domenica 17 Marzo 2024

Razze da scoprire: l’Iceland dog, il piccolo vichingo

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di VALENTINA FAGGIONATO, allevamento Valestar – Il Pastore d’Islanda è una razza rara con un sacco di qualità, una razza da scoprire!
L’Iceland dog è un cane di media taglia, nordico di tipo spitz, ma con il carattere del cane da pastore.
Infatti nella vecchia classificazione della FCI, al momento del riconoscimento della razza, era incluso nel primo gruppo (cani da pastore) , mentre adesso, in seguito alla riorganizzazione della classificazione si trova nel quinto gruppo (cani nordici e primitivi).
I progenitori di questi cani giunsero in Islanda con i primi coloni, intorno agli anni 800-900. Siccome l’Islanda è un’isola essi hanno formato e mantenuto una tipologia specifica durante i secoli. Una ricerca genetica ha scoperto che questi cani, discendenti dai cani provenienti principalmente dalla Norvegia e dai paesi nordici più ad est, sono imparentati con il cane da orso della Carelia.

Era, ed è ancora, un cane da lavoro, selezionato dai fattori per questo scopo.
La razza era comune in Islanda nei secoli passati ed i fattori la tenevano in grande considerazione. Le carestie, il cimurro e una sfortunata legge che aumentò le tasse sui cani, all’inizio del XX secolo, ridusse drasitcamente il numero di Pastori d’Islanda nella terra d’origine. Così la razza divenne molto rara ed in pericolo di estinzione.
Fortunatamente, dopo la seconda guerra mondiale, alcuni amatori della razza iniziarono a ricercare i soggetti tipici ancora vivi nelle remote valli del paese e cominciarono ad allevarli. Gli “eroi” che salvarono il Pastore d’Islanda furono Mark Watson in Inghilterra, e successivamente negli USA, e Sigríður Pétursdóttir in Islanda.
Il primo riconoscimento della razza è avvenuto in Danimarca. Il Kennel Club Islandese nacque nel 1969, seguito nel 1979 dal Club di razza, con lo scopo di proteggere questa eredità nazionale.
Sigríður Pétursdóttir ha fatto parte dei fondatori del Club di razza in Islanda ed è stata una delle prime giudici della razza, purtroppo è venuta a mancare nel 2016.
Il Pastore d’Islanda è stato riconosciuto dalla FCI negli anni ’80, mentre negli USA, il riconoscimento da parte dell’AKC è recente ed è del 2010. Sebbene un Pastore d’Islanda di proprietà di Mark Watson fu esposto al Cruft nel 1960 ottenedo la qualifica per partecipare al ring d’onore, la razza non è riconosciuta dal Kennel Club Inglese.

Oggi il Pastore d’Islanda non è più in grave pericolo di estinzione, ma rimane comunque una razza rara, con meno di 15000 individui in tutto il mondo.
La razza è ben allevata in Islanda, in Danimarca e nei paesi nordici (Svezia, Norvegia e Finlandia). Ci sono diversi allevatori anche in Germania, Olanda, Svizzera e comincia ad essere allevata in Austria, Francia e Polonia. Al di fuori dell’Europa è ben allevata negli USA e ci sono alcuni allevatori anche in Canada.
In Italia, registrati all’Enci, ci sono circa una decina di Pastori d’Islanda. La prima cucciolata Italiana è nata nel 2011, dal primo Pastore d’Islanda importato in Italia dalla Danimarca. Esiste un comitato internazionale che si riunisce una volta l’anno e detta le linee guida per l’allevamento. Studi recenti hanno dato indicazioni per aumetare la variabilità genetica. L’allevamento di questa razza è, quasi ovunque, di tipo “amatoriale” con pochi esemplari e poche cucciolate per allevatore.
Quasi la totalità dei riproduttori fa il “cane di casa” al di fuori del periodo riproduttivo.
Il Pastore d’Islanda è un cane amichevole (friendly) e questa caratteristica è anche scritta nello standard.

