venerdì 29 Marzo 2024

Come rovinare un buon lavoro (altrui) non sapendo controllare il proprio cane

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

pasted_yorkdi VALERIA ROSSI – C’è una ragazza trentenne, di nome Valentina, con cui mi sento spesso via email.
Mi piace tanto, questa ragazza, perché ha una cagnolina, una yorkie di 13 anni che prima stava con sua mamma e adesso vive con lei. Mollie, questo è il nome della yorkina, ha manifestato qualche problema (prima ansia da separazione, poi abbaio incontenibile in particolari circostanze…): e la sua umana, anziché pensare “Vabbe’, tanto è piccola” e/o “Vabbe’, tanto è vecchia, cosa vuoi fare ormai a questa età”, si è messa di grande impegno per risolvere questi problemi.
L’ha iscritta a un corso di obbedienza, poi ha cominciato a fare agility (per gioco), vuole studiare per diventare educatrice, ha seguito stage, è andata da Paolo Villani a Fidenza (lei abita a Roma) per approfondire ciò che aveva imparato al suo stage… insomma, Valentina è la cinofila dei miei sogni: una che non si arrende, che ci tiene davvero, che ce la mette tutta.
E quando l’umano ce la mette tutta, il cane naturalmente risponde alla grande (anche quando ha un’età rispettabile).
Valentina mi informa costantemente dei progressi e a me fa sempre molto piacere leggerla… ma qualche giorno fa, ecco l’email che mi è arrivata:

Venerdì sera Mollie è stata impeccabile durante la nostra consueta uscita al parco. Abbiamo fatto gli esercizi di obedience, abbiamo giocato al riporto con la palla, abbiamo passeggiato con serenità.
Mollie non ha mai abbaiato venerdì sera… tutto il lavoro che stiamo facendo sta finalmente cominciando a pagare! Eppure… eppure non siamo state libere di tornarcene a casa liberamente.
Mentre le stavo rimettendo il guinzaglio per andare in macchina un pastore tedesco è apparso dal nulla e a 200 km/h si è avventato su Mollie, se l’è infilata in bocca e l’ha strattonata un paio di volte.
E’ successo tutto in pochissimi istanti… io ero chinata su di lei quindi non l’ho visto arrivare, non ho fatto in tempo a fare nulla! Mollie ha ovviamente iniziato ad urlare: quello che mi risuona nelle orecchie e mi fa venire ancora i brividi lungo tutto il corpo non è un lamento o un guaito, ma sono vere e proprie urla di dolore!
Mentre il pastore tedesco la sbatacchiava da una parte e dell’altra io sono rimasta impietrita, in apnea, incapace di intervenire. Subito dopo è comparso il padrone che urlando al proprio cane lo ha in qualche modo indotto a lasciare la presa su Mollie.
Lei con gli occhi terrorizzati si è seduta accanto a me e ha lasciato che potessi controllare quali danni avesse subito. Mi sono subito accorta che perdeva sangue dal torace e senza pensare, senza stare troppo a ragionare siamo subito corse dal veterinario. Per fortuna ci è andata bene. Il sospettato pneumotorace è stato scongiurato dalle lastre fatte venerdì sera e poi sabato mattina.
Ci è mancato veramente pochissimo! Meno di un pelo!
Ora ci rimangono delle bruttissime ferite con cui combattere per le prossime due settimane. Perché Mollie ha 13 anni e non hanno potuto sottoporla ad un’ anestesia al volo per metterle i punti; quindi dovremo fare in modo che queste brutte lacerazioni guariscano con riposo, bendaggi, creme e medicazioni quotidiane.
Io non me la sono sentita di sporgere denuncia, la colpa non è del cane che ci ha aggredite, lo so benissimo! Dopo una denuncia i cani vittime di questo incidente sarebbero due e non sarebbe giusto!
Il padrone del pastore tedesco ha chiamato in clinica per sapere della salute di Mollie e si è subito preoccupato di informarci che il suo cane è coperto da una assicurazione che coprirà tutte le spese veterinarie che stiamo sostenendo.
Ora Mollie sta un pochino meglio, ma la degenza sarà lunga! E soprattutto….che strascichi lascerà questa esperienza in lei e in me? Lei non è andata in shock per fortuna; io sto piangendo mentre scrivo queste parole.
Mollie è una roccia e me lo sta dimostrando ogni giorno in millemila modi diversi! Il suo coraggio sta diventando un punto di riferimento per me, che troppe volte mi sono lasciata abbattere dalle sfortune della vita! Però sono preoccupata da cosa potrà lasciare in noi e nella nostra sicurezza appena ricostruita questo brutto incidente.
Per il momento storico che stiamo vivendo, per gli enormi sforzi che Mollie ha fatto per imparare a stare nella nostra società, questa non ci voleva proprio!
La mia rabbia nei confronti di quanto accaduto credo sia anche enfatizzata dal percorso che ho fatto io su me stessa: io mi sono guardata dentro, ho fatto ammenda per gli errori commessi negli anni precedenti, per aver lasciato Mollie con mia madre quando sono andata via di casa! Ho anche saputo tirare fuori la testa dalla sabbia, prendere consapevolezza del fatto che stavo negando a Mollie di vivere la sua natura. Mi sono quindi rivolta a un centro di educazione e addestramento, ho cominciato a leggere articoli, libri e tutto ciò che mi è capitato sotto mano, ho importunato istruttori come te e come Paolo per poter trovare il modo di rimediare e donare finalmente a Mollie la serenità e l’equilibrio che merita. Avere un cane significa garantirgli una vita sana, regolare e dignitosa! Quindi: perchè ci si ostina a non fare cultura cinofila in questo paese? Perchè il proprietario del pastore tedesco mi dice, in quei fatidici attimi, che lui teneva sciolto il suo cane perché non aveva visto nessuno altrimenti lo avrebbe tenuto al guinzaglio? Perchè invece di giocare alla roulette russa il padrone del pastore tedesco non investe meglio il suo tempo chiedendosi perchè il suo cane ha questa aggressività verso i conspecifici e, magari, non prova a lavorarci per imparare a gestirla? Perchè questa è solo l’ennesima volta che un cane di piccola taglia viene aggredito da un cane di taglia medio/grande e non sarà sicuramente l’ultima? Perchè non può essere insegnato a scuola, durante l’educazione civica, che la convivenza tra persone e animali può esserci, ma che deve essere consapevole e responsabile? Perchè oggi vedo il mio cane dolorante, che zoppica, quando noi venerdì scorso ce ne stavamo tranquille per i fatti nostri?

Mollie
Mollie

Non mi pare che ci sia molto da aggiungere, le cose importanti le ha già dette tutte Valentina.
L’unica cosa che vorrei sottolineare è il punto che riguarda l’assicurazione: perché non basta averne una per mettersi la coscienza a posto. Non mi sto riferendo, ovviamente, al proprietario del pastore tedesco protagonista di questa storia, che evidentemente è molto dispiaciuto per l’accaduto visto che ha chiamato anche la clinica per sapere come stava Mollie: mi rivolgo a tutti coloro (e sono tanti, ahimé) che fanno di incidenti di questo tipo una semplice “questione di soldi”: sono assicurato, non preoccuparti.
Non preoccuparti?
Ma mi preoccupo sì, se il mio cane rischia la vita, o se magari la vittima dell’aggressione sono io o una persona che mi sta a cuore!
Certo, assumersi la responsabilità delle spese è un passo importante: ma non è e non può essere  “tutto lì”.
Se si possiede un cane aggressivo, che lo sia verso le persone o verso gli altri cani, bisogna impegnarsi innanzitutto per risolvere il suo problema: perché il cane, così, NON vive bene. Il cane è tendenzialmente un pacifista, non gli piace aggredire e tantomeno uccidere: se lo fa è perché ha un disagio interiore che bisogna aiutarlo a superare.
Nel caso di Mollie, probabilmente, la causa è diversa: dal racconto di Valentina si ha l’impressione che il pastore tedesco sia stato vittima del proprio impulso predatorio e che non abbia neppure riconosciuto Mollie come “cane”.
E’ una cosa abbastanza frequente quando il cane è molto piccolo (anche la mia maltese è stata attaccata da uno dei miei husky), perché tra le cose importanti-importantissime-fondamentali che si dovrebbero fare, quando si ha un cucciolo di taglia medio-grande, c’è quella di fargli conoscere i cani piccoli e di farlo socializzare con loro.
Non con “cuccioli” piccoli (che giocando potrebbero farsi male e diventare loro, da adulti, degli attaccabrighe)  ma con adulti di piccola taglia, cosicché il cucciolo di taglia grande impari che al mondo ci sono anche i nanerottoli, e che sono cani pure loro.
Proprio l’esempio della mia maltese è indicativo: io ho sempre cercato di far socializzare i miei cuccioli con cani di taglia e razza diversa, ma la Stormy (autrice del tentato canicidio) nacque in un periodo un po’ particolare (avevo fatto un cucciolo anch’io) e quindi ebbi meno tempo del solito per portarla a conoscere il mondo esterno. Risultato? Fu l’unica a pensare che la maltese fosse una preda e a tentare di mangiarsela. Fortunatamente Tatiana fece un “CAIN!!!” molto canino, che indusse Stormy a sputarla (col fumetto sulla testa che diceva “O cazzo, ma è un cane!”): ma intanto le aveva rotto due costole.
Concludendo: l’assicurazione è una cosa buona e giusta, ma non può certo sostituire  l’educazione del proprio cane né mettere una pezza alle eventuali lacune che – per un motivo o per l’altro – in questa educazione abbiamo lasciato. Quindi, se il nostro cane ha problemi di aggressività, la cosa in assoluto più importante è rivolgersi a un professionista che possa aiutarci a risolverli.
Per noi (che avremo meno preoccupazioni), per lui (che vivrà molto più serenamente) e per tutte le potenziali vittime, persone o cani che siano, che hanno il diritto di potersi fare la loro vita in santa pace, e a cui non basta sicuramente sentirsi dire “non preoccuparti, pago io”.
Perché il dolore – o addirittura la vita – di un cane o di una persona che amiamo, non hanno prezzo: ma anche quando la storia finisce non troppo tragicamente, come nel caso di Mollie, i mesi di lavoro sprecato non ce li ripagherà mai nessuno. E non è giusto.

