giovedì 28 Marzo 2024

Il VERO Standard del… Bracco tedesco

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

quattrodi VALERIA ROSSI – PREMESSA: I bracchi tedeschi, anzi “cani da ferma tedeschi”, secondo la definizione dell’ENCI, sono quattro: a pelo corto (Kurzhaar), a pelo duro (Drahthaar), a pelo lungo (Langhaar) e a pelo ruvido (Stichelhaar). Gli ultimi due li ho visti solo in fotografia (un Langhaar, a dire il vero, anche dal vivo: bellissimo cane, tra l’altro. Ma l’ho visto solo in expo, luogo in cui è praticamente impossibile capire qualcosa del carattere), quindi non ho la più pallida idea di come sia vivere con uno di loro.
I primi due li conosco un po’ meglio, pur non avendone mai avuto uno (non amo la caccia e quindi non avrò mai un cane da caccia): ma ho diversi amici che li amano e che ne possiedono (o forse che “ne sono posseduti”), quindi questo “vero Standard” è basato soprattutto sui loro racconti. Ovviamente ci sono, fra le razze, differenze caratteriali più accentuate di quanto non possa esprimere un articolo come questo: ma i “veri standard”, ve lo ricordo ogni volta perché non si sa mai… sono umoristici e vanno presi come tali, senza troppe pretese di realismo (anche se qualcosa di vero c’è sempre!).

kurzASPETTO GENERALE – Sono cani senza tanti fronzoli, definiti dai rispettivi Standard  “di nobile aspetto”: ed è vero, purché uno non si aspetti che il nobile aspetto sia quello di un cane dall’aria aristocratica e un po’ snob. No, qui l’aria è semmai quella di un gentiluomo di campagna, rustico ed essenziale. Anzi… nel caso del Drahthaar, quando ti esce tutto spettinato e infangato dai cespugli, è piuttosto quella di un rude contadinazzo dopo una dura giornata di lavoro. Quello del Kurzhaar non lascia spazio ai dubbi: lo vedi  e pensi “questo è un atleta nato”. E’ un fascio di muscoli scattanti, che il pelo corto e lucido mette ancor più in evidenza. Anche se lo vedi da fermo, non riesci a non pensarlo in corsa, al galoppo. E quando penso ai bracchi tedeschi in canile che si affidano “solo a non cacciatori“, mi viene in mente un Usain Bolt costretto a vivere a pancia all’aria su un divano e mi viene da piangere.

Drahthaar_fermaPer fortuna i canili non strabordano di bracchi tedeschi, perché queste sono ancora razze d’elite (elite quasi esclusivamente venatoria): ma qualcuno c’è, e a chi decidesse di adottarli posso solo raccomandare caldissimamente di fargli fare tanto, ma tanto sport. Anche perché, come vedremo tra poco, se non lo fanno sclerano.
Tornando all’aspetto generale, c’è ancora da dire ce ne sono due tipi diversi: quello dei cani da show (alti du’ metri, imponenti, “palestrati” e, per quanto riguarda il Drahthaar, moooolto baffuto/barbuti) e quello dei cani da lavoro (più armonici, più asciutti, meno pelosi se a pelo duro).

Krukkhaart?
Krukkhaar?

VARIETA’ ALTERNATIVE – Purtroppo non ho avuto modo di sentirne molte, perché in expo bazzicavo raramente i ring delle razze da caccia (stavano sempre molto lontano dai miei e nelle internazionali eravamo addirittura in giorni diversi). Nonostante questo, ho avuto modo di sentire un pregevolissimo “Krukkhaar” (eh… essendo tedesco…) che vi riporto con piacere, perché lo trovo un delizioso esempio di umorismo involontario.
Per il Drahthaar posso invece riferire il mugugno di un commissario di ring che, dovendo redigere le schede,  chiedeva al giudice (testualmente, scusate):  “Dove cazzo si mettono le acca?”. Risposta del giudice: “Un po’ qua e un po’ là”.
Ho provato grande empatia, perché la stessa domanda me la pongo anch’io ogni volta che devo scrivere il nome di questa razza: anzi, mi scuso in anticipo se durante la stesura di questo standard me ne scapperà qualcuna fuori posto.

