domenica 17 Marzo 2024

Accoppiamento cani: come demolire il lavoro degli allevatori

Dello stesso autore...

Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

di VALERIA ROSSI – Mi arriva una segnalazione su Facebook, condita da faccina infelice, che mi segnala un sito commentando, esattamente come ho scritto nel titolo: “Ecco come demolire il lavoro di noi allevatori“.
No, il link non ce lo metto (tanto, volendo, lo troverete facilmente), perché non vorrei proprio rendermi “complice” di questo modo superficiale e raffazzonato di cercare partners per gli amici a quattro zampe.

cucciolata3Attenzione: non è il “concetto” che trovo sbagliato. Gli annunci di cani disponibili per monte sono sempre esistiti e sempre esisteranno. Non è neppure il fatto che stiano su Internet: anzi, poteva essere una bellissima occasione per far conoscere il proprio cane a persone interessate.
E’ il “modo” in cui è stato realizzato il sito, che mi ha proprio deluso: perché i campi da compilare sono davvero pochi e forniscono pochissime indicazioni.
Nome, razza, sesso, pedigree (SI/NO, fine). A parte il fatto che molti evidentemente fraintendono e mettono il proprio nome invece di quello del cane (spulciando gli annunci presenti ho trovato un rottweiler maschio che non credo si chiami davvero Eleonora, e un PT maschio che dubito si chiami Flaminia…), restano due indicazioni in croce; razza e sesso. E poi la tragedia del pedigree che può esserci o meno, chisseneimpippa.
Ma anche ammettendo che scegliessimo l’opzione “solo cani con pedigree” (è possibile)… che informazioni avrei da un semplice SI?!?
Ce l’ha, evviva evviva. Ma magari lo vorrei pure vede’. Magari vorrei essere certa non sia il fratello o il padre della mia femmina. Magari mi interesserebbe sapere se è stato lastrato per la displasia di anche e gomiti, e con che risultato.
Non è che chieda la luna, eh: giusto quelle due cosette in croce che potrebbero farmi (o non farmi) contattare il proprietario per avere poi informazioni più approfondite. Ma con quelle che mi danno sul sito, ne so meno di quanto saprei fermando la Sciuramaria cane-munita al parchetto e chiedendole se le piacerebbe che i nostri cani “si fidanzassero”.
Passando alla parte descrittiva del sito, laddove spiegano il significato dell’accoppiamento partono pure bene…

I cani che già possiedono questo documento rappresentano la purezza della razza di appartenenza (la quale può avere comunque alcune varianti – anche i cani di razza pura possono avere caratteristiche differenti come robustezza ecc..) ma, grazie alla discendenza documentata, riescono a dare delle garanzie ulteriori per scongiurare eventuali malattie ereditarie. Non che i cani cosiddetti “di razza” siano immuni da qualsiasi forma di malattie. Anzi, alcune razze pregiate sono molto delicate e facilmente soggette a problemi di varia natura.

L’ultima frase è un po’ discutibile, visto che sono gli esseri viventi ad essere soggetti a problemi di varia natura… ma potremmo anche glissare. Invece la frase successiva inizia in modo sacrosanto (“I cani che non possiedono il pedigree non devono comunque essere considerati “razza inferiore”. Sono solamente animali la cui discendenza non è documentata)… ma poi finisce malissimo:

Molti proprietari di questi animali domestici non sono interessati all’alta genealogia ma solo alla compagnia. Cani senza pedigree possono essere comunque molto belli e sani. Per questo motivo molti proprietari tendono a farli accoppiare.

