sabato 16 Marzo 2024

Il VERO Standard della… Sciuranonna

Dello stesso autore...

di ANNALIA MATTEI – Valeria Rossi scrive eccellenti standard.
Di razze nuove, vecchie, o poco conosciute. Tutti belli, esaustivi e piacevoli da leggere.
Ma uno le è sfuggito… e si tratta di una razza molto diffusa, anche se pochi la riconoscono per tale.
La sciuranonna.
Morfologicamente molto diversificata, in altezze, garresi, manti e pesi, caratterialmente così uniforme da sembrare replicarsi con lo stampino, è una razza che a prima vista parrebbe innocua.
Parrebbe.
E’ quella cui appartiene, spesso in incognito, la dolce vecchietta (a volte vecchietto, in qual caso stiamo parlando del “sciurnonno”), a cui i proprietari dei pelosi impegnati altrove per qualche oretta, o giorno se del caso, affidano i propri quadrupedi durante le loro assenze, sicuri che verranno trattati con tanto amore.
In effetti, non è l’ammorre che manca a questa razza.
Anzi, del suddetto gli individui sciuranonna e sciurnonno sono abbondantemente dotati. Persino troppo, dato che ogni altro pensiero razionale viene loro espulso dal cervello proprio dal citato sentimento, che di fronte a due occhi in un muso peloso ottenebra loro ogni altra capacità come neppure a una ragazzetta davanti agli OneDirection (ai miei tempi si sveniva davanti ad altro, ma ogni epoca ha l’idolo che ha… sigh).
Questa caratteristica, che la differenzia dalla razza più giovane (la sciuramaria o sciurmario, i quali, pur con pessimi ritorni in tema di risultati ma quanto meno con notevole e lodevole impegno, cercano di mantenere di fronte a musetti più o meno adoranti un minimo di parvenza di autorevolezza), fa sì che ogni pretesa di tenere a dieta il botolo di trenta centimetri e trenta chili mentre si trova dalla sciuranonna sia da uccidere in culla, ancor prima di consegnare il peloso alla citata; che puntualmente lo ingozzerà come un’oca per il foie gras al grido di “ma aveva fame! Mi guardava ed inghiottiva!”. ­
Se poi pure sbava, il peloso, potete star certi che la sciuranonna gli preparerà il risotto­.
Altro tratto distintivo della razza in esame, la strana capacità di invertire qualsiasi raccomandazione venga loro data al momento della consegna del quattrozampe.
“Non far salire il cane sul divano!”; che si tratti di un alano oppure di un chihuahua, sono problemi delle molle del divano. La sciuranonna farà sì che il cane si stenda occupandolo tutto, e relegando lei nell’angoletto più angusto…
“Non dar da mangiare al cane mentre sei a tavola – e soprattutto nessun cibo umano!”; e si può star sicuri che gli gnocchi di patate al gorgonzola finiscano tutti, scarpetta fine pasto compresa, nello stomaco non del bipede, ma del quadrupede (raccomandazione: non lasciate MAI un peloso solo con un individuo di questa razza a Pasqua. Il cane si mangerebbe ogni uovo presente in casa… di Pasqua o di galline che siano)….
“Non tenere il cane sul letto!”; e potete star certi che la sciuranonna dormirà in poltrona e il cane al centro esatto del detto mobile.
Un altro difetto che lo standard non riporta, che per anni si è tentato di eliminare, alla fine dandoci su visti i risultati, giungendo alla conclusione “facciam finta di niente, magari scompare da solo” (illusi!!! ) è l’assoluta incapacità di questa razza di rivolgersi ai pelosi con qualcosa che non siano le paroline dolci e senza senso che oggigiorno risultano essere dannose persino per lo sviluppo dei cuccioli umani. Comandi come “seduto, fermo, resta”­ (il NO è addirittura inconcepibile) ­ sono del tutto inarticolabili dalle favelle delle sciurenonne, che mediamente usano espressioni tipo “puccipucci… ma perchè ti sei mosso? Le zampine ti fanno la bua che non riesci a star fermo un minutino? Oh, il mio tesorino vuole la pappa? O vuoi il bombo?” quando non cantano la ninna nanna al peloso per farlo dormire più sereno.
Eccezioni a questa regola si hanno quando i pelosi commettono qualche azione malandrina che manda le sciurenonne fuori dalla grazia di dio; in tal caso potremmo ascoltare espressioni come “ti ho detto e ridetto di non mettere il muso sul tavolo, ma tu sei duro come un sasso e non mi dai mai retta! Ecco, faccio tutto quello che vuoi e tu poi mi fai i dispetti!”.  In perfetto italiano.
La razza poi risulta essere particolarmente sensibile alle espressioni di presunto disagio dei pelosi, dimostrando un’empatia spesso esagerata.
Un cane che abbia la capacità di “pigolare” qualora desideri qualcosa, può essere in grado di indurre la sciuranonna ad aprire non solo il frigorifero, ma l’intera dispensa e pure il congelatore, portandola a dimostrarsi, in questo unico e solo caso, in grado di ribaltare il proprio pessimo rapporto con la tecnologia moderna e ad usare perfino il microonde alla bisogna.
Qualora poi il peloso pigoli, magari per caso, in direzione di un qualche indumento del proprietario, questi verrà immediamente avvertito tramite cellulare (e questa è la seconda eccezione all’allergia alla tecnologia) che il cane – cane che in realtà non potrebbe fregarsene di meno – è depresso e lo cerca disperatamente. Che il propritario del peloso in quel momento sia magari in riunione con l’amministratore delegato non ha la benchè minima rilevanza.
Unico pregio della razza “sciuranonna” è l’addestrabilità. Che è altissima.
Infatti, è facilissimo addestrare uno di questi individui a fare quasi qualsiasi cosa. Anzi, qualsiasi cosa senza quasi.
Un buon addestratore può indurre una sciuranonna a dimenticarsi l’atrite e saltare nel fuoco… ma… MA… l’addestratore a cui questa razza risponde non è MAI un umano.
Un umano può sprecare anni di vita ripentendo alla sciuranonna che se vuole che il cane non metta il muso sul tavolo basta dirgli, anche con moltaaaa dolcezza, “seduto”: il risultato che ottiene sarà comunque oscillante fra lo zero ed il niente. Ma al peloso…. al peloso basterà uno sguardo per indurre la sciuranonna ad alzarsi dalla poltrona echelasciaticasifotta per aprirgli la porta ogni due secondi e mezzo, ed un lieve moto del capo sarà sufficente a fargli ottenere il pezzo più grosso del parmigiano invecchiato 36 mesi.
Con buona pace della sciuramaria. E di tutto il fiato che spreca nel tentativo di far entrare un poco di raziocinio nella testaccia dura della sciuranonna.
Mentre il cane se la ride sotto i baffi.

