venerdì 29 Marzo 2024

Sterilizzazione, aborto o cucciolicidio?

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

musollino2di VALERIA ROSSI – Si è parlato molto, in questi giorni, di un volontario animalista (è un ragazzo di 23 anni e si chiama Ciro Musollino, ma presumo che ormai tutti sappiano vita, morte e miracoli di questo personaggio) che, avendo trovato una cagna in avanzato stato di gravidanza, l’ha fatta (a suo dire) “sterilizzare”, pubblicando anche le foto dell’intervento su Facebook.
Peccato che la gravidanza fosse praticamente a termine, come si evince chiaramente dalle foto stesse (lo so, sono abbastanza raccapriccianti: ma le mostro per far capire quanto fosse effettivamente avanzato lo sviluppo dei feti… anche perché ormai le ha viste mezzo mondo).
Questa la giustificazione del volontario, che è già stato al centro di infinite polemiche: “L’abbiamo fatta sterilizzare evitando così la nascita di ben otto cuccioli che avrebbero tolto la possibilità di trovare famiglia a chi è già in vita: inoltre siamo così pieni che non avrei avuto dove metterla insieme alla prole. Purtroppo non c’è casa/famiglia per tutti…
In linea generale,  il ragionamento non fa una piega: è giustissimo evitare altre nascite.
Ma tra sterilizzazione ed aborto c’è una differenza notevole, che sembra sfuggire al Musollino. Tant’è che, in una risposta a chi lo accusa di aver compiuto un atto nefando, sul suo profilo, confessa candidamente di “averne fatte sterilizzare centinaia, già gravide”.

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Ok. Combattiamo pure il randagismo, credo che su questo nessuno abbia nulla di ridire. Ma facciamolo con un programma funzionale di sterilizzazione preventiva, non con l’aborto!
Perché?
Non soltanto per motivi etici, che possono essere solo personali visto che non esiste alcuna legge in proposito, ma perché la sterilizzazione in gravidanza è più pericolosa per la cagna: aumentano il rischio chirurgico e quello anestesiologico, visto che in gravidanza i vasi sanguigni dell’apparato riproduttivo sono ingrossati, l’utero è più voluminoso (molto più voluminoso nel caso di una gravidanza quasi a termine, come in questo caso), l’incisione richiede più punti di sutura e così via. Oltretutto, a giudicare dalla foto, l’intervento non sembra essere stato eseguito nelle migliori condizioni igienico-sanitarie… e a peggiorare ulteriormente le cose c’è il fatto che pare che la cagna non fosse neppure una vera randagia, ma una “cagna del territorio” già seguita e accudita da altri volontari.
Nella seguente nota su FB si legge che non era stata sterilizzata perché cardiopatica: se questo fosse vero, stupisce che il veterinario che l’ha operata non se ne sia accorto, oppure se ne sia accorto ma abbia proceduto lo stesso (tra le altre cose non risultano esserci in rete foto della cagna viva post-intervento, il che ha fatto scattare ulteriori dubbi e infinite nuove polemiche).

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Esaminati i fatti (almeno quelli che emergono da FB, dove tutto va sempre preso con ampio beneficio di inventario…), il mio pensiero, per quel che vale, è che indubbiamente ci sia ben poca differenza tra questo intervento e la soppressione di cuccioli già nati (era questione di pochi giorni, forse solo di ore): per di più si è sicuramente messa a rischio la salute della madre.
Per questi motivi trovo davvero  assurdo che una persona che si definisce “animalista” abbia potuto compiere un gesto simile, così come trovo assurdo che un veterinario si sia prestato ad operare.
Anche perché… un’altra cosa va detta: che un “cane del territorio”, come tale, è di proprietà del sindaco. Quindi nessuno avrebbe avuto facoltà di prenderla (e tantomeno di sottoporla ad un intervento chirurgico) senza il “consenso informato” dello stesso sindaco.
E in generale, chi trova un cane abbandonato (o perso: ricordiamo che è impossibile stabilire a priori quale sia stata la vera causa della condizione randagia dell’animale) sarebbe sempre tenuto a segnalare subito il ritrovamento all’anagrafe canina, perché in caso contrario si tratta di appropriazione indebita.

