venerdì 29 Marzo 2024

I cani degli homeless

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

homeless5di VALERIA ROSSI – “Puoi scrivere qualcosa sui cani dei senzatetto?” , mi scrive Francesca su FB.
La richiesta mi ha un pochino spiazzata, perché in realtà fatico a scrivere di ciò che non conosco, e questa è una realtà di cui non so praticamente nulla.
Li vedo, certo: come tutti.  Mi domando – come credo faccia qualsiasi cinofilo – se quei cani siano casi pietosi da salvare, o se magari abbiano trovato la miglior dimensione possibile del rapporto cane-uomo (sempre insieme, sempre in piena collaborazione, sempre legati a doppio filo come dovrebbe essere per tutti i membri di un vero branco, intra- o inter-specifico che sia).
Qualche tempo fa c’era stata una proposta di legge (o un’ordinanza, non ricordo bene) che avrebbe voluto togliere i cani agli homeless, e ricordo che mi ero inalberata parecchio: perché togliere il cane a qualcuno che magari ha proprio “solo” quello come punto di riferimento, come compagnia, come ragione per vivere?
Poi ho pensato che sì, forse c’era anche chi i cani li sfruttava senza amarli, per esempio per l’accattonaggio, così come in molti casi si sfruttano i bambini: e in quei casi, magari, sarebbe stato giusto salvare i cani.

homeless1Purtroppo, come molte altre persone, anch’io sono sempre prontissima a prendere posizione nel sociale stando dalla parte dei più deboli… a parole, però.
Perché poi il mondo dei “veri” deboli è così lontano dal mio che non riesco a capirlo davvero, e non ho la forza morale di provare a conoscerlo più da vicino. E’ un pianeta alieno, di cui posso parlare scaldandomi e infervorandomi: ma metterci il piedino sopra per scoprire com’è “dal vivo”… embe’, fa paura.
Mi dichiaro, quindi, colpevole di non aver più seguito gli sviluppi di quella proposta o ordinanza che fosse: in realtà non credo che abbia mai avuto un seguito, perché di mendicanti o di homeless con i loro cani a fianco si continua a vederne.
Ho visto anche, nei giorni scorsi, qualche bella notizia che li riguardava: da quest’anno il Comune di Milano, grazie all’interessamento del sindaco  (vi ricordate il tormentone “colpa di Pisapia”? Stavolta diciamo “merito di Pisapia”, va’!),  ha aperto le porte dei dormitori pubblici anche ai cani (questo, almeno, riportano diverse fonti – per esempio TGcom24 – anche se tra i commenti si legge qualche perplessità perché non si capisce se davvero questo servizio sia già attivo).
L’iniziativa pare sia stata condivisa anche dal Comune di Bologna
Anche l’Oipa  e Animal City hanno pensato ai cani degli homeless con una serata di raccolta-scatolette (e non solo) che si è tenuta il 16 dicembre scorso.
Tutto questo, però, è semplice cronaca… mentre credo che la richiesta di Francesca fosse rivolta al lato etico, morale, sociale di questo tema. E lì, purtroppo, posso solo ribadire che non ho le idee chiare.
Sono sicuramente contrarissima a “togliere i cani” (per metterli dove, poi? In qualche canile lager?) ai senzatetto: sono sempre e comunque dell’idea che i più sfortunati tra gli umani vadano aiutati e non ulteriormente puniti per la loro sfortuna.
Certo, neppure i cani dovrebbero pagare per colpe che non hanno: ma se è vero che in certi casi forse vengono semplicemente sfruttati (e questo non posso accettarlo), sono convinta che in molti altri casi vengano molto amati.
Anche più di quanto non li amiamo noi che siamo così convinti di “tenerli benissimo” solo perché hanno la cuccetta di Gucci e mangiano il superpremium da millemila euro al sacchetto.

homeless4Ecco… tutte queste considerazioni le stavo facendo dopo aver letto la prima riga del messaggio di Francesca, quella in cui appunto mi chiedeva: “Hai qualcosa da scrivere sui cani dei senzatetto? ti prego, fallo…”
Soltanto dopo ho letto il resto del messaggio: e così mi sono resa conto che le cose da dire, quelle vere, quelle che contano, le aveva già scritte tutte lei.
Quindi, al di là della cronaca e delle informazioni (non troppo utili, purtroppo, visto che non credo che il mondo pulluli di homeless che leggono “Ti presento il cane”…), quello che posso fare è prendere ciò che mi ha raccontato Francesca e copincollarlo pari pari qui sotto: invitando tutti a leggere, pensare, riflettere come ho fatto io dopo aver letto queste parole.
Non so se, una volta pubblicata questa piccola storia, per me cambierà qualcosa. Non so se domani (sempre che non siamo tutti impegnati ad affrontare la fine del mondo, ovviamente!) sarò capace di fare qualcosa di più per questa umanità invisibile che si accompagna ad altrettanto invisibili quattrozampe.
Un po’ lo spero, un po’ sono sicura che – mannaggia a me – verrò assorbita molto di più dal pensiero di cosa preparare per il cenone che da quello di come passeranno il Natale gli homeless, cane-muniti o meno.
Voglio credere, però, che qualcosa di queste parole possa restarmi dentro. E spero che resti dentro a tanti altri lettori.
La storia di Francesca è questa qua, è scritta evidentemente di getto ma non ho voluto toccare nulla perché è “giusta” così, spontanea e un po’ incasinata com’è:

“Oggi passeggiavo per regali natalizi in corso Buenos Aires (Milano) e mi sono sentita una merdaccia, te lo giuro, la caccola più grande del mondo… sul marciapiede un signore abbracciato al suo cane. Un cane bellissimo, un pastore tedesco più pastore tedesco del pastore tedesco.
Sai perchè mi sento tutt’ora una merda? Perchè se non avesse avuto il cane non solo non l’avrei guardato, tantomeno mi sarei fermata, e lo dico con molta sincerità.
Mi sono fermata per il cane: qui fa un freddo maledettamente freddo, il signore con un maglione, il cane letteralmente sdraiato sulle sue ginocchia, più coperto di lui. Il cane più pulito di lui. Il cane più in salute di lui, il cane grasso e lui pelle e ossa.
Quando mi sono fermata ho pensato: ma che cazzo fai? Guarda quanti soldi in cose inutili hai speso per gente che il TUO cane lo schifa, anzi schifa i cani in generale, gente che spesso spara sentenze anche sulle altre persone, persone che non sanno amare niente e nessuno, che non capirebbero proprio tutti i pensieri che in questo momento mi frullano per la testa.
Guarda quanti soldi hai speso per chi queste persone non le vede nemmeno da lontano.
Allora gli ho regalato i 10 euro che avevo “spicci” in tasca, e mi sento tuttora ancora più una merda. Perchè ancora mentre lo facevo ho pensato al suo cane, e non a lui, sapendo che probabilmente quei soldi li avrebbe spesi per il cane e non per mangiare lui.
Ho pensato: e se lui muore, il cane che fine fa? Solo ripensandoci e ripensandoci e pensandoci ancora mi sono resa conto di una cosa: che quel cane non avrebbe voluto stare in altro posto se non là. Che se lui non ci fosse più, quel cane non vorrebbe nessun altro.
Forse solo chi non ha niente è capace di dare vero amore e ricevere vero amore; di creare un rapporto simbiontico, di ricevere tutto, ma proprio tutto da chi non sa fare altro che dare (il cane).
Queste persone non hanno bisogno di educatori, addestratori, cinoquellochetipare. Hanno già qualcosa che noi non abbiamo, sanno vedere ciò che noi non vediamo. Spesso incontro nei parchetti, la sera, i cani a spasso con le cameriere filippine dei loro padroni. Vedo cani che forse odiano la vita che fanno, e gente che non sa che merda di vita fa, nei sentimenti soprattutto. Quell’uomo là non aveva bisogno dei miei soldi, forse ho fatto di più solo fermandomi e guardandolo negli occhi, e non sa certamente quello che ha fatto per me.
Mi ha fatto anche solo per un momento “vedere” quanto forse, anche in quelle condizioni, lui sia più felice di me, quanto abbia più di me anche se non ha niente. Mi ha fatto rendere conto ancora di più di quanto siano sciocche le pippe mentali che mi faccio, le cazzate a cui penso, che davvero sono solo cazzate.
Lo devo ritrovare per forza. Devo trovare un modo per ringraziarlo, lui e il suo cane.”

