lunedì 15 Aprile 2024

So’ soddisfazioni…

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Sì, sono davvero soddisfazioni. Una povera pirla scrive articoli sul suo sito di cinofilia nella speranza di trasmettere un po’ della sua esperienza, ma anche di suscitare interesse, discussioni costruttive e quant’altro possa servire a una maggior diffusione della cultura cinofila… e con questa speranza li linka anche su Facebook, dove è più agevole commentare, discutere eccetera.
Dopodiché, appunto con immensa soddisfazione, si accorge che i commenti e le discussioni si fanno solo sul titolo, perché gli articoli non li legge nessuno (vabbe’… quasi nessuno. Qualche anima santa e pia grazie al cielo c’è).
Esempio di ieri: ho scritto due righe su una fotogallery pubblicata dal Corriere, che riguardava un tizio che si è buttato col paracadute portandosi il cane: ho fatto le mie considerazioni sull’episodio in sé, ma soprattutto mi sono stupita e fortemente allarmata (sì, io mi allarmo quando leggo ‘ste cose) per i numerosissimi commenti che auguravano al paracadutista di crepare perché secondo costoro – tutti evidentemente psicologi canini plurilaureati – il cane “era stato maltrattato”.
Ho scritto che questi commenti mi spaventano, perché sono il chiaro specchio di un’umanità sempre più arrogante e sempre più pronta a tranciare giudizi e condanne… e subito cosa appare sulla MIA pagina di FB?
Questo:
stronzoinmeno
Allora… permettimi una domanda, fanciulla (ho tolto il nick per educazione, ma posso dire che di donna si tratta): perché vieni sulla mia bacheca a fare esattamente quello che ho appena detto che mi dà profondamente fastidio?
Non hai capito che mi dava fastidio?
L’hai capito benissimo e mi prendi per il culo?
Oppure – cosa più probabile in assoluto – non hai fatto neppure lo sforzo di leggere l’articolo, quindi proprio non sai che l’avevo scritto per cercare di far ragionare un attimino quelli che augurano accidenti a raffica?
Ma in tal caso, perché commenti qualcosa che non hai neppure letto?
Hai forse un conto in sospeso con il paracadutista, oltre ad averne uno con la grammatica? E se li hai, perché manchi di educazione nei miei confronti, visto che io non ti ho fatto nulla?

Ovviamente la fanciulla non è stata la sola a commentare senza aver letto una riga: come sempre accade quando nel titolo dell’articolo c’è un punto di domanda (in questo caso era: “Il cane paracadutista: è davvero una crudeltà?“), ci sono anche (e sono numerosissimi) quelli che rispondono (nell’immagine qui sotto ho lasciato i nomi, perché non si tratta di commenti incivili o fanatici: sono semplicemente persone che forse non hanno capito che si trattava del link ad un articolo nel quale la risposta alla domanda cerco di darla io!):

sisisi
Questi commenti mi fanno solo sorridere: non fanno male a nessuno, e mica me la prendo se non hanno letto l’articolo. Non è obbligatorio, non ce lo ordina il dottore.
Però ci resto un po’ male perché Facebook potrebbe essere un interessantissimo luogo di scambio di opinioni magari diverse, ma motivate: un “sì, è una crudeltà perché… ” (e ce ne sono stati, nei commenti) invita al dialogo, al confronto, magari anche alla riflessione.
I “Sì!” o “No!” categorici, senza spendere un minuto per spiegare “perché sì” o “perché no”, a cosa servono? Qual è l’utilità pubblica, visto che stiamo su un social… e per dirla tutta, qual è l’utilità privata?
Cosa ci si guadagna a rispondere a un titolo, oltre a far sapere all’autore dell’articolo, sulla sua bacheca, che di quello che ha scritto nun ce ne poteva frega’ de meno?
Vabbe’, dài: anche questo mio articoletto sarà del tutto inutile.
E’ inutile che dica a chi lo sta leggendo “Per favore, non commentate ad minchiam”, perché loro non lo fanno; ed è inutile che lo dica qui a chi invece lo fa, perché nessuno dei commentatori di titoli leggerà neppure queste righe.
Però in questo caso l’utilità privata almeno c’è: mi sono sfogata un po’.
Ero quasi tentata di titolare “So’ soddisfazioni?” col punto interrogativo, per vedere se qualcuno rispondeva anche a questa domanda… ma ho lasciato perdere, perché se succedeva davvero scapocciavo nel muro, e non è bello iniziare il week end scapocciando nel muro.
Grazie di cuore a tutti coloro che questo inutile sfogo del sabato mattina l’hanno letto per intero.
Credetemi: vi amo tanto-tanto-tanto.

