martedì 19 Marzo 2024

Avremmo voluto scrivere un articolo utile…

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Fabiana Buoncuore
Fabiana Buoncuore
Fabiana Buoncuore è la sciurallevatrice per eccellenza. Nasce a Carmagnola da suo padre e sua madre (ma più da sua madre) il 17/09/1987, da allora il 17 settembre è anche noto come "San Morbidino". Appassionata di tutte le razze canine e indicativamente di tutti gli animali esistenti sul pianeta, ha una particolare predilezione per il rottweiler, che ha le sue stesse esigenze primarie: mangiare, dormire, muovere poco le chiappe. Collabora ormai da alcuni anni con "Ti presento il cane" con le sue storie di vita vissuta tra allevamento e morbidinosità.

di DAVIDE BELTRAME e FABIANA BUONCUORE – Sono già due settimane che Giada è approdata tra noi, e da ormai dieci giorni bimba e mamma sono arrivate a casa, con tutto ciò che questo ha comportato, in particolare ovviamente l’approccio con tutto lo zoo di casa.

COSA? Sono solo due settimane? Non è possibile, devono essere almeno due mesi, se valutiamo il numero di pannolini che ho dovuto cambiare finora.

Se sull’approccio di Bisturi non avevamo grossi dubbi, data la sua perseveranza nell’ignorare qualsiasi animale diverso da lei le venga presentato e dato il suo smodato amore per gli umani, maggiori incognite ci aspettavano con Destiny, sia perchè in passato non era stata propriamente entusiasta dei bambini, aspetto su cui abbiamo poi lavorato, sia perché data la sua sindrome da primadellaclassepreferitadatuttalafamiglia avrebbe potuto non gradire il nuovo arrivo che avrebbe inevitabilmente assorbito tutto il tempo e le energie di Fabiana, che in più doveva anche smaltire i postumi del cesareo: benché dimessa dall’ospedale e senza più i punti dell’operazione, era ancora alquanto convalescente nei primi giorni a casa.

“non era stata propriamente entusiasta”.
Leggasi: “al suo primo approccio con degli infanti aveva cercato di ucciderli”.
E aveva solo 60 giorni di vita.

Insomma, com’è stato l’arrivo a casa della bambina, come abbiamo gestito la moltitudine di cani e soprattutto quali ripercussioni ha avuto il mix di convalescenza di Fabiana più neonata da seguire sul tempo dedicato al “branco” ? E soprattutto, la bambina è ancora viva nonostante la presenza di ben 5 canikiller nei dintorni?

Canikiller? Stai parlando dei miei piccoli morbidini?

Per Destiny, alla fin fine ripeto quanto detto quando è nata la cucciolata di Samba: è un gran cane, punto. Avete presente il border collie che non puoi lasciare da solo e non puoi assolutamente lasciare senza fare attività perché se no ti distrugge casa?
Ecco, Destiny è decisamente diversa, pare proprio consapevole del fatto che le nostre assenze non siano per trascurare lei ma dettate da cause di forza maggiore, quindi anche i giorni in cui Fabiana era in ospedale e io ero quasi sempre con lei e quindi usciva solo qualche volta coi “nonni”, non ha dato il minimo problema. Certo, il papà di Fabiana è stato molto importante nel farla uscire più volte e tenerla con sé in giardino, ma non si può certo dire che in quei giorni fosse al centro dell’attenzione.
Biba va beh, non fa testo, lo sapete: a lei bastava ricevere la sua razione quotidiana di cibo ed era un cane felice, come sempre.
Per i morbidini il cambio è stato relativo, ovviamente ci ho badato io tutti i giorni di ricovero e i primi giorni di Fabiana a casa, ma il tempo loro dedicato è stato più o meno quello solito e al massimo è cambiato un po’ l’orario della sgambata, insomma niente di particolarmente rilevante.
E poi sono rottweiler, prima di rendersi conto ci sarebbe voluto un cambiamento decisamente più drastico, o più duraturo nel tempo.

Diciamo che ho patito molto più io l’astinenza obbligata, dato che in ospedale non mi hanno lasciato tenere con me nemmeno un rottweilerino piccino picciò. L’unico animale che lasciavano entrare era mio marito.

Passati i giorni in ospedale è stata finalmente l’ora del ritorno a casa, e Destiny ci ha stupito: ci aspettavamo un’overdose di feste per Fabiana, invece si è espressa in un pregevolissimo “ah, sei tornata, mi lanci la pallina?”, atteggiamento peraltro perdurato nei giorni seguenti tanto da far supporre che la tattica scelta dalla signorina fosse quella dell’adolescente offesa che non rivolge la parola ai genitori.

Al che la mia reazione è stata “bruttapuzzolainutile, tra noi è finita.” E non le ho nemmeno tirato la pallina, così impara.