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68 Commenti

  1. Personalmente ho vissuto per strada 4 anni, proprio a Genova tra l’altro, 12 anni di rave alle spalle e posso dire con assoluta certezza che in quegli ambienti ci sono persone degne come dei grandissimi coglioni!!
    Ho visto coi miei occhi chi per mancanza di soldi saltava pasto e comprava la scatoletta al cane e chi faceva saltare il pasto al cane senza tanti problemi, ho visto coi miei occhi cani perduti alle feste, con lo sguardo disperato, affamati e assetati mentre i loro padroni erano chiusi in qualche furgone e del cane se ne erano proprio dimenticati, ho visto cani in “trip” per aver mangiato il vomito di non si sa chi…sono contrarissima alla presenza di cani a questi eventi, perchè anche se il padrone se ne occupa l’ambiente non è certo quello giusto, troppa gente, troppo rumore, cani sdraiati a due centimetri da un muro di casse da 40 kilowatt, rassegnati, che per paura di perdere di vista il loro padrone accettano di farsi torturare le orecchie, senza contare tutti gli annunci del tipo: “ho perso il cane alla tale festa qualcuno l’ha visto?”…hai perso il cane??? coglione!!! forse bastava non portarlo, forse bastava non prendersi un cane…eh ma il cane è uno status quo..fa figo andare in giro col cane fa più “punkabbestia” si sa; io i miei cani non li ho mai portati e se proprio non avevo persone fidate a cui lasciarli non ci andavo…ora che ho un cucciolo di 7 mesi non vado proprio più.
    In ogni caso, ripeto, oltre alla grande massa di idioti ci sono persone che amano i propri cani più di se stessi…ad esempio sempre a Genova girava un francese..un ex poliziotto della compagnia cinofila…quando il suo compagno pastore tedesco dovette essere abbattuto perchè cardiopatico ha lasciato la polizia ed è scappato col cane, è finito per strada e i soldi che guadagnava con la “colletta” li spendeva in medicine per il cane e scatolette.
    Ho amici che hanno rischiato la morte per assideramento per aver dormito all’aperto in inverno senza coperta…la coperta era per il cane.
    Inoltre vorrei sottolineare che si tra barboni e “punkabbestia” c’è una grande differenza, e la differenza sostanziale è che spesso e volentieri i punkabbestia sono ragazzini figli di borghesi che fanno vita di strada per scelta e per darsi un tono ( alla scusa politica ormai non ci credono più neanche loro) i barboni spesso e volentieri sono persone moooooooolto sfortunate che di scelta non ne hanno.

  2. Lacrimuccia di Natale numero duemiliardiottocentomilioni
    Trovo sempre commoventi le storie dei senzatetto e dei loro cani.
    A Mestre c’era un barbone che ne possedeva uno raccolto dalla strada (cioè un tizio probabilmente dotato di casa-lavoro-macchina l’aveva abbandonato cucciolo e questo qui se l’era allevato pur non avendo di che vivere per se stesso). Quando l’uomo morì (a cinquant’anni per un tumore) il cane fu “adottato” dagli altri senzatetto amici del vecchio proprietario. Questa gente non aveva il minimo rispetto di sè e della propria salute, il 90% della giornata vagavano ubriachi da un giardinetto all’altro cercando di conservare le poche cose che possedevano, ma il cane… pareva un principino! A parte qualche volta che gli davano del vino per farlo stare buono, nessuno di loro lo ha mai maltrattato, nè sfruttato per chiedere la carità; un veterinario si occupava di lui gratuitamente, qualcuno gli regalava del cibo e non l’ho mai visto patito come gli umani che lo accudivano, d’inverno gli mettevano un cappottino per proteggerlo dal freddo. Una sera una signora lo ha trovato a vagare per la strada senza collari nè medagliette, ci ha chiesto chi fosse ad aver perso il cane, e noi: è dei barboni! Non ci voleva credere, così pulito e ben pasciuto, addirittura con l’impermeabile. Gliel’ha riportato, ma dopo poche settimane la asl si è palesata (per i NOVE ANNI precedenti non si erano minimamente preoccupati) e lo hanno sequestrato perchè “maltrattato”. Spero che Entoni abbia trovato famiglia e stia bene adesso, perchè quei barboni gli volevano seriamente bene e facevano non pochi sacrifici per curarsi di lui, sicuramente più di quanto facessero per se stessi.

  3. Ho letto l’articolo col magone, e mi è venuto in mente uno dei miei libri preferiti di sempre. la storia di un uomo, un senza tetto e di un cane… il libro si chiama Zorro, di margaret mazzantini, è un libretto di veramente poche pagine, in un ora lo si legge, Valeria, te lo consiglio, se abitassi più vicino te lo regalerei per Natale 🙂
    e lo consiglio anche a tutti gli altri..

  4. Io credo invece che la maggior differenza nelle definizioni “pukabbestia” e “barbone” siano i dati anagrafici!
    E le differenze interne invece sono altre, e vanno al di là di queste 2 definizioni.
    L’ 80 % della gente è per strada per problemi familiari ( dipesi da altri o dai propri comportamenti. Ma di solito c’è sempre una radice nel passato familiare). Fra i giovani, solitamente definiti punkabbestia, i motivi sono legati per lo più ai genitori. Per gli adulti, di solito definiti barboni, alla passata vita di coppia.
    Di persone davvero per strada per scelta ideologica, senza condizionamenti esterni, ce n’è davvero poca. E in tal caso non c’è uniformità di età (c’è anche chi decide di andare per strada a 40-50 anni e che nessuno, vedendolo, definirebbe “punkabbestia”). E anche nel caso della scelta vi è sempre una radice importante (qualcuno che si alza al mattino e dal nulla decide di andare per strada non credo proprio che esista).
    La differenza maggiore fra la definizione “punkabbestia” e “barbone” sta nell’aspetto esterno.
    In entrambi i casi per il resto le storie di vita sono spesso simili, il cane appresso pure e ciò che consegue dalla storia di vita pure (ossia buttarsi su alcool o droghe, in dosi più o meno massicce e prese con più o meno costanza. O avere problemi con la giustizia).
    Per quanto riguarda le idee politiche non credo che siano la causa ma la conseguenza.

    Insomma, una ragione c’è sempre, a prescindere dall’età. Anche perchè stare per strada è tutt’altro che semplice e le conseguenze ci sono…

    • hai le idee un po’ confuse mi sa.. e dici di averle frequentate ste persone. Sorpresa: anche io, e guarda un po’, un gruppo di punkabbestia proprio di Genova (mi pare dicessi di essere di là, no?). e ti assicuro che a detta loro il motivo era “politico”, di ribellione sociale. poi si le cose si mischiavano con problemi per così dire familiari: per così dire perchè, come hai detto tu, una casa la maggior parte ce l’avevano, e la ribellione verso ciò che gli era imposto dalle famiglie era il motivo, non un malessere “vero”, e ti assicuro che non certo le differenze con i “barboni” erano solo nell’aspetto… indifferentemente dall’età, lo ribadisco: una cosa è avere un posto dove tornare e qualcuno che comunque ti ama cui chiedere aiuto. altra cosa è “essere costretti” e non avere niente e nessuno. LA DIFEFRENZA è SOSTANZIALE. Tu stessa hai detto: “La mia realtà era quella di una ragazzina che si ribelleva ma che a casa poteva tornarci, strisciando ma poteva tornarci”, non è ciò in contraddizone con quello che hai scritto qui sopra?

      • Non ritengo sia in contraddizione. Ma non ho voglia di spiegare qui perchè io mi volessi ribellare…. Qui a Genova tutte le persone che conosco che stanno/sono state per strada hanno dei problemi familiari all’origine. Chi ha i genitori con problemi di alcool o droga, chi ha perso un genitore, chi ha un padre violento, chi ha solo un genitore che cambia relazioni ogni 2 per 3 e si appoggia alle case di quelli con cui sta, chi ha una madre borderline… Le idee politiche subentrano dopo.
        E mi sembrano chiari i motivi.
        Di persone con una bella storia di vita e che potevano serenamente scegliere un’agiata vita casalinga io non ne ho mai vista….
        Se poi vogliamo dire che di gente con problemi al mondo ce n’è tanta e non tutti stanno per strada, ma reagiscono diversamente è un altro discorso.
        Infatti esistono persone con situazioni analoghe agli esempi sopra descritti che hanno fatto scelte di vita totalmente diverse!
        Ma lì la questione sta nel come reagisce la propria testa…

  5. scusate ma i così detti “punkabbestia” non sono proprio la stessa cosa dei “senzatetto”, l’unica cosa in comune tra i due è il “non avere una casa”, il vivere per strada insomma… di solito i punkabbestia anzi vivono in gruppi di persone, e la motivazione è più, diciamo, “politica” che non sociale, di rifiuto verso la società, è un movimento più “anarcopolitico”, è una scelta motivata da ragioni che vanno nel senso della contestazione della società attuale, del capitalismo, delle regole comuni. Quantomeno, se così si definiscono, dovrebbe esserlo, se si va a vedere la storia di questa “definizione” di categoria di persone. I “senzatetto” hanno motivazioni un po’ diverse nel loro stare per la strada, non confondiamo le cose per favore. Una cosa è scegliere, un’altra essere costretti a vivere per strada: altro è chi non ha più una famiglia, una casa, un lavoro, soldi, e che non può far altro che trovare un modo per arrangiarsi, al di là delle “motivazioni” qualunque esse siano.