cucciolata4Ecco… “tendono” mi sarebbe anche stato bene: ma mi sarebbe piaciuto che subito sotto si spiegasse perché ‘ste cucciolate ad capocchiam nun s’hanno da fare, né ora né mai.
Invece no: non una parola sull’importanza della selezione, zero assoluto sui controlli delle patologie genetiche, men che zero sull’importanza del carattere. I proprietari “tendono” a far accoppiare i cani a casaccio e questo sito li aiuta a farlo, inserendo tranquillamente i dati di cani senza pedigree definiti “di razza” X o Y (ricordiamo che è un illecito…).
Insomma, un bell’esempio di disinformazione cinofila, condito da alcune altre perle come quelle che si trovano nella sezione “Perché (nome del sito)”. Tipo: “Puoi realizzare il tuo sogno di avere uno o più discendenti del tuo cane” (e perché questo dovrebbe essere un sogno a prescindere? Se il mio cane fosse malato, o schizzato, o lontanissimo dallo standard  di razza… avere dei suoi discendenti magari sarebbe un sogno per me, ma un incubo per chi si ritrova in mano quei cuccioli!). O peggio ancora: “Se il tuo cane è di razza pura puoi pensare di trarre guadagno dalla vendita dei cuccioli che non tieni per te“... che è una cosa al limite dell’istigazione a delinquere!
Perché dico questo? Semplice: perché sui cani si guadagna solo se non si spende. E “non spendere” significa non fare nulla di tutto ciò che serve per avere una cucciolata sana, tipica e di buon carattere.
Gli allevatori guadagnano qualcosa (poco, ve l’assicuro) perché hanno già pronta tutta la logistica (sala parto, recinti, spazi per i cuccioli ecc.); perché gli stessi riproduttori, una volta testati per le malattie genetiche, si possono accoppiare più volte senza bisogno di ripetere i test e di conseguenza le spese;  perché hanno sconti di un certo spessore su pappe, antiparassitari, vaccini e affini.
Un privato che fa la sua unica cucciolata, se volesse seguirla davvero BENE, spenderebbe una cifra tale da costringerlo, solo per rientrare nelle spese, a vendere i cuccioli a millemila euro l’uno: e ovviamente nessuno andrebbe a comprare cuccioli da millemila euro da un illustre sconosciuto, quindi gli resterebbero tutti nelle corna.
L’unico modo per guadagnare su una cucciolata privata è ignorare completamente tutto ciò che potrebbe garantire il benessere dei cani.
Non si scappa.
Per questo spingere i privati a fare cucciolate è davvero irresponsabile e gravissimo.
Ed è un vero peccato che si sia persa una buona, possibile occasione per rendere un servizio utile trasformandolo in un servizio per sciuremarie che non hanno proprio idea di cosa sia la cinofilia.

Nella stessa categoria...

43 Commenti

  1. Perchè l’enci non divulga informazioni pubblicitarie sul pedigree in tv o radio ? perché non fa i pedigree da pet?? e non da la possibilita agli allevatori che hanno cuccioli da compagnia di venderli a 2 soldi senza il rischio che i privati li possano utilizzare come cani riproduzione? mi sa tocca fare una petizione …

  2. ‘ulitma frase però mette come scontato che il privato deve per forza guadagnare, o fare un pessimo lavoro!!.. esiste anche chi lo fa semplicemente per amore per la razza del proprio cane e perche piace fare le cose fatte bene! Andare fare expo e valorizzare suo cane con lavoro e successi selezionare bene il accoppiamento e forse poi fermarsi a una cucciolata esiste anche nel privato!.. molto probabilmente si tiene uno dei suoi cuccioli e i altri vengono venduti certamente su prezzo come forse anche i altri vengono venduti.. e si perde un bel sacco di soldi.. ma se a me invece di andare in vacanza piace farmi expo fare prove di lavoro, e spendere mio tempo con mio cane , oltre di vedere nascere e crescere i miei cuccioli seguirlo poi nella loro vita ( visto ho solo pochi da seguire di certo non lo perdo di vista,) saranno fatti miei.. e non vuole dire di scontato che non si rispetta le regole del buon allevare ( anzi… e mi fermo li )

  3. Commento solo ora visto che in questi giorni riesco a vedere si’ e no i titoli. Il sito l’ho trovato e piu’ che altro sembra una roba per cuori solitari. Tralascerei ogni considerazione sull’opportunita’ di far accoppiare meticci perche’ non mi sembra che il sito si faccia problemi nel senso che sostiene le motivazioni di ognuno e strizza l’occhio a tutti. C’e’ di buono che chi lascia commenti ne lascia di esilaranti e ci sarebbe da ridere se non fosse per il rischio che gli inserzionisti dell’agenzia matrimoniale siano un campione rappresentativo.

    Siamo messi male.

