giovedì 28 Marzo 2024

I cani da guardianìa sono un pericolo per gli altri?

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Ricevo, e pubblico qui sotto, un’email che contiene un interessante quesito:

Una delle migliori approssimazioni alla felicità che io conosca è andarmene a camminare con la mia cagnolina di 9 mesi nelle zone in cui sono nata, tra campagna e montagna, al confine tra Molise, Lazio e Abruzzo. Io potrei andare avanti per ore e ore, e lei per giorni e giorni. Insomma, grande allegria e sommo piacere per entrambe, tanto più adesso che si vedono le prime avvisaglie di primavera.
C’è però un motivo d’ansia che rannuvola la nostra felicità. Da queste parti capita molto frequentemente di incontrare pastori maremmani semi-inselvatichiti, in teoria a guardia di greggi, più spesso sostanzialmente abbandonati a loro stessi in montagna, affamati e straniti. Non si contano i casi di aggressione di ciclisti, ma queste non sono zone molto frequentate da escursionisti e perciò il problema sembra inesistente, mentre esiste eccome.
Io, lo ammetto, ho paura.
Ho cani da quando sono nata e quand’ero bambina avevamo anche un pastore abruzzese adorabile, ma in queste circostanze mi spavento.
Non è ovviamente un problema legato alla razza ma alle condizioni in cui questa razza è spesso tenuta.
Il cane di un mio amico, un piccolo meticcio, anni fa venne ammazzato sotto gli occhi impotenti del padrone da un branco di maremmani e non credo che sia stato un caso così isolato e raro. Basterebbe tenersi alla larga, certo, ma manca qualsiasi segnalazione e non sempre è possibile accorgersene in tempo.
A me è capitato più volte (per fortuna ero in compagnia più ampia) di trovarmi davanti un maremmano all’improvviso, spuntato misteriosamente da dietro una roccia.
E allora: se non ho fatto in tempo a tornare sui miei passi, se il pastore umano non c’è (e non c’è quasi mai), se sono sola con il mio cane e mi trovo di fronte a questi maremmani, che cosa posso fare?
I segnali calmanti non mi sembrano, devo dire, particolarmente efficaci in queste occasioni. E poi io non temo tanto per me, quanto per il mio cane. Ho fatto grande attenzione alla socializzazione, per fortuna con successo: lei è amichevole con tutti, di qualsiasi stazza e sesso. Inoltre è ancora cucciola e quindi il suo unico desiderio è giocare, giocare, giocare. Corre dei rischi, oppure è solo una mia paranoia?

guardiania1Purtroppo la risposta è “no”: non è solo una paranoia. Forse la nostra amica è un filino troppo ansiosa, ma la sua ansia almeno in parte è giustificata.
Si fa un gran parlare dell’immensa – e indubbia – utilità dei cani che stanno a guardia del gregge: si fa un gran parlare di quanto questi cani siano fondamentali per difendere le greggi dai lupi nel modo più naturale possibile (e senza ricorrere ai fucili). Purtroppo non si parla mai, o quasi mai, del fatto che questi cani, se mal tenuti e mal gestiti, possono diventare un pericolo soprattutto per gli altri cani, specie se questi, essendo ben socializzati, giovani e giocherelloni, magari osano fare offerte di amicizia.
Anche dei cani aggressivi lasciati liberi in città si fa un gran parlare… mentre quello che succede nelle campagne diventa (vagamente) interessante solo quando succede il fatto clamoroso: eppure questi cani – che quando sono gestiti nel modo giusto, oltre a risultare davvero preziosi per il pastore, sono anche perfettamente consapevoli di chi/cosa può rappresentare un pericolo e di chi/cosa invece è del tutto innocuo e va lasciato in pace – possono provocare davvero incidenti quando sono loro stessi maltrattati, mal gestiti, denutriti eccetera eccetera.
Temo sia del tutto inutile sperare che qualcuno si faccia carico di un simile problema: quando le zone sono poco frequentate, quando gli incidenti sono rari, si preferisce far finta di niente.
Tra l’altro sarebbe oggettivamente difficile fare qualcosa, perché ho sentito parlare di pastori che, all’apparire di un qualsiasi umano sconosciuto, spariscono nel nulla con i loro cani perché hanno paura che qualcuno vada a cercare di controllare se  i cani sono microchippati… quindi possiamo immaginare il livello culturale e cinofilo di queste persone.