musollino3Mi sembra evidente che ci siano gli estremi per accusare Musollino (e forse anche il veterinario) di vari illeciti: magari non sarebbe il caso, invece, di augurargli le solite malattie, morti violente e quant’altro si legga immancabilmente su Facebook quando scoppia una polemica. Ma ormai sappiamo tutti come funzionano i social e quindi non ci stupiamo più di niente… fermo restando che trovo quantomeno curioso che dopo essersi indignati così tanto per la soppressione di otto quasi-cuccioli di cane si sia allegramente disposti a tirare accidenti secchi ad un ragazzo che indubbiamente ha commesso un errore… ma forse non tale da meritare la pena di morte!
Sarò strana io, che inorridisco di fronte a questi messaggi esattamente come inorridisco per la sorte di quegli otto cuccioli?

musollino5Comunque… a parte ogni considerazione sul singolo episodio (balzato agli onori della cronaca internettiana solo per via delle foto, perché chissà quanti altri interventi simili avvengono ogni giorno senza che nessuno ne sappia nulla…), resta il fatto che tutto questo sia figlio di una situazione insostenibile per quanto riguarda il randagismo.
Canili e rifugi pieni zeppi, canili lager nei quali la vita non è dignitosa e quindi non può essere considerata vera “vita”, disperazione dei volontari che pur impegnandosi allo spasimo si rendono conto di poter solo svuotare il mare con un cucchiaino, mancanza di leggi chiare che vadano anche al di là del semplice “maltrattamento o uccisione”, ma che contemplino anche sfumature un po’ più sottili… tutto questo porta ad estremismi di ogni genere: da quello che si arroga il diritto di far abortire “centinaia” di cagne a quello che scrive guarda, se hai il coraggio, il musetto che si vede in quelle foto, quello è il musetto di uno degli 8 cuccioli assassinati!!! E’ perfettamente formato e sta chiedendo pietà mentre viene strappato a forza dalla pancia della madre!!!”
Parole che mi ricordano sinistramente i sermoni del 1981, ai tempi del referendum sull’aborto.
Le derive verso la pura follia, in un senso e nell’altro, mi sembrano evidenti: ma è riuscito ad esagerare anche chi ha commentato in modo più pacato e moderato.
In diversi commenti, infatti, si legge che “qui non si è trattato di sterilizzazione, ma di uccisione di animali e quindi di un reato penale“: ma questo è inesatto.
P
urtroppo è indubbio che si siano soppressi dei cuccioli già formati, che sarebbero venuti alla luce a breve e che quindi equivalevano “quasi” a cuccioli già nati: ma è quel “quasi” a fare la differenza, perché tecnicamente si è trattato di un aborto, che come tale non è contemplato da nessuna legge a tutela degli animali.
Se sia giusto, per non sovraffollare ulteriormente i canili, uccidere cuccioli ormai pronti per nascere, è una decisione che spetta solo alla cultura e alla coscienza dei singoli: ma se farlo un secondo dopo la nascita è davvero un reato penale, farlo un secondo prima non lo è.

sterilizzazioneAlla mia personale coscienza, un simile intervento suscita orrore: ma questo non conta nulla, visto che per la legge è lecito.
Forse, tutto sommato, è anche lecito chiedersi se nascere per poi finire in canile – magari a vita, come avviene ad uno sproposito di cuccioli nati “per sbaglio” – sia davvero preferibile alla morte: laddove una risposta univoca non ci può essere, perché dipende dal canile, dipende dalla gestione, dipende da un sacco di fattori che impediscono di generalizzare.
Di sicuro la mia risposta non sarebbe mai quella di farmi trovare “presente ovunque ci sia una cagna gravida” (come ha sostenuto il solito Musollino) per correre a farla abortire: questo è puro fanatismo DOC.
Non so se in buona fede o con scopi reconditi – come è stato ventilato da più parti: ma a me non interessa tanto fare il processo a una persona, quanto ragionare su una situazione – … ma sicuramente non mi sembra un modo “normale” di combattere il randagismo.
Per dirla tutta, non è neppure normalissimo che lo scandalo sia scoppiato solo oggi, in seguito alla pubblicazione delle foto: perché se si va spulciare un po’ sulla pagina di Musollino si scopre che non solo non è davvero nuovo ad “imprese” simili, ma che se ne è sempre fatto un vanto.
Lo dimostra, per esempio, questo post dell’agosto scorso:

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Eppure, nonostante i toni trionfalistici e l’evidente delirio di onnipotenza (fino a prova contraria, se questo mondo sia o meno “di merda” dovrebbe stabilirlo il nascituro, o magari la madre… e non uno che passa di lì per caso e ti fa fuori prima che tu possa venire alla luce), in quell’occasione ci sono stati pochi e scarni commenti.
Ci volevano le foto, per far scoppiare un casino… e forse Musollino le ha pubblicate proprio per farlo scoppiare, non saprei dire se per smania di protagonismo o perché si senta davvero il paladino incompreso di una Sacra Battaglia contro il randagismo.

