mercoledì 27 Marzo 2024

Un anno con un Riesenschnauzer

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di FABIO TROTTA – Salve a tutti, mi chiamo Fabio, ho 36 anni e scrivo per raccontare cosa significa vivere con una musona baffuta e tutta nera, la piccola (!) Runa che ormai ha un anno.
Nella mia vita sono passati tanti cani, non quanti avrei voluto ma mi reputo fortunato. Nessuno è mai stato mio tranne Zaira, femmina di pastore tedesco enorme e bellissima ma ormai anzianotta trovata per strada in condizioni pietose che in pochi giorni si è legata a me in maniera incredibile, una presenza discreta ma costante, educata, ricettiva, gentile, ubbidiente tranne quando si trattava di predare i gatti.
Però poi me li portava, eh… poveri mici.
Ricordo di quel periodo la vita in casa con cani (tanti) e amici cinofili, le visite dagli addestratori (i miei amici erano veterinari ed allevavano Corsi, uno dei coinquilini aveva un mastino napoletano, due trovatelli li avevamo adottati e Zaira era il cane più felice del mondo) ed il radicarsi dell’amore per il miglior amico dell’uomo.
Ricordo gli errori e le soddisfazioni, le discussioni sui metodi e sulle razze, le uscite nella Renault 4 con i cani addosso altrimenti non ci si entrava. Vi lascio immaginare con la pioggia dopo le passeggiate.
Poi il vuoto, anni di solitudine canina, la costante mancanza di “qualcosa”.
Finché l’anno scorso, dopo essermi trasferito a Vicenza con Ilaria, la mia compagna, una sera venne fuori il discorso e la fatidica domanda “ma un cane?”.
Mesi di discussioni sul “se ce la faremo”, “e poi quando non ci siamo”, “e poi quando si deve fare il viaggio per tornare dalle famiglie a Salerno”, e i vicini, e i costi e poi e poi…  lei era la parte razionale ed io quella emotiva (anche se a volte i ruoli ce li scambiavamo).