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43 Commenti

  1. E quando il titolo è una domanda…. non si leggono i commenti!!! Oppure semplicemente mettono mano alla tastiera per scrivere quello che gli pare rispondendo a casaccio..
    Esempio divertente (ma se ci si pensa mica tanto…)
    Domanda su FB (alla quale rispondo perchè ho voglia di ridere leggendo le maledizioni che mi tireranno…. lo so, ‘so strana… mi diverto così..)
    “se tuo marito/fidanzato prendesse la licenza di caccia che fai?” – io rispondo in tutta sincerità che vado a comprare del vino rosso e aspetto che torni a casa col cinghiale, ma non mi filano, ho il sospetto che non abbiano neanche letto…sarà che non ho abbondato di punti esclamativi e vocali?
    Tra le varie risposte, tutte originalissime e tutte con millemila “mipiace” : divorzio/gli sparo io/non sarebbe mio marito/io il mio l’ho fatto smettere, adesso va a pesca (embè vuoi mettere? sigh..) e bla bla, uno scrive
    – Ma i miei amici CANI si divertono a correre dietro al selvatico, anche se non lo prendono e anche se io non sono cacciatore… che faccio? Li do via?
    Risposta (tutta in maiuscolo) Sììììì, levateli dai piedi!!!! Degli amici così è meglio perderli che trovarli…. – nota personale…. lui CANI l’ha scritto maiuscolo, ecco perchè hanno letto e risposto…
    Giuro, ho raccolto la mascella e ho deciso che quella pagina non andava più bene neanche per farmi 4 risate… cioè dai, non si spara sulla Croce Rossa… 🙂

  2. è sempre capitato anche a me sia quando scrivo articoli sui cani sia quando scrivevo articoli di altro genere: la gente sembra incapace di leggere + del titolo e se gli fai notare la cosa nega, o se dopo il centesimo commento quasi uguale a cui hai risposto certosinamente dici al centounesimo di leggere le risposte ai precedenti commenti questo si indigna dicendo che “ha scritto una domanda diversa” (si certo, di una virgola forse).. Come quando decine di persone anche nello stesso giorno fanno la medesima domanda su un gruppo e tu stremata decidi fi fare un articolo di risposta e qualcuno si indigna dicendo che al posto che rispondere “linki roba a pappagallo, quando lì’articolo linkato è TUO e lo linki solo perchè è insensati riscrivere la medesima cosa 100 volte).. Internet e i Gruppi (e i social in generale compresi forum e blog con possibilità di commentare ecc) sono una grande risorsa, ma a volte fanno veramente uscire dai gangheri, ed è una “tara interna al sistema (umano)”, non una peculiarità di gruppi e blog cinofili!

  3. Ho iniziato solo oggi a rileggerti reduce da un febbrone da cavallo..mi ricordo a scuola quando ci facevano leggere un brano poi dovevamo fare il riassunto con commento finale. A volte la maestra chiedeva a qualche d’uno:”Ma tu cosa hai letto” 😀 PS Anch’io ti voglio bene Valeria e anche a tutti voi! Un bacione ma senza virus 😉