kurzhaar_fermaCARATTERE ED ATTITUDINI – Per quanto riguarda le attitudini, c’è poco da disquisire: sono cani da caccia, PUNTO. Secondo i loro detrattori sono “buoni un po’ a tutto e bravi in niente”, secondo gli appassionati sono “bravissimi in tutto”.
Tutto che? Tutto.
Cerca, scovo, ferma, riporto, recupero di selvaggina ferita… non c’è attività venatoria nella quale non si dimostrino in grado di far bene, anche se ovviamente, per ognuna di queste, ci sarà qualche razza più specializzata e quindi più brava di loro. I setteristi e pointeristi, che hanno cani che cercano a  duecento all’ora (e già si scannano tra di loro, per dimostrare a tutti i costi che la loro razza è più veloce all’altra), guardano schifati il galoppo più lento e la cerca più metodica (ma anche più precisa, tiè!) dei bracchi tedeschi, che secondo loro sono “dei fermoni”. I retrieveristi sostengono che nel riporto non ci sia proprio paragone tra la “bocca dolce” dei retriever e quella un po’ più rude dei bracchi.

drath_tassoPerò il bello dei nostri eroi sta proprio nell’ecletticità, quindi si potrebbero passare i mesi a disquisire se sia meglio il superspecialista o il tuttofare: ognuno resterà della propria opinione. Io che cacciatrice non sono, ma che resto ugualmente affascinata nell’ammirare il lavoro dei cani da caccia (anche se mi viene il magone ogni volta che i loro umani ammazzano un selvatico), mi ritrovo a fare la stessa faccia ebete (tipo bambina che fa “Ohhhhh!”) sia quando vedo un setter partire a duecento all’ora e poi paralizzarsi in ferma, sia quando vedo un drahthaar che riporta tutto impettito ed orgoglioso una volpe o un tasso di oltre dieci chili. Che volete che vi dica: la mia ammirazione è totale, nonostante il magone.

kurz_agilityPerò devo aggiungere che ho visto anche un Kurzhaar fare Obedience (e un pointer, ancora no), e diversi Drahthaar fare la guardia (e i setter no).
Perché i bracchi tedeschi sanno andare pure oltre la caccia, pur restando cacciatori inside e pur continuando a ritenere, personalmente, che dovrebbero assolutamente fare ciò per cui sono nati.
Resta il problema dei cani in adozione con la clausola “solo a non cacciatori“: poi c’è il problema aggiuntivo dell’amica che, pur essendo diventata cacciatrice per amore dei suoi setter, conosce soprattutto persone a cui la caccia fa decisamente schifo, e ciononostante cerca di rifilare Drahthaar a tutti.
Sul gruppo di FB che entrambe frequentiamo compaiono spesso richieste tipo: “Ho un’amica che cerca un cane di piccola taglia, a pelo lungo, possibilmente già anzianotto perché lei non è più molto giovane: qualcuno ha idee?”
E subito sotto, primissima risposta: “C’è un Drahthaar di otto mesi che cerca casa a…” (ultimamente ai Drahthaar si sono aggiunti pure i Kopov: ma questa è un’altra storia).
Comunque: che fare con un bracco tedesco, se non lo portiamo a caccia?
In teoria, un po’ di tutto: agility, obedience, disc dog, perfino UD (hanno una tempra della madonna, un predatorio altissimo e un temperamento assai focoso: e se devono mordere – specialmente il Drahthaar – non si tirano certo indietro).
In pratica, a tutto questo si aggiunge una docilità non esattamente elevatissima, il che rende tutto un filino più complicato.
Tipo: “Agility? Che bello, mi piace, sì sì, ora faccio il muro, la palizzata, il tunnel… ecco, ora basta perché non ne ho più voglia. Come dici? C’è ancora un ostacolino prima del traguardo? Eh, vabbe’, magari domani lo faccio: adesso ho altro a cui pensare”.

draht_cuccTutti, ma proprio tutti  gli amanti del bracco tedesco vi diranno che “basta essere buoni leader” per ottenere qualsiasi performance.
Il che è verissimo. Il difficile è riuscire ad essere dei buoni leader per cani che: a) so’ davvero “krukk”, quando ci si mettono: capocce tedesche di pura ghisa; b) se li prendi con le maniere troppo dolci, ti prendono per il culo; c) se li prendi con le maniere forti, reagiscono o come i pit bull (si chiudono e non ti cagano più neanche di striscio) o come i malinois (ti mordono e ciao); d) se li prendi nel modo più giusto possibile, ma nel momento sbagliato (tipo: hanno sentito la traccia di qualcosa di interessante) ti guardano con l’occhio languidissimo e il fumetto che dice “Scusa, scusa, lo so, dovrei fare quello che mi stai chiedendo… e lo farei con tutto il cuore, perché ti amo tanto e mi fido ciecamente di te… ma porcazozza, di qui è passata una volpe! Cerca di capire!”.
E via col vento.

