domenica 17 Marzo 2024

Dove prendere un cane

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di DANIELA MAFFEI – Le possibilità sono sostanzialmente due: Adozione o Acquisto. Vediamole un po’ in dettaglio:

Adozione, e qui metto anche i “me l’ha regalato mio cugggino” .
Partiamo proprio da qui: ci fanno un regalo inatteso.
Bene, anzi, male! I cani non si regalano se non si è più-che-sicuri che quello specifico cane sia adatto a quella specifica famiglia e che tale famiglia abbia voglia proprio di quello specifico cane.
Esempio di cane che più-sbagliato-non-si-può: cane molto attivo in una famiglia presissima e con mille impegni che porterebbe il cane giusto a fare il giro bisognini 3 volte al giorno. (Non dovrebbero neppure avere un cane, a mia opinione eh. Nessun cane, intendo)
Quindi: se vogliamo regalare, pensiamoci benebenissimo.

Adozione: andiamo presso i millemila canili sparsi per l’Italia o presso un rescue e ne adottiamo uno.
Gli annunci sono tantissimi, ci passano tutti i giorni nelle bacheche, molti i cani che cercano una nuova casa.
Volete adottare? Ottimo !
Assicuratevi alcune cose: vaccini, microchip, esami per escludere leishmania e filaria, sverminazioni. LE BASI, proprio!!!
Poi se il cane è già sterilizzato meglio ancora. Sarà una spesa che non dovrete sostenere.
“Ah, ma io non lo voglio sterilizzato”
“Tesoro, che te ne fai di un cane intero senza alcuna storia selettiva? Ci devi fare i cuccioli? Non ti bastano tutti quelli che sono nei canili?”
“Ah, ma io saprò a chi darli!”
“Eeecccerto!!! Anche quello che ha fatto nascere il bisnonno del cane che tu oggi adotti ha detto la stessa cosa. Com’è che suo nipote è un randagio figlio di randagi da 3 generazioni?”

Non fate i tirchi e aiutate l’associazione con una donazione: vi danno il cane vaccinato, chippato, ben nutrito, spulciato, sterilizzato e testato. Pensate che i vet li abbian pagati a bacini?

Rescue: sono associazioni che si occupano specificatamente di cani simil-una-certa-razza o tipologia di razza.
Sono – sottolineo – cani senza alcun documento che ne attesti la provenienza (salvo rarissimi casi) ma il loro aspetto morfologico/estetico e il loro comportamento fa propendere per la possibilità che derivino dalla razza XY. Alcuni sono veramente molto tipici!
Alcuni rescue fanno associazione a sé, altri sono costole di associazioni maggiormente note e presenti sul territorio.
In ogni caso anche loro sono volontari; dedicano il loro tempo libero a aiutare questi cani. Libero. Ricordatelo.
Che sia un canile, che sia un rescue, se lavorano bene vi faranno un piccolo interrogatorio per capire se siete le persone adatte per quello specifico cane, se la vostra famiglia ha ben chiaro cosa significhi avere un cane, gli impegni che comporta e la responsabilità conseguente.
L’ammmoore NON è assolutamente sufficiente per gestire al meglio un cane; ci vuole responsabilità e razionalità.

Alcuni potrebbero dirvi che il cane del quale vi siete innamorati in foto non è il cane adatto a voi: magari non ama i gatti e voi ne avete 8; oppure ha avuto pessime esperienze coi bimbi e voi ne avete 3; altri mille validi motivi che VOI pensate siano personalizzati a voi ed invece sono per salvaguardare il cane che, una volta uscito dalla struttura, sarebbe bene restasse nella famiglia che lo ha adottato, salvo motivi serissimi e non ponderabili al momento dell’adozione.
Se vi negano l’adozione è perché quello specifico cane non è adatto a voi, anche se ci rimarrete malissimo (lo so bene).
Fatevi consigliare e suggerire il cane più adatto; tanto voi quanto il cane vivrete molto ma molto meglio insieme.
Ok, sin qui ci siamo, giusto?
Una associazione seria vi consegnerà un cane con chip, vaccini, libretto sanitario, esami che dimostrano che il cane non ha – oppure ha – determinati problemi di salute. E, se adulto, sterilizzato.
Quello che vedete è quello che vi porterete a casa, con tutta la serie di valutazioni fatte in struttura e che, dopo qualche mese, una volta il cane ben inserito in famiglia, dovrebbero essere tutte confermate. Se ci sono delle criticità vi verranno comunicate, ad esempio se il cane non tollera assolutamente cani dello stesso sesso, o gatti, paura di temporali o rumori forti ecc.
Starà a voi lavorarci sopra.
Il discorso adozione direi possa concludersi qui. Ve l’ho riassunto per sommi capi e parlando solo di associazioni/rescue che lavorano bene. Ce ne sono, girate, le troverete!