  4. Cara Valeria, per carità d’iddio non ti scorare. Ti prego pensa:
    – a tutti quelli che come me i tuoi articoli se li sono letti tutti e stampati in gran parte;
    – a quelli come me che cominciano la giornata con “vediamo oggi che ci ha scritto Valeria” e la finiscono a cena in famiglia raccontando “Valeria dice che…”;
    – a quelli come me che stanno facendo il corso da educatore cinofilo e che se non capiscono la differenza tra “rinforzo negativo e punizione negativa” vanno affannosamente a rileggersi quanto hai scritto tu in materia e magari la capiscono (quasi);
    – a quelli come me che da quando leggono questo sito hanno capito di non sapere e vogliono continuare ad imparare;
    – a quelli come me che non è che ti vogliono bene, di più.
    Ma su questa mondezza di facebook ci devi stare per forza?

  5. Il “bello” dei social è che si possono “eliminare” certe persone, senza violare alcuna legge, basta togliere la spunta all’amicizia e bon.
    Per questo trovo che ogni tanto, specie quando si è già in “overbooking” di amicizie , non sarebbe male lanciare un’esca…. e a seconda di chi abbocca comportarsi di conseguenza…

  6. Hai fatto bene a sfogarti 🙂 Quindi questo articolo è stato utile a te, per il resto .. inutile commentare purtroppo!

    Passato bene il weekend? 🙂

  7. Io comincio la giornata con un tuo articolo, come adesso, che ancora nel lettuccio cerco di svegliarmi un po’. Leggo meno volentieri quelli degli altri cinofili, non perché meno bravi o competenti di te, ma perché mi piace proprio il tuo modo di scrivere: ironico, mai banale, serio quanto basta e molto istruttivo.
    Spesso condivido gli articoli su facebook, nella speranza che qualcuno li legga e si informi un po’ di più; a volte mi sento l’unica scema che s’interessa della salute mentale e fisica del proprio cane, perché molti si fermano alle nozioni sentite qua e là dalla vicina che ha avuto sempre cani, dal nonno che ce l’aveva almeno 20 anni fa, dal tizio qualunque che elargisce perle ad capocchiam.
    Certa gente so che ti delude, altra ti fa sorridere e qualcuna ti manda ai pazzi, ma ce n’è anche tanta che aspetta di leggerti, impara cose nuove, ha conferma di scelte fatte e ride delle tue battute.
    E se hai letto tutto il mio commento sappi che anche io ti amo tanto-tanto-tanto.

  8. Beh io, da quando ho scoperto il tuo sito, li leggo tutti e, anzi, mi spiace che nel fine settimana ce ne siano raramente di nuovi. Nel mio piccolo cerco di riportare alcuni concetti almeno alle persone a me vicine ma fallisco. Mio padre ad esempio si è fissato sul pastore del Caucaso maschio e non mi riesce di convincerlo che non sono fatti l’uno per l’altro (non ho nulla contro la razza, ma stile di vita e cultura cinofila un po’ cuggina di mio padre non sono adatti a tale cane.. Anche il vet gli ha detto la stessa cosa). Io continuerò a insistere ma è difficile se non mi vuole ascoltare… E lui nemmeno deve fare lo sforzo di leggere..!!!!

  9. So’ soddisfazioni? SI’! (e qui dovrei concludere il mio commento!! :D)
    Cara
    Valeria lascio all’ignoranza e non-curanza della gente la
    “soddisfazione” di dire la loro, anche con un secco sì o no, senza
    sapere nemmeno di che si tratta. Per quanto mi riguarda, leggo spesso i
    tuoi articoli e ne faccio tesoro, anche gli sfoghi come questo (mi
    divertono persino). Quelli che non leggono si perdono qualcosa di
    interessante, ma tant’è… se il commentare tanto per li rende
    soddisfatti, facessero pure, rimangono sempre e comunque nella loro
    ignoranza. Prenditi la soddisfazione di sapere, invece, che gli
    articoli, sia i tuoi che quelli condivisi da te, arrivano alle persone
    che ancora studiano, ancora vogliono sapere e conoscere… e altrochè se
    servono da ispirazione e insegnamento! Una stretta di mano virtuale, e
    avrei tanto il piacere di stringertela di persona, un giorno. Buon
    lavoro!