sterilizzazione2In ogni caso, un solo fatto rimane certo: non ci si troverebbe mai alle prese con questi dubbi, né accadrebbero mai fatti come questo, se si sterilizzassero le cagne non adibite alla riproduzione prima che il “fattaccio” succeda.
Se ci fosse una vera cultura – non fanatica, ma scientifica – della sterilizzazione; se la gente smettesse di pensare che sia “un atto contro natura” (ma perché, cosa c’è di “naturale” nella vita di un cane? Non cacciano, non sono liberi di andare dove vogliono, non li lasciamo neppure litigare in santa pace… e l’unica cosa che ci sembra “contro natura” è non permettergli di avere cuccioli indesiderati? Tra l’altro, in natura – e cioè tra i lupi – si accoppia esclusivamente la coppia alpha, una sola volta all’anno: quindi anche le gravidanze a raffica e l’accoppiamento di cani “a caso” sono innaturali).
Tanti “se” che potrebbero essere eliminati con qualche legge meno generica, ma anche con una corretta informazione trasmessa dall’unico canale capace di arrivare veramente alle grandi masse, e cioè la TV (scordiamoci che Internet possa avere lo stesso risultato, vista l’ìmmensa frammentazione delle notizie in rete).
Basterebbero due o tre trasmissioni serie, mandate in onda dai canali più seguiti e negli orari di punta, per migliorare la situazione del randagismo in Italia.
Il fatto che di queste trasmissioni non se ne sia mai vista una, a mio avviso,  significa soltanto una cosa: che a troppa gente il randagismo e  gli abbandoni fanno immensamente comodo.
Ricordiamo sempre che la “gestione” del randagismo è spesso in mano alla criminalità organizzata… e non soltanto al Sud, attenzione! La zoomafia è una realtà nazionale ed è altamente probabile che ci siano connivenze impensabili anche da parte della politica “ufficiale”: per questo i problemi non si risolvono e per questo ci sono persone che, come in questo caso, commettono atti capaci di suscitare orrore, forse sperando solo di fare “il meno peggio” possibile.
Ma le responsabilità sono un po’ di tutti noi: perché lo Stato siamo (o dovremmo essere noi), perché l’indignazione non dovrebbe saltar fuori solo in quattro insulti su Facebook e solo quando succede il caso eclatante.
Il fatto è che anche per molti di noi che ci riteniamo zoofili, o cinofili, il destino degli animali è considerato un po’ “di serie B” (e chi fa eccezione a questa regola, solitamente, fa “fin troppa” eccezione, risultando spesso un fanatico farneticante che di sicuro non è di grande aiuto alla causa).
Ma soprattutto è di serie B tutto quello che non ci tocca personalmente, umano o canino che sia: ce ne infischiamo perfino delle guerre, ce ne infischiamo dei disperati che arrivano nel nostro Paese cercando di sopravvivere, anzi veniamo indotti a considerarli dei nemici, quando non addirittura degli appestati.
Tutto questo è sintomo di una disumanità sempre più dilagante… che probabilmente, a sua volta, fa il gioco di qualcuno. Anzi, leviamo pure il “probabilmente”.
Fermiamoci a riflettere su questo, anziché fare tanto casino sul singolo caso stando seduti davanti a una tastiera: forse solo così qualcosa potrà cambiare, prima o poi.

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25 Commenti

  1. ci sono anche siti che criticano la sterilizzazione dei cani bollandola come innaturale non so se si possa scrivere quali ma di uno avete parlato anche se per un altro motivo.

  2. Che diritto abbiamo noi di decidere la sorte di una vita altrui? Cosa pensiamo di essere quando decidiamo di fermare una vita che non ci appartiene? Noi non siamo ne angeli ne boia siamo solo esseri umani e come tali ci dobbiamo comportare il che vuol dire togliersi il costume da paladino della giustizia pensando erroneamente che ciò che facciamo sia giusto (ed è vero, ma per NOI STESSI). Solo Madre Natura alias SOPRAVVIVENZA, a mio avviso, può “scegliere” chi è in grado di proseguire la propria vita e chi no, anche se può farci male…. ma la vita è così e non l’abbiamo creata noi esseri umani per cui non abbiamo nessun autorizzazione a mettere “punti” qua e la.