  4. Non sarei assolutamente così drastica nei confronti dei privati! Ci sono privati e PRIVATI. Il mio cane è stato acquistato da privati, ma con tutte le sacrosante regole, vaccinazioni, pedigree…… educato e splendidamente coccolato! Il prezzo era più basso di quello che avrei pagato in allevamento! (Perchè non è vero che gli allevamenti hanno prezzi bassi, anzi!). Un privato che lo fa per passione si accontenta di rientrare delle spese e poco più! Un allevamento lo usa come fonte di reddito! E ci marcia alla grande! Non facciamo di tutta l’erba un fascio! Ci sono ottimi privati e pessimi allevatori! (E parlo per esperienza di entrambe le situazioni!!!!

    • Guarda che io mi riferivo alla voce su quel sito che dice “fate una cucciolata e ci guadagnerete”!
      Detta così, è un’istigazione a fare cuccioli ad minchiam. Se fatte BENE, le cucciolate di un privato equivalgono a quelle di un allevatore… e viceversa, se l’allevatore è un cagnaro fa più danni del privato (che almeno l’ammmore di solito ce lo mette 🙂 )

      • Scusa Valeria, questa volta non sono d’accordo. Non credo che se fatte BENE le cucciolate di un privato equivalgano a quelle di un allevatore, presupponendo che entrambe siano persone serie. Si presuppone che un privato svolga un altro lavoro, che è la sua vera fonte di reddito. Ora, è vero che se ho passione per il mondo cinofilo mi informo e dedico parte del mio tempo libero ad istruirmi sui cani. Magari anche tutto il mio tempo libero. Ma comunque sarà irrisorio il mio impegno rispetto a quello che ci mette chi dei suoi cani ne ha fatto una professione. Innegabilmente le sue competenze e la sua esperienza saranno maggiori. Questo vorrà dire che avrà visto più volte il veterinario (avendo più cani) e quindi avrà maggiori probabilità di aver scelto il più competente, saprà leggere meglio un pedigree e quindi avrà scelto il maschio migliore per quella femmina, avrà maggiori contatti nell’ambiente e quindi saprà meglio destreggiarsi in caso necessità di consigli ecc ecc…
        Vorrà dire che la sua gestione delle esigenze fisiche e psicologiche della cucciolata saranno più rapide ed efficenti di che si appresta a farlo per la prima volta.
        Questo non vuol dire che i frutti del lavoro di un privato siano da buttare, anzi, probabilmente in assenza di richieste al top (voglio il potenziale campione)che sinceramente credo siano minoritarie e in assenza di imprevisti i frutti delle due cucciolate saranno simili. Ma penso anche che nelle difficoltà e sui dettagli le differenze saranno evidenti.
        Penso che purtroppo, in Italia, la professionalità sia poco valorizzata, almeno in alcuni campi l’abusivismo impera, come se il frutto del lavoro di un dilettante che si approccia per la prima volta in un dato campo sia equivalente a quello di chi si è formato per quella specifica professione (a volte con anni di studi) e che l’abilità di un principiante sia equivalente a quella di chi da anni (a volte decine) si dedica a quel lavoro.
        E (con una presunzione che in genere non ho) credo che tu delle mie spiegazioni non abbia nessun bisogno.

        • Perchè chi fa l’allevatore ha preso una laurea per farlo e quindi è formato? anche per l’allevatore ci sarà stata una prima e una seconda cucciolata. ok, il privato puo fare un altro lavoro, ma non è detto e l’allevatore fa solo quello, e nemmeno questo è detto. competenze ed esperienza si acquisiscono e le può acquisire un privato tanto quanto un’allevatore, competenze su come leggere un pedegree, sulle malattie, sulla gestione delle cucciolate, sull’apprendimento del cane, su cibo/ sul veterinario ecc.

          • Il “privato” che ha già fatto questo percorso di “apprendimento” è un privato che ha speso tanto quanto un allevatore per compierlo e spesso ha deciso che lo diventerà allevatore (così nascono gli allevatori); non è certo la signora che ha comprato il cucciolo e dopo due anni di giardinetto lo riproduce. Il privato che riproduce il suo amato cane, se lo ha acquistato da un allevato “serio” , farà “gestire” e seguire la riproduzione da quest’ultimo!