guardiania3Resta il fatto che di poveri cani che vivono in queste situazioni precarie ce ne siano a bizzeffe, e che forse qualche associazione o gruppo potrebbe fare una campagna davvero utile per sollecitare l’intervento delle autorità, cosicché ci sia almeno un tentativo di controllare la situazione.
In attesa di miracoli, però, resta solo una cosa da fare: allontanarsi. Senza correre e senza fare gesti bruschi né gridare.
Per quanto mal tenuti e mal gestiti (o per nulla gestiti), i cani da pastore sanno benissimo che il loro compito è quello di difendere il gregge: quindi non inseguiranno né attaccheranno mai qualcuno (umano o cane che sia) che dal gregge si stia allontanando.
E’ vero che bisognerebbe anche capire da che parte sta il gregge, se non è immediatamente visibile: ma proprio l’atteggiamento dei cani, solitamente, è in grado di suggerircelo.
Per quanto riguarda i nostri cani, è indispensabile che abbiano un richiamo sicuro al cento per cento: se non ce l’hanno, i rischi diventano davvero alti, perché andare ad invitare al gioco un cane da guardianìa è davvero una pessima idea.
Alla nostra amica, e a chiunque si trovi a passeggiare in situazioni che possono prevedere la presenza di pastori, posso quindi dire soltanto questo: se il tuo cane accorre immediatamente al richiamo anche quando ci sono forti distrazioni come quelle rappresentate da altri cani o dallo stesso bestiame, allora puoi stare tranquilla. Se non sei sicura del richiamo, lavoraci sopra finché non avrai la certezza assoluta che il tuo cane ti ascolti  sempre.

guardiania2Dopodiché, incontrando uno di questi cani, la cosa più sensata da fare sarà quella di andarsene nella direzione da cui si è venuti: se non avete incontrato pecore arrivando da quella parte, è quasi certo che il gregge si trovi altrove.
Ovviamente, se il gregge è a vista, basterà andarsene in una direzione diversa, potendo così proseguire l’escursione o la passeggiata senza rischi.
Ai ciclisti – con o senza cane – suggerisco invece di scendere dalla bicicletta e di proseguire (sempre nella direzione opposta a quella del gregge) con la bicicletta a mano, almeno finché non si è usciti dal raggio d’azione dei cani: la bici in movimento, infatti, può far scattare l’impulso predatorio nei cani e/o essere vista come una minaccia.
Infine: se davvero si ha l’impressione che i cani siano pericolosi, ma anche se se ne stanno tranquilli e imperturbabili, ma mostrano segni di maltrattamento (come la denutrizione), bisogna denunciare la cosa alle Autorità competenti. In assenza di segnalazioni o denunce le cose non potranno mai migliorare da sole: noi cittadini abbiamo dei diritti, questo è certo: ma avremmo anche il dovere di… aiutare le autorità ad aiutarci!

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20 Commenti

  1. Alcuni anni fa mi capitò percorrendo una consueta strada di campagna di essere raggiunta da 5-6 cani tipo pastore. Ero in auto ma i cani si avventarono sulle ruote, se non avessi decelerato probabilmente li avrei anche investiti. Chiamai il 112 per avvisare e dare le indicazioni del luogo. Tale strada se pur a traffico limitato conduceva a delle abitazioni (mia compresa) ma spesso frequentata da ciclisti, persone, famiglie, bambini ed anche dalla sottoscritta appiedata con o senza cani.
    L’episodio mi turbò parecchio poiché non mi era mai capitato prima di essere aggredita anche se situazioni del genere le avevo già sperimentate con cani da pastore che mantenevano il loro distacco tenendosi a debita distanza.

