giovedì 28 Marzo 2024

Sintomo o vizio?

Dello stesso autore...

Spesso, nella mia pratica ambulatoriale, occupandomi di neurologia, mi vengono inviati pazienti con “apparenti” sintomi nervosi per cercare di differenziare una patologia comportamentale da una neurologica .
In effetti, il confine tra manifestazione comportamentale e sintomo di una malattia neurologica non è sempre così netto, soprattutto se la sintomatologia è sporadica e poco evidente.
Prendiamo ad esempio un sintomo che può essere comune ad ambedue: l’aggressività.
Tralasciando quella non patologica ma caratteriale, un animale di indole mite, a cui non è successo nulla di destabilizzante (cambio di famiglia, di casa, introduzione di nuovi elementi etc…) e che, inaspettatamente dimostra aggressività, è poco probabile che sia affetto da disturbi comportamentali; questo sintomo potrebbe essere più facilmente l’esordio di una patologia neurologica , come encefalite , neoplasia, avvelenamento etc .
Al contrario, se si fossero verificati situazioni destabilizzanti per l’animale, l’aggressività potrebbe essere un primo sintomo di disagio.
Solo con una accurata anamnesi seguita da una visita neurologica e/o comportamentalista il Medico Veterinario potrà arrivare ad una diagnosi e soprattutto ad una prognosi.
I proprietari, spesso, rivelano l’ esistenza di così detti “tic” come episodi umoristici; un esempio può essere il proprietario che riferisce: “il mio cane, è un po’ rintronato, spesso prende le mosche che non ci sono, sarà perché è vecchio e ci vede poco!”.
E’ vero, un cane anziano può avere problemi di vista: ma vi sono anche patologie neurologiche che iniziano con sintomi molto simili.
E’ quindi importante non sottovalutare e non pensare che il cane, in quanto anziano, sia “rintronato” , ma accertare ed eventualmente escludere possibili patologie sottostanti.
Anche il così detto “mi fa l’occhiolino” o “vede i fantasmi e ringhia”, viene riportato dal proprietario come alterazione del comportamento; ma in neurologia il tremore di uno o più muscoli o l’allucinazione sono sintomi, e vengono catalogate come crisi epilettiformi focali (o simil-epilettiche) .
E’ ovvio che, prima di tutto, va sempre considerato lo stato di salute dell’animale e soprattutto dell’apparato interessato dal “vizio”; congiuntiviti traumatiche e non possono riprodurre lo stesso sintomo dell’ ”ammiccamento” o “occhiolino” ed intossicazioni di varia natura – quali piombo, tallio, oppiacei – sono spesso causa di allucinazioni.
Atteggiamenti così detti compulsivi (termine usato in Medicina Umana) come il “mangiarsi le unghie”, “il girare in tondo”, ”il distruggere cose “, sono sintomi che si riscontrano frequentemente nelle turbe comportamentali – come l’ansia da abbandono- ma, senza entrare nei particolari, possono essere rilevati anche in cani affetti da patologie neurologiche (neoplasie intracraniche, idrocefalo, degenerazioni etc) e non solo (encefalopatia epatica, avvelenamenti etc.).
Quest’ultimo esempio dimostra come patologie così diverse tra loro possano dare sintomatologie molto simili .
L’ansia da abbandono è una patologia riguardante la sfera emotiva del soggetto, il quale, dal punto di vista clinico, gode di ottima salute, ma ha delle vere e proprie manifestazioni di ansia incontrollata.
Avvenimenti quotidiani banali – come l’ uscita del proprietario per recarsi al lavoro – vengono vissuti dal soggetto come un vero e proprio abbandono e quando il cane viene lasciato solo in casa, in preda all’ansia, distrugge oggetti, mobili, si provoca auto-traumatismi , vocalizza etc…
Al contrario, in un animale affetto da patologia neurologica, la suddetta sintomatologia non è innescata da nessun avvenimento particolare, ma è costantemente presente e diventa sempre più evidente col passare dei giorni; si tratta, infatti, di una malattia con una sede specifica e che, dal punto di vista prettamente clinico, coinvolge molto più gravemente il soggetto.
Esempi ce ne sarebbero molti altri, ma non voglio dilungarmi oltre: mi preme, invece , sottolineare alcune cose a mio parere importanti.
Innanzitutto per effettuare una diagnosi differenziale è fondamentale poter raccogliere un accurata anamnesi, cioè tutti i dati (medici e non) che il proprietario ci può fornire. Per fare ciò è necessario avere un proprietario collaborativo, ma soprattutto “osservatore” .
Chi meglio di lui, che vive a contatto con il nostro paziente, può riportarci comportamenti anomali, cambiamenti di carattere, segni o tic ?
Ognuno di noi, animali compresi, nasce con il “proprio” carattere, su cui si inseriranno vari fattori – come l’imprinting e l’ambiente – determinando comportamenti ed abitudini quotidiane che diventeranno parte integrante del soggetto, e che solo un padrone “attento” potrà riconoscere come normali o non.
Ci sono cani che sono soliti comportarsi in modo un po’ strano in particolari occasioni – al rientro del proprietario, prima della passeggiata, in auto ecc – ma se lo hanno sempre fatto, fin da quando erano cuccioli, tale atteggiamento, seppure strano, non potrà e non dovrà essere scambiato con un sintomo.
Sarà successo anche a voi di conoscere cani che quando manifestano felicità girano vorticosamente in tondo e non per questo sono affetti da malattia, o cani che durante la notte pedalano “come se corressero”: anche questo può essere un atteggiamento normale, se non supportato da altri sintomi quali perdita di coscienza, salivazione etc.
In conclusione, senza cadere nell’eccesso, ad un proprietario che rileva qualche comportamento “strano” , qualche atteggiamento insolito da parte del proprio animale , magari con cadenze più o meno regolari, legato o non a particolari avvenimenti, consiglio di consultare il proprio Veterinario, in modo da poter dare una valutazione professionale dell’ accaduto.
Egli saprà rassicurarvi o indicarvi la via migliore da intraprendere.

