venerdì 19 Aprile 2024

Come scegliere un cane da difesa equilibrato

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Qualche giorno fa ho scritto che il grande pubblico, mediamente, ignora cosa sia il lavoro di selezione di un Allevatore con la A maiuscola (dai cagnari non ci si dovrebbe proprio andare: se ci andate sperando di risparmiare e poi vi ritrovate un cane schizzato, posso solo dirvi “avete voluto la bici? E adesso pedalate).
Da commenti, mail eccetera ho capito però che si ignora anche l’esistenza delle prove di selezione, quelle che possono certificare l’equilibrio psicofisico (oltre alla correttezza morfologica e ad alcune esenzioni da malattie ereditarie) dei riproduttori e conseguentemente dei loro figli, visto che le doti psicofisiche sono in gran parte ereditabili.
Quindi cominciamo subito col dire che se volete un cane appartenente ad una delle quattro razze da difesa (quelle che vengono sempre chiamate in ballo quando succede qualche incidente, anche nei casi in cui non c’entrano nulla), avete sempre la possibilità di scegliere un cucciolo figlio di genitori selezionati, ovvero di cani che abbiano superato le prove che andrò ad elencare.
Ho aggiunto anche il pastore tedesco, visto che è stato lui – o almeno qualcosa che gli somigliava –  il protagonista degli ultimi terribili episodi di cronaca, quindi anche lui in questo periodo è al centro delle polemiche.
Lo so che è tanta roba (nonostante abbia già riassunto al massimo): se volete potete leggere solo ciò che riguarda la razza che vi interessa e poi passare alle conclusioni: ma io vi consiglierei di dare un’occhiata a tutte le prove, perché è importante sapere di cosa si tratta. Aiuta a capire meglio cosa sia l’allevamento serio.

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BOXER: PROVA DI SELEZIONE
SALUTE
Sono esclusi dalla selezione i soggetti con:
– cardiopatia congenita riscontrata con esame ecodoppler eseguita da un veterinario referente BCI;
– grave displasia dell’anca (oltre il grado C), riscontrata con radiografia eseguita da un veterinario abilitato da una Associazione ufficialmente riconosciuta dall’ENCI
– cicatrice su una spalla (eccetto che i proprietari possano fornire certificazione veterinaria da sottoporre alla Commissione della Selezione del BCI, che a spese del richiedente disporrà gli accertamenti necessari per allontanare qualsiasi dubbio su un eventuale intervento chirurgico per risolvere la necrosi della spalla).

selez_boxer1E’ poi richiesta, per la selezione, la certificazione ufficiale di lettura della radiografia latero-laterale della colonna vertebrale per la ricerca della spondilosi, riscontrata con radiografia eseguita da un veterinario abilitato da una Associazione ufficialmente riconosciuta dall’Ente nazionale della cinofilia italiana(ENCI) o Associazione veterinaria riconosciuta.
Stranamente l’esito non è vincolante, cosa che da tempo è materia di discussione tra i boxeristi: ma se non altro la certificazione è richiesta. Quindi l’acquirente di un cuccioli figlio di un cane selezionato può chiedere di vederla.

CARATTERE
Prima di accedere alla Selezione il cane deve aver superato lo ZTP (Zuchttauglichkeitspruefung).
Durante la prova di selezione vengono valutate le qualità naturali del Boxer (combattività, istinto di difesa, coraggio, tempra ed equilibrio nervoso in genere) attraverso il suo comportamento durante lo sparo e durante un “affronto” ed una “prova di coraggio”.
Non superano il test caratteriale i boxer schivi, insicuri, eccessivamente mordaci e/o poco saldi di nervi.

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RIESENSCHNAUZER: PROVA DI SELEZIONE (che esiste anche per Schnauzer medi e Pinscher, con qualche variante).
E’ obbligatoria per il conseguimento del Titolo di Campionato Sociale di Bellezza e del Titolo Italiano.
Ai soggetti Selezionati sarà consegnato un Certificato di Selezione che oltre ad ammetterli al Campionato Sociale certificherà che tale soggetto è idoneo alla Riproduzione.
Requisiti per l’iscrizione al Raduno di Selezione
Sono ammessi alla prova di Selezione solo i Riesenschnauzer che siano stati sottoposti a radiografia ufficiale per la ricerca della Displasia dell’Anca

