di VALERIA ROSSI – 5 novembre 2014, ore 06,00
Caro Diario, oggi Samba compie sette mesi: e intanto è arrivato l’autunno (quello nella foto a sinistra è il triste panorama di stamattina dalla finestra di casa mia).
“Eh, ma guarda che son cose che capitano – dirai tu – Anzi, c’è il serio rischio che tra un mesetto arrivi anche l’inverno”.
Ma è inutile che fai del sarcasmo da quattro soldi: perchè un autunno come questo non mi pare che sia capitato molto spesso, almeno che io ricordi (e neanche una non-estate come questa, se andiamo a ben vedere). Tanto per dire: questo week end ero a seminareggiare a Rimini e a metà pomeriggio c’erano trenta gradi: appena dopo il tramonto, due (cioè, i gradi veri non li so, ma l’impressione era quella).
Con queste escursioni termiche, il minimo che può succedere è di ammalarsi: ed io ho prontamente provveduto. A quanto pare sono pure in buona compagnia, perché tutti quelli che conosco sembrano bronchitici, influenzati, febbricitanti e starnutenti: io ho avuto la febbre un solo giorno (anche perché poi non me la sono più misurata), però sono piuttosto malconcia.
Sì, Diario, ora mettitici anche tu: non bastasse il figlio, a dirmi che malconcia ormai lo sono in pianta stabile. Diciamo che sono più malconcia del normale, va bene?
E adesso immagino che ti chiederai cosa c’entra questo resoconto dal nosocomio (NO, non dall’ospizio! Stai diventando un po’ cafone, lo sai?) con Samba, visto che tu in realtà sei il suo diario e non il mio: c’entra, ovviamente, perché essendo io malaticcia si esce poco.
Si esce come escono le Sciuremarie col canetto mignon: un paio di giretti pipìcacca, un paio di sortitine in area cani (mugugnando col figlio che “almeno quando sono malata potrebbe portare lui entrambi i cani”. Risposta: “Me li cucco già tutti i week end quando tu vai a fare la gura in giro, quindi non rompere”) e rientro a casa.
Peccato che Samba non sia un canetto mignon e che avrebbe bisogno di mooooolto più movimento di così: però c’è da dire che ultimamente, anche quando è libera in un prato, non è che faccia tutte ‘ste corse spontanee.
Lei corre, salta e gioca: a) se la Bisturi collabora (quasi mai: lei di solito preferisce capottare e grattarsi la schiena nell’erba, per ore. Anzi, se c’è un pezzo di prato senza erba sceglie sicuramente quello, rialzandosi poi con artistiche ed alternative decorazioni sulla schiena, vedi foto a destra. E notare che NON si scrolla, perché si piace così);
b) se le lanci qualcosa: pallina, salamotto, pezzo di legno, radice (questi ultimi te li porta lei dopo esserseli autoprocurati).
Se non si verificano le condizioni a) o b), Samba non corre: disbosca. Sradica piante. Vuol veder l’erba dalla parte delle radici, però senza bisogno di schiattare.
Ha già fatto fuori gran parte del campo del Debù, quasi tutta l’area cani e un buon ottanta per cento del prato (immenso) che sta davanti al campo da tennis.
Quando, dopo du’ ore che disbosca, le dico gentilissimamente EBBASTAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!, lei mi guarda con la faccia perplessa (“Perché basta? Mi piace così tanto!”), con l’erba che le spunta ai due lati della bocca tipo mucca Carolina. E sarebbe un rottweiler, quella roba lì? Quasi quasi sporgerei reclamo con la sciurallevatrice, se nel frattempo non mi fosse diventata anche sciuraquasinuora (almeno per ora: non so per quanto tempo un essere umano di sesso femminile possa reggere il figlio senza esserci obbligato dal fatto di essere sua madre, ma per ora sembra che sopravviva). Comunque, visto che già deve sopportare il figlio, non posso infierire.
Ma torniamo a questo cavolo di autunno.
Dicevo che nell’erba (o in quel che ne rimane) ci si sta poco, e che si sta molto in casa. Dove, ovviamente, ci si annoierebbe moltissimo se non si passasse il tempo: a) rosicchiando i piedi della sedia della mia scrivania (alla parte “sedile” avevamo già provveduto); b) giocando con la Bisturi.
