di MICHELA SEVERINI – Uno
Due
Tre
E’ neve
Mi sveglio, lo sapevo, nevica!
Fiocco dopo fiocco, diventa tutto bianco intorno a me. Non mi muovo, mi piace che la neve mi ricopra mentre riposo. Domani sarà divertente.
Non aspetto molto, sono svegli, arriva. Oggi è vestita di un colore forte, tutta imbottita, è impacciata e si muove piano… ma si muove verso di me.
Noi siamo una squadra, siamo sempre insieme, due umani, due cani.
La mia è l’umana femmina, e sta entrando nel mio recinto proprio adesso!
Tutti i giorni la porto a scoprire qualcosa di nuovo, e oggi la neve ci darà nuovi spunti per imparare. Scendiamo di sotto, tra gli alberi e inizia il gioco: noi corriamo da matti e vediamo i bambini ridere, scivolare, correre a loro volta… mi sa che si divertono.
La ciotola dell’acqua si è gelata, e così si mettono all’opera per ripulirla e metterci dell’acqua tiepida. Sono piccoli, è bello vederli ignegnosi e volenterosi.
In breve tempo, pausa: ci fermiamo a prendere fiato. Il battito si ristabilisce dalla corsa, mi appoggio sulla neve per rinfrescarmi.
Loro mi guardano, ci studiano sempre.
A volte mi fermo e la guardo a mia volta, in questi momenti: non c’è bisogno di smancerie, lei lo sa che la proteggerò sempre.
Riprendiamo la nostra scoperta del giardino innevato, tutti insieme, e lasciamo i bambini giocare.
Sono tutti sporchi, scompigliati, con i calzini bagnati, eppure stare qui sotto, con noi, sembra essere l’unico scenario immaginabile: sono felici, ridono parlano e si divertono.
E’ un legame naturale.
Ma che dico, che dico, sono solo pensieri di un Alaskan Malamute in un giorno di neve.
Eppure a volte mi chiedo
Chissà se lei se lo ricorderà?