  3. Da più parti a livello istituzionale si sta facendo pressione affinchè venga abrogata o quanto meno ridimensionata la Legge 281 del 14 Agosto 1991, riproponendo l’eutanasia di stato, addirittura proposta quale “soluzione” al problema del randagismo e del sovraffollamento dei canili sanitari.
    Chi c’è dietro questa campagna mediatica?
    Quali interessi si nascondono dietro questa spinta mortale?
    Anche i riflettori puntati su un gesto di “disperazione” estrema, riprovevole ed inutile, fanno gioco a tale obiettivo.
    Se ne parla, e viene passato il messaggio che non vi è altra scelta, che è la scelta in fin dei conti meno traumatica, che non vi è spazio per tutti.
    Certo ci saranno tanti che con un bel attestato di laurea appeso dietro la scrivania preoccupati per l’eccessiva concorrenza e la scarsa redditualità vedono in questa soluzione una possibile fonte di guadagno.
    Resta nostro dovere mantenere la calma e insistere sull’applicazione corretta della 281, togliendo l’acqua a quei rivoli che l’hanno nel tempo distorta e resa inefficace.
    Un pò di pulizia è necessaria nell’ambiente ma senza buttare il bambino insieme all’acqua sporca.

  4. Carissima Valeria Rossi, il mio commento non è inerente al tuo post ……tempo fa non ero quasi mai d’accordo con i tuoi articoli..ma ultimamente mi devo ricredere su di te e il tuo pensioero rispecchia il mio……. ritornando all’articolo, non bisogna per forza essere animalisti per pensare che questo sia un abominio come vedo in moltissimi post su fb!!

    ps: il ragazzino ha 20 anni e almeno da 2 fa volontariato in questo modo, spedisce i cani al nord (che poi li mandano in germania perchè li c’hanno un core grande cosi) e a pagare le pensioni ci pensano i soliti imbecilli… oltre che a fare raccolte fondi con migliaia di euro di spese!E poi sono gli altri che speculano sugli animali??Forte questa!!

    max

  5. “sarebbero nate altre nove vite in questo mondo di merda”…… mi ricorda il delirio di alcuni killer seriali…
    Ciro Musollino cerca qualcuno che ti possa dare una mano a risolvere il tuooooo problema….
    pioi magari se fai il nome del veterinario che accondiscende ai tuoi deliri facciamo curare anche lui e sopratutto lo denunciamo all’ordine!!!!!!

  6. Non ricordo il nome dell’associazione che in america ha praticato l’eutanasia su migliaia di animali per “salvarli da questo mondo crudele” ma mi sembra che quest’invasato sia della stessa risma. Sono d’accordo sulla sterilizzazione e in alcuni casi anche all’aborto (di certo non in caso di gravidanza a termine) ma questo mitomane con manie di protagonismo dovrebbe essere internato. Piuttosto che sopprimere i cuccioli delle gravidanze a termine mi ricollego con “l’altra faccia della medaglia”, l’articolo di qualche giorno fa, in cui si consigliava ai volontari di essere meno fiscali sulle adozioni e piuttosto fare più controlli post adozione piuttosto che tenere in canile cuccioli o adulti ad oltranza “in attesa del lieto fine”

  7. Sono indignata. Profondamente indignata e amareggiata. Non riserverei questo trattamento nemmeno alla mamma dei cretini: prima la farei partorire, poi la sterilizzeri (magari fosse possibile!). Perché si tratta di rispetto della vita in quanto tale, cretinino umano o cucciolo di cane che sia. Non c’è proprio più buon senso e mezza misura nelle cose… tant’è.

  8. Per un certo periodo sono stata volontaria in un gattile e ovviamente tutti i gatti che arrivavano venivano subito sterilizzati. Capitava che qualche sprovveduto ci portasse gatte incinte, in quei casi tenevamo la gatta è la facevamo partorire…so che il discorso per i cani è diverso, ma alla fine i gattini erano i primi a trovare casa e quindi questa cosa non è mai stata un problema. Una volta però ricordo di aver sentito la volontaria “anziana” strillare come un aquila…l ennesimo sprovveduto aveva catturato una gatta che con ogni evidenza aveva appena partorito e stava allattando…e ovviamente il beota, non accorgendosi di nulla, aveva lasciato i gattini al loro destino…me la ricordo ancora quella sera, non so chi fosse più furiosa tra la povera mamma gatta strappata ai suoi cucciolo e la volpntaria…so solo che abbiamo dovuto tenerla in quattro per evitare che l imbecille le prendesse di Santa ragione!

