venerdì 29 Marzo 2024

Senza pedigree, “tanto non serve”! Ma poi…

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di MARCELLO CHIONAKY – Vorrei fare una riflessione partendo da un episodio occorsomi recentemente, pochi giorni fa.
Sono stato chiamato per vedere un cane molto problematico, che chiamerò Pippo, mordace anche con i padroni, estremamente pauroso ed insicuro (morde per quello). Il cane ha circa 1,5 anni, è un maschio intero, meticcio di labrador x maremmano.
Tutto ciò è solo per inquadrare la situazione attuale, indipendentemente dal fatto che i padroni possano aver commesso, inconsapevolmente, una serie di errori che hanno enfatizzato i problemi caratteriali di Pippo e il cosa e il come fare per risolverli.
Il cane è stato comprato, ripeto comprato, da un “allevatore privato” che sforna cuccioli di labrador.
Ovviamente senza pedigree, perché “è solo un pezzo di carta, se non vai alle mostre o alle gare non ti serve a nulla”, ecc. ecc.
Il prezzo pagato è stato di poco inferiore al prezzo medio di un cucciolo di razza VERA con pedigree, sverminato, microchippato e vaccinato, in pratica un centinaio di euro in meno.
Parlo ovviamente di una linea di sangue senza particolari qualità sportive, la classica linea “da casa”.
Questo cucciolo, invece, è stato ceduto ai padroni a 40 gg. di vita (cosa contraria anche alle attuali leggi!) e, chiaramente, non vaccinato, non sverminato, non microchippato!
I padroni si sono resi conto che non era un vero labrador vedendolo crescere… il maremmano “è uscito” e la differenza è evidente.
E’ evidente che il sedicente allevatore è più semplicemente un delinquente, senza rispetto per i suoi clienti e men che meno per i cuccioli che vende. Non vedo sostanziali differenze tra questo farabutto e quelli che importano e vendono cuccioli dai paesi dell’Est.
Il problema, alla base e secondo me, è dato dalla mostruosa ignoranza in ambito cinofilo.
Da una parte ci sono gli “Animalisti del tutto o niente” che non sono realmente animalisti perché altrimenti studierebbero e conoscerebbero le reali esigenze, le reali caratteristiche, le reali qualità e i reali difetti di TUTTI gli animali e delle varie razze di cani.
Quantomeno dei cani, visto che questi pseudo-animalisti si occupano solo, o prevalentemente, di cani.
Questi signori fanno la guerra a svariate cose, tipo il concetto di razza, senza nemmeno sapere cosa significa. Oppure sostengono che “il cane in natura fa così…”.

No signori, mi spiace per voi, ma il cane in natura non esiste.
Il cane è un animale creato dall’uomo, esattamente come la gallina, la mucca, il maiale ed altri ancora. Da quando i lupi si sono avvicinati all’uomo, l’uomo ha iniziato a selezionare le caratteristiche che di quei lupi gli facevano più comodo. Le razze, cioè la selezione morfologica e attitudinale, sono nate svariate decine di migliaia di anni fa. E non si torna più indietro.
Con buona pace degli pseudo-animalisti.
Dall’altra parte ci sono le istituzioni. Mi riferisco a cose tipo ENCI (tanto per stare nel pubblico), oppure a tutte quelle sigle fiorite negli ultimi anni, quelle che si occupano (o meglio dovrebbero occuparsi!) della formazione di educatori – addestratori – istruttori ecc. e che si fanno tanta bella pubblicità. Oltre a TUTTI i Club, ovvero le società di tutela delle razze.
E che fanno tutti questi, realmente, per la cinofilia (letteralmente: amore per i cani)? Nulla! Una beata cippa! Sanno solo chiedere soldi.
Se fossero realmente interessati alla cinofilia si adopererebbero per ottenere che anche nelle scuole si spieghi, si insegni ai bambini il rispetto per gli animali. Si adopererebbero perché le (poche) trasmissioni TV in cui si parla di cani vengano fatte SERIAMENTE e non siano solo lo spot per qualche personaggio (e la sua scuola).
Anche i Comuni, le Provincie e le Regioni dovrebbero attivarsi per fare divulgazione (“dare al volgo”, ovvero far conoscere alla gente) mentre sponsorizzano, quando lo fanno, attività che alla base sono azioni di marketing di questa azienda piuttosto che di questo gruppo.
E in mezzo? In mezzo ci sono i padroni dei cani come Pippo, che vanno dal privato per risparmiare qualche soldo e perché NESSUNO gli ha spiegato chiaramente che se vuoi un cane di razza DEVI pretendere il pedigree che, anche se sembra brutto dirlo, è il “certificato di garanzia” del tuo cane. Un fottutissimo “pezzo di carta” che però attesta chi è l’allevatore e che razza di genealogia ha il tuo stupendo cucciolo!
Perché compri, pagando, un cane con delle particolari caratteristiche che comprendono anche il carattere e la salute, oltre all’aspetto. Altrimenti, forse, sceglieresti un’altra razza.
Se non si vuole il cane di razza è giustissimo, sacrosanto, doveroso andare in canile.
E se si vuole “un cane” per avere un compagno di vita senza particolari pretese questa può essere un’ottima scelta (ricordandosi però che spesso un cane proveniente da un canile ha subito delle esperienze negative e che non sempre è un cane semplice da adottare): ma se si vuole un cane di razza, allora c’è solo l’allevamento serio. E non i cagnari.

Nelle foto: due incroci labrador-maremmano in attesa di adozione in canile. Gratis…

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125 Commenti

  1. Verissimo, ma anche i cosidetti professionisti non scherzano, l’allevamento dove ho acquistato il mio labrador, ho visto che pubblicizza una nuova cucciolata e la madre di questi cuccioli è la mamma del mio labrador di 6 anni e lei ne ha ben 8 di anni e ad ogni hanno l’hanno fatta filiare. Che vergogna!!! E questi sono allevatori pluripremiati, non cagnari

  2. Buongiorno, in tal proposito ho sempre avuto un dubbio. Se il pedigree è il certificato di garanzia del cane e permette di sapere la sua genealogia e le possibili malattie, che senso ha un pedigree RSR?
    Per chi non lo sapesse l’RSR è un pedigree destinato ai cani di cui si conosce solo una parte della genealogia o del padre o della madre, uno dei due genitori è capostipite e quindi non si sa quale sia la sua genealogia.

    E infine, ha lo stesso valore commerciale di un ROI???
    Attendo parere di un esperto in merito! 🙂

    • Il pedigree RSR, che ormai esiste solo per pochissime razze (in pratica quelle a rischio di estinzione o quasi, e quelle appena riconosciute) significa solo che “da qualche parte bisogna pur cominciare”! Se crei una nuova razza, o ne recuperi una che rischiava di scomparire, sei per forza costretto ad identificare i soggetti fenotipicamente più tipici e a dar loro una certificazione di razza che non necessiti per forza di genitori, nonni e bisnonni altrettanto tipici (altrimenti ti perderesti ogni volta nei meandri di antenati sconosciuti).Dopo tre generazioni in cui la tipicità viene mantenuta, i soggetti diventano ROI. Certo che il valore commerciale di un soggetto RSR è inferiore: in realtà non sai neppure ancora se sia un cane di razza pura! In compenso, per i capostipiti, sai almeno che sono stati sottoposti a un giudizio morfologico. Seconde e terze generazioni, invece, no… e questa a mio avviso è una lacuna, perché i cani RSR andrebbero controllati tutti e la tipicità andrebbe confermata.

      • Ti scrivo cosa è successo a me!!!
        Ho acquistato un Vizsla Bracco Ungherese.
        Mi è stato detto che aveva il pedegree, io come una babbiona mi sono fidata per poi ritrovarmi con un RSR. Padre conosciuto e madre capostipite e non perchè è una razza NUOVA ma bensì (almeno come mi è stato detto) la madre arriva dall’estero e quindi in italia risulta capostipite. Mi ha detto che ha lo stesso valore di un ROI e l’ho pagato a prezzo pieno! peccato che è rimasta una nana (io l’adoro eh sia chiaro) però è assurdo che sia lecido fare determinate cose!

      • c’è un po di confusione sul rsr mi pare
        è un pedigree diciamo provvisorio, quando il pedigree avrà le 3 colonne di progenitori piena sarà possibile passare al ROI, quello diciamo “ufficiale”
        a cosa serve o dovrebbe servire? beh per le razze italianeche ovviamente enci dovrebbe tutelare più che le estere, è sempre aperto. se ad es io trovo un bel maremmano da un pastore che però non ha il pedigree posso farlgi l’RSR ma non avrò informazioni sui genitori, ovvero le 2 colonne risulteranno vuote (si nel pedigree italiano ce ne sono 4 oltre al fsoggetto che sta in testa, ma, ne bastano 3 per considerarlo completo-ROI)
        poi se si accoppia un RSR di prima generazione, come il nostro maremmano, con un ROI si ottiene un RSR di seconda, con la prima colonna piena e così via fino, di generaizone in generazione, passare a ROI.
        serve quindi a razze italiane per essere tutelate, a razze nuove o poco rappresentate per rinsanguare la razza o per tentarne un recupero e per alcune razze nuove come il pastore svizzero di cui so bene la storia, se ad es si prenodno soggetti da certi enti esteri non sono riconosciuti FCI e quindi risultano RSR, devono fare la tipicità e vengono messi come capostipiti anche se, in realtà si sa benissimo chi sono gli antenati…
        se pensate solo al “valore comerrciale” e a quanto vel’hanno fatto pagare, stiamo freschi. direi che ci più da considerare.
        che poi qualcuno lo possa usare a suo tornaconto poco chiaro ci sta… e lo sappiamo come in tutte le cose

          • Io ho un rsr di seconda quindi, visto che la madre è capostipite e il padre è un roi. mi appello alla questione commerciale perchè è l’unica cosa a cui ci si puo appellare con l’allevatore se effettivamente ha meno valore commerciale rispetto a un roi.

            Quando si richiede un cane con pedegree penso che debba venir specificato che tipo di pedegree ha il cucciolo che si sta andando a prendere, poi sta a discrezione dell’acquirente prendere o meno un rsr o un roi.