  5. Non ci credo…tralasciando la follia di tutta la faccenda, ma ci sono addirittura annunci di meticci sul sito!!!
    Ora, non é che io non abbia fantasticato per 30 secondi (mentre ero dal vet che aspettavo il mio turno per sterilizzarla) su come sarebbero potuti essere i figli della mia lupetta. Ma é una meticcia del canile, e nei canili ce ne sono un milione come lei in cerca di una cavolo di casa. Senza contare che proprio essendo meticci, la gente pensa che avrá le miniature del loro cane, quando magari da un simil-pastore tedesco possono nascere anche un simil setter o un cane tutto bianco, considerato che non si sa i genitori chi siano.

  6. So che verrò giustiziata sulla pubblica piazza per quello che sto per scrivere. Sono in disaccordo su un’unica frase dell’articolo: con le cucciolate in casa si guadagna meno che con un allevamento perché l’allevatore possiede la “logistica”. Tornate alla realtà: ma secondo voi, se uno fa le cucciolate in casa e ha il simbolo del dollaro al posto degli occhi in stile cartone animato, con tutta la gente che c’è che venderebbe anche la madre per 20 euro, si preoccuperebbe di comprare alla cagna il cibo per gravidanza/allattamento, di farle la sala parto ecc?? Al massimo le metteranno un cuscino….Certo che i cuccioli non vengono venduti allo stesso prezzo di un allevamento, ma su internet si trovano cuccioli “fatti in casa”anche a 600 euro, e se il proprietario non ha spese, fate voi i conti….
    Non lo scrivo perché sono d’accordo con la cosa, anzi, finora ho avuto 2 meticci quindi….ma penso che sia un ragionamento oggettivo.

    • se non ha spese significa che il maschio è “gratis” quindi mah – i cuccioli non vengono nutriti, sverminati, microchippati, vaccinati ed iscritti all’enci???? proprio a “zero” spese non è possibile ….

      • Sì, esattamente così. Entra su subito.it o siti del genere e ne trovi a bizzeffe….no vaccini, no microchip ecc….purtroppo….spero che siano una percentuale minima rispetto alla ttotalità delle cucciolate….

  7. Beh!! che il privato ci guadagni alla prima cucciolata NO e poi NO….Io ho una femmina ok?? per farla diventare riprodutrice selezionata ho spesso un capitale….lastre,oculopatie,test caratteriale,expo ,e quindi guinzagli,kennel,tavolo,soffiatore,spazzole,viaggi,iscrizioni,antiparassitari,vaccini,ottimo mangime,addestramento,handler ecc ecc (senza contare il furgone per potere portare tutta la robba) monta con un maschio adatto alla sua linea di sangue ,test genetici,ecografie,test progesterone,svezzamento cuccioli con lo starter,microchip sverminazioni..Ahhhhhh il vaccino contro herpes per precauzione….lampada per riscaldare i cuccioli,ecco non voglio neanche fare il conto totale della cucciolata SERIA….

  8. Che poi…. di fronte ad una bella e numerosa cucciolata…. ma lo sai quanto ci mette un “profano” proprietario di una cagnolina a passare da “che dooooolciiii!!!” a “ke ppalle!!!”?

    O spera forse di guadagnarci dei bei soldi?Mah….

    • E’ capitato ad una mia conoscente anni fa che aveva una bella dobermann…e che mi dava della “cretina” ogni volta che rispondevo picche alle sue reiterate sollecitazioni ” ma perchè non la fai accoppiare? i cuccioli sono così beeelliiii, si danno via facilmente, sono di razza” riferendosi alla mia, di femmina … poi ha fatto una cucciolata con il dobermann di un nostro altro conoscente ( e per fortuna che il maschio aveva dato lo ZTP, la femmina, non credo…) … sono nati 13 cuccioli, sopravvissuti in 12… ha dato di matto, 12 cuccioli in casa, marito e due figli piccoli, e gli ultimi 4 cuccioli li ha regalati, le erano rimasti sul gropp… ahem,. in casa, perchè non è che tutti vogliano spendere le somme che si spendono dagli Allevatori Seri per cuccioli nati da Fuffy per Buby, anche se Fuffy e Buby hanno il pedigree ed appartengono alla stessa razza…..