CARATTERE:
Le prove per valutare l’equilibrio e le doti caratteriali sono le seguenti:
Indifferenza agli estranei: su indicazione della giuria il conduttore cammina con il cane al guinzaglio allentato e senza dare ordini. Al passaggio di persone estranee inoffensive il cane deve rimanere tranquillo; il giudice stringe la mano del conduttore dopo di che si accinge a controllare il microchip  del cane. In questa fase il cane non deve manifestare né eccessiva preoccupazione né, tantomeno, aggressività.
Indifferenza allo sparo e docilità
Su indicazione del giudice il conduttore stacca il guinzaglio e procede in linea retta con il cane libero. Ad una distanza di circa 20 metri vengono esplosi due colpi di pistola (calibro 6).
Il soggetto che fugge o reagisce con eccessiva aggressività dovrà essere escluso dalla prova.
Un atteggiamento di attenzione o curiosità dovrà essere positivamente valutato. Su indicazione del giudice il conduttore richiama il cane e lo riattacca al guinzaglio. Qualora il conduttore non riuscisse a riprenderlo dopo un massimo di cinque richiami questi dovrà essere escluso dalla prova.
Socievolezza
Il giudice si avvicina al cane, tenuto dal conduttore con il guinzaglio allentato e senza dare ordini, e lo accarezza sul tronco. Il soggetto deve accettare di essere toccato dal giudice, nelle parti del corpo che questi ritiene, senza ritrarsi o reagire con aggressività. Il cane che tenta di mordere il giudice o non si lascia assolutamente toccare deve essere escluso dalla prova.
Difesa del conduttore
Consiste in un attacco improvviso e in un lanciato.

I soggetti che vengono esclusi dalla prova caratteriale o che non vengono approvati non potranno essere sottoposti all’esame morfologico.

selez_riesen2MORFOLOGIA
Misurazioni: una volta superata la prova caratteriale, il soggetto verrà sottoposto ad una serie di misurazioni secondo la tabella che verrà all’uopo approntata dal Consiglio Direttivo.
Esame Morfologico: si svolgerà tenendo conto dei criteri di valutazione utilizzati in esposizione. Tavola dentaria: ad ogni soggetto verrà rilasciata una Tavola Dentaria indicante il numero dei denti e la qualità della chiusura alla data della Selezione. Tale tavola farà fede in caso di eventuali successive perdite traumatiche di denti.
Prova del pelo: il Consiglio Direttivo stabilisce le modalità con cui viene effettuato l’esame chimico del pelo.

VALUTAZIONI
Parte caratteriale: verrà dato il giudizio “A” quando il cane terrà un comportamento corretto e non evidenzierà nessun tipo di problema; “B” quando il cane evidenzierà alcune lievissime insicurezze, pur mantenendo il suo comportamento più che accettabile.
Parte morfologica: verrà dato il giudizio “A” al cane morfologicamente Eccellente, “B” al cane morfologicamente Molto Buono
Displasia: verrà dato il giudizio “A” al cane con displasia 0, “B” al cane con displasia 1, “C” al cane con displasia 2.
Esito della Selezione
Il soggetto sottoposto alla prova di Selezione potrà quindi essere:
Selezionato: soggetto che rientra nella tabella di valutazione sopra riportata
Non Selezionato: soggetto che non rientra in uno dei punti della tabella di valutazione sopra riportata Rinviato: per la parte caratteriale massimo 2 volte o per condizioni fisiche o di pelo incompatibili con il giudizio.

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DOBERMANN: ZTP
Valutazione morfologica
Per iniziare la prova il conduttore si presenta con il cane dal Giudice. Il Responsabile controlla il pedigree e l’identificativo del cane.
In un colloquio il Giudice s’informa con il conduttore sulla crescita, l’atteggiamento, eventuali cambi di proprietà e particolari influssi esterni sul cane presentato.
Il giudizio morfologico deve essere fatto nel più scrupoloso rispetto di tutte le caratteristiche dettate dallo Standard di razza. Il comportamento del cane durante il controllo dei denti è molto importante. – Qualifica minima per i maschi: Molto Buono
Qualifica minima per le femmine: Buono