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71 Commenti

  1. Sarà una mia impressione, ma mi sa tanto che chi afferma “mi dispiace tenere il mio cane sempre al guinzaglio” semplicemente non è in grado di tenerlo al guinzaglio: se il mio cane fa il “piede” nessuno dei due patisce, se il mio cane deve sgambettare di più.. ben venga l’attività fisica insieme. Se al cane si insegna ad avere un giusto rapporto con il guinzaglio questo diventa un connettore tra il proprietario ed il cane stesso, insomma, un vero e proprio strumento di comunicazione: “Uh, thò guarda che bella cacca da annusare! Ti va?”, “Magari lasciamo stare questo cagnetto che ha paura della nostra mole?” “Che ne dici di andare a destra?” e non un tira e molla.

    Il guinzaglio è impossibile da utilizzare nei boschi, in montagna sulle pietraie, dentro ai fiumi (sì, sì, proprio DENTRO) e stop! Ricordiamoci che magari il nostro cane è buoniiiiiiiiissimo, ubbidientissssssssssimo, ma l’altro cane può non essere dell’avviso di farsi inondare di annusate!

    Inoltre, so che qua non leggono, ma dobbiamo anche rispettare chi ha paura dei cani RICORDANDOCI CHE ANCHE NOI ALMENO UNA VOLTA CI SIAMO PRESI UN BELLO SPAURACCHIO (prima o poi succede a tutti) vedendo un cane dalle dimensioni mastodontiche correrci incontro o ci siamo guardati bene dal non farci mordere da un cagnetto isterico!

  2. io non riesco a capire, ma lo scrivo senza polemica, perché mai si dovrebbe educare un cane a non difendersi (mi sto riferendo alla storia del pitt e del chiuaua)
    un conto è che sia aggressivo, altro è che reagisca ad un’aggressione che mi sembra la cosa più naturale di questo mondo e non so quanto sarebbe positivo inibirla… ora l’epilogo può essere tragico ma assolutamente naturale…

    • Sara’ un caso, ma proprio oggi l’ addestratore dove vado ha detto esattamente la stessa cosa. Dicendoci che la sua intenzione e ‘ di fare in modo che i nostri cani non attacchino mai per primi, ne cerchino lo scontro; pero’ dicendo che lui non inibira’ mai la difesa in un cane che venga attaccato. E visto che al corso oltre a Balrog ci sono un alano, 3-4 pitbull, due dogue di Bordeaux, un bobtail, un pastore tedesco e alcuni boxer, i deficienti con minicani agressivi sono avvisati che non devono lasciarli liberi dalle nostre parti perche i nostri cani non si lasceranno mordere senza reagire.
      A parte gli scherzi; pero’ un annuncio del genere farebbe comodo per dissuadere gli imbecilli dal lasciare liberi cani aggressivi (di qualunque taglia).
      Poi volevo condividere una riflessione. Dalle mie parti ci sono tre centri di addestramento raggiungibili a piedi da casa mia, e devo dire che di cani di taglia piccola che fanno corsi di obbedienza ce ne sono veramente pochi, cosi come ci sono veramente pochi cani meticci. E’ cosi solo vicino casa mia? Oppure e’ un fenomeno generalizzato?

  3. Secondo me il guinzaglio é direttamente proporzionale alla pericolosità del cane, per se stesso e per gli altri.
    Forse bisognerebbe davvero istituire la scuola dell’obbligo anche per i cani ( e padroni ): ci sarebbero molti più cani equilibrati.

  4. E a coloro convinti di non fare alcun male a lasciare libero il proprio cane nei parchi o in altri luoghi pubblici che possono essere frequentati da altri cani, perchè tanto il loro cane è educatissimo e super socializzato faccio notare una cosa.
    I cani possono avere simpatie e antipatie, anche a pelle. Magari 1000 gli stanno simpatici e uno gli sta proprio sugli zebedei. Se però quell’altro cane non è altrettanto socializzato, non manda segnali di calma ma di sfida, ed è legato, mentre il vostro è libero…proprio sicuri sicuri che il vostro non vada a stuzzicarlo? Magari il vostro cane è abbastanza furbo da non attaccare rissa, ma solo il fatto che gli saltelli attorno, abbaiando, o anche solo che lo segua, per QUEL cane legato può essere uno stress che di sicuro non migliorerà il suo modo di rapportarsi con i conspecifici.
    Il concetto è semplice, si chiama rispetto del prossimo.

    • Concordo con te Camilla, il mio non va d’accordo con gli altri cani, non posso farglieli piacere ma abbiamo lavorato sul controllo, se però per strada incontriamo un cane sciolto che ci viene incontro, potrà essere socievole quanto si vuole e solo desideroso di giocare, è comunque sempre un rovinare il lavoro che io faccio sul mio cane, che soprattutto quando è al guinzaglio non la vive bene. Non parliamo di quando hai la sfortuna di incotrare un cane che ti sfida e ti minaccia. E non ti dico quanti insulti mi vien voglia di lanciare al proprietario che mi urla, da lontano, non si preoccupi, è buono, vuole solo giocare! Mi è capitato di trovare cani verso i quali, sciolto, non ha manifestato aggressività, considerando però che è più facile che sia lui a fare danni che a subirne, una persona sana di mente non dovrebbe voler correre il rischio con il suo cane. A quanto pare, però, di persone sane di mente, in giro, non ce ne sono molte.

  5. Cara Valentina, ti capisco benissimo!
    Ho vissuto una storia simile alla tua, che però di strascichi psicologici ne ha lasciati. Forse Valeria si ricorda, ci siamo conosciute a un seminario in quel di Treviso.
    Ho due siberian huskies. Il maschio, di 4 anni, è con me da quando aveva 2 mesi: l’ho sempre portato ovunque, facendolo socializzare con chiunque. Dal carattere molto forte e molto indipendente, abbiamo lavorato tantissimo in campo e fuori per creare un legame che stentava, lui se ne fregava di tutto e di tutti. Con il tempo il legame si è creato e l’addestramento si è perfezionato, potevo portarlo in passeggiata e chiedergli il piede -senza guinzaglio- con le galline che uscivano in strada. Assicuro che per un husky è al limite del credibile.
    I nostri vicini di casa hanno un pt, anch’esso maschio, buono come il pane ma non socializzato, che fino a poco tempo fa (quando hanno ricevuto una denuncia!) viveva recluso in un micro recinto di 3×2 m, il cui spazio era quasi del tutto occupato da una casetta porta attrezzi. Non veniva mai portato fuori. Ogni tanto lo lasciavano libero a sgambare: gli aprivano il cancelletto del recinto e lui si andava a fare due corse -da solo- nella stradina.
    Un giorno esco in passeggiata con Dexter, chiaramente legato; dopo 5 metri il pt gli salta sulla schiena da dietro e lo prende al collo: ne io ne lui l’avevamo visto o sentito arrivare. Grande rissa finchè Dexter non reagisce e lo morde sul muso, a quel punto l’altro molla la presa e si staccano.
    Dopo questo primo scontro cominciano i primi problemini, Dexter in presenza di altri maschi interi s’irrigidisce, in passeggiata comincia a essere un po’ ansioso ogni volta che deve girare l’angolo.
    Ma non è finita.
    Per pietà nei confronti di quel cane, la mia coinquilina appena poteva lo portava a fare una passeggiata, e se io non c’ero lo liberava nel nostro giardino, che si facesse due corse in sicurezza. Per un nostro fraintendimento un giorno sono tornata prima di quanto si aspettasse: di nuovo Dex viene aggredito a sorpresa, stavolta dentro casa sua. La rissa è seria, i due vanno in presa e non si staccano neanche quando li tiriamo su per la coda: in questa improbabile posizione li portiamo in giardino e tentiamo di separarli con la canna dell’acqua. La rissa continua, e mi scappa un NO! Dexter prontamente risponde e molla la presa. L’altro continua e lo sbatte a terra da una parte e dell’altra come fosse un pupazzo, per un tempo che a me sembrava infinito. Finalmente il pt si stacca, li separiamo e valutiamo i danni. Quelli fisici ci metteranno un mese a guarire. Danni psicologici…beh, diciamo che tutto il lavoro di educazione, addestramento, tutto il rapporto che avevamo costruito è stato spazzato via come un castello di carte: è diventato ansioso, se vedeva altri cani per strada si mostrava aggressivo, se poi erano pt entrava in modalità terminator, ogni rumore lo faceva saltare, per un periodo non era sereno neanche in casa; ma sopratutto non si fidava più di me.
    Comincia a sanarsi ora, a distanza di circa un anno, e proprio grazie a quel seminario con Valeria, dove abbiamo capito che strada intraprendere.
    Perciò sì, tanta rabbia per i proprietari irresponsabili.
    Neanch’io ho denunciato però ora a posteriori lo farei: non denuncerei il cane, ma i proprietari per incapacità gestionali che mettono in pericolo l’incolumità altrui.
    In ogni caso sappi che qualora evolvessero problemi comportamentali c’è sempre un modo per recuperare, anche se ovviamente sarebbe meglio che non si creassero proprio.

