martedì 19 Marzo 2024

Tagadà disinformà e spara cazzà: “chi compra un animale è violento”

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Davide Beltrame
Davide Beltramehttps://www.tipresentoilcane.com
Figlio di Valeria Rossi dalla nascita, creatura mitologica a metà tra uomo e cane, con tratti bestiali dello yeti. Solitamente preferisce esprimersi a rutti, ma ogni tanto scrive su "Ti presento il cane" (di cui è il webmaster, quando e se ne ha voglia). La sua razza preferita è lo staffordshire bull terrier, perché è un cane babbeo che pensa solo a mangiare e a dormire. Esattamente come lui.

di DAVIDE BELTRAME – Mannaggià la miserià, è il primo commento che mi viene in mente, e con questo la smetto con gli accenti per far rima con Tagadà, promesso.
Una nostra lettrice ci ha segnalato ieri via email come durante la trasmissione in onda su La7 sia stato posto l’accento (in modo negativo, ovviamente) sulla “selezione delle razze”, che sarebbe stata definita come cosa orrenda e “razzista”.
tagadala7Incuriosito dall’email, vado a cercare la replica della trasmissione e grazie al sito di La7 trovo la trasmissione e il relativo servizio (indicativamente da 1:20:00, se vi interessa vederlo).
Dello stesso servizio si trova anche una video-sintesi che si concentra principalmente sull’intervento di Oliver Steinberger, direttore tecnico e istruttore cinofilo di Dogs and the city.
Da questo estratto si ha persino l’idea di un’informazione corretta, perchè Oliver Steinberger nel servizio dice cose sacrosante (ne cito alcune: tutti gli animali – come anche gli umani sono aggressivi, cani diversi richiedono una gestione diversa, non è corretto lasciare il bambino piccolo a giocare da solo con NESSUN cane), per cui a lui va tutta la mia approvazione.
Ricordiamo, peraltro, che l’aggressività è una dote, lo abbiamo già detto, ridetto e stradetto ma ripeterlo è sempre bene… come possiamo pensare di avere, senza aggressività, dei cani che possano salvarci da situazioni pericolose? E’ ovvio che se poi l’aggressività viene passata come “aggressività verso l’uomo”, è un altro discorso, ma qui è fare “gioco sporco” sui termini.

Torniamo comunque alla trasmissione. Come detto, la video-sintesi che dura cira 2 minuti e 40 secondi esprime concetti sensati, ma se guardiamo il servizio nella sua interezza, circa una decina di minuti, il giudizio crolla inesorabilmente verso il basso e purtroppo, come mille altre volte, verso la disinformazione.

Prima della discussione infatti viene mostrato un video intitolato “Io, aggredito da un pitbull mentre passeggiavo”. Ora, vedendo il video mi è venuto spontaneo reagire come Fantozzi.

Con tutta la comprensione per il povero padrone che s’è visto il suo cane aggredito, situazione sicuramente spiacevole e che non auguro a nessuno, si è montato un enorme castello di carte su una banale “scaramuccia”, montandoci su un po’ di sensazionalismo. Questo perchè:
a) l’intervistato dichiara che il pitbull (o presunto tale…) ha aggredito il suo cane, e lui si è poi messo in mezzo per dividerli: “mi sono buttato in mezzo e…gli ho salvato la vita”, dichiara. Quindi, “io aggredito da un pitbull mentre passeggiavo” una beata cippa: il pitbull casomai aveva attaccato il cane e il padrone si è poi – comprensibilmente, per carità – messo in mezzo;
b) come si intravede dal referto mostrato brevemente nel servizio, la prognosi è di 8 giorni e si riscontrano “multiple piccole ferite superficiali, compatibili con morsi di cane”;
c) viene inquadrata la mano del povero aggredito, che ha un vago segno su un singolo dito: sono disposto a scommettere che 9 persone su 10 nel corso della loro vita abbiano avuto segni peggiori sulle mani semplicemente lavorando;
d) la vigilessa intervistata sulla feroce aggressione racconta come “il cane fosse agitato e non volesse seguirci” e come abbia avuto il lampo di genio (così lo definisce lei stessa) di attirarlo con una cagnetta, di proprietà di un’amica. Opinabile, come lampo di genio, se consideriamo che il “cane-killer” aveva appena aggredito un altro cane, e dubito che avessero avuto il tempo di valutare se il forse-pitbull fosse aggressivo solo verso i maschi o verso tutti i cani. Comunque, le cose sono andate bene e sono riusciti a rinchiudere la feroce belva in un cortile.
Immancabile ovviamente il tragico dubbio che va sempre instillato nel pubblico: la stessa vigilasse dice “la mia è paura è che poteva passerci un bambino“.
Ricordiamo per l’ennesima volta che aggressività intraspecifica (tra esemplari della stessa specie) e interspecifica (tra specie differenti) sono due cose diverse; del resto, quante volte capita di vedere cani che abbaiano a centinaia di metri a qualsiasi loro conspecifico, ma non fanno una piega mentre ricevono sonore pacche sulla testa dai passanti?
Eppure, chissà perchè, ogni volta che un cane ne aggredisce un altro parte la sequela di “e se ci fosse stato un bambino”? Ebbene, se ci fosse stato un bambino probabilmente non sarebbe successo un beato tubo, perchè un bambino e un cane sono due cose diverse. Ne è riprova il fatto che il cane non abbia manifestato la minima aggressività verso la vigilessa durante il recupero.
Una cosa condivisibile tra quelle dalla vigilessa è la necessità di corsi di formazione, peccato che lei ne parli solo per chi prende i pitbull, mentre sarebbero utili anche a molti proprietari di cani di altre razze, taglie e quant’altro.