Valutazione del carattere
Dopo l’esame morfologico, se ha ottenuto la qualifica minima, il cane è portato dal suo conduttore per ca. 300 passi con il guinzaglio allentato in diverse direzioni sul campo di prova. Durante questo cammino deve incontrare persone distribuite sul campo ferme o in movimento. Di seguito queste persone formano un gruppo, senza seguire uno schema rigido: il Giudice può e deve procedere in modo vario (per esempio: movimento del gruppo verso il conduttore, o movimento del conduttore nel gruppo). All’interno del gruppo vengono create situazioni naturali e varie, come nella vita di tutti i giorni (saluto dandosi la mano, far cadere un oggetto, aprire un ombrello, rumori di lattine, di bottiglie ecc. ecc.).
In questa fase il cane non verrà mai minacciato in alcun modo e verranno valutati la sicurezza di sé, la soglia di reazione, il temperamento, la duttilità e la sicurezza sotto stimolo.
Di seguito il conduttore, su indicazione del Giudice, va con il suo cane verso un paletto precedentemente fatto infiggere dal Giudice nel terreno di prova, lega il cane (senza alcuna costrizione come per esempio il comando terra) e si allontana finché il cane non lo vede più.
Nel percorso verso il paletto, a distanza di almeno 35 passi, sono sparati due colpi a salve (6 o 9 mm). Sono non idonei i cani che all’atto dello sparo dimostrano paura (si deve fare distinzione tra sensibilità, forte sensibilità allo sparo e paura).
Il cane rimane solo al paletto per circa cinque minuti. Ad una distanza di 5-8 passi, che si riduce poi in 2-3 passi, il giudice passa vicino al cane o gli gira intorno senza minacciarlo. Egli si ferma davanti al cane o al suo fianco, lo tocca e fa cadere per terra un oggetto che poi raccoglie.

I cani aggressivi, paurosi, timidi sono da escludere dall’allevamento.

Valutazione delle Attitudini
Anche nello ZTP per i dobermann si effettuano un attacco improvviso e uno lanciato.

selez_dob2VALUTAZIONE
La valutazione del carattere e delle doti naturali consiste in:
– 1A (cani che nel totale sono conformi allo standard. Questa qualifica può essere data solo a cani che nell’attacco come nel gruppo e al paletto lasciano un’impressione di sicurezza senza difetti.
– 1B (cani che nel complesso sono ancora ammessi dallo standard. Questa qualifica è assegnata ai cani che al paletto si comportano in modo ancora ammesso e dimostrano istinto alla difesa e combattività presenti).
– Rinviato (cani che il loro comportamento lasciano dubbi sulla solidità di carattere, sul valore delle loro doti naturali, a su entrambi e, quindi, sull’idoneità all’allevamento, devono essere rinviati. Questi cani non possono essere ripresentati prima dello scadere del periodo di rinvio che non è mai inferiore a tre mesi. Un cane può essere rimandato una sola volta)
– Non idoneo (cani aggressivi, ombrosi, nervosi e vigliacchi non possono essere dichiarati idonei. Parimenti devono essere dichiarati inidonei tutti i soggetti la cui qualifica morfologica è inferiore a quella minima per ottenere lo Ztp).

Lo Ztp è riportato nel Pedigree della prole dei soggetti dichiarati idonei all’allevamento.

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ROTTWEILER: ZTP
E’ obbligatorio sia per ottenere l’omologazione del titolo di Campione italiano ENCI, sia per i titoli di Campione di Club. Gli allevatori aderenti al Rottweiler Club Italiano si sono impegnati dal 2005 ad utilizzare in riproduzione soltanto soggetti con lo ZTP, coscienti del fatto questa é l’unica strada percorribile per cercare di migliorare la razza.

Requisiti:
– essere in possesso di pedigree valido ed essere stato sottoposto alla ricerca per escludere la displasia dell’anca (nei gradi: A esente, B quasi normale, C ancora ammesso) e la lastra di controllo displasia del gomito (il grado non è vincolante)
– aver compiuto almeno 18 mesi nel giorno della prova
– il proprietario del cane deve essere un socio del Rottweiler Club Italiano.

