sabato 16 Marzo 2024

I perché cinofili: perché (e quando) si è cominciato a tagliare la coda ai cani?

Dello stesso autore...

Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

codamozza1di VALERIA ROSSI – Essendomi beccata l’influenza, stamattina faticavo parecchio a connettere e non sapevo letteralmente cosa scrivere. Ho pensato così di fare un “perché cinofilo” e mi è venuto  in mente di cercare l’origine del taglio della coda, perché mi sono resa conto che non sapevo neppure io la risposta!
Google, incredibilmente, non mi ha aiutato per nulla (parla solo della pratica attuale): così ho tirato giù mezza biblioteca, scovando alla fine un libro di Desmond Morris, l’etologo e zoologo inglese divenuto famoso con il suo libro “La scimmia nuda” (se non l’avete mai letto, fatelo: è interessantissimo) in cui si spiega proprio da dove arriva questa pratica.Deriva forse dal fatto che  i cani da caccia si ferissero facilmente la coda infilandosi tra le sterpaglie? O semplicemente dal fatto che agli umani desse fastidio essere presi a codate, specie dalle razze con la coda fatta di puro nerbo di bue?

columellaMacché: secondo Morris, la pratica è stata introdotta dopo che lo scrittore latino Lucio Giunio Moderato Columella (questo su Google c’è: è nato nel 4 d.C. e morto nel 70) suggerì in un suo libro di tagliare la coda ai cuccioli a quaranta giorni di vita e di togliere i “vermi” che stavano appunto dentro la coda e che erano, a suo dire, i responsabili della rabbia.
Ovviamente si trattava in realtà dei tendini dei muscoli caudali, che tagliando la coda si vedono penzolare come lunghi vermi bianchi: si può quindi capire abbastanza chiaramente come la pratica della caudectomia origini da una vera e propria “cugginata” del primo secolo dopo Cristo. Anzi, nella fattispecie di trattava di una “ziata” (nel senso di: “me l’ha detto miozzio”), perché l’interesse di Lucio Giunio verso l’agricoltura si accese grazie allo zio Marco Columella, che lo stesso nipote definisce “un uomo astuto ed uno splendido fattore” e che aveva condotto diversi esperimenti zoologici, tentando anche incroci di specie (se pensate all’epoca di cui stiamo parlando, lo zio Marco doveva essere effettivamente un personaggio interessante).

codamozza2Poiché la cugginata venne presentata dal più autorevole specialista in scienze dell’agricoltura, che per moltissimi anni venne considerato un vero “guru” in materia (secondo Wikipedia, “all’epoca dell’invenzione della stampa il trattato di Columella fu uno di quelli che ebbe più edizioni“), la teoria dei “vermi dentro la coda” attecchì fino a diventare una tradizione. Soltanto in seguito si cercarono di dare spiegazioni diverse. Una volta assodato, grazie allo studio dell’anatomia animale, che i famigerati “vermi” erano soltanto tendini, anziché pensare “mannaggia, sono secoli che facciamo una cazzata galattica”, i cinofili cercarono di trovare spiegazioni più “razionali” (tra virgolette) alla pratica.
Morris scrive che già nel 1802 questa pratica veniva definita “una barbara abitudine”, e che le argomentazioni a favore del taglio (che infatti in Inghilterra è stato vietato nel’91: il libro di Morris è dell’86 e quindi è stato scritto proprio nel momento in cui erano più accese diatribe e contestazioni in merito) erano ridicole.
Cito: “… prese dalla disperazione, queste persone hanno cercato di fornire argomentazioni a favore della coda mozza nel cane: durante un dibattito pubblico, per esempio, due allevatori arrivarono persino a sostenere che, tagliando la coda al cane, si evitava che l’animale se la danneggiasse durante un’eventuale lotta futura. Sarebbe come dire che bisognerebbe tagliare via i piedi ad un uomo per impedire che vada a sbattere con l’alluce!“.
Quanto al fatto che i cani da caccia rischino di ferirsi la coda quando si muovono nelle sterpaglie, un veterinario chirurgo la definì “un ammasso di sciocchezze”.

codamozza3E questo è quanto.
Mi sono tolta una curiosità e spero di aver interessato anche voi, anche perché qui da noi le code si continuano impunemente a tagliare, nonostante i tentativi di emanare ordinanze proibitive.
In alcune razze si continuano pure a tagliare le orecchie, pratica che è sempre stata legata al concetto secondo cui “quello che viene tagliato prima non si ferisce dopo”, senza considerare il piccolissimo particolare che nel 2013 i combattimenti tra cani, durante i quali sarebbero potuti avvenire questi presunti ferimenti, sono leggerissimamente vietati.
Ma è inutile addentrarsi in discorsi complessi sui perché e i percome moderni: quella di cui volevo parlare oggi era solo l’origine di questa pratica… e scoprire che ha preso spunto da una cugginata allucinante (anche se l’equivoco era comprensibile ai tempi in cui è sorto, visto che allora ben poco si sapeva di tendini, muscoli e anatomia in generale: lo studio dell’anatomia comparata risale al 1300, quindi più di mille anni dopo), per me che sono contrarissima alle amputazioni, è stata una soddisfazione che spero possiate condividere.

Nella stessa categoria...