Ora, tu mi chiederai: perché le lasci mangiare la sedia e non le fai un cazziatone?
Risposta: perché mi sento colpevole. Visto che non la porto abbastanza fuori, qualcosa dovrà pur fare… e meglio che finisca di mangiare una sedia già ridotta all’osso piuttosto che qualche mobile ancora in buono stato.
Prima o poi ‘sta sedia dovrò pur cambiarla (anche perché tra un po’ mi siedo direttamente sul ferro), e quella nuova sarà vietatissima. Ne comprerò una molto diversa, così lei le potrà distinguere (ah, ah. Si, vabbe’, lo so che mi illudo. Ma lasciami sognare almeno finché non dovrò scontrarmi con la dura realtà).
Intanto veniamo alla parte “giocare con la Bisturi”, che richiede una premessa: perché alla Bisturi, fino a una decina di giorni fa, era rigorosamente proibito salire sul divano.
Perché? Perché ci aveva pisciato sopra, non una volta sola ma tre. Quindi, fallite le due prove di appello, si era deciso di ripristinare le gerarchie e di proibirle l’accesso. Fine della storia.
Ora, però… Samba sul divano ci sale. E a me piace che ci salga.
Mi piace che guardiamo la TV insieme, mi piace che mi si svacchi addosso e mi piace svaccarmi addosso a lei. I cani mica servono solo a fare sitz-platz-bleib.
Insomma: dopo una serie infinita di facce da cane ENPA (col fumetto che diceva: “Perché lei sì e io noooo? Crudeleee! Maltrattatrice di caniiii!”), la Bisturi è riuscita a commuovermi e a farsi concedere la terza prova d’appello.
Divano permesso, purché non ti sogni mai più di pisciarci sopra. Se lo rifarà, il divano sarà off limits per sempre: ma ormai sono un paio di settimane che è stata riammessa e di pisciate non se ne sono viste, quindi potrebbe averla capita (o quantomeno, aver superato la fase del “vediamo chi domina in questa casa”).
Inutile dire che il divano è diventato teatro di battaglie epocali: la foto a sinistra l’ho già messa su FB, ma la riporto anche qui perché ho avuto un culo mostruoso a beccare questa espressione impagabile di Samba in versione Truzzvailer Kattivissimo (o in versione “ti faccio gli sberleffi”, a scelta).
Quello che non ho messo su FB è il seguito: con la Bisturi che, dopo aver mandato una compilation di segnali di calma all’esagitata, è passata a maniere più decise e le ha fatto una “presa di muso” degna del terrier di tipo bull che è.
La presa di muso è una cosa che fanno soprattutto le mamme con i propri cuccioli, quando la fanno fuori dal vaso: il che dimostra che, nonostante le dimensioni, Samba viene ancora considerata “cuccioletta da educare e a cui insegnare le buone maniere”.
E infatti, qual è stata la reazione del Truzzvailer Kattivissimo? Un CAIN CAIN CAIN!!! da canescannato, seguito da indecorosa spanciata (traduzione: “Okay, okay, scherzavo… comandi ancora tu!”).
Naturalmente Samba non gioca solo con la Bisturi: gioca anche col figlio, ammesso e non concesso che le robe inconsulte che fanno possano definirsi “giocare”.
Ultimamente vanno di moda i gruppi lacoontici; e anche questa foto l’ho già pubblicata, ma anche in questo caso mancava il passo successivo. E cioè il fatto che Samba, se la fotografi in primo piano mentre sta incastrata in mezzo alle gambe di qualcuno, abbia pure la spudoratezza di tirar fuori queste facce qua.
