lunedì 18 Marzo 2024

La ProDD vista da vicino

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Fabiana Buoncuore
Fabiana Buoncuore
Fabiana Buoncuore è la sciurallevatrice per eccellenza. Nasce a Carmagnola da suo padre e sua madre (ma più da sua madre) il 17/09/1987, da allora il 17 settembre è anche noto come "San Morbidino". Appassionata di tutte le razze canine e indicativamente di tutti gli animali esistenti sul pianeta, ha una particolare predilezione per il rottweiler, che ha le sue stesse esigenze primarie: mangiare, dormire, muovere poco le chiappe. Collabora ormai da alcuni anni con "Ti presento il cane" con le sue storie di vita vissuta tra allevamento e morbidinosità.

“Fabiana, ti interessa partecipare a uno stage di ProDD?”
“E che cavolo sarebbe?”
E’ cominciata così. Manco sapevo cosa fosse.
Però, quando Davide mi ha detto che “DD” sta per “Dog Dance” (e “Pro” per “Progressive”, ma questo era per me meno rilevante) mi si è accesa la lampadina nel cervello, così sono andata a rinfrescarmi la memoria rileggendo questo articolo.
E siccome mi sono ricordata che quando ho letto della ProDD la prima volta m’era parsa da subito una figata, specie per me che nella preparazione per la Dog Dance sono talvolta poco metodica, ho deciso di iscrivermi allo stage con Chiara Meccoli tenutosi a San Gillio (Torino), organizzato da Simona Cantamessa, titolare di Redogs A.S.D..

Redogs ASD

Lo stage era inizialmente previsto per Marzo, ma a causa dell’emergenza sanitaria è stato rimandato appunto all’11 Luglio, in più per evitare assembramenti purtroppo non è stato possibile effettuare uno stage secondo la modalità “classica”, così ogni binomio si è presentato in un orario diverso, facendo lezione singola anziché collettiva.
Pensando alle alte temperature di questi giorni, ho scelto di presentarmi alle 20; arrivando un po’ in anticipo ho però potuto sbirciare, da debita distanza, la lezione prima della mia… perché io la ProDD non l’avevo mai nemmeno vista in foto!!!
Così, mentre osservavo gli esercizi ed il tipo di approccio, riconfermando tra me e me che fosse proprio una figata, Chiara Meccoli durante un pausa si è voltata a parlarmi.
Due saluti, quattro parole, dopodiché mi butta lì la domanda: “domani farai il test, vero?”
“Eh? Ma io non l’ho mai provata la ProDD…”
Oltretutto, dando per assunto di non fare alcun test, avevo optato per un orario serale sapendo di non aver bisogno di esercitarmi per alcun test.
“Ma sì che ce la fai! Sì, sì, domani vieni, punto.”
“Ah. Vabbè, ok.”
Non sono una che ha troppa paura di fare figuracce (altrimenti non farei Dog Dance!), così ho accettato l’invito. E non appena la lezione prima della mia è ricominciata, mi sono messa a scorrere freneticamente il regolamento.
Le modalità sono quattro, ciascuna con tre livelli di difficoltà; in quasi tutti i livelli 1 è previsto che il cane sappia dare bene la zampa, cosa su cui non ho mai lavorato con Destiny… così alla fine ho optato per il “Musical Dressage”, l’unica modalità in cui non sia previsto quell’esercizio (e di cui abbiamo parlato proprio pochi giorni fa qui su Ti presento il cane).
Secondo il regolamento, bisogna eseguire tutti gli esercizi previsti senza saltarne nessuno, comunicandone la sequenza che si è scelta prima del test: non si può improvvisare insomma, scordiamoci il Lucky Dip!

Io sulla memoria faccio piuttosto pena, ma Chiara in poco tempo, una volta arrivato il mio turno, è riuscita ad impostarmi la sequenza.
Mi ha aiutata a correggere il tiro anche su diversi altri errori di addestramento fatti finora (lo so, lo so, pensavate tutti che io fossi già perfetta. E invece…), dopodiché si sono fatte le 22 ed i test sarebbero partiti l’indomani alle 9, così sono ripartita per casa.
La mattina seguente sono stata insolitamente puntuale (quando si tratta di impegni coi cani, di solito ritorno indietro almeno due volte perché ho scordato qualcosa), pur essendo una cosa decisa all’ultimo momento.
Iscrizione, qualche esercizio di ripasso (in cui ho scoperto di avere ancora bisogno di rileggermi la sequenza per ricordarla…), ultimi bisognini in area cani (tranquilli, solo Destiny, non io) ed i test sono cominciati.
Premessa: come spesso accade, la solita spolverata di sfiga pre-evento cinofilo si è presentata senza esitazioni. Qualche volta è il passaggio fraudolento di una cagna in pieno estro, qualche volta il conduttore a cui cadono tutti i wurstel mentre prova il ring, altre volte l’acquazzone improvviso. Questa volta ha assunto le sembianze di un coniglio selvatico morto (ma morto male, bello smembrato, così il terreno si impregna molto meglio di odori puzzosi), rinvenuto e prontamente rimosso la mattina stessa dei test. Il residuo odoroso, però, era nettamente percepibile dai cani, che appena entravano nel ring andavano tutti a snasare sulla stessa zolla di terra.
Così ci sono stati tanti cani parecchio distratti, ma altrettanti conduttori stoici che hanno lottato con onore per vincere la gara dell’ingaggio contro la temibile traccia del selvatico spetasciato.

