martedì 19 Marzo 2024

La cultura cinofile nelle scuole ridurrebbe “l’effetto cuggino” ?

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Davide Beltrame
Davide Beltramehttps://www.tipresentoilcane.com
Figlio di Valeria Rossi dalla nascita, creatura mitologica a metà tra uomo e cane, con tratti bestiali dello yeti. Solitamente preferisce esprimersi a rutti, ma ogni tanto scrive su "Ti presento il cane" (di cui è il webmaster, quando e se ne ha voglia). La sua razza preferita è lo staffordshire bull terrier, perché è un cane babbeo che pensa solo a mangiare e a dormire. Esattamente come lui.

di DAVIDE BELTRAME – Alzi la mano chi non ha mai incontrato almeno una volta il classico “cuggino”, ovvero quel personaggio che ha avuto in vita sua solo un “pastore tedesco alto così” (indicando con la mano altezze improbabili) ma nonostante ciò si reputa in grado, e soprattutto in dovere, di spiegarti che tu stai sbagliando tutto col tuo cane, perchè lui sa.
Questo approccio si trova ancor di più sul web (e in particolare sui social), dove ovviamente è ancor più facile per il cuggino dispensare le sue perle di saggezza: non gli serve nemmeno uscire di casa e cercare qualcuno a spasso il cane, gli basta iscriversi in qualcuno dei vari gruppi a tema cinofilo e fare sfoggio della sua “cultura”, accompagnata solitamente da una buona dose di faccia di tolla anche quando messo davanti a evidenze incontrovertibili.
Ovviamente la categoria dei soggetti è variegata: c’è chi ha avuto solo un cane, chi invece ne ha avuti fin troppi ma non si pone il dubbio che la loro scarsa longevità sia stata causata dalla sua ignoranza, e via dicendo…penso che molti dei visitatori di questo sito conoscano uno o più cuggini e potrebbero raccontarne a riguardo.

Proprio in seguito a diverse discussioni sul tema, sia nei commenti ad alcuni articoli qui su Ti presento il cane sia con amici e conoscenti “cane-muniti”, mi è sorto un dubbio che volevo condividere con voi: questo atteggiamento dei cuggini, è attribuibile alla completa mancanza di cultura cinofila nelle scuole?

dogfordummiesMi spiego meglio: il “mondo canino” è visto dalla maggior parte delle persone come un qualcosa di banale, che non serve studiare: basta l’ammmore per crescere il cane, per addestrarlo basta internet, per curarlo si chiede consiglio agli amici su Facebook, e via dicendo. Chi lavora come addestratore, educatore, o comunque in ambito cinofilo, si sente poi chiedere quale lavoro faccia in realtà. Quanti di noi hanno un amico che non riesce a gestire correttamente il proprio cane, ma che quando gli proponiamo di portarlo in un centro cinofilo ci guarda come se fossimo dei poveri pazzi (non prima di essersi stupito del fatto che esistano i centri cinofili) ?

Ecco, secondo me questo approccio potrebbe cambiare radicalmente se le scuole, invece della attuale e assurda chiusura verso il tema “cani”, iniziassero a introdurre la cultura cinofila nel loro programma. Oltre a tutti i vantaggi che deriverebbero da una formazione corretta fin da bambini (scommettiamo che calerebbero drasticamente i casi di morsicature, con grande rammarico dei numerosi giornalisti cinofobi che non saprebbero più cosa scrivere?), si darebbe da subito l’idea di un tema vasto, approfondito e tutt’altro che semplice. Del resto non si riscontra – o almeno non mi pare – lo stesso livello di “cuggini tuttologi”.

Certo, anche così i “cuggini” si ridurrebbero solo nelle nuove generazioni, ma magari il figlio che arriva a casa e spiega a mamma e papà cosa ha studiato e imparato di nuovo su cani, potrebbe invogliare anche qualche genitore a informarsi di più. A tal riguardo mi ha scoraggiato molto leggere su Facebook questo commento, sull’articolo di qualche giorno fa “Cultura cinofila saltami addosso

Brava Valeria!!ti lascio la mia testimonianza: cerco da tre anni di proporre alle maestre della scuola elementare di mio figlio un intervento di alcune ore,spalmate in un mese, di una volontaria esperta che organizza bellissime lezioni sull’approccio cane-bambini..cose veramente utili..insisto..collego l’idea ad un discorso di prevenzione..ne parlo pure con la dirigente scolastica..spedisco dettagliato programma…risposte ottenute: non riusciamo ad inserirlo nella didattica di quest’anno..una mamma mi ha pure detto che faccio solo perdere tempo a materie ben più utili!

cinofobia_aprSarei curioso di chiedere a questa mamma quali sarebbero le “materie ben più utili”, ma soprattutto vorrei vedere come reagisce quando legge sui giornali gli episodi (solitamente gonfiatissimi) del “cane che morde bambino”.