  6. Giusto un paio di giorni fa ho avuto una confessione da un conoscente che mi ha lasciato sconvolta. Ovvero la storia del cane di suo fratello che ha aggredito e ammazzato un povero chiuaua (non so come si scrive)…. Ora il cane in questione è un pitbul, non è che voglia fare polemica sulla razza, ne sul povero chiuaua che era senza guinzaglio ed è andato ad abbaiare in faccia a quell’altro.
    ero così sconvolta che ho dovuto rivederlo e richiederlo perchè non ci credevo. Ora una cosa è un litigio, un morso ma questa povera bestiola è morta… Mi immagino la padrona… che è stata rimborsata per danni morali, ma insomma alla fine chi se ne frega dei soldi!!! e fra l’altro sembra che non sia neanche il primo!!!
    comuque saputo questo gli ho dato il numero di un educatore che conosco, cercando di convincerlo a portarcelo, con tutte le raccomandazioni più seducenti – il primo incontro è gratutito, non è particolarmente costoso ecc… – poi non sarà certo una questione di soldi, insomma rimborzare chiuaua sbranati non sarà certo economico. poi ormai ci sono più educatori cinofili che cani, insomma non mancheranno mica le possibilità…. però tutti i miei appelli sono caduti nel vuoto e questo – per quanto possibile mi sconcerta anche di più. il fratello ha risposto che ormai era inutile, tanto aveva già 3 anni. e così un povero cane, probabilmente recuperabile chissà o per lo meno io ci avrei provato. Insomma come puoi avere un cane pericoloso e non fare niente per uscire da questa situazione???

    • Da come la racconti sembra che la colpa sia del proprietario del chihuahua. Solo un pazzoide lascierebbe senza guinzaglio un cane problematico che va a provocare cani piu grandi. Probabilmente il proprietario del chihuahua si era stancato del suo cane e lo lasciava libero di andare a provocare cani piu grandi per riuscire a liberarserne (guadagnandoci pure).
      Se a uno interessa l’ incolumita del suo cane, allora per prima cosa gli insegna a non andare a provocare gli altri cani; soprattutto quando uno ha un cane di taglia piccola come chihuahua, yorkshire, maltesi… che possono facilmente rimanere uccisi o feriti gravemente dalla reazione di un cane piu grande. Purtroppo ci sono in giro troppi deficienti che credendo che i cani piccoli non siano pericolosi decidono di non addestrarli (per poi lasciarli liberi), con la ovvia conseguenza di mandare in giro dei disadattati che cercano litigi con qualunque cane gli capiti a tiro. Ed e’ ovvio che se un chihuahua riesce a far arrabbiare un san bernardo (tanto per fare un esempio) si deve parlare solo di suicidio.
      Io sinceramente riesco a provare solo disprezzo per quei proprietari di cani piccoli irresponsabili che hanno l’ arroganza di chiedere che i cani di taglia grande non rispondano alle provocazioni dei minimostri generati dalla loro superbia ed imbecillita.

      • beh non è che posso darti torto…. e l’idea del chihuahua suicida mi ha fatto sorridere. il tragico epilogo mi ha certamente condizionato. Però non capisco perchè non cercare di fare qualcosa andando da un educatore… Insomma non ti dico portarlo ad amare gli altri cani ma per lo meno ad ignorarli. non puoi dire che a tre anni è troppo vecchio…. per lo meno provaci!

        • Sull’ andare da un educatore hai sicuramente ragione, e io direi che varebbe la pena andarci anche se il cane invece che 3 anni ne avesse 9.
          Forse io mi faccio condizionare dal tipo di cane che ho; ma pretendo di poter portare a spasso Balrog (ovviamente con il guinzaglio) anche quando sara’ adulto (e indipendentemente dalle dimensioni che possa raggiungere) senza che nessun minicane squilibrato lasciato libero solo perche piccolo venga a provocarlo. Infatti io e Balrog domenica siamo stati alla prima lezione di educazione per cuccioli (tra i 4 e gli 8 mesi di eta) apposta per questo; ma educarlo non significa renderlo passivo e obbligarlo a subire gli attacchi di tutti i minicani squilibrati del quartiere. E se un deficiente decide di lanciare il suo chihuahua contro un mastino spagnolo… sarebbe meglio per il cane se andasse lui (il deficiente) a sputare in faccia al capo di una banda di motociclisti; almeno soffrirebbe lui e non un cane che ha come unica colpa quella di essere finito in mano ad un irresponsabile menefreghista

          • Oggi me ne e’ successa un altra; ero al parco con Balrog e insieme a noi c’erano altri amici canemuniti (tra cui il mio addestratore). Noi stavamo chiacchierando rilassati mentre i cani riposavano all’ ombra. Oltre a Balrog c’ erano due dogue di bordeaux adulti, una pitbull di sei mesi e un siberian husky adulto, quando e’ sbucato dal nulla un minibassotto (sara’ stato al massimo un paio di chili) che si e’ lanciato all’ attacco e ha cercato di mordere sia Balrog che la cucciola di pitbull. Per fortuna i due hanno schivato i morsi ed il minicane psicopata e’ scappato per l’ intervento del dogue adulto maschio (al quale e’ semplicemente bastato alzarsi e fare un paio di passi verso il minimostro). Per fortuna i nostri cani non hanno reagito, ma e’ facile immaginare cosa sarebbe potuto succedere se non fossero stati tutti e cinque ben socializzati ed addestrati (soprattutto i tre adulti).

  7. io ho una cagnetta bastardina di quasi 6 kg buonissima di 1 anno e 2 mesi, mai aggressiva, vorrebbe giocare con tutti i cani che incontra, e se un giorno gli dovesse succedere qualcosa per colpa di qualche deficente che lascia il proprio cane grande libero non so cosa farei a tutti e due (cane e padrone), non è possibile che ancora succedano cose del genere, è vero che alcuni cani di piccola taglia spesso sono i più rognosi ma non vale per tutti (come la cagnetta dell’articolo o la mia), fino ad ora 3 cani hanno cercato di attaccarla senza motivo, 2 di essi erano 2 jack russel SCIOLTI, e un’altro un cane di taglia media che girava da solo (non so se randagio o no)

  8. inanzitutto un augurio a valentina e mollie per la guarigione … io purtroppo mi ritrovo in una situazione analoga. abito in un paese di campagna, mai andata nell’area cani visto che non sono in una grande città… eppure anche qui c’è questo problema… perchè qui da me incontri più cani sciolti che cani al guinzaglio. bene il 31 dicembre il mio cane (akita americano) è stato attaccato da un pastore tedesco, che era scappato (per la 4 volta) da casa. mio padre si è beccato 4 punti sulla mano, il io cane dei morsi qua e la. mi ritrovo come valentina, scoraggiata e anche inkazzata, perchè con il mio cane ho fatto un percorso ben preciso da quando l’ho preso … corso d’addestramento, iper socializzato da cucciolo, e non ho mai vuto problemi con nesun cane anche dello stesso sesso … ora mi ritrovo dopo questo epsiodio con l’amaro in bocca … si perchè adesso tutto il percorso fatto con lui, è andato sotto l’uscio. si perchè dopo l’aggressione è lui che punta gli altri cani e se è vicino gli ringhia mostra i denti e quant’altro. per fortuna mi ascolta e quando lo riprendo per qualcosa che nn va bene smette di frala… ma potete immaginare il mio stato d’animo visto che per colpa di qualcuno adesso deve pagarne le conseguenze lui … fra la’ltro il padrone del p. tedesco … ha vuto anche il coraggio di dire che nn era mai scappato, quando era già successo altre volte … molte volte è colpa dei padroni, e non dei cani … in questo caso la colpa è del padrone che nn ha fatto nulla per cui la fuga non succedesse più. ancora oggi, il mio buk quando arriva nel punto dove è stato aggredito si guarda intorno un po spaurito e sulla difensiva.. e vi giuro che spero nn mi succeda più di beccare quel pastore …

  9. Mi chiedo se la gente che gioca alla “roulette russa” con il proprio cane problematico, sa che nel caso di lesioni ad un essere umano il proprietario risponde penalmente… e qui non c’è assicurazione che basti!

    Gli incidenti possono capitare, ma per l’appunto devono essere incidenti!
    Il cane va gestito con coscienza, e soprattutto tenuto sotto controllo (soprattutto se si decide di lasciarlo senza guinzaglio!), di qualunque mole esso sia!

    Concordo con chi sostiene che il problema sia di educazione civica, prima che cinofila..

    A Valentina dò tutta la mia solidarietà, il pensiero di quei terribili momenti mi ha sconvolta…

    (p.s.: il proprietario del PT che ha aggredito, sappia che l’assicurazione di regola non risponde dei danni se il cane non è condotto nel rispetto della normativa, e quindi al guinzaglio… si prepari quindi ad aprire il portafoglio, e che gli serva da lezione!)