Seconda opzione: Acquisto. E qui sarà, temo, molto più difficile farvi capire cosa sì e cosa no.
Iniziamo da un punto fondamentale: è vietato – il reato è truffa – vendere cani senza documento = pedigree = ascendenza certa dicendo che è di razza senza documenti.
Insomma, il classico “di razza, ma senza pedigree” NON ESISTE. Intanto, ribadisco: reato di truffa.
Se un cane è di razza HA una ascendenza certa. E questa ascendenza è certificata dal pedigree.
Non ci sono altre possibilità.

Poi: il pedigree costa 25 euro circa A VOI che comprate il cane: è il costo della voltura dell’intestazione all’ENCI (ente nazionale della cinofilia italiana).
A chi iscrive la cucciolata = proprietario della madre = allevatore, indipendentemente che sia la prima e unica cucciolata della sua cagna o lo faccia di professione – dicevo, a chi iscrive la cucciolata costa qualcosa di più ogni singolo pedigree: circa 35 euro, grossomodo.
In ogni caso E’ FALSO più di una banconota da 30 euro chi dice che il pedigree costi cifre iperboliche. Avete presente tutti i vari casi in cui il cane costa “200 euro senza pedigree, 600 euro con pedigree”?
Volete verificare? Bene, andate sul sito dell’enci www.enci.it. Troverete tutto ciò che vi serve per confermare.
Torniamo al dove comprarlo.
Questa è la difficoltà più grande: far capire la differenza tra chi fa le cose per benino, per bene, per benissimo e chi invece fa schifo e basta.
Dato che ho già scritto molto e non vorrei far diventare l’articolo un “trattato”, vi chiederei di fare ancora uno sforzo di ricerca: su questo sito l’amatissima Valeria Rossi ha scritto decine di articoli (e pubblicato contributi esterni, qualcuno anche mio) in merito.
Perdete un po’ del vostro tempo per informarvi per bene per non cadere tra le grinfie di orridi personaggi.

Poiché questo testo nasce dalla necessità di darvi indicazioni almeno un po’ precise sul corredo base di un cane ora vi elenco alcune cose assolutamente indispensabili senza le quali, vi prego, scappate via di corsa.
Il cane è di razza? Bene. Ha un pedigree. Se non è ancora arrivato dall’ENCI (di solito arriva intorno ai 3 mesi e mezzo di vita del cucciolo) vi consegneranno le copie della documentazione di avvenuta iscrizione (anche qui troverete tutte le info sul sito dell’ENCI).
Se appartiene a razze che vengono sottoposte a test specifici, esempio: displasia, atassia, cataratta ereditaria ecc, vi consegneranno i test dei genitori o degli ascendenti (a seconda del test ci sono cose diverse).
Chip: DEVE averlo. Nessun cane, neppure un meticcio, può lasciare la casa nativa senza chip.
Libretto delle vaccinazioni: ci deve essere e vi deve venir consegnato col cucciolo. Sul libretto troverete queste indicazioni sui vaccini 2 nei cuccioli di 65-70 giorni, se più grandi saranno 3, regolarmente timbrati e firmati dal medico veterinario. I cuccioli che vi venissero proposti a meno di 65/70 giorni van lasciati dove sono. NON si prendono cuccioli più piccoli. E chi ve li dovesse proporre va immediatamente scartato.
Sverminazioni: la norma è almeno un paio nei cuccioli di 65-70 gg, più grandi ne avranno ulteriori in aggiunta.
Esami feci: fatti e segnati sul libretto
Antiparassitario: sì! Soprattutto nel periodo estivo. Si possono somministrare senza problemi anche a cuccioli di 45 gg.
Trattamenti vari come filaria o altro. Se ci sono, meglio.
Per alcune razze (giusto per farvi un esempio: australian, golden, border) esistono degli esami specifici agli occhi che vengono fatti ai cuccioli per verificare che non abbiano alcune patologie.
Se pensate a cani di queste razze esigeteli e non prendete cuccioli che non li hanno.

