sabato 18 Gennaio 2025

Come eravamo: labrador e boxer

Dello stesso autore...

Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

Con questa  rubrica speriamo di suscitare la riflessione, e non solo la curiosità, dei nostri lettori.
E’ evidente, infatti, che le differenze tra i cani degli anni ’30 – ’50 e quelli di oggi spesso stupiscono, e in molti casi fanno sorridere: ma quella che vorremmo presentarvi non è solo una “mostra fotografica”.
Alcune razze, come vedremo, si sono mantenute quasi inalterate, con qualche gradevole concessione al gusto estetico ma senza alterazioni funzionali di rilievo.
Altre, per andare incontro al gusto commerciale, sono state talmente estremizzate che davvero viene da chiedersi “Ma cosa abbiamo fatto? Abbiamo davvero “migliorato” queste razze, o creato delle patetiche caricature?
Ecco, noi vorremmo proprio che se lo chiedessero tutti.
Premetto che, personalmente, non sono una fanatica del cane “naturale” a tutti i costi: amo anch’io il bello e l’elegante, ho sempre toelettato i miei cani da show e ho sempre allevato tenendo presente che l’occhio vuole la sua parte.
Però, in certi casi, la riflessione è necessaria, quasi indispensabile: perché si sta andando oltre la logica e alcune razze sanno scivolando su terreni pericolosi..
Divertiamoci pure, quindi, a guardare le foto: ma “pensiamo” anche a quello che guardiamo.
E se è il caso, qua e là, di fare un esame di coscienza…perché no? Facciamolo.

LABRADOR RETRIEVER

TAG – Labrador retriever – prop. P. Balsan di Fontenoy (F) – 1936

Quasi un…Flat Coated questo soggetto francese degli anni ’30, la cui nazionalità ci fa anche pensare che l’Autore avesse incontrato qualche difficoltà nel reperire un Labrador in Italia: proprio…come oggi!!!
Certamente Tag non è un “bel” Labrador per gli Standard attuali: ma le differenze (testa, linea dorsale e angolazioni) rappresentano un miglioramento che non inficia in alcun modo la funzione.
Il cane moderno, anzi, appare più solido, di maggiore ossatura ma senza eccessi, e con un’impronta di tipo che mancava nell’esemplare del ’36 (più simile a un “cane qualsiasi” che a un cane di razza pura).
Divertente questa nota dallo Standard di allora, che recitava: “Il colore è quasi sempre nero”.
Non era ancora arrivata la carta igienica!

OGGI: Labrador retriever dell’allevamento “Fior D’Acqua”

BOXER
1936 – Coppia di proprietà del Duca d’Aosta

Testa di boxer del 1953

OGGI: Boxer dell’allevamento “dei Casperini”

Completamente irriconoscibile rispetto ai soggetti degli anni ’30 (quelli fotografati appartenevano al Duca d’Aosta, che si suppone non possedesse…ciofeche!), il boxer di oggi è vistosamente diverso anche rispetto al suo predecessore degli anni ’50,  non solo perché lo Standard odierno vieta il taglio delle orecchie, ma soprattutto per quanto riguarda la lunghezza del muso.
Certamente è difficile sostenere che il “nasone” del 1953 sia bello come quello attuale: ma diciamolo, era pur sempre un boxer!
E viene da chiedersi se non avesse magari più resistenza al caldo, alla fatica e così via.
Oggi teste di questo tipo si trovano solo nei cani dell’Est, o in quelli che nascono nelle cucciolate private senza alcuna selezione: sul ring è meglio che non si presentino proprio.
Ma la domanda è: che cosa abbiamo guadagnato, passando al tipo odierno?
L’unica risposta mi sembra estetica.
Il boxer è diventato sempre più “faccioso”: e dall’espressione un po’ “diabolica” degli anni ’30 è passato alla fierezza-misto-simpatia che oggi lo rende amatissimo in tutto il mondo (e che piace da morire anche a me).
Però il viaggio da “muso” a “faccia” dovrebbe fermarsi qui.
Esasperare ancora i rapporti cranio-facciali porterebbe sicuramente a una perdita di funzionalità… perché un cane che non respira più non può essere un cane da lavoro, e accorciare ancora i musi avrebbe sicuramente questo effetto.
Quindi, se mi sta  bene il boxer di oggi, non vorrei vedere un “boxer di domani” con muso ancora più corto, prognatismo ancor più spinto e, quasi sicuramente, gravi problemi di salute.
L’evoluzione della razza è arrivata al massimo: ora potrebbe solo degenerare. E forse è meglio fermarsi prima che succeda

Fonti: “Razze canine e feline” di Fiorenzo Fiorone, 1936 – Editrice “Società Anonima E.S.T. – Torino
“Il cane” di Ernesto Tron, 1953 – Editrice Hoepli, Milano

Autore

  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

    Visualizza tutti gli articoli

Nella stessa categoria...