61 Commenti

  1. ad un anno dalla sua stesura mi capita di leggere questo articolo. premetto che sono particolarmente rispettosa con gli animali e la loro natura ma volevo riportare un racconto che mi aveva fatto la suocera, ex moglie di un allevatore di mastini napoletani. succedeva che quando ha deciso di chiudere l’allevamento erano rimasti alcuni esemplari che hanno poi tenuto fino a morte naturale. come allevatore praticava il taglio di coda e orecchie, tranne che per una femmina che aveva voluto “trasformare”, a suo dire, in pantera! quindi con taglio di orecchie tonde anziché dritte e coda lasciata lunga. tralasciando la follia dell’idea, la povera cagnona aveva costantemente la punta della coda sanguinante e sul muro delle scale persisteva una lunga striscia che lasciava al suo passaggio. forse una piccola verità sulla necessità del taglio della coda, per alcune razze, non è così assurda

  2. esprimo una personalissima opinione, ame alcune razze piacciono solo con orecchie e coda corta.
    vedi zwerpinscher, dobermann, corso, boxer…….ho sempre avuto zwer e forse li avro’ per sempre rispettando la normativa vigente tuttavia a me sembrano piu’ belli corti.
    tuttavia campo lo stesso ed i miei pulci sono bellissimi lo stesso .
    certo che vedere quelle sciocchezze scritte tipo “ho dovuto tagliare per lo sport, perché si è rotto la coda in una porta, perché le orecchie lunghe gli facevano venire otiti, perché la mamma gliela ha mangiata ……….” mi ricorda di quanto possiamo essere ridicoli, insensati e fregarcene sempre e comunque della legge
    veterinari e proprietari scorretti ed illegali . tutto qui.

  3. giusto per una informazione completa: ESISTONO alcune razze in cui alcuni cuccioli nascono NATURALMENTE senza coda, all’interno di una cucciolata con altri fratelli CON coda. Per comprendere, ai posteri, se effettivamente sono nati anuri o successivamente amputati, esiste da tempo un test sul dna che ci dice se si tratta di cani NBT (natural bob tail OVVERO a coda corta) o amputati.

    • concordo, molte volte tra i cani dei pastori nascono cuccioli con la coda corta
      ma d’altronte le mutazioni genetiche che intervengono sono tante
      Gli ultimi due cuccioli di pastore siciliano che ho ritirato presentano un dito in più nelle zampe posteriori oltre allo sperone

    • se non sbaglio vale anche per gli Aussie, Mudi, il Pastore Catalano, Pastore Polacco, Groenlandese (mi sembra eh -che sia anche classificato come lupoide) e sicuramente anche altri ma non me li ricordo, quelli nominati invece li ho visti di persona e posso confermare.
      Posso fare l’animalista e dire che comunque sono tutti belli? ^o^

  4. Le orecchie e le code sono state tagliate fin dal tempo antico con le più svariate motivazioni, ma se guardiamo i molossi nei bassorilievi Assiri e Babilonesi hanno sia le orecchie e la coda, perciò si deduce che la pratica ha origini molto meno antiche di quando certe persone sostengono , che poi certe razze si sia abituati a vederle in un certo modo ci può stare,e che gli allevatori di queste razze dopo la proibizione abbiano avuto un calo delle vendite è comprensibile e se le pratiche di taglio non fossero mai esistite penso che si sarebbe allevato cani con forme complete più armoniose,giustamente il paragone con i lupi ci sta loro hanno le code e orecchie e essendo evoluti naturalmente sono oltre che belli armoniosi nelle forme,sta a noi umani allevare cani che siano belli e armoniosi da vedere cosi non priviamo i cani di una loro forma di comunicazione primaria la coda, perche loro con la coda ci parlano,sia con noi uomini e specialmente con i loro simili,sono convinto che con il passare degli anni si andrà verso l’allevamento di forme gradevoli di code e orecchie anche nelle razze dove erano state sempre tagliate,(sinceramente quando vedo un Boxer con la coda arricciata come un maialino mi viene da ridere)e la selezione non è stata fatta in quel senso , penso che con il tempo la pratica verrà a meno da sola e i cani saranno tutti integri(salvo che non cambino di nuovo le mode e le forme di pensiero) ciao a sentirci Aquila della notte PS Arion e Pioggia hanno sia la coda che le orecchie

  5. Perchè la “leggenda” secondo cui molti cani senza coda sono così perchè gli cade da sola?
    no perchè io questa primavera mi son ritrovata a parlare con un tizio che mi fermò per strada mentre passeggiavo col bau, ad un certo punto mi chiede “quanto ha?” (il cane) e io : “10 mesi”, “aaaaaah ma allora vedrai quando compirà un anno la coda gli cadrà, succede sempre ai cani con la coda molto lunga”, sono rimasta molto perplessa e non ho avuto il tempo di rispondere che mi sono accorta di un paio di signori seduti ai tavolini di un bar li vicino che annuivano e sostenevano la tesi secondo cui ci sono tanti cani senza coda perchè avendocela troppo lunga gli è caduta a un anno.
    Lo so che è un discorso fuori tema ma non ho resistito. 🙂
    p.s. e cmq a 17 mesi il mio peloso la coda ce l’ha ancora…c’avrò mica il cane “anomalo”? 😀