    • Prima di tutto bisogna fare una bella differenza fra Veri Mastini Abruzzasi e Maremmani, i secondi sono il frutto di selezioni fra cani da esposizione e altre razze Bianche, tipo il Patou , il Komodor e chi più ne ha più ne metta,il vero Mastino Abruzzese viene allevato sulla funzione, nasce di solito nella rete, e cresce in mezzo al branco delle pecore, e cosa primaria non è agressivo con le persone, in quanto la sua mansione primaria è quella di segnalare la sua presenza al lupo, abbaiando sia di giorno che di notte,e facendo capire al predatore che li il branco è ben guardato,raramente aviene lo scontro, proprio perche il lupo evita, cerca branchi meno protetti, ma quando si giunge allo scontro, il Mastino lotta fino alla morte o sua o del lupo, di solito nel branco ci sono diversi maschi (in base al numero di pecore ) che variano da tre fino ai 10 maschi, e una sola femmina. che naturalmente si accoppia con il capobranco,e gli altri rispettano la gerarchia,(anche questa è una caratteristica che ha il Mastino Abruzzese e che manca al Maremmano)di solito i pastori non dispongono di cani di questa levatura genetica in quanto non volendo spendere soldi nei cani da pecora(allevare linee di sangue sulla funzione costa) si ritrovano con cani con meno valore genetico e piu propensi ad attaccare anche le persone,e molte volte nascono i guai e vengono colpevolizati i mastini, tanto sono tutti bianchi! il vero Mastino Abruzzese se vede delle persone avvicinarsi al gregge ,si fa vedere molto chiaramente e abbaia, e mette in condizione gli escursionisti di allontanarsi,e non insegue mai le persone,(non insegue neanche il lupo, non abbandona mai le pecore) attacca solo se si va a rompere i coglioni alle pecore, e li diventa veramente pericoloso, diverso se trova cani estranei, vengono considerati alla stessa stregua dei lupi e se si avvicinano alle pecore vengono uccisi, i signori escursionisti che hanno insegnato la socializazione al loro cane (va tanto di moda ) è meglio quando vanno su in Abruzzo di tenere i loro cani al guinzaglio lungo, oppure come dice la Rossi che abbiano un buon richiamo,i mastini sono li per lavorare non per fare escursioni , e non fanno sconti , e sono cani antichi, eredi di una cinofilia basata sulla funzione e l’utilita,e socializazione e gioco ,sono per loro cose prive di significato, e di questo dobbiamo tenerne conto saluti dal Rapace Notturno PS ci sono dei Pastori cinofili che hanno naturalmente grandi linee di sangue, ma sono i veri Abruzzesi DOC poche mosche bianche

  2. Da quanto esposto, il grande problema non sono i cani da guardiania, sempre più difficili da trovare ed immenso patrimonio genetico da salvaguardare, trasmettere, valorizzare, ma alcuni pastori ignoranti (e non perché non sono diplomati o laureati), crudeli e menefreghisti delle regole/leggi e della comunità.
    Purtroppo ce ne sono, soprattutto al sud.
    Saluti a tutti.
    Corrado/Venezia

  3. La mia bassotta ha per fortuna (sebbene abbia altri “difetti” con cui si può convivere – io e lei) un richiamo formidabile (ad esclusione dei momenti in cui scova dolci leccornie “dimenticate” da simpatici bipedi senza ritegno (pezzi di cibo, fazzoletti sporchi di dubbio utilizzo precedente, merde canine e non (argh!), mozziconi di sigaretta. in questi casi non la chiamo indietro, ma vado direttamente a ripigliarla – tra un po’ voglio la “tessera fedeltà” dal veterinario – ad ogni nuova visita col campioncino di merda subito un bollino…fantastici premi..). Purtroppo spesso succede che gironzolino (boschi, prati e simili) cani slegati senza controllo/senza padrone che sbucano appunto fuori dal nulla o quasi.

    In questi casi COSA SI DEVE FARE? richiamare il cane oppure dirgli “Fermo/resta” e andare il più veloce possibile da lui?

    La mia cagnolina ha tanta energia, ma ha le zampine corte e la doppiano che è un piacere (pochi esclusi). mi è già successa una “aggressione” (non proprio tale, per fortuna) quando lei stava correndo per i fatti suoi (il cane incriminato l’ha rincorsa, probabilmente vedendo qualcosa muoversi). se un cane libero ha davvero “cattive” intenzioni me la sbrana in corsa senza appello…parlo di 15-20 metri di distanza da me.
    Comunque, pastori o no, con certa gente è impossibile ragionare…l’altro giorno arriva un Border Collie cucciolone per giocare con la mia (nel verde)…lego la mia che era vicino a me. il proprietario dice che è buono e non fa niente. io tento con un “la mia morde” (bugiabugiabugia…in un secondo momento le ho chiesto scusa per averle dato del cane mordace)…e lui:”Così impara…” (ma? povero cane…). E io:”ma dopo La devo risarcire io…”…niente, così con un bel morso il suo cane avrebbe imparato come comportarsi (? mi viene da piangere…)…aveva collare e medaglietta (ho notato)….che bello, così sì che si tratta bene il cane (certo, servono, ma…solo questo?)…purtoppo son bestie…solo inutili bestie…e qui capisco una parte dei volontari di canile (seri..)…li capisco tantissimo!