10 Commenti

  1. il boxer dei nostri vicini in estate(spotorno non nairobi temperature estive normali) e’ rimasto secco dopo una passeggiata, il vet sentenzio’un malore dovuto a difficolta’ respiratorie, in pratica si era surriscaldato. Non era il cane di un cagnaro ma di allevamento. Io non lo avevo mai visto non ansimare neanche da coricato,in compenso aveva un “bellissimo”?muso schiacciato che pareva una faccia. Evviva i cani del duca!

  2. Io non ho mai capito la necessità di selezionare caratteri dannosi per la salute del cane soltanto perché risultano di qualche valore estetico.
    Io non vorrei mai allevare dei cani se sapessi che la mia selezione comporterebbe difetti fisici e tare ereditarie. Allevare é un atto d’amore. Allevare animali “malati” non é un gesto amorevole nei loro confronti.

  3. il cane del 36 sembra un cane corso e non un boxer (forse anche perchè anni fa abbiamo boxerizzato i corsi mettendo in standard il prognatismo e gli occhi scuri e con ciò eliminado la tipicità di un cane corso..), ma quello del 50 mi sembra (non guardando le orecchie che erano semierette anche allora taglio a parte) un boxer “boxeroso” e molto gradevole di aspetto (oltre che probabilmentre assai + funzionale come masticazione e come morso essendo un cane da difesa oltre che x la resistenza e la sopportazione del caldo che in un cane a pelo corto è ancor + importante non essendo manco un cane da climi molto freddi)…mente quello di oggi mi sembra una caricatura con un muso troppo corto che non da maggior eleganza ma semmai lo fa sembrare solo buffo e gli da probabili problemi di salute e che se continuiamo sui questa strada fra 10 anni arriveremo a boxer con muso talmente corto da sembrare grossi carlini adatti solo a stare sul divano x via di una canna nasale troppo corta x respirare bene o x masticare e mordere bene. Io un boxer del 50 lo prenderei ma uno odierno sinceramente non mi piace x via del muso con canna nasale troppo corta: non mi piacciono i cani ipertipici o quasi caricaturali e con il boxer siamo proprio sul filo del rasoio o forse già oltre essendo un cane da lavoro che lavora con la bocca e deve avere una resistenza alla fatica anche quando è caldo (poi x avere conferme bisognerebbe avere dati su quali erano le prestazioni del boxer anni 50 rispetto a quelle odierne, ma a naso mi sa che avessero + resistenza soprattutto quando fa caldo e che riuscissero a mordere meglio x il minore prognatismo…poi lo sbavare di certi boxer iper-prognati a me sembra proprio una grossa disfunzione e non tanto perchè si lerciano tutti e lerciano qualunque cosa nel raggio di sbavamento ma perchè se sbavano tanto è perchè non riescono a deglutire bene a causa del prognatismo spinto e quindi come possono deglutire bene il cibo e mordere bene?).

    è anche una mia preferenza estetica (preferisco i cani molossoidi o terrier di tipo bull o simili ma non prognati o con prognatismo poco accentuato a livello estetico), ma i boxer odierni mi piacciono poco e non come cani in generale (il resto del cane e il carattere li trovo adorabili e belli esteticamente oltre che rispondenti a ciò che mi piace di un cane): solo perchè hanno il muso troppo corto e sono troppo prognati, e se questo può pure causare disagi fisici…

  4. I soggetti del 36′ sono uno spettacolo!!! Personalmente ritengo che si siano fatti passi indietro.

    Poi per carità magari è l’effetto bianco/nero che fa risaltare la muscolatura unito ad un muso meno “schicio”…

  5. scusate, io non capirò nulla di morfologia e standard ma la secondo me sono di gran lunga più belli i cani del duca d’aosta e la testa di quello del ’53..i boxer di adesso così schiacciati non mi fanno per nulla simpatia

  6. Mah il Lab attuale della foto e’ sicuramente piu’ orsacchiotto di Tag ma vorrei vederlo nei campi…con quei gomiti praticamente conficcati nel petto… :-/

  7. Osservando video e foto di allevamenti USA ed il sito dell’AKC, ho l’impressione netta che “di la”, il muso un po’ meno schisso sia ancora apprezzato, e non posso dire che la cosa mi dispiaccia, anzi. Un bel musone gommoso è sicuramente bellissimo, ma sto vedendo in giro troppi cani con una canna nasale talmente corta ed un prognatismo talmente accentuato, che se piove gli entra acqua in bocca :-/

  8. le foto dei boxer fanno capire bene l’avoluzione morfologica della regione facciale, se l’esemplare nella foto del 36 è più simile ad un corso che ad un boxer odierno, ad oggi come ha scritto valeria si è raggiunto davvero il limite, anzi mi spingo oltre dicendo che forse è stato superato, ho incontrato molti cani di questa razza con problemi respiratori, e altro ancora
    p.s.
    gli allevatori seri non permettono questo ma ad oggi ce ne sono sempre di meno disposti a salvaguardare la razza a discapito dei soldi che porta allevare un cane così richiesto…

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Ultimi articoli

Scarica la nostra app!

E' gratuita e potrai rimanere facilmente aggiornato su tutti i nostri contenuti!

Scarica l'app per sistemi Android
Scarica l'app per sistemi Apple

Ti presento il cane
Condividi con un amico