            Penso al valore commerciale xke quando ho obiettato all’allevatore il fatto che non potevo conoscere la genealogia della madre del mio cane e non potevo sapere di eventuali malattie genetiche o predisposizioni mi è stato risposto: la madre era sanissima arrivava solo dall’ungheria e quindi risulta come capostipite. il tuo pedegree è un pedegree a tutti gli effetti punto e basta.

            contando che questo allevamento si spaccia per l’allevamento più bello e + bravo del mondo volevo chiarire la questione una volta per tutte…ma sembra che non ci sia via d’uscita

  3. Valeriaaaa ;-)..ti rispondo qui sulla “vigorosità dell’ibrido” dimostrata solo nei piselli..Lo faccio qui perchè non vorrei avvallare la tesi degli allevatori di “meticci di razza”, però..però..non liquidiamo come cugginate delle verità scientifiche..Si parla oggi in genetica di popolazione di “inbreeding depression” più che vigorosità dell’ibrido (o “heterosis”), ma la questione è la stessa: il calo di sopravvivenza e fertilità nella progenie che deriva dall’accoppiamento di individui parenti. Questo fenomeno esiste in specie autofecondanti, così come in animali a riproduzione sessuata (uomo compreso), e non solo esiste, ma è anche misurata con diversi metodi scientifici. Inoltre, il calo di variabilità genetica (misurato geneticamente come “linkage disequilibrium”) poi in specie “domestiche” (animali o vegetali che siano) è anch’esso ampiamente valutato, anche nel cane, con diversi marcatori genetici, tradizionali o derivati da tecniche di sequenziamento avanzato. Che la variabilità genetica/eterozigosità sia legato alla sopravvivenza/fitness è cosa altrettanto assodata, seppur con mille sfumature.
    Sono inoltre pubblicati molti elenchi di difetti ereditari presenti in diverse razze (un numero incredibilmente alto!), alcuni proprio legati alla conformazione specifica della razza, altri invece “casuali” e probabilmente dovuti ad un effetto del fondatore, ovvero a difetti preseneti nei pochi individui utilizzati per la nascita della razza, ma poi fissati dovuti allo scarso numero dei riproduttori. Tant’è che articoli recentissimi di medicina umana, seguiti alla pubblicazione del genoma canino, parlano di alcune razze di cane come modello ideale per “mappare”, localizzare le malattie ereditarie sul genoma, data l’alta frequenza di alcuni difetti in razzze specifiche.
    Il problema della “salute” nel cane di razza quindi esiste e non è innegabile..la soluzione non è un allevatore di “meticci di razza”, chiaro, ma sicuramente se gli allevatori negano certi fenomeni genetici, è difficile immaginare che stiano davvero cercando la soluzione o che vogliano affrontare il problema..la scelta di nuovi riproduttori, la valutazione della salute genetica non tanto sul singolo test o sullo stato “fisico” del cane in sè, ma sulla base della sua discendenza NEL TEMPO, la rivalutazione degli standard e dei giudizi nelle expo che non premino l’ipertipo, la valutazione non solo dell’aspetto del cane ma anche del sua capacità di lavorare (vivere, direi io!) sono tutte cose che immagino l’allevatore sappia..
    Ora io so che magari i soliti pochi allevatori seri si preoccupano di queste cose, ma se sono pochi il problema non si risolve..la genetica di popolazione può suggerire soluzioni che riguardano grandi numeri, non singole famiglie..
    E poi per favore, se la maggior parte degli allevatori sono anche cagnari o quasi-cagnari, per non creare confusione in noi comuni mortali, troviamo un nome nuovo per queste rare perle (chessò..”cultori della razza” “riproduttori cinofili” 😉 ), e lasciamo che “allevatore” sia quello che la maggior parte delle sciuremarie incontra negli annunci dal vet, sui giornali secondamano o in internet..quello del senso comune, perchè bisogna ammetterlo, i più sono così!

    PS Per chi fosse interessato, ho raccolto per passione diversi articoli scientifici (in inglese) a riguardo (genetica di popolazione, genetica canina ecc..)..basta chiedere! 😉

    • Silviapix, il vigore ibrido nel cane è una cugginata mai dimostrata: i problemi legati all’inbreeding sono una realtà scientificamente provata, ma NON sono assolutamente la stessa cosa, anzi non sono neppure cose paragonabili!
      Un conto è dire che l’eccessiva consanguineità indebolisce, un altro dire che il meticciamento irrobustisce!
      Potrebbero sembrare due facce della stessa moneta, ma c’entrano tra loro come carote e cipolle 🙂
      La variabilità genetica non si ottiene producendo bastardi, ma evitando di “spremere” troppo una stessa linea di sangue.

      • vabbè..infatti non ho detto che generare meticci irrobustisce..!
        Ma rimango in disaccordo su “come carote e cipolle” 😉 almeno geneticamente..poi empiricamente è vero che la vigorosità dell’ibrido (più correttamente ETEROSI, ovvero il fenomeno per cui la F1 da progenitori altamente inincrociati risulta più “vitale” dei genitori stessi) è stata dimostrata solo in piante (recentemente in mais) più qualche modello animale sperimentale (es zebrafish), ma solo perchè è difficile da dimostrare con specie più complesse, con progenie meno numerosa, e soprattutto in cui è eitcamente improponbile avere generazioni completamente inincrociate!
        E’ altrettanto vero che ci sono diversi studi in specie zootecniche (es mucche da latte) dove è dimostrato che l’outcross fra razze diverse produce individui più produttivi! 😉

        • Silviapix, lo so che tu non intendevi dire questo… ma siccome è assolutamente QUESTO che intendono dire persone come Giampi, meglio chiarire subito che NON è assolutamente dimostrata l’eterosi nei cani! 🙂

          • non sarà stata dimostrata l’eterosi nei cani, forse anche perchè sarebbe difficile farlo e perchè c’è un forte businness ad andarci contro, ma il concetto resta comunque logico e plausibile anche nell’ambito canino.. ovvio che ci sarebbero dei problemi per quanto riguarda la ricerca di un determinato tipo morfologico o caratteriale (che per definizione ha bisogno di alti livelli di omozigosi), ma sono convinto che la salute in generale e il vigore ne trarrebbero giovamento.

  4. Ora però mi son quasi rotta!!! Giampiii!!! parli parli e che ne sai delle malattie genetiche??? Anno 1946/48 Emofila A (deficit del fattoreVIII) “Hutt, Field, Graham,”. 1941 Acondroplasia “Stickard”. 1952 cranioschisi “Pulling”. 1937 Malattia di Legg Calvè Perthes “Moltzen-Niels, Wamberg. Ma le prime risalgon al 1911/17 sai quante son state debellate grazie agli studi? Sai quante ce ne sono che non stò a enumerare? Sai quante appartengon a meticci? Esostosi cartilaginea:meticci “Gee e Doige” 1970. Malattia di Von Willebran “Dodds” 1974 Past Ted, Schnauzer nano, Golden, Dobermann Terrier scozzese, pembroke, Welsh corgi, meticci. O che mi dici della lussazione rotulea in cani di piccola taglia anche non di razza 1963 “Hodgman ” 1963. Traslocazione autosomica semiequilibrata, meticcio “Shive, Patterson ” 1965/66. Alterazione glossofaringea “Hutt, De Lahunta “. Malattie da accumulo glicoceno anche meticci piccola taglia “Bardens ” 1961. Gangliosidosi GM1 (deficienza galattossidasi) Meticci “Read” 1976. Entropion tutte le razze Burns 1963. Eterocromia dell’iride (Valleye) tutti i cani di colore merle “Sorby, Davey” 1954 Gelatt e Mc Gill”1973. Ne vuoi altri?

  5. In realtà non so bene con chi concordare, come sempre c’è del giusto da entrambe le parti, a parte i toni e le ironie.

    Ci sono meticci sani e meticci malati, basta guardarsi in giro, io ho fatto per un paio d’anni il volontario in canile e non è che i meticci siano poi così sani, quelli che per fortuna escono con un buon patrimonio genetico sono sanissimi, altri non lo sono. Perché anche i meticci non è che si autoselezionino più di tanto, nel senso che un maschio trova una femmina in calore, ci si accoppia e amen, visto che non vivono liberi e tra una grande popolazione tra cui scegliersi il partner.

    Sui cani di razza il problema principale a mio avviso sono le mode, e la serietà degli allevatori. Molte razze sono state rovinate negli anni per un motivo o per l’altro, vedo qui nei dintorni di Trento, per quello che conosco:

    – allevamento di Golden retriver, a parte il carattere “annullato” perché devono essere cani che sono buoni con tutti anche senza addestramento, e devono essere grandi e belli (golden di 45-50kg???) su 4 che ho visto provenienti da suddetto allevamento, tre sono stati operati per displasia al gomito entro i due anni, e quella dei tre che è femmina ha appena sfornato una cucciolata.

    – allevamento di pastore tedesco: bellissimi, a pelo lungo: peccato che a sei-sette anni non camminano più.

    – “allevamento” casalingo di American bully: cani che non riescono nemmeno a salire le scale…da adulti.

    D’altro canto ho esempi positivissimi, come un’allevamento di PT da lavoro che sono sani come pesci, e conosco chi seleziona pit in modo esemplare, spostandosi anche molto per trovare soggetti adatti ed avere cani robusti e di buon carattere.

    Quindi, come sempre, non si può generalizzare.

  6. ciao!
    Sono perfettamente d’accordo con tutto quello che c’è scritto, specialmente per la questione degli “pseudo animalisti”!
    Io posseggo due cagnolini che più meticci non si può, ma sono anche un’appassionata di razze canine e un giorno, quando sarà, mi piacerebbe prendere un cane di razza. Volevo però chiedere: come si riconosce un allevatore vero da un millantatore? Ovviamente conosco la razza che amo nei minimi particolari (mi sono letta tutti gli standard dei vari kennel club e molto altro), ma effettivamente di allevamenti non so nulla. C’è qualche trucco per capire se si sta parlando con una persona seria? E per capire se il prezzo che mi propone è un furto oppure è adeguato? Inoltre, il famoso pedigree com’è fatto fisicamente?
    Insomma, vorrei qualche dritta per capire meglio e diminuire le possibilità di essere “fregata”! Se c’è un articolo che parla di questo consigliatemelo e lo leggerò subito!
    Ps: la razza che amo più di tutte è il collie 🙂

  7. ogni razza ha le sue pugnette, è compito dell’allevatore fare le giravolte per ottenere cuccioli esenti… peccato che alla lunga questo operare si stia rivelando per quello che è: un ulteriore indebolimento, nascita di nuovi difetti. Per la natura MANTENERE è impossibile, ci vuole diversità. Non la segui? allora malattie, difetti, estinzione

  8. Mi devi scusare Giampi ma nn riesco proprio ad arrivare al senso di quello che dici. O ti spieghi male, o parti dal presupposto che i cani di razza, di qualunque razza siano malati o portatori di chissà quale nefandezza genetica. E quello che nn riesco proprio a capire è quanti cani di razza, nn solo pastori tedeschi ma le più svariate razze, malati hai conosciuto? Perché a questo punto la tua teoria ha bisogno anche di numeri, nn solo di sentito dire. Perché che ne i pastori tedeschi è piuttosto frequente una predisposizione alla displasia (e ne conosco parecchi sanissimi in ogni caso) lo sanno pure i sassi ormai, nn mi sembra che sia un numero sufficiente per dire che i meticci sono più sani e più forti.