Valutazione morfologica:
Lo scopo dello ZTP è quello di garantire l’utilizzo in allevamento di soggetti che siano in possesso delle doti morfologiche e caratteriali minime previste dallo standard e di escludere quelli invece non idonei. MISURAZIONI
Il soggetto viene misurato nelle seguenti regioni:
– Altezza al garrese (per i maschi si va da un minimo di cm. 61 ad un massimo di cm. 68, per le femmine da un minimo di cm. 56 ad un massimo di cm. 63). I soggetti che per difetto o per eccesso non rientrano in queste misurazioni non possono superare la prova.
– Lunghezza del tronco (misurata dalla punta dello sterno all’ischio): a seconda dell’altezza del cane, la lunghezza è in proporzione maggiore sino ad un massimo del 15%.
– Altezza toracica: viene misurata l’altezza del torace, dal garrese in verticale sotto lo sterno Circonferenza del torace: con il metro a fettuccia posizionato dietro al garrese, viene misurata la circonferenza del torace.
– Peso (la sicurezza con la quale il cane affronta questa misurazione fa parte della prova caratteriale).
– Testa: vengono misurate la lunghezza del cranio e del muso e la larghezza bizigomatica
– Occhi: viene misurato con l’apposita tabella di riferimento (occhimetro) il colore degli occhi (accettato il colore dell’occhio sino al 4A: colori più chiari portano alla squalifica del soggetto dall’allevamento, mentre i colori 3A, 3B, 4A, che corrispondono indicativamente ad un marrone chiaro con punte di giallo/arancio gradatamente più evidenti, declassano il cane ma non lo squalificano).
Altri difetti che portano all’esclusione dalla riproduzione:
– mancanza di uno o di entrambi i testicoli nei maschi
– macchie bianche
– mancanza anche di un solo dente
– difetti di chiusura (prognata, enognata, a morso incrociato: la chiusura a tenaglia in un soggetto con più di 3 anni viene accettata, ma penalizza il cane)
– pelo eccessivamente lungo o arricciato
– coda amputata
Terminate le misurazioni, si passa a dare un giudizio morfologico su tutte le regioni del cane, da fermo e in movimento.

selez_rott3PROVE DI EQUILIBRIO
Il cane viene condotto al guinzaglio lento a trotto rapido, per circa 20 mt., mentre vengono esplosi due colpi di pistola a salve. Il soggetto può mostrarsi incuriosito, ma non può perdere il controllo o mostrare paura per i colpi esplosi. In questo caso il soggetto non potrà superare la prova.
Al termine dell’indifferenza allo sparo, cane e conduttore continuano la loro passeggiata dirigendosi verso un gruppo, composto almeno da 6 persone, che si muove su di un’unica fila verso di loro, lo attraversano e poi vengono invitati a fermarsi: il cane deve assumere la posizione seduta.
A questo punto, il gruppo, a passo veloce, si stringerà intorno al binomio sino ad arrivare a circondarli completamente e a sfiorarli. Anche in questo caso il rott dovrà dimostrare tranquillità e disinvoltura e nessun tipo di reazione aggressiva o di paura verrà tollerata.

PROVE CARATTERIALI
Un attacco improvviso e un lanciato.

A seconda del tipo di lavoro svolto dal cane, verrà dato un giudizio sulle sue doti caratteriali e precisamente: Entusiasmo e continuità, Equilibrio, Docilità, Tempra (che potranno essere sufficienti, medie, alte o molto alte) e sulla qualità della presa: incerta, di punta, fiacca, ferma, piena, poco ferma, forte, oltre ad osservazioni più dettagliate sul lavoro e sulla reazione del cane durante la prova caratteriale.

GIUDIZI:
Morfologia:
1 – soggetto molto tipico
2 – soggetto mediamente tipico o con problemi legati a: colore dell’occhio dal 3A al 4A, oppure con situazione radiografica HDC 3
3 – soggetto sufficientemente tipico

Carattere:
A: lavoro svolto senza incertezze, con equilibrio, tempra e docilità, con morsi forti e fermi, lascia corretti e ottime vigilanze;
B: lavoro svolto con piccole incertezze, con qualche piccolo problema legato alla qualità del morso o alla vigilanza;
C: lavoro svolto sufficientemente, con morsi poco fermi o incerti, qualche dubbio sulla tempra