    • Sono in molti che sguinzagliano cuccioli e cuccioloni dicendo “lascia che si becchi una ripassata, così impara”. Purtroppo molti imparano solo ad aver paura degli altri cani, dato che non tutti sono socievoli ed equilibrati, tutt’altro. La mia è stata tormentata da una cucciolona di clc che voleva solo giocare ma in modo piuttosto irruento, sono riuscita a convincere il proprietario a fermarla, ma ora la mia ringhia a tutti i clc, mentre è socievole con tutti gli altri cani.

      • Magari dico un’enorme scemata, ma l’antipatia per il CLC non potrebbe essere una “memoria di razza” di quei cani selezionati per la caccia al lupo? Io ho un borzoi, che nonostante provenga da una stirpe di cacciatori di lupi è un animo pacifico ECCETTO appunto che con i CLC, che ora si incontrano in gran numero. Non li sopporta proprio.
        I vari PT, Husky e alltri lupiformi non li considera proprio, ma i CLC si, eccome. Boh… forse hanno un qualcosa di diverso che lo innervosice.

        • L’antipatia è nata proprio in seguito a quell’episodio. Entrambe di 10 mesi, sulle prime l’approccio è stato giocoso, ma poco dopo la clc ha cominciato a giocare un po’ troppo pesante e Iris ha cercato di inviare messaggi di calma e a svicolare, ma quella ha continuato a spintonarla e a buttarla a terra sempre più eccitata, il proprietario non riusciva più a fermarla, si sono messi in 3, lui e i suoi figli, ad accerchiarla e bloccarla, a dimostrazione di quanto controllo avessero sul cane.

        • Che abbiano qualcosa di diverso potrebbe essere (al di là del caso di Micaela che credo abbia ragione per quanto riguarda il suo cane), mi spiego: allo zoo di Salisburgo i cani possono entrare, noi ci andiamo con i nostri due, maschio “pastore piemontese” aspetto mooolto lupiforme e soprattutto mooolto nero (per tacer della tendenza all’essere bellicoso…) e femmina di clc (che incede con altezzosa e signorile indifferenza…). Quando transitavamo davanti ai recinti di “prede” : camosci, stambecchi, lama, capre, nel vedere la clc gli animali sembravano quasi spaventati e si allontanavano, cosa che non avveniva se si avvicinava solo il maschio. Evidentemente, come dici tu, i clc non sono completamente “solo cani” agli occhi degli altri animali.
          L’unica “bestia” che ha mostrato interesse per il maschio è stata una scimmia che ha pensato bene di fissarlo negli occhi e assumere un atteggiamento di sfida….. lo sapevate che le scimmie possono fare dei balzi all’indietro alla velocità della luce? Io l’ho scoperto in quel frangente…. 🙂

      • eppure basterebbe così poco per evitare danni del genere…sob ! pochi osservano il proprio cane…figurati quelli altrui!

    • Hai ragione, le teste di c@@@o, ci sono dappertutto, anche in pianura, è bello lasciare libero il proprio cane di poter correre nell’erba e giocare, ma deve saper rispondere al tuo richiamo, altrimenti non va bene, può essere pericoloso non solo per lui, ma anche per gli altri, ma scusami, ho una domanda da farti: perchè l’hai legato se non è aggressivo? Mi riferisco al tuo ovviamente. Se avevi paura dell’altro cane, secondo me hai sbagliato, almeno, questo è quello che hanno insegnato a me: se si avvicina un’altro cane, togliergli subito il guinzaglio e soprattutto non prenderlo mai in braccio. Valeria, se è sbagliato quello che ho detto, ti prego di correggermi, grazie.

