lunedì 18 Marzo 2024

Fai da te cinofilo – I guinzagli

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Dopo l’introduzione di ieri, iniziamo a parlare più specificatamente di “cosa si può fare col fai da te cinofilo”, e partiamo dalla cosa più controversa: i guinzagli fai da te!

Quasi vent’anni fa, per tutta una serie di casualità che oggi col senno di poi possiamo ufficialmente chiamare “destino”, non avevo cani ma passeggiavo con Valeria Rossi per l’Internazionale Canina di Milano.
Superata la fase in cui lei chiacchierava di cinofilia con altri veri cinofili, ci siamo finalmente trovate in un punto della mostra in cui, da malata di shopping compulsivo, finalmente potevo avere voce in capitolo: il super fornitissimo stand degli accessori per cani. Internet c’era già, ma lo shopping online non era agile come oggi e quindi si, la mostra canina era di fatto “il” posto dove potevi procurarti, o comunque valutare dal vivo, un accessorio particolare per estetica o per contenuto tecnico. I prezzi ovviamente erano esorbitanti. Lo sono ancora oggi, con tutto che la Rete crea dei meccanismi di concorrenza che allora di fatto non esistevano. Era ancora il periodo d’oro dei rivenditori specializzati che potevano venderti qualunque cosa a qualunque prezzo al grido di “ma è un prodotto specifico e speciale che ti dà una qualità che non troverai nel negozietto sottocasa”.
Senonchè, ad un certo punto, mi cade l’occhio su un guinzaglio, e sul suo imbarazzante cartellino del prezzo.
Ma scusa, dico a Valeria. Questa è una semplice corda di nylon intrecciata! Credo che potrei riprodurlo in dieci minuti, con pochissimi euro spesi in un qualunque negozio di bricolage.

Eh, ma tu sottovaluti tante cose, mi fece notare saggiamente Valeria. Non è detto che la corda sia proprio uguale a quella del Brico. E la qualità del moschettone, e il processo industriale che di sicuro darà qualche garanzia sulla tenuta dei nodi, delle giunture… Insomma, al di là del margine del produttore e del negoziante, c’è di sicuro qualcosa che il guinzaglio comprato ti dà e che non puoi pensare di riprodurre col solo ausilio delle tue manine operose.
Volli crederci, sul momento, ma poi capitai in un negozio di bricolage e le corde in vendita a metraggio avevano dei colori così belli…
Fu così che, molti anni prima che venisse di moda il paracord, e pochi anni prima di sposare un cinofilo ottenendo anche un tot di cani da accessoriare, iniziò il mio hobby dei guinzagli. Ne ho fatti di ogni modello, colore e misura, per i miei cani e per quelli degli amici. Anche per Valeria, naturalmente, che senz’altro ha usato i miei solo per cortesia quando ci siamo incontrate, ma ha dovuto ammettere che quanto a qualità ed affidabilità erano proprio come quelli “veri”!

Mi sembra tuttavia corretto che, prima di trascinarti nel vortice dell’autoproduzione, io condivida con te le riflessioni e le raccomandazioni che ho raccolto negli anni, da chi ha provato i miei guinzagli e anche da chi non ha voluto farlo perchè ha pensato che fosse meglio affidarsi ai prodotti tecnici e specializzati.
Dicesi guinzaglio uno strumento che si collega al cane da una parte e a te dall’altra, per permettervi di andare a spasso in sicurezza. Dove sicurezza significa poter decidere se tenere il cane molto vicino a te per evitare un ostacolo o un pericolo, o lasciargli un po’ di spazio per esplorare in giro. E anche, ma solo molto teoricamente, evitare che il cane scappi via e corra lontano dove tu non puoi più riprenderlo.
Solo teoricamente, però. Perchè il tuo cane non è un palloncino a elio in balia del vento. Nella maggior parte dei casi, il tuo cane ti ama ed ha piacere di passeggiare “con te”. Quindi, anche senza un guinzaglio, dovrebbe girellare nei tuoi dintorni, pronto a tornare da te dopo un po’ o quando lo chiami. Se il tuo cane è una furia cieca che mira solo a lanciarsi come un bolide correndo a un milione di chilometri verso un pericolosissimo altrove, sordo ad ogni tuo richiamo, voi due avete un problema e quello che dovete costruire è un legame che va ben oltre il pezzo di corda che vi unisce.

Questo lo dico con cognizione di causa, perchè il mio cane pesa 50 chili, è buonissima e obbediente, ma ogni tanto decide che bisogna andare via subito. E lo fa, con la stessa risolutezza che adotterei io se vedessi all’improvviso un pericolo da cui allontanarla attirandola a me col guinzaglio. Una volta è partita così all’improvviso da sollevarmi stile aquilone, come la vecchietta dei meme. Se si fosse rotto il guinzaglio, visto che l’avevo fatto io, me lo sarei rifatto di un altro colore. Invece ha resistito, molto più del mio scafoide quando ci sono atterrata sopra. Da allora, mi sono fatta furba. Se mi tira all’improvviso, lascio cadere il guinzaglio. Lei si mette “al sicuro” (tipicamente, sul prato mentre sul vialetto del parco passa una bici) e poi si ferma ad aspettarmi stupita. “Ma sei impazzita? Non mi segui? Non sai che è pericoloso per voi umani passeggiare senza guinzaglio?”.