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PASTORE TEDESCO:PROVA DI SELEZIONE
Alla Selezione sono ammissibili soggetti di razza Pastore Tedesco iscritti ad un Libro Origini riconosciuto dalla F.C.I. nella varietà a pelo normale e a pelo lungo con sottopelo comprovato sul Pedigree.
Requisiti:
a) aver compiuto almeno i 20 mesi di età o compierli nel corso del mese in cui si svolge la prova e compiere i due anni nel corso dell’anno di svolgimento della prova;
b) aver superato la Prova di resistenza; per i soggetti di età superiore ai 7 anni la prova di resistenza non è obbligatoria
c) aver superato la prova di BH (il regolamento lo trovate a questo link).
d) aver superato la prova di IPO/ZTP o altre prove di brevetto di classe superiore in manifestazioni organizzate dalla S.A.S. (punteggio minimo sez. C: 80);
e) Per i soggetti di allevamento straniero le prove eventualmente conseguite in Germania avranno validità per la Selezione solo se conseguite dal soggetto prima del suo acquisto;
f) aver conseguito la qualifica di “Buono” in un Raduno SAS, SV o altra manifestazione ufficiale riconosciuta dall’Enci;
g) i cani sottoposti alla prova di selezione devono avere una consanguineità massima consentita 2-3 o 3-2;
h) essere stato sottoposto ad accertamento radiografico per la displasia dell’anca (HD) e dei gomiti (ED), in Italia o Germania, ed essere risultato esente;
i) essere in buono stato di salute;
j) essere identificabile tramite codice microchip, tatuaggi di allevamento o della displasia;
k) comprovare il deposito del DNA, SAS/SV, sul Certificato di Origine.
l) essere in possesso di certificazione di iscrizione all’anagrafe canina presso l’asl di competenza.

Giudizio Caratteriale
Il cane deve dimostrarsi tranquillo, sicuro di se,  con nervi saldi e di buona indole durante  tutta la manifestazione e non solo mentre viene esaminato.
Indifferenza allo sparo  
Ad una distanza di almeno 15 passi, vengono sparati due colpi con una pistola calibro 6mm, con un intervallo di  4/5 secondi uno dall’altro. Il cane deve dimostrare indifferenza. La  prova  può  essere  effettuata  con  più  soggetti  contemporaneamente.
Il cane che dimostra paura dello sparo non può continuare la prova.
Attacco improvviso e attacco lanciato

Al  termine  della  prova  il  Giudice  eseguirà  il  controllo  dell’identità  del  cane  attraverso  il  tatuaggio o microchip. Il cane dovrà comportarsi in modo tranquillo e docile.

selez_pt1Valutazioni
Il Cane non supera la prova caratteriale:
1)  se  non  esegue  la  condotta,  senza  guinzaglio,  dopo  il  terzo  tentativo  verso  il  nascondiglio nella fase dell’improvviso.  In questo caso il cane potrà venire ripresentato alla prova di selezione altre 2 volte  nel corso dell’anno solare in corso
2)  Se il cane non effettua il lascia dopo il terzo comando, anche in una sola delle due fasi di difesa, o lascia solo manualmente con l’intervento del conduttore.   In questo caso il cane potrà venire ripresentato alla prova di selezione altre 2 volte nel corso dell’anno solare in corso.
3) Se il cane abbandona la vigilanza dopo il lascia in attesa dell’arrivo del conduttore.
4) Se  durante  il  controllo  del  tatuaggio  il  cane  si  dimostra  mordace  nei  confronti  del giudice.
I  valori  caratteriali  espressi  dal  soggetto  verranno  indicati  dal  Giudice  con  seguenti attributi:
PRONUNCIATO (PR): evidenti qualità naturali, grande determinazione, elevata sicurezza di sé, forte tempra, vigilanza priva di interruzioni.
PRESENTE  (PS):  limiti nelle qualità  naturali,  nella  determinazione,  una  non  elevata sicurezza di sé, media tempra, buona vigilanza.
NON  SUFFICIENTE  (IN):  Carenti  qualità  naturali,  mancanza  di  sicurezza,  tempra  non sufficiente.
Se il cane non supera la prova, ad esclusione dei casi previsti ai punti 1) e 2), il soggetto potrà essere ripresentato per la selezione nell’anno solare successivo.

Giudizio Morfologico
Prima  dell’inizio  del  giudizio  morfologico  il  giudice  procederà  al  controllo  del  tatuaggio  o  microchip.
Misurazioni
Peso,  profondità  e  circonferenza  toracica,  taglia  al  garrese,  controllo  dei  denti  e  dei
testicoli.
Giudizio da fermo e in movimento
Durante questa parte della prova il Giudice compila la scheda di Selezione. Il cane deve essere presentato senza particolari manipolazioni (per la posizione da fermo e in movimento).
Relazione
Al termine della prova di ogni singolo soggetto, il Giudice relaziona brevemente il pubblico.

