domenica 17 Marzo 2024

Basta davvero l’ammmore?

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI –  L’ho visto per la prima volta qualche mese fa, ho pensato “mapporc…”  (e l’ho già pensato a partire dal titolo: “Cane abusato per anni riceve le prime carezze…” eccetera. Ma come, “per anni”? E’ un cucciolo!) e sono stata zitta per evitare di farmi fustigare sulla pubblica piazza dagli animalisti.
L’ho rivisto postato su diverse pagine, gruppi, eccetera (sempre con inno all’amore incorporato), e sono stata ancora zitta.
Adesso, però, lo ritrovo pubblicato su “Lazampa.it”, comprensivo di “lieto fine” e di conclusione sull'”amore che fa miracoli”, e zitta non riesco a starci più.
Non perché abbia qualcosa da ridire alla volontaria rumena: poverina, lei fa quello che può e lo fa come sa.  Solo che quello che sa non è corretto… e almeno i cinofili dovrebbero rendersene conto ed evitare di diffondere questa storia come esempio di “amore che risolve tutto”, anziché come esempio di ciò che NON si dovrebbe fare con un cane fobico.
Il video, forse l’avrete già capito, è questo:

Ora, se è vero che i guaiti strazianti che la cucciola emette quando viene toccata per la prima volta vanno stemperandosi verso la fine, è anche vero che NON si dovrebbero mai mettere le mani addosso a un cane in queste condizioni.
Noi umani sappiamo che quelle che riceve sono carezze: ma lei NO, che non lo sa.
Un cane non è un primate, un cane non riconosce la carezza come un gesto affettuoso: la poveretta è terrorizzata, urla come se la stessero scannando… e nella sua visione delle cose la stanno davvero scannando.
Sta subendo un evidentissimo trauma psicologico e la volontaria, vedendo la sua prima reazione, avrebbe dovuto smettere immediatamente di palparla e toccarla.
Alla fine la cucciola si rassegna e smette di urlare non perché abbia capito le intenzioni amorevoli della donna, ma perché è entrata in quella che viene chiamata “learned helplessness”, disperazione appresa: ne abbiamo parlato in questo articolo.
In due parole, il cane non può fuggire, non sa come altro reagire (per fortuna questa è una cucciolina e non prova a mordere) e si freeza perché si convince che qualsiasi altra cosa faccia sarà inutile.
Non “si calma” perché “ha capito che la volontaria le vuole bene”: si paralizza perché non vede alcuna via d’uscita da una situazione di assoluto disagio.
Questo non è un esempio da seguire: i cani terrorizzati dall’uomo non si approcciano in questo modo.
Si possono fare mille altre cose (la migliore delle quali è sempre verificare il suo rapporto con gli altri cani, e usarne poi uno ben socializzato come “insegnante”), ma le mani addosso anche no.
Perché dal punto di vista del cane queste non sono coccole, ma torture.
L’ho già detto nell’altro articolo: qualche forzatura di solito è necessaria, con cani di questo tipo. Ma la forzatura può consistere nel tirarli fuori (volenti o nolenti) dalla cuccia e portarli a vedere il mondo; può consistere nel costringerli ad avvicinarsi all’uomo se vogliono mangiare. Ci sono tante possibili soluzioni “cattive, ma per il loro bene”… ma le coccole forzate NON ne fanno parte.
Mi piacerebbe che lo capissero anche i  volontari nostrani, perché di casi come questo ne ho visti diversi, in diversi canili italiani: cani che si freezano disperati sotto carezze reiterate che credono di trasmettere amore (anzi, il famigerato ammmore con tante emme), mentre il cane non riesce a capire perché gli tocchi subirle.
Adesso la cagnolina, che era stata chiamata Priscilla e oggi si chiama Kayne, vive in Inghilterra: è stata adottata e tutto è finito bene. Perfetto.
Solo che, nell’articolo pubblicato su “Lazampa”, si vedono altri video: nel primo, quello che vedete qui sotto, la cucciola viene tenuta in braccio e le didascalie recitano “adesso sta bene”.
Ma come, “sta bene”?
E’ ancora terrorizzata, come dimostra in modo palese la sua mimica facciale: certo, non urla più… ma solo perché ha capito che è inutile. Tocca subire e sperare di essere rimessi giù sani e salvi.