  6. Salve Valeria, leggendo l’articolo mi è tornato in mente un episodio di qualche annetto fa…
    un mio cugino (cugino davvero, non solo cuggino) era in visita da noi e si era seduto sul divano nel posto prediletto da Charlie, il mio gatto, un persiano color miele integro.
    il gatto continuò a guardarlo di sottecchi muovendo la coda in piccoli scatti nervosi, non aveva un buon carattere il mio Charlie e quando faceva così era praticamente ovvio che stesse rimuginando su qualcosa…
    ad un certo punto mio cugino indica la coda del gatto e tira fuori proprio la storia dei vermi che secondo lui erano responsabili di quei brutti scatti della coda di Charlie.
    “la dovete fare tagliare, proprio qua!” si china in avanti per toccare la coda al gatto e quello in un nanosecondo gli stampa su faccia e mano tutto il suo disappunto.
    noi ovviamente ci fiondiamo tutti in bagno per medicare il ferito e nel mentre Charlie si riappropriava del suo divano…
    riguardo ai veterinari “dal taglio facile” io ne ho conosciuto uno che voleva amputare la coda alla mia bolognese: crudeltà gratuita e pure immotivata dato che lo standard l’ha sempre voluta integra, solo che con la coda lunga non sembrava un barboncino…
    ho detto che ci avrei pensato, sono uscita dallo studio e ho detto a mia mamma che io lì la mia Bella non ce la portavo nemmeno se era lui a pagare noi.
    avevo quindici anni e nessuna cultura cinofila, ma solo il pensiero di mutilare la mia cagnetta mi faceva inorridire.

  7. parlando di maggior espressività a me sembra che le orecchie grandi ed erette possano trasmettere più segnali anche a distanza.sarebbe bello a mio avviso che quelle razze che siamo avvezzi a vedere “in su” fossero selezionate e non segate

  8. Se non ricordo male (e con il rischio che il troll di sopra dica che sbaglio senza spiegare il perche) i cani usano la coda (e le orecchie) per comunicare.
    Pero’ sono pochi anni che si da importanza al fatto che il cane comunichi e che si cerca di capire il suo linguaggio; e quindi in passato (anche recente) code e orecchie venivano tagliate alla leggera perche l’ apparenza estética per troppi era piu importante rispetto a lasciare al cane la possibilita di comunicare correttamente (nella sua “lingua”). Sbaglio?

  9. Ho Rott di alta genealogia da una vita e non ho fatto mai tagliare loro la coda nemmeno quando era necessario farlo per rientrare nello standard perchè la ritengo una barbarie, non tanto per l’atto in se, ma per la limitazione fisica e sociale che la deprivazione della coda comporta.

    Però devo ammettere che i miei cani durante l’addestramento all’UD cadendo all’indietro sulla schiena si sono lesionati la coda a volte anche al limite della rottura.

    “due allevatori arrivarono persino a sostenere che, tagliando la coda al cane, si evitava che l’animale se la danneggiasse durante un’eventuale lotta futura. Sarebbe come dire che bisognerebbe tagliare via i piedi ad un uomo per impedire che vada a sbattere con l’alluce!”

    Questa frase è di una stupidità e superficialità assoluta, un cane che durante la lotta subisce un danno alla coda è più probabile che vada incontro alla sconfitta e quindi alla morte.

    I pugili si fratturano il naso volutamente, per non ritrovarsi in difficoltà durante l’incontro.

    Chiedo alla redazione su che base questa sarebbe una “cuginata”..

    • Non è a me che devi chiederlo, ma a Desmond Morris: la frase è sua: e stiamo parlando di uno zoologo di fama mondiale, non dell’ultimo pirla…
      In ogni caso, non capisco per quale motivo i cani dovrebbero mordersi la coda durante una lotta: non l’ho MAI visto succedere in tutta la mia vita (e di risse ne ho viste un bel po’).

      • Si vede che lo zoologo di fama mondiale non ha mai visto cani poliziotto in azione, mi dispiace per lui.
        In alcuni casi è meglio utilizzare il proprio cervello piuttosto che affidarci ciecamente alla bibliografia, in caso contrario dovremmo essere cooerenti e somministarre psicofarmaci ad un cane su due..

        In ogni caso io non parlo di combattimenti tra cani, ma bensì di cani da utilità.

        Quando un Rott (cane pesante con una coda di diametro consistente, in particolar modo alla base) fa un lanciato verso il figuarante che a sua volta gli viene incontro, o lo si addestra a saltare all’interno degli automezzi ed in altre numerevoli occasioni capita che cada di schiena da altezze considerevoli e cosi facendo si spezza la coda alla base.

        Anche un soggetto dotato di tempra notevole, dopo la frattura della coda, rimane decisamente “perplesso” per parecchi secondi..

        • Ammettendo che ci siano “alcuni” cani della polizia che abbiano bisogno del taglio della coda… ma che bisogno ne avrebbero i cani di casa? Tagliarla anche a loro solo per farli somigliare di piu ai supercani delle forze speciali sfocia nell’ idiocia.
          Si sa che alcuni pugili si rompono apposta il naso, ma da qui a romperserlo apposta tutti quelli che entrano in palestra ce ne passa; si sa che i nuotatori di alto livello si depilano integralmente per offrire meno resistenza all’ acqua, ma da qui alla neccessita di depilazione completa per tutti quelli che vanno in piscina o fanno il bagno in mare ce ne passa; si sa che i piloti automobilistici professionisti usano il casco per guidare, ma da qui a suggerirlo alla casalinga che va al supermercato ce ne passa…
          Insomma anche se esistono/esistessero (il punto non e’ questo) cani che “hanno bisogno” del taglio della coda per ragioni “lavorative” questi sono/sarebbero sicuramente una minoranza (e pure molto esigua); e sicuramente non hanno bisogno di certe amputazioni le miriadi di cani di casa che sono sottoposti a certe pratiche solo per estética. Come non ne hanno bisogno i tanyi “meticci-simil” che vengono amputati solo per farli somigliare di piu alla razza, laddove questa viene amputata senza motivo.

