giovedì 28 Marzo 2024

Il gioco propedeutico all’attività sportiva

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In questo articolo, qualche giorno fa, abbiamo spiegato a grandi linee come si può giocare con il cane “di casa”, cercando anche di far sì che il gioco sia di aiuto nella creazione di un corretto rapporto cane-uomo.
Oggi cominceremo invece ad analizzare il gioco finalizzato al futuro impiego del cane nello sport, ripubblicando due interviste apparse su “Ti presento il cane” cartaceo di qualche anno fa, ma ancora attuali.
Per quanto riguarda il gioco propedeutico all’utilità e difesa era stato intervistato Nicola Parrini, allevatore di rottweiler, mentre per l’agility aveva risposto alle nostre domande l’istruttore Gianni Orlandi.
Prossimamente pubblicheremo qualcosa di più specifico su come motivare il cane al gioco.

Il gioco per i futuri cani da UD

giocoprop1Su quali basi dobbiamo impostare il gioco finalizzato alli addestramento col cucciolo?
Il cane, a qualsiasi razza appartenga, non è altro che un lupo domestico, che opportunamente selezionato ha dato vita alle differenti razze che conosciamo e che vengono utilizzate per diversi scopi (caccia , pastorizia, difesa ecc.).
Comunque venga utilizzato il cane, i principi che ne formano il carattere derivano dagli istinti che sono appannaggio delle specie selvatiche, in questo caso del lupo.
Per poter meglio interagire è importante non dimenticare i periodi di sviluppo del lupo, che sono anche quelli del nostro cane.
Senza voler entrare nel merito della socializzazione e dell’imprinting, il cucciolo viene mediamente consegnato al proprietario intorno ai due mesi; da qui inizia la nuova avventura della vita.
In questa fase di crescita, fino ad arrivare alla maturità sessuale, noi possiamo lavorare con il cane avendo cura di osservare che il cucciolone di lupo non si avventura in una battuta di caccia, non finisce la preda: non gli sarebbe possibile, perché non avrebbe le qualità fisiche e le conoscenze specifiche per un lavoro da adulto.
Quindi, nel giovane, noi andremo semplicemente a stimolare le qualità per cui è stato selezionato.
Con pazienza e costanza, attendendo la sua maturità, costruiremo giorno dopo giorno un piccolo mattone alla volta. Un passo alla volta.
Dobbiamo considerare il fatto che il cervello del lupacchiotto è come una spugna che assorbe determinati comportamenti; per sfruttare le doti naturali del cane e per poter finalizzare un azione in utilità e difesa inizieremo quindi a giocare col cucciolo proprio come accadrebbe in un branco di lupi.
Attraverso il gioco impartiremo al cucciolo delle conoscenze che non rappresentano la reale funzione che dovrà svolgere, ma che le sono propedeutiche. Giocando si innescano dei meccanismi utili per ottenere in futuro ottimi risultati senza ricorrere alla costrizione.

giocoprop3Come possiamo utilizzare il gioco nell’addestramento all’utilità e difesa?
Le prove di utilità e difesa (IPO) sono composte di tre sezioni: A (piste), (obbedienza) e C (attacchi).
In tutte e tre le sezioni possiamo utilizzare il gioco per iniziare il cucciolo a determinati comportamenti che in futuro gli torneranno utili per eseguire gli esercizi richiesti dal conduttore .
Per esempio, per iniziare il cucciolo alla pista, serviranno giochi che stimolino la curiosità, l’olfatto e l’istinto di seguire la preda.
Possiamo metterci in un prato (su cui non sia passato nessuno precedentemente) con una pallina (o altro gioco gradito dal cane ); giochiamo con il cucciolo stimolandolo con la pallina, poi, quando la sua attenzione è massima, aiutati da un amico ci faremo tenere il cucciolo e inizieremo a camminare chiamando il cane per nome.
Cercando di mantenere alta la sua attenzione, dopo circa trenta passi porremo la pallina in terra.
Ritornati dal cucciolo, lo liberiamo dal guinzaglio e lo indirizziamo al punto di partenza.
Il cucciolo a questo punto può dare varie risposte; potrebbe correre verso la pallina, ma presto si accorgerà che non riesce a vederla: allora si metterà ad annusare, seguendo la traccia.
In altri casi il cucciolo parte immediatamente a testa bassa, seguendo la pista: comunque vada l’importante è che trovi una conferma alla sua ricerca.
ll conduttore ha il duplice ruolo di trattenere il cane, facendone salire interesse ed eccitazione, e di infodergli fiducia.
Dopo poche esecuzioni vedremo che il cucciolo, in piena libertà, inizia a seguire la traccia. A questo punto il nostro scopo è stato raggiunto, le basi sono state gettate: l’addestramento vero e proprio si farà in età adulta .