kurz_cuccIo comunque vi copincollo qui la descrizione che fa Elena Villa del carattere del bracco tedesco (in realtà è riferita al Kurzhaar, ma vale anche per il Drahthaar), che trovo assolutamente perfetta: “Un DK senza leader è un completo disastro: farà pipì ad ogni albero, masticherà anche il riportello di metallo dell’obedience, spaccherà i coni del box, salterà i tubi dell’agility, prenderà a spallate i vostri amici e aggredirà i cani del vicino (a proposito, un DK fuori controllo attacca per uccidere, perché nel suo DNA c’è scritto come prendere alla gola un cinghiale ferito per finirlo: e così farà con gatti, cani, galline e vitelli).
Ma un DK che ha un leader è capace di aspettarvi al terra anche 4 o 5 ore con cani, gatti e galline che gli camminano sulla testa senza che faccia una piega. In poche parole, dipende tutto da voi”.
E non credo che ci sia nulla da aggiungere.

KURZHAARAnzi, no, una cosa la aggiungo, perché non vorrei essere fraintesa: non è che sia vietato dalla legge tenere un bracco tedesco anche sul divano, per qualche ora al giorno.
L’importante è sapere che lui per un po’ ci sta volentieri… ma poi si scoccia e comincia a guardarti col fumetto che dice: “Okay, adesso facciamo qualcosa?”.
Ed è caldamente consigliabile dargli ascolto.

TESTA – (nel caso non si fosse ancora capito): dura.
Però non “dura” nel senso di “cane scemo”: dura nel senso di cane intelligentissimo che ti mette costantemente alla prova, che ha bisogno di essere convinto che quello che gli chiedi di fare ha un senso e uno scopo, che ogni tanto decide pure per conto suo, ma dal suo punto di vista di solito ha ragione da vendere. E’ sicuramente una sfida, ma è anche una sfida appassionante… per chi ha il coraggio di cimentarcisi.

draht_occhidolciOCCHI – Molto, ma molto espressivi.
Capaci di sfidare arrogantemente il “nemico” (cane del vicino) così come di straziare il cuore dell’amico (umano) quando sta mangiando un panino e ha l’ardire di non dargliene un pezzetto. Capaci anche di trasmettere chiari messaggi quali: “Are you fucking kidding me?” (sì, so’ tedeschi, ma quando vogliono parlano un perfetto slang americano), quando gli hai chiesto un “seduto-resta”.

BOCCA – Avete presente un coccodrillo? Ecco, siamo lì.

CODA – Avete presente un nerbo di bue? Ecco, siamo lì… a meno che non venga tagliata, pratica (purtroppo) ancora molto seguita. Però c’è da dire che oltre allo scopo “ufficiale” per cui viene tagliata (e cioè quello di proteggerla da eventuali ferite durante le battute di caccia in terreni “sporchi”) si ottiene anche quello di salvare le gambe umane.

giocoARTI – Atletici, scattanti, muscolosi e chi più ne ha, più ne metta. Saranno anche “lenti”, ma sfido qualsiasi umano che abbia fatto affermazioni di questo genere ad acchiapparne uno. Noi umani siamo veramente ridicoli quando prendiamo in giro alcuni cani perché “non sono abbastanza veloci”. Ma noi, ci siamo visti?
Comunque: una delle cose più positive dei bracchi tedeschi, sul lavoro, è la loro grande capacità di collegamento: non si allontanano mai eccessivamente dagli umani (nonostante pensino, probabilmente: “Ma se la dà una mossa, quel fermone?”… e loro, a differenza nostra, hanno ragione di pensarlo).

