giovedì 18 Aprile 2024

Come eravamo: Bull terrier e Pastore delle Beauce

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

BULL TERRIER
Ch. Cylva Alfio – prop. Dade Vaciago Seymandi – 1936

BULL TERRIER OGGI

Ch.” Cwmdulais Doctor No” – propr. All.to allevamento Goldenelm”

Nonostante lo Standard del “Bull Terriere” (i nomi stranieri negli anni ’30 venivano italianizzati) parlasse di “testa ovale” che “veduta di profilo deve formare come un arco dall’occipite alla punta del naso, con assoluta assenza di salto fronte-nasale”…i campioni dell’epoca, di fatto, un po’ di stop ce l’avevano!
Non accentuato, certamente: ma le teste erano ben lontane da quelle che siamo abituati a vedere oggi (mentre tronco e arti si sono irrobustiti e in qualche modo “compattati”, ma senza vistose modificazioni strutturali).
In realtà il primo rappresentante della razza del tutto sprovvisto (o quasi) di depressione naso frontale fu Lord Gladiator (nella foto a sinistra), nato nel 1918: nel periodo successivo, però, non fu affatto facile mantenere questa forma della testa, che la natura tentava evidentemente di riportare a un profilo più “normale”.
A cosa ha portato il lavoro di selezione che ai giorni nostri ci offre queste spettacolari teste “a pallone da rugby”?
Indubbiamente ha portato a un’estrema tipicizzazione di una razza divenuta unica e inconfondibile.
Purtroppo c’è anche una conseguenza meno gradita nelle chiusure dentali, perché un profilo mascellare eccessivamente curvo porta a un raccorciamento della mascella stessa, che non arriva a coprire la mandibola: ed ecco che nascono molti (purtroppo) bull terrier prognati.
In altri casi, quando la mandibola è troppo leggera, si ha una corretta chiusura a forbice per quanto riguarda gli incisivi, mentre i canini “restano indietro” e invece di raccordarsi a quelli superiori si piantano nel palato, creando di fatto cani incompatibili con la vita.
Ne valeva la pena?
Personalmente trovo forti difficoltà a rispondere a questa domanda, perché sono letteralmente affascinata dal bull terrier di oggi mentre trovo decisamente “banalotto” quello di ieri (per non parlare di quello dell’800, che potete vedere nella foto a destra!)
Al di là dell’estetica, poi, tornare indietro mi sembrerebbe un’offesa agli allevatori che hanno faticato non poco per raggiungere i risultati odierni.
Mi limiterei quindi a raccomandare l’uso di riproduttori con teste lunghe, oltre che curvate, e a non utilizzare i cani con curvatura troppo brusca, causa prima dei problemi di cui sopra.
In questo modo si potrebbe mantenere il tipo senza sforare in un ipertipo che per questa razza non è solo sgradevole, ma letteralmente micidiale.

 

PASTORE DELLA BEAUCE
Flora II de Champerret – prop. Baronessa de Lavillau di Lechesnay (F) – 1936

OGGI – Beauceron dell’Allevamento Corte dei Clema

Ecco invece un cane rimasto molto fedele a se stesso: il Pastore della Beauce, in cui – dagli anni ’30 a oggi – sono semplicemente aumentate un po’ le focature sul muso e tutte le focature risultano più “pulite”, senza carbonature frequenti nei soggetti del passato.
Il beauceron dei tempi moderni non si discosta molto dall’immagine di Flora, cagna di settant’anni prima: costruzione e angolazioni sono quasi sovrapponibili.
Perché?
Molto semplice: perché le razze in cui si guarda soprattutto alla funzione, anziché all’estetica fine a se stessa…non possono cambiare, visto che la selezione del cane, all’origine, è sempre stata “solo” utilitaristica e non ha mai lasciato spazio alla leziosità.
Ancora un motivo di riflessione per gli allevatori e per i futuri acquirenti di cuccioli…visto che il Pastore della beauce, per esempio, nonostante la media taglia è un cane a bassissimo rischio per quanto riguarda la displasia dell’anca.

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12 Commenti

  1. Personalmente mi piace un SACCO il Beauceron. A quando un art. monografico (vero standard o ti presento il…) su di lui? Veramente un cane sottovalutato

  2. Non amo i terrier di tipo bull,ma devio dire, ancora una volta, che questo articolo è stato davvero interessante, soprattutto le foto prima/dopo. Poi vabè, di mio preferisco le razze che sono state selezionate per un’utilità specifica e che sono rimaste quasi inalterate nel corso del tempo.

  3. mi sembra che per via di salute il bull terrier dia molti punti a tutte le razze canine.

    Grande cane, grande carattere, muso perfetto da usare come ariete

  4. Quello banalotto dell’800 non è un bull terrier ma il vecchio e originale bulldog, antenato di staffy, pit e ambull! Sinceramente lo trovo tutt’altro che banale. Saluti.

  5. Scherzo dela natura sarai tu, e se ti offendi pazienza, difendo il mio bullo. Il mio Muttley è un bullo come dio comanda, dentatura a posto e testardaggine compresa. I problemi ci sono se la razza viene selezionata male, che vale per tutte le razze. Non ti piace il bull terrier? Affari tuoi, ma non chiamarlo scherzo della natura o di chi ti pare.

    • be secondo me il pastore di oggi e’ uno scherzo della natura non i bull terrier che oltre il muso nn hanno tutti sti problemi per camminare!!!!!

  6. Se non fosse stato l’essere umano a farlo così mi verrebbe da dire che il bull terrier odierno è uno scherzo della natura.

    Non capirò mai il senso di aver selezionato un cane con un muso simile, che oltre ad essere oggettivamente orribile porta pure problemi….

    Ma forse è come cercare di capire il senso del pastore tedesco “a rampa” che quando cammina mi pare di vedere un rospo che saltella….

    • Joker sono d’accordo con te al 100%!
      Selezioni assurde che portano a problemi di salute in nome di un’estetica discubitile…
      Ricordo da bambina il mio primo incontro con un Carlino: non avevo mai visto un cane simile così mi sono avvicinata alla proprietaria e lei ha preso a elencarmi tutti i problemi di quel cagnolino (che io trovavo orrendo) che respirava a rantoli (mi ero pure preoccupata) e che non poteva stare a lungo al sole. Me ne sono andata contentissima di avere una meticcia “da battaglia”.

  7. peccato tu non abbia inserito le foto dell’originario bull terrier miniature….quando le ho viste su un tuo libro ci sono rimasto malissimo, cioè ma era un altro caneeee!!!!!
    @marco si riferisce alla leggendaria Puss, l’unico cane al mondo che, dice la leggenda, vinse in pochi minuti un combattimento ed il giorno dopo riusci a vincere un expo poichè non aveva riportato neanche un graffio!
    sono d’accordo con valeria quando dice di non buttare all’aria il lavoro fatto dagli allevatori ma non mi piace neanche liper-tipicizzazione che si vede oggi in giro.
    razza meravigliosa

    • E chi ha detto che fu il primo bull terrier? Ho scritto che è stato “il primo senza stop”, mica “il primo in assoluto” 🙂

      • Ok,scusa ho letto male.Comunque una leggera curvatura è uno stratagemma della natura per imprimere piu forza(hai presente una chiave a pappagallo?).Non ci dimenticihiamo che è nato come cane da presa.

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