E’ stato selezionato per la pastorizia e per guardare la casa ed è un efficace cane da fattoria. Il Pastore d’Islanda aiuta l’allevatore con gli ovini, i bovini ed i cavalli ed è specializzato nel proteggere il bestiame dagli ucceli predatori (in Islanda non ci sono lupi), caratteristica questa che lo rende utile anche come spaventapasseri!!!
Il Pastore d’Islanda allerta abbaiando generosamente se qualcuno sta arrivando, ma non è mai aggressivo. Egli ama abbaiare e l’abbaio è tipico della razza, poiché è utile nel suo lavoro di pastore. Essendo una razza da lavoro, ha energia e resistenza.
Il Pastore d’Islanda è una razza con un sacco di qualità, non solo è dolce, vivace e sempre felice di stare con le persone ma è anche un cane facile. Infatti è facilmente addestrabile e impara rapidamente molte cose. E’ intelligente, entusiasta e desideroso di lavorare.
Al giorno d’oggi il Pastore d’Islanda è principalmente un cane da compagnia, un cane per le famiglie, ma questo compito alternativo è perfetto per lui. Egli è obbediente, limpido ed è un fedele compagno per adulti e bambini.

La sua versatilità gli permette di compiere molte differenti attività cinofile con successo: agility, obedience, pet therapy, dog dance, esposizioni ed ovviamente sheepdog. In agility è anche arrivato a partecipare ai mondiali.
I cani d’assistenza sono stati addestrati per essere amichevoli aiuti per le persone autisctiche ed anche per gli anziani.
E’ una razza anche per chi ha poca esperienza, ma è disposto ad imparare con il suo cane.
Non è però un cane che puoi dimenticare da solo in giardino: ama abbaiare e userà il tempo della noia in questa attività.
E’ un cane molto carino che può essere di diversi colori.
Il più comune è il fulvo, in tutte le tonalità, dal crema al fulvo carbonato. Molti sono i soggetti nero tricolore, grigio e marrone. Tutti i colori sono sempre accompagnati dal bianco, che non dovrebbe prevalere. Lo standard riconosce anche i soggetti pezzati (piebald).
Il pastore d’Islanda ha il tipico aspetto dello spitz, con le orecchie erette, molto mobili e la coda arrotolata sulla schiena. Coda che agita felicemente insieme ad un sorriso sul muso.
Il pelo si presenta principalmente in due taglie, corto e lungo.
Tuttavia vi è una varietà di lunghezze all’interno di questi estremi. La cosa importante è che deve essere spesso, con il sottopelo ed estremamente impermeabile. Il mantello protegge il cane contro le temperature fredde (ed in Islanda fa freddo!) ma lo isola anche quando le temperature sono calde. In Italia ovviamente sarà meno voluminoso che nel paese d’origine, ma non abbiamo avuto problemi né a Roma né in Sicilia: d’estate ovviamente i cani riposeranno al fresco nelle ore più calde.
Il mantello è molto facile da mantenere, necessita di spazzolate frequenti solo nel periodo della muta.

Una delle caratteristiche tipiche della razza sono gli speroni posteriori, richiesti dallo standard come obbligatori. Sono pregiati se hanno anche le falangi e sono doppi.
In alcuni soggetti gli speroni sono presenti anche negli arti anteriori, chiamati “alspori” in Islandese.
E’ un cane leggermente sotto la taglia media. Lo standard richiede un’altezza ideale di cm 42 per le femmine e di cm. 46 per i maschi, ma vi è ancora un’ampia varietà di altezze nella razza e si trovano soggetti dai 38 ai 49 cm. Il peso medio è di 10-15 kg.
Con l’ultimo aggiornamento dello standard hanno preso coscienza di un piccolo difetto ricorrente, la mancanza dei primi premolari (P1). Difetto molto comune, da non penalizzare, che non comporta alcun problema di salute.
Gli Islandesi sono cani abbastanza sani, la malattia purtroppo che ogni tanto capita è la cataratta ereditaria ed è in corso lo studio per sviluppare i test genetici, ma al momento l’unica prevenzione è quella di non accoppiare soggetti che hanno parenti stretti con tale patologia.
Altra patologia frequente è la displasia dell’anca, che però in un cane di medio-piccola taglia fortunatamente, non porta grossi problemi.
La vita media di un pastore d’Islanda è di circa 14-15 anni, ma alcuni soggeti hanno superato i 17 anni. Molti maschi hanno avuto figli dopo i 10 anni di età.
Consiglio un Pastore d’Islanda? Si perchè è un compagno fedele e affettuoso… forse solo un po’ mammone!!! Life is happier with an Iceland dog!

Le foto che illustrano l’articolo sono gentilmente concesse dall’allevamento Valestar

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