MANTELLO – Quello del Kurzhaar, ovviamente, non ha bisogno di nulla. Il Drahthaar, come tutti i peli duri, va strippato. Però, a differenza di quanto si possa pensare,  è il pelo del Kurzhaar quello che vi ritroverete infilato ovunque: nei cuscini, sulle poltrone, sui calzoni. Il pelo corto è moooolto sopravvalutato per quanto riguarda la pulizia casalinga.

kurz_fighiCONCLUSIONI – I bracchi tedeschi sono dei super-cani, che a mio avviso avrebbero bisogno di super-umani (o quasi). Poi, per carità: son cani. Quindi sono buoni, pazienti, capaci di sopportare l’imbecillità e le pochezze umane meglio di qualsiasi altro animale. Però, se finiscono in mani capaci e competenti, danno davvero più di quanto si possa sognare: se finiscono in mano a Sciurmari e Sciuremarie… a volte sono cavoli amari, mentre altre volte, appunto, sopperiscono alle nostre pochezze e sanno essere buoni, dolci, simpatici compagni. Dipende.
Sicuramente saranno cavoli amari se finiscono in mano al dittatorino di turno, magari incapace di essere autoritario (per quanto sarebbe molto meglio un proprietario “autorevole”) senza essere violento.
E’ soprattutto questo il motivo per cui, nonostante la diffusione non eccessiva e la ferma volontà degli allevatori di considerare questi cani un’ “edizione speciale” riservata a cacciatori bravi e davvero amanti dei cani (e ce ne sono tanti, per fortuna), qualche bracco tedesco in canile ci finisce.
L’importante è che ne esca al guinzaglio di qualcuno che, pur non andando a caccia, si ricordi che si è preso in casa un cane dinamico, atletico, collaborativo ma anche dotato di impressionante  tenacia. Cosa deciderà di fare con lui non è poi così fondamentale: l’importante è che il cane faccia qualcosa.
Altrimenti manderà a spandere l’umano in tutti i modi canini che conosce. E sono tanti pure questi.

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25 Commenti

  1. Buongiorno io ho adottato da 15 gg un bracco tedesco che proviene da un allevamennto dal quale se ne sono sbarazzati dopo due anni perchè dicono che ha degli atteggiamenti che destabilizzano il resto del branco…..tipo troppo pauroso si blocca e non c’è verso di smuoverlo se sente qualche rumore tipo macchine, tagliaerba e troppo coccolone appiccicato e costantemente in cerca di coccole.
    Noi abitiamo in centro città abbiamo anche un vecchio labrador ci stiamo mettendo tutto l’amore e l’impegno per questa creatura, lo facciamo correre al campetto sotto casa con gli altri cani, con i quali non ha alcun problema, l’unica cosa non ne vuol sentir parlare di uscire a fare due passi, si blocca pietrificato e una volta si è tolto la pettorina perchè si era spaventato x un rumore ed è scappato, riprenderlo è stata un’impresa. E’ come avere una Ferrari parcheggiata sotto casa. vorrei capire come aiutarlo nella migliore maniera possibile a fargli passare queste paure per portarlo a correre e divertirsi ovunque mi sto mettendo in discussione se sono una brava padrona. Accetto consigli da chi questa razza la conosce bene ed alche questa problematica. Grazie mille. Lara

  2. Il possiedo l’unico bracco tedesco che per carità se lo porti a spazzo è una meraviglia, ma l’inverno passa le giornate sul divano e vuole uscire solo per fare i bisogni.

  3. Alba ha 7 anni ed è un incrocio tra un labrador chocolate e un kurzhaar. Del labrador forse ha solo le zampe palmate, per il resto è identica ad un bracco, forse solo la “stazza” è un po’ più imponente, pur non essendo affatto sovrappeso. Per il resto nelle caratteristiche citate nel post la riconosco eccome!
    Oggi è un cane abbastanza equilibrato, ma i primissimi anni sono stati un vero delirio, soprattutto nei rapporti con gli altri cani. Ho faticato parecchio a dirla tutta, ma ora sono davvero contenta. Ha il suo carattere spiccato ma è un cane adorabile. Che, confermo, richiede tanto tanto tanto movimento e, da parte dell’umano di riferimento, di essere davvero “centrato”.