          • Ti do assolutamente ragione, ti copio incollo ciò che ho scritto nel mio post precedente

            “Ho Rott di alta genealogia da una vita e non ho fatto mai tagliare loro la coda nemmeno quando era necessario farlo per rientrare nello standard perchè la ritengo una barbarie, non tanto per l’atto in se, ma per la limitazione fisica e sociale che la deprivazione della coda comporta.”

            Come ho scritto ho la cattiva abitudine di ragionare con la mia testa ed i miei cani erano integri ai tempi in cui tutti i cani, compresi quelli della Sig valeria, erano amputati.

            Visto però che l’articolo tratta da un punto di vista storico la pratica dell’amputazione e passa il messaggio che tutti i cani in passato venissero amputati per mera idiozia ed estetica ho ritenuto corretto precisare la falsità dell’affermazione, per lo meno nell’ambito che mi compete.

          • Guarda che io non ti stavo criticando, semplicemente puntualizzavo il fatto che l’ ámbito di cui parli e’ statisticamente molto ridotto. Purtroppo existe sempre il rischio che una affermazione corretta (se lasciata nel giusto ámbito) possa essere estrapolata per fare danni.
            Solo dicevo che se una cosa vale in “casi limite” non e’ poi il caso di generalizzarla ed estenderla a tutti

        • Mi chiedo che caspita di addestramento fai con i tuoi cani. Ho fatto UD per moltissimi anni (e ho ripreso da poco a farla) e non mi è MAI successo di veder cadere un cane sulla coda. Se capitasse una cosa del genere mi prenderei a scopaccioni nel muso da sola, perché significherebbe che ho scelto un figurante idiota, o che ho sbagliato completamente l’impostazione del morso.
          I cani poliziotto in Italia non saltano dentro a nessun automezzo: mi sa che sei tu che hai visto troppi filmati su youtube e non hai le idee troppo chiare su come si lavori nella realtà…

          • Lol certo, come vuoi, l’importante è non mettersi mai in discussione vero??

            Inventare storie su perfetti estranei che non fanno altro che esporre il proprio vissuto, solo per difendere la presunta correttezza del proprio pensiero è davvero notevole anche per te.

            Complimenti per i vari successi che hai raccolto in UD nel corso degli anni, saluti.

      • “Solo dicevo che se una cosa vale in “casi limite” non e’ poi il caso di generalizzarla ed estenderla a tutti”

        Forse non hai capito che questo articolo vuole trattare dell’origine storica dell’amputazione disinteressandosi della pratica odierna, citando la stessa Valeria “è inutile addentrarsi in discorsi complessi sui perché e i percome moderni: quella di cui volevo parlare oggi era solo l’origine di questa pratica… ”

        Spiegando il perchè ad alcuni Rott da lavoro veniva e viene tagliata la coda volevo solo mettere in luce, come gia detto(tipo 10 volte), che in alcuni casi l’origine di questa pratica non era per niente una “cuginata” come può sembrare leggendo l’articolo.

        • Saro’ anche andato un po fuori tema, ma solo per il bene dei cani; giustificando i motivi storici delle amputazioni si rischia che qualcuno lo prenda a pretesto per amputare pure lui. E io non vorrei correre il rischio; e se con un commento fuori tema riesco a salvare anche solo un paio di code… allora mi metto a fare commenti fuori tema tutti i giorni.

          • a eros:

            l’idea di amputare la coda ad un cane mi sembra personalmente antiestetica e stupida (“la coda oltre a servire x comunicare è un bilanciere e i cani senza coda avranno + difficoltà in girate strette salti ecc finendo x sforzare la schiena e le anche ed essere meno agili di quanto sarebbero: non so se qualcuno ha notato come molti doby e boxer di oltre 5 anni tendano a camminare con la schiena rigida se non hanno la coda), A MENO CHE IN ALCUNI RARI CASI non venga realmente accertato che l’amputazione precoce può prevenire danni assai dolorosi e difficl da guarire assai frequenti nella vitta futura del cane (ma ciò anche se venisse debitamente accertato riguarderebbe solo poche linee di sangue da lavoro delle varie razze sottoposte x tradizione a caudectomia o di alcune di esse).

            Detto questo, per, eros non condivido il tuo pensiero: dire che se qualcuno spiega che FORSE in alcuni casi la caudectomia possa avere o aver avuto una qualche utilità e non essere solo frutto di una cugginata sia sbagliato perchè così qualche burino potrebbe essere invogliato a tagliare code senza ragione mi pare un ragionamento contorto. Magari è anche vero, ma ragionando in questo modo allora non bisognerebbe dire che esistono i cani antidroga addestrati a trovare stupefacenti perchè sennò qualche tossico potrebbe prendersi un cane e addestrarlo a tale scopo x trovare dove gli spacciatori depositano le dosi da vendere quella giornata x saccheggiare “il deposito”..e guai a dire che esistono i cani da difesa perchè sennò qualcuno potrebbe usarli x rapinare la gente, ecc..