  9. Io sarei per il meticcio Doc, non so se sia realizzabile una cosa del genere, ma oggi la scelta è tra pagare molto un cane fotocopia o prendere uno sfigatello, perchè non ci sono allevamenti di incroci controllaticon cuccioli che svezzano tra genitori e fratelli? Perlomeno sarebbero robustissimi. Ci sono gia’ troppi cani nei canili? Allora lasciamo perdere in Toto gli allevamenti

    • Fammi capire, il meticcio Doc sarebbe? Anche il concetto di cane fotocopia nn mi è chiaro..? Allevamenti di incroci controllati..?

      • tanti in procinto di prendere un cane si interrogano: di razza o meticcio? andiamo sul sicuro spendendo o salviamo un cane del quale non sappiano nulla? altri che non devono prendere un cane sono già sicuri: il cane di razza è esente dalle malattie, ha un buon carattere, è stato svezzato bene, non voglio problemi quindi prendo un cane di razza, lo pago ma, etc etc. .. Altri la pensano all’opposto: il cane di razza è pieno di difetti, sono delicati, non durano niente, meglio fare un opera buona e salvarne uno dal canile, ed è gratis. C’è anche un terzo tipo di acquirenti, quelli che vogliono il cane di razza per status simbol o per non aver problemi, ma vogliono pagare poco, si credono furbi ma subiscono la furbata del cagnaro.
        Giusto o no?
        Togliendo la diattriba della durata e della delicatezza del cane di razza Vs meticcio, che è senza fine, rimane la questione: Pago molto per alcune certezze o pago niente per un incognita (salvando un cane se non lo riporto indietro) ?
        Ed è lì che si inserisce la terza opzione, la fascia di quelli che credono di fare i furbi che prendono il cane di una presunta razza, che pagano un po meno ma che essendo un derivato di razza ha tutti i difetti possibili immaginabili.
        Per cui mi chiedo perchè non ci sia un offerta indirizzata a chi crede che i meticci siano meravigliosi perchè unici, sono robusti e intelligenti perchè non sono copie di copie di un presunto campione di razza, ma sono titubanti nel prenderlo perchè hanno paura di non sapere da dove vengono , quello che hanno passato, etc. Un allevamento di cani che, magari lascia scegliere i cani stessi con chi accoppiarsi (è dimostrato che a noi umani attrae la diversità perchè migliora il sistema immunitario) avendo comunque preventivamente controllato la compatibilità, l’assenza di malattie, etc, rilasciando magari una specie di pedigree ma inteso come certificazione che dice da chi è nato dove, l’assenza di malattie dei genitori, etc… ci sono dei meticci eccezzionali e magari sono stati buttati nel bidone quando erano nati da un giorno, e sono accopiamenti ad capocchiam ma sono robustissimi….. non oso immaginare se gli accoppiamenti siano un minimo controllati come ho detto e se i cuccioli subiscono il puppy sensor e le cure dei genitori in atmosfera tranquilla. Il tutto al prezzo… anzi fate i conti voi, al guadagno che ha adesso un allevatore, quindi leviamoci le spese per expo e trombate intercontinentali, etc.
        400 euro? per un cane seeeeecondo me intelligente e robusto.

          • Noh perché abbiamo al giorno d’oggi degli esemplari ulltasanissimi grazie agli allevatori:………………………………………………………………………… Mà poi che c’entra? Voglio il cane cane non di razza ma con alcune garanzoe? Oggi non c’è e non capisco bene il perchè, mi sembra una prepotenza da parte degli allevatori

          • MA VA?!? Ti sei mai chiesto se il cane “non di razza ma garantito” magari non esista proprio perché è una contraddizione in termini?
            Perché proprio la selezione su cui tanto sputacchi è l’unica a poter dare le garanzie che vorresti?
            Ma cosa te lo dico a fare? No, è evidente che non te lo sei mai chiesto e non so perché continuo a risponderti, quando è evidente che tu dalle tue idee non ti schiodi di un millimetro (pur sapendo benissimo, a mio avviso, che sono idee senza capo né coda).
            L’unica cosa che non ho ancora ben chiara è se provochi per il gusto di provocare, o se sei proprio convinto di quello che dici.

          • Beh… stavolta sono d’accordo al 100% con Valeria. Che lo si voglia o no, alla fine gli unici che possono dare veramente garanzie di avere un cane in salute sono proprio gli allevatori e non parlo dei cagnari che si definiscono allevatori ma che non hanno un minimo di etica. Parlo di quegli allevatori seri che si fanno un mazzo tanto per consegnare alle persone degli animali con i dovuti fiocchi e controfiocchi.
            Che garanzia si può avere da chi incrocia cani alla cazzo (ad esempio in inbreeding fra fratello e sorella o fra madre e figlio), poi te li vende magari a prezzi alti e alla fine ti trovi dei cani malati? Senza parlare dei tanti che ‘sbolognano’ alla strada gli animali e che ogni giorno vanno a ripopolare il randagismo.

        • Caro Giampi, scusa dove metti test progesterone,accoppiamento 1000euro circa di monta, quando non di più! Taglio cesareo 500/600 euro, sverminaz 10 euro cad 3/4, vaccini 3 25 euro circa, eco-cardio 70/80, deposito e prelievo Dna 45 circa, mod A mod B richiesta pedigrée e passaggio…Allattamento, 20 g sveglia e a loro disposizione45 min ogni 2 ore, svezzamento, pappe, pulizie etc…Ecchcavolo!!! Ma dove vivi a Timbuctù???!!!…

          • Nel cortissimo periodo potrebbe sembrare che avete ragione voi, ma la scienza ha assodato la cosa opposta: l’incrocio genetico è l’unica garanzia per la sopravvivenza di una specie, lo dicono dappertutto tranne che quando si parla di allevamenti. I cagnari cui date sempre la colpa di tutto non contano, i loro cani non portano avanti le razze, sono gli allevatori seri… torno indietro un attimo, forse non concordate neanche sul fatto che i cani sono sempre più deboli e malati. Forse si ma date la colpa a chi non fa le cose perfettamente. Per me da 100 anni a questa parte le cose sono peggiorate, mascherate da una migliore alimentazione e migliore gestione dei cuccioli, del parto, medicine, etc. Mascherate anche da serie selezioni… quelle che però stanno indebolendo i cani. Migliaia di anni fa sono nate le razze ma non in questo modo. Erano semiselezioni, c’era più la mano della natura con i fattori ambientali, le casualità che si rivelano successi, da parte dell’uomo c’era più selezione sulle capacità, c’era per fortuna più ignoranza e meno mezzi. I costi del taglio cesareo? non ci dovrebbero essere. Ora se accoppiamo alla cazzo un pastore tedesco con un una razza diversa otteniamo cani con displasia più il problema dell’altra razza. E’ colpa delle razze.
            Dovreste fare un cazzo di passo indietro e controllare si le eventuali malattie, ma lasciar perdere sti cazzo di fotocopie di fotocopie di fotocopie, che a ogni copia si perde qualcosa.

            Assurdo pensare ai costi (mille euro) di una monta sul discorso che ho fatto io, che lo ritengo forse non attuabile solo per via di certi controlli che andrebbero fatti, ma se invece di incrociare il pastore tedesco con un altro di razza (o due PT alla cazzo) si incrociano due meticci sani, quali costi ci sono? quanti pericoli di cuccioli malati ci sono, lo 0…?

          • Giampi, l’unica specie in cui è stato scientificamente dimostrato il vigore ibrido sono i piselli. Sono mesi e mesi che continui a ribadire ‘sta cugginata dell’incrocio genetico come se fosse la Verità… ma resta una cugginata. Sorry.
            E’ semmai vero il contrario, ovvero è stato dimostrato che la consanguineità troppo stretta può causare un indebolimento genetico: ma un allevatore serio la consanguineità troppo stretta non la fa (o la fa bene…vedi i pit bull di Colby che sempre porto a dimostrazione: mai cambiato linea di sangue per cinquant’anni, e i suoi cani erano imbattibili in combattimento. Cosa che sarà eticamente discutibile, ma di sicuro non avalla l’ipotesi dell'”indebolimento”).

          • Vabbe’, Giampi: continua su questo tono e ti sbatto fuori.
            Per un po’ va bene, eh…ma siccome questa rivista si chiama “Ti presento il cane”, e non “Ti presento il cuggino” (o “le cugginate”), non gradisco che si continuino a ripetere stronzate come questa ogni due per tre…che poi magari qualcuno ci crede anche. E io non voglio la responsabilità di aver permesso ‘ste trollate continue contro i cani di razza sul mio sito.

          • Valeria non sono stronzate, il vigore ibrido solo sui piselli, quello lo è. Come lo è affermare che l’unica garanzia di un cane sano la possa dare solo un allevatore, che involontariamente sta garantendo l’estinzione, la scienza è dalla mia parte. Sbattimi fuori e farò un libro (facendomi aiutare a scriverlo correttamente ) . Non è che siccome avete il prosciutto sugli occhi per le vostre manie creazionistiche e siccome la scienza sui cani misteriosamente glissa, non è che per questo sia vero quello che dite

          • Quella delle manie creazionistiche è troppo bella! 😀
            Come dice il saggio, l’importante è crederci!
            Giampaolo, dammi retta, forse devi schiarirti un pochino le idee!