      • Infatti è stato fatto, ma era una zona periferica della città che in pratica continua nella campagna (tra l altro, altra dimostrazione di intelligenza del tizio) e seguirla è stato impossibile (era una vera furia poveretta) non abbiamo mai saputo se avesse ritrovato i gattini (tantomeno se li avesse trovato vivi)

      • Ti rispondo e poi non scriverò più niente sull’argomentoperchè vedo che è inutile con chi non vuole misurarsi con nessun’altra linea di pensiero diversa dalla propria. Hai detto tu stesso/a è istinto non sentimento, altrimenti non dovremmo sterilizzare, come sostengono tante sciuramarie, perchè poverina ha le gravidanze isteriche perchè lei vuole avere i cuccioli…si come no.
        Come ho già detto non sto difendendo l’operato di questo ragazzo che, se ha agito in cattiva fede ho già affermato che ha sbagliato e andrebbe fermato. Io sto parlando del problema serio del numero abnorme di animali che non troveranno mai una casa e ogni altro che nasce non fa che peggiorare il problema. Dispiace tantissimo anche a me pensare a cuccioli che muoiono prima ancora di nascere, ma penso anche a quelli che sono già nati e che stanno in strada o in canile e che non ne usciranno mai. Il cucciolo che è stato trovato davanti al centro cinofilo che frequento, da tre settimane passa di stallo in stallo e ancora non si profila un’ipotesi di adozione. E si parla di un solo cucciolo. Una cucciolata di otto/nove o più, chi li prende? Tu allevi quindi immagino parli di cani di razza, per i meticci il discorso è molto diverso, non c’è la fila per adottarli. Comunque si penso che tra farli passare dal sonno alla morte durante l’anestesia e affogarli o farli morire di freddo in un secchione ci sia una bella differenza e mi domando come sia possibile farli passare per sinonimi. Mi chiedi se so come si sviluppa il sistema nervoso e quale sensibilità hanno i cuccioli alla nascita. Lo so bene, sono assistente veterinario da più di dieci anni e ho fatto tanto volontariato in chirurgia presso associazioni che si occupano a titolo quasi gratuito di randagi, so quello che dico,ne ho viste tante, troppe.
        Io non parlo dalla parte dell’allevatore, ma di chi ha fatto tanti anni di volontariato, non di quello fanatico o estremista e proprio perchè non sono estremista cerco di giudicare con obiettività Ho visto cani/gatti/cuccioli arrivare in associazione in condizioni pietose per cui l’eutanasia è l’unico atto di pietà che puoi fare e sono sicura che se quei cuccioli avessero potuto scegliere avrebbero preferito non nascere per niente piuttosto che patire tutto quello che hanno sofferto. Tu sostieni che la possibilità di adozione esiste per questi cuccioli che nascono, mi chiedo come mai allora i rifugi si riempiano sempre di più e non si svuotino mai. Ti ripeto per cuccioli meticci specie di taglie medio-grandi non c’è” mercato”. Poi chiaro ci sono zone dove è un po più facile e si può ‘rischiare’ di avere una cucciolata per evitare di dover operare in queste condizioni, ma quando una cagna così capita per le mani di un povero Cristo di volontario che ha già una dozzina di cuccioli in stallo che non riesce a far adottare che deve fare? O fa abortire la cagna o la lascia partorire in strada e che i cuccioli seguano il proprio destino e aumentino le schiere di randagi vaganti. Chi li nutrirà poi? a spese di chi saranno? Tue? No di quei mostri caattivi che fanno abortire le cagne gravide. Io non li vedo come mostri abominevoli, ma solo come persone che non ce la fanno a sobbarcarsi altri animali ma che non hanno nemmeno il cuore di lasciarli al loro destino e scelgono la via che sembra meno crudele, forse anche sbagliando per carità, ma non mi piace sentire sparare a zero su persone che tutti i giorni danno l’anima, sottraendo soldi, tempo, energie anche ai figli piccoli per aiutare questi animali. Prima di criticare quindi fermarsi un attimo a pensare e valutare le alternative, il contesto, l’assenza di aiuto dalle istituzioni e la speculazione che gira dietro al mercato dei cani randagi.

        • si è un istitno ma i sentimeti e la sofferenza sono reali… come per noi… chi è stata madre/incinta SA che è una cosa dovuta agli ormoni ma le sensazioni sono reali…
          io non sono contraria a sterilizzare incinta, ma non a una settimana dalla nascita
          e siamo sicuri che fossero abbastanza addormentati quei cuccioli per “passare dal sonon alla morte” per asfissia senza soffrire? vista la professionalità dimpostrata?
          io… se proprio devo scegliere, ripeto… lascio una chance a questi, giovani e forti piuttosto “metto a riposo” cani derelitti distrutti sfatti malati quasi incurabili… se proprio, ripeto, devo scliere…
          prima le donne e i bambini, si diceva una volta
          adesso invece, va di moda il pietismo e la colletta solidale per operare un cane senza 3 zampe… ma si buttano in ubn secchio 8 nuove vite sane e forti.
          ok e avanti pure…

