venerdì 29 Marzo 2024

Come ti addestro (o curo) il cane su Facebook (e dintorni)

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Nonostante l’immagine di apertura possa far pensare a un articolo umoristico, questo non lo è! Anzi, è serissimo.
Può suonare strano, detto da una che ha scritto millemila libri anche su educazione e addestramento, e che spesso dà anche consigli via web sulla gestione del cane… ma siccome mi pare che si stia decisamente esagerando, mi sembra giusto accontentare la richiesta che mi è stata fatta di scrivere un articolo in cui si spieghi  che non è possibile risolvere gravi problemi comportamentali via Internet, così come non si curano cani malati con lo stesso mezzo.
Personalmente, dopo che sono finalmente riuscita a togliere la didascalia “medicina veterinaria” dal mio profilo di FB (che aveva deciso autonomamente di scrivercelo pescando dalla dicitura “Ha frequentato:” … e io quella facoltà l’ho frequentata, sì, ma NON mi sono laureata e quindi NON sono veterinaria!) sto ricevendo qualche decina di richieste in meno su problemi medici: e meno male perchè ero veramente stuferrima di rispondere “non sono vet, è FB che è scemo” eccetera. In compenso credo (anzi, SO) che i “veri” veterinari continuino ad essere oberati da richieste di questo genere. Alcuni di essi hanno proprio scelto di impiantare “servizi veterinari online”: ma anche quelli che ben se ne guardano (perché in effetti… tanto normale non è, come cosa!) e che si dissociano da chiunque lo faccia, ricevono costanti richieste di aiuto via web.
Io invece (come moltissimi altri educatori/addestratori) continuo a venire sommersa di richieste che riguardano appunto educazione, addestramento e soprattutto recupero comportamentale: e lì non posso salvarmi dicendo “non è il mio mestiere”, perché se è vero che non lo è più, è anche vero che lo è stato per moltissimi anni.
Però non ho (e non ho MAI avuto, neppure quando lavoravo sul campo) una sfera di cristallo che mi permettesse di valutare a distanza un problema comportamentale, né tantomeno di trovare la soluzione senza vedere il cane.

E’ vero che qualche consiglio generico provo sempre a darlo (scegliendo accuratamente tra quelli che “comunque, male non fanno”): ma ogni volta devo specificare che si tratta appunto di consigli generici e dati pure un po’ ad capocchiam, perché i cani vanno visti dal vivo.
E non soltanto i cani, perché quello che non funziona, quando nasce un problema, non è MAI il solo cane: è il binomio, o addirittura l’andazzo generale dell’intera famiglia.
Quindi non basta neppure postare un video (o dieci… che ci mettono pure du’ ore a scaricarsi da FB, per non parlare di quando ti inchiodano direttamente la posta…) per individuare meglio le possibili cause-soluzioni di un problema, perché dovreste girare anche un bel video su tutta la vostra famiglia, sul vicinato, su tutti gli ambienti che il cane frequenta: e magari piazzare pure qualche telecamera nascosta per riprendere quel che combina la nonna quando resta sola col cane (NOTA: sto scherzandooooooooo!!! Che non vorrei vedermi arrivare in email qualche bel lungometraggio, nei prossimi giorni…).

Insomma, i problemi seri non si possono affrontare per posta (né elettronica, né tradizionale): con questi mezzi si possono ricevere indicazioni generali (probabilmente già arcinote a chi scrive…); si può spiegare magari come si imposta un certo esercizio, si può parlare dell’importanza di costruire un buon rapporto e in alcuni casi si può anche dare qualche consiglio su come costruirlo, quando non sono ancora stati commessi errori. Ma non è che si possa andare molto oltre.
A volte, sì, da un video qualcosa si capisce: solo pochi giorni fa una lettrice me ne ha mandati un paio del suo cane, affetto da aggressività intraspecifica: nei video era palese che lei, ogni volta che il cane si avventava contro un suo simile, cercava di calmarlo accarezzandolo, quindi ho potuto dirle di smetterla immediatamente di rinforzare l’aggressività a suon di coccole… ma lì mi sono dovuta fermare, non avendo alcun modo di capire perché il cane avesse iniziato a comportarsi così (nonostante le quattro paginazze allegate al video in cui mi venivano raccontati vita e miracoli del cane, simpatici aneddoti compresi, tralasciando accuratamente tutto ciò che sarebbe potuto servire a farsi un’idea delle cause del problema).