    • Scusa Giampi, visto che non ho una benemerita … da fare, mi stavo rileggendo i commenti all’articolo, ma questa tua frase mi è un tantinello ostica: “non ci sono allevamenti di incroci controllati con cuccioli che svezzano tra genitori e fratelli”; ma che significa?
      E’ qualcosa tipo la supercazzola del buon vecchio Tognazzi?

      • effettivamente la frase imbarbaglia anche me. Volevo dire che raramente i cuccioli dei meticci si sviluppano fino ai due/tre mesi insieme alla madre, come succede negli allevamenti, ed al padre, come spesso non succede negli allevamenti ma sono sicuro, so come fare, succederebbe in un allevamento di meticci. So come le coppie si potrebbero scegliere tra loro mantenendo però il controllo sulla salute. E’ molto importante che si scelgano tra loro, per due motivi: uno perchè si scelgono bene perché per istinto, loro come tandiamo a fare noi umani, scelgono il partner compatibile che ha le difese immunitarie che lo completa, garantendo figli forti. Il secondo motivo è che due genitori consapevoli e contenti crescono i figli, non come ora che il campione diminchia se ne torna a 20.000 Km da qui non appena con un impalcatura ed una gru … ed una sega lo hanno fatto copulare, e la madre dopo 15 giorni ha già quelle che non ha rotte di crescere cose che non ha voluto e mai avrebbe scelto, che dopo una violenza durante la copulazione gli hanno tirato fuori con il cesareo.
        A chi chiede dati scientifici sui difetti delle razze, rispondo che è proprio vero che chi non vuol vedere non vede, che ci si scorda immediatamente di quello che non si vuole ricordare, le risposte comunque sono anche su questo sito, che è pieno di accenni a “sfighe” in tal senso, anche nelle risposte.
        Questo sito è il migliore di tutti perchè solleva certi problemi che altri nascondono, però li liquida in un attimo, ricordo l’articolo sull’intelligenza e robustezza dei cani di razza Vs i meticci, e tanti altri temi, articoli. Ne parlano, ma poi …mimomà non comprate dai cagnari

        • Guarda Giampi, mio padre alleva da trent’anni e in tutti questi anni nn è mai stato necessario nemmeno un cesareo. Quindi, o mio padre è in super maxi eroe con poteri magici per giunta, o la tua teoria è una minchiata.

  10. Concordo pienamente con l’articolo ma mi sento di sottolineare una cosa importante (l’ho letta in un commento, forse di Valentina, ma non ne sono certa). Non è esatto che se un privato ti vende un cucciolo senza ricevuta è un delinquente. In realtà il cane, ahimè, ad oggi nella compravendita è ancora considerato a tutti gli effetti un bene “merce”, dunque, se chi te lo ha venduto non raggiunge i 5.000 euro all’anno di ricavi, non è obbligato per legge ad emettere ricevuta fiscale. Sia chiaro, la mia non è una giustificazione, io sono assolutamente contraria ai privati che si improvvisano allevatori. Però, visto che questo è un sito Cinofilo con la C maiuscola, mi sembrava corretto sottolineare questa cosa.

  11. io credo che ci sia troppa speculazione su i cani e specie sulle razze , non esistono i veri cinofili ,oggi pensano tt al dio soldo a come fare x riempire le proprie tasche , senza neppure fregarsene delle problematiche che possano perquotersi sui cuccioli e su i loro futuri padroni , io sono nata e cresciuta con i cani , mi sono sempre informata tra varie enciclopedie e veterinari conoscenti ,su i cani e tante volte credo di saperne piu di pseudonimi animalisti che si dicono cosi , ma non sanno una mazza , e x quanto riguarda il pedigree ,non è un pezzo di carta , ma e come se fosse il nostro certificato di nascita , pensate se tt le persone non l’avessero come si farebbe a capire la mamma il papa i nonni e tt il loro albero genialogico? è uguale x i cani ,xchè solo cosi puoi anche sapere che il tuo cucciolo sia un cucciolo sano . non importa se sia campione o meno ma importa sapere che arrivi da una famiglia con meno problematiche fisiche , e tornando ai soldi , credo che veramente siano eccessivi i prezzi x cucciolo ,ed è normale che x chi non è informato cadi nella trappola di cucciolo senza pedigree , pensando di risparmiare quei pochi euro ,xchè se prendi tipo un cucciolo di spliz arrivi a pagarlo anche 900 euro con pedigree ,e senza anche x 500 euro , ma dico io sbaglio oppure il pedigree vero costa piu o meno 50 euro non piu di tanto , comunque credo che solo chi ama e rispetta i cani può capire altrimenti parole scritte al muro

  12. Io che mi lamento del mio incrocio Golden levriero (gratis e con mille ringraziamenti)… c’è chi sta peggio. E lo hanno addirittura pagato…
    Curiosità… ma le macchiette, l’incrocio Labrador-Maremmano della prima foto, da chi le ha prese?

    • Al solito. Al top della piramide sta seduta l’ignoranza, bella grassa e cola grasso sui vari sfruttatori della situazione che si riempiono le tasche grazie, in questo caso all’inconsapevolezza di troppi compratori di cuccioli “purché siano”. A troppa gente fa comodo che quella schifosa se ne stia bella spaparanzata al top!

    • Del mantello dei labrador so poco, ma nel maremmano sono ammesse sfumature gialle o arancio chiare, mentre le macchie di colore nette o nere sono un difetto da squalifica.

  13. Marcello, leggo spesso i tuoi commenti su facebook e non mi è ancora capitato di dire “non sono d’accordo”. Ed anche questa volta non è diverso.
    Il problema è che “fare cuccioli” è facile: prendi due cani, li lasci insieme e aspetti. Anche il più cretino dei cretini è in grado di farlo. Ed è proprio il più cretino dei cretini quello che, una volta nati i cuccioli, li vende come fossero cani di alta genealogia. Queste persone sono la grande rovina della cinofilia: allontanano le persone che ancora credono nel valore della “razza” come insieme di caratteristiche fisiche e psicologiche di un cane che ben si devono adattare alla vita del futuro padrone e screditano allevatori seri che dei propri cani conoscono fino all’ultima percentuale di sangue (genealogicamente parlando), che studiano gli accoppiamenti migliori, che spendono soldi per essere certi della salute dei propri riproduttori e via dicendo. Bravo Marcello per l’articolo. Cogli sempre nel segno.
    A presto, Sara

  14. Scusa Giovanni Padrone, ma mi stavo chiedendo vista la tua esperienza (lo deduco dal quel che scrivi riguardo l’evoluzione del cane) come hai fatto a farti fregare con la storia della nuova razza Sharpei/Chow Chow a 1800 euro!!! Nemmeno una sciura Maria come me ci sarebbe cascata!!! 😉

    • Elena Gregorat, ma da quello che ho scritto risulta che IO ho comprato quel genere di cane? Leggi meglio: ho parlato di un cane che io ho recuperato al canile, non di un mio cane.
      E poi ci meravigliamo di quando Berlusconi si lamenta di frasi sue travisate???

  15. Vorrei dire innanzi tutto che l’allevatore, se “privato”, è illegale e come tale può essere denunciato al fisco. Che poi non esiste: o è un allevatore, o è un privato.
    Ritengo giustissimo tutto quello che è scritto nella prima parte dell’articolo, ma quando si arriva al punto in cui si dice che il cane è stato creato dall’uomo stiamo un pò esagerando secondo me. L’idea di una domesticazione naturale o di una co-evoluzione delle due specie (uomo preistorico e lupo, sciacallo, insomma progenitore del cane) mi sembra più plausibile. E anche dire che se si vuole un cane senza troppe pretese si va al canile, ma che significa?? A parte il fatto che in canile trovi cani di ogni razza e di ogni età, non ho capito che cosa dobbiamo pretendere dal cane? Ogni cane è recuperabile, ci sono cani da combattimento che adesso fanno la pet-therapy… non è che vogliamo solo il cane come quello della pubblicità di… o come quello del film… senza metterci nemmeno l’impegno di portarlo fuori tre volte al giorno??

    • Se voglio fare UD prenderò un PT, un Malin, un Rott e simili, se voglio fare sheepdog preferirò un Aussie o un border, idem se penso di dedicarmi all’agility… se per me è importante una specifica attività cino-sportiva cercherò un cane che presenti le adeguate caratteristiche. Ma se non me ne frega nulla dello sport, non ho una particolare predilezione per una razza specifica e se ce l’ho non ho interesse agli accoppiamenti, agli show e a tutto il resto, se quello che cerco è un cane che viva con me… in canile ho la possibilità di fare 2 cose giuste, una per me e una per il cane che salverò. Il che non vuol dire che poi non possa fare show o altre attività. Magari le scopro pian piano, magari grazie a siti come TPIC.

      Tutti i cani sono recuperabili, a patto di volerlo fare, di saperlo fare e di rendersi conto che sia da fare! Troppe volte cani provenienti da canili, con traumi lievi, sono finiti in mano a persone che in assoluta buona fede non hanno fatto altro che peggiorare lo stato del cane. E questo, quando si va in canile, deve essere ben chiaro, per il bene del cane prima di ogni altra cosa.

      Dici “L’idea di una domesticazione naturale o di una co-evoluzione delle due specie (uomo preistorico e lupo, sciacallo, insomma progenitore del cane) mi sembra più plausibile.” Ok, ma mi spieghi come mai abbiamo il terranova e il carlino?

    • Concordo con Valentina, bello tutto l’articolo ma lasciamo perdere le vecchie storie del ‘cane fatto dall’uomo’. Vi sono ormai straprove fossili (Goyet, Razboinichia, Predmosti, Chauvet tanto per citare i più antichi) oltre a prove genetiche che dimostrano il cane essersi evoluto ‘in natura’ (ovvero per selezione naturale) per almeno 100.000 anni, mentre l’uomo è intervenuto con la selezione artificiale solo a partire dalla fine del Paleolitico, quando il cane era già esistente da diverse decine di migliaia di anni.
      E’ fuori luogo sotto questo punto di vista paragonare il cane alle galline, ai bovini ed ai suini proprio perché la storia evolutiva è molto diversa rispetto a questi animali domestici.
      Come non è vero che il cane in natura non esiste. I Dingo, i New Guinea Singing Dogs, i Carolina Dogs e molti altri cani sono selvatici, mentre i cani pariah di Africa ed Asia vivono a tutti gli effetti allo stato libero ed avendo un rapporto alquanto opportunistico con gli abitanti dei villaggi, con la caratteristica particolare di avere un codice genetico difforme dagli altri cani ed esente da selezione artificiale.
      A parte questo, se uno vuole un cane con Pedigree va dall’allevatore, altrimenti ci sono i canili pieni zeppi di cani che non aspettano altro di trovare un compagno umano degno di loro.
      Non dovrebbero esistere le ‘figure semi-serie’ o per nulla serie nel mezzo (a me è capitato di recuperare in canile un cane sharpei/chow chow venduto come nuova razza a 1.800 euro che aveva morso mezza famiglia) che approfittano dell’ignoranza della gente per truffarla. Le istituzioni e gli enti preposti fanno sovente gli gnorri finché non vengono direttamente coinvolti (vedi allevamento Guberti qui a Ravenna).
      Informare la gente è, dunque, la cosa più giusta di cui un cinofilo di professione deve occuparsi. Dalla storia genetica del cane come specie fino ai metodi più giusti per adottare, curare, crescere ed educare lo stesso.