  9. Domenica scorsa sono stata tampinata da una signora con in braccio una (bellissima) meticcetta; voleva a tutti i costi “sposare” Sif. (…così, senza neanche una cena fuori o due preliminari…) “I cuccioli verrebbero bellissimi!!” Poi noto che la cagnina, oltre alla maglietta a strass ed il fioccone viola con pendente, ha anche le unghie dipinte. Glisso XD

    • …No ma parliamone, delle unghie dipinte…XD
      Ma si può fare, sui cani? (Non sono interessata a laccare leunghie del mio cane. La mia è solo genuina curiosità. XD)

        • Se avete stomaco, cercate “unghie finte per cani e gatti” su siti tipo eBay; sono una specie di…guantini da infilare sulle unghie. La povera bestiola di cui sopra le aveva proprio laccate, cioè, ti prendo, ti tengo ferma e ti dipingo le unghie…magari pure con lo smalto ipertossico.

  10. non sono completamente d’accordo con la faccenda dei “privati”… gli allevatori nascono allevatori? la logistica già pronta l’avranno preparata e comprata pure gli allevatori. i test genetici sono da farsi se i genitori del cane non sono testati ma se uno compra il cane in un buon allevamento, già i genitori sono testati ecc… e poi che cosa distingue un allevatore che fa qualche cucciolata da un privato che fa qualche cucciolata?

    • INFATTI il discorso era: ALL’INIZIO gli allevatori ci spendono barche di soldi, POI, utilizzando gli stessi riproduttori già testati e non dovendo comprare le attrezzature E avendo sconti astronomici sulle crocchette e sugli antiparassitari, ci iniziano a prendere qualcosa. Un privato ha queste possibilità? mmmh…
      Per quanto riguarda i genitori “già testati” il discorso può essere vero per quanto riguarda la displasia, MA altri test vanno ripetuti OGNI ANNO (vedi oculopatie HC, RD, PRA), con spesa non indifferente.

    • se parliamo di allevatore SERIO direi la competenza e l’attenzione che ci mette nel seguire il cucciolo e la famiglia anche dopo la vendita

      • be perchè un privato non puo mettere questa competenza e attenzione? cioè non credo che privato significhi incompetente o quant’altro. per quanto riguarda i test, se si parla di test genetici una volta testati i riproduttori o i genitori, se sono esenti sono esenti. altri test come la displasia si devono fare anche se i genitori sono esenti ma è una volta. ok che ci sono test che vanno ripetuti ma.. non dico che sia una passeggiata e che uno ci guadagni fior di soldi ma non vedo proprio perchè anche facendo una cucciolata in modo serio un “privato” non rientri nemmeno nelle spese. mi sembra alquanto esagerato…