In realtà c’è anche un video nel quale la piccola sembra finalmente a suo agio: è quello in cui interagisce con altri cani, e ogni tanto prova anche timidamente ad approcciare l’uomo.
In questo caso, essendo una scelta sua, la cucciola appare ancora spaventata ma non manifesta più atteggiamenti fobici… anche perché è libera, ha una via di fuga e quindi si sente più tranquilla.
Nell’ultimo video, invece,  viene di nuovo accarezzata (in modo un po’ meno invasivo, per fortuna), e le torna la solita espressione disperata da “cosa mi tocca sopportare”.
Con immancabile didascalia: “Ero una cagnolina che piangeva terrorizzata, ma con un po’ di amore ho ricominciato ad avere fiducia nelle persone e ora sto bene”.
Ma non è vero: non sta affatto bene!
E soprattutto non ha (ancora) alcuna “fiducia nelle persone”: ha solo rinunciato a urlare perché si è resa conto che questo non serviva ad allontanarle le mani di dosso.
La cucciola è molto giovane, è bella tosta (lo si capisce nel video in cui può muoversi liberamente) e spero davvero che supererà, del tutto o in parte, la sua fobia: ma di sicuro la supererebbe molto più in fretta se non fosse ripetutamente sottoposta a quello che per lei è l’ennesimo maltrattamento, ovvero ‘ste cavolo di carezze.
Che un cane può imparare ad apprezzare e a capire per quello che sono solo se ha ricevuto un corretto impriting (o impregnazione, se preferite), una socializzazione come dio comanda e così via: tutte cose di cui Priscilla/Kayne evidentemente non ha potuto godere… e a me sorge pure il dubbio che non abbia subito in passato alcun maltrattamento/abuso, ma che si tratti semplicemente di una cagnetta ferale, ovvero nata e cresciuta senza alcun contatto con l’uomo.
Non posso saperlo con certezza, ovviamente: ma ci tengo a ricordare che un cane fobico non è stato per forza di cose maltrattato.
Può anche darsi semplicemente che non conosca l’uomo e che per questo ne abbia lo stesso identico terrore che ne ha un animale selvatico: terrore che di certo non gli passerà smanacciandolo.
L’amore ci sta, ci vuole, è indispensabile, per carità… ma dovrebbe essere accompagnato da un po’ di etologia, di conoscenza, di competenza.
Magari anche da un po’ di sincerità: e non sto parlando di questo specifico caso, ma di altri nei quali so per certo che il terrore non è stato legato a maltrattamenti, ma al mancato imprinting.
Certo, si sa che l’idea del “povero maltrattato” fa più presa sui potenziali adottanti di quella di un cane ferale: però i due problemi vanno affrontati in modo diverso, e non si fa certo il bene del cane facendo credere ai nuovi proprietari che ne abbia uno, quando in realtà ne ha un altro.
Concludendo: anche a me – come a tutti, credo – è venuto il magone vedendo il primo video di questa cucciola.
Purtroppo a me continua a venir da piangere anche quando guardo l’ultimo.
E mi viene da piangerissimo quando penso a tutti i cani che in questo momento, anche in Italia, vengono “maltrattati a suon di coccole” consolidando la loro convinzione che l’uomo sia una bestiaccia pericolosissima… e a quanti di loro, approcciati diversamente, forse recupererebbero molto più in fretta e senza subire traumi.
Scusate, eh: ma io lo dovevo dire. E adesso sparatemi pure.

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48 Commenti

  1. Lei ha ragione sicuramente, io ho adottato una barboncino da un allevamento lager e ho fatto l’errore del troppo amore naturalmente perché ignorante in materia allora in mezzo a tanto sdegno per le carezze perché non ci insegna come comportarci? Non credo sia meglio lasciarli in una gabbia da polli per sei anni come la mia barboncino. Vorrei solo che viva felice se sa come fare mi aiuti.

