lunedì 15 Aprile 2024

Freddo cane – Racconto N. 15 – Il mare d’inverno – Sköll

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di IRENE PERA – Siamo a gennaio, Natale è passato da poco, abbiamo aspettato che il tuo papà umano tornasse dal lavoro per uscire e, se fino a che c’era il sole la giornata era stata non troppo fredda, ora che il sole sta andando giù le temperature stanno decisamente calando. Ma tu hai voglia di muoverti di girare e quindi si va.
Ok si va, ma andare dove? L’area cani non è il caso, l’altro giorno ha piovuto ora è un enorme pantano di fango e a te piace troppo rotolarticisi, se ti riportassi a casa coperto di fango come l’ultima volta ci cacciano a tutti e tre! Una passeggiata nei boschi non sarebbe male ma è già tardi, tempo che arriviamo è buio e ci tocca tornare indietro. La passeggiata lungo mare! È una buona soluzione: è vicina, anche venisse scuro ci sono i lampioni e si cammina bene.

Arriviamo alla passeggiata e arriva il lampo di genio, ma perché non in spiaggia? Si ci vede ancora molto bene e lui si potrebbe divertire di più, se troviamo il punto giusto ti liberiamo e ti fai anche due corse. Scendiamo in spiaggia e notiamo alcuni bambini intenti a giocare con la sabbia e cercare conchiglie, ti liberiamo un po’ più in là, ti piacciono troppo i bambini e non sei abbastanza delicato!
Mentre proseguiamo per la nostra passeggiata ti osservo, sei decisamente cresciuto! Non hai ancora un anno, ma non sei più ne la tenera palla di pelo che abbiamo portato a casa, ne quella specie di volpacchiotto che eri fino a poche settimane fa; oramai hai 9 mesi e assomigli proprio tanto ad un lupo! Non tanto grosso per carità (il tuo amico del cuore un vero Cane Lupo Cecoslovacco ha due mesi meno di te ma è già molto più grande), ma abbastanza perché la gente che incrociamo per strada incominci ad allontanare bambini e altri cani.

Vederti avvicinare all’acqua è stato uno spettacolo! Bello baldanzoso finché non è arrivata la prima onda, poi hai scoperto che l’acqua è fredda e manco buona! Hai fatto un espressione schifata e ti sei tirato indietro, beh allora allungo il guinzaglio! L’abbiamo preso apposta che possa essere allungabile fino a due metri per poterti dare un po’ di libertà ogni tanto senza rischiare! Usiamolo no! Detto fatto ti allontani un po’ ma neanche tanto, preferisci stare vicino al branco!
Il papà raccoglie un bastoncino, te lo fa vedere, prova a convincerti a giocarci un po’ insieme, te lo sventola davanti al naso, ma a quanto pare non interessa lo ignori completamente! È quindi naturale per il tuo papà buttare via il bastoncino, tanto non ti interessa! E perché buttarlo sulla spiaggia? No! Vediamo quanto può essere portato lontano dalle onde!
Ed è in quel momento che all’improvviso il bastoncino riacquista tutto il suo fascino e prenderlo diventa l’unica cosa importante nella tua mente! Ed è quindi naturale per te lanciarti in acqua per raggiungere l’oggetto del tuo desiderio! Totalmente incurante della tua mamma umana appesa come idiota al guinzaglio che non solo viene trascinata in mare dal tuo entusiasmo ma anche trascinata per un bel pezzo sul bagnasciuga tra sabbia ed onde temendo per un attimo di affogare!
E mentre ti guardo, mentre torni orgoglioso col tuo bastoncino in bocca, mi rendo conto di quanto ti amo! Perché non sto pensando “ora lo ammazzo!” (Cosa peraltro che ho pensato di tuo papà nel momento in cui ha lanciato quel dannato legnetto!) ne “cavolo la giacca nuova!” o “maledizione ho sabbia bagnata fin nelle mutande” ma “povero il mio cucciolino prenderà freddo?”

Vuoi partecipare anche tu al “quasi-concorso” natalizio “Freddo cane”? Invia il tuo scritto a tipresentoilcane@gmail.com!

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