            Trattare la gente come imbecille (anche se spesso è imbecille) controllando le informazioni che riceve x non indurla potenzialmente a fare “scelte errate” secondo me non è la strategia migliore..anzi lo trovo molto inquietante (penso che + si tratta la gente come bambini cercando con l’inganno e la manipolazione delle informazioni e con alcune leggi a fargli fare ciò che si vuole senza responsabilizzarli, + le persone si “bambinizzano” e si abituano a non valutare le scelte che fanno nel bene e nel male)!

          • Il punto non e’ di filtrare le informazioni; il punto e’ di non giustificare comportamenti sbagliati. Nemmeno se avevano un motivo nel loro contesto storico. Infatti se rileggi il mio commento io dico di “non giustificare” ma non ho detto in nessun punto di nascondere la verita.
            Se rileggi il mio commento anteriore puoi capire meglio la mia idea; quando ho scritto che il taglio della coda e’/potrebbe essere utile in un numero veramente ridotto di casi. E ho fatto anche il paragone con altre situazioni limite (tipo il naso rotto dei pugili o il casco per guidare). Sono d’ accordo sul fatto di non nascondere i fatti e di non bambinizzare la gente; pero’ e’ altrettanto assurdo il descrivere comportamenti sbagliati senza condannarli, o peggio ancora cercando una giustificazione.
            In alcuni commenti ho letto che il taglio della coda sarebbe utile in caso di cadute per cani che fanno attivita al limite (tipo forze speciali della polizia) oppure a cani che lottano con i lupi; ma in realta al giorno d’oggi in Italia che percentuale dei cani fa attivita del genere? Io direi che e’ una percentuale che potremmo quasi definiré “trascurabile”. E come tale andrebbe descritta. Purtroppo ci sono in giro troppi balirdi che mutilano i cani per puro guto estético (visto che di cani che lo necessiterebbero per ragioni funzionali ce ne sarebbero veramente pochissimi); e non mi sembra il caso di suggerirgli scuse per continuare con le loro pratiche. Ho gia scritto in un altro commento che le mutilazioni per ragioni estetiche erano fatte con leggerezza in tempi in cui ci se ne fregava del benessere dei cani e del loro bisogno di coda ed orecchie per comunicare correttamente e questo e’ il messaggio che dovremmo far passare: che in passato si mutilava con facilita (indipendentemente dai motivi che potevano essere ritenuti piu o meno validi) perche non si dava tanta importanza al cane come individuo. Io non ho mai parlato di “nascondere” informazioni (rileggi i miei commenti e capirai di avermi frainteso); io dico che i comportamenti sbagliati di altri periodi storici non vanno giustificati con il rischio di farli sembrare tuttora corretti. Una cosa e’ dire “era normale farlo a quei tempi, perche la loro cultura era diversa dalla nostra”, un altra cosa e’ dire “era giusto farlo per tale motivo…”.
            Rileggi i miei commenti e ti renderai conto che il suggerimento di nascondere informazioni non appare da nessuna parte; quello che appare e’ un invito a contestualizzare e a condannare cio che per la cultura attuale e’ sbagliato (o superato)

  10. Per i cani non so. Ho preso due agnelli nate con la coda, e le pecore la coda non ce l’hanno. Ho chiesto e mi è stato risposto: si toglie (in verità per le pecore è pratica indolore, si mette un elastico e dopo tre settimane cade da sé) per due motivi: 1.- che esistono nell’erba dei vermi che aggrediscono la cartilagine dei neonati, penetrano nel midollo e da lì, con la calcificazione delle vertebre caudali, è impossibile estrarli. L’animale è perso. 2.- che la coda lunga, caso di parti multipli o difficili, è fonte di infezioni puerperali. Vale ovviamente solo per le femmine.
    Su 1.- non ho conoscenze per giudicare. Per 2.- mi pare verosimile. Alle mie pecore la coda è stata strozzata con un elastico, è caduta senza danni nè dolore, bestie tranquille e serene. Sarà vero ? Francamente non so: posso solo dire che un’agnella ha avuto la diarrea, e senza coda per pulirsi c’è voluto un paio di mesi. Talune pratiche non sono nate per cani di appartamento, ma bollarle come barbare è troppo facile.

  11. l’altro giorno ho visto un dobbberman al parco, anni coda e orecchie mozzate. a parte chedergli dove l’ha preso dato che è vietato da un tot… mi fa pena tanta pena sta povera bestia a cui hanno tolto dei pezzi
    non è affatto più bello mi spiace… è più bello con tutti i pezzi al posto giusto
    e pensare che ho appena conosciuto anche uno che ha smesso di allevarli perchè (incazzato nero) non si può più amputare. in realtà è perchè c’è stato un calo nelle vendite pare a causa di ciò, ma credo che il vero dobermann (con una b sola) sia solo felice che chi continua a prendere un esemplare della sua razza, lo faccia perhcè la ama davvero e non perchè è bella solo senza coda e orecchie
    nel 2013 sentire ancora certe cose è alluciante

    • La coda e le orecchie tutti sono capaci di vederle. Le virtù caratteriali di una razza no. Sarà per questo? il primo impatto è sempre di tipo irrazionale/estetico ma se a uno non piace il carattere di una razza, deve lasciar perdere e cercare un’altra razza. Un allevatore che ragiona a quel modo forse non sa quali sono le reali funzioni della coda e delle orecchie, a parte piacere alla gente. Cmq oggi giorno si fa presto a dire allevatori: a ben vedere i veri allevatori lavorano in silenzio e non gettano fumo negli occhi.