        • Dani, la selezione artificiale, fra l’altro già citata nel mio commento, nel corso degli ultimi 13.000 anni ha portato a casi estremi: cani giganti (l’irish wolfhound è il più grande), cani micronani (vedi chihuahua), cani col pelo lungo, cani col pelo raso, cani nudi, cani pezzati, cani oblunghi, cani senza coda, cani con orecchie erette, pendenti, cani col muso lungo e cani col muso schiacciato. L’uomo a volte ha favorito caratteri recessivi che in natura avrebbero fatto morire un cane (vedi British Bulldog), altre volte ne ha esaltato le doti (vedi i levrieri ed i nordici).
          Fatto sta che il cane ‘originale’, quello uscito dalla selezione naturale circa 40.000 anni fa, assomigliava ad uno spitz/nordico di grosse dimensioni.
          Al di là delle tante dispute su quale sia la razza selezionata dall’uomo più antica (e qui FCI ed ENCI sarebbe ora che cambiassero registro) ve ne sono solo 2 che effettivamente da un punto di vista genetico sono dimostrabili come razze antiche: il basenji ed il saluki. Questo perché grazie all’isolamento ambientale nel primo caso ed alla preservazione dalle mani degli allevatori inglesi nel secondo caso i geni sono rimasti gli stessi di migliaia di anni fa. Tutte le altre razze hanno subito talmente tante e tali contaminazioni genetiche che non è più possibile vedere alcunché (checché Peter Savolainen continui a credere alle proprie favole).
          Resta il fatto che i cani pariah sono gli unici che non hanno subito alcuna forma di selezione né angherie genetiche da parte dell’uomo. Sono il cosiddetto anello di congiunzione fra il cane ‘originale’ (o ancestrale) e le razze selezionate.

      • Invece io concordo pienamente: il cane “in natura” non esiste, a meno che non vogliamo parlare di “canidi” (che però non sono la stessa cosa). “Il cane” come viene – correttamente, direi – interpretato dal sentire comune è quello totalmente domestico, quello che vive nelle nostre case, che lavora al nostro fianco, che fa sport con noi e così via. E questo in natura non ha alcun corrispettivo.
        I cani selvatici o parzialmente rinselvatichiti non sono cani domestici e non hanno lo stesso comportamento dei cani domestici (checché ce la vogliano mena’ con gli studi sui cani ferali).

          • A Giova’, se è per questo noi abbiamo il 95% circa di DNA identico a quello del ratto…ma nun me pare che siamo proprio la stessa cosa!

          • ok, ma gli alberi filogenetici si costruiscono proprio su quel poco percento di regioni ipervariabili 😉

          • E’ no Valeria, il discorso non è quello. Si parla di tassonomia della specie, non di similitudini genetiche con altre specie (altrimenti dobbiamo andare a vedere anche quanto patrimonio genetico abbiamo uguale a quello del paramecio). Tassonomicamente (e qui le leggi italiane che si occupano delle razze selezionate, Fabiana, devono sottostare alle leggi biologiche che si occupano delle specie) cane domestico, selvatico o pariah sono lo stesso animale.

          • Tassonomicamente sono lo stesso animale anche i lupi. Ma siccome noi ci occupiamo (io, almeno…) di allevamento e addestramento, e siccome non mi risulta proprio che cani e lupi diano lo stesso tipo di risposte in entrambi i campi, posso tassonomicamente infischiarmene e continuare a dire che cani domestici, cani selvatici e lupi sono cose diverse? 🙂

        • Io concordo con Valeria. Il cane domestico ha comunque il suo genoma ed è diverso da quello dei canidi selvatici, se vogliamo metterla sul piano scientifico.

          • Io direi proprio di no. I dingo, come i Carolina hanno lo stesso codice genetico dei cani domestici, per cui se ne deduce che anticamente hanno subito una selezione artificiale quale un carlino o un alano.
            Gli unici che si discostano dagli altri cani sono i pariah.

          • Giovanni, abbi pazienza, ma i dingo, i carolina e i cani domestici non possono avere lo stesso codice genetico altrimenti sarebbero tutti uguali! Non confondiamo la fecondità intraspecifica con la mappatura genetica.
            Quel 5% di differenza, che cita Valeria, che ci separa dai ratti o, se preferisci, il circa 2% che ci separa dai gorilla rende impossibile la fecondità tra le nostre specie.
            E, se proprio vogliamo essere più chiari, l’indice di antichità di una specie è dato proprio dell’infecondità con gli eventuali “cugini”. Più è recente la separazione e più i rami genetici sono interfecondi.
            Il fatto che i canidi siano interfecondi e i primati no dovrebbe far pensare.

          • Marcello un cinese, un africano, un samoano, un aborigeno, un arabo, un europeo del sud, uno svedese, un nativo americano hanno tutti lo stesso codice genetico, quello umano. Eppure quanto sono diversi…
            Riguardo alle differenze genetiche, il cane ha circa il 97% del codice genetico del lupo, allo stesso modo dell’uomo con lo scimpanzé. Fai tu le dovute conclusioni…

        • Giovanni, è chiaro che la mia era una provocazione. Nel mio articolo ho volutamente saltato tutti i passaggi evolutivi, che tra l’altro sono ancora oggetto di dotti dibattiti da parte di personaggi ben più competenti di noi, perché ininfluenti ai fini dell’ argomento.
          Non è rilevante se la domesticazione è stata relativa a ceppi differenti di canidi. Quello che è rilevante è che il cane, Canis Lupus Familiaris, è una specie all’ interno della ben più ampia Canis. E questa specie non è frutto della selezione naturale bensì dell’ operato dell’ uomo. Quella che, giustamente, citi come selezione artificiale. Ma il risultato è una specie a se stante. Esattamente come gli altri animali che ho citato, frutto di selezione artificiale da parte dell’ uomo nel momento che ha iniziato ad essere stanziale. In natura, quindi, il Canis Lupus Familiaris non esiste.
          Tutte le argomentazioni tipo “il cane in natura” non hanno alcun senso in quanto basate su un presupposto totalmente errato.
          Diverso è se mi sento dire “il lupo in natura…”!

          • ma toglietemi una curiosità: se il DNA di un individuo è unico, com’è possibile che abbiano lo stesso codice genetico? …

          • mi auto rispondo sperando finisca nel posto giusto: lasciate stare la mia domanda.. voi parlate di genoma e io pensavo al DNA .. 😀

          • Le prime doversificazioni del cane le ha fatte la natura, poi ci ha messo un po lo zampino l’uomo ma più sul carattere che sull’ aspetto, è da cretini pensare il comtrario

    • ma illegale cosa ma che stai addi…se non ha la partita iva perchè non è la sua occupazioen principale alelvar cani, deve fare semplicemente una ricevuta, se no nla fa allora si è fuori regola ma, allevar cani, non è illegale

      • Mo te lo dico che sto a dì: mi riferivo a un privato, che senza dare ricevute ha semplicemente un maschio e una femmina che fa accoppiare ogni tanto per guadagnare soldi vendendo i cuccioli. E sono la maggior parte. Recentemente dalle mie parti ne è stato denunciato uno aver sottratto al fisco circa quindicimila euro, in cuccioli.

        • si ma non è illegale che un “privato” (privato di cosa poi non si sa) faccia dei cuccioli. è illegale prendere soldi senza pagarci le tasse, il che non è esattamente la stessa cosa…
          come non è detto che chi ha affisso e tutto rilasci sempre fattura di tutti i cuccioli venduti
          ma pi la maggiorparte… da che fonti trai queste statistiche? io che lo facciano per soldi di continuo così tanti non ne conosco…

          • beh Lupi, però se il privato mi vende un labrador che non solo non ha il pedigree ma è pure un bastardo incrociato con un maremmano (con un maremmano, cribbio, mica con un golden o un setter o un cocker!) io lo cito per truffa e per danni pure…

          • beh certo, ma questo che centra con un privato? se mi dai la mail ti metto la foto di un cane uscito CON AFFISSO, che è evidentemente (nel senso che lo vede anche un bimbo) un meticcio… fra la razza dichiarata sul pedigree ed un’altra razza. allevamento famoso e stimato…li ci sarebbe stato da chiedere il dna e levargli l’affisso, fargli causa e fare un bel po di casino ma alla fine per queieto vivere…
            insomma non è che se uno è privato fa male se è allevamento proferssionale fa sempre bene, per forza. tutto qui

          • ci credo… però sono (anche commercialmente parlando) degli stupidi.
            Per carità, può succedere che una cagna te la fa sotto il naso… però poi non puoi vendere i figli della colpa facendo finta di niente.
            Se io ne avessi comprato uno li denuncerei.