L’infido e pericoloso cane da pastore che sfoggia il guinzaglio ton sur ton con lo scaldacollo.

Questo per dire che il guinzaglio è necessario per la sicurezza, obbligatorio per legge e anche utile in molti casi. Ma la cosa più importante è che il tuo cane deve essere teoricamente in grado di passeggiare anche senza. Ovvero, con una relazione con te tale per cui, anche se non è legato, sa rispondere a un richiamo, raggiungendoti o fermandosi quando glielo chiedi. Questo vale per portarlo a casa dopo lo sguinzagliamento in un’area adatta, e naturalmente nel raro e sfortunato caso in cui il guinzaglio si rompe o ti cade.
Quindi, il patto che facciamo io e te prima di andare a fare shopping di materiali fai da te per guinzagli e affini, è che ci mettiamo all’opera solo se condividiamo l’idea che la perfezione non esiste, e che gli imprevisti non possono essere evitati neanche col guinzaglio della Nasa da ottanta euro, ma prima di uscire a passeggiare col cane dobbiamo riflettere e chiederci se saremmo in grado di gestirli.
Per inciso, nel fare questa riflessione potremmo anche accorgerci che un po’ di manualità e di conoscenza “manifatturiera” dello strumento guinzaglio potrebbero aiutarci in situazioni in cui con l’oggetto acquistato rimarremmo in braghe di tela. Ma ci arriveremo con calma.

Bisognerebbe integrare questa rubrica con degli articoli di un fotografo che spieghi come fotografare cani e guinzagli usando solo il cellulare e la mano libera!

Ti ho spiegato perchè mi trovo in totale disaccordo con chi sostiene che “sul guinzaglio non si scherza” e che solo acquistandone uno a caro prezzo da un rivenditore specializzato si possa avere una garanzia di sicurezza e qualità.
Sono con te al 100% se mi dici che vuoi solo oggetti di boutique, o di materiali particolari, e anche se ritieni che il tuo tempo libero possa essere dedicato ad attività che ti danno più soddisfazione che intrecciare guinzagli.
Ma mi è capitato di sentirmi dire, addirittura da educatori cinofili, che ci si può fidare esclusivamente di un determinato tipo di guinzaglio, e onestamente sono stata grata al destino che mi ha fatto incontrare queste persone in una situazione in cui non stavano educando un mio cane. 
Inizierò proprio da questo punto ad elencare i buoni motivi per cui invece un guinzaglio fai da te può proprio essere più pratico e vantaggioso di uno industriale. Escludendo ovviamente la soddisfazione del fai da te, che è il vantaggio numero da-uno-a-cento.

101) Puoi personalizzarlo. 
Straordinariamente lungo per lasciar avvicinare il cane ai cespugli senza calpestare l’erba con le scarpe buone, o straordinariamente corto per tenere il tuo cane gigante incollato alla coscia. Con un anello in più per agganciarci i sacchettini, con quattro anelli in mezzo per regolare la lunghezza in base al tipo di passeggiata… il guinzaglio fai da te è un guinzaglio fatto esattamente per il modo in cui intendi usarlo. Che è unico, come la combinazione tra te, il tuo cane e il posto dove camminate.
Certo, il guinzaglio perfetto che ti serve c’è anche in vendita, ma se ti serve solo per un breve periodo, o in una situazione specifica, o per risolvere una specifica fase educativa, l’opportunità di fartelo con pochi euro dovrebbe essere una soluzione di cui anche un bravo educatore potrebbe parlarti.

102) Puoi abbinarlo.
Vuoi toglierti lo sfizio modaiolo di avere un guinzaglio in tinta con ogni tuo outfit, o hai la necessità di mandare il cane a spasso un po’ con tuo marito (verde militare) e un po’ con tua figlia (rosa unicorno con inserti glitter)?
Ti sposi e Fido comparirà nelle foto?
Hai un colore preferito e non è uno di quelli in cui normalmente vengono realizzati i guinzagli?
Alterni passeggiate nei boschi a vasche in pieno centro?
Impara a farti i guinzagli, e finirai per averne troppi, ma comunque uno per ogni occasione.

103) Puoi regalarlo.
Hai aiutato un randagio a trovare una famiglia adorabile, o allevi cani e vuoi che i tuoi cuccioli vadano a casa con un ricordo speciale?
Vai a trovare gli amici che ti presenteranno il nuovo cucciolo di casa?
Sei un volontario alla ricerca di idee per raccogliere fondi?
Un guinzaglio si intreccia al volo e ti fa fare un figurone.