  10. Allora…un abbraccio a Valentina e alla piccola Mollie.
    Ora, io sono solo al secondo cane, con il primo credo di aver fatto molti errori, ma è anche vero che di base aveva un carattere bello tosto (Rott maschio), eppure non ha MAI attaccato nessun cane perchè io non l’ho mai permesso !!!
    Ovvio che lo portavo sempre legato in mezzo alla gente, ma in campagna lo lasciavo libero…infatti stava per essere attaccato alle spalle da un Bullterrier, perchè il mio rispondeva al richiamo e l’altro no !!!
    Ora sono al mio secondo cane (Cane Corso femmina), immaggino avrò fatto anche con lei degli errori, ma il mio problema è realmente il contrario, ovvero cagnetti che tentano di attaccarla !!!
    Ovvio, tentano, perchè il massimo che riescono a farle sono 2 graffietti….ma perchè dobbiamo sopportare questi comportamenti ?
    Perchè l’unica volta che ha reagito con una di queste esaltate (era al terzo attacco e il padrone non riusciva a prenderla…la mia era al guinzaglio!), l’ha solo cacciata in malo modo…certo è bastato…ma se avesse affondato il colpo quale sarebbe stata la conseguenza ?
    Quella di venir segnalata come cane aggressivo dopo una denuncia ?
    Ovvio che preferisco passare da scemo con il cane che “scappa” quando un microbo la molesta, anche perchè SO che in una vera situazione nei nostri confronti di pericolo non scaperebbe, piuttosto che avere un cane che tira e attacca tutto ciò che si muove…ma mi piacerebbe ricevere lo stesso rispetto che io dedico agli altri…solo questo !!!
    P.S.
    La cagnetta con la quale ha reagito la mia è diventata un amica e giocano insieme ora…spesso sanno educare più i cani dei padroni !!!

  11. Cara Valentina, tu e Molly avete tutta la solidarietà mia e delle mie quattro yorkies ormai anche loro un po’ vecchiotte. Ho avuto una yorkie che tanti anni fa in un episodio analogo a quello che vi è successo ci ha lasciato le penne. Non l’ho più dimenticato e sono sempre molto all’erta e vigile quando le porto fuori, anche troppo. Molte volte altre volte ce la siamo cavata perchè le mie yorkies portano la pettorina e quindi puoi salvargli la pelle tirandole su di colpo. Certo è che difficilmente le posso sciogliere e non perchè non siano addestrate. Tre su quattro hanno fatto agility, una di loro, Blu anche ad alto livello. Brava che pensi anche tu di fare agility con Molly, occhio però,non è più giovanissima, ostacoli a non più di venti cm da terra e poi integratore alimentare (cosequin) per le articolazioni. Funziona. E se poi prendi un paio di forbici e le rasi il pelo delle orecchie le ritira su che è una bellezza! Auguri. Forza e coraggio che i nostri cani a volte sono più forti di quello che pensiamo. In che campo vai a fare addestramento? Sono di Roma anch’io.

    • solidarieta’ anche dal mio yorkie di 13 anni pure lui che pero’ ha addestrato come un terrier il golden, risultato adesso porto a scuola il golden perche’ pure lui e’ stato attaccato da uno shar pei ed adesso sfida qualunque maschio.

    • Grazie Donatella per le belle parole e i consigli!
      Il centro dove andiamo a “giocare all’ agility” si chiama Adventure Dog e sta a Frascati!
      Magari conosci qualche componente della squadra ufficiale visto che loro gareggiano e alcuni vincono anche!
      Per noi ovviamente non si tratta di agonismo o ricerca della prestazione….ci divertiamo!
      Come dici tu stecche basse e tante risate!
      😉

  12. Di queste storie ne sento abbastanza spesso, e purtroppo mi è anche capitato di assistere, anche se il cane non era il mio. E vedere un cane che stacca la testa ad un altro cane mi ha fatto capire che non prenderò mai più un cane di taglia piccola, è un rischio che non voglio correre.

  13. Immagino come deve sentirsi Valentina perchè una situazione simile la stiamo vivendo anche noi, io e il mio Golden di 1 anno e mezzo che a dicembre è stato aggredito da un meticetto grande come un beagle totalmente fuori controllo. Noi eravamo a spasso col guinzaglio in città. Anche noi stiamo andando da un educatore cinofilo perchè il mio cane, da quando è stato aggredito, ha iniziato ad avere reazioni avverse verso quasi tutti i cani maschi sciolti che incontriamo. Il bello è che durante l’aggressione il mio cane si è difeso e ora è schedato come “cane morsicatore” nel database dell’ASL! IL MIO CANE! Avevo scritto una mail a Valeria per raccontarle l’accaduto, ma forse non l’ha ricevuta (non di rado ho problemi con la posta elettronica). Ma la parte più assurda è stata quando ho detto alla proprietaria del cagnetto “Scusi, ma le sembra questo il modo di gestire un cane?” e lei “Io non sono mica una di quelle che si prende il cane e poi lo tiene alla catena!!!”

  14. Non c’è assicurazione che possa ripagare il danno psicologico che questa aggressione ha creato in Mollie…se i vigili iniziassero a multare salatamente le persone che se ne vanno in giro senza mettere il guinzaglio al cane non succederebbero eventi come questi…perlomeno non in strada!

  15. Nel nostro sistema giudiziario il cane è ancora visto come un oggetto, non come un essere vivente, anche per questo la gente preferisce spendere i soldi per assicurare il cane anziché darli ad un bravo educatore. C’è troppa ignoranza, l’abc dell’educazione del cane andrebbe insegnato come argomento in educazione civica (materia che neanche si fa più) alle elementari.

  16. Io ho una cagna meticcia piccola e ‘isterica’ e aggressiva, andando al parco mi sembra di tenere al guinzaglio un coccodrillo.
    E’ sempre facile dire cose devono fare gli ‘altri’ quando il proprio cane non e’ aggressivo. Chi ha un cane-peluche (intendo razze selezionate per essere docili) non capisce i problemi degli altri.
    Vi dico la vita che fa la mia cagna, sempre al guinzaglio senza mai potere correre, educata e socializzata a partire da due mesi e con esercizi giornalieri, sempre sotto controllo. Ho pagato migliaia e migliaia di euro a seri professionisti, corsi, stages , girato l’Italia, un inferno. I professionisti cosa dicono? il carattere di questo cane e’ cosi’, si puo’ fare qualcosa ma il carattere rimarra’ uguale.
    Troppo facile andare all’allevamento , scegliere il cane di razza pura ariana piu’ stabile caratterialmente, pagare mille o duemila euro e tornare a casa tranquilli perche’ il grosso del lavoro l’ha gia’ fatto l’allevatore.
    Anche la mia cagna e’ stata morsa piu’ volte da pastori tedeschi al parco, ma e’ sopravvissuta, i cani si mordono fra di loro da 15 mila anni e noi ancora ci scandalizziamo.
    Chi prende un cane deve mettere nei rischi che possa essere morso da cani, investito da auto, perso in campagna se e’ un cane da caccia, morire di malattia e altro.
    La mia cagna e’ aggressiva verso le persone e con i cani non ha alcun problema, ma il meccansimo di aggresivita’ e’ il medesimo. L’unica differenza e’ che se si avvicina un pastore tedesco essendo stata morsa ripetutamente si gira e ringhia per allontanarlo.
    E’ ora di finirla con questa visione dove il cane e’ al centro dell’universo e la colpa e’ sempre e comunque del proprietario, ci puo’ essere qualche raro caso dove il cane era gia’ predisposto alla nascita ed e’ bastato un piccolo sbaglio del proproietario per fare emergere determinati comportamenti latenti del cane.

    • scusa però non sono daccordo. Prima di avere il mio attuale cane avevo un pastore tedesco femmina, pessimamente socializzata perchè nella sua vita aveva fatto solo il cane da guardia in una ditta.
      Quando l’ho portata a casa ho completamente cambiato la mia vita. La portavo giù a orari strambissimi, la mattina alle 6 e la sera alle 24, di giorno usciva durante l’ora di cena e di pranzo, la tenevo legata al guinzaglio (e a volte, soprattutto all’inizio con museruola). Ho cambiato parco perchè quello che frequentavo di solito era pieno di gente a cavallo, cosa che la mandava in panico e la rendeva aggressiva verso di loro e autolesiva.
      Questo cane non era un cane “sano” di testa. Non ho avuto modo di lavorarci, dopo 6 mesi è morta. Però per quei sei mesi non ho mai pensato che i cani sono cani e devo essere lasciati in pace.
      Una normale rissa da parchetto è una cosa. Due cani della stessa taglia che si scazzano per un qualsiasi motivo sono “naturali” ma non è normale per il cane essere sempre arrabbiata con il mondo. Un cane del genere in un branco senza il controllo umano quanto dura?
      Poi capisco benissimo il problema, è un gran stress andare in giro con un cane che sai potrebbe diventare aggressivo ma se non si può lavorare più di tanto sul carattere bisogna temo lavorare con gli stimoli che gli vengono offerti.