  12. L’ennesima informazione sbagliata
    Se avesse una cultura sui lupi. da cui discendono i cani, riuscirebbe ad avere le risposte senza buttar giù mezza libreria. Cultura cinofila????????

    • Ci potrebbe chiarire lei il motivo allora (scrivo da profano e lo dico senza vena polemica, ma non avendo mai visto lupi con la coda tagliata sono oltremodo curioso) ? Anche del taglio delle orecchie a questo punto, se possibile. Grazie mille.

      • come lei ben dice non ci sono lupi con la coda tagliata, ma non è da questo che si deduce la spiegazione.
        deve essere la redazione ad informarsi meglio.
        “me l’ha detto valeria rossi” è più azzeccata come frase invece che chiamar in causa sempre il cugino

        • Ma quanto è comodo scrivere “informazione sbagliata” giusto per muovere un po’ le dita, anziché fornire quella che ritieni giusta. Su, trollino dezzia, forniscici la tua verità.

          • Lupi con la coda tagliato no, non ne ho mai visti nemmeno io. Ma parliamo di pecore, di ovini. Anche fra quelli, ho scritto, è pratica antichissima far cadere la coda da piccoli. Non si taglia, si strozza. Esattamente come il cordone ombelicale nei neonati. Non fa male, me lo avrebbero detto …
            Ho spiegato come mi è stato giustificato, e a me non pare campato in aria. Contestualizzando nel quadro giuridico istituzionale e storico, come dicono i giurisperiti, ha un senso. Però, guarda il caso ! se le pecore non nascono con la coda mozza ci nascono se non erro i caprioli, i cerbiatti, gli stambecchi, i camosci. Cioè le “varianti” selvatiche degli ovini. Perché ? Probabilmente (probabilmente) perché NON avere la coda in talune circostanze è un vantaggio evolutivo, che l’homo pastoralis aveva intuito e magari applicato un po’ a spiovere imitando quanto faceva Madre natura. Molto prima, e con più buon senso delle pandette e delle toghe.
            Per la notula passate in Cancelleria. Marche cicerone saldate a parte ..

          • “Mi sono tolta una curiosità
            Ma è inutile addentrarsi in discorsi complessi sui perché e i percome moderni: quella di cui volevo parlare oggi era solo l’origine di questa pratica… e scoprire che ha preso spunto da una cugginata allucinante…………”

            Lei conclude l’articolo sostenendo di esser arrivata alla verità sull’argomento in questione, non lasciando spazio ad ipotesi diverse e criticando chi ha pensieri diversi dalle conclusioni del suo articolo.
            Per me l’osservazione giusta l’ha fatta Anacleto merlino.
            La pratica di amputare (in alcuni casi strapparla del tutto) la coda ai cani ha origini più antiche rispetto a quanto scritto nell’articolo. e nasce, non da conoscenze scientifiche, ma dall’osservazione della natura da parte dell’uomo, molto probabilmente il pastore. Chi conosce i lupi sa che spesso gli individui mordono la coda e le orecchie degli altri (non c’entrano le zuffe tra cani o vedere i lupi con la coda tagliata). sono punti molto sensibili al dolore. ho molte foto che ritraggono questa situazione. probabilmente il pastore osservava gli scontri tra i suoi cani ed i lupi ed ha capito che le appendici sensibili integre erano uno svantaggio per il cane nella difesa del gregge dal lupo. ci sono rappresentazioni di epoche precedenti a quella romana in cui sono presenti cani con la coda amputata (i cani assiri erano cani da guerra non da pastore).
            Le tradizioni del taglio della coda e delle orecchie nei cani dei pastori possono essere diverse a seconda della zona e sono in strettissima relazione con altre tradizioni come ad esempio l’utilizzo del collare chiodato.
            Ovviamente ritengo anche che stabilire una data certa ed un dove abbia avuto inizio questa pratica sia difficile se non impossibile da stabilire. Forse le info riportate nell’articolo danno una giusta analisi di ciò che avvenne fuori della società pastorale, nella società “civile” del tempo in città o presso i cinofili di allora

        • Lei ha emesso, “tecnicamente” parlando, una sentenza di cassazione con rinvio; ma, dal momento che anche la Cassazione fornisce le motivazioni, mi farebbe piacere leggere le sue: altrimenti si rischia di cadere nella solo polemica, senza alcun costrutto. Grazie in anticipo per i chiarimenti che mi vorrà dare.

          • Ma non ha niente da spiegare… ha evidentemente scambiato un gioco (se non mi si fossero alluvionate, di foto identiche dei miei husky che si prendevano reciprocamente la coda giocando ne avrei potuto produrre a pacchi) per una lotta. Si vede che non ha mai visto due cani lottare, dato che afferrare la coda dell’altro significa permettergli di girarsi e di staccarci la testa mentre noi abbiamo la bocca impegnata! I cani, così come i lupi, sanno bene cosa afferrare e cosa mordere durante un combattimento vero: né orecchie, né code sono bersagli utili (e infatti i pit bull da combattimento “veri” erano tutti integri). Quando si gioca, è tutt’altra cosa!