L’unica che in nei primi giorni con Giada a casa ci ha dato qualche soddisfazione è stata la gatta Tanya, che è salita sul letto, ha nasato la nuova arrivata e ha deciso di accettarla in famiglia.
Lato cani, per i primi giorni non abbiamo quasi nemmeno dovuto prestare particolare attenzione da quanto nun se filavano di pezza la pargoletta.
Per quanto riguarda i morbidini, vivendo fuori l’incontro sarebbe stato molto più gestibile e soprattutto posticipato di qualche giorno, visto che la cinghialaggine dei rott non era esattamente la cosa più semplice da conciliare con la delicatezza di una neonata.

Il primo a conoscere Giada da vicino non poteva che essere Tuono: approfittando del meteo ancora soleggiato di questo Novembre, una mattina abbiamo caricato la bimba nel passeggino e siamo andati a fare una passeggiata di famiglia con Giada, me, Fabiana, i nonni e Tonino nel ruolo di bodyguard. Dalla foto potete apprezzare come Tonino abbia interpretato seriamente il ruolo.


Nei giorni seguenti anche il resto della banda ha avuto incontri più o meno ravvicinati con Giada: Fabiana ha iniziato a stare un po’ meglio e poter nuovamente uscire con me quando era il momento di badare ai cani, quindi nel primo caso Sumo e Mina, i due cuccioli di Samba ancora in allevamento, hanno potuto gironzolare intorno alla carrozzina insieme a Destiny: a livello di sicurezza e guardia della pupa siamo piuttosto ben forniti.
Soprattutto visto che Fabiana tra un po’ potrà riprendere a menar mazzate.

Ultima ma non ultima, Medusa è quella che ha avuto l’incontro maggiormente ravvicinato, perché un giorno Fabiana è uscita in giardino con Giada in braccio nel comodissimo megasaccodabambino quando era il turno di uscita dei rott adulti, ma mentre Tonino e Samba hanno reputato più interessante continuare a dedicarsi alla distruzione dei rispettivi giocattoli, Dusa ha visto bene di far valere il suo status di cane cozza, appiccicandosi a Fabiana.

Insomma, lato cani… non ci possiamo lamentare. Sarà fortuna, sarà che qualcosina di buono forse a livello di allevamento (per i rott) e di educazione (per tutti) lo abbiamo combinato, sarà che Destiny è un cane ben selezionato e Biba probabilmente ancora non si è del tutto accorta della bambina… ma l’introduzione finora è stata una favola.

Insomma, in sintesi questo articolo non ha alcuna utilità. Avremmo voluto descrivere l’approccio graduale con ciascun cane, i singoli incontri, le tecniche di abituazione; volevamo ispirare eventuali altri neogenitori, dare una mano e fornire spunti, dato che abbiamo in casa ben sette cani, tutti con caratteri molto diversi. Mentre ero in ospedale avevo persino impregnato di odori della bimba un asciugamano da far annusare a Destiny, per fare le cose per bene; e invece niente, si sono comportati tutti come se Giada ci fosse sempre stata, vanificando i nostri buoni propositi.

Certo, Giada ora si limita a stazionare e al massimo rotolare su un fianco e non può provare a cacciarsi nei guai da sola (e il sottoscritto ne sa qualcosa a livello di coccoloni causati ai genitori infilandosi nel box dei cani, ad esempio…), ma le premesse sono incoraggianti. E siamo anche speranzosi che quando la bambina inizierà a camminare Biba inizi a rendersi conto della sua presenza.

A proposito del rotolare su un fianco, in teoria i neonati dovrebbero essere pressoché incapaci di muoversi. Per la prevenzione della SIDS, tra le altre cose, è caldamente raccomandato adagiare sempre i neonati in posizione supina. Io ci provo, ma l’erede si appallottola e rotola come un’anguria, perché preferisce stare su un fianco. D’altronde, è nata scorpione ascendente scorpione: questo è solo l’inizio.

Lato umani invece… beh, non c’è molto da dire. I genitori di Fabiana vanno in brodo di giuggiole ogni volta che vedono la piccola, Giada sembra avere preso dal papà la passione per il dormire e quindi di notte spesso è Fabiana a dover svegliare lei per allattarla… l’unica cosa un po’ impegnativa da gestire sono le visite di amici e parenti che vogliono conoscere Giada.

Infine, una menzione particolare la meritano gli amici della chat del sito, che ci hanno fatto ben due regali: uno graditissimo, il libro “Storie della buonanotte per bambine ribelli”.
Che con una scoprione ascendete scorpione ci voleva proprio.

Il libro è un regalo che sarà sicuramente utile, qualcuno però per favore spieghi a Davide A CHI dovrà leggere le storie della buonanotte, perchè lui ha fatto confusione…

…ed è anche caduto in qualche piccolo incidente di percorso.

Il secondo regalo nasce invee dal fatto che nel gruppo Facebook di “Ti presento il cane” io parli dell’eventuale allontanamento dal gruppo per chi non rispetta il regolamento come “finire in pasto ai coccodrilli”. E avendo degli amici serissimi, potevano farsi mancare l’occasione per regalarci un fantastico coccodrillo a dondolo? Certo che no!
Direi che per ora non c’è altro da raccontare… quindi vi lasciamo, soprattutto perchè dobbiamo convincere Giada che per quanto il coccodrillo sia unr egalo per lei, è ancora un po’ presto per usarlo!

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