domenica 17 Marzo 2024

Oltre alle facce buffe… c’è di più

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Premetto che questo non vuol essere un articolo con alcun senso denigratorio nei confronti degli altri cani, così abbiamo tutti l’anima in pace. Tengo anche a mantenere l’anonimato, per motivi strettamente personali.

Nel corso della mia vita, ho sempre avuto cani. Ci sono nata, ci sono cresciuta, ne ho pianto le perdite e le separazioni. Sì, separazioni, avete letto bene.
Non perché li abbandonassi in giro come fa quella parte di società malata che noi ci ostiniamo a definire “umana”, ma perché ne ho avuti molti anche in affido.
Che vi posso dire? In famiglia li amiamo.
Facciamola breve:  vado via di casa, mi trovo un lavoro di cui non mi lamento, riesco a trovare una sorta di stabilità in un mondo strano come quello in cui viviamo ora, ma mi accorgo che la mia vita è vuota. Decido quindi di prendermi un cane. Ma questa volta sarà diverso, sarà un cucciolo con cui mi voglio confrontare, un cucciolo da tirar su da zero, un cucciolo mio, un cucciolo di cui gioire e con cui arrabbiarmi ogni giorno (e credetemi, è così). Avevo già avuto a che fare con le responsabilità che dà un cane, sia chiaro… ma mai così.

cucciolodobArriva quindi a casa un tenero e paffuto cucciolo di Dobermann con tutto quello che ne concerne: disastri, pigolii, vediamo chi ha la testa più dura, stai fermo, vieni qui, molla questo, sputa l’altro, le ciabatte no, tira subito via il naso dalla spazzatura! e via discorrendo.
Il cucciolo cresce, diventa più “maturo”  (per quanto noi proprietari di Dobermann possiamo intendere la maturità di un cane del genere, diciamocelo), otteniamo buoni risultati nel campo dell’addestramento di obbedienza e difesa e così procedono le nostre vite assieme.
A questo punto direte: “E allora? Checcefrega della storia della sua vita?”
Ebbene, qui arriva lo scopo del mio articolo: quello che ho scritto e sto scrivendo è un omaggio.
Un omaggio ad ogni singolo proprietario di uno o più dobermann, un omaggio agli allevatori, un omaggio a chi si è innamorato di questa razza meravigliosa ma che ancora non ha avuto modo di accogliere nella sua casa o che forse non avrà mai per una serie di motivi.
Non ne abbiano a male i proprietari di altri cani, io in prima persona li amo tutti (come ho già detto, tenendoli in affido anche solo temporaneo, ho avuto modo di legarmi ad ognuno di loro), tuttavia nel Dobermann ho trovato quel qualcosa in più che nessun altro cane mi ha mai dato.
Questione di feeling? Probabile.
Non tutti sono adatti a questa razza, tenetelo bene a mente.

dobycorrDobermanisti, quante volte vi siete trovati in un’area cani col vostro bestione sparato ai mille che investe qualunque cosa trovi sul suo cammino (da cani a persone)?
E quante volte il vostro cucciolone (perché sì, si tratterà di un cucciolo anche quando avrà 12 anni suonati) si è stampato contro qualcosa o è capitombolato perché correva troppo forte e quindi guardare dove mettere le zampe risulterebbe un lavoro faticosissimo?
Allo stesso tempo, però, si è trasformato nel cane più disciplinato del gruppo portandovi la pallina che avevate appena lanciato a due millimetri dai vostri piedi. Oppure magari gli avete detto “siedi” o “sitz” e lui a mo’ di soldatino ha eseguito e con la sua espressione da super concentrato (ovviamente non seria, quando mai è serio?) si è messo a fissarvi in attesa di ordini.
Il più delle volte, tuttavia, ci siamo sentiti dire dagli altri proprietari che il nostro cane era un matto (in senso buono, non ritiriamo fuori la vecchia storia della pazzia a 7 anni che è già trita e ritrita. E poi comunque sti cani son già fuori di testa…), che non ragiona, che chissà cosa combina dentro casa. Ci siamo anche sorbiti interi sproloqui di paragoni tra il nostro cane e il loro, che è sicuramente più posato, tranquillo e rispettoso degli spazi altrui.
Dico io: ci vuol ben poco! Sappiamo tutti che il dobermann  non cerca il contatto, ma direttamente una fusione chimica col proprietario – d’altronde perché occupare un intero divano se si può stare appiccicati?
Ma questo gli altri spesso non lo sanno. Io uso come termine “gli altri” ma è puramente personale, ovvero in base alle persone che ho incontrato in questi anni.