Invece come possiamo avvicinare il cane all’obbedienza?
Prima di tutto dobbiamo aver chiaro che cosa cerchiamo durante l’esecuzione di un esercizio della sezione B: dal cane adulto ci aspettiamo velocità, precisione ed accuratezza, insomma un cane brillante che esegua l’esercizio più velocemente possibile , in pieno controllo del conduttore.
La cosa più importante che andiamo a cercare nel cucciolo è la sua voglia di giocare con il conduttore, quindi la sua attenzione, che chiaramente nel cucciolo dovrà essere richiesta solo per brevi periodi.
Per innescare questi meccanismi iniziamo a giocare cercando di instaurare un rapporto cane/conduttore all’interno del campo.
Il cane inizierà a capire che in campo non ci si annoia a lavorare eseguendo esercizi ripetitivi, ma principalmente si gioca!
In questa fase non sono richiesti esercizi precisi: più che altro si cerca proprio l’attenzione.
Nel momento in cui la si è ottenuta, si premia il cane con un gioco che può essere uno straccetto, una pallina, un legnetto. II gioco viene usato soprattutto per iniziare quel rapporto e quell’attenzione che sono necessari poi per il proseguimento dell’ addestramento, in maniera che il cane sia sempre motivato a interagire col conduttore.

Il figurante simula i movimenti di una preda: per il cucciolo la lotta col figurante imita i giochi con i fratelli per la conquista di un oggetto.
Il figurante simula i movimenti di una preda: per il cucciolo la lotta col figurante imita i giochi con i fratelli per la conquista di un oggetto

E ora arriviamo alle note dolenti: gli attacchi, spesso messi sotto accusa da chi pensa che vengano insegnati con metodi violenti. Come si lavora in realtà per preparare il cane ad affrontare questa sezione?
Per prima cosa bisogna stare molto attenti a non far spegnere gli istinti naturali del cane, che sono legati inizialmente all’istinto predatorio e alla possessività: un’eccessiva coercizione spegnerebbe questi istinti e sarebbe quindi controproducente.
Per preparare il cane agli esercizi di difesa dobbiamo fruttare le caratteristiche del cane che lo portano a rincorrere istintivamente una preda e a difenderla dai fratelli una volta conquistata.
Inizialmente possiamo usare uno straccio o un salamotto legato a una cordicella, a cui faremo simulare i movimenti di una preda facendolo strisciare per terra, saltare, scattare e cosi via.
L’importante è che chi esegue il gioco (figurante) resti il più neutrale possibile: la “preda” è lo straccio e quindi l’attenzione deve essere focalizzata su di esso, non sui movimenti del figurante.
Anche il conduttore dovrà agire meno possibile: il suo ruolo è quello di trattenere leggermente il cane, cosa che lo eccita perché muore dalla voglia di vedere cos’è quella strana cosa che si muove, e se si sente trattenuto si caricherà dal desiderio di andare. Se il cucciolo è particolarmente nervoso o titubante, il conduttore dovrà infondergli coraggio parlandogli e complimentandosi quando afferra per la prima volta lo straccio.
Così, gradualmente, il cucciolo comincia a prendere confidenza e ad avere i primi contatti con la bocca, imparando a dosare l’intensità del proprio morso; poi la soddisfazione aumenta e lui comincia a scuotere lo straccio come se fosse una vera preda.
Questo straccio, ritornando al paragone col lupetto, equivale ad una pelle di lepre o di qualche altro animale cacciato dal branco che il cucciolo deve imparare a proteggere dagli altri.
E qui inizia il discorso legato alla possessività dell’oggetto.
Una volta che si impossessato del gioco, nel cucciolo va stimolata la possessività; per confermare la sua conquista inizialmente tentiamo di avvicinarci un po’ furtivamente al cucciolo e al gioco ad un breve cenno del cane, per esempio voltarsi per scappare con il gioco, il figurante termina l’azione facendo sempre vincere il cucciolo.
Questa dote naturale, stimolata col gioco, ci aiuterà nelle fasi successive per ottenere il massimo risultato nel pieno rispetto dell’animale.
Quindi potremo affrontare la fase della minaccia da parte del figurante, col bastone, avendo a fianco un cane sereno e sicuro di sé, che ha piena fiducia nel suo conduttore. E, con grande soddisfazione di entrambe le parti, verrà evitato qualsiasi intervento coercitivo.