canefuorivistaInsomma, riassumendo…un “pitbull” ha aggredito un cane di piccola taglia, il padrone di quest’ultimo è riuscito a mani nude e senza grosse conseguenze a liberare il suo cane dalla morsa del feroce assassino (eh, i buoni vecchi pitbull di una volta che “quando mordono non puoi aprirgli più la bocca, ci vuole il cric”…) prendendosi probabilmente un paio di pinzate, dopo di che il “pitbull” è stato messo in sicurezza con il trucco più vecchio del mondo, ovvero una cagnolina ad attirare l’attenzione del maschio.
Aggiungiamoci che il padrone del cagnolino non sembra esattamente Ercole (nel servizio lo si vede zoppicare mentre porta a spasso il suo cane) e possiamo immaginare la ferocia dell’aggressione. Insomma, anche eventalmente pensando che la zoppia sia una conseguenza della colluttazione per dividere i due cani, da una vera aggressione di un cane di grossa taglia difficilmente esci con segni lievi (penso di aver avuto segni peggiori io per qualche semplice “sbaglio di mira” durante il gioco), e in ogni caso il titolo del servizio è una montatura bella e buona.

pitbullAh, nota aggiuntiva: durante il servizio viene mostrato l’intervistato a spasso con il suo cane usare un flexi tenuto bello allungato, tanto che a un certo punto il cane gira un angolo trovandosi completamente fuori dalla visuale del proprietario. Atteggiamento fuori legge (la lunghezza massima consentita per guinzaglio è di un metro e mezzo), ma soprattutto piuttosto imprudente…specialmente per un padrone che dice di aver da poco salvato la vita al suo cane. Proprio i corsi di formazione a cui abbiamo fatto cenno proprio sopra potrebbero ad esempio mettere fine all’uso indiscriminato del flexi, facendo un po’ di informazione e spiegando perchè e per come il guinzaglio allungabile – specialmente in città – non sia esattamente lo strumento più adatto.

pitbullIl montaggio ci aggiunge poi del suo, dato che i presunti pitbull mostrati nel servizio sono immancabilmente in truzzo-mode, con collari borchiati, mostrati mentre ringhiano o abbaiano eccitati e quant’altro. Ovviamente buona parte delle riprese non riguarda nemmeno dei pibull ma amstaff e i consueti “incroci somiglianti a..”, ma sappiamo bene quanto il giornalista medio distingua un pitbull, no? E ovviamente fa più scena mostrare il “truzzo-cane” che non un cane tranquillo e rilassato.

Ora, dopo questo servizio si passa ai commenti in studio. Vi aspettate la presenza di qualcuno che lavora coi cani, giusto? Ebbene, le presenze oltre al già citato Steinberger sono invece:
– Mita Medici, una cantante/attrice
– Leonardo Caffo, un filosofo
– Stefano Candiani, un senatore

Indovinate un po’, con queste premesse, quante boiate sono uscite fuori? Bravi.
Infatti, dopo la sacrosantissima affermazione di Steinberger sul fatto che sia imprudente far giocare da solo un bambino con qualsiasi cane, la conduttrice lo interrompe (per l’ennesima volta, ad onor del vero) per precisare che lei ha a casa un trovatello e non si sente imprudente ad aver fatto giocare spesso sua figlia di 3 anni da sola con il cane (mentre con pitbull o rottweiler “magari non ce l’avrei lasciata”). Giustamente l’istruttore cinofilo le chiede di che taglia sia il cane, la conduttrice risponde che è un cane di piccola taglia senza pedigree…e da qui parte il delirio.
Il filosofo Leonardo Caffo infatti sostiene che “con la frase sul trovatello siamo al 90% della soluzione della violenza dei cani” e “bisognerebbe emanciparsi dal concetto di produzione di razze” che è un concetto “moralmente retrogrado”.
Dopo di che arriva LA PERLA, che merita tutta l’evidenza del caso

chi compra un animale è già violento di per sè

pitbull_bimboIl buon filosofo si sente anche dire “la vita in laboratorio” mentre Mita Medici auspica che “piano piano si smaltiscano questi creatori di razze“.