  6. quando la mia pitbulla era cucciolona c’erano + punkabbestia x genova (ora la crisi economica li ha fatti migrare o dispersi), e erano fra i pochi sempre felici di far giocare il loro cane con la mia non avendo pregiudizi sui pitbulli e avendo in genere cani EDUCATISSIMI ED EQUILIBRATISSIMI.. Erano cani sani, sennò non li avrei fatti giocare con la mia che infatti quando prese la scabbia fu ad un concorso di agility da un border…
    Non serve regalare loro scatolette x cani (ok, può andare ma non è la cosa prioritaria: sti cani hanno in regalo mangime scarti di macelleria e molto cibo infatti spesso sono in gran forma), ma SERVE regalare cappotti x cani della taglia del cane (soprattutto IMPERMEABILI) e COPERTE tipo piles che sono calde leggere e tengono un po’ l’acqua oltre ad asciugare presto. Possono servire come regali corti guinzagli che NON verranno usati ma servono se un vigile chiede loro di legare il cane, e museruole di fettuccia x lo stesso motivo (ma NOn roba ingombrante e pesante: il senzatetto porta tutto dietro); serve regalare un telo impermeabile al senzatetto o un grosso impermeabile ecc…servono talvolta zaini impermeabili e capienti, ma non giacconi ingombranti e non impermeabili. Servono calzini e biancheria… NON è sempre una buona idea dare contanti perchè molti sono alcolizzati o tossici, ma SERVE se gli date il vostro numero dicendogli “se il cane sta male telefona e INSIEME andiamo dal VET e INSIEME andiamo a comprare le medicine x il cane” in modo che lo facciano SOLO se il cane ha bisogno (se hanno medicine e visita seguono le prescrizioni, il problema x loro è avere i soldi x il vet anche se in caso di necessità cercano di impietosire VET o passanti e portano il cane, ma invece spesso NON lo fanno sterilizzare e anche se hanno tutto l’amore del mondo finiscono x far sfornare cucciolate su cucciolate alle cagne credendo che sia “la natura”.
    Questa gente prova schifo x i mendicanti che sfruttano i cani x l’elemosina e che hanno infatti sempre e solo cuccioli letargici che cambiano non appena crescono troppo…
    Generalmente se uno di loro ha problemi di salute o legge da il cane ad un amico punkabbestia ma se il cane finisce in canile x loro sarà difficilissimo farlo prendere dall’amico o riprenderselo visto che spessissimo sono animali non chippati (una buona azione è portarli a far chippare e sterilizzare il cane al limite proponendosi come tutore se succedesse qualcosa al proprietario in modo da poter dare il cane ad amici del punkabbestia come lui farebbe, ma sapendo a chi si deve dare..ma questa è una cosa fattibile solo se si conosce bene quella persona)…

    I cani dei punkabbestia in genere vengono tenuti decisamente bene e arrivano ad età invidiabili (spesso vengono fatti sopprimere quando x l’età non riescono + a camminare o hano altre gravi patologie incurabili ma la cosa viene fatta solo dopo settimane di meditazione sul da farsi e non solo perchè “il cane non cammina”, no piuttosto passano mesi a portare un cane di 40kg in braccio x la città fino a che non si convincono che stia soffrendo troppo)…

    Insomma, a parte i pochi veri casi di abuso i cani di punkabbestia e senzatetto, perfino quelli di personaggi apparentemente inadatti come alcolisti e tossici, sono amati e straordinariamente ben tenuti rispetto alla media e sembrano cani felici ed equilibrati in media…
    Io leverei i cani a cery contadini che li tengono alla catena a vita e non ai punkabbestia che li tengono forse in modo molto simile a come li tenevano i primi cacciatori raccoglitori (e sarà x quello che pur senza avere alcuna abilità cinofila convenzionale i loro cani sono spesso educatissimi ed equilibratissimi a qualsiasi mix di razze appartengano? spesso i cani di punkabbestia skizzati/aggressivi non appartengono a punkabbestia ma a ragazzini sballati che giocano di giorno a fare i punkabbestia pur avendo una casa…non ne so il motivo ma in 10 anni ho osservato ciò…il vero cane dei senzatetto o dei punkabbestia è quello che sta libero sul TERRA davanti ad un supermercato aspettando il proprietario docilmente senza che nessuno gli abbia mai insegnato il TERRA RESTA e segue al piede o quasi il punkabbestia x la città + trafficata perchè non è mai stato al guinzaglio però segue bene e sempre sul marciapiede aspettando agli attraversamenti tanto che pochi di sti cani mostrano ferite da investimento pregresso, e non è mai aggressivo o insistente con umani e cani ecc..ma è amichevole con tutti)…
    Ho visto simil-pitbulls e pure un doberman puro (trovato da un punkabbestia da adulto che decise di tenerlo non trovando il padrone) tenuti sempre liberi che si comportavano benissimo, esattamente come cani che sembravano border che apparivano tranquilli e non esagitati…uno aveva un gigantesco Terranova che aveva sottratto ad una persona che lo picchiava da cucciolo, e poi la variegatissima serie di meticci di vario tipo; sono anche cani utili visto che fanno la guardia al proprietario e alle sue cose di notte e durante gli spostamenti..

    Purtroppo spessissimo sti cani non sono sterilizzati e fanno cucciolate fantasia ad ogni calore, e i cuccioli vengono dati via troppo precocemente in buona fede: bisognerebbe aiutarli a sterilizzare le cagne E castrare i maschi GRATIS, a intestare loro i cani x evitare che in caso di incidenti malanni o altro finiscano in canile e non possano essere ripresi, e bisognerebbe fare in modo che i canili diano i cani anche a queste persone dopo averle valutate come motivazioni, così da non renderli dipendenti da altre cucciolate di punkabbestia x avere un cane (tanto x molto cani la vita in canile è assai peggio di quella vita e loro prenderebbero anche cani grosi non giovanissimi o considerati brutti o di razze considerate pericolose..in pratica aiuterebbero se la cosa venisse fatta bene a svuotare i canili di cani altrimenti non adottati da nessuno: ad es ad un senzatetto non frega nulla se un cane fa la pipì in casa da adulto o soffre di ansia da separazione mentre tali cani sono poco proponibili ad una famiglia o a dei singoli che vivano in casa e lavorino fuori casa tot ore)…

    Levare i cani a sta gente sarebbe un delitto ancor + contro questi cani che alla fine vivono + che decentemente e meglio di molti cani che stanno sempre e solo in casa ad annoiarsi e sono nevrotici..
    Quelli che i cani li sfruttano x l’elemosina si distinguono molto facilmente, in primis dall’assenza di rapporto con i loro cani e dalla letargia degli stessi (non so se li droghino o se siano denutriti, malati o altro ma sono quasi sempre animali letargici e non reattivi mentre il cane punkabbestia se non anziano interagisce anche con gli sconosciuti quando è sveglio e non dorme TUTTO IL GIORNO soprattutto d’estate), oltre che dal fatto che cambiano il cane ogni pochi mesi e spesso hanno sempre solo cani cuccioli e sono evasivi se gli chiedi dove è finito il cane che avevano PRIMA….

    spero di aver dato qualche indicazione che ho capito parlando con questi individui visto che appunto erano fra i pochi con cui potevo far socializzare/giocare il mio cane senza timori ne loro ne miei..

    • anche io sono di Genova 🙂 E concordo con quanto dici (essendo fra l’altro stata “dall’altra parte” e conoscendo, di conseguenza, quasi tutte le persone di cui parli!)