      • Eh sì, non si fa, hai ragione…ma è più forte di me. io sono contenta se il mio cane gioca o fa conoscenza con altri, anche mai visti prima (ci tengo che non tema quelli più grandi di lei, ma se compaiono di corsa all’improvviso con proprietario assente o che non tenta almeno di richiamare il cane per capire se i nostri due cani possono andare d’accordo non ho tutta questa predisposizione). ho un cane che tende a non reagire ed essendo di piccola taglia rischia più di altri di rimetterci la pelle, se morso da altri più grandi di lei. istintivamente l’ho richiamata appena ho visto il Border Collie correre verso di lei (due secondi dopo è arrivato anche lui….ho visto solo dopo che non era adulto, quindi relativamente più “innocuo”). non me lo perdonerei mai, sul momento piuttosto ci rimetto una mano, penso sempre (chiaro che a posteriori me ne pentirei, in caso di cane realmente aggressivo però in quei momenti, se sono da sola col mio cane, non ce la faccio). sarà che ho due guinzagli, uno attaccato all’altro (quando in città c’è poca gente in giro è più comodo – basta accorciarlo a mano in caso di “traffico” pedonale)…al peggio ne staccherò uno e lego l’altro cane, se ci riesco (chiaro che se spiana i denti non è il caso). non so leggere i segnali dei cani tra loro (conosco il mio e i due o tre segnali calmanti…) e non so se tutti i cani sono in grado di comunicare prima eventuali “antipatie” o aggressività di qualche tipo (non so, anche per paura)…ecco, non si dovrebbe fare come faccio io, ma un cane senza capo (anche se presente) mi sembra più imprevedibile di altri con capo e relativo controllo sulle sue azioni…
        è una cosa istintiva che non riesco a controllare (poi ansia al cane cerco di non la trasmetterla e evito di prenderla in braccio….ma non si fa comunque, è vero). anche lei ha le sue antipatie (poche, ma se il cane è sconosciuto come si fa a saperlo prima?) quindi se vedo un cane la richiamo per sicurezza anche per questo (le sue antipatie le manifesta stando ferma e abbaiando a ripetizione col pelo dritto…ma essendo appunto un cane -seppure tanto dolce – meglio prevenire)…comunque lo tengo in conto e non le nego prati e simili…però che rabbia dare per scontato che due cani vadano d’accordo a priori…

        • Si, si sono d’accordo con te e che non sia facile mantenere la calma poi…il mio e stato attaccato da un rott e solo l’altro giorno ci siamo accorti che ha diversi segni di pinzate. Oggi non vado più in giro tanto tranquilla indipendentemente dalla razza, ma dai padroni scemi e poco rispettosi!!!

          • ti capisco…io ho passato tempo fa il periodo “paura di tutti i cani di taglia medio-grande esclusi Golden con pedigree – certo, perchè a guardarli lo si capisce subito…-legati al guinzaglio” (dopo il primo incontro ravvicinato con grosso cane meticcio della mia vita – naturalmente nel bosco e con bassotta al seguito…ma che fortuna! tutto risolto senza conseguenze tragiche). da lì sto molto più attenta. per un po’ ho trasmesso preoccupazione al mio cane (periodo durato poco, era più importante lei). la cosa positiva è che si ha l’occhio più attento e si riesce a prevenire di più! eh sì, bisogna passare il padrone ai raggi X ! keep calm and call batman!

  4. Tanto di cappello a chi riesce a ottenere un richiamo impeccabile anche in presenza di forti distrazioni (altri cani e bestiame), io non ci riesco, pur lavorandoci con la mia cagnetta ogni giorno. Nella mia zona c’è un pastore di mucche e i suoi cani sono pericolosi per gli altri maschi (fanno branco e attaccano) e quando uno dei suoi cani ha morso non gravemente un podista, il pastore ha negato che il cane fosse suo, dicendo che era un randagio che gironzolava nei paraggi o_o Questo dimostra quanto tiene ai suoi cani. Non essendo microchippati, non c’è modo di dimostrare che siano suoi, che nervoso!

    • Ma se sapete che non sono microchippati perché nessuno denuncia? Almeno si prende una multa e gli fanno mettere il microchip!!!

