giovedì 28 Marzo 2024

All’erta o rilassato? Guarda il suo naso (nuovo studio sulla lateralizzazione cerebrale)

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Un’ulteriore conferma dell’ipotesi della specializzazione cerebrale nel mondo animale viene da uno studio su cani meticci e sul loro comportamento olfattivo condotto da un gruppo di ricercatori del Centro Mente e Cervello dell’Università di Trento e del Dipartimento di Produzione Animale dell’Università di Bari che sarà pubblicato sulla rivista Animal Behaviour. I risultati della ricerca supportano l’idea, largamente sostenuta tra i biologi evolutivi, che l’emisfero destro del cervello sia deputato all’elaborazione delle situazioni nuove, che richiedono uno stato d’allerta sostenuto, mentre quello sinistro gestisca la routine o perlomeno le situazioni note.

Tra tutti i sensi, l’olfatto è quello che mette i cani in collegamento più diretto con il mondo esterno. Esponendoli a diversi odori ed osservandone il comportamento, gli scienziati hanno trovato che gli animali iniziano con l’usare prevalentemente la narice destra e in seguito, al subentrare della familiarità con l’oggetto, si osserva il passaggio all’uso della narice sinistra. Solo nel caso di stimoli coinvolgenti, come una soluzione di adrenalina o l’odore del veterinario che li cura (odore certo familiare, ma alquanto stressante per l’animale), gli animali, nonostante il passare del tempo e la ripetuta esposizione all’odore, mantengono l’utilizzo della narice destra senza passaggio di consegne alla sinistra.

Nel caso dell’olfatto il segnale non ha sviluppato, a differenza degli altri sensi, una proiezione controlaterale, ma è ipsilaterale: dai neuroni olfattivi di destra le informazioni giungono al bulbo olfattivo di destra (c’è un bulbo per emisfero) per poi proseguire verso altre porzioni del cervello poste sempre nell’emisfero destro. Così funziona nel cane, esattamente come nell’uomo. Questo significa che l’uso della narice destra o sinistra coinvolge aree cerebrali poste nell’emisfero rispettivamente destro o sinistro. E l’uso della narice destra per annusare certi tipi di odori è coerente con l’idea che l’asse ipotalamo-ipofisario sia sotto il controllo dell’emisfero destro, che è stato associato alla gestione e al controllo di emozioni intense, come i comportamenti di paura, fuga o attacco.

Il reclutamento dell’emisfero destro nel controllo del comportamento nelle situazioni nuove, con il successivo passaggio all’emisfero sinistro quando la situazione diventa routinaria, è uno schema già noto a chi studia il cervello di varie specie di vertebrati. Inoltre, “la presenza nel mondo animale di asimmetrie funzionali e strutturali legate all’olfatto è già documentata. La preferenza per una delle due narici a seconda del tipo di stimolo olfattivo è stata studiata anche nei neonati” spiega uno degli autori, Giorgio Vallortigara, direttore del Laboratorio di Cognizione Animale e Neuroscienze del CIMeC.”Abbiamo esposto i cani ad alcuni tipi di odori e ne abbiamo registrato il comportamento con una videocamera. La nostra analisi del tempo speso ad annusare i singolo odori e dell’uso delle due narici si riferisce quindi ad una situazione quasi naturale, priva di limitazioni per l’animale. Il passo successivo riguarda la verifica dell’esistenza di eventuali asimmetrie a livello non solo funzionale ma anche strutturale, ad esempio nel numero e disposizione dei recettori nell’epitelio olfattivo”.

Alcuni odori stimolano comportamenti istintivi e possono scatenare nei cani reazioni intense, come i comportamenti di paura, di fuga e di aggressione.
Quindi, la prossima vostra che un cane vi annuserà con insistenza usando unicamente la narice destra sarà il caso di prestare attenzione.

http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0003347211002284
Marcello Siniscalchi, Raffaella Sasso, Anna M. Pepe, Salvatore Dimatteo, Giorgio Vallortigara and Angelo Quaranta, Sniffing with the right nostril: lateralization of response to odour stimuli by dogs, Animal Behaviour, Volume 82, Issue 2, August 2011, Pages 399-404

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2 Commenti

  1. Che studio interessante! Chissà cosa capita quando ci sono deviazioni interne del setto… e se questo in un cane può condizionare il modo di percepire il mondo! Confesso che in parte la mia curiosità è dovuta a una forma di ‘umanizzazione’ della faccenda… infatti IO ho una deviazione interna di un setto… però mi piacerebbe saperne di più 🙂

    • @mariachiara:

      deviazione del setto non vuol dire che il setto è fatto a X, ma che è STORTO + o meno in modo grave a seconda del caso; quindi non vi sono differenze sostanziali a meno che non sia talmente storto da rendere inutilizzabile o quasi una delle 2 narici.

      Quindi credo che in gran parte dei cani anche se vi fosse un setto deviato non vi sarebbero differenze sostanziali rispetto ad u cane normale nell’utilizzo del naso e del suo olfatto.

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