  7. Mi sa che continuate a non leggere ciò che ho scritto ma a trarne vostre conclusioni…Laura dice bene che c’è chi si nasconde dietro a falsi buonisimi,ma cosa c’entra con ciò che ho scritto io?inoltre perchè vi sentite tirati in ballo?io non mi riferivo a nessuno dei presenti,anche perchè non ho idea di chi siate e di cosa facciate!!parlavo di mie esperienze,come quella che ho raccontato,perchè c’è davvero gente che al barbone non darebbe un euro ma al cane si!e mi riferivo a quelle persone lì dicendo che si dovrebbe ridimensionare un pò la situazione.E ho fatto questo commento perchè la ragazza dell’articolo scriveva che si era vergognata dell’aver notato il barbone solo per via del suo cane…per cui mi sono allacciata a quel discorso con il mio commento ma è evidente che non interessa a nessuno!

    • Io sono una di quelle che al barbone non darebbe un euro, ma al cane ha dato gli ossi, ecco perchè mi son sentita tirata in causa. E cosa c’è di male in questo? Francamente se devo dar dei soldi al barbone perchè poi se li vada a spendere in alcolici non lo faccio. Se nei pressi c’è un bar o una bottega gli compro un panino, altrimenti nulla. Sabato scorso ero al supermercato per fare spesa, ho visto il barbone, gli ho comprato una bella pagnotta e una confezione di prosciutto, ma ERO AL SUPERMERCATO, non in piena via Etnea a Catania!
      Non avrei dato nulla nemmeno ai cani -quella volta- se in quel momento non avessi avuto gli ossi nella borsa, non è che mi capiti sempre di averne con me quando sono di corsa per andare a prendere la corriera! E in piena via Etnea, a Catania, difficile trovare un pet shop… Perchè giudicare senza conoscere le situazioni?
      Ribadisco che una persona generosa lo è con i cani e lo è con gli umani, SENZA DIFFERENZE. Ma chi siamo per sentirci più importanti di altri esseri viventi? La loro vita non vale quanto la nostra? Dai tuoi discorsi, Valentina, sembra che valga molto ma molto meno…

    • Cara valentina, tu non hai capito “il punto di vista” della faccenda: Io stessa (che sono quella che ha raccontato la storia) ho detto che, probabilmente, anzi certamente, se non avesse avuto il cane il tizio non lo avrei nemmeno guardato. Perchè è il cane che ho notato, perchè è un bellissimo pastore tedesco come la mia. Solo dopo ho riflettuto, proprio su quello che dici tu: che non vediamo questa gente. Non vogliamo vederla. La calpestiamo come se fossero pezzi d’arredamento in strada fin quando non li schifiamo perchè infastiditi. Che tutti gli passavano accanto e al massimo gli tiravano i cinque centesimi avanzati. Semplicemente il cane mi ha permesso di “vedere” l’uomo, e di capire non sai quante cose…. tra cui davvero che uomo splendido è quello là.

      Non per fare “madre teresa di calcutta”, ma vi dico cosa ho fatto oggi, che deriva da tutto ieri e tutte le riflessioni che da ciò sono conseguite: sono tornata là stamatttina, c’è un supermercato, ho fatto 3 buste ed un carrello con le ruote pieno di cibo, anche per il cane certo, ma di più per lui, e sono corsa a cercarlo. Ma non c’era. In compenso ho visto quello che non avevo mai notato prima: tutte le altre persone che stavano ai lati della strada al gelo, e oggi alla pioggia, nelle stesse identiche condizioni, ma senza cane. Sai che ho fatto, e ciò è la conseguenza di avere incontrato lui ieri? ho fatto tutto corso buenos aires dando quello che avevo comprato, il più “equamente” possibile, a tutti quelli che c’erano. Uno era un ragazzo, forse non più che ventenne, che parlava a mala pena italiano, che poteva essere mio fratello tanto gli somigliava, che tremava dal freddo e che chissà da quando non mangiava. E il suo sorriso non me lo socrderò mai, stanne certa. Non perchè mi sento più buona, ma perchè mai come oggi i soldi che ho speso non sono stati buttati al vento come spesso è per tante e tante inutilità e velleità che non danno proprio nessuna ma nessuna soddisfazione.
      Poi stasera sono tornata di nuovo, ho rifatto la stessa cosa, e stavolta ho incontrato “Lui” e “Leo” (che è il cane, lui il suo nome non me l’ha voluto dire) e lasciandogli tutto ciò che avveo preso per lui, mentre mi ringraziava, io ho detto a lui GRAZIE: perchè lui, e con lui il suo cane perchè, ribadisco, se non c’era QUEL cane vicino a lui io lui non l’avrei proprio notato, mi hanno insegnato TANTISSIMO più di quanto chiunque mi possa avere mai insegnato nella vita.
      basta con le parole… Ho scritto a Vale su FB che certe volte vorrei poter fare chissà che, ma che ho capito che ci vuole una consapevolezza, che è LA CONSAPEVOLEZZA: non si può salvare aiutare e fare di tutto per tutti, ma qualcuno se solo ci fermiamo anche solo a guardarlo negli occhi possiamo davvero aiutarlo, e possiamo davvero capire ed imparare qualcosa che anche se “teoricamente” pensavamo non avevamo ancora capito…

      Concludo: gli ho chiesto se aveva un posto dove dormire, mi ha risposto: “ho un tetto nella mia auto, dormo nella mia auto”. E poi chiedendo se aveva qualcuno cui chiedere aiuto in caso di difficoltà, mi ha risposto: “Io ho Leo (il cane), lui è una buona, ottima compagnia. Il mio amico”.

      • aggiungo: non è per fare il panegirico di me stessa che vi ho raccontatop che ho fatto, ma perchè vorrei chiedervi, dovunque siate, e ovviamente SE potete, fate quello che ho fatto io. Non laviamoci la coscienza inviando soldi alle associazioni o ai volontari (lode a loro, s’intenda!), queste persone hanno bisogno anche solo di un viso, di un sorriso, di una parola di conforto, di qualcuno che si accorga che esistono. Un pacchetto di sigarette sono 5 euro che bastano per un pollo arrosto caldo. E qualcosa dato con amore è davvero azione caritatevole… Anche se è qualcosa da poco. Non ricordiamoci di donare solo quando non abbiamo più posto per i vestiti vecchi nell’armadio…

  8. Come ho scritto anche su fb, mi sono commossa e non credo ci sia da aggiungere altro se non, grazie perchè con questo articolo mi hai fatto riflettere!

  9. Io ho vissuto molto da vicino questa realtà. Io stesso sono stata in qualche modo una “punkabbestia”, quendo ero giuvane (O forse dovremmo dire pivella) e scappai di casa per vivere a Barcellona (senza una lira, quindi un pò per strada e un pò in una casa occupata). La mia realtà era quella di una ragazzina che si ribelleva ma che a casa poteva tornarci, strisciando ma poteva tornarci (e c’è tornata 1 anno dopo!).
    Vabbè, fatto sta che di gente ne ho conosciuta un bel pò…persone di età diversa, dai minorenne agli ultra 60enni. E quasi tutti con uno o più cani.
    Io credo di essere diventata una cinofila proprio allora. E proprio allora ho preso Akira, il mio primo vero cane…da un ragazzino (che a vedere com’era messo se va bene ora è morto) che aveva questa bellissima cucciola con più orecchie che altro…
    Bhe, credo che la realtà sia piuttosto multisfaccettata. Ma di persone che avessero il cane al puro scopo di scollettare non ne ho mai conosciute.
    Il rapporto è sicuramente intenso, ma francamente non romanzerei il tutto più di tanto.
    E’ intenso perchè con il cane ci si vive 24 ore su 24. E’ intenso perchè alcuni non hanno nessuno al modo.
    Ma entrambi gli elementi si ritrovano al di là degli homless o dei punkabbestia.
    Io credo che la cosa più bella ma anche più brutta a tratti sia che in un rapporto così non c’è nessuna cinofilosofia di mezzo… Il cane diventa davvero il tuo riflesso e a volte subisce anche i tuo scleri (perchè dopo che sei stato seduto 5 ore al freddo e hai fatto 2 lire e hai io geloni nelle mani…e non hai una moglie/marito , un datore di lavoro, internet o altro con cui prendertela…bhe, te la prendi col cane).Però comunque c’è una reciproca comprensione che va al di là di tutto.
    Tu devi riuscire a stare il mondo…e di conseguenza il cane deve imparare a stare al mondo.
    Insomma, c’è ben poco di romantico in realtà. Ma allo stesso tempo c’è molto di intenso e di vero.
    E io francamente credo che gran parte delle cose che impari sul tuo cane in questo modo…non te lo insegnerà mai neppure il più grande educatore della storia…
    Io ho visto tanta gente dare calci al proprio cane. Ho visto un tizio che voleva sopprimere il proprio cane perchè non voleva camminare e lui era in giro tutto il giorno per strada…Ho visto cucciolate in cui quasi tutti i cuccioli sono morti…
    Insomma…non so…contraddizioni. Ma contraddizioni alle quali secondo me non si può rispondere “sei una merda” anche se in realtà quella persona lo è….ma magari perchè per prima cosa non ama manco se stessa….
    Insomma, un gran casino. Ma eviterei sia il buonismo, sia le condanne.