In rete si trovano spesso gli eccessi opposti: c’è chi sbraita contro gli “addestratori da web” che si permettono di dire, che so, “se vuoi insegnare il seduto al cane,  tienigli un premietto alto sulla testa”, fine: gli sbraitanti che obiettano che “queste cose si fanno sul campo  e non si insegnano certo su FB” mi sembrano un filino esaltati (o forse preoccupati all’idea che qualcuno insegni gratuitamente una cavolatina che loro si farebbero lautamente pagare).
All’altro opposto, però, troviamo gente che scrive: “Il mio cane odia i bambini, cosa posso fare per evitare che ne sbrani uno?”…e a questo, ovviamente, non può esistere alcuna risposta “da web”, perché il problema è serio e va affrontato seriamente, quindi portando (e di corsa!) il cane da un educatore o addestratore competente ed esperto.
Il senso della misura dovrebbe essere messo in atto un po’ da tutti, ma soprattutto da chi ha il cane malato e cerca consigli dagli amici di FB: in questo caso la sbraitatrice divento io, che scrivo (tutto maiuscolo) VAI DAL VETERINARIOOOOO!

Anche perché spesso si capisce chiaramente che i cercatori di consigli via web sanno perfettamente di non poter avere risposte definitive con questo mezzo: però ci provano lo stesso, sperando di risparmiare.
Spesso mi sento candidamente confessare: “Il mio cane ha i problemi X, Y e Z (magari serissimi), ma non posso permettermi un educatore”.
Carino pensare che invece un educatore/addestratore possa permettersi di passare le sue giornate a rispondere gratuitamente a lettere come questa!
Se poi questa mancanza di considerazione per il valore (anche economico) del lavoro altrui non bastasse, si aggiungono piacevolezze come il fatto che spesso i proprietari raccontino clamorose balle nel presentarti il loro problema: balle che magari scopri dopo il terzo o quarto scambio di email.
Un esempio per tutti: una Sciuramaria al primo cane, con una compilation di problemi e senza disponibilità economiche, mi ha mandato millemila righe in email parlandomi di questo caso e iniziando con “il cane l’ho preso da amici e sono sicura che sia correttamente impregnato, socializzato eccetera eccetera”.
Dopo numerosissime email, visto che troppe cose non mi tornavano, la Sciura ha candidamente confessato di aver preso il cane in negozio: però “non me lo voleva dire perché pensava che l’avrei sgridata“.
In realtà non l’ho sgridata: non le ho proprio più risposto (e così si è risparmiata gli improperi che avrebbe sicuramente ricevuto): e se per caso mi sta leggendo adesso, si becchi pure il “mavaff…” che si era risparmiata via email.

Preghiera generale finale: se avete un cane con problemi di comportamento (e ancor più se avete un cane con problemi di salute), VI PREGO, rivolgetevi a specialisti in carne ed ossa a non a gente che scrive di cani online.
Primo, perché è assolutamente impossibile affrontare un caso complesso senza vedere il cane; secondo, perché il cane – se malato – potrebbe rischiare la pelle intanto che voi chiedete consigli online (ricordo con raccapriccio una discussione su un Forum in cui venivano descritti – ma proprio da manuale – tutti  i sintomi di una torsione di stomaco: e mentre gran parte degli utenti scriveva “corri dal veterinario! Ma subito! Non andarci, VOLACI, perché il cane potrebbe morire entro pochi minuti!”, la proprietaria del cane continuava imperterrita con nuovi post: “Ma siete sicuri? Ma non potrebbe essere qualcos’altro? Ma non posso fare intanto qualcosa io?” eccetera eccetera. Un buon quarto d’ora di perdita di tempo, quando in questi casi ogni secondo può essere vitale); terzo, perché siamo tutti appassionati e ben felici, quando possiamo, di essere di aiuto con un consiglio… ma non è per niente carino che ci immaginiate tutti con la scritta “Giocondo” in fronte (per la serie: siccome non intendo spendere soldi per il mio cane, provo a vede’ se me lo curi tu gratis).