Comunque, so benissimo che il mio dubbio è del tutto teorico: in pochissime scuole si riesce a introdurre qualche sporadica ora di “formazione cinofila”, pensare che l’argomento possa essere oggetto di discussione su una scala nazionale e non locale è pura utopia (dai politici si sente parlare – poco – di animali giusto in periodo elettorale, e forse visto che in passato sono riusciti a partorire solo robe tipo l’ordinanza Sirchia sui “cani pericolosi” è meglio così…), l’ostracismo c’è a vari livelli anche tra gli stessi genitori, come dimostra il commento sopra e come è facile immaginare visto che i genitori cinofobi sicuramente si scatenerebbero contro “l’ora di cultura cinofila”…però, se pensiamo che molto spesso sentiamo più cose sensate riguardo ai cani proprio dai bamini, sarebbe interessante scoprire come andrebbero le cose con un po’ di cultura cinofila in più sin dalla tenera età.

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26 Commenti

  1. E di che vi stupite? Io ho fatto un professionale con ZERO e dico ZERO ore di pratica!! Figuriamoci se il ministero ci inserisce cinofilia, bah…..quante lacune ci sono, la cinofilia è solo una delle tante…bisogna trovare l’insegnante che di sua sponte parli di certe cose, sennò nulla…..

  2. Ni, Davide, ni.
    Ho fatto, e non è stato facile, degli incontri nelle scuole ( medie e superiori ) per altri argomenti, che non starò meglio a specificare perchè non è questo il luogo, ma che possiamo riportare ad un generico principio di migliore informazione e quindi educazione “civica in senso lato ” con alcuni spunti di riflessione e relativi feedback.
    A parte il fatto che ci sono state scuole disponibilissime e scuole che proprio se ne sono infischiate, l’esperienza è stata da un lato molto soddisfacente, e dall’altro…. a volte desolante. Mi spiego: ci sono ragazzi aperti mentalmente che sono disposti ad ascoltare, magari anche con senso critico, e pure a dissentire, ma che motivano il loro dissenso, ed altri che invece non riescono o non vogliono prendere sul serio nulla che non passi dallo schermo del loro cellulare. Possibilmente via FB.
    Ci sono stati commenti che mi hanno stupita per la loro profondità, ed altri che mi hanno fatto pensare ” ma chi c@##o me lo fa fare?!!! “…
    Quindi, anche se sono favorevolissima alla cosa, perchè credo che almeno un paio di bambini/ragazzini per classe forse li leviamo dalla cuggginaggine, sono arrivata alla conclusione che a volte, l’anima cuggina è proprio insita nell’individuo, per lo meno in alcuni.
    Quelli per i quali il pensiero non è magico ( sarebbe già qualcosa, per lo meno, esiste un pensiero ..) proprio non è. Nel senso che non pensano, si limitano a seguire la massa. Se n persone dicono ( e se lo dicono su FB, poi, è vangelochepiùvangelononsipuò) che al dobermann a 7 anni esce il cervello dal naso causa cranio lavato male e quindi ristrettosi, hai poco da spiegare che entrambe le tue sono morte a più di nove anni ( ed era anche presto, ahimè) per tutt’altri motivi… sei tu che sei male informata e che ti sei bevuta la palla che ti ha raccontato il veterinario….perchè mi è successa anche questa.
    Penso che ad un cuggino accussì, neppure con millemila corsi, ore di lezione, iniezioni dirette nel cranio ( suo) di intelligentite acuta si possa far passar la cugginaggine.
    Però tentar non nuoce, e qualche anima persa…. sì, il tentativo la potrebbe recuperare.

  3. In linea di principio direi di si’: la scuola potrebbe avere un ruolo importante facendo avvicinare alla cinofilia i bambini e togliendo cosi’ spazio a una cinofilia idealizzata che poi diventa terreno fertile per le cugginate e per l’ammooore disneyiano. Questo varrebbe non solo per la cinofilia ma in generale. Forse per la cinofilia l’esigenza e’ piu’ sentita perche’ si e’ creato un vuoto dove i cani continuano ad esistere ma l’esperienza di vita che porta ad avere una certa dimestichezza con i cani non esiste piu’.