    • Scusami sai, non parlo di te in particolare… Ma ho conosciuto tantissimi punkabbestia figli di papà , con la casa in centro e tanti tanti soldi che giravano con il pitt portandoselo addirittura ai rave… Con musica altissima e gente che dava le pasticche ai cani… Io a gente così il cane glielo leverei subito. È non si sa le litigate che ho fatto…

      • Io intanto non sono mai definita punkabbestia… ma una che ha 18 è stata 1 anmno per strada. E a rave ci sono andata. E Akira l’ho portata una sola volta in una rave estivo su un prato. Ma lei non si allontana.
        Francamente di gente che droga il cane non è mai conosciuta…eppure sono andata rave per 10 anni (dal 2001 al 2011). Al momento non ci vado da 2 anni e a dir la verità esco di casa praticamente solo per portare fuori i cani!
        Comunque sia non mi è mai piaciuta la cosa dei cani ai rave… alcuni se la sanno cavare, altri meno… E di cani persi ne ho visti e sentiti parecchi…
        Una delle cose che mi piacerebbe fare sarebbe pure poter creare un progetto di cinofilia connessa ai rave. Ossia un’area dedicata esattamente come quelle con le info sulle droghe…ma conoscendo bene la cosa lo ritengo piuttosto utopistico… E per il momento non mi è venuta in mente nessuna idea geniale per un progetto che possa funzionare….

        • scusa… ma secondo me non dovrebbero proprio esistere i rave. e non lo dico da bacchettona, anzi.. ne so qualcosa… ma non mi dilungo: ho visto gente calpestare gente in certe situazioni, immaginiamoci i cani… ho visto gente riportata a casa dal proprio cane, perchè il cane era più savio di loro. e gente persa, figurati i cani persi. e ho visto gente dare di ogni ai cani, non ponendosi proprio minimamente il problema di quanto male ciò possa fargli.
          perciò scusa ma te lo devo proprio dire: pensare a cinofilia connessa ai rave è proprio un’emerita cagata. qualcuno mi dovrebbe spiegare che gusto c’è a stare in un posto e ad ascoltare certa musica che puoi sentire e capire solo se sei fatto completamente. E non dirmi che non è così, perchè lo so… l’idea da cui si partì negli anni ’80 era una cosa, oggi è totalmente un’altra. Non raccontiamoci le favole. la situazione è: o sei superstrafatto, o non ci vai ai rave. e se ci vai savio, capisci che non c’è ragione di andarci, e perciò che esistano.

          • Mah….io certa musica la ascolto anche davanti al pc a casa… Ed esiste tanta gente che passa ore e ore a suonarla “in cameretta”… Quindi il discorso sulla musica lo lascerei proprio perdere. Che la situazione attuale dei rave sia prettamente connessa alla droga e, ancor meglio, alla droga usata senza un minimo di consapevolezza è certamente vero. Com’è vero che c’è gente che “nun ce la fa”.
            Ma direi che non è lo spirito originario dei rave. Guardati i documentari della Spiral Tribe che sono presenti su youtube (World traveller adventure).
            I rave sono degenerati a causa della “globalizzazione” di tutto. I mass media, il dilagare della musica elettronica in ambienti non “underground”, il boom delle droghe sintetiche fra la massa.
            E’ una storia dentro la storia…
            Motivo per cui, proprio come in cinofilia, ora ci sono varie battaglie interne…. fondamentalmente fra i nostalgici e “gli invasori”.
            Le ragioni per andarci ci sarebbero eccome. Ma per alcune possono essere oscure.
            Io personalmente al momento non ho interesse ad andarci, proprio per le suddette cause. Ma nella vita ho sempre pensato che non ci fosse ragione di andare in discoteca, ad un concerto metal o ad uno pop o al salone nautico! Insomma, tutto dipende da se stessi e dal proprio modo di intendere e percepire il mondo.

            Tutto ciò c’entra poco con i cani.
            Quindi parliamo anche di cani.
            Ribadisco che io sono contraria ai cani ai rave. Per lo meno contraria che la gente che ha una normale casa e può scegliere ce li porti (ed è la massa). Chi vive in furgone o in camper (e ci vive davvero), naturalmente si porterà anche il cane. Ma chi è davvero un traveller normalmente il cane se lo gestisce, perchè lì è con tutta casa sua e ha un mentalità un attimino diversa dal ragazzino che si è preso il pitbull perchè “fa figo”.
            Insomma, credo che capire e non generalizzare (oppure generalizzare davvero includendo ogni realtà simile anche se legale) sarebbe utile.
            E io continuo a pensare che prima o poi l’idea geniale mi verrà. Sempre se i rave assomiglieranno ancora anche solo vagamente a ciò che dovrebbero essere.

          • Cioè, stai dicendo che ai rave(io non ci sono mai stato in vita mia)danno l’MDMA ai cani? e a che scopo?

          • Perdonami, io ai rave ci andavo ma non ho mai e dico MAI visto dare roba ai cani. Ma scherziamo?
            C’è molto più rispetto per i cani in certi ambienti che per le persone.
            Poi per carità, la madre degli idioti è sempre incinta, ma può esserci il maltrattatore tra i punkabbestia come può esserci tra i direttori di banca…
            Sono d’accordo poi che ci sia grosso rischio di smarrimento e che se non si è lucidi ed in grado di badare a se stessi non si dovrebbe avere la responsabilità di un altro essere.
            Come sono certa però che un cane non si spaventi ne si stressi per la musica ad alto volume se sin da cucciolo è stato abituato così. Io stessa, lavorando spesso in ambito musicale a volumi sostenuti, ho portato il mio cucciolo a dei sound check per socializzarlo a certi ambienti e volumi audio per potermi permettere di portarmelo a lavoro in futuro.

          • Comunque parliamo anche di numeri… Ad un rave medio ci sono per le meno un 100inaio di cani. A qualche rave viene perso 1 cane.
            Io credo che anche quella singola perdita conti. Quindi di base ribadisco che preferirei che i cani non ci venissero portati.
            Ma mi chiedo in quanti altri contesti potrebbero esserci 100 cani liberi che stanno tutti assieme senza particolari conseguenze. Credo che questo in realtà dovrebbe farci molto riflettere sul grado di socializzazione, gestione ed esperienze di questi cani rispetto al “cane medio” e all’ambiente medio.
            E anche sulle persone! Non so in quanti altri ambienti potrebbero esserci un 100inaio di cani liberi, in mezzo a 500 persone, senza che scopino liti ogni secondo e altri comportamenti tipici degli umani di fronte ai cani…
            Insomma, riflettendoci credo che tutto sommato la situazione dei cani ai rave sia qualcosa di davvero fuori dal comune.

          • mi sa che abbiamo visto e vissuto cose diverse allora.. e magari anche incontrandoci. ma ci credo poco. forse dovremmo dire la verità invece che fare le favole per giustificare ad ogni costo qualcosa che si è fatto. Domanda: sarà un caso che l’MDMA è nato nello stesso periodo dei rave? che poi prima ci fossero ANCHE i principi, e non solo le droghe, com’è oggi, è certo altra cosa. Mi verrai a dire valentina che si riesce a stare svegli con la musica techno a palla davanti ad una cassa che spara a millemila per tre giorni e tre notti senza fermarsi un attimo così, perchè ci piace la musica???? A buon intenditor… e se vogliamo proprio parlare di cani, io ho ne ho viste di persone dare cose ai cani, fumargli in faccia, fargli bere birra, e tante altre… e ribadisco: non siamo su due pianeti diversi. Forse solamente io non mi vergogno ad ammettere di averle viste certe cose. proprio tu parlavi di finto buonismo… poco sopra. Il tuo cos’è?