  10. So’ soddisfazioni? SI’! (e qui dovrei concludere il mio commento!! :D)
    Cara Valeria lascio all’ignoranza e non-curanza della gente la “soddisfazione” di dire la loro, anche con un secco sì o no, senza sapere nemmeno di che si tratta. Per quanto mi riguarda, leggo spesso i tuoi articoli e ne faccio tesoro, anche gli sfoghi come questo (mi divertono persino). Quelli che non leggono si perdono qualcosa di interessante, ma tant’è… se il commentare tanto per li rende soddisfatti, facessero pure, rimangono sempre e comunque nella loro ignoranza. Prenditi la soddisfazione di sapere, invece, che gli articoli, sia i tuoi che quelli condivisi da te, arrivano alle persone che ancora studiano, ancora vogliono sapere e conoscere… e altrochè se servono da ispirazione e insegnamento! Una stretta di mano virtuale, e avrei tanto il piacere di stringertela di persona, un giorno. Buon lavoro!

  11. Valeria tu scrivi per noi “LETTORI” gli altri non esistono … Fregatene .. Io ti posso solo dire che da quando sono incappato per caso sul tuo sito ,mi si aperto un mondo e mi hai aiutato a cercare di capire che cosa non andasse nel mio rapporto con la mia Miranda, in parole povere quante cazzate facessi ….. Quindi grazie !!!! ( ps. Ne faccio ancora un casino …)

  12. Io i tuoi articoli li leggo tutti ogni santissimo giorno, e per intero! E questo tizio che si lancia col proprio cane col paracadute secondo me non fa assolutamente nulla di male! Avra’ sondato il terreno prima immagino, e conoscera’ il SUO cane alla perfezione, visto che del SUO cane si parla, e non appunto il cane di qualcun altro ! Quindi a mio avviso, visto che i nostri pelosi ci sorprendono continuamente in quanto a reazioni ed abitudini, direi che tutti dovrebbero aprire un po’ di piu’ la mente ottusa e di strette vedute e smettere di giudicare ! 🙂 Brava Valeria ! 🙂

  13. Non posso che accodarmi ai molti commenti gia’ fatti da altri. Il fenomeno pero’ assume dimensioni preoccupanti perche’ nei casi peggiori sfocia in un vero e proprio analfabetismo funzionale che condiziona poi la vita reale delle persone. Ora, se uno e’ un cretino peggio per lui, ma quando il comportamento del cretino fa tendenza, finisce per attecchire facilmente e influenza negativamente molte persone, io temo soprattutto ragazzi in eta’ scolare,

    Senza fare i bacchettoni a tutti i costi, il problema secondo me e’ che l’ignoranza forzata che deriva dall’incapacita’ di comprendere cio’ che si legge non e’ affatto motivo di imbarazzo per chi ne e’ preda perche’ e’ mascherata dal relativismo delle discussioni con il quale qualunque cazzata si dica o si scriva e’ pienamente legittima perche’ secondo una filosofia spicciola da tronista e’ l’opinione personale e in quanto tale valida come quella di chiunque altro. Questa forma di relativismo, che non ha niente a che vedere con la filosofia, finisce per diventare la legittimazione dell’ignoranza e, onestamente, perche’ mai uno dovrebbe far fatica prima a cercare di capire quello che legge o ascolta, poi per formare una sua opinione e poi fatica ancora per renderla comprensibile agli altri, tutta roba che costa un sacco di tempo e impegno quando si puo’ avere la patente da tronista del social network gratis?

    Chiaro, poi succede che le convenzioni del social network nella realta’ non funzionano perche’ nella realta’ invece e’ richiesto che si sia in grado di comprendere un testo e il nostro tronista, che il testo nemmeno lo legge, figurarsi comprenderlo, e’ destinato ad essere un disadattato in difficolta’ persino ogni volta che avrebbe bisogno di comprendere persino quello che pensa di padroneggiare benissimo ma in realta’ non ha la piu’ pallida idea di che cosa sia. …E magari quel qualcosa e’ proprio internet.