          • io ho espresso già il mio pensiero sull’articolo

            la redazione conferma ancora una volta che sui cani dei pastori ne sa ben poco ed anche sui lupi
            lei pretende di elargire cultura cinofila a 360° quando invece sviscerare un solo argomento richiede anni di studio ed informazioni
            gli argomenti che non le competono li lasci stare, oppure abbia la decenza di non dire stupidaggini quando non conosce a fondo l’argomento

          • e tu confermi che non sai dire molto di più che parlare male di un articolo.
            quanto ti si chiede di spiegare, e non di criticare, le tue millantate conoscenze si rivelano per quello che sono, ovvero aria fritta.

          • La pratica di amputare (in alcuni casi strapparla del tutto) la coda ai cani ha origini più antiche rispetto a quanto scritto nell’articolo. e nasce, non da conoscenze scientifiche, ma dall’osservazione della natura da parte dell’uomo, molto probabilmente il pastore. Chi conosce i lupi sa che spesso gli individui mordono la coda e le orecchie degli altri (non c’entrano le zuffe tra cani o vedere i lupi con la coda tagliata). sono punti molto sensibili al dolore. ho molte foto che ritraggono questa situazione. probabilmente il pastore osservava gli scontri tra i suoi cani ed i lupi ed ha capito che le appendici sensibili integre erano uno svantaggio per il cane nella difesa del gregge dal lupo. ci sono rappresentazioni di epoche precedenti a quella romana in cui sono presenti cani con la coda amputata (i cani assiri erano cani da guerra non da pastore).
            Le tradizioni del taglio della coda e delle orecchie nei cani dei pastori possono essere diverse a seconda della zona e sono in strettissima relazione con altre tradizioni come ad esempio l’utilizzo del collare chiodato.

            ma ci vedi matteo? questa è la mia spiegazione.
            dopo di ciò, spiegami tu perchè i pastori tagliano le orecchie e le code dei cani e spiegami pure quali sono le diverse tradizioni di questa pratica

          • matteo, la tua spiegazione mi è piaciuta parecchio……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

    • Io quando vedo un cane non ci vedo un lupo. Le confidenze cui mi abbandono con un cane me le sognerei in una gabbia con un lupo. La differenza fra le due sottospecie è l’ambiente domestico. E non mi pare poco. Non mi sognerei mai di trattare un lupo come se fosse un cane!

      • Io ho un maremmano, il pedigree dice che è anche uno puro … Quando lo guardo, per me È un lupo ! Fatto e finito, solo più grosso … Ciò non toglie che lo spazzolo, lo gioco, lo rivolto e lui si fa spupazzare. Non ho esperienza con un lupo selvatico, ma non mi sognerei mai di contraddire il mio maremmano su taluni argomenti. O lui ammazza me, od io ammazzo lui. Non è un toy.dog, insomma.

      • Anticamente ma ancora oggi i pastori degli Abruzzi e del Molise usano tagliare le orecchie ai loro cani da protezione pecore (la coda no la tagliano solo i pastori Turkmeni per motivi loro) ed è un usanza che viene dal fatto di preservare il cane in estate dalle mosche perche in alta montagna vicino ad un gregge le mosche pullulano e mordono a sangue le orecchie dei cani(chi ha cani da pastore conosce il problema)e i pastori risolvono il problema alla base cioè eliminando le orecchie stesse,vi posso assicurare che al pastore se il cane combatte contro un lupo e dovesse perdere un orecchio non gli importa un fico secco una fatica in meno non le taglia certo per quel motivo,e avendo visto personalmente attacchi di lupi a cani e anche lotte fra cani abruzzesi quando combattono si mordono al collo (non per niente vengono forniti di vraccali)mentre orecchie e specialmente code vengono lasciate perdere in quanto ininfluenti nella lotta,(i canidi si prendono per la coda solo quando giocano e chiunque lavori con i cani lo sa compresi i lupi fra di loro )perciò ricapitolando l’usanza dei pastori di tagliare le orecchie ai loro cani da protezione pecore viene solo per preservarli dalle infezioni causate dai morsi delle mosche in montagna non hanno tanto tempo e voglia di correre sempre dal veterinario,altre supposizioni sono solo frutto di dicerie e congetture di persone che non conoscono i fatti come realmente accadono,(poi sul fatto che sia pribito tagliare code e orecchie questa è un cosa, andarlo a spiegare ai pastori su nel alto Abruzzo è ancora una altra cosa, perche per loro sono solo parole prive di significato logico)ciao a sentirci Aquila della notte

  13. Non sapevo fosse una pratica così antica… credevo che la cugginata fosse nata con la tassa sulla coda in vigore in inghilterra nel medioevo: avevo letto che si pagava la tassa se il cane aveva la coda e per quello a cani come il bobtail era stata proprio eleiminata… però andandola a cercare su google ho trovato questo:
    In origine tutti i bobtail in Inghilterra erano senza coda, mozzata appena sopra l’attaccatura
    Questa usanza era dovuta ad una legge che imponeva di pagare le tasse per il possesso di animali, il numero di loro veniva contato i base alla coda, se non avevano la coda non si pagava la tassa, e per questo contadini e nobili inglesi tagliavano la coda dei loro animali compreso cavalli, mucche e pecore facendo credere che erano nati cosi. (alcuni sostengono che possano nascere bobtail senza coda, perche nati da soggetti che da generazione la coda è stata mozzata –inverosimile)

    …ora, siamo obbiettivi, anche questa mi sembra di per sè una cugginata!!!!