Nella stessa categoria...

3 Commenti

  1. Buongiorno, le scrivo perché sono disperata.. Sto contattando tutti i neurologi perché il mio cane rischia l’eutanasia, non riusciamo a capire che problema neurologico abbia. Ho letto il suo articolo e lei mi sembra molto competente in materia. È anziano e l’anno scorso ha iniziato a non riuscire più a salire i marciapiedi perché sbagliava la distanza dalla quale saltare per salirci. Saltava troppo distante e sbatteva il muso contro il marciapiede. Pensavo fosse per l’età… Il 29 giugno, di notte, ha avuto un attacco che sembrava sindrome vestibolare. Il pomeriggio di quel giorno aveva dato segni di sbandamento quando correva e doveva fare delle curve, la sera stessa mentre dormiva si è alzato di colpo, ha fatto dei giri su se stesso e poi è caduto sbandando a destra e gli occhi presentavano nistagmo. Da da quel giorno il cane non ha smesso di girare su se stesso. Visto che prima di quel giorno non l’aveva mai fatto, penso che da quel giorno gli sia successo qualcosa. Gira sempre dallo stesso lato, giri stretti e compulsivi. La tac ha escluso tumori ma il circling è persistente, spesso accompagnato da respiro affannoso. Una neurologa pensando fosse demenza senile gli ha prescritto selegilina e il cane con lo psicofarmaco ha rischiato di morire perché era peggiorato tanto. Un altro neurologo dice sia encefalite e che non è assolutamente demenza. Ha prescritto cortisone a dose alta per 8 giorni a scalare, è migliorato leggermente ma il circling è rimasto. Ha quindi deciso di provare col karsivan pensando siano problemi vascolari dovuti ad una microischemia. A due giorni di terapia con karsivan e antibiotico per problemi ai denti, sembra avere problemi di stomaco. Non so che fare, se tornare al cortisone o continuare col karsivan e mi chiedo come sia possibile che la tac non abbia rilevato nulla? Lei cosa pensa? Gli esami del sangue sono buoni tranne per un valore del fegato ( ALT/GPT ) che è molto alto…

    • Mi dispiace, Jessica, ma per quanto possa capirne di cani, quando il problema è medico volo anch’io dal veterinario… e qui non c’è solo un problema medico, ma anche un problema neurologico serio.
      Non azzarderei mai una diagnosi senza averne le competenze: capisco che lei sia disperata e si aggrappi a tutte le possibilità… ma deve insistere finché non trova un neurologo capace di capire qual è il vero problema. In bocca al lupo!

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Ultimi articoli

Scarica la nostra app!

E' gratuita e potrai rimanere facilmente aggiornato su tutti i nostri contenuti!

Scarica l'app per sistemi Android
Scarica l'app per sistemi Apple

Ti presento il cane
Condividi con un amico