    • concordo al 100% con Nerofumo!
      anche se a me pare che talvolta quando uno che ha scritto un articolo dica a un’altro che lo ha commentato senza leggerlo che “non ha letto prima di commentare” questo risponda negando la cosa x orgoglio, come se un po’ FORSE si vergognasse dell’analfabetismo funzionale da cui è affetto (e quasi tutti negano se dopo palesi commenti fuori tema basati sul titolo gli dici che non hanno letto l’articolo..anche se così fanno una figura in realtà + di merda di chi ha letto senza capire, ma come dici tu ormai nella mentalità comunque qualsiasi opinione anche idiota è valida quanto una motivata quindi uno si può sentire figo dicendo di aver eletto e avere COMUNQUE tale opinione nonostante l’articolo dicesse tutt’altro…il che è aberrante quanto uno studente che si incazza con la professoressa perchè lei non accetta che lui dopo aver “letto l’Odissea” come assegnato, sia convinto che la storia sia una sorta di metafora della sessualità con tendenze omosessuali e zoofile di Ulisse: si sa che i compagni che diventano maiali e la maga Circe “possono confondere” se si legge una parola ogni 10 a casaccio di un solo paragrafo)…

      • Certo che se uno viene “accusato” di non aver letto nega persino di fronte all’evidenza, e se e’ un soggetto come quelli di cui stiamo discutendo diventa anche aggressivo e prova a far valere la sua “lettura” e interpretazione del significato fino a dire all’autore del pezzo che e’ lui a non aver capito.

        Il punto e’ proprio questo: una persona equilibrata e che ha letto veramente ma ha capito male non ha difficolta’ a rispondere “oops! un attimo che me lo rileggo” perche’ se per una volta ha preso una cantonata non e’ mica cascato il mondo. Il mondo invece e’ cascato proprio per il tronista da social network perche’ per lui non si tratta di un incidente, ma del risultato standard delle sue capacita’.

        Ora, il ragazzo che scambia l’Odissea per una saga fantasy-LGBT di fronte al quattro che si ritrova sul suo libretto scolastico, probabilmente rivendera’ la sua teoria strampalata su qualche social network e imbastira’ una campagna secondo lui di civilta’ ma sostanzialmente denigratoria contro gli insegnanti che non rispettano le opinioni degli studenti e ti mettono quattro perche’ il marito e’ scappato con una biondina dell’est strafiga e loro invece hanno un culone che fa provincia.

        Il problema e’ che cosi’ facendo questi fenmeni si isolano da soli efiniscono per prendere quattro ed essere derisi dagli altri per tutta la vita non perche’ gli altri ce l’hanno con loro ma perche’ piuttosto che rimboccarsi le maniche hanno preferito salire sul carro per il paese dei balocchi.

  14. Ti racconterò un episodio che ti getterà ancor più nello sconforto! 😀 quando scoppiò il caso Green Hill, trovai su FB un tuo articolo dove spiegavi le condizioni di quei cani, dal punto di vista comportamentale, psicologico e quant’altro, lo linkai a una donnaccia volgare e presuntuosa, la quale avendo dei beagle, era convinta di sapere tutto su quelli di Green Hill, e che sbraitava dalla sua bacheca contro tutti; lesse forse due righe del tuo articolo e si fissò nella testa marcia che lo avessi scritto io, solo per farle dispetto! 😀 a nulla valse postarle la tua biografia, il numero di pubblicazioni cinofile da te scritte, per quella tizia era solo la prova che io volevo sembrare più figa di lei! 😀 alla fine tagliai i ponti con quell’essere, ma so che ancora è convinta della tua non esistenza! 😀

    Tutto ciò per dirti: i veri lettori siamo qui, cerchiamo di trasmettere le cose che impariamo, prima o poi faremo centro, noi e te!

