti sono ricorrenti (e volontarie) e vorrei insegnare al mio cane a non mangiare NULLA, le cacche per prima ma da li anche i bocconi vari che potrebbe trovare ingiro. non ho problemi di richiamo, il cane in generale e’ bravo, ma questa sua “voracità” mi spaventa e rimane pericolosa. Per questo penso ad un collare a spruzzo – mi daresti delle indicazioni su come hai fatto col tuo cane? Ti ringrazio molto, Flora

    • @gilas:
      i collari di cui parli sono quelli alla citronella usati spesso come antiabbaio o come versione “fintogentilista” del Teletac: spruzzano un odore x il cane abominevole nel suo naso che fa da deterrente, ma possono anche causare congiuntiviti (se abusati o in cani sensibili) e non hanno certo l’efficacia deterrente di un collare elettrico anche perchè spesso il cane diventa in breve assuefatto all’odore…

      Tutti i collari lettrici hanno una funzione di vibrazione (e spesso anche un bip sonoro) che precede la scossa o può essere emesso senza scossa, e esistono amche alcuni collari telecomandati che hanno solo la funzione vibrazione:
      quelli potrebbero essere molto utili x un cane completamente sordo x vecchiaia (però spesso i cani vecchi e sordi sentono ancora gli ultrasuoni quindi insegnargli a tornare al comando de fischietto ad ultrasuoni è utile) o ancora di + se sordo dalla nascita, i quanto si potrebbe in questo caso senza dolore (il collare vibra solo) insegnare al cane che se il collare vibra deve tornare dal proprietario facendogli prima associare la vibrazione ad es a ricevere una leccornia dal proprietario o i gioco preferito e poi allungando la distanza progressivamente così da insegnargli a tornare x ricevere il premio ogni volta che sente la vibrazione su collo come un cane non sordo impara a tornare se sente VIENI pensando che riceverà un premio.
      (questa cosa è molto + efficace di alcune tecniche x insegnare il vieni a cani sordi che parlavano di tirargli sassolini o usare puntatori laser o simili e permette al cane di allontanarsi da noi quanto farebbe un cane con udito normale, ma chiaramente il cane sordo va lasciato allontanare libero solo in una zona sicura dove non rischi assolutamente di essere investito visto che non sentendo potrebbe non accorgersi di veicoli in arrivo anche lenti e i guidatori potrebbero non notare che il cane non sente e procedere.

      Per questo penso che un collare a vibrazione (che emetta SOLO vibrazioni e non scosse elettriche: ne esistono in commercio e costano anche di meno e non sono illegali in nessuna regione italiana o comune) non sia una malvagia idea se si ha un cane sordo dalla nascita in quanto può facilitare il richiamo e renderlo + indipendente e far sentire noi + sicuri di poterlo richiamare.

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