          • Su questo rispondo volentieri perchè è un ragionamento logico e obiettivo e sono perfettamente d’accordo con te. Anche io penso che alcune crociate per salvare questo o quel cane siano più che altro una bandiera per alcuni gruppi/associazioni e che nell’interesse dello stesso cane sarebbe meglio considerare di dargli una fine dignitosa piuttosto che trascinarlo avanti per qualche mese facendogli vivere una non-vita in condizioni pietose e utilizzare quelle risorse invece per sterilizzare, vaccinare cuccioli, far adottare cani con possibilità reali. Purtroppo il mondo in cui viviamo è questo, ed è questa la vera porcheria, sul cane derelitto si può speculare, sul cucciolo che va in adozione no. Poi in questo caso specifico sono d’accordo pure io che l’intervento non andava fatto perchè l’operato di questo presunto volontario è quanto meno sinistro e le circostanze strane per pensare a coincidenze. Comunque per tranquillizzare, se così si può dire, visto che ho assistito spesso durante interventi di questo tipo, posso dire che la procedura chirurgica, se eseguita correttamente e quindi affidandosi ad un professionista serio che sappia il fatto suo, evita dolore e sofferenze sia alla madre che ai feti. Quando ricevono la prima sedazione sono già addormentati, con la sedazione profonda divengono insensibili come durante un intervento su loro stessi e quando si incide l’addome per estrasse l’utero di solito i cuori già non battono più, quindi non muoiono soffocati, ma si addormentano per non risvegliarsi e pur essendo terribile almeno siamo sicuri che non soffrano. Io preferisco questo piuttosto che sentire di gente che fa partorire le gatte/cagne perchè altrimenti è contro natura e poi però affogano i piccoli, come se quello non fosse contro natura e penso che sia peggio pure per la madre che ha avuto il tempo di rendersi conto di essere madre. Se proprio non si può scegliere di far vivere quei piccoli, perchè non ci sono stalli, possibilità concrete di adozione, e doverli lasciare alla strada e alla cattiveria della gente, preferisco che avvenga così. In associazione abbiamo visto di tutto dai cuccioli impiccati, a quelli bruciati con l’acido o la benzina, ( anche adulti se è per questo) è troppo atroce per non preferire un aborto anche tardivo. E’ uno schifo dover scegliere tra due alternative così orribili, la colpa è della speculazione che c’è sui cani, sull’ignoranza e la crudeltà delle persone, sull’assenza dei Comuni, delle ASL…troppo sarebbe lunga la lista. Ma non do la colpa ai volontari, che non sono tutti come questo folle delirante dell’articolo,ci sono persone fantastiche, che danno tantissimo , ma spesso non si arriva
            comunque a farcela, specialmente in alcune regioni e qualche volta si prendono decisioni estreme perchè non si sa che altro fare e forse spesso è sbagliato pure così.

  9. Vado contro corrente e mi attirerò sicuramente un sacco di critiche, ma dico che non sia motivo di vantarsene perfettamente d’accordo, ma francamente vista la situazione randagismo quella di far abortire cagne/gatte in stato avanzato di gravidanza mi sembra il male minore. Dovrebbero occuparsene i comuni, ma non lo fanno e spesso non si riesce ad arrivare prima della gravidanza. A me è capitato di dover prendere una decisione simile (sicuramente non piacevole) con delle gatte di strada, in zone dove i cuccioli spariscono regolarmente, non si sa se avvelenati, investiti o spostati altrove da qualcuno, ma senza la madre destinati comunque a morire. Ne ho visti tanti morire per malattie virali o presi dalle macchine. Spesso sono cuccioli che nascono da madri forastiche e che non si riesce ad avvicinare, socializzare e quindi trovargli casa, ammesso e non concesso poi che si riesca anche con cuccioli perfettamente socievoli. Negli ultimi anni le adozioni sono drasticamente diminuite, complice la crisi economica. Certo con dei cani e una mamma socievole il tentativo di trovargli casa sarebbe stato più fattibile, ma se poi l’adozione non fosse arrivata chi si sarebbe occupato poi di questi piccoli, magari destinati ad una vita in canile a far lucrare qualcuno? Ripeto magari non è il caso di pubblicizzare questi eventi e farne un vanto, ma non mi sento di condannare più di tanto questo ragazzo. Forse ha pensato che tra condannarli ad una vita in canile/randagia e condannarli ad una ‘morte dolce’ questa era l’alternativa meno crudele. Sui rischi per la madre purtroppo tutto vero, sono perfettamente d’accordo.