giocoprop4I risultati ottenuti sicuramente saranno migliori e più duraturi, senza il rischio di alterare l’equilibrio psichico del cucciolo. Così il cane potrà affrontare in età giovanile o adulta le fasi successive, nelle quali vengono proposti esercizi più difficili e una maggiore pressione.
Dal momento che il cane è stato stimolato col gioco, risponderà sempre in maniera positiva e mai negativa e non verrà mai posto sulla costrizione.
L’ importante è che il cane abbia massima fiducia in chi gli sta intorno.
In ultimo vorrei sottolineare che questi giochi, soprattutto nella sez. C (attacchi) devono essere eseguiti SOLO da personale competente (owero da figuranti preparati): non devono in nessun modo essere provati in casa, in famiglia, tanto per giocare. Questo per evitare associazioni che possono risultare dannose per la crescita del cane.
Gli incidenti che avvengono sono spesso frutto di tentativi personali all’interno delle mura di casa, con frasi tipo: “dai proviamo a far reagire il cucciolo come facevamo al campo”. Queste improvvisazioni (purtroppo frequentissime) sono molto pericolose. Una volta iniziato un lavoro come quello delle prove sportive è meglio portarlo a termine nella sua completezza: perché è vero che vengono insegnati gli attacchi, ma sempre associati a difficili esercizi di obbedienza che portano ad un grande controllo del cane adulto. Ecco perché frequentare un campo con istruttori qualificati è consigliabile fin dai primi passi, ma diventa assolutamente obbligatorio per chi voglia proseguire nella carriera sportiva del cane.

Il gioco per i futuri cani da Agility

giocoprop5Che tipo di strumenti vengono utilizzati per addestrare un cane in agility?
Innanzi tutto bisogna dire che alla base dell’ agility il gioco assume una grande importanza; tutto deve essere svolto in completa armonia col proprio cane, senza alcun uso di costrizione .
Fin dall’ insegnamento dei primi ostacoli facciamo seguire ai cani il proprio gioco, pallina o salsicciotto che sia, premiandoli non appena hanno eseguito l’esercizio richiesto.
Pian piano le richieste aumentano fino ad arrivare a sequenze difficili e a giri da gara completi (ovviamente stiamo parlando dell’addestramento di un cane in età giovanile).
Oggi in agility è frequente l’abbinamento al gioco dell’uso del cliker, oggetto che aiuta molto l’apprendimento del cane. Col cliker si può fare tutto, ma gli agilisti lo usano soprattutto sulle zone di contatto, per renderle più sicure.

Perché il gioco è cosi importante nell’ agility?
Prima di tutto perché è giusto che i cani si divertano e lavorino con piacere, come del resto in tutte le attività cinofile; ma c’è da considerare anche il fatto che, con l’evoluzione dell’agility negli ultimi anni, la velocità è andata mano a mano aumentando e la sfida coi tempi da gara diventa sempre più difficile.
Molto spesso si svolge sui centesimi di secondo.
Col gioco si riescono a ottenere prestazioni sempre più brillanti e a trovare quel centesimo di secondo utile per raggiungere il podio.
Qualche esempio di impostazione degli ostacoli attraverso il gioco? Un esercizio semplice col quale iniziare può essere il tubo: per prima cosa si restringe il tubo, in modo che sia più corto possibile. Poi si fa andare il conduttore all’ estremità opposta di dove si trova il cane, mentre l’addestratore si troverà dalla parte del cane per aiutarlo ad entrare. Dall’altra parte il proprietario lo aspetta col premio, che verrà dato immediatamente al momento dell’uscita.
In questa maniera il cane otterrà un’eccitazione, seguita da una grande soddisfazione, che porterà ad ottenere la velocità richiesta dall’esercizio in questione anche quando il tubo verrà svolto nella sua intera lunghezza.
Per quanto riguarda lo slalom, invece, è molto importante impostare il cane sulla pallina: è possibile così ricorrere a svariate tecniche.
Una di queste è usare il guinzaglio come guida: il cane viene aiutato a passare fra i paletti, iniziando magari con metà slalom. Gli viene fatta seguire la pallina senza bisogno di costringerlo col guinzaglio, che serve solo ed esclusivamente come indirizzo.
La cosa più importante resta comunque evitare la costrizione.

Per concludere, che differenze si riscontrano tra l’agility di ieri e quella di oggi?
Oggi i cani devo andare a tutta velocità e i premi vengono usati in continuazione, per esempio sulle zone di contatto prima i cani venivano fermati col vecchio comando “stay”, mentre oggi si lavora molto col premio in fondo. Il cane deve andare sempre più veloce e si deve precipitare sulla ricompensa. A seconda del cane verranno usati bocconi o giochi o una combinazione di entrambi. Iniziando a giocare sugli ostacoli coi cani spesso vengono anche abbinate lezioni di obbedienza, in modo da sviluppare anche un corretto rapporto col conduttore.

