di VALERIA ROSSI – Questo libro l’ho letto prima a spizzichi e mozzichi (me ne era stata inviata una parte in mail, ma io fatico moltissimo a leggere da web… quindi non arrivavo mai in fondo!), poi finalmente nella sua interezza, pubblicato su carta come piace a me.
Sì, lo so che sono un dinosauro… ma i libri a me piacciono ancora “fatti a libro”, scusate tanto.
Comunque: stavolta l’ho letto tutto, e pure tutto d’un fiato perché mi ha davvero appassionato.
Come al solito, purtroppo, che non riesco a scindere la mia parte cinofila (anzi, cinotecnica) dalla parte di “lettrice normale”: quindi mi hanno infastidito un po’ le descrizioni degli addestratori “macellai” che hanno avuto Fire – un malinois bello tosto – per le mani (e che purtroppo esistono nella realtà, perché quella di Fire, anche se un pochino romanzata, è una storia vera).
Continuavo a chiedermi se l’autore, prima o poi, avrebbe specificato che non tutti gli addestratori sono così… e non l’ha fatto. D’altro canto questo è un romanzo e non un trattato di cinofilia, quindi posso capire che si sia parlato solo dei personaggi che di questa storia hanno fatto parte, senza inoltrarsi in discussioni correlate.
Però diciamo che ci sono rimasta un po’ male, ecco: in compenso sono rimasta colpita molto positivamente dalla netta presa di posizione contro gli psicofarmaci.
A parte queste considerazioni, la storia è – ripeto – appassionante.
E’ una storia durissima, anche tragica – non vi anticipo troppo, altrimenti finiamo dritti nello spoiler… una cosa che odio! – scritta in uno stile aspro ed essenziale che ben si accorda con ciò che è accaduto ai protagonisti.
Non c’è retorica, non ci sono passaggi strappalacrime, non è il classico “romanzo sui cani” che ti fa passare due ore con il fazzoletto in mano: è semplicemente una storia “di incomprensione, dolore e amore riconquistato“, come recita il sottotitolo. Ma raccontata con serietà e rispetto.
Questo l’ho apprezzato molto, così come ho apprezzato (nel romanzo e nella realtà) il fatto che Fire non abbia fatto la fine di molti altri cani morsicatori (e sì, qui un pochino di spoiler ce l’ho messo: ma anche la quarta di copertina lascia intuire questa parte della trama).
Si parla di un grande cane che per troppo tempo non ha avuto la vita che meritava, ma anche di una grande umana che ha saputo andare oltre gli errori e oltre la paura… e non dico altro, se non “leggetelo”. Leggetelo qualsiasi cane abbiate, ma soprattutto se avete, o pensate di avere in futuro, un malinois: perché questo libro racconta davvero moltissimo di una razza troppo spesso fraintesa (in un senso o nell’altro), che invece avrebbe solo bisogno di essere capita di più.
Storia di Fire – di Laurens de Graaf
Editrice TEA
€ 14,00
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comunque il prezzo su amazon o da mondadori è 6,90 meno della metà
ottimo, grazie per il consiglio…visto l’approssimarsi “dell’era dei regali” terrò conto, e lo leggerò con piacere…deve mettersi in fila però. Ora ho due libri di K. Lorenz e due di V. Rossi da leggere…come? La biografia ed i testi delle sue canzoni? No, no, non la cantante, l’altra V. Rossi ;-):-):-)
e apri tpic e trovi articoli sui libri che capitano a fagiolo, stavo giusto cercando un pò di libri tecnici e non sul mondo canino 🙂 grazie