      (una piccola nota, con questa pastorina avevo visto dei miglioramenti, anche se limitati, lasciandole la libertà di cui aveva bisogno. Il che per me voleva dire caricarla in auto, portarla in campagna e farla muovere con la longhina da cavalli, la mia era lunga credo 15 metri. Lei si sentiva libera, io ero un po’ più tranquilla e in caso di problemi avevo comunque un filo diretto con lei…)

    • Mario, la colpa è sempre e comunque del proprietario se non tiene il cane al guinzaglio quando è obbligatorio tenercelo, a prescindere dal fatto che quel cane sia aggressivo o meno. Io non mi scandalizzo per niente delle zuffe dentro l’area cani, ma qui si parla d’altro, e cioè della condotta civile delle persone.
      Sul fatto poi che alcuni cani abbiamo un certo “carattere” e non si possano trasformare in qualcos’altro, sono (purtroppo) d’accordo con te.

      • Il problema di cui stiamo parlando e’quello del proprietario che stanco di tenere il cane legato a vita come un ergastolano lo libera 30 secondi per tirare una pallina al suo cane che sta 24 chiuso in casa e proprio in quei 30 secondi spunta fuori un altro cane.
        Io capisco e riconosco le regole sociali umane ma non e’ neanche eticamente corretto che un cane stia segregato per 24 ore al giorno.
        Quel proprietario ha sbagliato e NON LO GIUSTIFICO ma diciamo che era in una situazione in cui l’errore era molto probabile, facile criticarlo da parte di chi non e’ soggetto a rischi perche’ ha un cane che per pura casualita’ non morde. Dovrebbe essere criticato da altri proprietari di pastori tedeschi.
        Poi non capisco perche’ su 100 pastori tedeschi di bellezza che incontro 90 sono aggressivi con altri cani. Voglio dire che quel signore invece di prendersi un pastore tedesco per soddisfare il suo ego poteva prendersi un cane piu’ adatto a stare in citta’.
        Io non credo che sia sempre vero che il proprietario rovina il cane. Chissa’ quanto tempo avra’ passato quel proprietario a socializzare il suo cane ma probabilmente non e’ bastato.
        Insomma prendere e tenere un cane e’ una cosa difficile per tutti, sempre e comunque.

        • I cani portati al guinzaglio NON sono ergastolani. O quanto meno non è il guinzaglio che li rende ergastolani, e comunque ci sono spazi appositi e migliori del marciapiede di una grande città per “disergastolanizzarli”.
          E non sono d’accordo che “prendere e tenere un cane è una cosa difficile per tutti, sempre e comunque”, visto che uomo e cane convivono da diverse migliaia di anni. Magari stiamo attraversando un momento di particolare inettitudine, ma questo riguarda un po’ tutto: dal tenere un cane al guidare una macchina. Siamo troppi, ma ci comportiamo come se fossimo soli e unici al mondo.

          • Il veterinario Dehasse afferma che un cane dovrebbe fare 4 ore di attivita’ fisica al giorno. Io non capisco quelli che si prendono pastori tedeschi, border collie, cani da caccia e li tengono fermi immobili in casa e fuori li tengono solo e soltanto al guinzaglio, non fanno fare attivita’ fisica. Ma che vita fanno questi cani? E’ meglio se si prendessero un bel molossoide che ama stare tutto il giorno sul divano. Poi presi da rimorso li lasciano senza guinzaglio e succedono le disgrazie citate nell’articolo.
            PER ME tenere un cane e’ una cosa difficile, primo perche’ ha problemi caratteriali e devo avere mille occhi, e secondo perche’ cerco di fare di tutto per il benessere del mio cane. Per altri e’ una cosa facile e naturale, sono fortunati, sono forse un po’ superficiali e incoscienti? Il proprietario del pastore tedesco dell’articolo sicuramente si. Altri invece no.
            Il discorso del fatto che ci comportiamo come se fossimo soli e unici al mondo e’ giusto e condivisibile ma non certo in un sito di cinofilia, chi si prende un cane lo fare per egoismo o per salvare un cane dal canile o per carenze affettive, degli altri uomini interessa molto poco.

    • Mario… posso dire una carognata, ma della quale sono profondamente convinta?
      Sei andato dai professionisti sbagliati. Mi dispiace che tu abbia speso pacchi di soldi inutilmente, ma non posso assolutamente credere che la tua cagna non sia recuperabile o – nel peggiore dei casi – controllabile. Mi piacerebbe sapere da chi sei andato: magari, se ne hai voglia, scrivimelo in pvt per evitare polemiche inutili.

      • ci siamo gia’ scritti privatamente su facebook e abbiamo avuto una lungha chiaccherata riguardo il controllo del cane e ti ringrazio ancora per il tempo che mi hai dedicato. Ho capito alcune cose importanti ma sono cose che richiedono tempo, perche’ un cane problematico puo’ cambiare ma non in breve tempo.

      • Comunque anche a me e’ successo diverse volte che mesi e mesi di addestramento sono sono stati vanificati per colpa di un cretino che non ha saputo rapportarsi correttamente con il mio cane.
        Caso tipico di persona che sbuca fuori all’improvviso, il mio cane abbaia, allora rivolto a me SI AVVICINA e dice “ma cosa fa abbaia? E’ viziato/cattivo”, poi rivolto al mio cane comincia a fare “bu!bu!” per farlo arrabbiare ancora di piu’. E questo con un cane che visibilmente aveva problemi. Fare finta che il cane non esistesse sarebbe stata la cosa migliore, ma per loro era troppa fatica.
        Poi ci sono quelli che si credono esperti e si mettono a fare segnali calmanti al mio cane, obbligando il cane a interagire con una persona che non conosce e che farebbe volentieri a meno di conoscere. Anche questo un metodo disastroso ch fa abbaiare certi cani.
        Poi ci sono quelli che quando il mio cane abbaia lo rincorrono e vogliono fare paura, il mio cane si arrabbia ancora di piu’ perche’ non ha paura, abbaia perche’ e’ possessivo. Anche qui mesi e mesi di addestramento buttati la vento per colpa di un imbecille.
        Poi ci sono i corridori a piedi o in mountain bike, ma io non capisco, vedi che c’e’ un cane nella tua traiettoria, non puoi RALLENTARE UN ATTIMO ? Ti si forma l’acido lattico se ti fermi per 2 secondi ?

        Alcuni di questi sono episodi sono successi alle 5.30 -6.00 di mattino quando questi personaggi avrebbero fatto bene a stare a casa a dormire invece che andare a fare danni.

        • Al deficiente del “bu!bu!” avresti dovuto rispondere nello stile suggerito da questo articolo https://www.tipresentoilcane.com/2012/04/27/risposte-sarcastiche-a-domande-e-affermazioni-cuggine-cinofobe-eo-cretine/#comment-34635
          magari rivolgendoti al cane dicendo: “tranquillo e’ solo stupido ma non e’ pericoloso” a voce alta in modo che l’ imbecille ti sentisse e capisse cosa pensavi di lui. ¨
          Per i ciclisti ti posso dire che ci sono situazioni in cui e’ oggettivamente difficile rallentare (e soprattutto fermarsi), soprattutto se si usano pedali a sgancio rapido (ormai di moda anche tra chi non ne avrebbe assolutamente bisogno)

          • Ma scusa un attimo, qui ci facciamo scrupoli sul comportamento del cane in ambito sociale ma cosa succede se un ciclista trova nella sua traiettoria un bambino che gioca per terra e non puo’ frenare ? io questa storia dei pedali a sgancio non la sapevo !!

          • So che non c’entra niente con il sito (ne con i cani), pero’ visto che l’ argomento e’ venuto fuori… Sicuramente tutti conoscono i pedali per bicicletta normali, quelli sui quali semplicemente si appoggiano i piedi e che possono essere utilizzati con qualsiasi tipo di scarpe. Poi esistono quelli con una gabbietta sul lato anteriore, che permette una presa piu salda per evitare che il piede scivoli dal pedale. Invine esistono quelli a sgancio rapido. Questi sono i pedali che utilizzano i ciclisti professionisti e che possono essere utilizzati solo con scarpe speciali. Le scarpe hanno una placca attaccata alla suola che si incastra sul pedale in modo che uno non possa togliere il piede dal pedale, se non con un movimento particolare. Questo movimento consiste nel girare la parte posteriore del piede verso l’ esterno (ovviamente senza muovere la punta che e’ attaccata al pedale). Un moovimento del genere e’ ovviamente innaturale per chi vuole togliere il piede dal pedale per metterlo a terra mentre sta frenando. E se e’ facile per chi ha esperienza nel suo uso, diventa un movimento difficile per chi li usa per le prime volte. Infatti questi pedali sono sconsigliati dentro citta (o comunque in mezzo alla gente). Pero’ visto che sono quelli che vengono usati dai professionisti, troppi inesperti decidono di usarli anche loro solo per sentirsi “piu atleti” (scusa se non trovo un termine migliore), con tutte le conseguenze del caso.
            E qui ci facciamo srupoli sul comportamento dei cani semplicemente perche e’ di questo che si occupa il sito; ma e’ ovvio che un ciclista poco capace di controllare la sua bicicletta diventa un pericolo per tutti quelli che incontra (non solo per i bambini che stanno giocando).

    • Mi scusi Sig. Mario ma lei crede veramente che a fare la differenza tra un cane aggressivo e non sia solo una questione di prenderlo in allevamento??? Che un’ipotetica “aggressività” appartenga solo ai cani NON di razza??

      “Troppo facile andare all’allevamento , scegliere il cane di razza pura ariana piu’ stabile caratterialmente, pagare mille o duemila euro e tornare a casa tranquilli perche’ il grosso del lavoro l’ha gia’ fatto l’allevatore.”