    Questo vuoto e’ riempito dalle cugginate che sono sempre esistite perche’ sono sempre esistiti i cuggini ai quali pero’ una volta si “dava la tara” e dalle idealizzazioni disneyiane, tanto per semplificare. Per entrambi i casi il fattore comune e’ il mondo fantastico in cui vivono e proliferano dove in mancanza di scolarizzazione – che sia scolastica o di “scuola di vita” se non di entrambe – chiunque scambia il suo pensiero magico per conoscenza e i propri pensieri e desideri personali per realta’.

    E’ una ingenuita’ fanciullesca con la quale guru e cuggini vanno a nozze. Qui mi verrebbe un pippone piu’ lungo di Guerra e pace sullla correlazione tra pensiero magico e analfabetismo funzionale ma ve lo risparmio.

  4. Ma non è vero che non ci sono ore e che non c’è posto, il fatto è che non si vuole apposta proporre e inserire nuovi argomenti e nuovi programmi a differenza dei soliti (: preistoria, Sacro Romano Impero, grammatica e letteratura con ovviamente sempre gli stessi autori, le grandi guerre, industrializzazione e epoca fascista, e gli 8mila ripassi di matematica) che vengono fatti ad ogni grado di istruzione, dalle elementari alle superiori, e si parla di 13 anni di scuola! Per me è il sistema che non funziona non le singole scuole, e se si vuole cambiare o modificare qualcosa bisogna puntare più in alto…. (io sono tremendamente d’accordo sul fatto di inserire un pò di cultura cinofila nelle scuole, ma come tante altre cose)

    • Non e’ un problema legato alla cinofilia. Il caso piu’ frequente e’ quello delle associazioni sportive che cercano di promuovere sport meno diffusi e offrono gratuitamente momenti ludici mettendo a disposizione anche materiali e strutture necessarie per promuovere il loro sport (tipicamente di squadra) e non riescono perche’ non si trova un insegnate disposto a inpegnare un’ora del suo tempo.

      Francamente non e’ nemmeno possibile sottrarre le ore da dedicare alle iniziative alle ore di lezione previste dal programma, se non in casi eccezionali, banalmente perche’ ogni proposta dovrebbe godere di pari dignita’ e possibilita’ e il numero di propostte supererebbe facilmente il totale delle ore di lezione quindi un dirigente scolastico, se non ha ore dei docenti di cui disporre, se nessun docente e’ disposto a fermarsi su base volontaria, se anche solo un docente o un genitore solleva eccezioni sulla copertura assicurativa o un qualunque cavillo, dice no e non se ne fa nulla.

      • hai perfettamente ragione, il punto è che non dovrebbe essere una cosa aggiuntiva alla quale ci si può astenere dovrebbe invece essere parte di una materia precisa (tipo scienze… ricordo che alle elementari studiavamo gli animali, molto in generale), dato che comunque si fanno a ruota gli stessi argomenti tanto vale aggiungere qualcosa di nuovo e togliere qualcosa di già visto (che senso ha fare 2 volte le due Guerre Mondiali, sia in 2/3 media che in 5 superiore, trial’altro argomento di entrambi gli esami?). Per questo dico che si deve puntare più in alto e non alla singola scuola

        • Be’, dal punto di vista didattico il fatto che si affronti due volte un argomento non e’ di per se’ una ripetizione perche’ se fatto in cicli formativi diversi avrebbe prospettive e finalita’ diverse. Certo che se entrambe le volte si riduce a una sequenza di date ripterlo non ha molto senso anche perche’ se e’ andato perso la prima volta andra’ perso anche la seconda. C’e’ comunque un altro aspetto da tener presente e cioe’ che non tutti quelli che fanno la terza media faranno anche la quinta superiore ma in terza media non e’ possibile prevedere il futuro e stabilire chi, pero’ tutti hanno diritto ad acquisire una conoscenza sia pure basilare poi chi avra’ voglia e possibilita’ approfondita’ nel ciclo di studi superiore; se non potesse farlo avrebbe fatto la quinta superiore ma la sua formazione – nel caso per storia del ‘900 – sarebbe rimasta al livello della terza media, cioe’ adeguata a un ragazzetto di 13 anni e non a un giovane di 20 con ben altre potenzialita’..

          Questo almeno dovrebbe essere lo spirito, pero’ qui stiamo andando fuori tema, invece e’ interessante lo spunto dell’ora di scienze e ancor di piu’ se ci si rende conto che l’introduzione di temi che hanno una connotazione pratica suscita piu’ interesse e rende apprezzabile l’utilita’ nella vita quotidiana della formazione piu’ teorica ed accademica e, non ultimo, offre spesso una quantita’ di spunti interdisciplinari che pero’ di solito vengono fuggiti come la peste da tutti i docenti.