Insomma, entrambi dimostrano una cultura cinofila da facepalm multiplo, il classico solecuoreammmore che porta più danni che vantaggi e non si pone minimamente il problema di capire perchè esistano le razze canine, perchè sia importante portarne avanti la selezione e quant’altro. Ma ovviamente sul grande pubblico fa più scena fare il “paladino dei meticci” paragonando la selezione delle razze canine a periodi bui della storia umana che non fare corretta informazione.
La solita – stupida – contrapposizione “meticcio vs cane di razza”, perchè da bravi umani se non facciamo distinzioni e divisioni non siamo contenti.
Per entrambi la soluzione sembrebbe essere “più (anzi, solo) meticci per tutti”: tempo fa qualcuno aveva proposto più bassotti per tutti, ma non c’è mai nessuno che proponga un minimo di cultura cinofila per tutti…e chissà come rimarrebbero scioccati il buon Caffo e la Medici se scoprissero che probabilmente il 90% dei cani protagonisti di queste aggressioni (e mi sono tenuto basso con la percentuale) è libero dal pedigreecome commentato dalla Medici riguardo al trovatello della conduttrice, in tono entusiastico.

La cosa curiosa (e pessima) è il fatto che mentre all’unica persona che lavora nel campo e che stava cercando di trasmettere concetti sensati la conduttrice ha parlato sopra di continuo, interrompendolo e provocandolo sulle “razze pericolose”: sulle curiose amenità, chiamiamole così, espresse dagli ospiti le cui competenze invece tutto potevano riguardare tranne che i cani invece la conduttrice non ha detto “bah”.
Il servizio si chiude così, con la battuta del senatore Candiani che alla domanda della conduttrice se passerebbe un pomeriggio con “un bel paio di pitbull o di rottweiler” risponde “passo la settimana in parlamento e già mi basta”. Roba da prendersi una causa da qualsiasi pitbull o rottweiler, se questi potessero parlare.

In tutto questo, l’istruttore cinofilo non viene più minimamente interpellato, su circa 10 minuti di servizio sul tema cani gli è stato permesso di parlare circa 2 minuti e mezzo con continue interruzioni, e soltanto all’inizio: il telespettatore tendenzialmente ricorderà molto di più l’ultima parte del servizio, e in tutto questo non si è riusciti a dare informazioni utili e complete (Steinberger ci ha provato, ma è difficile esprimere un concetto se ti parlano sopra e ti interrompono ogni mezza frase…), ma a sparare un paio di cugginate abnormi da buttare nel mucchio.

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8 Commenti

  1. Questi idioti non dovrebbero aver paura dei Pitbull o dei Rottweiler, ma dei proprietari o allevatori che ne hanno le b*alle piene di sentire queste cavolate.

  2. certo che in questi ultimi giorni i giornalisti han fatto filotto.
    Ce ne fosse uno che scrive facendo un minimo, ma minimo, di informazione seria.

  3. Questi signori(e signore) andrebbe denunciati seduta stante da parte non solo del Pittbull club italia,ma anche dall’ENCI stessa. Non se ne può più di sentire idioti del genere infamare intere specie,e relativi allevatori, senza possedere nemmeno le basi più elementari per poter accennare un qualsivoglia discorso inerente alla cinofilia. Basta…e ora che si intervenga a livello legale contro questa gente.

  4. Ma anziché criminalizzare razze senza conoscere nulla sul loro conto, perché non criminalizzare la cattiva/falsa informazione? Stava parlando qualcuno che sicuramente è più esperto di cani di presentatrice, filosofo, attrice e senatore messi insieme, ma no, lasciamo la parola a chi non sa nulla (a quanto pare), così sai che cultura ci viene…

  5. io ce lo passerei volentieri un pomeriggio con un bel paio di pitbull o rottweiler 😀 comunque, guardando il video della trasmissione, per me il premio schiaffoni va al filosofo

  6. “passerebbe un pomeriggio con “un bel paio di pitbull o di rottweiler?” e gia’ a partire dalla domanda.. Ma il tuo commento alla risposta del senatore .. “Roba da prendersi una causa da qualsiasi pitbull o rottweiler, se questi potessero parlare.” Fortissimo Davide!
    Davvero spassoso!

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