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14 Commenti

  1. Tutto vero! Sono in ufficio cappottata dal ridere, con i colleghi che mi guardano storto 😀
    Nel mio caso i sciurinonni sono abbastanza bravi per quanto riguardo il cibo (niente extra e niente pranzetti umani, anche se la sciuranonna ogni tanto cede ad allungargli le crocchette direttamente dalla mano quando lo trova inappetente….), ma per tutto il resto sono stati addestrati a dovere dal piccoletto fin dal primo sguardo tanto che se io mi permetto di sgridarlo per qualcosa (o anche solo dirgli un no!!), loro sgridano me: “ma poverinoooooo! Ma perchè lo sgridi?! E’ solo piccolo/ stanco/ affamato/ ha voglia di giocare, ecc” . Sigh! Con loro nei paraggi è praticamente meglio rimandare qualsiasi tentativo di educazione che tanto cadrebbe nel vuoto. E se la sciuranonna un po’ cerca di “contenersi”, il sciurnonno gli comprerebbe anche la villa al mare o lo chalet in montagna…e ovviamente ha imparato a usare messenger appositamente per chiedermi dieci volte al giorno come sta, se ha mangiato, se ha freddo, se ha dormito, se l’ho fatto stancare troppo (perchè sì, il sciurnonno – questa è la parte davvero peggiore – vede il nanetto come una bambolina da tenere in borsa e non come il piccolo Ercole che è in realtà)!
    Bellissimo standard 🙂

  2. :,D sto piangendo dalle risate. ma purtroppo è così.
    devo dire che ho scoperto che col mio cane sono un po tutti sciurinonne anche quelli di 15 anni, a quanto pare io e mio padre siamo gli unici che lo tengono in riga.
    se poi parliamo del effettiva scuirinonna be, si ci siamo, il cane sale sulla poltrona io gli dico di scendere e poi arriva il rimprovero , ma non al cane ma a me da parte della nonna.

  3. Stranamente in famiglia mia la sciurnonna non è mia madre, ma mio padre.
    Premesso che saluta prima cani e gatti di noi, e che la cana più grande lo ama alla follia (forse anche più del cibo, che per lei è DIO), ma la voce che fa ai pelosi è esattamente quella impostataultracoccolosa, ogni volta ci rido :P.

