sabato 16 Marzo 2024

“Hai un cane? Hai diritto a 450 euro mensili”, l’ennesima bufala acchiappalike

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Davide Beltrame
Davide Beltramehttps://www.tipresentoilcane.com
Figlio di Valeria Rossi dalla nascita, creatura mitologica a metà tra uomo e cane, con tratti bestiali dello yeti. Solitamente preferisce esprimersi a rutti, ma ogni tanto scrive su "Ti presento il cane" (di cui è il webmaster, quando e se ne ha voglia). La sua razza preferita è lo staffordshire bull terrier, perché è un cane babbeo che pensa solo a mangiare e a dormire. Esattamente come lui.

di DAVIDE BELTRAME – Se qualcuno ha esultato leggendo la notizia che sta girando molto in questi giorni sui social relativa al bonus di 450 euro mensili (!) se si è in possesso di un cane, dovendo rispettare solo alcuni piccoli requisiti in più, è meglio che rimetta in fresco lo spumante e lo conservi per le grandi occasioni, perchè si tratta – ovviamente – dell’ennesima bufala.
Capita ormai sempre più spesso che le notizie inventate coinvolgano i sentimenti per gli animali e contino sul “like compulsivo” di molti amanti degli animali, in alcuni casi si parla di inesistenti episodi di maltrattamento e in altri, come in questo caso, di presunti vantaggi o svantaggi economici correlati al possesso del cane.
In alcuni casi si è anche scherzato sulla cosa, per esempio MeteoWeb.eu come pesce d’aprile di quest’anno aveva pubblicato la notizia di una nuova tassa sui cani, balzello giustificato dall’eccessivo inquinamento causato dalle deiezioni canine. In quel caso la notizia era abbastanza chiaramente falsa, e lo stesso sito “svelava” il pesce d’Aprile se si provava a utilizzare il calcolatore messo a disposizione per capire l’importo della tassa in base alla taglia del proprio cane, utilizzandolo appariva infatti un bel pescione a tutta pagina.
Il “pesce” in questione era ben riuscito anche in virtù del fatto che pochi mesi prima era stato effettivamento proposto un emendamento relativo a una tassa per i cani non sterilizzati (ne avevamo parlato anche noi).
In questo caso invece la notizia è presentata come reale, ma non c’è chiaramente nulla di vero, come peraltro riporta Bufale.net.

Il sito che l’ha proposta è “Il corriere d’Italia” e come la gran parte dei siti di notizie fasulle gioca sull’equivoco, come si può leggere anche a piè di pagina nel sito stesso:

Il Corriere d’Italia non è a tutti gli effetti una testata giornalistica, e come magazine satirico alcuni articoli contenuti in esso potrebberò non corrispondere alla veridicità dei fatti.

Definire “satiriche” certe notizie è decisamente opiniabile, ma tant’è, questo è tipo di disclaimer che trovate in praticamente tutti i siti che inventano bufale e notizie fasulle sperando di imbroccare quella buona che diventa virale e porta visite al sito.
Basta infatti dare un’occhiata d’insieme ai titoli degli altri “articoli” per capire il tenore dei contenuti del sito.

Riportiamo anche il testo della bufala (non abbiamo messo il link per non portare ulteriori click al sito autore di questa invenzione), perchè come potrete leggere sono numerosi gli indizi che dovrebbero quantomeno far suonare la campanella nel dubbio:

Finalmente è giunta la tanto attesa notizia, il costo per l’acquisto di medicinali, vaccinazioni, antiparassitari, giocattoli, alimenti e quant’altro possa servire per il mantenimento di un cane domestico è stato equiparato al mantenimento di un figlio.
Così ha dichiarato il Ministero della Sanità degli Animali Domestici: ” Mi sembrava doveroso riconoscere queste spese, per potere così offrire l’ opportunità di ricevere un sussidio annuo in modo tale riuscire a combattere l’ abbandono degli animali, soprattutto di un cane.” Il costo per far fronte alla raccolta degli randagi grava sul bilancio pubblico per circa 15 Milioni di Euro annui.
Per cui bisogna far fronte a questi sprechi pertanto il premier ha introdotto questo piccolo contributo alle famiglie che hanno un animale domestico, riconosciuto come tale da enti specializzati quali: l’EPA, l’Ente Animali e l’AD, l’Associazione per gli animali.
Si tratta di associazioni attive da svariati anni il cui unico scopo è sempre stato quello di garantire a questi animali un’esistenza qualitativamente adeguata.
Ma andiamo ad esaminare il disegno di legge. Il contributo di € 450 sarà disponibile per tutte quelle famiglie che abbiano un reddito inferiore a 16.500 euro e solo nel caso in cui l ‘intestatario del suddetto animale sia residente in Italia da Almeno 60 mesi di tempo.
L’animale domestico dovrà essere munito di microchip sottocutaneo, come attesta la legge.
Sarà istituita anche una specie di Carta di Identità dell’animale, dove sarà specificato il nome dell’animale, del proprietario, il comune di residenza e la via sempre del proprietario.
Sarà istituito un sistema telematico che permetterà di vedere sempre dove si trovino gli animali grazie al sistema GPS integrato nel microchip.
E’ prevista anche una tessera sanitaria per l’animale che permetterà di scaricare le spese mediche dalla dichiarazione dei redditi e un Libretto Sanitario dell’animale, con il quale si potrà controllare in ogni momento dove si trova il cucciolo e come sta, per evitare che quest’ultimo venga utilizzato solo a scopo di lucro.