  4. Al solo scopo di essere precisi, esiste una categoria di persone, che per un cane da caccia, SONO MOLTO, MA MOLTO, RIPETO MOLTO PIù INDICATI DEI CACCIATORI. Parlo degli “ESCURSIONISTI”. COSAAA!!! Non sapete chi sono? Be… ve lo dico subito, perche’ io sono uno di loro. Siamo, quei felicemente malati cronici, di amore maniacale, per le bellezze naturali. Dico che siamo meglio di un cacciatore, per un cane da caccia, primo, perche’ facciamo molti, ma molti più km di loro, il mio record personale, è di 12 ore di cammino in alta montagna, sullo “00” per l’esatezza, con zaino sulle spalle, foreste, boschi, sono le stanze in cui vivo. E faccio questo tutto l’anno. IL cane è libero, di fare quello che vuole. IO ho avuto un setter inglese, e uno spinone, che amavano la natura come l’amo io. A loro, del fucile, non gli frega niente, quello interessa al cacciatore, a loro, gli interessa solo indagare a loro piacimento con il naso,…quello che vogliono. E io camminando, mi diverto a guardarli.

  5. Cane fantastico. Ma ora posso stamparmi le foto e farle vedere al prossimo Signor Mario che mi ferma per strada, mentre cerca di pacioccare il mio dobermann marrone focato, decretando: “Chebbeeeello!! Mio nonno c’haveva un bracco tedesco u-gua-le!!”.

  6. Alex kurzhaar di 7 anni da novembre 2013 è con noi dopo 5 propietari e qualche mese di canile…. si è trasformato da cane da caccia a cane da casa. affettuoso con le mie bimbe e con noi grandi. paseggiate in montagna, collina e..caccia.Nonostante io non sia cacciatore ci siamo iscritti al quagliodromo locale per farlo cercare e sorpresa è pure bravo. testone fino allo sfinimento, mio, inspiegabilmente obbediente quando hai un pò di cibo in mano (furbo eh). da agosto ha deciso di fare anche guardia, abbaia in casi eccezzionali, uggiola e mugola quando lo coccoli, questo kurzhaar è un cane da pet terapy, chede tanto ma dà 1000 volte di più. l’unica cosa è terribilmente timido sopratutto con le pesone sconosciute di sesso maschile. siamo contenti di averlo con noi e spero, ma sembra che sia così, che valga anche per lui.

  7. Una domanda per chiarire: qual è la differenza del cane a pelo ruvido e quello a pelo duro? Se provo a scriverlo su google immagini mi escono foto delle stesse razze (bassotti, spinoni, bracchi…)

  8. Che bello, che bello!
    Io una Kurzhaar femmina, Zeria.
    Ti posso assicurare che sono cani intelligenti, furbi, attentissimi e molto prudenti… Tanto che la mia si è sgranocchiata una processionaria proprio ieri!
    😀

  9. Il Drahthaar è un cane affascinante ed è verissima la sua attitudine alla guardia.
    Quando venne creato, i selezionatori volevano un cane capace di fare di tutto a caccia, ma anche di fare la guardia alla casa e inseguire il ladro.
    Sulla questione stripping, molti cacciatori non vi ricorrono. Affermano infatti che se il manto del cane è selezionato bene, non c’è alcun bisogno di ricorrere allo stripping.

  10. Beh, io ho un “assurdo” incrocio femmina di mamma amstaff e padre Kurtzhaar. Una specie di bomba atomica nera con sfumature marroni e la testa DI GRANITO (sia come consistenza che come contenuto). Mette insieme lo sguardo “non vorrai negarmi il panino che stai mangiando, a me che sono tanto buona…) con “adesso DEVO trovare il modo di aprire la porta e andare a dormire sul letto vietato. DEVO.DEVO.DEVO). Il bello è che è un cane double face: passa dallo stato mentale (e dall’aspetto, ci crediate o no) del bracco a quello del pizzbull in tre centesimi di secondo. L’unico segnale premonitore è che le orecchie passano da simpatiche bistecche flosce ad alettoni da forumula 1 un attimo prima della trasformazione. Confermo anche che la coda necessiterebbe di porto d’armi obbligatorio.

  11. Io ho una femmina di Kurzhaar di 5 anni e mezzo. La descrizione è perfetta! L’ho addestrata all’obedience da quando aveva 4 mesi e ha avuto bisogno del suo tempo per maturare. Ottima cacciatrice anche se non gli è mai stato insegnato. Nata libera, per correre. E’ capace di correre anche per 5 ore di fila. Usciamo almeno 2 ore al giorno ma una volta in casa non la senti e non la vedi e se ne sta anche 10 ore in casa senza muovere un pelo! Andiamo in centro a Milano e mi segue ovunque (bar, Negozi, camerini) e non mi ha mai dato nessun tipo di problema. Socievolissima con tutti, preferisce però la compagnia umana a quella canina. Da quasi 2 anni siamo nell’Unità Cinofila della Croce Rossa e mi sta dando grandi soddisfazioni, in autunno faremo l’esame. E’ vero sono caparbi e usano la propria intelligenza per fare quello che vogliono, ma al pari di un Brachetto tedesco, non riesco a trovare nulla!