          • Mi permetto di risponderLe, anche se non ho partecipato alla conversazione fin dall’inizio e arrivo un po’ tardi, ma l’argomento mi è caro. A parte i costi sui quali non mi soffermo, posso dire per esperienza che raramente un privato sa quel che fa quando decide un accoppiamento, un allevatore invece, SE E’ SERIO, ha ben presente lo standard di razza e sa quali soggetti sono i migliori per perpetrare la stirpe E impegnarsi a prevenirne il maltrattamento genetico (“E” maiuscolo sta per “CONDIZIONE NON FACOLTATIVA”). Ha visto il Mastino Napoletano di recente? Dovrebbe essere un orgoglio nazionale, invece l’esemplare medio sembra un bruco. Perché? Perché troppi hanno detto “va di moda, possiamo farci un po’ di soldi”. Penso non sia giusto generalizzare, ma quello che ho visto fino ad ora mi ha incoraggiata a screditare con tutte le mie forse gli accoppiamenti tra privati che “tanto il cane ha fatto i test quindi va bene”. No, non va bene, perché per es. il tuo Pastore Tedesco che ha il bacino leggermente più basso della media ma tanto rientra negli standard per un pelo potrebbe figliare e forse, se non i figli magari i nipoti, potrebbero ritrovarsi con un bacino talmente basso da soffrire di problemi di deambulazione, se non addirittura patologie legate a quello che non sembrava essere un “difetto incipiente”. Un BUON allevatore, che (esagero apposta) nella sua vita ha visto più Pastori Tedeschi che gocce di pioggia, dice “no, X deve accoppiarsi con Y che è meglio, Z ha il bacino giusto ma troppo basso, potremmo fare dei casini”. Il privato medio, invece, non ha queste conoscenze: è quell’esemplare che se ne sta davanti ad un computer per cercare “una fidanzata per il suo Pucci che è tanto caruccio”, o la sciuramaria al parco che ti tampina per “far maritare” la sua Ciccina. Ci sono poi i privati seri, che fanno intraprendere un iter al proprio cane, lo fanno diventare riproduttore selezionato, si informano, cercano appoggi presso vet eo allevatori per effettuare una collaborazione… ma quanti sono? Non ne ho ancora conosciuti. Allora la domanda dev’essere: vale la pena di “non generalizzare” se a rimetterci sono degli esseri viventi? Io penso di sì, quindi generalizzo eccome.
            Un’ultima questione, che bene o male salta sempre fuori: E SE IL CAGNARO FOSSE L’ALLEVATORE??? Allora la persona intelligente che ha visitato l’allevamento, ha visto come sono tenuti i cani, si è preoccupato che fosse tutto in regola e con il tizio ci ha preso almeno un caffé e quello che ha visto non gli è piaciuto si gira e se ne va a dare i suoi soldi a chi se lo merita! Se certi parassiti continuano ad esistere è colpa di chi chiude gli occhi e le orecchie pur di avere “tutto e subito”, cuccioli compresi!
            PS Concludo domandando scusa per il papiro da me postato, ma sono solo una privata (NON UN’ALLEVATRICE) che ha a che fare spesso con i cani ed attraversa frequenti fasi di raptus omicidi per una regolamentazione che manca tanto quanto il buon senso di troppa gente.
            PPS Ho sempre avuto cani, molti di razza, accreditati ENCI, tutti acquistati dopo veri e proprio pellegrinaggi, strette di mano, richieste di certificazioni di buona salute dei genitori etc etc etc, NON LI HO MAI FATTI RIPRODURRE. Forse un giorno, quando vorrò impegnarmi davvero, e di sicuro il mio impegno andrà oltre la tastiera del computer, lo farò, ora di sicuro no.

        • no, delle spese (SE tutti i cuccioli sopravvivono) ci rientri. Però poi stop. Cioè è come lavorare a tempo pieno (notturni compresi) completamente gratis per 2 mesi e più.

          • non volevo certo dire che uno diventa milionario!, ne che bisogna incoraggiare la gente a fare cucciolate senza sapere che cosa comportano, pero prorpio descrivere una situazione cosi “tragica” non mi sembrava… anche perchè sembra sempre che solo perchè uno è un “privato” debba per forza non capire nulla…

          • no, io non credo che un “privato” debba per forza non capire nulla. Dico che nel 90% dei casi un “privato” SICURAMENTE non capisce nulla. Il restante 10% (sono stata larghissima) è composto da persone coscienziose, attente e informate che fanno cucciolate tali e quali a quelle dell’allevatore e forse migliori perchè per loro c’è la componente “novità” che porta a occuparsene con ancora più cura e attenzione.

        • perchè immagino- ma è vero, è una mia ipotesi- che un privato, anche se persona brava e seria, fa tutt’altro di mestiere. Immagino che il privato conosce come me, cioè quasi zero, malattie come parvovirosi, cimurro, giardia e chi più ne ha più ne metta…E che fai, ti prendi un cucciolo, lo paghi, e dopo 10 giorni questo è morto…però displasia esente,eh..

          • scusa eh, ma io non sono mica un allevatore ma basta avere un cane e un po di interesse per conoscere giardia, cimurro, parvovirosi ecc, anche se hai solo un cane le malattie le puoi conoscere e sapere per cosa vaccini il tuo cane ogni anno o parlare di certe cose con il proprio veterinario, cosi come non c’è bisogno di essere un allevatore per sapere che il cane potrebbe avere vermi, pulci o zecche se non si fanno i trattamenti adeguati. non credo che l’ “allevatore” conosca le cose per scienza infusa, basta informarsi e questo lo puo fare anche il “privato”. non dico che lo facciano tutti e che non ci sia gente (molta gente) che fa cucciolate senza sapere nulla giusto per vedere l’effetto che fa, però non è nemmeno giusto generalizzare..