          • al di la del fatto che in un grosso allevamento dove ci sono tanti cani anche di razza diversa può succedere che “passa” un altro dopo lo stallone scelto e la cagna rianga incinta anche se non SOLO del secondo passato, ma… si pensa addirittura che possa essere stato fatto apposta come immeticciamento intermedio per arrivare a ottenere qualcosa di vincente nel settore…
            comunque sia a 2 mesi la differeza non la vedi e questo può valere anche per il maremmano dell’articolo… se uno però è onesto, poi rende la cifra o comunque fa qualcosa dopo

          • Eh già. Ma il cane di cui parla Lupi ha affisso e pedigree: quindi puoi denunciare. Invece il mix citato nell’articolo non ha un fischio, perché “è solo un pezzo di carta, se non vai alle mostre o alle gare non ti serve a nulla”. E quindi i compratori in mano non hanno niente. È una truffa, d’accordo, ed esiste una legge che la sanziona. Però devi poter dimostrare davanti a un giudice di essere stato truffato e lo dimostri solo con le carte – che non hai perché ti sei fatto furbo e hai risparmiato cento eurini…

  16. Bell’articolo, anche se sto cominciando a pensare che ce la cantiamo e suoniamo tra di noi.
    Io sono animalista e volontario di canile, ma in ogni discussione che faccio chiedo sempre al possibile adottante di valutare anche l’acquisto da allevatori seri (no negozi, no multirazza, pedigree, controlli, impregnazione), ecc. Questo perche’ mi pare giusto offrire alle persone tutte le possibili informazioni, tra l’altro chiedo sempre cosa gli adottanti vogliono dal cane e perche’ sono indirizzati su uno specifico cane.
    Proprio oggi ne ho parlato con un mio collega che vorrebbe acquistare un cane, non prospettandogli neanche l’adozione da canile, ma chiedendogli di effettuare una scelta responsabile e di scegliere un cane consono al proprio stile di vita. Mi e’ stato risposto che il cane prima di tutto ti deve piacere esteticamente, alla mia obiezione sul dover rispettare le esigenze del cane in base alla razza/propensione mi e’ stato risposto che umanizzo troppo i cani.
    A questo punto o si provvede tramite legge a regolamentare gli acquisti e le adozioni o, veramente, ce la canteremo e suoneremo solo tra di noi che queste cose le teniamo gia’ in conto.

    • manno con calma e tempo e facendo in formazione le cose miglioreranno, spero. e non è vero che non se ne parla, io di trasimissioni in tv ne ho viste dove dicono queste cose è che la gent esente soloq uello che vuol sentire…

  17. Scusate, ma quello che è stato più volte detto, che io ribadisco, e non molti sanno….Per la legge Italiana, un cane senza il pedigrée NON e’ UN CANE DI RAZZA!!! Non lo è pur rispettando lo standard e le caratteristiche fisiche!!!Punto! Il cane senza pedigrée non lo si dovrebbe pagare (se non rimborso spese:veterinario, sverminazioni, vaccini, chip e basta) Uff!!! Sti cagnari!!! Che p….!!! ;( 🙁

    • Purtroppo non è proprio così. Per la legge italiana (e non per l’ENCI) tutti i cani che SOMIGLIANO a una determinata razza sono di quella razza e basta. Se nel periodo della black list giravi con un simil-rottweiler adottato in canile, per loro era rottweiler e doveva indossare la museruola. Lo so perchè chiesi ad un mio amico che lavora nelle forze dell’ordine in quel periodo, e gli chiesi: “ma se tra due meticcioni di taglia grande nasce un cucciolo nero focato perchè ha il bisnonno rottweiler?” la risposta fu che se sembrava un rottweiler, doveva portarla. Gli dissi che molti pseudo-rott (prevalentemente di provenienza trovatella) non hanno il pedigree perchè, appunto, solo somiglianti a un cane di razza, ma frutto di incroci; e non avendo pedigree, non sono di razza e non hanno nessun obbligo perchè non rientravano nella black list. Mi rispose che per loro non faceva differenza. Oggi per fortuna non ci sono più liste di cani pericolosi, ma se un grosso cane nero strameticcio aggredisce qualcuno, per i carabinieri è un rottweiler; se è colorato, è un pitbull; se è magrolino e scuro, un dobermann (più raro, fortunatamente per questa razza). Tanto per intenderci, secondo i carabinieri, il cane coinvolto nel seguente articolo è un mastino napoletano: http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_13/bambino_muore_aggredito_suo_cane_94349a82-f9b9-11dd-b292-00144f02aabc.shtml (per chi non avesse dimestichezza, ecco un esemplare di razza: http://www.google.it/imgres?q=mastino+napoletano&hl=it&sa=X&rls=com.microsoft:it:IE-SearchBox&rlz=1I7SMSN&biw=936&bih=389&tbm=isch&prmd=imvns&tbnid=N16y6fmxdN8J2M:&imgrefurl=http://www.fotocommunity.it/pc/pc/display/21223242&docid=SfnZWVA5fOa9fM&imgurl=http://img.fotocommunity.com/Animali-domestici-e-da-cortile/Cani/Mastino-napoletano-a21223242.jpg&w=999&h=711&ei=YMdJUKn4IonY4QS97IDIDg&zoom=1&iact=hc&vpx=83&vpy=70&dur=1656&hovh=189&hovw=266&tx=161&ty=136&sig=111115100345721375785&page=2&tbnh=112&tbnw=155&start=4&ndsp=15&ved=1t:429,r:10,s:4,i:186)

      Ecco la logica: se ci somiglia, lo è.

      • E da quando il parere di un semplice polizotto o carabiniere sarebbe legge? Gente del genere sarebbe fácilmente denunciabile e condannabile per abuso di autorita. Se per legge un cane senza pedigree non e’ di razza allora tutti i rappresentnti delle forze dell’ ordine sono obbligati ad accettarlo (e il loro parere non vale nulla). E se non lo accetano sono denunciabili per abuso di autorita. Oltre ad essere una vergogna per l’ uniforme.

    • se penso che vendo i miei cani a 500 euro con super pedegree, microcip vaccino e super garantiti . è assurdo.. la gente è assurda!!
      se vedono su internet un cane senza pedegree a 450 comprano quello!!non c’e cultura. non sono daccordo neanche quando certi personaggi televisivi incoraggiano le persone a non comprare cani ma a adottarli al canile!!E il lavoro degli allevatori seri?? l’apporto, se onesto, economico che diamo all’Italia??? IL MESSAGGIO è che non dovrebbero esistere gli abbandoni e di conseguenza i canili!! Intendiamoci , adoro tutti i cani , non è razzismo ma è molto più difficile che venga abbandonato un cane di razza pagato regolarmente in base alle propie esigenze!

      • Sei una GRANDE ALLEVATRICE, perchè dai la possibilità ad un cristiano che lavora ed ha uno stipendio con cui deve MANTENERE per OBBLIGO di LEGGE moglie e figli a non andare in mano a gente senza coscienza che sfrutta le canine fino a dissanguarle facendole fare una cucciolata ad ogni calore e poi la butta via quando oramai si è tanto deperita e perfino ammalata: che si vendino anche i cani a 2200 o 3000 euri al pezzo, ma un italiano medio che ha bisogno di un maltese che sia SANO e non provenga dall’EST non deve essere obbligato perchè moglie e figlio desiderano proprio quel cane in particolare, che sia maltese, che sia di razza pasqualina a dover nagivare nel torbido e poi venire anche tacciato da farabutto ed idiota quando dopo speso il soldi della sua unica tredicesima annuale, scopre che il cane che ha comperato era malato di cimurro: DOVE STA’ la LEGGE che TUTELA la famiglie oneste e che pagano le tasse prima ancora di prendere lo stipendio?
        Un maltese originale, anche fuori standard, che abbia la coda più lunga, il garrese più basso o più alto, che sia sfumato di altri colori, che abbia gli occhi azzurri, ma che sia SANO, anche se diventa 5 Kili e mezzo, ci va bene comunque: vogliano pagare le tasse allo Stato comperando un maltese che sia LEGALE!!!!!!!!!!!

  18. Solo nella mia cerchia di conoscenze ho:

    – Pincher nano senza pedigree (750€)
    – Cane piccolo incrocio casuale (300€)
    – Husky senza pedigree (750€, con bestemmie dalla proprietaria quando ha scoperto che la vicina di casa ne ha preso uno con pedigree allo stesso prezzo)
    – Pastore tedesco senza pedigree (Prezzo ignoto ma pagato)
    – Jack russel senza pedigree (800€ e completamente fuori standard)

    lo trovo assurdo eppure un mercato per queste cose esiste…

    • io trovo assurdo che ci sia questa ignoranza dilagante nell’era ipertecnologica dove c’è informazione ovunque: possibile che trovino i siti che vendono cani “immaginari” e non si curi, nessuno, di farsi un paio di domande e cercare risposte serie? io sono basita… perchè come l’ho fatto io, come tutti quelli che qui scrivnono, perchè il resto del mondo no? perchè il resto del mondo è la maggior parte?
      sopratutto: più incontro gente che le spara di ogni e crede di sapere tutto, rifilandoti le migliori chicche del mondo delle sciuramarie (la maggior parte) più odio avere a che fare con gente che ha cani, più cerco posti dove andare in cui non incontrare nessunissimo e non sentire le più enormi cavolate del mond a cui è impossibile controbattere. La risposta che ottengo quando mi chiedo, dopo aver saputo che l’ho comprato il mio, “quanto”, è: “sei pazza”, i cani non si pagano, il mio parente ne ha una cifra, quel negozio là, quella signora lì, a che ti serve il pedigree? eccetera eccetera… aborro

      • Come ti capisco!! Nella pineta che frequento io sono l’unica ad avere un cane di razza, gli altri sono tutti, trovatelli o adottati o regalati o via dicendo.. Premettendo che trovo ammirevole salvare un cane dalla strada, dal canile o dal finirci con gran probabilità dopo che nn si evitato il patatrac (o si è addirittura fatto in modo che accadesse) mettendo al mondo una masnardia di meticetti che poi nn si sa dove piazzare, quello che tollero meno è il dover essere giudicata perché io il cane l’ho comprato. E quindi giù con ‘quanto l’hai pagato??’ ‘ma sei matta con tutti i cani nei canili?!’
        È vero i canili ne sono pieni, ma i cani del canile o un trovatello per la strada ha anche una sua storia che io nn conosco e delle caratteristiche caratteriali che io potrei nn saper riconoscere o gestire. Quando comprai Hickok, un flat coated retriever, mio figlio nn aveva nemmeno un anno e cercai una razza che oltre a piacermi fisicamente avesse delle caratteristiche caratteriali di un certo tipo, e devo dire che mai una scelta è stata così fortunata.

  19. Sono d’accordissimo con quanto scritto dal Sig. Marcello. Proprio in questi giorni ho fatto una battaglia per far capire che se un cane non ha il pedigree, 1° non é un cane di razza e 2° al massimo può costare un centinaio di euro (giusto per le spese veterinarie sostenute)ma mai 800-100 euro. Purtroppo i programmi nelle scuole per favorire ed educare ad una sana cinofilia, non dipendono dai vari enti di formazione per educatori ma dai plessi scolastici i quali non hanno pecunia e, con i tagli effettuati negli ultimi tempi, tra un po’ si troveranno costretti a sponsorizzarsi anche la carta igienica.

