martedì 19 Marzo 2024

Non dite “poverino”

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di SIMONA DEHÒ – Nel corso della primavera mi sono aggirata per Milano con un rudere fulvo talmente decrepito da attirare attenzione, sorrisi e inevitabili commenti. Mi rendo conto che tutto quello che ci è stato detto è nato solo dalla botta di tenerezza causata dalla visione dell’arrancante vecchietto (definito in un’occasione “vecchiettissimo” da una ragazzina geniale), ma saperlo non lo ha reso meno doloroso.

img_5479Non dite “poverino”. Non esprimete pena e non offrite conforto non richiesto. Non fate commenti in ogni forma sul fatto che “manca poco, eh?” (me l’hanno detto davvero). Non parlate dei vostri cani morti. Soprattutto, non chiedete quanti anni ha il cane per poi replicare “ANCHE IL MIO è morto a tot anni”. Ma come “anche”?! Il cane che avete di fronte è vivo! Certo, sappiamo tutti che in quelle condizioni non vedrà il prossimo anno, ma vi pare il caso di dirlo al proprietario?!

Sapete, io mi rendo conto che quando per strada si incontra un cane molto anziano tutti vediamo solo la fatica di camminare, le zampone stanche, il passo lento e un po’ di affanno. Se siamo passati da poco dal lutto di un animale domestico abbiamo voglia di parlarne con qualcuno che ci capirà, e so che a volte è difficile frenarsi.
img_5449Però dovremmo ricordare che chi ha al guinzaglio quel cane, invece, non può fare a meno di vedere ancora il suo cucciolo, o il cane adulto che ha incontrato giovane e scattante, o, come nel nostro caso, l’aitante e arzillo vecchietto che lo ha sedotto pochi anni o addirittura pochi mesi prima.
In ogni passetto indeciso vede l’intenzione di un saltello, ricorda l’andatura di un tempo, lo rivede tirare come uno stronzo, spazzando il marciapiede da destra a sinistra, gli viene da ridere ricordando che faticava a tenerlo. In una faticosa pipì vede la voglia di marcare, in uno scambio di sguardi ancora orgogliosi saluta il caratteraccio da cane tamarro che prima lo preoccupava sempre.
inbraccio Chi ce l’ha al guinzaglio guarda se gli occhi sono contenti, se le zampe sono sicure, se i piedi sembrano fare male. Probabilmente l’ha portato in braccio per le scale, o lo ha aiutato a salire e scendere da un’auto, ma quando lo incontrate a passeggio non ci sta pensando. Forse ha appena passato un quarto d’ora seduto sul marciapiede a coccolare una crisi di tosse o ad aspettare che tornasse il fiato, forse ha trattenuto le lacrime per tutto quel tempo e adesso fatica invece a trattenere il sorriso nel vedere che il nonno si è rimesso ad annusare e camminare come se nulla fosse successo. O forse ancora, dentro di sé ride perché il cagnone ha appena deciso che di tornare a casa non se ne può nemmeno parlare e ha tirato debolmente a destra, invece che a sinistra, e gli ha detto che arriverebbe volentieri al parco.
In fondo al guinzaglio vede occhioni scintillanti, il sorriso dipinto sul muso imbiancato e un entusiasmo lento che sta diventando sempre più raro. E magari, se è proprio sfortunato, il vostro commento arriva proprio mentre sta pensando che oggi sembra andare meglio di ieri, o che questi quattro passi oggi sembrano più facili, o che stamattina il nonno si è andato a prendere una pallina trascurata da tanto, o che ha alzato un po’ la zampa per fare pipì, o che ha finalmente mangiato di gusto, o che ha provato a fargli le feste al rientro a casa.
passeggiataMagari è solo felice perché il suo cane è felice e sicuramente non ha voglia di ricordarsi che quelle passeggiate sono le ultime, che il tempo di quel cane e con quel cane sta finendo – anche se magari è stato davvero troppo poco. E non vuole neppure che i vostri commenti, per quanto carini, lo facciano pensare all’abisso di pena in cui sa che sta per sprofondare – perché lo sa, sapete, è difficile che pensi ad altro. Lo sa che sta muovendo gli ultimi passi in un mondo in cui c’è quel cane lì, il SUO cane, e che manca davvero poco a quando il mondo diventerà un posto molto diverso, e molto più buio, solo perché quel cane lì non ci sarà più. Sa che potrà essere presto chiamato a decisioni difficili e che ci vorranno mesi prima di tornare a sentirsi “normale”. Magari non vuole sentirsi impotente proprio in quel momento lì – perché, credetemi, piange già abbastanza a casa, probabilmente stando attento a non farsi vedere dal cane.