          • Ribadisco che non ho MAI e dico MAI visto qualcuno dare droga o alcol ai cani. E che di persone che vanno alle feste senza drogarsi ne esistono (personalmente ne conosco almeno 4 ).

          • Poi può essere che ciò sia un puro caso (basta essere stati da un’altra parte in quel momento, non aver frequentato mai gente così imbecille, non essere mai passati davanti a qualcuno che faceva qualcosa del genere). Ma se io avessi mai visto una scena del genere non avrei guardato e basta… con il rischio anche di prenderle magari!
            Comunque sto chiedendo ad un pò di amici al momento è venuto fuori questo : un’amica ha visto una volta uno che voleva dare qualcosa ad un cane non suo, ci ha litigato e il tipo che non ci stava molto dentro se n’è andato rotolando; un’amica ha visto un tizio per strada che dava da bere del metadone al proprio cane, 2 amici hanno visto dei tizi che non c’entrava assolutamente nulla nè coi rave nè con la strada far ubriacare il proprio cane….
            Credo che la risposta dunque sia che all’imbecillità umana non c’è mai fine. E travalica le situazioni e gli ambienti….
            Detto questo ribadisco che io personalmente non porterei i miei cani ad un rave, salvo qualche festa estiva di piccole dimensioni in località conosciute.
            Per me comunque la questione è questa : se hai una testa pensante, al tuo cane ci badi, hai un furgone come base e il tuo cane ti sta vicino (e tu stai vicino a lui), lo puoi portare un pò ovunque! Negli altri casi sei un pirla.

  10. Io sono assolutamente contrario a qualsiasi legge per togliere i cani ai senzatetto, neanche nei casi in cui si trattasse di cani “sfruttati” per l’elemosina. Come lo distingui un cane “da elemosina”? si può riconoscere a colpo d’occhio e senz’ombra di dubbio? a chi spetterebbe l’arbitrio di sequestrare i cani presunti sfruttati o maltrattati? a quei fanatici delle guardie zoofile Oipa?

    • A me è capitato di togliere dei cani a degli zingari, si trattava di cuccioli di nemmeno due mesi che venivano usati tipo palla, se li palleggiavano e se li tiravano l’un verso l’altro. Poco prima li avevo visti dentro una scatola a fianco a loro e li usavano per chiedere l’elemosina. Usano sempre cuccioli quando vogliono intenerire la gente… Io non sono una fanatica e nemmeno una guardia zoofila ma quei cuccioli glieli ho tolti dalle mani di prepotenza. E volevo anche vedere se avevano il coraggio di dire qualcosa!

      • vabbè, nel tuo caso hai fatto bene(il maltrattamento era evidente), ma conferire il potere legale di togliere cani a proprio libero arbitrio, ad un gruppo volontari animalisti, non credo che sarebbe giusto, e potrebbe avere più conseguenze negative che positive.
        Il compito di far rispettare le leggi spetta alle forze dell’ordine, l’istituzione delle guardie zoofile composte da volontari animalisti, mi sembra una roba simile alle ronde padane, da PAESE INCIVILE!!

        Infatti capita non di rado che i cani sequestrati dalle guardie zoofile, poi in caso di ricorso vengono restituiti al legittimo proprietario, perché il presunto maltrattamento non sussiste(o per mancanza di prove)… spesso gli animalisti, vedono maltrattamenti anche dove non ci sono, e sequestrano più per motivi ideologici o personali(non è un caso che la maggior parte dei sequestri riguardano cani da caccia) che attenendosi alle leggi e al buon senso

        • Su questo punto ti devo contraddire perchè le guardie zoofile, oltre ad essere volontari animalisti, hanno gli stessi poteri di polizia giudiziaria di qualsiasi altra forza dell’ordine. Poteri non attribuiti per virtù dello spirito santo, ma per nomina prefettizia. Inoltre, qualsiasi corso tu frequenti, la prima cosa che ti dicono di NON fare è quella di fare lo sceriffo. Esperienza personale. Se i cani vengono restituiti dopo un sequestro mi pare evidente che il sequestro stesso è stato fatto senza criterio, o senza aver PRIMA assunto delle prove. Concordo con te che la stragrande maggioranza degli animalisti (aggiungo ‘da pc’) vede maltrattamenti anche dove non ce ne sono, io stessa son stata praticamente tacciata di maltrattamento per aver creato dei box didattici dove insegno ai cuccioli a rimanere da soli durante le assenze dei proprietari senza farsi prendere dall’ansia da separazione. Cosa che, a mio parere, più che essere un maltrattamento, a meno di rimanere a casa h24 senza nemmeno scendere per comprare una rosetta di pane, va a tutto vantaggio sia del cucciolo, che non soffrirà durante i momenti di solitudine, sia del proprietario.

          • Si, dal punto di vista legale saranno pure considerati PUBBLICI UFFICIALI, ma se non sbaglio nella maggior parte dei casi sono volontari non pagati, che lo fanno per “fede animalista”. Io credo che per evitare alcuni eccessi, e sequestri non regolari, sarebbe meglio metterci del personale qualificato e pagato, che operi in maniera un po’ più professionale!

  11. Leggo parole ammantate di falso moralismo, di GIUDIZIO nudo e crudo. Credo che la prima a ridimensionarsi dovrebbe essere proprio Valentina cominciando dal non puntare il dito su chi in quel preciso momento aveva con sè degli ossi per i cani e non dei piatti di spaghetti e tanto meno dei panini. Personalmente non ho mai lasciato soldi ai barboni e mai ne lascerò, quando mi è stato possibile ho comprato loro qualcosa da mangiare (è successo anche sabato scorso), ma in quel momento non potevo fare molto oltre che ciò che ho fatto, lasciare gli ossi dei miei cani ai SUOI cani. Non credo sia stato un insulto per lui, credo che fosse abbastanza intelligente da capire la generosità di chi offriva ciò che aveva con sè in quel momento, almeno mi ha dimostrato questo. Una persona generosa lo è a prescindere, che si tratti di cani o umani, senza alcuna differenza. Questo è il mio pensiero. Quanto al ragazzo con il braccio ferito credo che il pensiero di quelle persone che hanno assistito il cane sia stato che il ragazzo poteva comunque trovare assistenza in qualche modo o poteva benissimo andare all’ospedale o chiamare un’ambulanza. Il cane questo non avrebbe potuto farlo.

  12. Laurafacciolo mi sa che non ha letto bene quanto ho scritto…sarà il caso gli ridai un occhiata perchè non ho certo detto di non aiutare i cani,ho ribadito più volte che li adoro e sono la prima a occuparmi di loro.Tanto per intenderci racconto questo aneddoto di vita vissuta del natale di una decina di anni fa:
    Mia madre lavorava in una toeletta,viene investito un cane e una signora corre al negozio per chiedere aiuto.Un ragazzo polacco che lavorava lì come commesso si precipita fuori ad aiutare il cane.Il cane lo morde a sangue perchè impaurito ma il ragazzo riesce cmq a metterlo sull’auto di un signore che lo porterà al pronto soccorso.Bè volete sapere che fine ha fatto il ragazzo morso a sangue?non se ne è curato nessuno,tutti troppo presi dal povero cane investito,è tornato da solo al negozio con il braccio insanguinato e bianco cadavere e se non se ne occupava mia madre se ne stava ancora lì,nell’indifferenza generale.
    Ecco a questo mi riferisco e a questo punto a buon intenditore….

    • Se tu parlavi in generale Valentina, lo facevo anch’io e per leggere ho letto. Quando scrivi “Credo dovremmo tutti ridimensionare le cose e ricordarci anche dei nostri simili anzichè prima dei cani…” non dico che tu non pensi anche ai cani, ma che un sacco di gente dietro questo ragionamento si nasconde e non fa niente nè per gli uni nè per gli altri. Visto che viviamo tutti sullo stesso pianeta, almeno ancora per oggi e forse domani Maya permettendo, ammetterai che queste parole le sentiamo nelle più varie salse da chi le usa, non ho detto che sia tu, per mettersi a posto la coscienza. Del resto mi sento di scommettere che se a uno di questi homeless, che la durezza della vita la sente tutti i giorni sulla sua pelle, dovessimo dare un panino lo dividerebbe col suo cane, e anche da questo dovremmo imparare.