La Selezione è riservata a soggetti particolarmente indicati per l’allevamento. Possono ottenere la Selezione cani che rispecchino  lo standard, anche con piccoli difetti morfologici, per:
a)  proporzioni, taglia, peso e costruzione anatomica;
b)  sicurezza  di  sé,  indole  buona,  coraggio  e  contrasto,  che  nella  prova  caratteriale abbiano    conseguito    rispettivamente    la    qualifica    di  “PRONUNCIATO”    o  “PRESENTE” e siano sotto controllo;
c)  eccesso o difetto di taglia di non più di 1 cm;
d)  dentatura corretta e completa (è ammessa la presenza di P 1 doppi; sono ammessi cani senza un P 1 o un incisivo, due P 1, oppure un P 1 e un incisivo,  oppure  un  P  2  o  cani  che  hanno  una  chiusura  leggermente  a tenaglia, purché completa su tutti gli incisivi).
La prova di Selezione del pastore tedesco ha un regolamento particolarmente complesso: se siete interessati alla versione integrale, la trovate cliccando qui

CONCLUSIONI:
Non mi risulta che un cane selezionato, o figlio di cani selezionati (intendendo anche quelli che hanno superato lo ZTP) sia MAI stato protagonista di episodi di cronaca: e questo nonostante l’ovvia importanza della gestione, dell’educazione e dell’addestramento ricevuti.
Questa semplice constatazione dovrebbe bastare ed avanzare a dimostrare che i cani davvero ben allevati sono cani equilibrati e sicuri.
In realtà non dovrebbe bastare la scelta di un cucciolo ben allevato, se poi il proprietario fosse un deficiente (o un delinquente) che non ne segue lo sviluppo caratteriale, ne trascura l’educazione e l’addestramento, non si preoccupa di controllarlo o peggio ancora lo addestra appositamente affinché diventi mordace: eppure questo non succede praticamente MAI. Se andate a controllare (cosa che personalmente ho fatto almeno in una decina di casi) scoprirete che i cani che finiscono sui giornali provengono tutti da accoppiamenti fatti “ad capocchiam”, tra cane del cuggino e cane del vicino… oppure sono di provenienza cagnara.
Perché questo? Semplice: perché chi va in cerca di un cane selezionato con cura è normalmente una persona dotata di cultura cinofila (chi non ce l’ha, non sa neppure che esistono le prove di selezione). Quindi non è né stupido né delinquente, conosce le esigenze di un cane da lavoro, conosce l’importanza della custodia e del controllo e così via.
Il fatto che siano pochissime le persone che cercano cani selezionati è indice, ancora una volta, di una triste realtà: in questo Paese la cultura cinofila è materia per pochi.
Invece queste cose si dovrebbero insegnare fin dalle scuole elementari.
Si dovrebbe far capire la differenza tra chi fa i test genetici e sottopone i riproduttori a severi controlli psicofisici e chi invece accoppia a casaccio.
Si dovrebbe spiegare a tutti, ma proprio a tutti, che partendo da un cucciolo ben selezionato, ed associandogli almeno una decente cultura cinofila, è difficilissimo – per non dire impossibile – che si finisca in cronaca nera.
Si dovrebbe far capire che il “cane campione” non è un cane “superfigo e basta”: come avete potuto vedere, nelle razze da difesa (e anche in altre: qui ho parlato solo di quelle, oltre che del pastore tedesco, perché sono quelle più spesso additate come “pericolose”) i cani campioni sono cani selezionati anche per quanto riguarda il carattere.
Certo, di solito costano un po’ di più (ma neanche tanto di più) del cucciolo “figli di Fufi e Bubi”, nato da un incontro ai giardinetti: lascio giudicare a voi, però, quanta differenza di affidabilità possa esserci. Quanto una spesa leggermente superiore al momento dell’acquisto possa garantirci che non verremo dissanguati in seguito o dai veterinari (perché i cani hanno malattie ereditarie) o dagli avvocati (perché il nostro cane ha combinato un guaio)… o magari da entrambi.
Certo, questo discorso infastidirà gli animalisti, e in generale i fautori dell'”amore che non si compra”. Ma sono d’accordissimo anch’io: l’amore non si compra.
L’affidabilità e la salute, invece, si comprano per forza: perché l’allevatore inizialmente li paga (arrivare ad avere un cane selezionato ha costi non indifferenti)… e poi deve per forza rientrare, almeno in parte, delle spese, con il prezzo del cucciolo: altrimenti potrebbero allevare solo Zio Paperone, Bill Gates e pochi altri.
Però questo non è “lucro”, non è “dare un prezzo a una vita”, non è tutta la retorica che ci continuiamo a sentir ripetere da mille parti: è semplicemente un lavoro impegnativo (e costoso) che ci garantisce di sapere che “razza” di cane abbiamo per le mani.
Non vi importa di saperlo? Liberissimi. Volete adottare il cagnolino al canile? Non solo siete liberissimi, ma fare pure benissimo: i dannati canili bisogna svuotarli.
Però, se volete un cane di taglia medio-grande e con spiccate doti caratteriali, come quelli da difesa o da pastore… non prendete il primo che capita, per favore.
I mezzi per trovare il cane “giusto” ci sono e sono a disposizione di tutti: basta sapere (e ricordare) che le prove di selezione esistono, che hanno una grandissima importanza e che chiunque lo neghi non è un Allevatore con la “a” maiuscola, ma un commerciante di cani.
Vi prego, non confondeteli.

