sabato 16 Marzo 2024

Weekend di gare e brevetto in Svizzera per Claudio e Maverick

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di CLAUDIO CAZZANIGA – Ci lasciamo alle spalle un faticosissimo week and di gare in Svizzera.
Siamo stati ad Arbon, nord della Svizzera: una zona che conoscevo poco. Ci si arriva tramite il passo del San Bernardino. Bei posti. Tanto verde. Lingua tedesca.
Campo di gara il lago di Costanza, mi dicono il lago Svizzero con fondale più basso. Una meraviglia di lago.
Siamo stati ospiti del gruppo “HundeSport”. Partenza sabato tardo pomeriggio ed arrivo in serata inoltrata. Viaggio di circa 5 ore scarse da Bergamo.
Alle sette del mattino, tutti in cinofila per iscrizione e briefing iniziale.
Bella la giornata. Sole tutto il giorno ma sempre con la felpa leggera a portata di mano.

Io sono stato affidato alle cure della Sig.ra Damaris Keller, una componente della cinofila che per passione studia Italiano. Mi ha aiutato tantissimo nelle traduzioni con il tedesco. Ammetto che da molto tempo non sentivo un certo nervosismo avvicinandomi ad una gara.
Presenti ben tre giudici. Peter Reding al nuoto; Taddei Libero al lavoro a terra e Peter Rolli agli esercizi in acqua. Ecco, già questo lascia intuire l’organizzazione Svizzera!
Tempi di attesa pari a zero. Non solo. Alla riunione pre-gara ci è stato consegnato un foglio con gli orari di lavoro di ogni binomio. Sia a terra che in acqua. Sgarrati sì e no di dieci minuti.
Dobbiamo fare un po’ di preambolo per far capire cos’è il lavoro in acqua in Svizzera.
Gli esercizi non sono per nulla difficoltosi. Anzi, sono in linea con tutto ciò che ho visto in questi anni in giro per l’Europa.
Solo che in Svizzera sono molto precisi e molto esigenti su COME il lavoro deve essere fatto. Qualche esempio.
Scrivono in una riga e mezza come eseguire un esercizio. Quattro righe per spiegarti tutto ciò che NON puoi fare. Uno stralcio del loro regolamento dice (cito a memoria) “il cane non può essere trattenuto per il collare o per l’imbrago. Quando questo avviene il conduttore verrà ammonito una prima volta ed allontanato dalla gara la seconda“. Ecco. In Italia e non solo capita di vedere conduttori addirittura farsi aiutare a tenere il cane prima di partire…
Ogni doppio comando viene punito fino a 5 punti. Una mancata posizione (poi ve la spiego) con 3. Una tirata al guinzaglio?? Penalità. Un comando ed un gesto visivo… Doppio comando. E via di questo passo.
Si dirà che sono regole di obedience riportate al nautico…. e probabilmente se fate obedience vi parrà normale. Ma vi assicuro che nel lavoro in acqua la normalità non è questa.

Giusto o sbagliato che sia, queste sono le regole, se vuoi giocare prego accomodati.
Io so solo che loro lavorano così e guardarli, è un bel vedere e soprattutto un bel imparare.
Per me venire qui è stato un po’ fare il punto della situazione. Capire in una gara, dove sai benissimo che nulla ti verrà scontato e soprattutto che sulla carta la tua cultura cinofila è più scarsa rispetto a chi lavora qui, a che punto siamo. Che tipo di lavoro stiamo portando avanti.
Ho un cane ancora giovane, molto potente ma siamo venuti nella nazione dove credo abbiano fatto del controllo del cane, in senso POSITIVO (non “robotizzato”) una loro peculiarità proprio per pesarci.
C’è chi per ritrovarsi va a fare i pellegrinaggi o il cammino di Compostela, io sono venuto a farmi giudicare dagli Svizzeri. E per giunta nemmeno da un giudice solo… Ma da tre!
Classe 1 sei cani. Classe 2 tre, classe 3 tre e classe 4 tre.
Tante razze presenti.
Noi ci siamo presentati per il brevetto di classe 1. A leggerlo una gara molto semplice. A farla…
Campo di lavoro a terra un campo da calcio molto grande. Erba tagliata, zona di sole e ombra e ampio parcheggio dove lasciare il cane in tranquillità.

Il “menù” prevedeva:
Presentazione al giudice con il cane in posizione seduto al fianco del conduttore. Ogni esercizio inizia e termina con il cane in posizione seduto al piede ed ogni esercizio inizia e termina su segnale del giudice. Anche in acqua.
Condotta con e senza guinzaglio. Con due svolte una a destra e una a sinistra e due dietrofront. Concesso un comando per la partenza, uno per le svolte e tutto il resto segnato come penalità.
Secondo esercizio. Il cane dalla posizione seduto va a terra e dopo almeno tre secondi torna in posizione seduta. Un comando per posizione. Il cane perfettamente al piede all’altezza del ginocchio e a terra in posizione sfinge. Il cambio di posizione in una mossa secca. Tutto il resto… Penalità.
Terzo esercizio. Condotta su circa 15 metri con cane senza guinzaglio con un oggetto in bocca. Un comando per prendere l’oggetto, uno per partire, uno per fermarsi e uno per farsi consegnare l’oggetto. Condotta lenta, staccata dalla gamba, ciondolante e altri comandi…. Penalità.
Quarto esercizio invio del cane su un figurante posto a 20 metri. Il figurante sta dentro un quadrato di segatura credo di un paio di metri. Il cane deve metterci almeno due zampe dentro e rientrare. Il conduttore fa cinque passi con il cane al piede e poi si ferma e manda il cane. Il cane deve andare e tornare a tuono. Se rallenta, se non va diritto, se non torna e si mette al piede…. Penalità.
Ogni spostamento da un punto all’altro del campo per i vari esercizi con cane libero e sempre sotto controllo.
Punteggio massima della prova 100 punti (la condotta è considerata come doppia prova), 20 punti ad esercizio. Ma se non arrivi ad un minimo di 60 il brevetto non è superato.