      Secondo Lei un allevatore in due mesi di vita del cane “ha fatto il grosso del lavoro”??? Potrebbe anche essere, ma noi in molto meno tempo siamo in grado di fare danni non di poco conto..a prescindere che il cane sia di razza o meticcio.
      La saluto.

      • Aspetta, io non ho scritto che un’ipotetica aggressivita’ apparentenga solo a cani NON di razza, anzi uno studio americano afferma che la maggior parte de cani che hanno morso erano cani di razza. Io non so come abbiano fatto questa statistica e la cito solo come notizia ma non come verita’.
        Quello che affermo io e’ che un bravo allevatore dovrebbe potere fare una selezione non solo di bellezza ma anche di carattere e che i clienti ne dovrebbero trovare vantaggio. Per i cani lupo cecoslovacco sto notando che le ultime generazioni sono molto meno paurose di quelli di 5 anni fa, tanto per fare un esempio, e ritengo che un lavoro simile lo stanno gia’ facendo sulle razze che sono piu’ di “moda” e anche su quelle piu’ classiche.

        La stabilita’ caratteriale e’ una caratteristica genetica, quindi di competenza dell’allevatore.

        E’ un peccato che il cliente possa riuscire a rovinare il lavoro dell’allevatore in pochissimo tempo, io lo vedo quotidianamente con cani piccoli ad esempio barboncini e jack russell presi in braccio al minimo pericolo e da adulti si comporteranno in modo anomalo tanto per dire un eufemismo.
        Comunque quello che volevo dire io era un’altra cosa, la difficolta’ a vivere con un cane problematico e non certo una difesa dei proprietari che rovinano il proprio cane che secondo me sono da condannare su di un piano morale.

  17. Be’, però qui il punto non è la cultura cinofila ma l’educazione civica. Il signore ha dimostrato di sapere benissimo che i cani in città vanno tenuti legati – e questo, scusate, anche se sono perfettamente educati e non aggressivi: legati e basta. In questo contesto, il problema dell’aggressività (intra o interspecifica non fa differenza, al posto di Mollie avrebbe potuto esserci un bambino) è largamente secondario. Prima viene il rispetto dei regolamenti che significa rispetto degli altri. E, per come la vedo io, la denuncia va fatta sempre: denunci il padrone del cane perché ha mancato di custodirlo e perché lo ha messo in condizione di nuocere ad altri. Dove sta che il cane diventa una vittima se tu denunci l’aggressione? Quel cane è già una vittima, la prossima volta potrebbe finire sotto una macchina o accoppare qualcuno, uomo o cane che sia.

  18. Io mi sono sentita chiedere da proprietari di un cane di piccola taglia (io ho una femmina di cane corso) prima di entrare al parco non se potevano entrare, non se il mio cane era socializzato e il loro non correva pericoli ma se era assicurato…
    Di problemi con cani liberi ne abbiamo avuti anche noi. Uno che lungo una strada cittadina viene praticamente mollato fuori da solo x fare i bisogni. Una volta ha cercato di attaccare me e la mia mi ha difesa, la seconda volta ha attaccato direttamente lei e lo ha di nuovo messo alla fuga. Lei al guinzaglio e x fortuna non mi ha trascinata x corrergli dietro ma ha risposto al richiamo e si è bloccata. Se al posto della mia ci fosse stato un cane di piccola taglia probabilmente le cose sarebbero andate diversamente

  19. Io ho il problema contrario invece. Essendo proprietaria di un bull terrier, mi ritrovo sovente ad avere a che fare con cagnetti di piccola taglia isterici. Certo, non è colpa dei cagnetti…ma i padroni di questa tipologia di cani sono quelli che più spesso si permettono di lasciarli sciolti con la scusa “e vabbè ma è piccolo”.
    Io non temo che il mio cane si faccia male (semmai mi preoccupo per gli altri), ma il mio cane soffre di aggressività intraspecifica e questi episodi di canetti isterici che si avventano su di lui urlando come ossessi, non fanno altro che disfare il lavoro che stiamo facendo su di lui.
    E allo stesso modo di Valentina, mi chiedo perchè io non possa farmi una passeggiata per prati col mio cane senza essere “aggredita” da cani “che tanto sono buoni, non mordono”…

    • Flavia,non è il “problema contrario”: è lo stesso identico problema! Ovvero quello di persone che non tengono in considerazione il fatto che la propria libertà finisce nel momento in cui vanno a rompere le palle a quella degli altri.
      I cani vanno: a) tenuti al guinzaglio, PUNTO. Indipendentemente dalla dimensioni; b) educati a comportarsi in modo civile con i loro simili, ARIPUNTO: indipendentemente dalle dimensioni.
      E siccome non ci vuole chissà quale scienza a rispettare questi due punti, chiunque non lo faccia è una persona incivile e scorretta. Indipendentemente dalle dimensioni!

      • a nme è succxessa la stessa cosa il giorno 12 dicembre, non in un parco con cane libero ma in un’area cani: piccolo cane non so di che tipo, senza alcun apparente motivo (la mia si faceva gli affari suoi) è corso appena buttato dentro dal padrone (che non si è premurato di dire o chiedere nulla) contro la mia abbaiando, e l’ha presa sul muso, precisamente: l’occhio sinistro, per miracolo facendo solo due buchi (uno sotto ed uno sopra l’occhio) ma praticamente fino all’osso, litri di sangue, e la mia che non ha reagito per una cippa, e il piccolino che non voleva lasciarla. quando l’ha lasciata cane pastore tedesco grosso e cattivo è venuto in mezzo ai miei piedi guaendo. Ora non credo che dipenda da libero non libero, in area cani o per strada. dipende dai cretini padroni e dalla consapevolezza che hanno del loro cane. Il tanto è piccolo no fa niente a nessuno non vale proprio, perchè anche se piccolo poteva se la prendeva un millimetro più in alto o più in basso fare perdere un’occhio alla mia. Tra parentesi, parole della veterinaria da cui l’ho portata al volo: gran culo ci ha detto perchè poteva avere un’occhio perso irrimediabilmente. Non le si sono nemmeno potuti mettere i punti tanto le feite erano vicine all’occhio. nè il padrone ha detto niente, nè ha chiesto scusa, nè si è premurato di fare nulla se non andarsene a coda bassa affermando “non era mai successo”. E certo.. aspettavamo succedesse a noi…. Tanto il cane è piccolo, e che male può fare? non solo può fare un gran male e gravi danni, ma mi chiedo: se la mia si fosse girata e l’avese morso di rimando, facendogli certamente gran danni, cosa sarebbe successo???? che al solito il cane grande uccide il piccolo perchè grosso e cattivo. e ancora tra parentesi: io usualmente, qui a Milano, la porto al parco forlanini, dove in realtà non si potrebbero tenere liberi, ma lo si fa tutti: mai e poi mai è successa una cosa del genere. Il perchè me lo spiego così: ci sono quasi ed esclusivamente cani di media e grande taglia solitamente, ben educati, che rispondono al richiamo, che non attaccano brighe, di gente cioè che SA sul suo cane, e sono semrpre più o meno le stesse persone, mai nessun suicida che lancia il suo cane contro il tuo. i cani piccoli anche certo,non tantissimi, ma i pochi che ci sono non li ho mai visti fare gli attacca brighe (ogni tanto c’è n’è uno microscoschico che è tra i migliori amichetti della Hilde) La stessa cosa non succede mai, qui, nelle aree cani (e lo posso dire col senno, visto che me le sono girate più o meno tutte) dove vedo le aberrazioni più totali: chi ciaola con le amiche-amici e il cane non lo caga di striscio, chi lo butta dentro senza chiedere niente e sta fuori sulla panchina a leggere il giornale, chi ti dice è buono e poi ha un cane isterico “che vuole solo giocare”, chi lo rincorre per acchiapparlo, chi non può proprio fare a meno di giocare con palline e affini in mezzo a cento cani che poi si azzuffanno, chi ti dice: “è buono” o non dice proprio niente e lo butta dentro, e poi succede il patatrac.. specificando (sta cosa lo so è nazista, ma dato di fatto) che più l’area cani è in quartiere “bene” più ci sono problemi, più il quartiere è un quartieraccio, più i cani sono trattati da cani e la gente sa come gestirli. meno hai e più sei pratico e realista…. della serie: invece di pensare alle collanine di strass e al cappottino firmato (per cui si può sgridare il cane che si rotola nel fango, ma non lo si può sgridare se rompe il kaiser al mondo perchè povero piccolino) pensate ad educarli…. tornando alla mia: certo da quel dì ora col cavolo che si avvicina a cani piccoli e bianchi (anche perchè già da piccola uno le aveva fatto sgaro da due punti sullo zigomo). questo è un bel risultato dovuto al prossimo, per un pastore tedesco che viveva d’amore e d’accordo con un coniglio nano e mai e poi mai l’avrebbe azzannato.

        • Ma perché continuate a mischiare i discorsi? Valentina non ha raccontato una zuffa al parco o all’area cani, ma un’aggressione per strada da parte di un cane portato libero da un’idiota maleducato e incivile.