  2. Etologia e conoscenza delle problematiche comportamentali del cane sono alla base di Tutto.
    Questo l’ho appreso solo dopo la mia esperienza
    Al Centro Cinofilo Lupo Nero grazie a Daniela Castellani e a tutti coloro che hanno deciso di
    Intraprendere un percorso educativo
    Con il loro cane. Cambiare e mettersi in gioco
    Pronti ad un vero confronto con i nostri amici pelosi
    Non è sempre facile ma farlo ci riporta all’essenziale
    Tematica della conoscenza e del vero rispetto.
    Altro che ammmmmore….qui ci vuole pratica e
    unita ad un attenta osservazione e ascolto ogni
    individuo…umano o canino che sia

  3. ho dovuto bloccare il primo video perchè mi faceva venire da piangere: ma povera bestiola! ok la tizia CREDEVA di fare del bene ma come poteva non accorgersi che il cane era terrorizzato!?!? poteva ad es mettersi a inizio box senza guardarlo e buttargli dei pezzi di wurstel o qualcosa di simile e pian piano arrivare a quando IL CANE si avvicinava a lei e solo DOPO toccarlo quando c’era fiducia, non forzare quella bestiola che gridava di terrore (non avevo mai sentito urli simili da un cane e il mio cane quando si agita e si frustra ad es perchè vede un gatto e non può prenderlo urla tipo maiale sgozzato tanto da far affacciare la gente, ma non fa versi così carichi di angoscia!

  4. Bellissimo articolo. Una conferma dei problemi che ha la mia cagnolina presa in canile e selvaggia in montagna fino a 5 anni almeno….non è valsa ne la veterinaria comportamentista, ne 7 lezione da educatrice cinofila… Ora vado avanti con i consigli della mia veterinaria e qualche progresso lo sta facendo…anche se sono 16 mesi che sta con me ancora trema quando le metto il collarino per la passeggiata in giardino (la prima volta le è uscito il sangue dal naso! mi son messa a piangere ma NON l’ho riportata in canile!!) . Ma è grazie a Giulio, cane tripode di taglia grande, preso 3 settimane prima di lei nello stesso canile, con un carattere SPECIALE che sta facendo il GRANDE LAVORO PER STELLA…

  5. in effetti pure io, che non sono per nulla un esperto ma semplicemente uno che ama i cani (e oltremisura il suo MT), mi sono reso conto che quell’approccio era sbagliato.

  6. Grazie Mille Signora Valeria per i suoi articoli!!!! Mi chiedo come sia possibile che persone che lavorino così a stretto contatto con i cani non siano minimamente a conoscenza dei comportamenti da adottare con loro. Rimango allibita perché davvero con tutti i libri di etologia che ci sono in circolazione ancora sento cose anomale come quando una volontaria del canile mi diceva che se volevo insegnare al mio cane a non fare la pipì in casa gli dovevo strofinare il muso nella sua urina…… ma stiamo scherzando??? Meno male avevo già letto i suoi libri così ho potuto risponderle per bene.

    • Io ho avuto una fortuna sfacciata a trovare le fonti giuste praticamente da subito, per documentarmi, in vista del mio primo cane…io penso a chi va per la prima volta in canile, alla ricerca del suo primo cane….chiede consiglio ai volontari per l’adozione, si fida, ma…senza saperlo si ritrova nel canile “sbagliato”….chi si porta a casa? e soprattutto come fa a contestare quel che gli viene detto, anche se è una immensa cavolata? terribile….
      p.s. questo sito mi è servito tantissimo anche per il corso di obbedienza…grazie al cielo ero finito da un educatore in grado e con esperienza e quel che diceva coincideva con quel che avevo letto qui, su “Ti presento il cane”…altrimenti ero pronta a stampare qualche paginetta….ma altrimenti…altrimenti come si fa?

  7. In linea di principio concordo, fatto salvo che il contesto di salvataggio è tutto un altro paio di maniche. Di questo NESSUNO fa menzione. Se così non avesse fatto la ‘volontaria’, il cane, da li a 7 giorni, sarebbe finito soppresso nel peggiore dei modi possibile. Si tratta del canile di BREASTA in Romania e per chi nn lo sapesse è un Paese dove i cani li ammazzano in modi infami (serve vi dica che gli sparano, per risparmiare il farmaco, la benzina nel cuore?O li bagnano per poi lanciarli su reti elettrificate? O semplicemente li lasciano morire di fame facendoli sbranare tra loro nei recinti dei canili pubblici che invito ad andare a visitare per farsi una vaga idea delle condizioni mostruose di detenzione prima di morire? Io l’ho fatto e mi fermo qui.). Ora, comprendo la sollevata di scudi sul modo di approcciare al meglio i cani (e RIPETO SONO ASSOLUTAMENTE D’ACCORDO)…ma quando si è in contesti che ti consentono di applicare procedure idonee. Potete capire in un canile pubblico dove è già un miracolo che ti facciano entrare (il filmato tra l’altro è stato girato di nascosto). Credo che chiunque di noi pur di toglierlo dalle ‘fini’ descritte violenterebbe il cane ‘toccandolo’ per levarlo da li (e non a caso è un cucciolo) e ‘lavorarci’ poi in un secondo tempo.

