giovedì 28 Marzo 2024

Pet hunters: i “cacciatori” di animali scomparsi

Dello stesso autore...

Quante volte abbiamo letto sui giornali o sentito in tv dei cani da soccorso che dopo estenuanti ricerche sono riusciti a trovare un’ anziana che si era allontanata o un bambino che si era perso nel bosco?
E quanti di noi, purtroppo, che hanno perso un cane, un gatto, un qualsiasi pet e non l’hanno più ritrovato, davanti a queste immagini si sono soffermati a pensare “Ah, se ci fosse un cane in grado di riportarmi a casa il mio Tommy!”.
Facendo parte io stessa del soccorso, quando quest’estate ho perso il mio piccolo amico e non l’ho più ritrovato mi sono sentita doppiamente frustrata.
Ho un cane bravissimo nel ritrovare le persone, un altro cane che non se la cava così male nelle tracce, sempre per ritrovare le persone…eppure nulla ho potuto fare, nulla hanno potuto fare i miei cani rimasti a casa.
Ok, ero via, sono tornata dopo 3 settimane dopo che il cane era sparito e nessuno mi aveva avvertita. Anche se avessi preso Max e gli avessi indicato l’odore di Tommy, dopo tre settimane ci sarebbe stato poco da fare…ma perchè nessuno ci ha pensato?
Perchè alla proposta di mio padre di fare qualcosa del genere hanno scartato subito l’idea?
E’ forse impossibile insegnare ai cani a seguire le tracce di un loro simile?
E’ così impossibile passare dal soccorso di un uomo al soccorso di un nostro amico peloso?
Così mi sono messa davanti al mio computer e ho iniziato a cercare fino a quando ho trovato la risposta che cercavo: qualcuno ci ha pensato, eccome!
Il suo nome è Kat Albrecht, naturalmente non si trova in Italia ma negli Stati Uniti… ma forse, anche grazie a quest’articolo, qualcuno deciderà di approfondire l’argomento anche da noi e in futuro le persone che come me hanno perso un piccolo amico sapranno a chi rivolgersi per avere un servizio professionale.

Delusa dal suo lavoro nella polizia in cui le sue tecniche di addestramento e il suo ottimo cane da ricerca su traccia non venivano valorizzati se non in rarissime occasioni, Kat decise di mettersi in proprio e di riaddestrare il suo Weimaraner (Rachel) per la ricerca di animali dispersi.
I risultati furono incredibili e così decise di fare di questa nuova “disciplina” il suo lavoro, diventando la prima investigatrice per animali dispersi con metodologie “poliziesche”.
Kat, attraverso l’utilizzo di tecniche basate sulla teoria delle probabilità, sui profili comportamentali, sull’uso di cani addestrati per il ritrovo di gatti e altri pet e di cani addestrati per il lavoro su traccia ed equipaggiamenti sofisticati, è riuscita a ritrovare e riconsegnare ai proprietari più di 180 animali domestici.
Così nasce la Pet Hunters International, associazione la cui missione è sviluppare questo tipo di servizio addestrando conduttori e cani in modo da formare dei detective professionisti in grado di ritrovare qualsiasi tipo di animale disperso.
Il corso che questi investigatori devono sostenere e superare dura 4 giorni in cui vengono date nozioni di vario tipo sulle tecniche di ricerca per gli animali dispersi.
Non si tratta solo di addestrare cani da ricerca ma di un qualcosa di molto più complesso e completo. Perché il soccorso sia efficace il soccorritore deve essere preparato né più né meno di un soccorritore per umani.
L’addestramento del cane naturalmente non è compreso in questi 4 giorni, ma richiede  lezioni specifiche e tempi decisamente più lunghi.

Tra gli argomenti trattati durante il corso abbiamo i seguenti:
• Come i comportamenti umani e animali influenzino i tentativi di recupero.
• Come e dove cercare a seconda delle specie implicate.
• Certificazione di cattura e restituzione dell’animale
• Certificazione per l’uso dello snap-snare (il bastone con il cappio all’estremità)
• Assistenza psicologica alle persone che hanno perso un animale domestico
• Come approcciare cani spaventati
• Certificazione per l’uso di apparecchi di amplificazione audio
• Come identificare, raccogliere e analizzare indizi utili alla ricerca
• Sviluppo di strategie di ricerca
• Lavoro di sorveglianza
• Ragionamento deduttivo
• Teoria delle probabilità nel lavoro di ricerca
• Controllo del vicinato e dei punti di riparo
• Creazione dei volantini per gli animali dispersi
• Pericoli per gli investigatori
• Come addestrare un cane “magnete” (che attira)
• Come valutare un cane per il lavoro di ricerca animali dispersi