Le prime cose che saltano all’occhio:
– Non esiste nessun “Ministero della Sanità degli Animali Domestici”
– Le associazioni EPA, Ente Animali e “AD” Associazione per gli animali, sono altrettanto inesistenti. O meglio, esiste l’EPA ma si tratta dell’Environmental Protection Agency  degli Stati Uniti, che ovviamente ben poco avrebbe a che spartire con una legge italiana.
– Il microchip non ha alcun sistema GPS integrato
– E’ palesemente assurdo un libretto sanitario con cui poter “controllare in ogni momento dove si trova il cucciolo” (qualcuno deve aver visto troppo Harry Potter) o “come sta” per “evitare che venga utilizzato solo a scopo di lucro”

Non pretendo che ci si metta anche a fare due conti (tipo che essendoci in Italia circa 7 milioni di cani, se anche solo 1 su 7 rispettasse i fantomatici requisiti per il contributo, ogni mese lo stato sborserebbe 450 milioni di euro…), però almeno un piccolo dubbio su da dove uscirebbero tutti questi soldi bisognerebbe porselo.

A questo punto penserete “beh, ma tra la notizia già poco credibile di un bonus di 450 euro al mese, il sito che ha altre notizie ben poco realistiche sulla pagina, i numerosi punti poco credibili del testo, questa bufala avrà avuto poca diffusione”.
Anche perchè basta cercare 5 secondi su Google per rendersi conto che praticamente nessun altro sito (tantomeno siti noti o attendibili) riporta la notizia.

Ecco, abbassate pure l’ottimismo: nel momento in cui scrivo, su Facebook la notizia risulta avere quasi 51mila tra like e condivisioni.
Peraltro, non si tratta nemmeno di una bufala originale: a Gennaio di quest’anno sul sito “Il Fatto Quotidaino” (notare il nome) era stata pubblicata la bufala per cui il governo avrebbe dato 900 euro all’anno a chi possedeva un cane.

Per quanto effettivamente alcuni comuni incentivino le adozioni anche economicamente, ad esempio riducendo le tasse,o con un contributo per il mantenimento del cane, si tratta appunto di casi limitati a certi comuni e solitamente relativi alle sole adozioni dal canile (il comune risparmia non dovendo mantenere il cane nella struttura e quindi riconosce all’adottante una parte di quanto risparmiato), non certo di normative a botte di 450 euro mensili per chiunque abbia il cane…
In quel caso i requisiti indicati erano ancora più assurdi, ad esempio si citava l’obbligo di inviare un campione di urine e feci del proprio cane per poter verificare che sarebbe sopravvissuto almeno un anno dalla consegna dell’assegno…nonostante ciò, anche questa bufala all’epoca ha avuto circa 40mila tra like e condivisioni. Ovviamente anch’essa è stata sbufalata da Bufale.net e da altri siti che si occupano di bufale.
Insomma, chi parte compulsivamente di like e condivisioni sembra non avere nemmeno quel minimo di memoria che gli fa pensare “strano, era girata una notizia simile poco tempo fa…” oppure “aspetta, ma una notizia del genera era già stato scoperto essere fasulla”.

Sinceramente trovo davvero sconsolante vedere come l’informazione corretta spesso fatichi a farsi spazio e a diffondersi, e basti invece inventarsi qualche boiata galattica per trovare decine di migliaia di condivisioni.
Questa è l’ennesima bufala che coinvolge i cani, i “bufalari” contano proprio sul fatto che in molti presi dall’affetto per gli animali o magari dall’indignazione (immagino che in tanti abbiano condiviso la notizia scandalizzati con tanto di “nessuno pensa ai bambini”) condividano il loro link magari dopo aver letto solo il titolo.

Prima di condividere una notizia, per favore, perdetelo 1 minuto a verificarne l’attendibilità, non pensate “eeeh ma potrebbe essere vero”, “potrebbe succedere” e tutto il campionario di frasi che si vedono nei commenti di chi ha condiviso una notizia quando gli viene fatto notare che è una bufala. Altrimenti non farete altro che aumentare il numero di notizie fasulle riguardanti i cani.
Quello di cui abbiamo bisogno è diffondere la cultura cinofila, non di apparire come degli sprovveduti che condividono notizie in modo compulsivo e credono a ogni panzana che gli viene propinata.

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1 commento

  1. Ecco, a me questa l’ha mandata per messaggio una mia amica, sapendo quanto amo la mia cagnolina e quanto il mio portafoglio pianga per quest’amore… peccato che già guardando il sito in cui si trovava la notizia e vedendo citato l’inesistente Ministero ho fatto due più due, una ricerca su Google e ovviamente è una bufala, anche facile da capire… non per tutti evidentemente.

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