    Concordo, invece, sul fatto che un mare di volontari nostrani pur di cavar dai recinti gli animali (e in questo caso si che è giustificato un approccio corretto visto che, seppur vivano di M, c’è il tempo per poterci far ‘qualcosa’), compiono tali scempi per cui al primo affido – anche questo fatto a ‘chiulo’ – te lo riportano indietro (se, nel frattempo, non è scappato nella brughiera).

    • Evi, conosciamo la situazione in Romania e quella volontaria fa – l’ho scritto anche nell’articolo – quello che può e come può. Io non intendevo contestare lei, ma il modo in cui il video viene fatto girare QUI, in Italia, dove la situazione è ben diversa e dove non può passare il messaggio “fate così che fate bene” 🙁

    • io invece non avevo capito questo, o forse non mi ero neanche posta la questione. Mi rendo conto ora che, fermo restando le attestazioni di stima per Valeria ed il suo impegno che avrebbe bisogno di ancora maggiore diffusione, ciò che ho scritto prima può tranquillamente venir cancellato. Ci avevo visto una strumentalizzazione del patimento di questo povero cane, ma mi rendo conto ora che non si trova in quel canile nè nel video, bensì nella “catena di distribuzione” del video in Italia. (Giustamente Valeria penserà: eh, e cosa ho detto io??..scusa, no gavevo capì) Grazie Evi

  8. Io animalista ma come sempre concordo con quanto hai scritto. Per la cronaca quelli del tanto ammmmmore non hanno nulla a che vedere con gli animalisti. Volevo domandare quale fosse la differenza di intervento tra un cane ferale e uno mal socializzato.

  9. Oltre ad un po’ di cultura cinofila qua, secondo me, manca anche il buon senso. Ma ultimamente la cultura cinofila sembra naufragare verso le cinofilosofie new-age iperbuoniste.
    Ho provato in un gruppo a dire che non serve solo “l’ammmmmore” (che non significa che non sia importante) e quasi mi mangiano a suon di “basta l’ammmorrrre” “l’ammmorre fa miracoli” “volete solo cani soldatino” e l’immancabile “non comprare, adotta!” e un altro tripudio di frasi fatte che con la discussione non centravano un tubo. Comunque questa volontaria con poco buon senso, e ancora meno cultura cinofila, lo avrà fatto in buona fede, come saranno in buona fede quelli che condividono questi video, ma così facendo si diffonde un metodo sbagliatissimo!!! Speriamo solo che questa creatura riesca a superare al meglio il trauma e vivere veramente serena.

  10. Il primo video per chi conosce un poco i cani è. ..inguardabile. A quel povero animale mancava solo tentare il suicidio e poi i sintomi della disperazione c’erano tutti. Allo sgambamento ho incontrato una chiwawa che si ostina a voler giocare con Caos .. però appena lui le avvicina il muso per annusarla, lei lancia un “caiiiiinnnn” a non so quanti decibel. ( ovvio, il muso di Caos è grande quanto lei…e manca il resto. La prima volta lui ha fatto un salto indietro con il fumetto sul capo “…@zz… e tu saresti un cane?!)… per poi tornare a cercarlo l’attimo successivo.. ma neppure quel “cain” è così disperato ed acuto come quelli di quella povera bestiolina.
    Ora, sappiamo che studiare costa, che i libri etc etc ed i volontari sono appunto tali. Per fare bene il proprio lavoro, però…. dare ogni tanto una occhiatina ad Internet che ogni tanto qualche cosa buona la fa..sarebbe proprio così impossibile?