Perché la ricerca vada a buon fine, oltre ad una buona preparazione del conduttore e del cane sulle tecniche di ricerca, è fondamentale
conoscere i comportamenti “medi” degli animali dispersi.
Questo per rendere più mirate le ricerche e per riuscire ad immedesimarsi, per quanto possibile, nella mente del “fuggitivo”.
Da questo studio veniamo a scoprire che le tre operazioni che in genere si fanno quando si perde un animale ( l’annuncio sul giornale,
i volantini nel vicinato e la visita giornaliera al canile/gattile di zona) non sempre sono quelli più utili! Questo perché i cani sono differenti dai gatti.
I metodi per la ricerca di un cane disperso, per un gatto che vive fuori o per un gatto che ha sempre vissuto in casa sono completamente
diversi.
I cani si spostano e possono venir raccolti da “soccorritori”, per i gatti abituati ad uscire qualcosa è intervenuto per bloccare il loro comportamento di rientro, i gatti abituati a vivere in casa in genere si nascondono in un posto vicino al loro punto di uscita. Ma non c’è soltanto il loro comportamento da tenere in considerazione: c’è anche quello delle persone che li hanno persi o di coloro che potrebbero averli ritrovati: la comprensione di tutto questo va a influire sulle probabilità del loro felice rientro a casa.
La Pet hunters association si è quindi specializzata nello studio di tali differenze in modo da poter consigliare al meglio i proprietari e i suoi operatori su cosa fare o non fare in modo da ottimizzare al meglio i tempi e le risorse.
Perfino la grafica dei volanti di “PERSO” è stata studiata nei dettagli in modo da renderli più efficienti e utili allo scopo.
A tal proposito alcuni dei consigli che danno sono:
– No agli anonimi volantini bianchi, si a poster grandi e colorati di colori fluorescenti.
– No a lunghi testi in piccolo, si a grandi scritte chiare e precise, no a piccole foto in bianco e nero,si a grandi foto a colori.
– Se possibile offrire una ricompensa che può indurre più persone a darsi da fare per ritrovare il nostro piccolo amico.

Il detective/soccorritore deve anche saper raccogliere indizi che possano portarlo verso la strada giusta. Dalla raccolta di peli all’analisi delle feci, al seguire le tracce, al ritrovamento di ossa con analisi da parte di antropologi, fino ai test del Dna di un baffo di gatto (siamo in America, ricordiamolo!).
I tecnici della Pet Hunters sono addestrati nella raccolta e nello studio di tutti questi indizi che spesso possono portare alla risoluzione
del caso.
Indizi importanti, per esempio, si trovano nel territorio dei gatti che hanno accesso all’esterno e possono essere importanti indicatori di dove i gatti defecano, si fanno le unghie, passano la maggior parte del loro tempo. I gatti malati o feriti in genere tendono a nascondersi in luoghi famigliari e questi indizi ci permettono quindi di definire un’area di ricerca più limitata.

Giochi e coccole tra il "pet hunter" e il micio disperso e felicemente ritrovato!

I cani da ricerca
Per quanto riguarda il cane soccorritore abbiamo più possibilità di addestramento a seconda del cane e delle sue attitudini.

Cani per la ricerca di gatti (cat detection dogs): cercheranno e segnaleranno TUTTI i gatti presenti nella zona. Se il gatto ritrovato sarà quello sbagliato gli verrà semplicemente detto: “Bravo cane! Cercane un altro!”
Perché un cane possa fare questo tipo di ricerca dev’essere assolutamente amante dei gatti e per nulla aggressivo. Sono molto adatti i cani che non cercano di acchiapparli e che sono facilmente controllabili in loro presenza. Si utilizzano solo cani che siano abituati anche a giocare con il gatto.

Cani da traccia (trailing dogs): specializzati nel trovare e seguire la traccia lasciata da specifici cani. In un addestramento più avanzato gli si può poi insegnare a seguire la traccia anche di altri animali che coprono lunghe distanze, come per esempio i cavalli, i furetti e in determinate circostanze i gatti. Sono addestrati anche a seguire un eventuale odore proveniente direttamente dall’animale perso.
I cani naturalmente devono essere amichevoli con i loro conspecifici e amare giocare con loro, ma allo stesso tempo devono essere in grado di ignorare un altro cane che eventualmente incontrino lungo il loro cammino.

Dual purpose dogs: sono cani addestrati per la ricerca sia di cani che di gatti dispersi.
Se si perde un gatto vengono utilizzati come cat detection dogs, se si perdono cani come trailing dogs.
Eventualmente possono venire addestrati per il ritrovamento di altri animali come serpenti, conigli, furetti, cavalli o bestiame.
Per aiutarli in genere vengono addestrati con equipaggiamenti differenti e comandi diversi in modo che gli sia ben chiaro il tipo di ricerca che dovranno effettuare.
Naturalmente devono avere le caratteristiche di entrambe le tipologie di cani descritte più sopra.

I tempi di addestramento cambiano moltissimo da cane a cane, ma in media per un Cat Detection Dog ci vogliono 6 mesi, mentre per un Trailing dog ci possono volere anche 18 mesi per avere una certa sicurezza.
Per diventare un’operatore della Pet Hunters è richiesta la massima disponibilità negli spostamenti come per un qualsiasi soccorritore per umani. Bisogna essere pronti a partire ad ogni ora e per qualsiasi punto degli Stati Uniti in cui si venga chiamati.
Non si parla di vite umane, ma per rispetto dell’amore e dell’affetto dei proprietari disperati che ricorrono al servizio l’impegno e la serietà richiesti devono essere uguali.

Tutto il materiale per l’articolo è stato liberamente tratto dai siti:
www.missingpetpartnership.org e www.katalbrecht.com con il consenso di Kat Albrecht, che ringraziamo per l’autorizzazione concessaci.

Kat è anche autrice del libro “The lost pet chronicles”, che racconta tutta la sua storia e tanti episodi di pet ritrovati. Il libro è disponibile solo in inglese.
Per informazioni scrivere a: michelle@tennant.org

 

In attesa che i Pet Hunters arrivino anche in Italia… se hai perso (o trovato) un animale domestico, puoi rivolgerti all’associazione
“Animali persi e ritrovati”, che ha già aiutato tanti pets a ritrovare le proprie famiglie.
Il sito internet è: www.animalipersieritrovati.org

Nella stessa categoria...

2 Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Ultimi articoli

Scarica la nostra app!

E' gratuita e potrai rimanere facilmente aggiornato su tutti i nostri contenuti!

Scarica l'app per sistemi Android
Scarica l'app per sistemi Apple

Ti presento il cane
Condividi con un amico