domenica 17 Marzo 2024

Cani e Sars-Cov2: facciamo il punto

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Davide Beltrame
Davide Beltramehttps://www.tipresentoilcane.com
Figlio di Valeria Rossi dalla nascita, creatura mitologica a metà tra uomo e cane, con tratti bestiali dello yeti. Solitamente preferisce esprimersi a rutti, ma ogni tanto scrive su "Ti presento il cane" (di cui è il webmaster, quando e se ne ha voglia). La sua razza preferita è lo staffordshire bull terrier, perché è un cane babbeo che pensa solo a mangiare e a dormire. Esattamente come lui.

di DAVIDE BELTRAME – Torniamo sull’argomento coronavirus e cani perchè da Hong Kong sono arrivate ulteriori novità, sia riguardo al primo caso, di cui già si è parlato molto (Pomerania di 17 anni), sia riguardo a un secondo caso (Pastore tedesco di 2 anni) di cane risultato positivo ai tamponi.
Alcuni media hanno puntato, forse con eccessiva certezza, su una comunicazione “ottimistica”, basandosi sui primi risultati degli esami del sangue del Pomerania: i risultati del primo esame del sangue avevano dato esito negativo, e qualcuno ha considerato la notizia “definitiva e conclusiva”, in maniera però a quanto pare troppo affrettata.

Non tutti erano stati così affrettati: come ad esempio aveva correttamente precisato “La stampa”, il primo esame del sangue non era stato considerato conclusivo dato che per diversi motivi può succedere di non rilevare gli anticorpi e sarebbero stati effettuati altri test, dichiarazioni che abbiamo riportato anche noi nel nostro precedente articolo.
E infatti, c’è stato un nuovo esame e questa volta l’esito è stato positivo: sono stati trovati gli anticorpi al Sars-Cov2 e questo dimostra come il cane fosse effettivamente infetto (a questo link trovate il comunicato ufficiale del governo di Hong Kong) .
Ricordiamo che purtroppo pochi giorni dopo essere stato dimesso dalla quarantena (come da prassi, dopo essere risultato negativo a due tamponi consecutivi), il Pomerania è venuto a mancare: questo però non a causa del virus, ma secondo i veterinari molto probabilmente per l’insieme dei fattori età avanzata, stress accumulato duranta la quarantena e alcune patologie pregresse.

INFETTO PERO’ NON VUOL DIRE NE’ MALATO, NE’ TANTOMENO CONTAGIOSO

Cerchiamo di chiarire questo importante aspetto: prima di tutto ricordiamoci che parliamo solamente di due casi riscontrati finora in tutto il mondo, ed entrambi cani appartenenti a persone malate di Covid-19: i cani finora sembra quindi possano contrarre il virus soltanto vivendo a stretto contatto con una persona infetta, e anche in questo caso è comunque un’eccezione: ad Hong Kong, dove sono stati rilevati entrambi i casi, l’AFCD finora ha effettuato i test su 17 cani e 8 gatti di persone che erano risultate positive al Covid-19, e appunto solo due casi sono risultati positivi.
Riteniamo però corretto parlarne dato che comunque si tratta di un virus ancora poco conosciuto e ogni novità è importante, anche eventualmente per tutelare i cani stessi.
Da questo punto di vista per ora le notizie sono rassicuranti: oltre a essere un caso limite, eventualmente che un cane sia infetto non comporta che si ammali: riporto l’ottima spiegazione del Dr. Malik Peiris, virologo dell’Università di Hong Kong.

These words have very precise meanings. For example, when there is some virus in the house, and a dog licks the virus, it eventually stays on its tongue. That’s what we call contamination.
Infection meant the virus had entered the dog’s body, and started to multiply and replicate.
But infection doesn’t mean the dog is sick or has symptoms.
Whereas, a disease is when an infected person or animal develops symptoms, such as fever, cold, or pneumonia.
Neither of the two cases had the disease caused by the coronavirus. The public might have confusion, but when dogs are infected, it does not mean they have the disease or they are sick.

Traduco: “Queste parole hanno un significato molto preciso: per esempio, quando c’è un virus nell’abitazione, un cane può leccare il virus e il virus può rimanergli sulla lingua: questo è quello che chiamiamo contaminazione.
Infezione invece significa che il virus è entrato nel corpo e ha iniziato a replicarsi e moltiplicarsi.
Ma contrarre l’infezione non significa che il cane si ammali o abbia dei sintomi: se un animale o una persona infetta sviluppa sintomi come febbre, raffreddore o polmonite, allora si può parlare di malato.
Nessuno dei due casi ha avuto la malattia causata dal coronavirus.
Il pubblico può essere confuso, ma quando un cane è infetto non significa che abbia contratto la malattia o non stia bene.”
Questa spiegazione è stata fornita come spiegazione del perchè il Dr. Peiris si riferisse ai due casi come infetti e non appunto come contaminati (probabilmente ricorderete che per il Pomerania in un primo momento si considerava come più probabile l’ipotesi della contaminazione ambientale) o malati.

Sulla stessa linea la spiegazione della Dott.ssa Lawren Durocher-Babek, veterinaria: “Infected does not mean [being] sick … infectious or contagious in scientific terms. These dogs are not sick, and there is no evidence that they have passed the virus to other dogs or to humans.“, ovvero “Infetti non significa essere ammalati, infettivi o contagiosi in termini scientifici. Questi cani non sono malati, e non c’è alcuna prova che abbiano trasmetto il virus ad altri cani o ad umani.
In particolare per quanto riguarda la trasmissioen del virus è particolarmente indicativo come il Pastore Tedesco convivesse con un altro cane, che non è mai risultato positivo al virus nonostante la convivenza con umani malati e con un cane infetto.

Ricapitalando è quindi corretto, per quanto si sa finora, dire che i cani non sviluppino il Covid-19 (la malattia causata dal Sars-Cov2) ma non è corretto dire che i cani non possano sicuramente essere infettati dal Sars-Cov2.
E’ comunque raro accada e ad oggi gli unici due casi di cui siamo a conoscenza riguardano cani a stretto contatto con una persona malata, e quindi ovviamente costantemente esposti al virus. Questo però dovrebbe invitare a prudenza le persone positive al virus e che hanno animali domestici, per la sicurezza degli animali stessi: non a caso infatti diversi enti raccomandano di limitare i contatti con i propri animali se si è positivi al virus.
Ad oggi è ancora assolutamente corretto dire che non ci sono prove che i cani possano in alcun modo trasmettere il virus, nè ad altri animali nè all’uomo.
Questo è quanto sappiamo sino ad oggi,
Sul caso del pastore tedesco non si trovano ancora molte informazioni perchè il caso è recente, è risultato positivo ai tamponi il 19 e 20 Marzo, è stato posto in quarantena ma già Lunedì 23 risultava negativo (ricordiamo che invece il Pomerania era risultato “debolmente positivo” ai tamponi per 12 giorni), vi terremo aggiornati per quanto possibile anche su questo caso.

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