Ho osservato con molta ammirazione questi binomi, perché non si sono arresi fino alla fine (nella Dog Dance ho visto alcuni ritirarsi subito a inizio routine appena le cose si mettevano male), anche quando ad esempio il tempo era ormai finito hanno dato il massimo.
Anche Simona, l’organizzatrice del weekend, ha affrontato la prova, e con una jack russell terrier (soffermiamoci un momento sull’accoppiata “jrt-odorediconiglio” e ricordiamoci di catalogare la cosa come “livello di difficoltà: Dio”): ha affrontato la prova così bene che io mi sono sentita una cacchina, con la mia border collie da “ti piace vincere facile”?
Che poi, facile un piffero: io e Destiny avevamo lavorato su molti nostri difetti la sera prima, e non avevamo il problema della distrazione sul coniglio; eppure, quando è stato il nostro turno… per prima cosa Destiny ha deciso che – nonostante l’avessi portata a fare i bisogni prima di entrare in campo! – una pipì ci stava bene, cosa che in gara avrebbe comportato la squalifica (noterete nel video che è la prima cosa che chiedo!), ma che nel test è “perdonata”, inoltre ci è stato molto difficile applicare tutti gli insegnamenti.
Così abbiamo superato il test, ma con “Molto Buono”, e non “Eccellente”, prendendo 3 punti (il massimo) su gran parte degli esercizi, un 2,5… Ma poi due ZERO, ahimé, per aver fallito due tricks.
Nella condotta in avanti abbiamo fatto un passo in meno (ne sono stati contati 11 anziché 12): e in questa disciplina, non fare tutto l’esercizio fino alla fine è il maggiore fallimento, rendendolo nullo. Idem per il pivot, in cui sarebbe bastata una rotazione di 180° eseguita correttamente: noi abbiamo, nel dubbio, fatto un giro completo… ma non è bastato, perché in quel giro non c’erano i 180° di esercizio corretto continuativi, perché le zampe anteriori del cane devono ruotare sul posto senza spostarsi.

Insomma, pur avendo avuto il bonus “cane non interessato al selvatico”, abbiamo ugualmente commesso degli errori (che poi, povera Destiny, lei non c’entra: ha eseguito tutto assecondando le mie richieste, sono io che ho sbagliato).
Comunque, dato che eravamo le ultime, dopo di noi, dopo un breve ritiro della giuria per deliberare, sono stati annunciati i binomi che hanno superato il test:
Michela Bravo e Jazz
Michela Bravo e Nova
Loredana Benedetti e Iris
Rita Ruberto e Jordan
Rita Ruberto e Samba
Rita Ruberto e Guapa
Vilma Gambolino e Mia
Simona Cantamessa e Destinazione paradiso
Nadia Caregnato e Arwen
Rosalba Regis e Maya
Stefania Tosatto e Lola mayte
Beorn Tobia Nonfanti e Thil
Daniela Giovanna Trano e Penny
Adriana Pavese e Syria
Fabiana Buoncuore e Destiny

Sulla Pagina Facebook del centro Redogs trovate anche un video con alcuni spezzoni dei test.

Per quanto riguarda i test non superati… io c’ero, e posso dire che i cani erano semplicemente in “giornata no”, perché i proprietari hanno comunque davvero fatto del proprio meglio per ingaggiare i loro quattrozampe e mantenerli “su di sé”: non davano l’idea di essere degli sprovveduti, anche perché altrimenti dubito che si sarebbero cimentati in una prova che esclude totalmente ogni tipo di improvvisazione. È semplicemente andata male, ma sono sicura che al prossimo giro lo passeranno tutti.

Come concludere?
Se state pensando di approcciare la Dog Dance ma non sapete da che parte cominciare, la ProDD è decisamente il miglior trampolino di lancio: è divertente, è alla portata di tutti e si imparano fin da subito le basi per gli esercizi più utilizzati nella disciplina, in modo da impararli da subito precisi e corretti. Se invece non state pensando di approcciare la Dog Dance… Beh, STATE SBAGLIANDO! Provatela e non tornerete più indietro. E dico soprattutto a voi, maschietti: perché pensate che la dog dance sia solo per le donne? Lo sapete che bisogna avere quattro pal… ehm, voglio dire, molta determinazione per ottenere risultati in questa disciplina?
Insomma, da domani vi voglio tutti a fare ProDD. Se no vi vengo a cercare!

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