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21 Commenti

  1. Stranamente, in questa lista di cani difensori/protettori… non è stato inserito il MALINOIS, cane che stravince, in tutto il mondo, nelle prove di MONDIORING, a mio avviso, le più complete e difficili (forse per questi motivi poco praticate in Italia).
    Saluti.
    Corrado/Venezia

    • Ho specificao che avrei parlato solo delle razze da difesa…e quelle sono soltanto quattro:boxer, risenschnauzer, dobermann e rottweiler. Il pastore tedesco ce l’ho infilato solo perché è la razza attribuita dai giornali al meticcio che ha ucciso la bimba a Pordenone, ma anche lui, come il malinois, per definizione/classificazione FCI sarebbe un cane da pastore (anche se sappiamo tutti benissimo quanto eccellano i malin in ogni disciplina di UD e di ring!)

  2. Articolo stupendo da appendere giringiro.
    Sono perfettamente d’accordo sul fatto che i canili andrebbero svuotati, o meglio ancora, bisognerebbe fare in modo che neppure fossero più necessari, ma questa è utopia, però se vuoi un cane di media-grossa taglia, che di solito stante la mole potrebbe avere problemi fisici e sempre stante la mole, è meglio che non abbia anche problemi caratteriali, FufixBubi è proprio da sconsigliare. Anche perchè, per esperienza diretta, anche le migliori ciambelle a volte per riuscire bene hanno bisogno di un pò d’aiuto.
    A volte anche il massimo impegno del miglior allevatore del mondo inciampa nella classica buccia di banana. Tipo il mio doby: cresciuto parecchio e troppo in fretta, ha avuto bisogno di aiuto veterinario per sistemare l’articolazione della spalla anteriore sinistra che era rimasta con troppa cartilagine. Per il resto, esente da ogni tipo di displasia sia anche che gomiti. Il resto della cucciolata perfettamente sana.E sono undici. Caratterialmente, il mio è tosto ma quanto deve, diffidente quanto deve diffidare, amichevole e relativamente tranquillo. Di giorno. Se esce col buio…. aruosal alle stelle. Se di giorno sta col naso per terra infischiandosene del mondo intero il 95% del tempo, di notte sta a capa su il 95% del tempo. Trattasi di doby, va bene così. Gli devo solo insegnare a chiedermi “ok, capo, mi posso mangiare cruda l’ApePoker che sta passando ?”prima di partire…poi sarà perfetto… e lui porello si sta anche impegnando per imparare. Col fumetto, “uffa, capo, mi togli tutto il divertimento” e bofonchiando( bofonchia proprio ) un pò… però ci prova.
    Ecco, se si fosse trattato di FufixBubi ( e fino a qualche annetto fa, tutti i cani con cui mi son rapportata erano bellissimi ed intelligentissimi canifantasia, quindi non criminalizzo i meticci, ma credo nella selezione seria ) forse forse qualche dubbio sulla riuscita dell’impresa me lo farei venire.
    Anche il microcane può far male (a me personalmente il morso più dannoso lo ha dato la mia dolcissima gattina: i suoi affilatissimi canini hanno trovato il mio polpaccio prima del muso del mio cane. Lui è stato fortunato io un pò meno. La gattina pesava sì e no tre chili scarsi….) ma con la “mole” scherzare è da criminali. Improvvisarsi allevatori e/o esperti cinofili, invece è da pazzi criminali.