schna2Va specificato che Ilaria non aveva mai avuto un cane. L’husky della sorella (ciao Sasha, lo so che in qualche modo anche adesso stai elemosinando un bocconcino con la tua dolcezza) era sempre stato, appunto, il cane della sorella e se non era proprio spaventata dai cani ci mancava pochissimo.
Alla fine ci decidiamo ed inizia la trafila per trovarlo, il cane.
Visita in canile, ma opzione scartata perché qui al nord non si trovano cuccioli ed Ilaria voleva proprio un cucciolo per vincere la sua (poco) radicata paura. Ma anche forse per il poco feeling creato con la volontaria del canile.
Si parte allora con la ricerca della razza adatta a noi, alle nostre esigenze e stili di vita e proprio così ho scoperto “Ti presento il cane” che ringrazio pubblicamente per il ruolo che ha avuto nell’educazione dei padroni in primis, della cucciola e per i preziosi consigli.
Io ero già orientato sul Riesen, memore della cagna di un mio amico che era bella da sembrare una statua, con quel suo pelo arruffato e lo sguardo da “questa è casa mia, vedi di stare tranquillo che ti tengo d’occhio, si ok, puoi farmela una carezza”.  Kora, una splendida femmina andata via troppo presto.
Ilaria invece era innamorata del Bovaro del Bernese, ma ci fecero desistere la scarsa aspettativa di vita di questa splendida razza e le quantità industriali di pelo che può perdere.
schna6Passammo quindi a fare uno schema della caratteristiche del nostro cane ideale: di taglia medio grande (si, ad entrambi piacciono i cagnoni), che sappia gestire bene i momenti di solitudine e la vita in appartamento, giocherellone, atletico, robusto, con un’attitudine alla guardia e difesa.
Quest’ultimo punto merita una riflessione: viviamo in una città per me, che sono robusto, barbuto e tatuato, abbastanza tranquilla ma, per quanto uno voglia avere la massima fiducia nel genere umano, i brutti incontri capitano. Inoltre io a volte parto per lavoro ritrovandomi costretto a lasciare Ilaria da sola a casa. Beh… da quando c’è Runa, che ormai è cresciuta un po’, il mio livello di preoccupazione è calato tantissimo: provateci ad avvicinarvi a loro due con cattive intenzioni e poi mi direte che rumore fanno le stalattiti e stalagmiti bianche (ma bianche!) che spuntano sotto al musone e che tuoni può generare il medesimo.
Tra le caratteristiche ideali andava aggiunta la scarsa perdita di pelo (sapevamo bene cosa può combinare un husky in muta) e, per me, possibilmente, il colore nero.
Quanto sono belli e misteriosi i cani neri?
Indovinate cosa veniva fuori da questa sommatoria  di caratteristiche?
Esattamente… il Riesenschnauzer (si, avevo considerato anche il Terrier Nero Russo).
schna8Si parte quindi alla ricerca della cucciolata compatibile con i nostri tempi, era giugno del 2014 e sapevamo di avere agosto (che avremmo passato a Salerno) da dedicare al primo mese fondamentale di educazione del cucciolo.
Dopo aver contattato praticamente tutti gli allevamenti d’Italia e scartati i cagnari troviamo su Subito.it un annuncio di cucciolata di un privato. Inizialmente scettico (dopo le crociate di Valeria contro le cucciolate ad cazzum era il minimo), chiamiamo la signora Nene di Alessandria, le facciamo mille domande ed iniziamo a capire che la cucciolata è stata fatta con i tutti i crismi, seguita bene e che probabilmente potevamo fidarci.
Decidiamo quindi di andare a vedere i cani  e poi di partire per Salerno (avrebbe sopportato il cucciolo un viaggio così lungo?) ed incastriamo le date in maniera opportuna (la signora Nene si era rifiutata di cederci il cucciolo al 59° giorno, è stata inflessibile e questa cosa ci ha convinti definitivamente).
C’era ancora l’indecisione maschio/femmina, ma due giorni prima di partire la signora ci comunica che le erano rimaste solo le femmine: al che ci convinciamo e partiamo.
Il primo incontro è stata una cosa del genere: arriviamo alla villa della signora Nene e ci vengono incontro, nell’ordine:
1) mamma Brenda con fare sospettoso e la faccia a dire: “state bboni, questa è casa mia, questi sono i MIEI piccoletti e questi sono 42 dentoni, li vedi? Li vedi bene? Non c’è neanche bisogno che ringhio, sembrate tipi a posto ma state in campana che vi tengo d’occhio, ok dai, fammi una carezza” , proprio come Kora, identica nei modi di fare e di approcciarsi, circospetta ma serena.
2) nove palline di pelo nero saltellanti e bisognose di una grattata al pancino, altrimenti che siete venuti a fare?
3) la signora Nene.
schna5Fatte le presentazioni e le coccole di rito bisogna quindi scegliere il cucciolo, la signora mette le quattro femmine rimaste nel recintino e nel tempo di girare la testa per chiamare Ilaria una piccoletta aveva già scavalcato le sbarre per andare a giocare con i fratelli.
Lei. È lei.
Runa. Il nostro cane.
Runa: un nome evocativo delle terre del Nord Europa, di una lingua magica e misteriosa come il suo sguardo, un nome adatto ad una cana nera e barbuta.
Antifascista. Antirazzista.
Esatto, la piccola è stata abituata da subito ad interagire con tutti, perché quelli orgogliosi del fatto che il loro cane abbaia alle persone di colore vanno immediatamente nella categoria “imbecilli”
Tifosa del Napoli (non c’entra niente, lo so…).
Runa, non Luna. Con la erre. Non è difficile.
Erre U Enne A. Sì, anche Luna è un bel nome, salve signora, vado.
Compiliamo le scartoffie e si parte, in macchina è un angelo. Tempo un giorno e si scatena la cucciolosità non più inibita dalla separazione dai fratellini e dal cambio di ambiente.
Un tornado baffuto che piscia in continuazione (un pomeriggio la fece 11 volte in un’ora… non riuscivamo a crederci), affettuoso con tutti, umani, cani e altri animali (questa cosa andrebbe spiegata a Josè, il gatto dei miei).
Agosto passa, la piccola è sempre con noi, la portiamo ovunque ma avendo anche l’accortezza di iniziare ad abituarla a stare da sola, ed arriva il tempo di tornare a Vicenza.
Si passa così a frequentare l’area cani, visto che non si può andar per boschi tutti i giorni, e lì scopro due cose:
1) quanto è importante socializzare un cucciolo nei primi mesi
2) quante persone si conoscono avendo un cane. E quante si impara ad evitarne.
schna3La piccola cresce ed inizia a tirar fuori il carattere da Riesen, è sicura di sé, socievole, coraggiosa, testarda o meglio dire riflessiva (il richiamo? fammici pensare… ok, vengo ma fai che sia per un buon motivo come un bocconcino o un gioco, che altrimenti resto qui), le pipì in casa diminuiscono fino a sparire (cacche mai, fin dal primo giorno), i denti cambiano, a casa si può restare qualche ora (adesso anche otto, in extremis) senza problemi, basta che poi si vada a giocare.
Verso gli otto mesi decidiamo, più per scrupolo che per vera necessità, di affidarci per qualche lezione ad Alberto, un giovane educatore conosciuto al parco che ci ispirava fiducia e che, fin dalle prime lezioni, si stupisce per le interazioni tra Runa e gli altri cani definendole con una sola parola: “perfette”.
Si, il nostro ego un po’ gongola, perché se è vero che forse siamo stati fortunati con la genetica, sarà anche vero che noi del nostro ce l’abbiamo messo.
schna7La piccola è la beniamina del corso, del parco e soprattutto dei bambini: li adora e vederla giocare su un prato con i bimbi (quando loro sanno come interagire con un cane grandicello e un po’ irruento data l’età) è uno spettacolo che potrebbe riassumere il concetto di “bellezza”.
Il primo anno è andato così… perfetto, con una canessa equilibratissima e furbetta, Ilaria che inizia a dire di volere un maschio e io emozionato ogni giorno dal vederla crescere e diventare grande.
Grazie Runa, grazie Ilaria, grazie Valeria, il riesenschnauzer è proprio come dicevi tu, un supercane.
E grazie a tutti cani che ho incontrato nella mia vita (Zaira, Sasha – tutte e tre -, Billy Pistola, Guano, Cora, Zeus, Cockiin, Alma e tutti gli altri): scusatemi per i miei errori da principiante, non si ripeteranno più, la musona mi è testimone.
Però adesso è tempo di andare a giocare, credo che wua wua wua significhi proprio quello,  in canese.