Per loro è tutto normale, e contenti loro… ma se per caso stai pensando, caro Diario, che certe foto non dovrei pubblicarle, visto che la fidanzata-del-figlio-nonché-allevatrice-di-Samba legge “Ti presento il cane” e che queste raccapriccianti immagini potrebbero mettere bruscamente fine alla speranza di vederlo uscire prima o poi di casa… sappi che non mi preoccupo, perché la sciurallevatrice ha confessato di aver notato per la prima volta il figlio quando ho pubblicato questa foto qua:
Ora… che una simile immagine si notasse, non lo metto in dubbio (rammento per chi non l’avesse mai vista: il figlio sarebbe stato “incinto” della Bisturi, che però sceglieva di “nascere” da una via quantomeno insolita, e cioè la manica – da qui l’espressione sorpresa del “mammo”): la cosa che mi lascia mooooolto perplessa è che l’impressione sia stata positiva.
In ogni caso, se a una fanciulla è piaciuta questa foto qua, nulla al mondo potrà più turbarla.
Intanto c’è qualcun altro che non si lascia turbare da nulla e da nessuno: che io sia sana o malata, che fuori ci sia il sole o piova, che Renzi si scanni o meno con la CGIL… c’è qualcuno che se strabatte altamente.
Mi dispiace non potervi inserire anche l’audio, visto che stanno russando tutte e due come motoseghe: ma la visione (sigh) è questa qua.
Che altro aggiungere? Buon riposo!
E se poi una poveraccia malaticcia volesse svaccarsi un po’ da qualche parte… per fortuna le resta ancora il letto.
Per ora.
Complimenti all’eleganza della bisturi…Damon per dormire assume sempre posizioni improbabili
Caro diario mi fai ricordare il mio labrador dettonlo smilzo solo 25 kg di peso che era una sagoma…al mare faceva buche così fonde che quasi trovava il petrolio…un paio di volte ha pure trovato i vermi per la pesca…ogni tanto credeva di essere un boxer (razza di moda 20 anni fa) e incastrava le sue fauci con l’amico di turno intorno a una pallina da tennis e stavano a tirare minuto soffiando e sbuffando come vaporetti x respirare e mai scappò un morso… (TUTTI MASCHI INTORNO AI DUE ANNI) Jerry poi era capace di scene di gelosia folli tipo stare seduto sul mio stomaco una notte intera quando pensai bene di portare a casa una femmina di labrador…oppure tentare di ingropparsi il peluche di turno…arrotolarsi come un gatto sul pouf del salone che manco le mie chiappe ci stavano…da tanto era piccolo il pouf…se arrivava sul divano o sul letto era meglio disfarlo per riuscire a stendersi
È lei! Samba sembra proprio la mia Rannëla (rottina di 15 mesi) nel modo di giocare/disboscare…se non fosse he in più lei ha dei formidabili corpo a corpo (o forse più testa a corpo) con panchine, alberi, recinzioni, reti, gambe di chiunque…quando entra lei al parco i cani si diverono ma i padroni ne stanno alla larga 🙂 divano per sempre anche noi, nonostante papi ci faccia dei cazziatoni memorabili!
Per mia fortuna Iris non si è mai filata il divano (un divanetto ridicolo che già devo condividere con 2 gatti che non si fanno problemi a infilzarmi le chiappe con le unghie se solo provo a muovermi), però ha colonizzato il letto che per fortuna è a due piazze. Così dormo con un cane lungo come un treno alla mia sinistra e due gattoni a destra: non riesco nemmeno a girarmi! Però vuoi mettere quanto risparmio di riscaldamento!
Cmq se non altro Iris è più educata dei felini: non sale sul letto se non le do il permesso, cioè mi guarda con gli occhi da gatto con gli stivali fino a che non le dico “dai, salta su” e mi si butta addosso felice
I cani mica servono solo a fare sitz-platz-bleib…. Meravigliosoooooooooooooooooooo!!!
Anche noi adoriamo che condivida il divano con noi e alcune sere siamo già ben 5 oltre ad Achille ad occuparlo!!!!
Ora quasi non mi sento più in colpa ma autorizzata!!!
Buona giornata uggiosa….
Cioè… fatemi capire..
il Web-figlio mi si accasa con la Sciurallevatrice??
Così se “sgarra” lei prima lo corca di mazzate (e lo sai che può farlo…) e poi lo fa sbranare da Piccolo?? (anche perchè Samba è pur sempre “sangue suo…” se intervenisse non sarebbe certo contro la Sciura e la “famigghia” )
Valè…. per veder realizzata la …[cit.] ” speranza di vederlo uscire prima o poi di casa “… secondo me c’erano metodi meno cruenti….