          • perchè i maleducati ed incivili sono ovunque, non solo per strada. E ste cose succedono un po’ ovunque, perchè quello che manca è appunto il rispetto non solo delle leggi e delle regole, ma anche della semplice libertà altrui, ed il buonsenso ovviamente è un optional… Esempio (che ti sembrerà mischiare i discorsi): dicevo nel mio post sopra di primo morso ricevuto, è successo in strada ed il canetto non era libero, ma “collegato lontanamente” al padrone tramite un fantastico flexi… cosa cambia? lo scemo padrone è uguale ad altro scemo padrone successivo

          • perchè lo scemo padrone è scemo sempre, non solo a cane libero per strada, ma a cane col “flexi”, a cane al guinzaglio corto, a cane ovunque vuoi andarlo a portare. manca il rispetto ed il buon senso è un’optional troppo spesso, indipendentemente da dove ci si trova…

    • Domenica io e Balrog uscivamo dal campo di addestramento dopo la prima lezione per cuccioli (tra i 4 e gli 8 mesi). Il campo si trova dentro ad un parco nel quale molti lasciano sciolti i cani. Io avevo Balrog al guinzaglio quando si e’ avvicinato un mini yorkshire (o pseudo yorkshire) microscopico (era veramente piccolo, sara’ stato al massimo un chilo) libero che al passare accanto a Balrog ha saltato cercando di morderlo al collo. Per fortuna Balrog nonostante i suoi 4 mesi e mezzo e’ gia abbastanza alto (incrocio di mastino spagnolo e mastino napoletano per dare un idea) e quindi il minicane non lo ha raggiunto; poi Balrog lo ha completamente ignorato e si e’ voltato verso di me guardandomi perplesso.
      Io ormai mi preoccupo quando vedo cani piccoli (yorkshire, chihuahua, zwergschnauzer, maltesi, bolognesi o meticci che gli somiglino), visto che sono i piu aggressivi. Invece Balrog gioca tranquillamente con cani grandi e ha fatto amicizia soprattutto con un alano di sei mesi, una femmina di san bernardo di 8, una femmina di pitbull adulta che fa UD, un boxer adulto che vediamo ogni tanto in un altro parco piu piccolo…

  20. Credo sia già stato detto tutto quanto c’era da dire sull’accaduto. Volevo solo lasciare qui un grosso ‘in bocca al lupo a Mollie’ e un abbraccio di incoraggiamento a Valentina. Adesso sarà sicuramente arrabbiata e demoralizzata, potrà pensare che tutto il lavoro svolto finora verrà annullato dal brutto episodio. Ma sono sicura che invece il bagaglio di conoscenze acquisite servirà per affrontare al meglio questo brutto periodo e per superare l’accaduto e tornare più forti ed unite di prima.

    • Viva il lupo!
      Grazie Elena per il tuo incoraggiamento!
      Non ci siamo demoralizzate! Arrabbiate si, decisamente!
      Mollie sta meglio; certo, non potrà correre sul suo adorato campo di agility per i prossimi 10-15 giorni, però risponde bene agli esercizi in casa! L’attivazione mentale, seppur casalinga, sta dando un contributo fondamentale per gestire la noia in queste giornate da dover passare al caldo e a riposo!
      Per ora lei non sta dando nessun segnale di disagio psicologico riconducibile a questa brutta esperienza, ma bisognerà attendere di poter tornare al parco prima di cantar vittoria!

      • Certo che augurare ‘in bocca al lupo’ ad una cagnolina che è stata morsa da un PT! Scusa, non l’ho scritto con ironia ma volevo sinceramente augurare a Mollie di guarire al più presto. Che figura!

  21. La soluzione migliore è cercare di allargare la propria cultura cinofila PRIMA di prendere con se un cane. Io ho speso migliaia di euro e ore (altrettante me ne aspettano) per avere un rapporto equilibrato con il mio pt ma tutti gli errori che ho compiuto in passato, in qualità di prima esperienza, difficilmente potrò risanarli. Prima crearsi una coscienza cinofila e poi prendere con se un compagno peloso!

  22. ancora prima della rabbia per la mancata educazione, io mi arabbio perché non sono tenuti al guinzaglio, ‘sti cani. e mi chiedo PERCHE’? brutti deficienti, se la legge dice di tenerlo a guinzaglio, ‘sto cane, ci sarà un motivo???? tutti i week end quando portiamo fuori per il giro “lungo” la nostra cagnetta, dobbiamo farci il sangue amaro per le decine di cani liberi e fuori controllo che ci seguono e importunano la nostra… che è SEMPRE al guinzaglio, lungo un metro e mezzo, a parte che nelle apposite aree recintate o nei campi dietro casa. ma siamo noi gli unici pirla che se ne preoccupano? che si pongono il problema del perché il cane deve essere tenuto sotto controllo al 100% quando si è in città, in mezzo a cani, bambini, piccioni, gatti e chi più ne ha più ne metta?

    • Guarda, è nella mente delle persone e non riesci a sdradicarlo il “povero cane ma è sempre legato”?? Non so quante volte mi hanno chiesto perchè non le libero e poverette e dai lasciamo liberi i cani e hanno diritto anche loro. L’ultima volta ieri. Non riescono a capire che il cane al guinzaglio è tutelato (lui e gli altri).

      • Si, però non è nemmeno giusto che il cane passi la propria vita al guinzaglio.
        Chi vive in città come fa? O va negli sgambatoi (spesso iper affollati e con proprietari molto sciurmari e sciuremarie) o tiene il cane perennemente legato, e sinceramente non mi sembra molto giusto per il cane, che non può nemmeno farsi una corsa o giocare con il proprietario.

    • Guarda, per me più che un problema di guinzaglio è un problema di educazione: ci può stare che uno sciolga il cane, il problema sono
      – i luoghi: se sleghi il cane lo fai in un sentiero di campagna isolato, in un parco di periferia la mattina molto presto, lungo un fiume/in spiaggia durante l’inverno ( perché non c’è nessuno ). In nessun caso sleghi il cane se c’è gente troppo vicina ( e “vicina” dipende dal cane… Se sta sempre attaccato alle calcagna o se corre in giro a decine di metri di distanza ). Se il cane ha problemi di comportamento devi stare ancora più attento: se hai un cane es. aggressivo coi bambini, lo sciogli in zone lontane dalla città e spopolate, non in un parco, nemmeno alle 5 di mattina
      – i modi: sciogli il cane solo se risponde al richiamo, lo tieni sempre d’occhio, lo leghi se stanno arrivando persone ( appena le vedi, non quando il cane è già andato a fargli le feste ), gli impedisci di entrare in proprietà private e di disturbare fauna selvatica e men che meno bestiame domestico

      • Quindi un cane che vive in città è costretto a passare la sua vita legato o negli sgambatoi.
        Oppure bisogna cercare un posto completamente isolato, lontano dalla città, dove slegarlo.
        Beh, non sono d’accordo. Se il cane è educato dovrebbe poter essere libero di girare anche in un parco cittadino, povero cane altrimenti!

        • Guarda, io vivo a Roma, le aree cani non mancano e ce ne sono anche di molto belle e grandi, che non ti verrebbe mai in mente di chiamare sgambatoi. Da casa mia, il mare è a mezz’ora-tre quarti d’ora e d’inverno qualche bella corsa non ce la leva nessuno – naturalmente se, come dice Alice, la spiaggia è deserta. Le mie vanno tutti i giorni al “parco”, che sarebbe un’area cani ricavata recintando un’enorme porzione di un parco cittadino, piena di alberi. Non mi sembra una gran sofferenza, via.

          • Evidentemente a Roma siete fortunati, da altre parti non è così.
            A Bologna le aree cani sono affollate, piccole, senza un briciolo di verde e piene di gente non troppo furba (ho visto gente tirare fuori la ciotola per dare da mangiare al cane!)
            Oltretutto se io entro in aerea cani, il mio cane va a salutare/snasare gli altri cani e poi si siede di fianco a me.
            Se esco, ed è libero, cambia tutto: gira, annusa, gioca con altri cani.
            Però se mi beccano i vigili sono 100€ di multa.
            Ma allora il mio cane dove lo porto? Devo per forza trasferirmi per fargli fare un’uscita decente?

        • Elwen, non sempre è questione di educazione: lasciando il cane libero in città si corrono rischi ben peggiori di una semplice zuffa.
          Banalmente, le auto.
          State camminando tranquilli sul marciapiede affianco ad un vialone trafficato di Milano, un pullman suona il clacson proprio affianco a voi, il cane si spaventa, magari scarta e finisce sulla strada quel tanto che basta per essere centrato dal motorino di turno che passa rasente al marciapiede.

          Ed era un esempio.
          Quindi, secondo il mio punto di vista, se vivi in centro a Milano (o qualunque grande città) il cane lo liberi in area cani, oppure affronti il traffico per arrivare in una zona di campagna abbastanza isolata.
          Purtroppo è così, legge a parte.
          Un cane può essere educatissimo ed equilibratissimo, ma ha istinto e riflessi che non puoi controllare.