  15. Nessuno mi aveva mai dato dell’anima santa e pia. Ma c’è sempre una prima volta. Ora vado a farmi qualche ora di macchina per raccogliere coperte per un canile, ma non lo metto su facebook perché poi mi dicono che sono un criminale, str.., assassino perché sicuramente le coperte non sono antiallergiche e creano problemi ai cani…

  16. Purtroppo ogni sito, blog, pagina o gruppo Facebook che raggiunge un ampio successo vede salire il numero di visite e di sostenitori, e di conseguenza anche il numero di cretini che commentano. E’ una ferrea legge statistica, non si può fare niente se non cercare di moderare le discussioni per farle restare nell’ambito della convivenza civile. Non si scoraggi, è un fenomeno fisiologico che si può combattere solo diffondendo cultura. La saluto invitandola a non farsi influenzare da queste situazioni. Buon weekend.

  17. Tutta ‘sta tristezza mi fa tornare in mente i tempi della censura ai cartoni animati giapponesi; ah, tremendi, diseducativi, violentissimi…poi chiedevi “Ma scusate, qual’è la parte che, secondo voi, dovrebbe essere tagliata e per quali motivi?” …e ti sentivi rispondere che “io quella roba lì mica l’ho mai vista…” T.T

  18. A me molto più dei commenti superficiali danno fastidio gli accanimenti verbali davvero crudeli che sono caratteristica del lettore superficiale. Specie se arrivano da persone con la pagina piena di appelli strappalacrime e cuoricini Ti mostra un po’ il perchè tanta gente che ammazza il vicino da fuori fosse ‘una persona tanto braaaava’

    • concordo, quelli sono i + irritanti!
      (ancor + quando ad es una cosa la hai spiegata in una discussione dove partecipavano postando articoli scientifici, studi articolio in inglese e italiano ecc e loro 2 giorni dopo tornano con il medesimo cavallo di battaglia facendo finta di aver letto tutto ma che “non li abbia convinti” o dicendo che “non gli frega un cazzo degli studi “la faccina del cane era triste” oppure “la cosa tal dei tale è inaccettabile PUNTO e fanculo gli studi”. Ok che non tutti possiamo avere il medesimo parere ma almeno cercare di motivare i propri pareri con qualcosa + di un “ho ragione PUNTO” (e se si vuole discutere su una certa questione DISCUTERE, non dire 2 insulti e poi “ho ragione pounto”) mi pare doveroso, e quando dicono punto mi fanno schiumare di rabbia (è spesso il modo di chi NON SA come controbattere di cercare di mettere termine a una discussione avendo l’ultima parola: irritantissimo)!

  19. Oh santa donna… ma la colpa è solo tua!
    Come fai a scrivere articoli più lunghi di 244 caratteri???
    Quelli di FacebookLand mica hanno tutto quel tempo da perdere per leggere tutta quella roba lì…. l’avevi detto anche tu…
    Hanno sempre millemila cose da fare, mentre mettono il becco in altre millemila (i misteri di Facebook dopo quelli della Fede… e di Fede…) e sono sempre super esperti di tutto…
    Prova a fare il “bigino” dell’articolo per FacebookLand, magari (se, magàaaari) lo leggono….
    Buon sabato… e “…non ti curar di loro ma guarda, e passa…” (cit.)
    😉

  20. “Cosa ci si guadagna a rispondere a un titolo?”
    Secondo me la maggior parte delle persone vede i social come un modo per mettersi sotto i riflettori, si sentono in una specie di reality o talk-show dove possono dire la loro sempre e comunque. Sono davvero convinti che a qualcuno importi qualcosa delle loro opinioni inconsistenti. A me fanno un po’ pena.

  21. Leggo sempre tutto di te, cara Valeria…e condivido appieno ogni tua parola. E gli articoli che riflettono i miei pensieri e che nn saprei esporre in maniera così intelligente e arguta. Avati tutta Grande Donna!