        • mmmm vediamo due conti
          fattrice acquistata prezzo medio cane di razza € 1.200/1.500
          mantenimento della fattrice – test vari, magari qualche expo giusto per verificarne la “tipicità” – diciamo per esser proprio modesti e fortunati altri € 2.000
          diritto di monta perchè il maschio con pari requisiti non è gratis… quindi diciamo altri € 1.200/1.500
          accertamenti in gravidanza, integrazione dell’alimentazione almeno altri 300/400 euro
          parto se va bene tutto ok se ti tocca cesareo???? 350/500
          mantenimento mamma cucccioli svezzamento, microchip, diritti segreteria enci, magari il test e un paio di vaccini – diciamo di tre cuccioli se parliamo di razze piccole – se tutto va bene, ma moooolto bene, altri 800 euro
          a questo punto se siamo molto fortunati e tutti i tre cuccioli sono perfetti e troviamo proprietari perfetti se incassiamo 4000/4500 siamo mooolto bravi – sempre che non se ne tenga uno o che i cuccioli non finiscano per esser svenduti per 500 euro (fatevi un giro su subito.it) –

    • Attenzione, non per tutte le razze non è “necessario” ripetere esami o test; il privato che ha comprato il propio cane con tutti i “crismi” deve in primis saper riconoscere quali siano le patologie tipiche della razza (esempio banale al cucciolo di 90 gg l’esame della patella certo non sarà stato fatto e ugualmente la displasia) e deve conoscere i requisiti che deve avere il compagno per la riproduzione – oltre ad aver un minimo di esperienza per valutarne la corrispondenza allo standard di razza. QUindi privato si ma con grande conoscenza della razza….

    • Ciao Veronica è vero che se compri un cane in un buon allevamento i genitori sono già testati ma tu il tuo cane quando cresce lo devi comunque ritestare sempre !!!!!!!! Da cani sani testati possono nascere cuccioli malati con patologie ereditarie come la displasia !!!! Qualsiasi allevatore quando compri un cucciolo soggetto a malattie ereditarie ti dirà di testarli dopo l’anno di età !

      • Dipende da che cosa si parla… se si parla di displasia certo che il cane una volta adulto deve essere testato e questo non garantirà comunque dei cuccioli sani, se invece si parla di malattie per cui esiste un test del DNA, se i genitori sono esenti, anche il cucciolo è esente e non è necessario rifare i test.

  11. Ho trovato facilmente il sito su Google. Ma e’ imbarazzante! Gli annunci sono una cosa allucinante. Davvero, passino quelli semi seri dove almeno ti dico pedigree e test per la displasia. Ma gli altri?
    “Puccipucci e’ alla ricerca del vero amore!”
    “Aiutatemi a diventare papa’!”
    “Certo razza xxx o anche mezza”
    “Cerco cane di razza yyyy, ma va bene anche la razza zzz”
    “Sono un meticcio, cerco un’altra meticcina simil lupo per fare tanti bei cuccioli”
    MA DAVVERO???

    Poi la gente mi guarda male quando dico che la mia bella Akita e’ sterilizzata. Forse la morte della mia vecchia cagnetta per piometra mi ha condizionato, cosi’ come chi consigliava di sterilizzare dandomi un’informazione corretta. Ma oltre alla questione salute, c’e’ stata tutta una riflessione su quanto tempo/spazio/soldi/impegno porti via una cucciolata fatta con tutti i crismi.
    Evidentemente mi sono fatta fin troppe paranoie, visto che la gente non pensa neanche al pedigree e a tutto cio’ che concerne.

    • E’ bello sapere che non sono l’unica che ha un attacco di ulcera all’ennesimo “Pucci cerca fidanzata” su Bakeka & company! eh eh eh
      PS Sono una privata anch’io, non un’allevatrice.

    • Bene, allora non sono l’unica ad avere un attacco d’ulcera all’ennesimo “Pucci cerca fidanzatina” pubblicato su Bakeka & company! eh eh eh XD

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Ultimi articoli

Scarica la nostra app!

E' gratuita e potrai rimanere facilmente aggiornato su tutti i nostri contenuti!

Scarica l'app per sistemi Android
Scarica l'app per sistemi Apple

Ti presento il cane
Condividi con un amico