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25 Commenti

  1. finalmente si parla dei puitbull e pitmix vecchietti: la mamma della mia ha 17 anni e il muso bianco e l’andatura incerta ma è ancora tosta e anche a me da fastidio quando x strada le dicono “poverina”: lei non è poverina è una highlander dog orgogliosa!

  2. Hai tutta la nostra comprensione. I miei suoceri hanno un pit bull di quasi 16 anni, un bel rudere nero dal muso ormai tutto imbiancato! Prostata, dolori alle anche, se cade lo dobbiamo sollevare noi di peso, dermatiti a gogo e tumore al testicolo. Lunedì il nostro nonnetto si è operato x la rimozione del testicolo e si sta riprendendo con tutta la caparbietà della sua razza. Non lo facciamo incontrare con i nostri due pit di 15 mesi x paura che gli facciano male giocando, sti cinghialoni, ma l’ultima volta che si sono visti li ha messi in riga x bene, mocciosetti !! Chiaramente il nostro nonnetto Navar è il nostro beniamino, con il corpo vecchio, ma con gli occhi ancora di un dolcissimo cucciolo!

  3. Boh, io sinceramente non l’ho mai vissuta così “male”: negli ultimi mesi con la mia scorsa cagnona di commenti simili ne ricevevo a bizzeffe e non potevo fare a meno di pensare (e di dire) “sì, è vero”. Ma proprio la voglia di vivere negli occhi della mia cucciola mi faceva pensare che, se si è così fortunati di essere felici fino all’ultimo, c’è di che essere soddisfatti.
    Ma ognuno ha un rapporto con la morte diverso, ognuno vive il lutto a modo suo e, non sapendo come reagirà la persona che abbiamo davanti, è sicuramente un bene tenere presente quanto detto in questo articolo.

  4. Mai dire mai! Premesso che adoro i “nonnetti” (e tra i miei numerosi adottati almeno un paio di senior ci sono sempre) non ho mai preso un anziano pensando “vivrà poco”. Io punto sempre al record mondiale, fiduciosa che da me starà benissimo e sarà un principe. Tra l’altro ho due amici cani (che frequentiamo assiduamente, uno di 18 anni, gira su un passeggino, ma ha un carattere e una lucidità straordinarie e una di 23 anni, che oltre al carattere ha pure le zampe e a parte un po’ di artrosi cammina e non si fa certo pregare per i premietti! Quindi no, non mi verrebbe mai da dire “poverino”, piuttosto direi “fidatissima!” e lo mangerei di coccole. Perché in fondo anche a 23 anni sono “cuccioli di 23 anni”!

  5. Non dite poverino! Ci sono arrivata a sentirlo dire, solo col mio pt (anni 16 circa, addormentato perché dopo quasi 16 anni di perfetta salute, in 15 giorni era arrivato alle convulsioni ed a non camminare ). Purtroppo per me, con i miei amati dobies… tutte purtroppo decedute prima della decrepitudine…non sono arrivata a sentirlo. Mi auguro che Caos arrivi ai baffi bianchi, e se qualcuno mi dirà poverino, lo manderò allegramente la, dove la schiena perde il suo decoroso nome. Nessuno si sarebbe permesso di dare della poverina a Rita Levi Montalcini ( personalmente conosciuta che aveva più di 100 anni … poverina sono io che molto più giovane di lei mi pare sia messa un po peggio…) che pure era uno scricchiolo di donna che vedeva poco e sentiva anche meno… però pensava e parlava, che le 30 enni se lo sognano. Quindi non compiangete, ma compiacetevi col proprietario, che ha ancora la fortuna di avere al guinzaglio un amatissimo nonnetto centenario. Che vorrebbe vederlo arrivare al millennio.

    • concordo, la nostra pitbull-mix di 17 anni cammina male, normale data l’età, ma è ancora lucida e devo ammettere che sono un po’ orgogliosa che alla sua età oltre ad arrampicarsi faticosamente sulla poòltrona e a passeggiare, a mangiare di gudsto voglia ancora accoppare sua figlia e sia ancora talmente lucida da manipolare gli umani; x questo mi incazzo quando mi hiedono “cosa ha èpoverina” menrtre la vedono che caracpolla x la via..cosa ha? è una orgogliosda vecchetta!