Che t’ha fatto ‘sto povero ragazzo??
Bello però questo “intreccio” di cani e umani. C’è del Karma in tutto questo… o no?
E alloraaaaa!! Qui mi si rovina la pubblica reputazioneeee!! 😀
….. Ma scusa, una che “accasa” il figliolo con una Maestra di Ju-sti****zzi (scriverlo sbagliato per sbagliato…. Meglio farlo così…) e che alleva Killerwailer…. Secondo me …vuol fargliela pagare per qualcosa che ha combinato da piccolo ( che ne so…un esempio… Andare a dormire nella cuccia del cane e sparire per ore??? )
Comunque seriamente parlando, vado anche fuori tema, ma credo che sia una cosa bellissima.
Un abbraccione.
Sei riuscita a farmi ridere nonostante la giornata grigia 😉
Con un tempo da lupi come questo fa bene leggere il diario di Samba!
Grazie di cuore!
questi due si sono sistemati anche i cuscini sotto le teste!!!
Eh, direi di sì.
domanda: ma adesso è proibito tagliare la coda ai rottweiler?
…e il divano fu occupato…
Caro Diario di Valeria, basta che cambi i nomi dei cani e poi potresti essere il mio. La mia Nina ( di madre springer spaniel e padre ignoto), si è concessa una scappatella con un Breton e sono arrivati 5 nanetti. Quattro siamo riusciti a piazzarli e uno no. Il superstite si chiama Cinghia ( diminutivo di Cinghiale), perché alla nascita era il doppio dei fratelli e faceva da tappo, quindi Nina ha subito un cesareo d’urgenza. Quando l’umano che lo doveva prendere ha chiesto di averlo con la coda tagliata, è stato mandato a spigolare, ma in fondo non ci dispiaceva averlo con noi! Ci faceva tenerezza perché era il “diverso” della cucciolata…tutti bianchi e neri e lui bianco con un paio di chiazzette color caffelatte ( ma da dove è uscito questo?)…..insomma, anche da noi calze, scarpe, libri e tutto ciò che è più o meno alla sua portata bisogna darlo perso per sempre. E’ una fatica immane, anche perché 1) Il figlio è a scuola, 2) il marito al lavoro, 3) tocca a me!. Insomma….Cinghia non è l’unico vandalo e questo mi consola! Ciao Valeria, buona vita a te e ai tuoi cagnoni!
Maaaaa che bella notiziaaaaa (quella del figlio notato dalla sciurallevatrice) .. ma solo io mi commuovo e appassiono alle vostre peggio che coi film?? <3
Vi voglio bene, giuro! Anche se non vi ho mai incontrato (ma prima o poi ci riesco giuro!) !!!!
manca un “storie” : (…) alle vostre storie (…)
ops 😀 😀 😀
Anche Renzi se ne strabatte: dei lavoratori, dei pensionati, dei disoccupati, dei giovani senza futuro, della crisi e quindi della Cgil.
io mi sento un tantino presa in giro quando piove e tira vento come oggi, la giornata è iniziata malissimo alle 4,30 del mattino col marito che doveva alzarsi per fare il primo turno, ma non c’era corrente e siccome l’uomo di casa sono io, a lui questi lavori materiali e terreni non competono (filosofeggia, lui…) mi è toccato sciabattare in cantina col la torcia per ripristinare il contatore. Poi alle 6 meno 10 la figlia numero 1 piagnucola che non si accende il gas e non può farsi il caffè.
Sistema la figlia numero due, butta fuori a calci i due canidi, perché almeno arrivino davanti al giardino per espletare le funzioni corporali, porta a scuola in figlio numero tre. Torna bagnata fradicia e vedi un cane per divano, le cavie che si tirano su la copertina, anche i pesci dondolano cullati dal lento movimento della pompa e tu, devi uscire di nuovo per commissioni improrogabili.
Mica giusto 🙂
Ma… come non rimanere folgorata da una tale icona di amore per il proprio cane! Dove le metti le affinità elettive???