    • io invece ero riuscito a mettere le mani su un testo che non troverò mai più visto che non ricordo il titolo, che parlava delle reazioni dei cinofili inglesi quando fu imposto l’obbligo del taglio. Paragonabili a quelle di oggi quando si è vietato… in realtà la “logica” del taglio era appunto quella di rendere il cane come prova che l’animale ti serviva veramente per lavoro e non era un animale “da bellezza” e quindi di lusso. La logica era paragonabile a quella per cui i furgoni da lavoro se risultano auto aziendali hanno delle agevolazioni in termini di bollo, tasse ecc. Lo registri come furgone? Allora due posti e obbligo di rete che te lo fa apparire come una sorta di carro da morto. Altrimenti se vuoi fare il fighetto con la station… paghi le tasse. Stessa logica. E’ davvero un cane da pastore, o da guardia? Taglia la coda… che per i gusti estetici dell’epoca era come dire “prendi un gatto persiano e gli tagli un orecchio”. Prendi Miss Italia e le tagli il naso. Il taglio della coda inoltre rendeva i cani più svantaggiati nell’inseguimento della selvaggina (che era di proprietà della Corona e non poteva essere cacciata) e per questo era permesso ai cani da lavoro di stare liberi nello svolgimento delle proprie mansioni. Ai mastiff tagliavano anche i polpastrelli. Questo per impedire che venissero impiegati per la caccia grossa e potessero solo essere messi come guardiani davanti agli ingressi delle cosa da proteggere. Le razze dei “nobili” inglesi non subirono gli effetti di questa legge. Nemmeno quelli da caccia…. era una cosa che riguardava i cani da lavoro. Poi col tempo a forza di vederli la gente si abituò a questo nuovo look e qualcuno arrivò a proporre come “tipico” e bello ciò che un giorno era considerato uno sfregio. Un po’ come se si dicesse “da oggi la donna con le scarpe da ginnastica è considerata sexy e bella e non deve più stare scomoda e subire danni camminando su tacchi innaturali”… potrebbe anche succedere.

  14. Quando, nel 1989, mio papà comprò il primo boxer, il veterinario ci “obbligò” a tagliargli le orecchie in quanto, a suo dire, se una zecca si fosse introdotta nel padiglione auricolare non l’avremmo vista e saremmo stati costretti ad amputargliela. Era il nostro primo cane e, non sapendo una beata cippa in materia, ci fidammo del suo consiglio.

    • a Chiara:

      da schiaffeggiare quel veterinario: possibile che non capisse che anche in un boxer con orecchie amputate una zecca possa andare nel canale uditivo volendo?
      Quando si amputano le orecchie ad un cane mica gli si cuce il canale uditivo, e poi le zecche “poco visibili” si trovano in molte parti del corpo, perciò è buona prassi dopo una passeggiata nell’erba alta, anche i caso di cane trattato con antiparassitari, controllarlo x bene su tutto il corpo facendo + attenzione alle parti “nascoste” (nel padiglione auricolare, ma anche sotto le ascelle, sotto la coda, nelle pieghette dei genitali ecc..)..allora in un cane a pelo lungo quel vet diceva che doveva essere rasato quasi a zero x tutta la stagione calda x evitare che qualche zecca fosse poco visibile?

      Mi da sui nervi in modo pazzesco il fatto che troppi veterinari sparino cugginate galattiche anche finendo x danneggiare i cani in vari modi (il caso + frequente sono le castrazioni dei cani maschi suggerite x risolvere cose irrisolvibili con la castrazione, come ad es dire che castrare un cane lo farà andare d’accordo con il gatto di casa..ma ci sono suggeri,menti ben peggiori e anche molto + scorretti e talvolta perfino pericolsi o demenziali, una fra tutte la “necessità” di far fare i cuccioli ad una cagna almeno una volta, anche se magari è una meticcia displasica con un cattivo carattere e bruttarella…oppure quando consigliano mangimi super-pubblicizzati, ma di qualità meno che mediocre magari dicendo che aiuteranno a risolvere i problemi, anche gravi, di un cane allergico quando i ,mangimi o le diete utili sono ben altre e non necessitano di “carne di struzzo” o simili..). La sciatteria di certi veterinari mi fa veramente imbestialire!

  15. salve,interessante ma…io avevo letto che la coda si tagliava anticamente,per non pagare la tassa sul cane di famiglia…allora non e vero???

    • E’ vero, ma succedeva meno “anticamente” di quando originò la pratica. In realtà i cani da caccia (a cui si tagliava sempre la coda) erano esentati dalla tassa di proprietà in quanto “cani utili”, mentre gli altri avrebbero dovuto pagare la tassa: così i furbetti dell’epoca tagliavano la coda anche ai cani non da caccia, per evitare di pagare il balzello. Tanto le code erano dei cani… 🙁

  16. Comunque l’italiano medio, che per caso ha letto qualcosa sulla teoria di Darwin, continua a sostenere che a furia di tagliare la coda certi cani oramai ne nascono senza , ragion per cui il mio rott, che ce l’ha, non è originale al 100%. Articolo interessantissimo cha mi ha tolto un bel po di perché.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Ultimi articoli

Scarica la nostra app!

E' gratuita e potrai rimanere facilmente aggiornato su tutti i nostri contenuti!

Scarica l'app per sistemi Android
Scarica l'app per sistemi Apple

Ti presento il cane
Condividi con un amico