dobycorsaNon lo sanno, o tendono a ignorare la vera natura dell’enorme cane nero o marrone focato che galoppa a tutta velocità nella loro direzione per acchiappare quella stramaledetta pallina che il suo proprietario continua a lanciargli. Vedono il cane scemotto, che fa le facce buffe, che li fa ridere e ammirare con stupore quando esegue i comandi.
Dal mio punto di vista, però, perdono tante sfaccettature di questa razza… e anche se provi a spiegargliele o le ignorano o tendono sempre e comunque fare i paragoni con i loro cani. E per l’amor del cielo, è tutto normale, lo fa chiunque.
Il mio discorso ripeto, non vuole essere una critica ma un omaggio… e anche un tassello in più per tutti i proprietari di altre razze che nelle aree cani o in qualsiasi altro luogo hanno incontrato un dobermann e si sono fermati.
Perché fondamentalmente noi dobermanisti siamo un po’ così, come se conoscessimo un segreto e non lo condividessimo con nessuno eccetto che con altri proprietari di dobermann. Quando altri ridono delle adorabili scemate dei nostri cani, ci guardiamo e sorridiamo perché sappiamo che c’è qualcosa in più oltre a tutto quello che si vede da fuori. E non solamente un cane che da pazzoide passa a uno dei difensori più temibili e coraggiosi. C’è qualcosa di ancora più profondo in quello sguardo regale e allo stesso tempo, passatemi il termine, da “paraculo”.

dobbuffiMi rendo conto che questo, più che un omaggio, è un invito. Un invito a una maggiore attenzione ai gesti di qualsiasi razza di cane o qualsiasi meticcio.
Io ho usato il dobermann perché è il mio cane, ma vale anche per tutti gli altri. E’ proprio questo il bello, saper ascoltare e saper vedere.
Un cane non è mai solo un cane. Un cane che ha un rapporto stretto col proprietario a livello di gioco-addestramento e chi ne ha più ne metta, è un cane realizzato.
Solo allora potrete definire tutto questo un legame. C’è chi come me e altri ignora le prese in giro, anche se non offensive ma divertenti, e i continui paragoni, perché semplicemente sa, ma c’è anche chi non apprezza tutto questo… e allora certi valori si perdono.
Ho visto gente litigare su qual era il cane migliore. E’ anche un invito a rapportarsi tra padroni, non solo a ridere di cosa fa uno o cosa fa l’altro. Ci sono già abbastanza dispute su questo pianeta e ben peggiori. Il cane migliore del mondo non esiste, ma ogni cane è il migliore per il suo padrone. Io ne ho avuti quindici, di migliori. Tutti vissuti, tutti amati (e un po’ viziati).
Dopo tutto questo discorso sarei un po’ ipocrita a non elogiare il mio dobermann, no?  Mi limito a dire che condivido la vita con un cane che è devoto fino alla fine dei suoi giorni, una sfida continua, un insegnante di vita. Nobile, coraggioso, divertente. Un protettore formidabile, ma prima di tutto un Amico.
Elogiate i vostri cani e tenete sempre a mente che per tutti il proprio cane è qualcosa di più.
Scopriteli e non voltatevi dall’altra parte quando un peloso ha bisogno di qualcosa, che possa essere una trasfusione, un affido temporaneo, un’adozione o una segnalazione a chi di dovere perché maltrattato.
Sappiate guardare oltre. Buona vita.

