sabato 16 Marzo 2024

Il tuo cane si comporta da cane? Castralo!

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Davide Beltrame
Davide Beltramehttps://www.tipresentoilcane.com
Figlio di Valeria Rossi dalla nascita, creatura mitologica a metà tra uomo e cane, con tratti bestiali dello yeti. Solitamente preferisce esprimersi a rutti, ma ogni tanto scrive su "Ti presento il cane" (di cui è il webmaster, quando e se ne ha voglia). La sua razza preferita è lo staffordshire bull terrier, perché è un cane babbeo che pensa solo a mangiare e a dormire. Esattamente come lui.

di DAVIDE BELTRAME – Sta generando diverse discussioni in questi giorni una locandina della Virbac, casa produttrice di farmaci e antiparassitari.
Non conosco la provenienza precisa della foto, dato che gira su diversi profili e gruppi, chiaramente è affissa in uno studio veterinario e chiaramente è assai presumibile che non sia l’unica in circolazione.
Eccola: E’ piuttosto evidente quali siano i metodi con cui viene consigliata la soluzione ai “comportamenti”, soprattutto l’iconcina delle forbici è piuttosto indicativa: si parla di castrazione.
Avevo personalmente il dubbio se invece con la terapia medica parlassero solo di castrazione chimica o anche di altri farmaci, ma dato che la Virbac produce il Suprelosinc, farmaco appunto atto alla castrazione chimica, direi che tutta locandina riguarda questo tema, e viene fatto anche capire che la terapia medica sarebbe tutto sommato preferibile poichè reversibile.

Non entro chiaramente nel merito della castrazione in sè: non ne ho le competenze, e anche tra chi le ha ci sono diverse opinioni sul tema, che è alquanto delicato. Quello che trovo però davvero assurdo è presentare come “problemi” dei comportamenti assolutamente naturali. Astutamente, la locandina gioca sul termine “eccessivi”, ma…eccessivo è un termine assolutamente soggettivo, ci sono persone che al primo “BAU” si innervosiscono e persone che trovano un’adorabile melodia il proprio cane che abbia per un’ora filata (con grande gioia dei vicini).
Allo stesso modo è alquanto difficile definire “eccessive” le marcature…chiunque abbia un maschio avrà visto come ci sono posti dove non fa mezza goccia e altri dove invece marca ogni 2 metri, semplicemente perchè magari sente mille odori di altri cani.
La monta come già spiegato in molti altri articoli può avere significati ben diversi da quello sessuale, e lo stesso vale ovviamente per la fuga: un conto è se il cane continua a scappare perchè sente la cagnetta in calore anche a trecento chilometri di distanza, un conto è un cane che scappa per altre ragioni.
Monta e fuga quantomeno sono due comportamenti che effettivamente possono richiedere una correzione, essendo in particolare la fuga anche un pericolo per il cane stesso, ma…ci sono molte altre possibilità, soprattutto a seconda del “livello” del problema, senza che si debba arrivare all’intervento medico!

Primo tra tutti, rivolgersi a un professionista, capire la causa del comportamento a lavorare su quella, se non si riesce a farlo da soli.

Appendere una locandina del genere in un ambulatorio veterinario, dove comunque c’è il “proprietario medio”, quindi in gran parte comunque persone che non hanno una gran cultura cinofila e magari si preoccupano anche per dei comportamenti normali, è a mio avviso davvero deleterio. Pensiamo soltanto al classico proprietario che vive in condominio e magari si sente rompere le scatole dal vicino “perchè il cane abbaia” (e magari abbaia giusto qualche minuto, ma il vicino è particolarmente “sensibile”): istintivamente potrebbe pensare di affidarsi alla “terapia medica” per ridurre il testosterone.

Io capisco che la Virbac, come ogni ditta, debba pubblicizzarsi e promuovere i propri prodotti, ma c’è modo e modo di farlo: giocare sull’equivoco, sulla soggettività del termine “eccessivo” e far passare come problematici comportamenti che in parte non lo sono, e in parte sono rimediabili con metodi mille volte meno invasivi di una castrazione, pur reversibile che essa sia.
Certo, è auspicabile che poi il veterinario di turno, quando interrogato a riguardo come invita a fare la locandina, eviti un interventismo eccessivo, però obiettivamente può anche non essere facile: il vet “non conosce” il cane, solitamente lo vede solo in ambulatorio e se è un cane sano lo vede magari giusto per i vaccini e qualche controllo, per quanto riguarda il carattere deve affidarsi al racconto del proprietario. Quello stesso proprietario medio che spesso poco sa del linguaggio del cane e che può facilmente considerare “eccessivo” qualcosa che invece è pienamente nella norma.

Se pensi che il tuo cane manifesti dei comportamenti scorretti, o che manifesti in modo eccessivo comportamenti che per lui sono naturali ma che per un motivo o per l’altro creano disagio, le soluzioni ci sono: porta il tuo cane in campo, fallo vedere a un educatore, addestratore, chiamatelo come volete (e magari a più di uno, se ne avete la possibilità): solo se anche lui ti dirà che effettivamente il comportamento è sbagliato, o eccessivo, e che non saprebbe come risolverlo, pensate alla soluzione medica.

Ma se i “problemi” sono quelli illustrati nella locandina, ho come l’impressione che saranno ben pochi a dirvi che non sono risolvibili con un po’ di impegno. Perchè se il tuo cane maschio manifesta quei comportamenti…si sta sta semplicemente comportando da cane.
E, ovviamente nei limiti imposti dal rispetto per gli altri e dalla sicurezza per il cane stesso, sarebbe carino lasciarglielo fare.

 

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1 commento

  1. Proprio in questi giorni sto riprendendo in mano, per studiarli con più attenzione, alcuni dei miei testi di etologia classica: specialmente Trumler, ovviamente, è di grandissimo interesse dal punto di vista dello studio del cane e del nostro rapporto con lui.
    Nel contempo, ho voluto confrontarli con altri testi di impostazione più behaviouristica (anche piuttosto recenti), ed ecco… mi sono reso conto che stiamo tornando sempre di più verso una visione del cane come macchina al nostro servizio, da condizionare a nostro piacimento e da ritoccare quando ci fa più comodo: forse stiamo tornando indietro, anzi fin troppo indietro, e spesso lo stiamo facendo in modo davvero subdolo, anche chiamando “gentili” pratiche che non hanno che lo scopo di modificare forzatamente la natura più intima dell’animale.
    Mi sbaglio, o non sembra esserci più spazio per lasciare che il cane si comporti da cane?
    Intanto, approfitto comunque per ringraziare la vostra opera di divulgazione, e il fatto che abbiate ancora il coraggio di parlare di “relazione”, “doti naturali” ed “etologia”, e non vi limitiate a trattare tutto l'”universo cane” come una sterile trafila di “modificazioni e terapie comportamentali” (di puro gusto neo-skinneriano, e spesso al limite della vivisezione).
    Complimenti come al solito, buona serata e a risentirci 😀

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