  3. Valeria, nella categoria dei cani da difesa e guardia rientra anche il Pastore Belga, vero?
    Mi piacerebbe saperne di più sulle prove che devono sostenere gli esemplari di questa razza, in particolare il Groenendael, visto che sui Malin si trovano molte info. C’è tutta questa differenza fra Groenendael e Malin dal punto di vista dell’addestramento? Perché vedo che in genere si preferiscono i Malin…
    Comunque sia, grazie per questo articolo illuminante. 🙂

  4. bellissimo articolo ed è la sacrosanta verità, scegliere cani da allevatori professionali non solo è da persone responsabili, ma è fondamentale. la cura con cui viene fatta una selezione è fondamentale, guai fermarsi a incrociare soggetti senza andare a vedere indietro nel tempo per poterne capire carattere, docilità, ecc. ecc. Io da poco tempo ho scelto di vivere con due cuccioli di TNR, dopo varie ricerche, ho trovato un’allevatrice super professionale, che mi ha guidato e mi sta ancora guidando nella crescita dei cuccioli, che si stanno dimostrando super equilibrati. Molti mi dicevano che era una razza molto pericolosa e difficile ma, se devo dire la verità in tutta la mia vita fatta di compagni pastori tedeschi, ho verificato personalmente che per me è stato molto più “difficile” gestire i pastore tedesco che non il TNR.

    • Scusa l’ignoranza ma non so cosa siano i TNR, conosco i DDB ( Dogue De Bordeaux ) e i CLC ( Cane Lupo Cecoslovacco ) ma questa sigla mi manca…..:D

    • I TNR, hanno molto sangue molossoide, purtroppo sono decaduti, in linea generale, a cane da compagnia, causa la loro bellezza (vedi le tante immagini che li ritraggono con i nastrini in testa).
      Il TNR, all’origine era un progetto militare segreto della ex USRR, ALLEVATO per il forte carattere guardiano, nel mix c’erano cani da guardiania dell’est.
      Io stesso possiedo una cagna da guardiania russa, grande carattere.
      Mia moglie è russa e conosce molto bene la storia di questi cani.
      Saluti.
      Corrado/Venezia

  5. Sono volontario in un Rifugio per cani, pieno di metticci di piccola e media taglia, condivido le idee ed i propositi esposti in questo articolo e negli altri articoli recentemente pubblicati che prendono spunto dai fatti di cronaca tristemente noti.
    Sono d’accordo su tutto, mi sembra che l’idea fondamentale che si ricava da queste letture sia che i cani di un certo tipo: da difesa, da guardia, di taglia media-grande devono essere ben selezionati, da allevatori seri e rispettosi di tutte le regole stabilite dagli organi istituzionali cinologici. Questo è a vantaggio della sicurezza di tutti. D’accordo. Io vorrei però anche spezzare una lancia a favore dei cani di piccola e media taglia che si trovano nei nostri canili. forse sarebbe meglio un mondo in cui non ci fossero cani nei canili, non ci fossero cucciolate indesiderate, non ci fosse ignoranza e superficialità, ma finora queste cose ancora ci sono ed i canili non smettono di riempirsi. Però mi sembra di capire che le cose stanno migliorando, anche questo sito diffonde sempre più cultura cinofila. Va bene. Aiutiamoci dunque.

    • Trovare in un canile di Genova esemplari “di piccola o media taglia” è abbastanza mission impossible; ci ho accompagnato un’amica…per circa un anno! I volontari hanno trovato tutte le scuse possibili & immaginabili per non darle il cane. Poi si è arresa e si è andata a comprare una (stupenda) Jack Russell.

      • elastici? mmm. Per affidare un cane ad una nuova famiglia bisogna seguire delle regole precise e poi ci si affida anche al buon senso, la prudenza è tanta e si cerca di dare il cane giusto alla giusta famiglia. Poi si commettono anche degli errori purtroppo. L’elasticità non è contemplata.

  6. Questo articolo è davvero interessante e personalmente mi spalanca un mondo di cui ignoravo l’esistenza.
    Altresì mi conferma che per gestire correttamente certi tipi di cani, facendogli fare al meglio il loro lavoro, non solo servono tanti soldi e tantissimo tempo, ma serve anche una forma mentale per cui il cane sia la tua principale occupazione o giù di lì.

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