  5. Ho fatto una vacanza di 5 giorni sui monti sibillini. 3 asini 6 persone e un cane. Ho incontrato molti pastori, tutti stranieri. Educatissimi loro e i loro cani, sia I paratori sia i guardiani. I paratori spostavano il gregge a comando, i guardiani o ci controllavano dall’alto o ci seguivano passo passo fino ad allontanarci. Devo dire che vederli era uno spettacolo, mi sono dovuto sforzare piu’ volte di non fissarli perche’ erano incantevoli. I pastori anche se stranieri avevano sempre piacere di ricevere un salute o fare quattro chiacchere. Io sono stato fortunato.

    • Probabilmente siamo stati fortunati in due! Stessa esperienza anche nell’hinterland milanese e pure in un paesino sperduto della Valle d’Aosta. Frasi pesanti e/o comunque volgari? Ha ha ha….perchè gli italiani in questo sono tutti dei Gentleman?! 😉

  6. Sarebbe bello in primis parlare di pastori abruzzesi…..che sono i nostri cani da pecora.
    Per il resto ,ahimè, confermo tutto ed aggiungo che spesso il vero pericolo sono i “pastori “(metto le virgolette perché prima i nostri pastori erano Shivi signori, che seppur non scolarizzati erano educati) ,privi di documenti, dal passato ignoto,fuggiaschi dalle comitive ma sfacciati se presenti singole Donne.
    Questo è un problema drammatico.

  7. Purtroppo la situazione della pastorizia negli ultimi anni si è parecchio degradata. Non conosco la situazione sugli Appennini, ma dove vivo, sulle Alpi, passano diverse greggi in transito verso gli alpeggi, si fermano proprio sotto casa mia per una sosta o per i controlli e vaccini. Se fino a qualche anno fa conoscevo i pastori e scendevo a salutare e a chiedere come andava, ora si vedono solo lavoranti stagionali, extracomunitari o disoccupati italiani a cui non interessa niente degli animali. Solo nell’ultimo passaggio ho trovato due agnelli morti e ho dovuto chiamare la guardia comunale due volte, la prima per un cane, anziano, che non riuscendo probabilmente a tenere il passo, è stato dimenticato a vagare sulla strada, la seconda per un cane lasciato in un rimorchio (metallico) sotto il sole in una giornata caldissima. Prima i pastori si preoccupavano di controllare a fondo di non dimenticare qualcuno quando partivano e caricavano sui muli gli agnelli piccoli, ora l’importante è arrivare e prendere paga, se perdi qualcuno per strada, chi se ne importa.

    • anche io sulle Alpi ho notato da qualche anno alcuni pastori meno “professionali” soprattutto per le pecore, per le mucche no, sono quasi tutti malgari che sanno bene quel che fanno. Fattostà che questi pastori più o meno improvvisati combinano dei grandi guai con il bestiame e con i cani, che non sanno comandare. Io poi faccio mountanbike e me la sono vista proprio brutta diverse volte. I miei “colleghi” si portano appresso raudi, vuvuzele, spay al peperoncino, bastoni appositi. Comunque anche il logico consiglio “torna indietro” non è sempre applicabile con facilità: alle volte i cani compaiono tra te e casa tua. E tornare indietro diventa impraticabile e pericoloso. Soprattutto se si avvicina la sera. Insomma, la montagna è di tutti, anche dei pastori e dei loro cani, ma alle volte questi ultimi sono veramente tremendi.
      I peggiori che ho incontrato? Un gruppo di 6-7 bastardoni taglia maxi che facevano la guardia ad una grande malga (non al bestiame in se) sono usciti a razzo appena ci hanno visto con la precisa intenzione di “divertirsi un po’ ” a farci a pezzettini, dopo averci circondato. Non valeva a niente allontanarsi a capo chino o simili. Erano cani super eccitati e vogliosi di attaccare briga. Una paura tremenda. Un amico morsicato malamente, cani tostissimi, nonostante ne abbiamo presi diversi a pietrate e biciclettate quando ci attaccavano, non mollavano. Malgaro arrivato con calma dopo mezz’ora di Colosseo. Continuato prima sui giornali locali e poi in tribunale.
      In definitiva un incubo.
      Portare il mio cane con noi nei giri in MB? Avete mai visto un cane fare il gesto dell’ombrello? Lui è un cane della steppa, lui. Corre solo in pianura, lui! A far fatica in montagna non è interessato, a correre assieme ad una bicicletta, ancora meno.

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