  13. Leggere le parole di Francesca mi hanno fatto commuovere, ma vorrei soffermarmi sulla scelta delle foto: azzeccatissime! Trasmettono più di mille parole e sono di una dolcezza incredibile.

  14. Quanto dirò sarà davvero impopolare già lo so ma,con tutto l’amore che ho per i cani e gli animali,il mio pensiero va all’uomo più che al suo cane.E mi sarei sentita una merdaccia a lasciare gli ossi per i cani invece di soldi per il povero senzatetto…Certo mi si stringe il cuore all’idea dei randaggi che di inverno muoiono di freddo per strada,ma mi stringe ancora di più a pensare a uno dei tanti barboni che di inverno troviamo morto in qualche angolo della città.Credo dovremmo tutti ridimensionare le cose e ricordarci anche dei nostri simili anzichè prima dei cani…E non credo sinceramente che quelle povere persone abbiano tanto da filosofeggiare sul loro rapporto con il cane,semplicemente è un loro amico e una compagnia nella solitudine,punto.

    • Anche io sarò impopolare, ma quando sento dire “pensiamo all’uomo, o al bambino che muore di fame prima che ai cani”, beh a me viene subito una risposta che mi sembra di buon senso: ma dov’è che stà scritto che una delle due azioni esclude l’altra? e ancora quante persone che si adontano per lo spreco di comperare una scatoletta per il cane (e nello sdegno fanno una bella figura e si mettono a posto la coscienza) poi in effetti aprono il portafogli per l’umano? Se non andiamo sul patologico, l’avere “umanità” e intendo attenzione per le sofferenze dei più deboli, è interrazziale e interspecifico.

    • anchio trovo che dare a un senzatetto cibo per cani sia un insulto. è come dirgli “ormai vali meno di un cane”! se dei senzatetto hanno dei cani tenuti bene di certo gli daranno da mangiare anche se gli diamo dei soldi!

      • Bhe niente vieta come facevo io di lasciare al mattino ai ragazzi che dormivano sotto i portici un paio di croissant e una paio di scatolette per i cani. A me sembravano contenti e on credo si sentissero insultati.

      • Fortunatamente una casa sopra la testa ce l’ho e ora anche economicamente va, non da dio, ma va!
        Però ho passato un periodo davvero duro, una serie di imprevisti su imprevisti, che mi hanno portata ad avere il minimo indispensabile e a dover fare i conti anche per mangiare…triste, ma mi ha fatto capire che può succedere a tutti…e ti posso assicurare che prima pensavo a dar da mangiare ai miei cani e poi a farmi un piatto di pasta in bianco e non mi sentivo sminuita come essere umano, ma prima venivano loro che per me son tutto…quindi forse io donerei anche un panino al barbone oltre al mangiare per i cani, ma sono certa che il barbone sarebbe comunque più contento per la pappa del suo cane, perchè quando ami davvero un essere che dipende al 100% da te, prima vengono i suoi bisogni…punto!

    • Io credo che tu abbia abbastanza ragione. C’è tanta gente che scolletta che a fine giornata si ritrova con 3 pacchi di cibo per cani e 7 scatolette (ogni giorno) e con 5 euro per se….
      Insomma, è raro che i cani di un senzatetto abbiano problemi di nutrizione. E per bisogni specifiche (tipo bisogno di andare dal veterinario) di solito chi è furbo fa un cartello apposito per la specifica esigenza, quindi il budget viene raggiunto.
      Quello per se stessi non sempre…

    • “E non credo sinceramente che quelle povere persone abbiano tanto da filosofeggiare sul loro rapporto con il cane,semplicemente è un loro amico e una compagnia nella solitudine,punto.”

      Perché scusami Valentina, per noi che non siamo “homeless” il cane cos’è se non un amico e una compagnia nella solitudine?

    • @Valentina:

      il cane tiene anche caldo…quindi il senzatetto con il cane ha meno possibilità di morire di freddo (il cane poi protegge i suoi averi e la sua persona, dandogli una sicurezza in +…pensa che tragedia x un senzatetto se di notte gli rubano le scarpe di inverno..con il cane NON accade)..

      Purtroppo molti senzatetto e soprattutto punkabbestia sono però tossici o alcolizzati quindi io preferisco sempre dargli cose utili + che soldi: ad es una coperta o un cappotto x cani o un collare che al mio cane non va +, o dargli un panino, del cibo x cani anche se il cane spesso è l’unico che mangia…
      Do anche l’indirizzo della Caritas x i vestiti, e indico i 2 posti che conosco dove permettono ai senzatetto di lavare i panni e stare un po’ al caldo con il cane..o se me lo chiedono o vedo un cane malaticcio mi offro di comprare eventuali medicine ma andandoci CON LA PERSONA e NON dando i soldi.
      non è x non fidarsi ma so che molte di queste persone hanno grossi problemi quindi x aiutarle è meglio fare così..

  15. Da milanese, ne ho visti tanti di homeless con cani al seguito ed assicuro che la stragrande maggioranza di questi non sfrutta i cani per l’accattonaggio (lo assicuro perchè i piu’ non chiedono nulla, sono persone che, semplicemente, vivono la loro vita per strada, accontentandosi di ciò che capita e scegliendo un compagno peloso per riscaldare cuore e fisico). Gli sfruttatori si riconoscono abbastanza in fretta, per il modo di esporre la bestiola in questione come un oggetto in vetrina, magari opportunamente abbigliata. In particolare, ricordo un ragazzo che dormiva vicino dove lavoro, aveva con sè un lupoide in sua perenne adorazione: lo guardava continuamente, lo seguiva passo passo per le strade trafficate senza guinzaglio, dormiva quando lui dormiva e stava sveglio quando lui era sveglio, aspettava il suo cenno per attraversare, per fare qualsiasi cosa (altro che tirare al guinzaglio!). Una simbiosi perfetta. Forse erano due anime che si erano trovate ed avevano trovato la loro vera essenza nel loro nulla. Non so. Diciamo che mi piace pensarla in questo modo…

    • Anni fa ho avuto l’onore di “frequentare”, per motivi che vanno al di là di questo commento, un gruppo di così chiamati Punkabbestia, quel tipo di persone che, se li incontri da sola per strada senza conoscerli, probabilmente cambi marciapiede e affretti il passo per andartene: ragazzi giovani, vestiti male per i canoni della società, pettinati con creste e dai capelli tinti. Ognuno di loro, com’è tradizione, aveva il suo cane.
      E io ricordo che, alla sera, mettevano insieme gli spicci raccolti durante la giornata e contavano i soldi che servivano per sfamare i cani e comprare l’acqua (servivano soprattutto le bottiglie, così da potersela portare dietro). Se avanzava qualcosa (e non sempre succedeva, vi assicuro), andava per il cibo loro. Se avanzava anche altro, oltre all’acqua compravano il vino. Se andava bene, riuscivano a farsi una doccia alla settimana, eppure nel loro zaino tutti avevano la spazzola per tenere pulito il cane ed evitare che prendesse i parassiti, visto la vita che facevano. E c’era sempre la coperta da mettere per il cane, per quando fa freddo o per quando devono fermarsi in posti non comodi.
      Certo, non potevano permettersi visite regolari dal veterinario, vaccini frequenti, cibo costoso e toeletta per tenere in ordine il pelo, ma quei cani… Io mai in vita mia ho visto un rapporto più stretto e intenso da cane-padrone e mai ho visto cani più sereni, tranquilli, equilibrati.
      C’era rispetto reciproco, soprattutto, perché ognuno di loro sapeva bene che, in qualsiasi momento, potevano trovarsi a contare solo sul proprio cane, e il loro cane poteva contare solo ed esclusivamente su di loro.
      E’ un’esperienza che mi ha insegnato tanto e ti ringrazio, Valeria, per questo articolo e per aver pubblicato la storia di Francesca, che mi ha riportato alla mente con più intensità quei giorni passati e tutto ciò che ho appreso dagli occhi dei “ragazzacci” di strada e dei loro amici cani.

  16. Anche a me è capitata una cosa simile: ero in centro a Bologna a fare acquisti natalizi e all’incrocio tra via indipendenza e via rizzoli c’era un senzatetto con 3 cani, tutti imbaccuccati per il gran freddo. Mi ha colpito molto la scena: il signore stava rimboccando le coperte ai cani e fra questi ce n’era uno (che nella penombra non sono riuscita bene a distinguere) tipo labrador, ma grigio. Io ho un Golden da un annetto e forse sono diventata più sensibile, non so… Fatto sta che mi sono intenerita, solo che non sapevo dove comprare qualcosa da mangiare. Alla fine ho trovato un negozio di cinesi che vendeva, oltre alle solite cianfrusaglie, Bucaneve e taralli all’olio di oliva e ho preso quelli. Quando sono tornata all’incrocio però… loro non c’erano più. Sono rimasta di cacca e mi è troppo dispiaciuto.