Con questo, sia chiaro, non voglio dire che mi scoccino le email con richieste di aiuti o consigli: a dire il vero, le uniche che mi scocciano davvero un po’ sono le richieste di chi si presenta come educatore cinofilo, sfoderando pure titoli e diplomi.
Ma tesorodizzia, hai fatto un corso, sei stato seguito ed acculturato da docenti ai quali hai ammollato una  paccata di soldi. Se adesso hai un problema, perché non ti rivolgi a LORO?
Quando si è trattato di pagare centinaia o migliaia di euro ti sei fidato, ti sono sembrati “quelli giusti”, ti sei affidato a loro: perché, adesso che invece vuoi un consiglio gratuito, scrivi a ME, anziché disturbare questi signori?
(Prego notare che c’è stato anche un tizio che, praticamente dopo ogni lezione del corso che stava seguendo, mi  scriveva per farsi spiegare quello che non aveva capito, o sul quale non era d’accordo. A botte di sei-sette messaggi al giorno. E quando gli ho detto, dopo mesi, di rivolgersi ai suoi insegnanti, si è pure offeso).

Esclusi questi casi eclatanti, io rispondo più che volentieri a tutti: però la sfera di cristallo continuo a non averla.
E a volte, forse, ci si potrebbe fare un piccolo esame di coscienza prima di scrivere a chicchessia, chiedendosi se quello che ci ritroviamo di fronte sia davvero un problemino abbordabile online, o un “problemone” che richiede nel modo più assoluto la conoscenza “dal vivo” del soggetto.
Provarci comunque perché “non si sa mai, magari risolvo così senza spendere una lira” non è soltanto poco rispettoso delle persone a cui vi rivolgete (e delle quali, giustamente, può anche non fregarvi nulla): è anche poco rispettoso del cane, che è il vostro cane e di cui, quindi, qualcosa in più dovrebbe importarvi.

P.S:: esistono anche corsi di educazione-addestramento-etologia-veterinaria e non so che altro prodotti proprio per essere venduti online, su vari supporti (CD, DVD eccetera): questi, però, si pagano. Non intendo discutere sulla loro validità, però mi sorge spontanea la domanda: se siamo disposti a pagare per ricevere il DVD, allora potremmo essere altrettanto disposti a pagare per mostrare il cane all’educatore (o al veterinario) dal vivo. In questo caso, dove sta il problema? Nella pesantezza dei ciapet?
Ancora una volta, penso che l’amore per il nostro cane dovrebbe valere la fatica di alzarli dalla sedia. Con tutto il rispetto, eh.

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39 Commenti

  1. Mi sono imbatuta in alcune di queste domande, e quando si trattava del veterinario non potevo crederci!
    Ci vuole coraggio …. io qualsiasi dubbio chiamo alla mia vet….
    Ho notato anche le domande sul problema comportamentale, all’inizio pensavo fosse una cosa simpatica, ma credevo che le persone non ci credessero piu di tanto…..Diciamo un modo per mettere insieme le proprie esperienze!
    Ma le risposte sono assurde, le spiegazioni spesso si limitano a piccolissimi dettagli, neanche un cinofilo importante potrebbe capire il vero problema da quelle poche parole, invece chissa come mai tutti hanno la risposta sicura…. e se non funziona? facile è colpa del padrone che non ama il cane!
    ^^ io alle volte ho risposto, ma riempiendo di domande…
    Pochi giorni fa, mi capito il “genio” che non aveva cani, ma sapeva sicuro cosa dire…..
    A me queste cose fanno ridere,ma in effetti per chi ci crede, (e purtroppo esistono) è un dramma!
    Secodno me un vero cinofilo, non userebbe mai internet per aiutare le persone con i loro problemi, è assurda O.O