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17 Commenti

  1. Bellisima storia, io sono al terzo ( quarto in verita) Schnauzer. Tanti, tanti anni fa, la mia allora compagna voleva un cane, non dico la razza perche sono tutti belli gli scarrafoni ma quello no ! 😂😂😂 Ho sempre avuto cani grossi. Quindi si comincia la ricerca. Unico punto sul quale avevo deciso dimscendere a compromessi il colore nero.
    Quindi, grande, atletico, non molosso e nero… Reisen !
    Trovato, cerco l allevamento, trovato ! A Parigi, vivevo in Francia. E voila organizzo viaggetto romantico a Parigi, facile ! Organizzo sorpresa romantica fuori Parigi con macchi a in affitto.. Facile !
    Arriviamo in un posto piuttosto improbabile per una sorpresa romantica ma tant è eravamo li… Cheffá non entra ?
    E li le metto in mano una cosetta nera tutta baffi di appena 30 giorni.. non era una cane .. era una pancia rosa con i baffi !
    Ammetto l ho giocata davvero sporca.. le ho detto ma non ti piace di piu questa di quella cosa che volevi prendere tu.. Sfido qualsiasi donna davanti ad una pancia con i baffi a resistere.. Sono passati 20 anni. Ael quella pancia conni baffi, a causa del suo morboso attaccamento alla spazzatura ci ha lasciati presto, troppo presto.. ma che carattere, che cane, che personalità ! Poi è venuto i
    Un maschio.. 13 anni di discussioni ! Di cui 11 a fare il principe di Casador “cit” e finire a fare da nonno Quilo alla nanetta della mia nuova compagna. Tutto lemha insegnato.. Da come sciegliere le migliori cacche di cavallo, quelle piu appetitose, a come mangiare l osso di una costata piu grosso di lei. E adesso che vivo molto,del mio tempo da solo tra un occasione e lmaltra per riunirmi alla mia compagna e la sua nanetta, è arrivata Whalalla… Inizio un po difficile per ragioni particolari ma ogni giorno un passo fermo, deciso e diretto verso un reisen speciale e straordinaria come solo possono essere i Reisen.. lomso, lo sento. sarai una cagnolona straordinaria.