  17. Anni fa davanti a Palazzo Nuovo a Torino c`era sempre un ragazzo alcoolizzato e senza casa col suo cane e poco lontano,sotto i portici di Via Po, dormiva una coppia, anche loro giovani e senzatetto, che aveva tre grossi cani. In entrambi i casi i cani erano ben tenuti, vaccinati e nutriti e se gli si portava delle scatolette per cani erano anche piu`contenti che se si dava loro dei soldi. Mi dicevo sempre che quel ragazzo sarebbe stato malissimo se avesse perso il suo cane, come si fa a pensare di togliere i cani a persone che hanno gia` una situazione cosi` difficile se li tengono bene? Certo, bisognerebbe controllare che non fossero sfruttati per avere l`elemosina ma se non e` questo il caso non trovo abbia senso. Poi quel ragazzo e` morto e il cane e` stato preso da una signora, certo lo avra` tenuto benissimo ma non credo che possa averlo amato di piu`.

  18. GRAZIE, se ci fosse un maiuscolo più maiuscolo lo userei. Grazie anche se mi sento un nodo alla gola, o forse proprio per quello. Grazie a Francesca, che non conosco, che ha dato lo spunto per questo articolo e che mi ha ricordato che farebbe tanto bene a tutti, a me per prima, alzare gli occhi da me stessa e dal mio piccolo mondo. Grazie a Valeria che, per l’ennesima volta, ha parlato con il cuore, la sincerità e l’umanità che tanto ammiro in lei.

  19. L’ho visto anche io quel signore…c’è una simbiosi che difficilmente si ritrova in chi millanta le gesta proprie e dei propri cani in ambito cinofilo… dovremmo tornare alla purezza e alla semplicità del rapporto uomo-cane, fatta di sguardi, di contatto fisico, di pura fiducia reciproca…

  20. A Milano si era anche parlato di istituire un registro dei cani dei senzatetto in modo da poter distinguere i veri cani di proprietà (quindi “intoccabili”) da quelli usati solo per accattonaggio e quindi sequestrabili. Non so poi che fine abbia fatto anche questa proposta, ma non la trovavo stupida.

    Poi non ci sono solo i cani. Qualche anno fa in stazione centrale, sempre Milano, c’era un senzatetto con un coniglietto, credo si chiamasse Mozart.
    Invece in cadorna c’era una ragazza senzatetto che stava sempre li allo stesso angolo, dipingeva segnalibri e aveva sempre 4 o 5 passerotti attorno, o sulle spalle o fermi sul davanzale della finestra dietro a lei. Si spostava lei? Si spostavano i passeri.

    Ha ragione Francesca, queste persone nella loro sfortuna, posson dare ai loro animali molto più di quanto tanti altri fortunati con case e cucce e giardini non diano ai loro cani.

  21. Una volta, a Catania, andando di corsa verso la fermata della corriera, mi sono imbattuta in una scena simile a quella che hai descritto, con la differenza che anche i 3 cani del povero barbone erano magri magri come lui. Avevo appena comperato degli ossini in pelle di bufalo per i miei, ma mi son detta che quei tre sarebbero stati forse più felici di riceverli che non i miei. Non ho lasciato soldi, solo quelle tre confezioni da 4 ossini, e non mi sono sentita bene perchè avrei voluto fare molto di più. Ma è vero quello che ha scritto Francesca, lo sguardo riconoscente del loro padrone, prima ancora che il loro, mi ha fatto pensare a quante cose inutili spesso acquistiamo anche per i nostri cani dimenticando che non servono a loro, non servono a noi, forse servono solo a tacitare quel senso di insoddisfazione che proviamo sempre quando non riusciamo ad occuparci abbastanza di qualcuno. Forse il mio percorso di volontariato è cominciato da lì, dal rendermi conto che potevo e dovevo fare qualcosa di più, se non per ‘quei’ cani, almeno per altri che non avevano nemmeno un homeless come padrone. E se non è cominciato da lì sicuramente questo episodio è stato uno di quelli che è andato a comporre il mosaico di motivazioni che mi hanno poi portato a fare la scelta che ho fatto. E della quale sono più che felice.

    • @La casa Dei randagi di Augusta:

      se i canini erano magri magri probabilmente non è perchè erano denutriti, ma avevano i vermi (molta gente regala cibo a questi cani e macellerie danno frattaglie a loro mentre i panettieri danno il pane secco ecc hanno cibo, se sono magri non è solitamente x mancanza di cibo).

      dimenticavo di dire che se si vedono punkabbestia o senzatetto (e non accattoni con cuccioli in mostra: le 2 categorie si riconoscono subito) con cani MAGRI è probabile che tali cani abbiano i vermi quindi è buona cosa NON comprare cibo ma un vermifugo (e NON dare i soldi al pukabbestia dicendogli del vermifugo: spesso non lo faranno non x cattiveria ma perchè se non vedono vermi grossi come spaghetti nella cacca non ci credono o cose simili) e portarlo al punkabbestia dicendo “ti doi 5 euro se ADESSO diamo INSIEMe il vermuifugo ai tupi cani” (idem x il collare antipulci o la pipetta antiparassitaria, mai consegnarla ma darla SUBITO SUL CANE sennò si dimenticano magari o la perdono: alcuni amano i cani e non li tengono male ma è gente che ha dei problemi grossi) e darlo SUBITO INSIEME al punkabbestia a cui poi dare la somma pattuita (anche un solo euro tanto x fargli fare la cosa subito e non “dopo”…visto che il dopo potrebbe non arrivare mai).

      Meglio comprare a sti cani un collare antipulci d’estate e un vermifugo se sono magri che comprargli 3 scatolette di carne a settimana…il loro problema sono proprio queste cose + le coperte + eventuali cappotti e impermeabili x cani…NON il CIBO!
      Poi se uno vuole prendere ANCHE del cibo ok…ma non è la priorità come non serve regalare giocattoli x cani che verranno regolarmente abbandonati a fine giornata o persi se si tratta di palline..come gioco è ok una bottiglia di plastica vuota.

      • Bè si, quasi sicuramente avevano i vermi, ma come ripeto ero di corsa per poter prendere la corriera, questi cani mi hanno scodinzolato già da lontano (ma come capiscono bene chi sono gli amici!!!), nelle mie intenzioni forse non c’era nemmeno il volergli riempire la pancia, quanto piuttosto dargli una leccornia per ringraziarli delle feste che mi facevano. Tra le altre cose ero per puro caso a Catania, non è che passi da lì tutti i giorni, perciò diventa anche difficile seguire questi casi. Devo dire però che se proprio dovessi scegliere i miei cani li farei giocare con i cani di queste persone e non con i super lucidatissimi e stra viziatissimi cani di super razza di molti che frequentano i parchetti. Come hanno detto in diversi questi cani sono molto equilibrati e moltissimo educati pur non avendo mai frequentato un campo.

  22. O.o Qualcuno ha proposto una legge per togliere i cani ai senzatetto???

    Chi è stato? E quale è la presunta ragione di un’atto così vile?

    Io i cani li toglierei a quelli che li tengono su balconi e terrazzi a vita. A chi, palesemente, non è in grado di gestirli e quindi di rispettarli, a cominciare dai microcani isterici.
    mmm…che rabbia!!! Ma in che Paese di merda viviamo?

    • Penso che la legge sia stata pensata per gli accattoni che sfruttano i cani. Da queste parti, sono la maggioranza. Li si riconosce dal fatto che hanno sempre cuccioli di pochi mesi, 2 o 3 per volta. Mai coccolati o coperti, vengono quasi “esposti” al passaggio della gente. Non si vedono mai i cuccioli cresciuti, perché vengono regolarmente sostituiti con altri, delle madri non c’è mai traccia.
      Purtroppo, come sempre, una legge fatta con superficialità non è la soluzione. Senza distinguo, si rischia solo di far del male a quei senza tetto che i loro cani li amano davvero.

      • Al secondo rigo erano domande retoriche… 😉

        in poche parole intendevo proprio questo, cit: “…una legge fatta con superficialità non è la soluzione.”

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