  2. Scusa ma 30€ “l’ora” è una follia! Anche perchè far lavorare un cane per 60 minuti di fila non è proprio “umano”! Oltretutto non è la quantità di tempo che l’addestratore impiega con te ed il tuo cane ad avere valore, ma la QUALITA’! Nel campo dove mi alleno io (agility), pago una quota mensile (per 2 cani ed il costo è inferiore a quello che hanno proposto a te) per 2 lezioni (non ORE, LEZIONI)a settimana, se il mio cane impara quello che deve imparare in 10 minuti, perchè devo spremerlo per 60? La mia istruttrice sta con me in campo finchè non risolviamo un passaggio particolare o correggiamo qualcosa che magari alla gara precedente avevamo sbagliato, ma appena quel passaggio ci viene finalmente bene o abbiamo corretto quell’errore, con il cane si esce dal campo tutto contento con la pallina in bocca così che gli resti impresso quanto di buono ha fatto! mi è capitato di fare allenamenti di 10 minuti ed il cane era stravolto perchè impegnato (di testa)al massimo in quello che aveva appena fatto, cosa avrei dovuto fare, chiedere il rimborso degli altri 50 minuti? Insomma, cerchiamo di capire che il cane non è una macchina che puoi tenere accesa per X minuti e poi spegnerla, ha i suoi tempi e noi dobbiamo adeguarci….e poi, siamo sinceri, il più delle volte siamo noi umani ad avere bisogno di più tempo!! I cani capiscono subito quello che devono fare! La bravura dell’istruttore sta proprio nel darti gli strumenti per poter continuare a lavorare a casa quello che hai imparato sul campo, quindi il mio consiglio è quello di rivolgerti ad una scuola seria e vedrai che non ti starai più a preoccupare del costo orario perchè vedrai i risultati!

    • beh io i prezzi li intendo in generale dando per scontata una certa qualità di lavoro nessuno ha mai parlato di spremere distruggere i cani tra stress e fatica, il problema delle lezioni in gruppo spesso è che non si dedica abbastanza attenzione ad un cane per passare subito a quello successivo.
      ciò non toglie che c’è anche chi lavora bene in gruppo eh…

  3. beh io di abbonamenti tipo palestra per capirsi li ho trovati solo nelle sas ma lì non c’è quello che cerco io, in altri ambiti tipo obedience e agility dalle mie parti ho sentito di ben pochi posti con prezzi inferiori ma con comunque poca differenza o appunto di lezioni in gruppo in cui si fa ben poco…

  4. Oltretutto non è concettualmente differente dallo scrivere e pubblicare libri. Quantitativamente un libro può contenere più “roba” ma on-line si può mirare un po’ di più il consiglio.

  5. Personalmente non sono completamente contro l’idea generale di dare consigli e indicazioni online; per esempio ho sentito di diversi campioni di agility che danno classi (di solito si dividono in corso cuccioli per porre le basi, corso base di agility che insegna a fare gli ostacoli, corso avanzato per lavorare su percorsi più complessi) online, e secondo me non è una brutta idea… Per chi vuole lavorare con un certo conduttore che stima molto ma che vive troppo lontano da lui, oppure per chi non ha campi vicino a se, o ne ha ma non sono abbastanza affidabili… Io non ci vedo nulla di male, anche perchè in questi casi (a meno che non si tratti di casi particolari tipo cuccioli mal socializzati, cani traumatizzati, cattiva impostazione del rapporto… Ma allora uno deve essere professionale e dire “è troppo seria la situazione, bisogna vedere il cane”!) il rischio è limitato, al massimo ci si mette più tempo o si deve ricominciare da capo un esercizio. Chiaro che in caso di problemi seri di comportamento, è tutta un’altra cosa… Però anche qui, ipotizziamo che ci sia uno bravissimo a risolvere problemi comportamentali, e io abbia un problema molto grave con il mio cane: quel professionista sarebbe perfetto, però… Vive troppo lontano da me, e soprattutto: vicino a casa mia, non c’è nessun professionista che possa risolvermi questo problema. In questo caso, siccome le alternative sono:
    – tenersi il problema (continuando a incasinarsi la vita)
    – andare da uno che non è capace e magari fa ancora più danni
    – magari anche sopprimere o drogare di psicofarmaci il cane
    Almeno tentare di risolverlo via internet non è secondo me una cosa condannabile a priori. Certo che non deve trattarsi di una singola domanda, con un video, a cui segue un’unica risposta “risolutiva”; però se è una cosa più lunga (anche mesi), fatta andandoci molto, molto, molto cautamente, con assoluta sincerità e disponibilità a smazzarsi da parte del cliente, che porterà video e resoconti di moltissime esperienze, con un professionista che fa moltissime domande e richieste di fare certe cose (per verificarne i risultati e capire meglio la situazione) ed è molto cauto nel dare risposte certe, allora forse non è proprio una brutta idea… Considerate le alternative.