    • Grazie per il “signore”! 😀
      Tanti di noi cinofili, non cinofilosofi, si da da fare gratis, o al puro costo di una trasferta, per cercare di spiegare e di far comprendere cosa è e cosa fare con un cane. Sono convinto che se una scuola richiedesse il supporto di qualche gruppo di questo genere non ci sarebbero reali problemi di costi. Il problema è che non lo fanno, eppure la presenza di PET nelle nostre case ha ormai assunto dimensioni importanti. So che ci sono problemi igienico-sanitari, autorizzazioni che i presidi devono chiedere… però basta volerlo fare per riuscirci. 😉

      P.S.
      Quando mio figlio andava alle medie, il secolo scorso, avevamo organizzato un comitato di genitori che, tra le altre cose, ogni tanto sponsorizzava la carta igienica! 😉

      • Sono d’accordissimo per l’istruzione nelle scuole! Sarebbe una manna dal cielo..io fare provare (oltre ad insegnare il rispetto) anche ad assumersi alcune delle responsabilità di avere un cane..tipo che ne so..spazzolarli, raccogliere ogni tanto la cacca..Mi sa che da quel momento avremmo molti meno scatole con fiocco a 4 zampe sotto l’albero e quindi meno cuccioli che “oddio mordicchiano il bambino e il bambino piange!” o che “non ce la faccio a fare tutto da sola e mio figlio non si interessa più” nei canili..

      • Ciao Marcello, La formazione nelle scuole sul tema relazione uomo-cane è un compito istituzionale dei servizi veterinari delle ASL; nella mia ASL gli incontri nelle scuole sono moltissimi, solo io, quest’anno, ne ho fatti 26, di due ore ciascuno, e sempre accompagnato dal mio cane. E ci sono almeno due altri colleghi che se ne occupano al mio pari. Non ho mai avuto problemi con autorizzazioni o timori per l’incolumità, evidentemente da noi è una cosa talmente consolidata che nessuno se ne preoccupa. Personalmente sono supportato da una onlus estremamente attiva e collaborativa e a volte capita di andare nelle scuole con 5 o 6 cani contemporaneamente. Senza contare che, con la suddetta onlus, facciamo anche incontri con portatori di handicap (almeno una decina all’anno), corsi formativi per proprietari di cani ed iniziative varie tipo “apericani” e puppy-party.
        Bell’articolo, molto interessante!

    • Magari costasse solo 800-1000 euri, ad una mia amica per uno Shat-zu le hanno chiesto 1.500 euri, il marito manco ci arriva ad uno stipendio tale, ne prende solo 1.300 e deve sgobbare un mese intero e pagarci perfino l’affitto, le bollette e devono mangiare.
      Prendere un cane in allevamento autorizzato è roba da chi ha i soldi fuori delle tasche, o avranno il doppio stipendio, perchè quando poi lo hai preso non è affatto finita e gli serve di tutto e di più e tra vaccinazioni, sverminanti e varie ed eventuali ogni mese costa ancora più di una rata di una macchina, semprecchè non abbia anche qualche malanno, altrimenti tra analisi e veterinario e medicinali finisci proprio sotto zero!

      • Chery, anche il cane di canile ha bisogno di vaccinazioni, sverminazioni e quant’altro… e ovviamente può ammalarsi, avere incidenti eccetera eccetera. Quindi il tuo discorso sta in piedi “a metà”.
        E’ vero che un cane ben allevato costa più del cane del cagnaro o di quello tirato su dalla Sciuramaria… ma la qualità ha sempre un prezzo, in questo caso dovuto soprattutto alle spese altissime che devi sostenere se vuoi allevare BENE. Ad accoppiare Fufi e Bubi son capaci tutti, a selezionare cuccioli sani, belli e di buon carattere no. La differenza costa (sia all’allevatore che al cliente).

        • Non metto in dubbio che vi siano delle spese, ma 1.500 euri sono 3 milioni di vecchie lire, non so…e comunque io non ci sono proprio entrata in questo giro affaristico a caccia dell’allevatore serio o non serio: vi sono tanti cani con tanto di pedegree sui forum che si stanno rivelando una vera BIDONATA ed infatti il mio suggerimento è stato di DENUNCIALI e di vedere bene a chi affidare i proprio risparmi preziosi di questi tempi di magra, perchè poi passi un guaio nero anche con le spese veterinarie quando le ossa del cane, con cotanto pedegree, senza una ragione apparente, si ritirano e si necrotizzano da sole a 9 mesi…non si scherza Redazione con la gente che viene presa per i fondelli dai cagnari autorizzati ENCI ciò è oltremodo grave, non trovi?
          Se dovessi un giorno comperarlo un cane di razza baderei bene dove andare e prima di fare un passo falso chiederei al mio veterinario di fiducia se cani provenienti dall’allevamento “Tal dei Tali” ha dato a persone cani con tare ereditarie e si è fatto pure pagare profumatamente.

          • Chery, ho come la vaga impressione che tu conosca qualcuno a cui è capitato un casino con un cane di allevamento: ma guarda che le malattie possono colpire qualsiasi cane, di razza o non di razza. L’allevatore serio fa tutti i possibili (e costosi, come ti dicevo) controlli che gli consentano di mettere in riproduzione cani il più possibile esenti da malattie ereditarie… ma non è che questo basti a garantire che il cane non si ammalerà mai (MAGARI!).
            Poi, se posso darti un consiglio… lascia perdere il consulto col veterinario di fiducia: a parte il fatto che non credo possa darti informazioni del genere (c’è anche un segreto professionale da rispettare…), non puoi pensare che i cani di un allevatore finiscano tutti da quel vet lì: quindi avresti comunque una visione parziale, perché magari lui ha visto l’unico cane malato e tutti gli altri sono sanissimi… oppure ha visto l’unico cane sanissimo e tutti gli altri sono marci.
            La scelta dell’allevatore giusto non si fa così: si chiede intanto consiglio al Club di razza per avere qualche indirizzo fidato… ma poi si va, si guarda, si parla, ci si fa mostrare tutta la documentazione possibile (almeno quella sanitaria), si utilizzano i propri occhi e il proprio cervello. Se tutti facessero questo, anziché partire di testa davanti al cucciolo e non capire più niente, le puzze di bruciato le sentirebbero forti e chiare anche i meno esperti. Purtroppo è difficile riuscire a ragionare davanti a una cucciolata… ed è proprio su questo che giocano i cagnari.

          • Ciao Redazione, si è una persona su di un forum, mi piace andare a ficcare il naso un po’ dovunque, ma non sapevo del Club, grazie per queste informazioni che sono utili per tutti e non credo assolutamente che tutti gli allevatori autorizzati siano loschi, ma non tutti sono perbene, ciò mi sembrava giusto e saggio dirlo anche agli altri utenti: occhi aperti e siate molto cauti nello scegliere non solo il canino più giusto ed idoneo per la vostra personalità ma anche che sia effettivamente proveniente da genitori sani e belli. Ciao buon lavoro e scusate l’intrusione.

          • Sono senza parole!!!!!
            Ho visto poco fa un annuncio su di un noto motore di ricerca dove è pubblicato un annuncio di un privato che VENDE alla misera somma di 1.200 euri sonanti un cucciolo di bassotto meticcio: avrà pensato siccome gli allevatori lo vendono a 2000 euri gli faccio lo sconto di 800? Ma che andasse a sfruttare altre risorse per fare i soldi sulla pelle di questi poveri esserini!

          • se riesce a venderlo, un bassotto senza pedigree per quei soldi.mi sa che più di 500 non riesce a spillare… per esperienza (di persone che conosco).
            uno ci prova…
            vendono anche cellular eusati di un annoe passa al prezzo che li trovi nuovi ora, quindi più che li vendono, li mettono in vendita. poi è da vedere…

          • Ciao Lupi, piacere di conoscerti, ma quali 500 euri, senza una garanzia chi scemo gli regala 1 milione di vecchie lire, per me farebbe bene a zappare la terra!
            Una signora che conosco al paesello dove abito ora, che ha invece una bassottina con Pedigree, ha trovato un altro bassottino maschio, sempre legalmente certificato per fargli fare un paio di cucciolate, che cià i parenti e gli amici già tutti prenotati che le stanno addosso, glielo chiesi perchè credevo la volesse sterilizzare come farò invece con la mia meticetta, e volevo sapere chi veterinario avesse scelto e per quale tipo di sterilizzazione avesse optato.
            La gente si stà organizzando così, per una famiglia normale è troppo oneroso un cane da 2000 euri di questi tempi, ma il cagnaro improvvisato che si vuole arricchire sfruttando il suo cane personale deve trovare il forloccone che ci casca in tondo.

          • conosco una famiglia che ha fatto coprire la bassottina, presa pura ma senza pedigree, da uno stallone abbastanza richiesto, di solito vuole 1000 a loro ha chiesto “solo”500. allevatore famoso della zona eh… guarda un po.
            nati 3 cuccioli, uno era così bello che il proprietario del maschio gli fa “se vuoi gli troviamo un pedigree” e quasi quasi se lo voleva prendere lui.
            come, non lo sai che anche questo è il mondo della “cinofilia ufficiale”
            e si… due li han tenuti uno venduto a 500.
            c’è chi li prende, c’è chi appunto “tanto non devo far ele gare” e preferisce pagare un comunque el cane, 500 che non 1000 (2000 mi sembrano un po troppi a meno che non prendi il figlio del megacampione)

            benvenuto nel mondo della “cinofilia ufficiale” e dei “pedigree che sono la satoria del cane”… se fossero i loro… però.
            ah… loro non l’han fatot per soldi ma come tanti, per avere un cucciolo dalla loro cagnolina, per il piacere di vederli nascere e crescere, giusto o sbagliato che sia, non stiamo facendo processi alle intenzione, ma è solo per dire, non pensar lo si faccia per soldi… non sempre almeno.