  4. …Mi sa che ho entrambe le nonne fuori standard.
    Una in particolare, che quando guarda il mio cane se ne esce con frasi tipo “Non ha un’espressione molto intelligente, eh. Però ha un bel pelo. Sembra quello di una volpe…….Ai miei tempi, avere la pelliccia o il collo di pelliccia di volpe sulla giacca, era considerato uno status sociale.”..
    Dovrò cominciare a sorvegliarla, prima che le venga in mente di farsi una giacca nuova..XD

  5. Verissimo! Mio padre quando esce di casa per venire a trovarci porta sempre con se qualche leccornia per la nipote, per il nipote e per la pelosona di casa!!!
    Poi si meraviglia che al suo arrivo 34 kg di cane gli saltano dentro dal finestrino dell’auto a mò di comissario Rex!!!
    Ormai per i miei genitori “sciurinonni” la nostra meticciona è identificata come terza nipote….XD XD XD

  6. Io ho avuto un incontro ravvicinato con una Sciuranonna al campo cinofilo. Sostituiva il figlio (o la figlia) per non perdere la lezione del corso di obbedienza per il loro Akita. Prima di iniziare gli esercizi il maestro ci faceva sciogliere i cani, rigorosamente al suo segnale e tutti insieme nello stesso momento. La Sciuranonna, dopo aver chiesto una trentina di volte (anche a me, che, per non offenderla, le avevo risposto, più o meno così:”Mi sembra di aver capito di aspettare, ce lo dice il maestro quando liberarli”) se fosse possibile mollare i cani, con la solita risposta (adesso no….) ragiona a voce alta decidendo da sola che quello era il momento…..e libera l’Akita….
    Ecco, spero davvero sia stata l’ultima volta che le hanno affidato un simile incarico…

      • Potrebbe anche essere (ci sono anche personaggi del genere, in circolazione), ma dal vivo non aveva davvero capito niente….il trambusto successivo ha spaventato la mia cagnolina, che si è messa la coda tra le gambe….povera nonna, era dispiaciutissima, non finiva più di scusarsi col mio cane (?)….penso si sia agitata…

  7. La mia sciuranonna impazzisce per le mie cagnolette e alla prima ha insegnato il comando “dabbacettoanonnadai!” mentre alla seconda (trovatella superspaventata) le ho detto che per avvicinarsi doveva mandarle dei calming signals… beh vedere mia nonna che fa linguacce e occhiolini al cane per mezza giornata (e poi rivolta a me: “hai visto mi fa l’occhiolino pure lei!!!”) è stato qualcosa di impagabile! :D:D:D

  8. XD XD XD uguale uguale, si, perchè in effetti la sciursuocera non è altro che una sciuranonna. Se fai qualche cosa che a lei non va, il suo tono è da…..esorcista 🙁 ma se lo fa il cane o il gatto, dalle sue corde vocali esce un suono dolce e soave come quello di biancaneve…irriconoscibile!!!!

  9. capottatta dal ridere!!!! quante verità!!! come la vedete la sciuranonna che fa mangiare le crocchette una a una dalla mano, perchè se no poverino dalla ciotola non le mangia, oppure che sale le scale (noi abitiamo al piano di sopra…) per portagli la crosta del formaggio? “basta è finito” per il cane è ormai l’equivalente di “continua a fare gli occhi dolci che ne arriva un altro pezzo, magari migliore” perchè si parte dalle croste per andare al pezzo di formaggio tagliato apposta per lui…Quella che, fino al cane precedente (perchè le sciurenonne insciuriscono sempre più con il passare degli anni….) “il cane non entra in casa”, e una sera che noi eravamo in ritardo sale su da noi, si prende il materassino e ti ritrovi il cane a dormire pacifico da lei “perchè poverino se no vi aspettava fuori al freddo…nella cuccia non ci stava…” E le raccomandazioni dove le lasciamo? da quando lo porti in montagna “ma lo fate stancare troppo” a quando fai tardi in passeggiata “avevo paura l’aveste perso, è tardi deve cenare!” W le sciurenonne

  10. Ahahahahah! E’ davvero così!
    Da giovin fanciulla ero fidanzata con un avvenente ragazzo dotato di 2 meravigliosi genitori, dopo 5 anni la nostra intesa finì ma non l’affetto che nutrivo per gli pseudo suoceri. Ora, dopo 30 anni è rimasta vedova l’ormai anziana mamma che, in memoria dei pranzetti domenicali che mi preparava (e non solo di quelli), passa 3 settimane d’estate e le ferie di natale/capodanno con noi in campagna.
    Adotta anche tu un nonno! Niente di meglio per l’umore!
    …Ma poi metti in conto di spendere qualche centinaia di euro di addestratore per ristabilire l’ordine in famiglia con i cani….con i figli invece i danni saranno irreparabili….

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