di DAVIDE BELTRAME – Più puntuale del Natale, è tornato alla ribalta il video del veterinario americano che dorme nella cuccia per cani per far capire “il freddo che provano”.
Lo stesso veterinario è autore di un altro video abbastanza famoso, in cui mostrava quanto potesse fare caldo in un’auto parcheggiata al sole, video pubblicato nel 2012… e che personalmente trovo decisamente più sensato di quello in cuccia (risalente invece a Gennaio 2017), principalmente per il fatto che il cane è poco attrezzato ad affrontare il caldo ma è molto più attrezzato ad affrontare il freddo. Specialmente in confronto a noi umani.
Però in entrambi i casi il confronto si basa su un presupposto sbagliato, ovvero valutare la percezione umana delle temperature.
Certo, il confronto così impostato è comodo per avere un maggior impatto sugli spettatori ed è più semplice e diretto… ma andrebbero evitati gli eccessi, ad esempio l’articolo de “La Stampa” che parla del video riporta“Per capire quando il freddo è insopportabile anche per i cani, basta un semplice controllo: se fa troppo freddo per un umano, fa troppo freddo anche per un quattrozampe”. Ma questa è assolutamente una baggianata, ne avevamo anche parlato nell’articolo “Ho freddo… e copro il cane”.
Anche le parti in cui si parla di temperature e razze sono alquanto opinabili “15 gradi sono sopportabili per tutte le razze. 4 gradi diventano rischiosi per i cani di piccola e media taglia, 1 grado è il punto critico per i cani di tutte le dimensioni e razza. Un cane di piccola taglia, invece, è a rischio di morte quando il termometro tocca i -6 gradi e lo stesso vale per ogni tipo di cane quando la temperatura scende a -12. […] Razze di piccola taglia come i chihuahua sono più vulnerabili e anche 4-5 gradi sopra lo zero sono pericolosi per la loro salute. I pastori tedeschi, i rottweiler e gli husky, invece resistono fino a -6 gradi.“.
Ora, è chiaro che quando la temperatura scende notevolmente ci possono essere dei rischi… ma questo principalmente se il cane non ha alcuna protezione! Già una semplice cuccia coibentata di buona qualità migliora la situazione e consente a molti cani di affrontare tranquillamente anche notti un po’ rigide. Un aspetto importante che non viene considerato nel video è la graduale abituazione e il conseguente adattamento del cane: un cane con un buon sottopelo con il progressivo abbassarsi delle temperature svilupperà una sufficiente protezione per poter sopravvivere senza grossi problemi… ma è chiaro che se lo stesso cane che ha vissuto in casa fino al giorno prima viene improvvisamente sbattuto fuori a -12, allora sì che patirà il freddo, proprio perchè non ha sviluppato il necessario sottopelo.
Davvero pensiamo che un Siberian Husky sia “a rischio di morte” con -12 gradi?
Rebecca, una nostra rottweiler, si è trovata una notte a -25 gradi. Ed era incinta. Alla faccia del “resistere fino a -6 gradi”.
Certo, non è la consuetudine, e ovviamente se qui facessero costantemente 25 gradi sotto zero ci adopereremmo per tenere i cani in casa, ma in quel caso ad esempio è bastato un capannino di legno per riparare sufficientemente Rebecca.
Se prendete un cane che ha vissuto per un certo periodo solo all’esterno e lo portate in casa, probabilmente vi troverete di fronte a montagne rotolanti di pelo, perchè per adattarsi al caldo della casa andrà a rimuovere il sottopelo non più necessario… e questo al netto che anche i cani che vivono sempre in casa sono capaci di produrre quantità di pelo tutt’altro che irrilevanti, perchè comunque spontaneamente tendono a metterlo su (ma poi perderlo perchè appunto, vivono nelle nostre case con le relative temperature).
Insomma, non pensiamo che la maggior parte dei cani durante l’inverno rischino la vita appena mettono zampa fuori casa, o se dormono fuori. Certo, chi ne ha la possibilità fa benissimo a farli dormie in casa, ma questo non implica che chi invece fa dormire il cane fuori sia un sadico che ne mette a rischio la vita, soprattutto considerando che i nostri inverni raramente arrivano a essere estremamente rigidi. E smettiamola di passare il concetto che “se abbiamo freddo noi ha freddo anche il cane”.
Usiamo invece il cervello e il buon senso, informiamoci sul tipo di cane che abbiamo, perchè ovviamente chi ha un Chihuahua non gestirà il discorso “freddo” come chi ha un San Bernardo o un Siberian Husky.
Sul tema ha scritto un bel post anche Pamela Giuttari, che linko e condivido volentieri. Perchè è giusto sensibilizzare e mettere in guardia dai rischi di caldo e freddo, dall’eccessivo pensare che tanto il cane si arrangi e non patisca nulla… però andrebbe fatto in modo corretto e non continuando con i paragoni uomo-cane, perchè forse a qualcuno è sfuggito, ma siamo gli umani non sono cani.
I miei adorano le basse temperature, d’estate entrano in modalità risparmio energetico, si smettono le passeggiate per il troppo caldo ( sono brachicefali ) in particolare il maschio in casa sale e scende dal divano in continuazione perché sente caldo.