          • Penso che un vero allevatore che ami i cani lo debba fare per pura passione e non per viverci, che poi ne guadagna anche qualcosa, ma come secondo mestiere e quantomeno ne esca delle spese sostenute ben venga, ma deve ASSICURARE all’italiano medio con tanto di famiglia al carico un cane di qualsiasi razza esso sia, SANO e carino, senza tare e di quella razza con Pedigree Ufficiale a 500 euri, MASSIMO! quanto un costo di un telefonino ultima generazione, il mio è da 50 euri e ti assicuro che funziona alla grande!
            Poi, se avesse un Campione nel suo ranch che vale soldoni, quelli da esposizione, allora i figli se li può vendere anche 10.000 euri agli intenditori e che sono abbastanza quotati nelle loro rispettive banche, lì il discorso cambia completamente, è un lusso, come comperare il SUV, ma la marca che fa anche il Suv, produce LEGALMENTE anche la utilitaria per la gente comune come me e tanti altri, che desiderano da tempo un cane di quella razza ma si devono accontentare di un altro cane che non sarà mai quello che volevano e che quindi sarà trattato sempre come un cane di serie C due.

          • Non capisco perché uno non possa fare della sua passione un lavoro: io la penso esattamente al contrario, e per questo ho sempre cercato di vivere con quello che amavo fare (avere a che fare con i cani e scrivere). Non credo che nessun lavoro onesto possa essere condannato, tantomeno se è frutto di amore e passione… non sei d’accordo?
            Da condannare sono i “non” seri, ovvero quelli che vendono il cucciolo a 1000 euro non perché ne abbiano già spesi 800 per allevarlo, ma perché appartiene alla razza di moda. Però, siamo sempre lì: questi sono cagnari e non allevatori.
            P.S. Se io avessi venduto i miei cuccioli a 500 euro sarei andare a dormire sotto i ponti dopo due cucciolate.

          • tesoro…

            si è provato a speigare tante volte. ti assicuro che anche vendendo a 1000 e facendo le cose a modo i soldi non bastano, è una passione e se ne devono comunque aggiungere. perchè voi colete il cane sano, lo volette pagare poco, vi indignate se un allevatore riaccasa cani che non possono essere riprodotti, ma per darvi i cuccioli sani (e comunque non è garantito perchè alla fine è la natura che decide) quelli che non sono a posto non vanno riprodotti e vanno “scartati” ma dalla riproduzione. e uno non può accumulare 15 cani nella speranza di trovarne finalmente uno che possa riprodurre, che presto invecchierà e comunque non può riprodurre in eterno e diventerà a carico e basta pure lui. e neanche uno può fermarsi 10 15 anni di allevare finchè non muoiono di morte naturale quelli da non rièprodurre che si sono accumulati e che costa curare emantenere.
            credimi
            VOI NON NE AVETE UN’IDEA
            senno sareste voi a dire guarda, so che ti fai il mazzo ti sbatti ci rimetti, ci dai l’anima in tutto ciò sono IO che non ti voglio dare meno di 1000 euro
            ma la gente no, la gente pensa sempre e solo al suo interesse

            e paragona i cani allo smartphone, anzil spende 700 per quello di ultima generazione ma non pià di 500 per un culo così fatto per darvi sto kaiser di cane sano e col pedigree…

            che pena

          • “Voi volete” a me non lo dici perchè a me del cane di razza me ne frega una benemerita mazza, e fortunatamente altrimenti mio marito che per portare a casa molto meno di 2000 euri al mese deve buttare il sangue un mese intero e con lui centinaia di operai ed impiegati e TUTTI devono pagare le tasse perchè lo Stato se le sfila da solo, se a me passava per il cervello di andarmi a comperare, come avrei forse desiderato un maltese LEGALE da 2200 euri se femmina e solo 1600 se maschio, mi INCHIODAVA alla porta di casa e chiamava la neuro per farmi internare, perchè a noi i soldi servono per pagare anche l’affitto, le bollette e vestirci, il parrucchiere me lo sono dimenticata da anni e i soldi li spendo solo per i miei adorati cani, cominciando dalle pettorine Julius K9, al mangime Orijen e in aggiunta anche il macellaio, che il centenario mangia solo casalinga ed ha bisogno di cure quotidiane per reggersi ancora sulle zampe artosiche, ed i piccolini abbisognano ancora di finire i vaccini annuali, la femminuccia della sterilizzazione che ammonterà a più di 300 euri, e non ti dico gli shampino e districanodi per il meticcio maltese-barboncino che poi somiglia molto ad un havanese con il suo pelo fluttuante e meraviglioso.
            Un domani, quando il mio cane anzianissimo non vi sarà più, potrebbe essere che aggiunstandosi le cose in Italia, potrei anche pensare a prendere una canina di razza, sempre piccola taglia e che non muta il pelo, perchè allergica al sottopelo che contiene gli acari della pelle del cane da dopo aver subito un intervento alquanto invasivo al mio naso, e vedremo come e se la Legge potrà dare la possibilità anche ad una famiglia di italiano medio ad acquistare per esempio una Shatzu con certificato di sana e robusta costituzione, anche senza che sia figlia di campioni, ad un prezzo equo anche per noi, altrimenti si aspetta la signora a fianco che faccia figliare la sua bellissima bassottina e gli si fa un bel regalo e si continua a vivere in pace in famiglia. Ciao!

          • io dico “voi” a chi sta dialogando con me asserendo alcune cose , fra cui massimo 500 eueo”, cose che io sto controbattendo o spiegando.
            punto.

            detto questo, grottesco che pensiate che gli alelvatori, non facciano la spesa non abbiano una casa da mantenere non paghino la tari la cazzi e mazzi, non paghino tasse e affitti… o lo fate solo voi?
            solo che stare con tanti cani in casa, costa non solo denaro ma anche tempo. io ho scelto di dedicare il mio tempo a loro. ho un lavoro part time ch el’anno scorso mi ha fruttato ben 300 euro al mese, tolte le tasse che pagate solo voi per inciso, e, con la vendita dei cuccioli sono arrivata a 600 mensili, altrochè 2000 euro. ma non è possibile avere 7 cani in casa allevare e lavorare 8 ore consecutive più spostamento. tocca fare così. vivo da pezzente…e spendo tutto per i miei cani.ùche come i vostri si ammalano vanno operati sterilizzati vanno seguiti curati mangiano fanno i vaccini prendono la profilaassi per la filaria e l’antipucli ecc ecc…di 7 cani che ho, una ha 11 anni è una meticcina sterilizzata, due son displasiche, e non possono fare NULLA
            uno è giovane non si sa come verrà
            una ha 9 anni, ormai si avvia alla pensione anche lei, ha fatto una sola cucciolata, venuta male (dove ci ho solo rimesso epr un cesareo dove si son salvati solo 2 cuccioli si cui mi son tennuta quella che guarda un po è displasica e solo alla nascita mi è costata 2000 euro con sta faccenda, ed è li, che non fa un cazzo e costa da 3 anni… tanto, fra lastre e allenamenti che, visto la displasia, ho dovuto sospendere, faceva agility)
            ho una che farà l’ultima cucciolata se riesco e un’altra pure, fra un paio d’anni…
            quindi su 7 cani non ci resa molto di “attivo e produttivo” se non come prduttore di spese.
            dei 600 restati in tasca fra lavoro e cuccioli incassati l’anno scorso, molti torneranno investiti sui cani.
            guarda che vita di lusso che faccio io…
            2000 euro quasi l mese. MA MAGARI.
            inoltre, non so voi, ma io lavoro (non per i cani) a p iva e vi assicuro che lo stato ci prosciuga… ci rovina…
            vi inviterei a provare cosa sifgnifica prima di paingere perndendo quasi 2000 euro al mese…
            robe da matti…
            per me comunque la più grand soddosfazione p che qualcuno mi dica di esser contento da un cane da me allevato, passa il nervoso anche per gente come voi , che non capsice ed infierisce…

          • @ Lupi
            E chi interferisce, ti stò spiegando perchè fare l’allevatore oggi non è più un “mestiere”, prenditela con quelli che fanno fare cuccioli ogni 6 mesi sfruttando le povere canine fino all’osso e si vendono i cuccioli a 250 e 300 euri, come mestiere parallelo.
            Il cane non è un bene di prima necessità, se ne può fare tranquillamente a meno in una famiglia, è come fare un viaggio esotico, si vive uguale senza.
            Il mio caso rispecchia quello di tantissime famiglie che la Legge Italiana non tutela affatto: pur di accontentare moglie e figli, un padre di famiglia, a volte, viene costretto a rivolgersi a faccendieri, perchè oggi come oggi comperare Legalmente un cane è come comperarsi un solitario dal gioielliere, solo che con il tempo l’oro ed il diamante diventano un investimento, ti ritrovi un piccolo capitale, un cane dai 1500 ai 2200 euri, invece più passa il tempo, più invecchia e più ti viene a costare per le spese veterinarie, tenere i prezzi altissimi affinchè la gente non possa permetterseli, significa venderli solo ad una fetta molto esigua che lo richiede espressamente, ed una volta esaurita, si chiude bottega, lasciando il resto della popolazione ad arrabbattarsi alla meno peggio, questa è la realtà ora, che ci piaccia o no!

    • Standing ovation. Meticcista convinta (ne ho tre, tutti recuperati da brutte situazioni e tutti ricostruiti con tanta pazienza ma, alla fine, con tanta soddisfazione), spendo enormi quantità di tempo al nostro campo a cercar di persuadere i molti, i troppi che si annunciano come proprietari di “un labrador, un pinscher, un maremmano, un jack, uno yorkshire” (perfino “un lupo cecoslovacco”!!! indizio infallibile del disastro in corso) che i loro cani sono di razza quanto una falsa borsa di Vuitton è una borsa di Vuitton. Perché il maledetto principio è lo stesso: faccio bella figura con poco. E giù con lo spiegare… tutto quello che abbiamo letto sopra. Effetti scarsi, a frittata fatta. In parallelo, giù con lo spiegare a proprietari di meticci figliatori la necessità della sterilizzazione… uguali effetti e sottile sensazione di passare per una rompic…
      Una curiosa constatazione: ho passato molti anni in un campo situato in contesto urbano. Lì, meticci come si deve e cani di razza come si deve. Nel campo attuale, che si trova invece in un quadro geografico di paeselli e cittadine, pochi meticci e un esercito di similrazze. Qualcuno può confermare questa esperienza?
      E infine un interrogativo senza risposta (o forse con risposta troppo facile): come la mettiamo con i tantissimi pedigree dell’Est, buoni giusto per incartare il pesce, che l’ENCI accredita con la più grande disinvoltura?

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