Per noi: 14 la condotta con guinzaglio, 15 quella senza, 17 sul terra seduto terra, 18 condotta con oggetto e 18 invio in avanti. Totale fanno 82 e sezione a terra superata.
Da lì siamo passati al campo gara in acqua. Lontano una decina di minuti.
Lungolago di Arbon zona di vacanzieri, spiaggia delimitata, parcheggio riservato, area per muovere i cani e bagnarli nel pre gara. Tutto molto bello.
Primo esercizio, nuoto per 200 metri. Ma anche qui… Fatto come si deve.
Ci si presenta al giudice con il cane senza guinzaglio in posizione seduto al piede. Nome cognome e numero di pettorale, si aspetta il cenno del giudice e si sale sul gommone. Arrivati ai 200 metri, calcolati con un gps, al solito cenno del giudice con un comando e senza aiutare il cane lo si manda in acqua.
Ci si avvicina alla riva ed ad una decina di metri da essa il gommone accelera e deposita il conduttore a riva. Il quale si deve mettere con i piedi fuori acqua, aspettare il cane e con un comando mettere il cane in posizione seduto piede.
Valore dell’esercizio 50 punti. E siccome la Mave si è messa a 45 gradi… Tre punti di penalizzazione. Mancata posizione.
Siamo poi passati all’ultimo step. Gli esercizi in acqua.

Il giudice ha scelto una zona a gradoni. E noi l’abbiamo patita da morire!!! Ma visto che quasi tutti gli altri partecipanti hanno fatto bene… Direi che come scusa non sta proprio in piedi. Proseguiamo.
Anche qui, presentazione al giudice con il cane senza guinzaglio e solita tiritera…
Primo esercizio in acqua il riporto di un riportello lanciato dal gommone.
Come sempre solita posizione di partenza. Gommone che si allontana e senza urla e festoni cantanti viene lanciato il riporto. Il cane parte su ordine del conduttore autorizzato dal giudice, prende, torna, si mette frontale lascia su segnale del conduttore e si rimette al piede.
Un comando per partire, uno per lasciare e uno per andare al piede.
Secondo esercizio riporto di oggetto lanciato da riva. E stessa prassi. Un solo comando per ogni step.
Terzo ed ultimo il riporto di oggetto tenuto in mano da un figurante in acqua. E stesse regole.
Per noi direi male i rientri. La Mave è stata brava e direi ha fatto tutto per bene… tranne l’ultimo metro. Arrivata ai gradini la prima volta ha lasciato e poi ripreso l’oggetto ed è venuta al piede. La seconda volta ha lasciato e ripreso ed è venuta al piede ma non si è seduta e la terza non ha lasciato, è venuta al piede e non si è seduta.
42 su 50, 41 su 50 e 44 su 50.

127 punti che sommati al nuoto diventano 174.
Punteggio massimo 200, minimo 160… Ed anche se con non tantissimo entusiasmo abbiamo portato a casa il brevetto con un totale di 256/300 e un quarto posto su sei partecipanti.
A metà mattina, dopo aver finito gli esercizi e in una pausa caffè, mi ha avvicinato uno dei tre giudici, quello del nuoto Peter Reding, dicendomi di apprezzare il fatto di vedermi in Svizzera a confrontarmi con loro. Sono parole che mi hanno riempito la giornata di tanti pensieri.
Alla fine non so se essere contento. Devo ancora rielaborare la gara.
Anche i giudici nel loro commento alla fine di ogni prova mi hanno detto che con un po’ di precisione in più il cane può fare molto bene.
C’è tanto ancora da pedalare e tanta polvere da mangiare… Ma ho lo stomaco grossoe digerisco tutto, o quasi…

La fine, se non vi siete addormentati qualche riga fa… la dedico come giusto che sia ai ringraziamenti.
A Toni Fidanza e Luana Fantini, fidati amici di allenamento. Alla cinofila di Lugano e al suo gruppo in acqua che mi ha tesserato e mi ha permesso di fare qualche allenamento con loro. Alla Sig.a Damaris la mia traduttrice Svizzera, e al mio coccodrillo a quattro zampe…. Dovunque la porto fa sempre il suo: Brava!!!

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2 Commenti

  1. Caro Claudio, mi associo a Dina nel ringraziarti per i tuoi resoconti. Riesci negli anni a trasmettere sempre quella freschezza e genuinità di chi “non se la tira” ed è animato da vera passione e rispetto per il compagno cane. Grazie infinite per questo riportare l’attenzione sui fondamentali delle discipline cinofile: semplicità, passione e rispetto per il cane, per i giudici e per gli sfidanti. Racconti sempre storie di amicizia, racconti quanto è sano mettersi in discussione e rimettersi al giudizio di chi ha il ruolo di giudicare la tua prova…Super complimenti per il vostro brevetto!!! e’ vero che ogni cane ha la sua personalità, ma è anche vero che le diverse razze hanno tempi di maturazione diversi, la Mave è giovane, saprà darti tutte le soddisfazioni che meriti 🙂

  2. Caro Claudio, come sempre adoro i tuoi articoli! Grazie 🙂 ottimo!! E se per caso i primi di settembre passerai alla “Lugano a 4 zampe” avrò forse l’occasione di conoscerti!! 🙂 buon proseguimento!

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