Da parte vostra, soprattutto se prenderete un cucciolo di 2 mesi o poco più, ci dovrà essere una certa attenzione a NON frequentare aree cani o sgambatoi sin che il cucciolo non sarà completamente vaccinato.

Qualche idea ve l’ho data. Se vorrete approfondire, su questo stesso sito tramite il motore di ricerca potete trovare ulteriore materiale.
Se volete ampliare la discussione nei commenti, ben volentieri!

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6 Commenti

  1. non so se sono nel posto giusto per chiedere questa cosa…ma è da tempo che leggo i vostri articoli, i libri di Valeria…e avrò modo in altra sede per dirvi quanto vi stimo ma ho bisogno di aiuto: avrei dovuto adottare un cucciolo di siberian che compierebbe i due mesi il 4 maggio…il problema che la ragazza che me lo cede mi ha contattato oggi per dirmi che la madre è morta di un’infezzione post parto e che quindi il cucciolo lo potrei già portare a casa …che devo fare? La mia veterinaria mi ha già consigliato di prenderlo ( anche la legge lo consente ) e che i disturbi della madre non hanno influito sul cucciolo…avevo organizzato le ferie per accoglierlo ma ora arriverebbe in mezzo a settimane di lavoro…sono in panico lo ammetto

  2. Noi diciamo da mesi le stesse cose su Radio Bulldog Inglesi, fate un ottimo lavoro e leggo spesso i vostri articoli complimenti sempre chiari e trasparenti, stasera tratteremo un tema delicato con due testimoni anonimi che hanno vissuto l’inferno con i trafficanti di cani in Germania.

  3. grazie per questo articolo, bello e chiaro. Avrei una domandina ina ina…: prenderò nei prossimi mesi un cucciolo dall’Inghilterra. Certamente l’allevatrice sa quali sono i documenti da predisporre – libretto sanitario e passaporto internazionale in primis-. Per quel che riguarda la parte che spetta a me, è opportuno che contatti preventivamente l’Enci per sapere di cosa c’è bisogno affinchè il cucciolo possa venire correttamente iscritto, oppure l’iter è lo stesso che lei ha descritto in questo articolo?

  4. Vorrei sottolineare l’ascolto dei consigli dell’allevatore o di chi in canile gestisce il cane. Il mio indimenticato Yuri veniva da un canile, dopo un colloquio iniziale dove si rese conto della mia esperienza (in?) e delle mie esigenze, la sig.ra che lo gestiva mi portò a fare un giro, davanti alla maggior parte delle gabbie tirava dritta dicendo “questo no”. Di tutti i cani che aveva me ne selezionò 8 e mi chiese se qualcuno mi risultava poco simpatico, questa era tutta la voce in capitolo che mi era data: potevo solo scartare, non scegliere. Mi pregò di tornare con mia figlia che all’epoca aveva 2 anni per valutare le reazioni di quelli selezionati alla sua presenza. Ci diede un cane fantastico, innamorato di mia figlia, adattissimo a noi. Quando 3 anni dopo un’auto lo investì uccidendolo la richiamai, si ricordava benissimo di noi ma non aveva un cane adatto alla nostra famiglia in quel momento. I volontari seri e competenti esistono.
    Oggi ho Dobby, cucciola di 4 mesi, dopo aver ascoltato per una intera serata le mie esigenze e le mie aspettative, delle nove femmine che aveva, Fabiana, l’allevatrice, ne ha indicate 2. E’ esattamente la cucciola che mi aveva descritto e, ovviamente, io non posso far altro che esserne follemente innamorata.

  5. Secondo me, quando propongono un cucciolo con oppure senza pedigree, non è per sostenere le spese del pedigree in sé, ma per non farsi fare concorrenza dagli eventuali cuccioli del cane che stanno vendendo.
    Cioè, loro non dicono che il pedigree costa molto, ma si fanno pagare di più perché il cane con pedigree ha più valore.
    Altrimenti non si spiega…

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