  22. Fammi capire Valeria sono anni che frequenti i social e, ancora, sei convinta che si possano fare discorsi costruttivi? Sei veramente una inguaribile ottimista! In realtà la gente usa i social, e prima di loro usava i forum, per dare sfogo alle proprie frustrazioni. Io da tecnico informatico uso i social da una vita (newsgroup, forum, ecc..) per lavoro e ti assicuro che c’era e c’è gente che si mette a litigare per le peggio stupidaggini (il sistema operativo x è migliore di y, la scheda video x ha una grafica migliore di y, ecc..) ma, almeno, se si rimare confinati sulle argomentazioni tecniche un discorso costruttivo si riesce anche a farlo isolando qualche troll. Purtroppo se andiamo a vedere le discussioni su argomenti di attualità li si manifesta la stupidità umana in tutta la sua magnificenza.
    Ti sei mai questa perchè i talk show, dove la gente non fa altro che insultarsi senza argomentare, fanno tanti ascolti?

  23. Fammi capire Valeria sono anni che frequenti i social e, ancora, sei convinta che si possano fare discorsi costruttivi? Sei veramente una inguaribile ottimista! In realtà la gente usa i social, e prima di loro usava i forum, per dare sfogo alle proprie frustrazioni. Io da tecnico informatico uso i social da una vita (newsgroup, forum, ecc..) per lavoro e ti assicuro che c’era e c’è gente che si mette a litigare per le peggio stupidaggini (il sistema operativo x è migliore di y, la scheda video x ha una grafica migliore di y, ecc..) ma, almeno, se si rimare confinati sulle argomentazioni tecniche un discorso costruttivo si riesce anche a farlo isolando qualche troll. Purtroppo se andiamo a vedere le discussioni su argomenti di attualità li si manifesta la stupidità umana in tutta la sua magnificenza.
    Ti sei mai questa perchè i talk show, dove la gente non fa altro che insultarsi senza argomentare, fanno tanti ascolti?

  24. Purtroppo leggere soltanto i titoli è lo sport di massa del momento. Facile, comodo, veloce modo per essere aggiornato su tutto, per poter dire la tua su tutto, anche se non ti interessa. E’ anche il modo di leggere per cui si divulgano notizie false, titoli volutamente ironici presi per notizie vere. E’ il mondo che abbiamo creato: pieno di ignoranti sapienti e saccenti che credono, sbandierando l’abusata parola libertà, di poter cambiare il mondo stando seduti in piagiama davanti al pc. E la violenza, anche solo verbale, purtroppo dilaga.

  25. Ah, ma qui si commette una grave leggerezza: che molti leggano solo il titolo è appurato (ma, come scritto in un altro articolo, spesso neppure quello… basta la foto!), ma siamo sicuri che chi legge il titolo lo capisca? No, perchè, spesso mi viene il dubbio che il problema sia proprio di “comprensione del testo” (vi ricodate, alle elementari…)!

    • appunto: gran parte non solo non legge ma quel poco che legge tende a NON CAPIRLO, da qui discussioni folli in cui l’interlocutore capisce fischi + fiaschi sia dall’articolo che dalle eventuali risposte dell’autore dell’articolo che cerca di spiegargli (magari in termini + semplici, ma se supera le 3 righe col cavolo che verrà letto, e non tutto si spiega con una frase fatta ed una faccina di qualche tipo)…l'”analfabetismo di ritorno” è una bruttissima bestia, altro che “razze pericolose”!
      Poi uno che non capisce il senso di un articolo online come diavolo potrà capire un contratto di qualsiasi tipo? le istruzioni del frigorifero o di un medicinale che deve prendere? la dichiarazione dei redditi, il contratto di affitto della casa in cui vuole stare, una bolletta Enel o del telefono con tutte le truffe con cui cercano di fari mettere tariffe “+ convenienti” solo a loro, ecc ecc? (e questo spiega anche perchè la gente voti come vota da decenni avvallando un sistema corrotto che non da mai ai cittadini ciò che promette ma li incula sempre a dovere: gli animali se gli prometti ripetutamente una cosa senza dargliela alla fine smettono di cagarti..invece gli umani apparentemente NO: continuano imperterriti a credere che “il premietto” arriverà come promesso..forse 50mila anni fa ciò aveva un qualche scopo evolutivo volto a farci perseverare in una caccia infruttuosa o simili..)