    • Concordo perfettamente. Chi condanna l’aborto forse non vede la morte atroce che hanno tanti cuccioli nati oppure ancora peggio la vita nella cella del cemento con i crocchette scandenti e la puzza di merda in aria. X tutta la vita.

      • si si certo ho capito. ammazziamoli prima, dando per scontato che per loro la possibilità non c’è.
        mi spiace ma non sono d’accordo. capisco qualche giorno dopo il concepimento ma questi erano pronti a nascere. è esattamente la stessa identica cosa di farli nascere e buttarli nel canale come si faceva una volta. ne più ne meno…

    • io sono d’accordo alla sterilizzazioni,ovvio che bisogna farlo…ma,primo,la cagnetta aveva un proprietario,magari ha sbagliato,niente chip,ma musollino con quale motivazione si sposta dal suo territorio,per invadere altri in cui ci sono comunque volontari???posso dirvi cosa penso?anzi cosa ho visto negli ultimi mesi?che il ”ragazzino”,ruba cani di altri territori e ne scompaiono le tracce…di qualcuno che si riesce a capire dove lo ha inviato,cosa succede???per miracolo viene adottato…dove a Brescia,in canili che sono stati e sono indagati tuttora…io ho avuto a che fare con lui anche se per telefono…ha preso dei cani che vivevano da qualche anno in un parco dove abbiamo la residenza estiva…SCOMPARSI….non mi ha voluto dire dove sia una in particolare,affidatagli da un’amica,per farla sterilizzare!!!spero paghi,ma non solo lui…sono stati mesi di sofferenza,ma finalmente per mania di esibizionismo,si è dato la zappa sui piedi…

      • Certo stando così le cose la faccenda cambia aspetto. Non conoscendo il volontario avevo dato per scontato che avesse agito in buona fede e ritengo, come già detto, che se per evitare ulteriori randagi in giro per le strade bisogna ricorrere anche a sterilizzazioni con tempistiche discutibili, in alcuni casi il fine giustifica i mezzi. Se invece la sterilizzazione diventa un pretesto per ‘accaparrarsi’ cani per scopi illeciti allora è chiaro che questa persona andrebbe quantomeno fermata.

        • buona fede un corno. anche se la cagna fosse stata la sua uosa così è una porcheria. punto. la legge non lo vieta, non c’è un termine ultimo per l’aborto come nelle donne ma il buon senso dovrebbe lostesso prevalere.
          tutto il contorno della vicenda, di chi era la cagna se era in stallo o meno se era di proprietò o meno ecc ecc CHISSENEFREGA.
          qui c’è una mamma a cui è stata aperta la pancia e a cui sono stati strappati i figli in procinto di nascere. è una porcheria e fine. altro non si può dire.

          • Mah fino a che la madre non ha avuto il tempo di leccare i cuccioli e stringere un legame con loro, dei suoi ‘figli’ non gliene importa un accidente. Questa è un’antropomorfizzazione, come tante volte è stato scritto anche su questo sito. In più i cuccioli non hanno sofferto e sempre meglio così che affogarli come si usa ancora fare. Poi si può essere d’accordo o meno sul ricorso a metodi così estremi e trovo pure io di cattivo gusto pubblicizzare la cosa come ha fatto tal Ciro. Detto ciò ripeto che non si può nemmeno criticare sparando a zero e dicendo è così e basta, ci sono tante situazioni e ognuna è diversa e va valutata a se. Non si può dare per scontato che una possibilità per loro non ci sia. Ok. Al campo cinofilo che frequento c’è un cucciolo che è stato trovato vagante e rifocillato. Sono tre settimane che ci stiamo dando da fare in tanti per trovargli casa, ancora nessuno si è fatto avanti e si parla di una taglia medio-piccola. Sapete quanti gatti ho a casa? 21! Tutti trovatelli che non hanno trovato casa. Più un’altra ventina che vivono fuori in colonia. Se sterilizzo gatte incinte? Eccome! Sono già troppi 40, non posso permettermi altri gatti da accudire, sfamare, curare. Li amo tutti e tornassi indietro non saprei a chi rinunciare, ma farne nascere altri sapendo che poi saranno quasi sicuramente a carico mio non posso proprio farlo. Un’amica che pure non voleva far abortire le gatte incinte pensa, la faccio partorire, faccio adottare i piccoli e poi sterilizzo le madri. In pochi anni da 20 gatti è arrivata ad averne quasi 60, i piccoli che è riuscita a far adottare sono una percentuale bassissima. Uno o due su cucciolate di 5-6 micetti. Abita in campagna, lo spazio c’è, ma non ce la fa più a sfamarli. Ora anche lei sterilizza le gatte incinte, anche se non le piace farlo, ma non ha altra scelta. Prima di sputare sentenze dicendo che le persone fanno delle porcherie fate il piacere di ricordare che non tutte le realtà sono uguali, ci sono città dove i randagi sono quasi assenti e altre dove come giri l’angolo trovi animali affamati, disperati, malati e non si può salvarli tutti. I mezzi non sono infiniti, così come il tempo e le energie. Altrimenti dateci il vostro indirizzo e la prossima volta che abbiamo qualche cucciolata che non riusciamo ad accasare ve la mandiamo,oi voglio vedere se la penserete ancora così quando vi ritroverete casa piena di cuccioli che non trovano casa.