      • Mistero….non credevo ci volesse così tanto tempo…forse domani apparirà quanto ho scritto in proposito. Saluti cordiali

        • Per pura info, piu’ o meno funziona cosi’: al momento dell’inserimento di un commento che contiene un link (non importa a cosa) il commento viene visualizzato da chi lo ha inserito nella pagina ma in realta’ non e’ visibile all’interno della pagina agli altri e nemmeno all’autore una volta ricaricata la pagina stessa.

          Il motivo e’ che la piattaforma che gestisce i commenti, per quelli che contengono link e non so per quali altri casi, pubblica il commento solo dopo l’intervento del moderatore che credo sia manuale quindi con tempi variabili secondo la disponibilita’ ad occuparsene dopo piu’ o meno tempo.

  5. Buongiorno a tutti. Vorrei far sapere a chi non lo sapesse, che l’Enci sta facendo un progetto di educazione cinofila per i bambini di elementari e medie, molto interessante, dal nome DI TE MI “FIDO” (www.ditemifido.it) con la collaborazione dei Soci collettivi ed enti cinofili sparsi per l’Italia. Sono già stati fatti degli incontri formativi/informativi a Milano e a Firenze a gennaio e a febbraio. Sono già stati coinvolti in questo progetto più di 13.000 bambini. Insomma qualcosa si sta muovendo!!!

  6. Io purtroppo ho avuto a che fare anche con cuggini in miniatura: oramai il libero accesso a Internet è garantito anche per chi frequenta le elementari…
    Un giorno una bambina di 8-9 anni mi ha spiegato con convinzione che una delle possibili cause della coprofagia è la separazione prima del tempo del cucciolo dalla madre….
    Io penso che, se a scuola non è possibile inserire delle ore di educazione cinofila, si può aggirare l’ostacolo in altri modi.
    Ad esempio, tempo fa, in un dog day organizzato nella mia regione, vi erano vari “spazi” per “avvicinare” cani e bambini.
    Un istruttore della mia zona ha preso come “cavia” una cagnolona pazientissima (di sua conoscenza) spiegando ai bambini come approcciarsi dal “vivo”.
    Oppure: i centri cinofili potrebbero, ogni tanto, organizzare qualche evento tematico (anche in un luogo diverso dal “campo”, chiedendo l’autorizzazione agli enti locali, se necessario): una merenda cinofila per i più piccoli o simili…chiaro, da chiedersi se è opportuno (e materialmente fattibile) chiedere di pagare o meno per il “servizio”…che so, procedere a puntate, facendo leva sulla curiosità….

    • Tutto giusto, però nei casi che dici tu ci sarebbe un “problema collaterale”: parteciperebbero solo bambini tendenzialmente “già cinofili”, perchè io non ce la vado la mamma che “aiutoicanisonotutticattivi” o “nontoccarlochetiammali” che porta il pargolo al dog day.
      Certo, sono comunque un qualcosa in più, e sicuramente insegnano qualcosa, ad esempio il discorso del come approcciarsi ai cani è importantissimo (i tiggì e giornali vari dovrebbero fare servizi su queste cose e non sul canekiller di turno, per dire…), ma tanti bambini finirebbero per non esserci nemmeno portati causa pregiudizi dei genitori che, certo, sarebbero comunque un grosso problema anche nel caso dell’ora a scuola, ma almeno in quel caso il bambino avrebbe comunque la possibilità di farsi un minimo la sua idea senza “l’ingombro” del genitore, nonostante le influenze ricevute in casa.

      • Allora troviamo una talpa…una specie di infiltrato con la missione di pubblicizzare a scuola (presso maestre o direzione) l’importanza di incontri del genere…che so, l’educatore X si impegna a portare il cane Y a scuola (ecco, magari il più adatto che ha a “disposizione” – di solito però non serve guardare lontano, essendo, si spera che i cani di istruttori e/o esperti sia educato e socializzato come si deve)….
        Così di può creare un minimo di collegamento, magari iniziare da un piccola collaborazione, uscire in giardino/cortile, permettere ai bambini più scettici di tenere distanza…almeno così si apre una porticina….
        Se i bambini “rispondono” bene allora diventerebbe più facile proseguire su una strada simile.
        Dalle mie parti, di recente, si sono introdotte delle ore “facoltative” (a seconda del piano di studi scelto), in cui ci si dedica ad “attività integrative”….inserirsi anche minimamente durante l’orario scolastico sarebbe giù qualcosa…o subito dopo (anche qui però c’è il problema: chi resta e chi se ne va prima?)