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14 Commenti

  1. ho sempre avuto cani…ora ho avuto il piacere e l onore di avere 2 cani tra cui una dobermann marrone e una border collie da lavoro!!!!OK VITA PRIVATA FINITA AHAHAH

    non avrei mai immaginato che il doby potesse avere un intelligenza e sensibilitá così spiccate…è un cane particolare testardo come un mulo ma dolcissimo!!!ADORA essere guidato altrimenti va in stress…come del resto tutti i cani dovrebbero conoscere il proprio ruolo!!!potrei stare a parlare x ore io la adoro come del resto anche l altra ESAURITA DEL BORDER..LINE

    • Realmente la Dobermann in questione è la mia Sissy…..ma da un anno a questa parte…..momento in cui siamo andati a convivere, c’è stato un cambio di cani, ovvero la Dobermann che aveva più bisogno di polso, è diventata di mio marito e la Border Colli che aveva più bisogno di coccole è diventata la mia!!! Be’ non posso negarvi che sono follemente gelosa….LA DOBERMANN È LA MIA SISSY! ! ! 😛

  2. Lui è stato un dobermann nevrile e non tanto facile da gestire…ma mi manca moltissimo, perché è vero, un Dobermann va vissuto per capire com’è.

  3. Aaah dobermann.. Quanto mi piacciono, quanto ne sogno uno, sono anni che penso che questa sia la razza giusta per me, e quando leggo articoli come questo non posso che esserne più convinta! È vero che non è un cane per tutti, l’ho capito da quelli che ho conosciuto in prima persona anche se non erano miei. Però secondo me con le giuste accortezze può essere un cane per tanti, intelligente, sensibile, dolce e giocherellone com’è.

  4. Che lo dica io …. non dovrebbe stupire, considerando che ho ammorbato questo sito con le mie dis-avventure/avventure Cao(s)tiche.. in pratica da che è con me ( ed è il terzo: sò de coccio, sò ) ma è vero. Il Dobermann non è per tutti.
    Anche quelli meno ” accesi” … tipo la mai seconda, troppo “signora” persino per tirare al guinzaglio ( cosa che non le ha impedito di tentare il suicidio gettandosi da un ponte alto sei metri perchè si era ricordata di aver visto un gatto da quelle parti ) che quel che voleva dalla vita era prevalentemente una lunga passeggiata lungaaaaaaa ma poi dov’è che è il divano? sono impegnativissimi. Perchè il vero nome del dobermann, anche per Caos che è un doberbodermann, è BOSTICKmann. Cane colla, perchè cozza non rende.

    Per cui, se non sei disposto ad avere il cane accanto a te anche sotto la doccia, se per te il cane ha bisogno del giardino, e più grosso è il cane, più grosso il giardino ( Caos mi guarda con il fumetto in testa: e secondo te lì io cosa ci dovrei fare? Ti spiace se mi spaparanzo nel metro che sta fra il cancelletto d’ingresso ed il portone? Perchè è lì che passa la gente, e sia mai che il gatto del vicino provi a saltare la rete…e poi nel giardino tu sei troppoooo lontana…) ecco, prendetevi un altro cane.

    Che poi, e concordo con l’articolo, ogni cane è il “cane migliore del mondo”, anche se è un vero cane di razza nato da un chihuahua ed un pincher nano ( i genitori sono di razza, sa? ) per il suo proprietario , purchè anche se sciurmario o sciuramaria, effetivvamente lo ami.
    Ne ho avuti anche io di altre razze, arcobaleno e non. Tutti meravigliosi, tutti amati, anzi amatissimi. Ma se provi un dobermann, difficile che poi tu voglia un altro cane. Perchè lui è un cane che più che vivere CON te, vive DI te, che senza il rapporto simbiotico con il suo umano va in crisi d’astinenza… certo, per questo è impegnativo, quasi totalizzante, di porta a domandarti “machica###omelhafattofare!” ogni qualvolta che stai mangando, potando le piante, cercando il giornale, e lui , visto che sei distratto, viene a darti le nasate sotto al gomito … con lui bisogna giocare, portalo fuori, educarlo.. cercare di impedire che si inghiotta le palline da tennis, gli occhiali della nonna, i gatti dei vicini…. ma senza di lui, accipuffola, che vita noiosa!