  2. Ciao Fabio. Articolo splendido, complimenti. Rafforza tutte le mie convinzioni sulla razza che… purtroppo ancora non possiedo. Stiamo per prendere un cane e anche gli aspetti pratici sono importanti volendolo tenere sempre in famiglia/casa benché abbiamo un giardino molto grande. Per questo ho una curiosità. A parte perdere poco pelo, la sua gestione è difficile sopratutto quando piove? Tende a raccogliere molto sporco? A emanare il classico odore di “cane”? Questo forse è l’aspetto più importante per me. Ti ringrazio se vorrai/potrai rispondere e ancora complimenti.

  3. Ciao a tutti, io di schnauzer ne ho avuti 3. Gigante, nano e ora una media. Sono i migliori cani che ho mai avuto. Hanno qualcosa di speciale, sono cani nobili, dei signori. La mia media, conoscendo ormai bene la razza, gode della mia “preparazione” essendo l’ultima dei 3. È meravigliosa, un giusto equilibrio tra coraggio, forza, equilibrio e dolcezza. Lo schnauzer è un cane da vivere, l’aspetto esteriore, soprattutto nel gigante, incute un certo rispetto, ma il contatto cane/ umano proprietario svela un carattere molto mansueto e addestrabile, e molto equilibrato. Non ho mai avuto cani così dotati, si sanno spiegare molto bene e non tradirebbero mai le aspettative dei propri padroni. Esteticamente il gigante è meraviglioso, ma è anche molto molto grande. Il medio è stupendo, soprattutto nero, di bel carattere e facilmente addestrabile, pazientando il primo anno, dove da cucciolo si scatena in tutta la sua energia, poi diventa un gran cane. Raramente mi sono trovata un cane come il medio, su cui la mia sicurezza è totale. Il suo impegno quotidiano è trovare il modo di farsi capire da me, fissandomi dritta negli occhi quasi a chiedermi “va bene così?” Ho avuto un pastore tedesco, un mix dobermann, uno spinone, un pastore belga e altri incroci non ben definiti simil Pitbull, ma lo schnauzer è il migliore, almeno nella mia esperienza. Credo che ogni cane deve avere il giusto padrone, siamo noi a fare la differenza, bisogna saper scegliere in base alla vita che puoi offrirgli rispettando la sua indole. Io amo il cane di carattere, con il quale misurarsi, il cane da conquistare, il cane forte ma dolce, il cane sicuro ma buono, il cane indipendente ma che mai ti perde di vista, questo è lo schnauzer.

  4. Bellissimo articolo complimenti!! Anche io vorrei prendere un Riesen mi spaventa soltanto la grandezza, l’avere 50kg di cane è gestibile? La vostra quanto é grande? So che esiste la taglia media, ma secondo me non lontanamente paragonabile alla bellezza del grande!! Complimenti e qua attendiamo tutti aggiornamenti

    • Ciao io ho una femmina taglia media nera….fai bene a spaventarti della grandezza del gigante.. la mia è molto brava ed educata, ma anche se media è un macigno che se decide di sdraiarsi al parco e guardare il mondo attorno (le piace un casino, come se fosse al cinema, bimbi cani mamme nonnine, guarda tutto e tutti bella placida) beh quando è il momento di andare lei fa il peso morto….e sembra un ancora agganciata al suolo ( gli schnauzer sono cani massicci, anche i nani…) . Se fosse gigante….ciao che lo muovi

  5. Bellissimo articolo. Mi sono commossa. Il mio cane di famiglia è uno shnauzer nano, Arturo. Un concentrato di ostinazione, dolcezza e fedeltà. Io e mio marito stiamo valutando se prendere un bassotto a pelo duro o uno shnauzer medio e questo articolo glielo leggerò oggi in macchina, mentre andiamo a vedere una cucciolata. Bravo davvero e una carezzina a Runa.