  6. scusa, non riesco a finir di leggere l’articolo- e mi dispiace molto perchè le righe che ho letto sono dolcissime – perchè anch’io ho una cucciola di 13 anni. Vi abbraccio affettuosamente

  7. il mio cane è un giovane virgulto di quasi quasi anni…quattro anni passati così in fretta che leggo l’articolo e già a metà comincio a singhiozzare. Perchè ricordo l’anziano cane che lo ha preceduto, ricordo le scale salite faticosamente a zig zag, il viso brizzolato, le catarratte, l’inappetenza e io che non volevo/potevo capire. Oggi piango ma capisco il senso di tutto questo amore

  8. Io ho il pelosetto cieco, di 5 anni, ha avuto un “incidente” con un altro cane, un occhio è stato tolto, l’altro non vede più….e le persone che incontro, mi dicono: poveriiiiiino…..ma come fa a vedere !!!………[ ma cazzarola, se è cieco come fa a vedere …ma che domanda mi fai – mi frulla in testa ]….io rispondo a denti stetti che è INTELLIGENTE perchè ha altri sensi, e tiriamo dritti per la nostra strada……….un nervoso :-[

  9. Quante volte ho sentito questo genere di commenti, commenti fuori luogo e carenti della minima empatia. Sono più che giuste le tue parole e spero che i miei commenti verso altri cani non abbiano contribuito al disagio o alla tristezza di proprietari dei cani anziani che ho incontrato e coccolato per strada. L’egoismo e la mancanza di tatto spesso la fanno da padrone. QUando ci capita, non possiamo fare altro che prender nota che quella persona ha una sensibilità quanto meno discutibile e girare i tacchi verso lidi migliori, continuando a prenderci cura del nostro pupattolo. Buona giornata! 🙂

  10. Quante volte capita anche a me, che dicano “poverino….si vede che è vecchio…” e al guinzaglio ho “solo” un impavido vecchietto che va per gli 11 (un mix di pt e chissà che altro…) debilitato come la padrona dalle tante (troppe????) sgroppate per monti, ma che ancora quest’anno ha macinato dislivelli e Km che quanti dicono “poverino” non arriveranno forse a fare nella loro vita…..!!!
    Un impavido vecchietto che è passato dal cacciare i conigli al parco correndo più forte di loro, a cercare di sorprenderli avvicinandosi “adagio adagio” (cronometrati: 20 minuti per fare 10 mt….ma facendosi fregare poi dal coniglio….!) per arrivare ora al solo guardarli correre felici….
    Dico sempre che ora ho un altro cane… Non è più quello che ho accolto in casa perchè non avrebbe avuto più la sua… Un cane diventato “zen”…
    Un cane che cerca di farmi capire quanto io faccio davvero fatica a capire: che c’è un tempo per tutto… e il suo adesso è quello di andare a “passo Len-in” (Lento ma inesorabile), di guardarsi intorno ed annusare odori e profumi, del godere del sole o del fresco di un ruscello…
    Una cosa però devo ammetterla, a me stessa e a lui: non so da che parte cominciare, faccio fatica “a capire” cosa fare e cosa no, se devo cmq incitarlo ad uscire o devo rispettare il suo “non voler camminare”… A volte mi sento davvero “inadeguata”, non preparata al resto che ci aspetta….
    Poi ci guardiamo in faccia e…bon… se non si cammina, possiamo sempre ripiegare su un buon libro….finalmente!!!

  11. Che bello sul divano, attento a posare bene per la foto. Io ho notato che il cagnone anziano (nel mio caso terranova) è, se possibile, ancora più in sintonia con il padrone perché ha una calma che prima non poteva avere. Per cui le passeggiate insieme sono sempre molto romantiche! Buone passeggiate Simona!

  12. la mia piccola ellyè ancora molto al di qua dall’età adulta, ma leggendo questo racconto non posso fare a meno di commuovermi, e pensare che se qualcuno quando sarà il momento possa farmi un commento del genere… mah forse un cartone nel muso lo tirerei. tanta solidarietà

  13. Condivido. Io non so mai cosa rispondere se non sciocche frasi di circostanza. Solo una volta che mi è stata consigliata caldamete la soppressione ho risposto un po’ fuori dalle righe.
    Ti auguro di vivere ancora tanta tenerezza, amore e gioia assieme al tuo nonnino. Un abbraccio da me, Alessandra, e dal mio Dobby

  14. A me, specialmente quando vedo un cane vecchio o malato, ma anche qualsiasi altro animale, esce spontaneamente ” Forza, piccolo ( non importa la stazza), sei un grande.. Sei fantastico..” Credo gli animali apprezzino di più il sostegno che la pietà..

  15. “Sappiamo tutti che in quelle condizioni non vedrà il prossimo anno”…
    L’estate scorsa ho spaccato la tosatrice che mi mancava ancora un pezzo di Minny (lo so, i cani non si tosano per farli stare freschi, ma abbiamo dei problemi con le spighe ed il pelo lungo..) così ho finito a forbice, consapevole che, con altri 2 cani a pelo corto e vista l’età e lo stato della ex cucciola, il costo di una tosatrice nuova non era giustificato per quei pochi centimetri di pelo rimasti. All’inizio di quest’estate ho comprato la tosatrice nuova. Che gioia spendere quei soldi.
    Non dire gatto finchè non l’hai nel sacco!
    In bocca al lupone!

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