  11. Non posso che darti ragione! Ci sono voluti 3 anni perchè la mia cagnolona cominciasse ad apprezzare veramente le coccole. Ed è un golden retriever nata in un allevamento amatoriale serissimo, in un ambiente amorevole! Dici solamente il vero!

    • Anche la mia Panna (jack russell di 4 anni) non ama le coccole. Nata in un allevamento amatoriale fantastico, quando l’ho presa aveva già tre mesi e nessun tipo di problema di socializzazione e già era molto indipendente. Ma molti non capiscono, mi chiedono perché non vuole essere accarezzata e se abbia mai subito maltrattamenti. In tanti hanno nella testa l’immagine del cane che ama essere smanazzato, soprattutto in testa, e non se ne capacitano che a qualcuno non piaccia. Io ho oramai la solita risposta pronta “se avessi una pallina in mano saresti il suo migliore amico..”
      Comunque se necessario per ottenere qualcosa si fa spalpazzare come la frutta al mercato….

      • la gente ormai pensa al maltrattamento x ogni stronzata, è un “clichè” (si scrive così?)..e + virene usato +, sia i volontari disinforamati che lo usano e la gente ci crede in un circolo vizioso, tanto che ormai spessissimo se un cane non vuole farsi smanacciare da chiunque si crede sia maltrattato, ogni cane che uno trova vagare x strada se non ha medaglietta è abbandonato e magari maltratato soprattutto se non è grasso (e pochi bioni samaritani vanno da un vt a controllare se ha il chip così magari delle persone che amano il loroi cane non lo trovano + dopo che è scappato di casa per via di qualche buon samaritano) e se un cane simil-pitbull ha le orecchie recise e è senza padrone “era da combattimento buttato via dopo aver perso uno scontro” (anche se i veri pitbull da fight non hanno quasi mai orecchie recise e i pitbull che combattono hanno evidenti cicatrici anche di vecchia data e non solo simili al pitbull dell’immaginario collettivo oltre a avere un prezzo alto x cui non vengono abbandonati se perdono un incontro esattamente come un pugile non è finito se perde una volta)….

  12. Perfettamente concorde. Purtroppo l’ignoranza è immensa e molte brave persone che vogliono prendersi a cuore questi casi, sarebbero molto più brave persone se cercassero di documentardi e soprattutto di capire un po’ di più.

  13. Me ne ero accorta io (avevo visto il video tempo fa)…quelle urla sono strazianti (e che rabbia a saperne il motivo)…il problema è sempre lo stesso: no al volontariato senza competenza, soprattutto quando si parla di esseri viventi. mi sorge un dubbio…quanti cani entrati al “canile” (in generale) sono stati rovinati in buona fede dai volontari? (cuccioli,ma non solo…)…chissà quanti “casi” risolvibili con poco siano peggiorati dall’incompetenza…senza volerlo…poveri cani…

    • p.s. discorsi come “ma siamo pieni di cani”, “i volontari non possono pensare a tutti”, “vieni a visitare i canili e vedrai”…”non è colpa dei volontari se arrivano cucciolate senza genitori”….io non li posso sentire…perchè non giustifica il non sapere le basi….nel caso del video non serviva mica FARE QUALCOSA…ai trattava semplicemente di NON FARE….per esempio…(parlo di chi agisce in buona fede…)….

      • concordo e le associazioni animaliste (e parlo di loro perchè solo loro le + vicine ai canili rispetto ad ed altre categorie cinofile) al posto che spendere soldi a girare spot contro l’abbandono che NON SERVONO A UN CAZZO, ma costano molto potrebbero non dico (sarebbe fantascienza) far fare corsi di base ai volontari ma almeno stampare dei libricini da dare a ogni volontario del canile e magari anche ai potenziali adottanti che spieghino l’ABC del comportamento canino e come comportarsi nei casi + frequenti.