  26. Sfogo letto tutto. :p
    Il problema non è solo che la gente non legge… il problema è che purtroppo la maggior parte di chi legge non capisce quello che legge. E’ uscito lo scorso anno uno studio che dimostrava come purtroppo le persone che leggono e capiscono il senso del testo siano solo una minoranza. Cosa che facilita l’insorgere di scanni e la comparsa di commenti fuori luogo.
    Però ricorda che per ogni “non lettore” la fuori c’è almeno un’altra sciuramaria per la quale i tuoi articoli fanno la differenza. Quel che fai non è assolutamente inutile.

    • Concordo su tutto!
      troppi non leggono (perchè faticherebbero troppo a leggere, e NON solo x pigrizia, ma x “analfabetismo di ritorno”), molti leggono o leggiucchiano ma sono anch’essi incapaci di capire (e da qui discussioni folli con gente che travisa tutto ciò che scrivi nei modi + surreali)…
      Però l’unico modo x andare avanti e non impazzire è sapere che c’è una piccola % che trae beneficio da ciò che viene faticosamente scritto, e magari lo diffonde pure…e questa è comunque una grande vittoria anche se queste persone fossero solo l’1% o meno di quelli a cui arriva un certo articolo.. Io quando devo scrivere qualcosa sia di cinofilia (mi occupo soprattutto di diffondere informazioni sull’ American Pitbull Terrier mutuandole dal mare di roba di qualità che c’è in inglese, anche se come traduttrice non sono un gran che mentre la mole di materiale è sterminata) che di altri temi penso a LORO, perchè se pensassi agli altri lascerei perdere e basta frustratissima e mi verrebbe voglia di buttare il computer in un fosso!

    • SIIII!!!! TI PREGO “Valeria Rossi/Redazione”: crea “il vero standard” dei diversi lettori online sia di FB che del blog! 🙂
      Già è da anni che i “veri standard” sui cani mi fanno scompisciare, e anche gli altri sono sempre interessanti e spassosi pure quando un poco “deprimenti”, quindi manca proprio il “vero standard” del lettore di gruppi cinofili (che x molte cose sarà similissimo al vero standard del lettore di gruppi di qualsiasi genere)!

    • secondo me molta gente NON solo non legge gli articoli o i commenti (se lunghi + di 2 righe) che commenta online, ma anche quando prova a leggerli NON LI CAPISCE, nonostante si tratti x lo + di articoli scritti in un normale italiano e provi di termini troppo “tecnici”.. Avevo letto che da alcune statistiche una buona % di popolazione (non ricordo quanto ma era decisamente alta) soffre di “analfabetismo di ritorno”, ovvero x loro è molto difficile e FATICOSO leggere anche solo un banale trafiletto di giornale di una ventina di righe che tratta un qualsiasi argomento in banale italiano; hanno DISIMPARATO a leggere (x questo si rifiutano di farlo e vergognandosene se gli dici che non hanno letto l’articolo si incazzano..e x questo se lo leggono a sprazzi spesso capiscono fischi x fiaschi: x loro è impegnativo come con il mio inglese scolastico è leggere un’ articolo in inglese senza ne vocabolario ne traduttore automatico)…. In questo caso sarebbero da compatire e la cosa sarebbe molto preoccupante…

  27. Quando si diffuse internet pensai che finalmente era arrivata una nuova via facilmente accessibile a tutti per accedere alla conoscenza delle cose. Ma a distanza di anni non è cambiato nulla: chi leggeva i libri legge anche gli articoli su internet, chi si vantava di non leggere crogiolandosi nella propria ignoranza lo fa ancora oggi scrivendo commendi idioti su facebook.
    E’ selezione naturale.

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