  6. io condivido in parte, cioè parlo in prima persona, sono una ragazza che per quanto possibile cerca di leggere informarsi e frequentare istruttori educatori ecc… ma c’è da dire che è difficile entrare in campo cinofilo per chi come me dopo la laurea fa una fatica bestiale a trovare un lavoro, io ad esempio mi sono avvicinata all’obedience e mi piacerebbe fare agility ma non me lo posso permettere con il prezzo di 30euro ogni ora di lezione… secondo me per gli sport cinofili per esempio si potrebbero creare degli abbonamenti cose simili dato che gli allenamenti dovrebbero essere continuativi e magari anche un paio di volte a settimana, un po’ come l’abbonamento in palestra… non so se questo sarà possibile però da persona che non vorrebbe approfittarsi della professionalità ma impegnarsi veramente questa sarebbe la mia unica possibilità.

        • Pensa a poterti allenare d’inverno al chiuso, con una temperatura accettabile, fondo perfetto, … certo è costoso

          ps: due inverni fa per un’ora di tennis al coperto mi han chiesto 23 euro l’ora (a testa) …

    • D’accordo con Jolly Roger, sono troppi, io l’agility l’avevo pagata 15€ all’ora! E l’obedience l’ho sentita anche per 10/12€ l’ora…

      • ma che c’entra???

        è come se dicessi “ah che ladri quelli dell’AUDI, ti vendono una A4 per 40.000 euro! io la Fiat Panda l’ho pagata 10.000 euro!”

        non è che tutti i centri abbiano la stessa qualità del servizio…

        ad esempio io prima pagavo 20 euro l’ora, adesso pago 15 euro per 20 minuti… e risparmio tantissimo perchè prima il cane lavorava 20 minuti in mezzo a 40 minuti di chiacchiere con l’istruttore…

        • Io non so chi fosse il tuo istruttore…Ma far lavorare il cane pochi minuti per volta, tenendo alta la sua attenzione…e… nelle pause fornirti informazioni che ti servono a migliorare la tua relazione con lui…mi sembra un modo più che professionale….se poi non faceva lavorare il cane e parlava d’altro nelle pause allora non tenere conto del mio commento….

          • Naturalmente dipende da cane a cane quanto tempo vale la pena di giocare ad agility.
            Tieni presente che l’ideale sarebbe interrompere l’allenamento quando il cane è al massimo del divertimento, possibilmente facendogli fare un esercizio che riesce perfettamente.
            Non appena noti che la voglia sta per finire, interrompere e basta.

    • ma guarda che funziona proprio come l’abbonamento in palestra… guardati intorno e qualche cosa trovi. Poi come dice qualcuno piu’ sotto… ci sono tante cose da valutare e bisogna vedere com’è il servizio quanta gente prendono cosa fai, perché appunto…. se trovi una tariffa oraria bassa, ma la tua ora consiste in cinquanta minuti di attesa del tuo turno intanto che lavorano gli altri e poi tocca a te per cinque minuti… sai com’è.