  14. Ho visto il video tempo fa su un sito (BuzzFeed)…e…sarò cattiva, ma continuavo a pensare:”Dai, cagnina, un bel morso, staccagliele, ste due ditine, dai…”

  15. passi la volontaria che non sa non vede non capisce – e son d’accordo con chi accetta a malapena pure questo- ma c’era qualcuno che stava filmando e quindi guardando/vedendo le condizioni di questo povero cucciolo ed è andato avanti a filmare come se niente fosse! Penso che il video, purtroppo, sia stato girato proprio per far maggior presa, come dice Valeria, e questo è veramente vomitevole. Ho visto incompetenza, presunzione ma soprattutto l’arroganza del più forte, se il cane avesse morso voglio ben vedere se la tipa continuava a spupazzarsela… Posso solo sperare che questo povero piccolo cane e con lui tanti altri trovino sul loro percorso affetto e competenza. Per quel che riguarda noi: Valeria, dobbiamo trovare il modo di farti tornare in televisione; solo la tv, lo dico con tristezza, ha la forza di raggiungere la massa e di far passare i tuoi preziosissimi interventi. Noi che ti leggiamo usualmente possiamo non sapere come si dice una cosa o come si chiama l’altra, ma abbiamo tutti una sensibilità e conoscenza sufficiente per distinguere tra le coccole e questi soprusi

  16. Il primo video è veramente straziante, non so cosa sia preso a quella volontaria!
    Sono volontaria in un canile che purtroppo ospita cani simili, completamente terrorizzati; alcuni si rinchiudono nel loro mondo annullandosi e sperando di scomparire, altri cercano di cacciare gli umani abbaiando e ringhiado.
    Posso dire che con loro non ci comportiamo assolutamente in quel modo e siamo costantemente guidati e consigliati da educatori cinofili.

  17. D’altronde, quotidianamente in, la pagina ufficiale di FaceBook dell’ENPA pubblica annunci di cani in cerca di “casa”, e i toni sono sempre, immancabilmente, tra la tragedia Greca classica ed il moderno melodramma partenopeo. La gente non si commuove per i fatti e le descrizioni oggettive, si commuove per la presentazione, le paroline struggevoli, i gattini, i filmati del formato “incredibile trasformazione di e le foto pucciose. Aggiungiamo a questo il fortissimo istinto umano di antropomorfizzare tutto ciò con cui entriamo in contatto, e quindi di applicare all’intero universo le nostre categorie mentali e di presumere che ciò che piace a noi piace anche al resto. Ecco spiegati molti di questi comportamenti, pur adottati in buona fede.

  18. E’ bene che periodicamente si ripetano certi concetti perchè anche chi è più attento e abbastanza informato può cedere all’ istintiva tenerezza dimenticando che i linguaggi sono molto diversi e l’ equivoco è in agguato da entrambe le parti ma a loro fa più male.

  19. Afra non guaiva (più? non lo so) quando l’abbiamo conosciuta… ma per il resto mi sembra di rivederla nell’angolo della stanza dove viveva in canile. Anche se devo dire che non le ho mai visto fare ‘trattamenti’ di questo genere da parte dei volontari. Anche perché devo dire di averne conosciuti diversi con una cultura cinofila di tutto rispetto.
    Dal canto mio non ho mai insisto particolarmente nel volerla smanacciare a tutti i costi. I primi segni di gradimento al contatto sono arrivati dopo diversi mesi. La ricerca del contatto da parte sua, evidente e sfacciata, dopo due anni buoni. Dopo tre anni e mezzo che è con noi, le persone da cui si fa coccolare con piacere si contano sulle dita di una mano. E rimane ancora spazio…

  20. Sono sconvolta, come faceva quella volontaria a non capire che stava terrorizzando la cagnolina con quell’approccio invadente? Quella volontaria mette all’angolo una cucciola traumatizzata e le impone una manipolazione fisica impedendole di allontanarsi. Non bisogna essere dei grandi cinofili, basta un minimo di logica e sensibilità per capire che una situazione tanto drammatica richiede un lavoro lungo e un avvicinamento graduale

  21. Io mi alzo e applaudo te Valeria, se tutti insegnassero e spiegassero così, con chiarezza, semplicità e ironia, (giornalai compresi), forse anche le sciuremarie delle sciuremarie, apprenderebbero qualche cosa. Pensa se la povera cagnetta si fosse rivoltata e l’avesse morsicata…Il video è straziante e ai bastardi che riducono un esserino in quello stato, gli auguro di trovarsi prima o poi in una situazione peggiore!