          • Ma io sto parlando di un parco!
            Non mi sogno nemmeno di lasciare libero il cane sul marciapiede!
            Spesso i parchi sono recintati e le macchine non ci possono entrare.
            E comunque, per legge, nemmeno nelle strade di campagna i cani possono stare liberi…

          • Per dire dei parchi cittadini…io sono andata una volta con il cane al parco, lontana dagli altri, subito dopo pranzo, quindi non c’erano bambini, ma me ne stavo isolata. Tiro fuori la pallina, il tempo di fare due lanci (sempre in posto isolato) ed è arrivato il custode con il fischietto. Sono rimasta malissimo e lui più di me, non faceva che scusarsi, perchè le madri l’avevano chiamato per mandarmi via. Uscendo, tutti gli anziani mi hanno dato ragione (ragione che ovviamente non avevo e me ne sono andata subito).
            In un altro parco mi hanno avvisato di non andare nemmeno con il cane al guinzaglio e stanno premendo affinchè in NESSUN parco si possa andare con il cane al guinzaglio. E non abbiamo nemmeno aree cani (l’unica che c’è la usano i cani del canile e mi pare giusto lasciargliela). In queste condizioni non mi viene manco in mente di lasciarli liberi, o mi lincerebbero direttamente. Quindi prendo la macchina e vado in zone lontane, sempre. (Volevo scriverlo in risposta a Elwen, ma non trovavo “rispondi”).

          • Beh, ma legalmente neppure nelle strade lontane possono stare.
            O sarò strana io che vorrei tenere il cane libero nei parchi (anche se qualche commento sotto ho letto di chi lascia libero il cane al parco forlanini).
            Io a Bologna ci vivo per studiare e non ho la macchina, se prima o poi mi beccherò qualche multa pace. Meglio quelle, piuttosto che tenere il cane costantemente legato…

        • faccio sempre l’esempio con la mia. ha quasi due anni, e non ha paura di nulla. nulla!!! petardi e fuochi d’artificio, clacson, urla, movimenti bruschi, persone o cani…mai vista spaventata. fino alla settimana scorsa, si è spaventata per qualcosa che ha sentito, non abbiamo capito cosa.. e se fosse stata libera si sarebbe messa a correre, magari in mezzo alla strada! il guinzaglio l’ha tenuta sotto controllo. poverina, sarà triste ad essere sempre legata. ma almeno è viva.

          • Vabbeh, se i vostri cani sono costretti a passare la loro vita al guinzaglio mi spiace veramente tanto con loro.
            Ognuno però fa come vuole.

            Ma il richiamo come glielo insegnate? All’area cani? Come fate a giocare con le pallone, per dire?

        • Elwen, non voglio sembrare troppo dura verso i proprietari di cani cittadini, se però una persona è davvero appassionata di cani prima di prenderne uno dovrebbe chiedersi se, con lo stile di vita che conduce e nel luogo dove vive, può davvero permettersi di offrire al suo amico a 4 zampe uno stile di vita adeguata. Questo non vuol dire che chi abita in città non debba avere un cane, però o è in grado di portarlo fuori città o in spazi idonei il più spesso posibile, o ci si prende un cane di una razza che non abbia bisogno di fare grandi scorrazzate. Tu dici che te ne freghi delle leggi e dei regolamente e che appena puoi liberi il cane e se ti arriva la multa meglio quella che il cane legato, il problema è che finchè ci sono leggi e regolamenti se non li rispetti sei comunque tu che hai torto. Sono la prima a dire che, nel caso dei cani, molto spesso i regolamenti sono sbagliati, tu abiti in città e ti lamenti delle aree cani, io abito in un paese di provincia e qui le aree cani non sanno nemmeno cosa siano! Nel mio comune ci sono tantissime aree verdi, una vicino a casa mia anche molto grande e bella, sufficiente per poter ricavare un’adeguata area cani, ebbene, in tutte queste aree è severamente vietato l’accesso ai cani, anche al guinzaglio. Bene, dirai, pazienza, abiti comunque in campagna, puoi liberarlo nei campi, ed è vero, io lo faccio, ma come ha detto qualcuno sopra comunque anche se sei in un campo in aperta campagna non puoi lasciare libero il cane, e nemmeno in montagna in realtà è permesso, perchè il cane libero può causare danni alla fauna. Beccarsi la multa perchè porti il cane al parco (ed è successo) è il male minore, il problema è che, secondo me, non è facendoci multare che noi possessori di cani potremo cambiare regole così ingiuste e retrograde. Semmai possiamo cambiarle proprio rispettandole, educando i nostri cani e comportandoci anche più civilmente di chi non ha cani e magari li disprezza pure. Perchè io posso anche arrabbiarmi quando chi mi vede in giro con il mio pt cambia lato della strada o comincia ad agitarsi e preoccuparsi della ferocia del mio cane, se però dopo di me questa persona incontra un emerito idiota con cane sciolto, che magari ha problemi di aggressività o è anche solo esuberante e va a dar fastidio a questa persona, non posso nemmeno dargli torto se questo continuerà ad avere paura dei cani e a diffidare dei loro proprietari. Io posso anche arrabbiarmi con chi dice che i cani nei parchi non ci possono andare perchè sporcano, perchè io mi impegno sempre a pulire dove il mio sporca, anche quando magari ha mal di pancia e ha avuto un attacco di diarrea (e ti posso giurare che è successo, l’ha fatta sulla pista ciclabile letteralmente a soli 2 metri da casa, dove avrebbe potuto farla in giardino e rendere le operazioni di pulizia più semplici e meno imbarazzanti, ma il povero cagnone non ce l’ha fatta, e mi ha anche guardata mortficato quando non ho saputo trattenere uno sconfortato NOOOOOOO! Per fortuna, essendo praticamente a casa, ho potuto munirmi di idonea attrezzatura per pulire alla perfezione), ma se poi passa non fa altrettanto perchè ha finito i sacchetti, perchè eh che schifo ma è molliccia non vorrai mica che raccolga quella roba lì, o perchè se ne frega e basta, poi io non posso dare torto a chi continua a pensare che i cani nei parchi sporcano e che i loro proprietari sono incivili. Purtroppo basta l’inciviltà di uno per danneggiare tutta la categoria.
          Il mio pt tendenzialmente non va d’accordo con gli altri cani, inoltre è molto nevrile e quando si innervosisce se c’è un altro cane nei paraggi lo punta. Per strada non lo lascio mai libero, ho imparato a controllarlo se incrociamo altri cani, lo libero solo in campi dove ho ampia visuale e posso vedere avvicinarsi persone o cani già da lontano, e solo perchè abbiamo lavorato bene sul richiamo e non gli permetto mai di allontanarsi oltre un certo raggio. Tu dirai, che sofferenza non lasciarlo libero di scorrazzare come meglio crede, ma se mi si allontana troppo e incrocia un cane prima che possa fermarlo, se è tranquillo può anche non attaccarlo, e ce la caviamo, ma se si innervosisce e attacca, poi come la mettiamo? Quando ancora stavamo lavorando al richiamo l’ho lasicato libero in mezzo ad un campo vicino all’argine, lui adora l’acqua e quella zona la conosciamo bene, quando ha visto l’argine non ha più ragionato ed è partito a razzo per buttarsi nel torrente. Fortunatamente non c’erano altri cani, c’era però un gruppo di persone che si è preso un bello spavento, è vero che lui non le ha proprio calcolate, loro però si sono visti arrivare al galoppo questo pastore tedesco, che puntava dritto nella loro direzione, e hanno cominciato a lanciare urla isteriche. Se ti corre incontro un cane grosso di sicuro non la senti la voce flebile del propritario che, 100 m più in là, ti urla non preoccupatevi è buono vuole solo buttarsi in acqua. E sono stata fortunata che non erano persone rognose, perchè il torto ce l’avevo io, e con questo incidente, pur non volendo, ho comunque danneggiato l’immagine dei canemuniti. Non mi avranno denunciata, come avrebbero potuto fare, ma potranno raccontare in giro che è facile trovare persone che liberano il cane in spazi aperti pur non sapendolo controllare. E sono stata anche dalla parte della persona aggredita, in campagna di cani liberi ne trovi ovunque, in genere molto territoriali, con un’idea di quello che è il loro territorio che esula dalla nostra distinzione fra cortile=area privata/strada=area pubblica. Molto spesso veniamo aggrediti da meticci di piccola taglia che considerano la strada davanti casa un loro territorio si buttano letteralmente sotto il naso di Black per mandarci via, e se è facile controllarlo quando incontro un cane al guinzaglio, è molto più difficile quando i cani gli si buttano in bocca. Per non parlare di chi va a passeggio nei campi come me, il cane lo lascia libero come me, ma quando incrocia altri cani continua a lasciarlo libero e non lo richiama al guinzaglio. Eh ma è buono vuole solo giocare. Va bene, il mio no! Eh ma perchè lo tiene, non sarà mica così pericoloso? Vuole che lo scopriamo con il suo cane? Sono anche stata morsa perchè siamo stati aggrediti da un altro pt, quella volta è stato davvero un incidente, il morso non è stato grave (il mio era al guinzaglio e io, scioccamente, ho messo in mezzo la gamba per separarli. Il canino che mi ha bucata sopra al ginoccgio era del mio cane, ti posso assicurare che quando un cane morde per davvero i denti affondano come nel burro, dritto preciso senza sbavature, sul momento neanche l’ho sentito), nessuna denuncia perchè conoscevo il proprietario e il cane, se però avessi subito danni più gravi, incidente o meno, quali sarebbero state le conseguenze?
          Lavorare sul cane è importante, saperlo controllare è importante, conoscerlo e saper anticipare le sue reazioni è importante, essendo comunque animali e non macchine, e quindi esistendo sempre un margine estraneo al nostro controllo e alla nostra volontà, dobbiamo comunque utilizzare quegli strumenti che ci permettono di mantenere il nostro amico in sicurezza.

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