  12. Non è che il piccolo TREK, invece che con un Labrador, è incrociato con un Kurzhaar ( come ipotizzato da un altro veterinario)? Questo spiegherebbe molti lati del carattere e soprattutto i peli!!! 🙂

  13. Brava sono cosi`.Io ho 3 sorelle Kurzhaar con coda integra che non uso per attivita` venatorie a differenza dei fratelli che vanno a caccia(con coda integra e dicono con ottimi prestazioni) noi facciamo dog trekking,canicross .Sono cani eclettici ottimi da guardia e all`occorrenza pure da difesa pur essendo molto equilibrate e socievoli fuori dal loro territorio.Instancabili e intelligenti hanno bisogno di un OTTIMO leader non é un cane per tutti Se instauri con loro il giusto feeling saranno la tua ombra e aspettano che tu decida cosa fare.Ho parecchio spazio,boschi ,campi senza recinzioni ma se non esco io loro vogliono rimanere in casa.Ok dico andiamo nel bosco e allora come frecce galoppano naso a terra con coda come una falce dietro tracce di lepre,fagiano …Sono cacciatori inside…scovare é una goduria per loro.Un fischio e si va casa.In casa non mi hanno mai fatto danni.La notte,dormono con me,é come non averle.Tutta la loro energia la sfogano fuori!Correre correre sono cani iperattivi.Tempra forte e grande temperanento docili ma non servili e solo con il loro Dio-ledear amano e cercano sempre il contatto fisico.Il cugino a pelo duro é piu` “sanguigno”ma io penso sia una caratteristica delle razze a varieta’ a pelo duro(fox t.,bassotto)selezionati con il pelo(difese)per i morsi delle prede .Il Kurzhaar e molti suoi ibridi é molto utilizzato nei paesi nordici nel canicross,bikejoring,skijoring.É un atleta nato e per fortuna é ancora ben allevato per le sue attitudini venatorie spero non sia mai un cane solo da compagnia vedi il suo connazionale grigio …cani apatici,spenti ,obesi se ne vedono gia` trop

  14. Il mio Lucio era un drahthaar, (probabilmente un po’ derivato), Valeria credo se ne ricordi, preso al canile e “rovinato” da un cacciatore (non voglio aprire la polemica, UNA singola persona l’ha rovinato, non tutta la categoria!). Nel bosco era un Hummer e un Panzer insieme, al parchetto un buffone di prim’ordine, in casa pronto a fare esercizi e ad imparare. Adorava il cuscino, specie quando c’era da uscire per la passeggiata serale, lo dovevo trascinare per mezza cucina, allora forse si alzava di malavoglia. Dolce a dismisura e catturatore di coccole. Codina sempre in movimento a frullatore. Certo è un cane fatto per correre ed annusare, non è propriamente un cane da città da tenere sempre al guinzaglio, ma è un compagno di passeggiate incomparabile…

  15. Penso proprio che mi convenga desistere dall’idea di prendere un cucciolo, razza maginifica, ma troppo impegnativa per me in questo momento.
    Grazie mille! 🙂

  16. Io e Bacco non potremmo essere più d’accordo con questo standard. Lui appartiene alla categoria: caccio lucertole/scoiattoli/ghiri/farfalle, convivo con cani e gatti, mi sbrago su di te che stai sul divano perchè ti voglio bene con tutti i miei 30Kg e faccio pure la guardia. Cosa vuoi di più dalla vita?

  17. Conosco una bracca tedesca a pelo corto di un cacciatore. È molto simpatica e allegra. Lui è un tipo autoritario e spiccio (anche con suo figlio) ma mi pare che il cane ne abbia rispetto e non paura. Del resto ha un certo rispetto anche per il ragazzino che ogni tanto la porta lui al parchetto. Quando la stagione della caccia è lontana diventa un po’ grassottella.

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