  22. Grazie per l’articolo. Stiamo decidendo con mio marito l’acquisto di un cane e per capire se saremmo stati realmente in grado di gestire un cane, ho deciso che la scelta migliore per scegliere, fosse quella di leggere libri, forum e articoli vari. Ho scoperto un mondo e ti ringrazio.
    Ho tantissimi amici che hanno cani e che indubbiamente amano, ma ho notato che sono i primi a girare questi video. Capisco quanta ignoranza ci sia sull’argomento e quanta voglia di considerare il cane come un vero e proprio essere umano, con la stessa capacità cognitiva.

  23. Mi credete che, da sciuramaria fatta e finita quale sono, ho pensato la stessa cosa quando ho visto quel video?? Un cane così terrorizzato l’avrei avvicinato al massimo con bocconcini, mai con le carezze, almeno all’inizio!!

  24. Sul primo video siamo tutti d’accordo, è straziante ed è assurdo continuare a toccare un cane che strilla in quel modo. Andrebbe fatto un percorso molto diverso, e questo è fuori discussione.
    Però non so, negli altri video non mi sembra così terrorizzata. In quello dove è in braccio sembra sì un po’ schifata dal fatto di essere abbracciata (cosa normale), ma non proprio spaventata, scodinzola pure un po’.
    E in quello dove è libera con altri cani, oltre a giocare con loro, sembra voglia giocare anche con l’umano/a, si avvicina e non scappa dal contatto, ai miei occhi da sciuramaria sembra pure che un po’ se lo goda. Certo, è sempre diffidente e ha evidentemente bisogno di un percorso per recuperare la fiducia e diminuire la paura, però…
    Poi io sono ignorantissima e sicuramente degli occhi esperti come quelli di Valeria “vedono” molto meglio dei miei, però un po’ di dubbio mi è venuto…

    • Quella cagnoletta ha una tempra altissima per questo nel terzo video è in grado comunque di giocare e di avvicinarsi agli umani seppure con diffidenza, da notare infatti che all’approccio con l’umano tiene la coda vicino alla coscia e le “chiappe strette” come le chiamo io, cioè con il bacino che va verso il basso. Nel primo video viene sottoposta a flooding anzichè desensibilizzazione e/o controcondizionamento, nel secondo video lo scodinzolio è nervoso e non allegro, i segnali del cane è sempre bene leggerli “a gruppi”. Le orecchie indietro, la bocca chiusa, lo sguardo palesemente preoccupato con occhi che si muovono rapidamente e pupille dilatate anche il collo mi sembra rigido anche se si vede poco, lo scodinzolio quindi è decisamente nervoso e non felice.
      Detto questo sono abbastanza convinto che quella cagnoletta si riprenderà del tutto o quasi dalle sue paure ma di certo non grazie all’AMMMMMORE ma grazie alla sua tempra indubbiamente alta.

      • Grazie per i chiarimenti! Sicuramente come dici avrà una tempra molto alta. Spero sinceramente che si riprenda davvero e le auguro tutto il bene del mondo!

  25. Ma io dico, porco giuda, ami i cani? vuoi fare il loro bene? leggiti un cavolo di libro ogni tanto, anche il libro del peggior cagnaro avrebbe qualcosa da insegnare a gente che approccia in questo modo un cane fobico. Che rabbia….
    Mi accodo alla sequela di grazie a Valeria per l’impegno che mette nel diffondere conoscenza cinofila.

  26. ho letto l’articolo sulla disperazione appresa, andrebbe stampato e spedito a tutti i canili e tutte le associazioni di volontariato

  27. Hai fatto bene a scrivere questo articolo.
    Ma appena senti un cane urlare in quel modo non ti passa minimamente per l’anticamera del cervello l’idea di fermarti dal toccarlo!??!? A me verrebbe subito da ritrarre la mano.. che magone davvero..

    Per il resto, parole sacrosante ..

  28. 3.. 2.. 1.. Via ai commenti “sono tutte caxxaté, quello é amore vero!!111!!!”
    cavolo il video….. Il primo mi ha fatto quasi senso… Non, ho mai sentito un cane guaire urlare in questo modo..