  6. Che bello!! Orgogliosissima padrona di un riesenschnauzer di 18 mesi, Iperione.
    La tua storia è un po’ la mia, la ricerca del Cane, il trovarlo (io per caso sono riuscita a trovare un discendente del mio schnauzer da bambina), la crescita, l intelligenza e il carattere che ti sorprende ogni giorno, il rapporto che giorno dopo giorno diventa indissolubile, la fatica di essere un buon padrone e far si che il tuo cane sia felice (veramente), l addestramento, noi ora facciamo agility, e l istruttrice che lo ama alla follia.
    Sapere che c è un’altra famiglia che ha lo stesso amore per un baffo nero, mi rende felicissima, sapendo che è una razza perfetta ma così poco compresa e apprezzata. Io di riesenschnauzer dalle mie parti ne ho visti pochissimi ma chi li conosce non fa altro che fermarsi ad ammirare un cane così nobile e intelligente.
    Anche il mio ego gongola da quando nella mia vita c’è un riesenschnauzer!

    • Tu non sai quante volte l’ho letta la tua storia, se il destino non esiste Dio o chi per esso ha davvero un grande amore per le coincidenze.
      Noi per ora facciamo giochi, non ho ancora trovato la combinazione giusta di attività/campo/istruttore/tempi, la piccola mi sembra felice lo stesso, a lei basta “fare”, anche se mi piacerebbe portarla a fare UD o Mondioring o ricerca ma purtroppo i miei orari/tempi mi frenano sempre.
      Anche qui a Vicenza Riesen non se ne vedono (ma mi dicono che ce ne sono tanti chiusi nei giardini delle ville) ed anche a me mi fermano per strada soprattutto chi ha o ha avuto un barbuto per farmi i complimenti e fare una carezza alla pupa.

      • Loro sono felici di fare..qualsiasi cosa, l importante è essere insieme al loro padrone o alla loro famiglia.
        Abbiamo iniziato a fare agility un po’ per caso, io in realtà volevo fare difesa, un po’ per rispettare l indole è un po’ per una mia sicurezza dato che viviamo in campagna e spesso il mio compagno è fuori per lavoro. In realtà trovo che sia un attività stupenda, crea un rapporto empatico col cane, inizi a comunicare solo con lo sguardo (intendo fuori dal campo, durante la lezione si parla e si corre moltissimo), è un ora di lavoro che rende felice sia me che il peloso. Sono molto felice che il mio racconto ti abbia un po’ ispirato a prendere un riesenschnauzer, l ho scritto di getto e non pensavo venisse pubblicato, mi rendo conto di aver gongolato parecchio..e complimenti lei è bellissima!

        • Ciao, spero mi rispondiate anche dopo 1 anno, secondo voi il Riesen è adatto a un neofita? Non sono un completo neofita, in questi mesi sto cercando di farmi una cultura su questo sito e leggendo libri…ce la potrei fare?

          • I presupposti ci sono tutti, informati, trova un buon allevatore o anche un privato “evoluto”, polso fermo e tanta pazienza.
            Non sono cani difficili, non sono cani facili…sono schnauzer!

  7. Stupendo questo articolo!
    Se sei d’accordo, e se lo è anche Valeria, scrivi più spesso gli aggiornamenti di questa splendida canessa nera ^^

  8. “Quante persone si conoscono avendo un cane e quante si impara ad evitarne”
    Niente di più vero. Grazie Fabio bellissimo articolo! Un saluto a Ilaria e Runa!

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