        • p.s. si può sempre sperare nell’effetto domino…tu ci vai? sì, anche io, vuoi venire con me? Eh, ma perchè la X (nome a caso) non c’è? dai, che ci vado con i miei, un posto in auto in più si trova.
          Esempio concreto (uno su mille, forse, ma sempre meglio che niente): io abito in un paesino e, tempo fa, ho potuto socializzare il mio cane a dovere con i bambini che uscivano da scuola..ne partiva uno con c’è la X (nome del mio cane) e via via arrivavano tutti a curiosare….
          Uno di loro (un “maschio”, così come li si chiamava da piccoli), in una occasione, con evidente timore per i cani (fobia penso proprio di no) era rimasto in disparte…per non fare la figura del c***sotto davanti alle “femmine” ha deciso di avvicinarsi anche lui….e le volte successive che l’ho incontrato (da solo) ha accarezzato il mio cane, saluta prim…ehm solo lei quando ci vede, mi ha chiesto anche alcune informazioni (costo di acquisto incluso…occasione per spiegare perchè fosse alto)..
          è dura? certo, ma non ci arrendiamo!

  7. Mmmmh…l’educazione civica nelle scuole ha ridotto l’effetto “italiano-medio cafone”?
    nelle scuole in Italia non c’è posto per un tema importantissimo come l’educazione sessuale, ci andranno mai a infilare l’ora di educazione cinofila? Utopie… articolo che comunque condivido in pieno.

    • Mh, “nì”: l’educazione civica nelle scuole era molto…alla carlona. Almeno, ai tempi in cui andavo alle scuole medie e al liceo io, quindi circa 15/20 anni fa, l’ora di educazione civica esisteva solo nel programma scolastico, ma poi non si faceva praticamente mai. Avevamo giusto il libretto di educazione civica, aperto tipo due volte durante l’anno, e spesso l’ora veniva “sacrificata” per andare avanti su altri argomenti di cui si era indietro.
      In compenso mi pare di poter dire che attualmente, dove se non erro è stata rimossa (però lo ho sentito dire, non parlo con certezza assoluta) l’effetto “italiano medio cafone” sia ancora peggio 😀
      Già “ai miei tempi” però era comunque vista come un’ora sacrificabile/di scarsa importanza già dagli stessi prof, e la cosa si rifletteva ovviamente anche sul comportamento di noi alunni. Credo inoltre che introdurla alle medie, quindi quando già l’attenzione di buona parte degli alunni non è proprio il massimo, per l’educazione civica sia già tardi, a mio avviso sarebbe già da fare alle elementari (e idem per la cinofila).
      Poi che sia un’utopia, per carità, verissimo, e pur odiando il “benaltrismo” è sicuramente vero che la scuola ha altri problemi (molte scuole hanno anche il problema di non cascare a pezzi…).
      Però che ci sia on ostracismo di questo livello da parte delle scuole stesse, che molte volte bocciano a prescindere i progetti di qualche ora di cultura cinofila (oltretutto spesso proposti gratis, quindi dovrebbero ringraziare assai per il favore) è deprimente assai.

      • E hai ragione, anzi, ti dirò di più, è già stata fatta alle elementari, mio padre è stato il primo maestro a coinvolgere tutti, tanto che è stato premiato anche dalla motorizzazione civile! Ha coinvolto tutti e i suoi bambini venivano chiamati “i vigilini” econ tanto di paletta, “aiutavano” il vigile a far attraversare tutti gli altri scolari all’uscita e all’entrata di scuola. ORA, a parte aver sparso un po’ d’incenso….via mio padre fine, ma perchè??? La cultura cinofila dovrebbe entrare eccome nelle scuole, almeno per le cose di base e magari con un cane al seguito, ma partendo dall’asilo!!!!

    • concordo, l’ ignoranza cinofila è solo una delle tante conseguenze dato dall’ impoverimento scolastico oramai da tempo relegato al solo nozionismo (e spesso neanche quelle).
      D’ altronde capisco anche la scarsa passione rimasta all’ insegnante; tra tagli, minacce da parte dei genitori, precariato generalizzato…chi avrebbe voglia di impegnarsi a fare passi in più con i rischi che si corrono? Come in tante parti rovinate da deframmentazione e susseguirsi di correzioni servirebbe un piano a medio/lungo termine di riorganizzazione costante, ma la popolazione è la prima che vuole salti da un estremo all’ altro.

  8. A proposito di cugginate: adesso ho scoperto che non solo il Dobermann impazzisce a 7 anni ma pure il suo cugginone Rottweiler.!!! Aspetto al più presto un articolo da Fabiana!!!

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