    • Io sì, purtroppo… ne è passata una in rifugio che era esattamente in queste condizioni! E mi ha dato non poco filo da torcere soprattutto quando, in seguito ad un mezzo alluvione che allagò il mio rifugio, si trattò di prenderla dal recinto per metterla in salvo. Eravamo in tre volontarie a cercare di farla entrare in un trasportino, sotto la pioggia battente e lei che non ne voleva sapere di entrare in quel trasportino e strillava come quella del video che sembrava davvero la stessero scannando! Alla fine la ‘forzatura’ di cui parla Valeria l’ho dovuta mettere in atto: si era infilata in una cuccia e non avendo altre alternative per poterla stanare ho infilato tutta la cuccia con lei dentro un sacco grande di tela. Quando si è tranquillizzata un poco ed è uscita dalla cuccia l’ho tolta (la cuccia, sempre sotto la pioggia battente e in mezzo al fango) e lei ha ricominciato a strillare e a dimenarsi al punto che nei suoi movimenti è andata a sbattere contro un albero e si è spaccata un dente! Aveva tutta la bocca insanguinata! Poi è riuscita a liberarsi ed fuggita! Non sono più riuscita a trovarla… Non mi è mai capitato un cane più selvatico di questa cucciola, aveva solo due mesi e sembrava indemoniata! L’ho ritrovata qualche mese fa nei pressi del rifugio (era sicuramente lei, l’ho riconosciuta dal manto particolare e da un orecchia che teneva in un certo modo) insieme ad altri cani. Ha formato il suo branchetto, la sua famigliola e sembra molto più serena di quando era qui in rifugio dove era perennemente nascosta ed era difficilissimo anche darle i farmaci per sverminarla e farle qualche cura. E’ stato un fallimento, lo so, ma a volte mi chiedo chi sono io per negare ad un cane la vita che desidera vivere, perchè devo tenerlo in gabbia, per quanto sia una gabbia di 50 metri quadrati ( i miei recinti hanno questa misura più o meno tutti e ospitano massimo 3 cani e solo per la notte, di giorno sono liberi di girare dove vogliono, anche lei lo era) se non ci vuole stare… perchè devo addomesticarla se domestica non lo vuole essere… So che molti mi contesteranno, ma io parto dal rispetto per il cane, ti rendo domestico, o meglio ti aiuto a diventare domestico se è quello che desideri, se la mia vicinanza, il rapporto con me, non ti fa paura, viceversa ti lascio libero di vivere la vita che preferisci, anche se non è quella che vorrei per te. Sbaglio? Mi piacerebbe confrontarmi, qualora dovesse ricapitarmi una situazione del genere…

  29. Nel secondo video la coda distesa che accenna anche un timido scodinzolio non significa niente? Il muso esprime chiaramente il “mettimi poi anche giù”, ma la coda non mi sembra esprima paura, interpreto malissimo?

    • Segnale calmante. Come quando il cane è stavolta a terra e vedendosi l’umano minacciosamente chino su di lui nella sua missione implacabile di dare ammore si abbassa quasi pancia a terra, tira indietro le orecchie, a volte si lecca il naso e scodinzola rasoterra: “non ho fatto niente e sono innocente oltre che innocuo.. non farmi del male per favore”.

      • L’avevo visto ma con la coda in mezzo alle gambe, come si intravvede nel primo video. Con la coda distesa non l’avevo mai associato ad un segnale calmante

        • Non so dirti quanto sia distesa perché non vedo benissimo. Ma non è necessario che si trovi in mezzo alle gambe per essere un segnale calmante, pur essendo naturalmente bassa. Dovresti osservare, magari fermando il video in quel momento e poco dopo che la cagnolina accenna questo scodinzolio, subito dopo distoglie lo sguardo dalla direzione in cui arriva la seconda persona di cui si vede solo la mano che le tocca in muso… più che solo la coda, dovresti guardare tutto l’insieme.. Guardando solo la coda non mi verrebbe subito da dire che è nervosa. Se non fosse che il 90 % dei cani che io conosco, tranne alcuni cuccioli ma compresi molti altri, si innervosiscono in modo palese per il semplice fatto di essere presi in braccio.

  30. no…non sempre basta l’ammmore ma speso l’ammmore viene s ambiato per incapacità mentre il contrario per serietà. Troppa cultura cinofila sopratutto da parte di persone che fanno del “cane” il loro obiettivo primario, distoglie da quella giusta dose d’amore che serve. E come ho letto in un altro articolo della stessa Valeria Rossi, con queste diatribe “i volontari di diverse associazioni si scannano tra loro in una guerra tra poveri che ci allontana dai veri obiettivi”

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