      • Secondo me invece è molto più giusto cercare un campo a tariffa bassa dove nella stessa ora ruotano più cani a cicli di 15/20 minuti per volta.
        Non ritengo sia molto salutare costringere un cane a ragionare ed essere concentrato per un’ora. Non diventa più un gioco ma un lavoro. Anche se il cane fa agility per 10 minuti e per gli altri 50 il conduttore discute con l’istruttore non mi sembra una grande idea dal punto di vista del cane al quale si toglie l’attenzione.

        • si’ è ovvio che i cani devono avere pause… il mio commento non era per dire che è meglio lavorare per un’ora dietro fila ma che non è cosi’ facile paragonare realtà diverse. Un’ora intera dietro fila è troppa… ma appunto quando si parla di cani che possono stare cinquanta minuti nel kennel contro dieci minuti di allenamento, non è difficile trovare realtà in cui il tempo dedicato al cane è doppio o triplo tra un posto e l’altro… senza arrivare all’estremo del cane che lavora un’ora dietro fila.

  7. Brava Valeria, bell’articolo, bei contenuti, ottima esposizione.
    Io credo che coloro che si comportano così vanno in cerca della risposta che meno mette in discussione il proprio modo di essere e di pensare.
    Vivere con un cane e non mettersi in discussione nella relazione tante volte porta a problematicità che sono come pugni negli occhi per le proprie errate convinzioni.
    PS del rompiballe: trovi anche cani che non li fai sedere alzandogli la crocchetta sul naso 🙂

  8. Cara Valeria, sei a conoscenza del fatto che solo pochi, pochissimi anni fa, il sig. Giovanni Padrone, che tu recensisci e pubblicizzi, aveva un form sul suo sito per le consulenze, e si faceva pagare 30 euro tramite ricarica postepay? Chi ha orecchie per intendere…

    • Ep, no, non ne ero a conoscenza: mi fa piacere che abbia smesso, comunque! E in ogni caso…ognuno è libero di vendere i prodotti e i servizi che preferisce: siamo in un Paese libero. Quella che a me suona strana è la mentalità di chi certi prodotti o servizi li acquista online.
      Anch’io domani posso mettermi a vendere, che so, il “Vero Fumo Prodotto dall’esplosione del Big Bang”: se poi qualcuno se lo compra, so’ fattacci sua, eh! 🙂

      • Non sono d’accordo! Allora perché fare campagne contro Cesar Millan o contro l’elettrico? Il primo passa in TV, se la gente lo vede son fattacci loro, o no? L’elettrico lo vendono, se la gente lo compra son fattacci loro, o no?

        Per me no, perché a rimetterci son sempre e solo i cani, e questo mi fa incazzare un sacco!

    • Io non scandalizzo più che tanto.
      Faccio un esempio: da 15 giorni il mio cane ha cominciato a voler attaccar briga con alcuni grossi maschi. Forse sta diventando territoriale. Forse ha paura. Ce l’ha anche con tutti i boxer, maschi e femmine. Fino a poco fa il suo più ardente desiderio, incontrando un altro cane, era fare conoscenza e possibilmente giocarci.

      Il mio istruttore di riferimento ora è impegnato coi corsi estivi e non riesco a recuperarlo.
      Se ci fosse un servizio che per 30 euro mi dice, dopo aver ascoltato la faccenda nei dettagli, come mi devo comportare quando avvengono questi incontri ravvicinati (lo ignoro? gli dico no e basta? lo faccio sedere, calmarsi e magari gli do un premietto per convincerlo che tutto va bene… ma non rischio di rinforzarlo? etc etc) a me sembrerebbero 30 euro ben spesi (e guadagnati non troppo a buon mercato,se davvero venissi ascoltata ed avessi un parere ponderato).

      Poi è ovvio che a settembre, se il problema persiste torno al campo e vediamo di lavorarci su…

      Mica ci sono solo problemi gravi, si può chiedere un consiglio anche per faccende che a voi sembrano ridicole… e se uno ti ascolta in tutti i dettagli, ci pensa, e ci perde del tempo perché deve per forza farlo gratis?