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7 Commenti

  1. Ciao ho una domanda… abbiamo iniziato a fare ud da 5 mesi e porto in campo sia il mio cucciolone di 10 mesi che la mia femmina di 2 anni e mezzo, cosi’ abbiamo iniziato a lavorare con tutti e due … con lui appunto giocando sta imparando tutto mentre lei è bravissima in pista, da manuale in obbedienza ma di attacchi non se ne parla proprio e non saprei come stimolarla … probabilmente perchè da piccola non le abbiamo fatto fare niente di tutto ciò… è un peccato perchè è veramente molto brava e vorrei tirarle fuori un po’ di istinti di predazione, in campo assolutamente non lavoriamo in aggressività perchè il mio addestratore è contrario e comunque non glielo farei fare su un mio cane solo per costringerla a mordere a tutti i costi perchè come dite devono fidarsi di chi gli sta intorno … e poi lavorare le piace da matti e voglio che continui ad essere così, quando le dico andiamo a scuola o le mostro il collare che usiamo per addestramento o la pettorina per le piste saltella qui e lì tutta felice scodinzolandolo e riempendoci di baci…
    A casa quando ritorno mi porta sempre la treccia per giocare a tira e molla … e non la molla mica… ma quando vede il manicotto anche se lo trasciniamo di corsa a terra a mo’ di preda non ne vuole sapere… qualche piccolo cenno l’ho avutto legando un orecchio di manzo allo straccetto e allora sì che ci saltella un po’ a torno ma se poi lo tiri lo molla subito… pensavo di attacarci sul manicotto un bel wurstel fresco, probabilmente qualche tentativo di prenderlo lo farà … ma se avete qualche altra idea sarebbe molto ben accetta 🙂 Ciao e grazie!!!!

        • Allora, se non ha predatorio, io lascerei perdere: NON è assolutamente un cane da lavorare in aggressività, per nessun motivo al mondo!
          Si può provare ad insistere per vedere se prende passione al manicotto, con taaaanta pazienza. Se gli viene l’ispirazione, bene: altrimenti, con lui, cambierei disciplina 🙂

          • Ciao avrei una domandina, solo alcune razze possono fare UD? Indipendentemente dal vincere qualcosa, perchè immagino che malinois dobermann etc.. siano i più dotati naturalmente, ma se uno volesse farlo per ‘passione / divertimento è sconsigliato?
            Aggiungo una richiesta… Mi piacerebbe tanto leggere un tuo articolo sullo sheep dog, capire in maniera approfondita i meccanismi di questa bellissima disciplina così sconosciuta in Italia

          • Non ci sono limiti di razza, se non ovviamente quelli fisici (uno yorkshire ce lo vedo poco, ma pure un mastiff…) e quelli relativi alle doti caratteriali: per partecipare alle gare il cane deve avere il pedigree, farlo per passione/divertimento è liberissimo per chiunque.

  2. Parole sacrosante tutte, dalla prima all’ultima. Dopo tanti anni e tanti errori ho finalmente capito che nell’agility la motivazione nel cane è tutto ma proprio tutto, che è molto più importante far giocare il cucciolo in campo il più possibile senza aver nessuna fretta di insegnargli gli ostacoli, tanto riesce ad impararli anche dopo. Fly la mia jack ad un certo punto ha cominciato a pensare che l’agility era un lavoro, faticoso e noioso, che si poteva fare al massimo trotterellando ma anche camminando. Quando ho capito la situazione, non ho sentito più nessuno, ho smontato tutto e per sei mesi in campo abbiamo solo giocato con la palla o con il tiraemolla e quando eravamo arrivati al massimo dell’eccitazione ci poteva pure scappare un op ed un tubo ma solo ogni tanto però.
    Gioco con lei prima del percorso con il tiraemolla anche adesso che è tornata a correre come una scheggietta, tanto che ho ricominciato a faticare a starle dietro, devo smettere de fumà mannaggia.
    Adesso in partenza quando le dico: seduto resta, lei si mette invece a terra e poi parte a razzo quando le dò il segnale. Io lo leggo come un segno che è rilassata, le vedo una faccia piena di aspettativa, molto diversa da prima quando, seduta in partenza, sbadigliava prima del via.
    Aspetto i prossimi articoli e grazie ancora.

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