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E se si smettesse di accettare annunci folli?

annunci_aperdi VALERIA ROSSI – Ormai me ne convidono in continuazione su FB, il che dimostra che ce ne sono veramente TANTI.
Annunci di improbabili cucciolate “misto tutto” venduti a prezzi anche importanti (5-600 euro), annunci di cucciolate tra “Bubi e Fufi”, meticci, figli e nipoti di meticci, anch’essi messi in  vendita con diciture come “toy” o “teacup” che fanno subito la loro porca figura,  addirittura annunci “cedo cucciolo così e cosà, oppure SCAMBIO con…” (a scelta: telefonini, I-pod, I-pad, Assoreta)… stanno invadendo i siti dedicati.
C’è chi ci casca? Certo che sì.
C’è chi accetta di scambiare i cani come se fossero figurine? Certo che sì.
Che fine faranno i cani venduti/scambiati in questo modo, e a che tipo di persone potranno andare in mano…. preferisco non chiedermelo.
Però una cosa è certa: Internet è una vetrina mostruosamente ampia e annunci di questo genere raggiungono un’infinità di persone.
Quindi, per evitare le truffe (per tacer poi di chi considera un essere vivente alla stregua di un cellulare), l’unica cosa sensata sarebbe che i più importanti siti di vendita/scambio online non accettassero più questo genere di annunci.
Non arrivo a dire che non debbano più accettare tout court annunci di cucciolata: chi le produce (e che magari, pur essendo un semplice privato e non un allevatore famoso, ha lavorato seriamente e con coscienza) deve anche avere il diritto di mostrare al mondo i frutti dell’accoppiamento che ha deciso di fare.
Però dovrebbero esserci dei limiti.
Si potrebbe, per esempio, fare presente a siti come Ebay o Subito.it che vendere cani senza pedigree dichiarandoli “di razza” è vietato dalla legge (ne abbiamo parlato in questo articolo); si potrebbe anche ricordare a questi signori che cani e gatti sono esseri viventi e senzienti e che parlare di “scambiarli” è oltraggioso non solo per la loro dignità, ma anche per quella di chi legge questo genere di annunci.
Io vorrei proprio vedere se Ebay (o chi per esso) pubblicherebbe un annuncio tipo “Vendo bambino di tre anni, oppure scambio con tablet di ultima generazione”.
O magari “Non posso più tenere nonno ottantacinquenne, ancora in forma e autosufficiente: cedo a poco prezzo o scambio con Vespa altrettanto in buono stato”.
Non è la stessa cosa?
Be’, no… ma solo perché la nostra legge del cavolo continua a considerare gli animali come cose: NOI, invece, li consideriamo membri della famiglia a tutti gli effetti.
Per questo, vedendo annunci di “scambio”, ci si raddrizzano i peli tipo istrice.
Dunque, se ai gestori di questi siti non frega nulla della sensibilità animale, si rammentino almeno di quella umana e si rendano conto che leggere proposte di questo genere ci fa stare letteralmente male.
A mio avviso, un valido compromesso tra le esigenze delle persone “normali” e la follia di certi annunci sarebbe quello:

a) di NON accettare per nessunissimo motivo annunci che propongano lo “scambio” di esseri viventi con oggetti;

b) di rispettare la legge, accettando annunci di vendita di animali di razza pura solo quando i cuccioli sono dotati di regolari documenti di iscrizione ai libri genealogici. Quelli senza pedigree (che dovrebbero essere dichiarati come cuccioli “tipo” pastore tedesco, o bulldog, o cavalier…, e non come appartenenti ad una razza precisa, perché quella la può decretare solo il pedigree) si possono tranquillamente regalare, o magari si può chiedere un rimborso spese (100 euro sarebbero una cifra equa): ma gli annunci di vendita vera e propria dovrebbero essere rifiutati, perché rappresentano una vera e propria truffa.

Non ci vorrebbe poi molto, non credo che nessun sito andrebbe in rovina per questo…e il pubblico sarebbe tutelato almeno dai più clamorosi bidoni e/o da proposte assolutamente contrarie a qualsiasi etica civile.

Autore

  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

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