          • che non abbiano sofferto chi lo stabilisce?
            che non abbiano dirtitto a una chance chi lo stabilisce?
            che soffrano meno che gettarli in unsecchio chi lo stabilisce?
            lo sai che il sistema nervoso dei cuccioli è immaturo alla nascita e si completa intorno a due settimane? qauanto cambia qualche gg prima della nascita e alla nascita? farli soffocare/annegare una settimana prima dell anascita o appena nati?
            lo sai che alla mai cagna è stato fatto il cesareo, messi li i cuccioli ancora sotto anestesia si è messa ad accudirli? senza aver mangiato cordone e placenta e senza aver leccato i liquidi amniotici perchè puliti dai veterinari? siete così sicuri che la cagna, “non sa di essere in attesa?” e non soffra, se le si strappano i figli dalla pancia?
            se c’è qualcuno che non antropomorfizza sono io, ma allevo… e vivo tutte le fasi della riproduzione, e non mi sento cos’ suicura di dire che non hanon coscienza di esser eincinte e aspettare cuccioli…poi certo è tutto istintivo, sono schemi comportamentali scritti nel dna, ma le emozioni che suscitano sono reali… come le nostre…

  10. Mi sembra che il bimbetto (perchè signor non lo si può chiamare)Ciro abbia qualche problema di schizzofrenia.Va bene ridurre le nascite causa randagismo ma non sbudellare una cagnetta dai cuccioli ormai sviluppati.Poi i commenti screennati sono il top.Particolarmente interessante l’ultima parte dell’articolo anch’io la penso così signora Rossi.Lei dovrebbe sta al Parlamento.

  11. scusate è partito l’invio…
    piuttosto dicevo, preferirei lasciare in vita cucciol, che in genere si piazzano pure meglio, se non hanno problemi di sorta e eviterei di accanirmi su soggetti molto malati, a stadi finali di leishmania, o trovati investiti senza due zampe con una freccia nel cervello o robe del genere, per cui si fanno collette di migliaia di euro per le cure, migliaia di euro che aiuterebbero ben pià di un solo soggetto.
    lo so decidere non è mai facile, ma io piuttosto, se devo sopprimere cuccioli farei finta di non vedere quelli nei caassonetti, senza mamma, he vanno allattatti a mano ogni 3 ore e che cresceranno senza un riferimento… e difficilmente un sostituto che dia loro un corretto imprinting. ma a una mamma come questa bastava una ciotola di pappa un paio di mesi per crescerli… se proprio bisogna decidere, io, ripeto IO, avrei preso altre decisioni…

  12. ma non è vero, campagne contro il randagismo se ne fanno a josa a destra e a manca in tv e mica in tv…
    sono almeno 20 e rotti anni, da quando ho cani miei, che sento martelare e sterilizzate e il randagimo ecc ecc

    è solo che ci sono zone dove c’è meno sensibilitò per quel che è considerato “solo un cane”.
    capita anche dalle mie parti, magari in realtà rurali, ma in generale le cagne non da roproduzioen dalle mie parti si sterilizzano… o comunque non capitano incidenti.

    è proprio una mentalità, che ancoda deve “crescere”.

    tuttavia, uccidere dei cuccioli a una settimana dalla nasita (pare che la data stimata fosse quello) non mi sembra la soluzione al prolema ne motivo di vanto.
    che capiti spesso, anche se senza servizi fotografici… beh, si… mi p stato detto.

    IO personalmente, se proprio devo praticare eutanasia, se devo fare ambarabacicciccocco e dire chi salvare e chi no… (perchè di questo si tratta) perferirei dare una chance a cuccioli come questi, con mamma bella cicciotta e oro non sottosviluppati peraltro (coome qualcuno ha detto capiti a volte)
    piuttosto

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