    • La mia prima dobermann, ormai oltre 18 anni fa, aveva le orecchie integre portare proprio come il tuo cane ( peraltro bellissimo) ! Sapessi quanta gente non la riconosceva per dobermann , riempiendola di coccole, salvo poi saltar via impaurita quando specificavo la razza.
      Al che a me prendeva prima da ridere alla smorfia che appariva sui volti dei vari personaggi, poi mi saliva ‘na rabbia galattica.Spesso me ne uscivo dicendo ” era un dobermann anche un minuto fa. E se non le ha staccato la manina allora, perchè secondo lei lo dovrebbe fare adesso?! Gli sciocchi poi, manco san di qualcosa! “

  5. I dobermann sono tra i cani più belli ed eleganti (secondo me), soprattutto da quando hanno orecchie e coda integre.Complimenti per l’articolo, e anche per avere sottolineato che è importante scegliere un cane con consapevolezza, anche se non so quanto serva a chi non vuol sentire(oggi l’allevatore dei miei due cani mi ha raccontato che gli hanno restituito un cucciolo perchè…”fa la pipì”!!! , e pensare che fa il terzo grado prima di separarsi dai suoi cani ..mah

  6. che bell’articolo!! Però insisterei un pò di più sul concetto
    “Non tutti sono adatti a questa razza, tenetelo bene a mente”
    E’ una razza impegnativissima, oserei dire totalizzante…non sono certo cani per chi il cane non lo vuole “vivere”, ma prendere e mettere lì, tra giardino e divano.
    Io ne ho due, entrambi maschi ed entrambi da lavoro (sì,mi piace soffrire :-D), e ogni giorno tra esercizi gioco e coccole mi sembra di avere un lavoro part time. I Dobermann non sembrano neanche cani, ma una specie animale a sé…..però quando ti guardano con quelle facce, come fai a resistere?

    • io “Perfezionerei” la dicitura “Non tutti sono adatti a questa razza, tenetelo bene a mente”, con:
      “Vivere con un Dobermann (rigorosamente in casa con te, altrimenti non ci vivi e ti perdi il meglio – ndr) E’ UNO SPORT bello e buono e nemmeno cosi leggero!”
      C’e il calcio , il Judo, il Volley, il Rugby, … , il Dobermann.
      “Tenetelo bene a mente!”

      5 km di passeggiata (ma si, anche con con bei tratti di corsa), servono a scaldare il suo motore; poi al rientro vi guardera’, voi madidi di sudore e lui saltellante e sorridente (letteralmente!), con con una espressione inequivocabile che dice: “Ooh!.. ora a che gioco giochiamo?” .. e state sicuri che Vi fara’ giocare; che lo vogliate o no… lui giochera’ con voi!”.

      Poi per riposarvi potrete anche andrete in palestra a fare una qualunque attivita estrema a scelta, ormai vi fara’ una baffo!

  7. Ieri sera mi sono trovata a consolare mia sorella: lei e il suo compagno (soprattutto lui) hanno un doby di 15 anni che sta mostrando ogni giorno di più il lento e inesorabile declino con tanti piccoli e anche grandi segnali. Ieri sembra proprio il giorno in cui avrebbero dovuto prendere una decisione finale e dolorosa, poi inaspettatamente e inspiegabilmente si è ripreso e sembra che ancora per un po’ resterà con loro. Sono entrambi consapevoli del fatto che non potrà durare ancora a lungo, ma non se ne danno pace. Mia sorella mi ha raccontato di aver visto il suo compagno, uomo rude, sgamato, smaliziato che non si meraviglia davanti a nulla, orso e lupo allo stesso tempo, piangere come un bambino alla prospettiva di dover salutare per sempre quello che è diventato un compagno di vita, che vive in simbiosi con lui, che è una cosa sola con lui. hai ragione i doby sono così: caciaroni, eterni bambinoni, paraculi, ma all’occorrenza sanno quello che sono.

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