104) Ti farà sentire un grande artigiano, anche se non sai fare niente.
Dimenticavo di precisare che intrecciare un guinzaglio è facilissimo e non richiede nessuna predisposizione o abilità. Ma questo può rimanere un nostro piccolo segreto! Ovviamente tu andrai in giro col tuo prezioso manufatto, e te ne vanterai come una novella Coco Chanel con addosso la sua ultima creazione.

Sono stata convincente?
Allora cominciamo! Andando a far shopping, è ovvio! (Inizio a capire perchè i tutorial su youtube sono cosi’ fastidiosamente lunghi. Non è solo perchè fare il guinzaglio è facilissimo e le istruzioni finiranno in poche righe, giuro!)
Per fare un guinzaglio ti servirà:

Della corda. Alla fine con la stessa tecnica puoi intrecciare quello che vuoi, ma io ti consiglio una corda di polipropilene.
La trovi a metraggio nei brico center: non so esattamente cosa se ne faccia chi non crea guinzagli, ma la trovi descritta come corda nautica, corda da campeggio, treccia in polipropilene. Ne trovi di carine anche al Decathlon, al reparto arrampicata. Il diametro ideale è sui 4-5mm. 3mm se hai un micro cane. Una corda più sottile di così crea un guinzaglio super-micro (a meno che tu non abbia un minimo di manualità con l’uncinetto!), e allora ti conviene prendere quelli “da show” o farne uno direttamente con la corda da 5mm non intrecciata. Se prendi la corda troppo grossa, invece, rischi di fare fatica ad annodarla con sicurezza a fine lavoro.
Va molto di moda anche il Paracord, anche qui ti consiglio di utilizzare il 550 per un cane di taglia da media a grande, e il 450 per un mini. Il paracord è molto più bello e morbido al tatto. Io personalmente lo amo poco perchè a differenza del polipropilene grezzone del brico ha l'”anima” interna molto più separata dal rivestimento colorato. A lavoro finito la differenza non si nota, ma mentre lavori può dare fastidio.
A me, ne dà parecchio.

La quantità di corda da comprare è un mistero della fede. Varia in base al diametro della corda, al tipo di treccia e alla tensione del tuo lavoro (la tensione la controlli poco: è un po’ come la calligrafia). Oltre che naturalmente alla lunghezza del guinzaglio desiderato. Conviene sempre restare abbondanti, che sprecare è bruttissimo ma buttare tutto per una manciata di centimetri di materiale che mancano è anche peggio. Per le prime prove ti consiglio di calcolare 10 metri di corda per ogni guinzaglio. Quando avrai fatto pratica riuscirai a stimare con più precisione.

Un moschettone. Scegli quello che ti sembra di qualità migliore, e proporzionato alle dimensioni del cane. Per semplicità, compralo che assomiglia a quello del tuo guinzaglio preferito. Naturalmente se hai un guinzaglio vecchio e liso ma col moschettone ancora funzionante, lo stacchi da li’ e risparmi qualche euro. Ultimamente sto facendo sempre più fatica a trovare i classici moschettoni “a forma di vecchio portachiavi” che tipicamente stanno sui guinzagli. A questo proposito ho due raccomandazioni per te: uno, non provare a googlare “moschettone specifico per guinzagli per cani”: ne troverai in vendita online, ma a prezzi assolutamente imbarazzanti da cui mi dissocio.
Resta in zona bricocenter e fidati che in vent’anni di guinzagli usati e anche lavati in lavatrice mi si è rotto un solo moschettone. Si è rotto tra le mani di mio marito, per inciso, quindi non potremo mai sapere se il problema fosse davvero la qualità del moschettone!
Altra tip: stanno invece venendo di moda, e ne trovi a buon prezzo e senz’altro ottima qualità, i moschettoni “a forma di pera” da alpinismo. Io li ho su un guinzaglio, da parecchi anni, e resistono benissimo. Ma devo avvertirti che quando li agganci e li sganci è facile pizzicarsi le dita.
Niente di drammaticamente doloroso, ma ho promesso di condividere tutto ciò che so.

Facoltativi già che sei al Bricocenter: anelli saldati in acciaio zincato , massimo 2cm di diametro, se vuoi un guinzaglio regolabile o un aggancio per il porta sacchettini. Li trovi a poco prezzo in pacchetti multipli, non cambiano la sostanza del guinzaglio, decidi tu se li vuoi o no.

Forbici di buona qualità e un accendino.
Va bene quello che hai in casa, ovviamente. A patto che tu abbia in casa un classico banalissimo accendino usa e getta per sigarette.
No benzine, fiamme libere, fornelli della cucina. Saranno tre secondi di fuoco, ma vicino alle tue mani e alla tua faccia.
Non farmi preoccupare.

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