      • innanzi tutto cerchi di infondergli sicurezza…

        come?

        per questo ci sono tanti modi… AD ESEMPIO farlo sedere e fargli osservare la situazione, nella quale nessun altro cane viene a sfidarlo, potrebbe essere un modo…

        se hai qualcuno che te lo possa tenere leggermente in disparte, anche andare tu stessa a fare amicizia con gli altri cani, mentre lui osserva, potrebbe fargli capire che tu (se ti piace, usa la parola “capobranco”) gestisci i rapporti con gli altri cani e lo fai in modo non ostile…

        • Grazie espada sei molto gentile… ma il mio era un esempio per dire… la faccenda è un po’ complessa. Perché gli altri cani, a volte, lo sfidano… e perché abito in una città in cui alle volte incroci un altro umano con cane in nemmeno due metri (per due umani e due cani)…
          Però grazie 😉

    • Caro EP, quello era un escamotage per evitare che qualche cretinetto online continuasse a mandarmi richieste assurde, come sapere che nome dare al cane, se tagliargli le unghie a destra o al centro, ecc. Infatti, in questo modo queste persone si sono dileguate. Il tutto è durato 3 mesi. In realtà io non ho mai preso un euro, come avviene tuttora, anzi di fronte a problemi grandi ho sempre indirizzato le persone verso professionisti (veterinari comportamentisti o educatori) delle proprie città.
      Valeria non ‘mi pubblicizza’. Fra noi è nata una certa amicizia e simpatia. Inoltre si è resa conto (credo 😉 ) che di cani un po’ (solo un po’) ne capisco.

          • Non volevo assolutamente dire questo!
            … però se tu chiedi a un professionista una mezz’ora del suo tempo o magari anche di più e questo professionista ti chiede un “ticket” io non ci vedo nulla di scandaloso, se davvero ti dedica tempo e attenzioni.
            Diverso è se con questo professionista hai già un rapporto (per esempio perché segui il suo corso) e lo chiami o gli scrivi per un consiglio: se ti facesse pagare un ticket una volta che gli chiedi una cosa “fuori sacco” allora sì che sarebbe approfittarsene… a meno che tu non gli telefoni mattina mezzogiorno e sera per qualsiasi dubbio 🙂

    • Naturalmente io non mi metto a denunciare chichessia per queste cazzate (si può scrivere? beh… l’ho già scritto) come altri hanno comunicato su questo blog. Semplicemente mi vien da ridere pensando quanto certa gente sia veramente ‘poca’ e si attacchi alla propria cattiveria e invidia.
      Per fortuna che io penso più alla concretezza e quando vedo questo e poi penso ai miei cani, mi ricordo sempre quella frase di Chekov ‘Più conosco gli umani, più mi piacciono i cani’.
      Ep se chiedi a Mistero o a Quarto Grado hanno dei posti liberi. In alternativa c’è Signorini col gossip.

    • Non conosco Giovanni Padrone, o meglio lo conosco perchè so chi è e cosa fa ma non sono un suo amico o collaboratore quindi non ho interessi o competenza per difendere l’operato di nessuno ma bisognerebbe entrare più nello specifico. Consulenze online di che tipo? Consigli sulla gestione del rapporto uomo cane? Allora faceva benissimo, se gli è riuscito, di farsi pagare e non ci vedo nulla di male. Risolveva o pretendeva di risolvere problemi di cani pericolosi? Beh questo è un altra storia.

      • quanto pare, Franco, non faceva né questo né quello… era solo un deterrente per difendersi da importuni e perdigiorno 🙂

        • eh si, c’è anche chi pagava Ruby perché non si prostituisse, o i maghi che mettono i numeri a pagamento per deterrente contro gli importuni. O_o

          Finalmente leggo un articolo contro chi pretende di curare e addestrare cani in internet… e poi nei commenti mi tocca leggere queste cose!

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