venerdì 29 Marzo 2024

Viaggiare con un animale: piccolo vademecum per chi li porta con sé in vacanza

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Milioni di italiani sulle strade, e con loro milioni di animali.
Ma come viaggiare con la bestiola al seguito? Qualunque sia il mezzo scelto valgono alcuni pratici suggerimenti per evitare spiacevoli inconvenienti.
L’assessorato al Benessere animale del Comune di Genova, in collaborazione con l’associazione Gaia Animali & Ambiente, prova a dare qualche consiglio.
“Meglio tenere gli animali a digiuno prima del viaggio o, se è molto lungo, somministrargli brevi spuntini, preferibilmente di cibo secco – esordisce l’assessore al benessere animale Pinuccia Montanari – Tenere sempre a portata di mano dell’acqua fresca è il minimo. Ma gli accorgimenti per un viaggio sereno sono vari anche se semplici”. Eccoli.
Accorgimenti per un viaggio sereno

Per tutti:
– applicare ai vetri dell’auto tendine parasole per evitare la luce diretta del sole
– se non si dispone di aria condizionata, evitare di viaggiare durante le ore più calde della giornata
– mai lasciare animali in auto da soli
– bagnare occasionalmente il muso e la fronte del pet per rinfrescarlo
– trasportare gatti, furetti e conigli sempre in gabbia / trasportino
– per tutta la durata del viaggio l’auto deve essere ben areata per evitare colpi di calore, ma senza esagerare per il rischio, opposto, di colpi d’aria

Per cani
– lasciarlo a digiuno per le 6-8 ore che precedono il viaggio. Se il tempo passato in macchina è molto lungo, si possono dare piccoli pasti con cibo secco, preferibile sia per praticità che per minore possibilità di deterioramento a causa di sbalzi di temperature
– dare anche poca acqua sia prima della partenza che durante il percorso stesso, anche se fare bere (poco) ma spesso è fondamentale soprattutto nei periodi molto caldi
– se il tragitto richiede molte ore, programmare delle soste per permettergli di “sgranchirsi” le zampe e urinare

Per gatti
Il gatto non può fermarsi a sgranchirsi le zampe o prendersi una boccata d’aria…Il viaggio in macchina può essere per lui stressante per il fastidio che il trasporto può causare al suo stomaco tanto sopraffino quanto delicato. All’origine di questo disagio c’è la naturale avversità del gatto per il luoghi che non siano familiari. A ciò si aggiunge un problema fisico in senso stretto: la continua oscillazione dell’auto provoca la chinetosi, meglio nota come “mal d’auto”.

Consigli:
– effettuare alcuni “viaggi-prova” brevi. Iniziare semplicemente facendo conoscere al gatto l’ambiente all’interno dell’auto rimanendo fermi e tenendolo chiuso nel trasportino. Cuccioli che imparano da piccoli a viaggiare in macchina con il passare degli anni avranno sempre meno problemi fino al punto di superarli completamente.
– come le persone e i cani, anche il gatto soffre di più l’auto se viene collocato sul sedile posteriore: lasciarlo all’interno del trasportino sul sedile accanto a quello di chi guida
– coprire il trasportino con un panno (sarà considerato come un riparo dal mondo esterno) e attrezzarlo con giochini vari (evitare prodotti masticabili che invece potrebbero creare problemi di digestione) in grado di distrarlo dal viaggio.

Per conigli:
– nel trasportino una piccola pedana in gomma permette ai piedi di far presa, in modo che il coniglio non scivoli e non venga sballottato, rendendo il viaggio molto meno sgradevole
– un pannolone assorbente per cani è ottimo per tenere asciutti i piedi in caso di pipì
– le salviette detergenti sono utilissime per mantenere i piedini puliti durante i lunghi viaggi
– il ventilatorino da viaggio (Easy Air), da applicare al trasportino, è molto comodo. Il getto di aria fresca è efficace anche nei conigli (che non sudano) se si inumidisce loro il pelo. Non è pericoloso in quanto la ventola rimane all’esterno del trasportino. Indispensabile se si viaggia con il caldo senza aria condizionata.
– il trasportino Dog Bag (Euro Group Pet) può essere usato fuori e dentro l’auto, perché è predisposto per essere saldamente ancorato sui sedili dell’auto, proteggendo l’animale ospitato dai rischi di frenate e bruschi sballottamenti. E’ di un materiale resistente e ottimamente adattabile per i conigli
– non lasciare il trasportino sotto il sole: il coniglio non si adatta bene alle alte temperature, non ha ghiandole sudoripare e il colpo di calore è un rischio forte

Per furetti:
– munirsi di trasportino
– armarsi di salviettine umidificate per riparare a piccoli disastri di toilette
– generalmente i furetti non soffrono di mal d’auto…quindi si può lasciare che mangino sia prima sia durante il viaggio
– effettuare soste per abbeverarli (è meglio che lasciare l’acqua a disposizione: sia ciotole dell’acqua sia beverini a goccia trasformano il trasportino in una piscina nel giro di pochi minuti). Armarsi quindi di una bottiglietta d’acqua prima di partire
– mai lasciarli incustoditi in auto, anche se parcheggiata all’ombra: il furetto è soggetto a colpi di calore
– mettere nel trasportino una bottiglia di acqua fredda avvolta in un panno (così che non sia a contatto diretto con l’animale) per ovviare al caldo:  ci si sdraierà sopra alle prime avvisaglie di calore eccessivo

E gli altri?
Pesci, canarini, pappagalli, cavie: come affrontano il viaggio verso la villeggiatura? Alcune bestiole preferirebbero rimanere a casa. Gli uccellini, ad esempio, sono poco impegnativi: hanno bisogno solo di acqua, cibo e un po’ di insalata verde. Così possono essere curati facilmente da un vicino, un amico o un nonno rimasto in città. Ma deve essere una persona affidabile. C’è anche un’altra soluzione: alcuni negozi specializzati nella vendita di uccelli pregiati fanno da “albergo” ai volatili nel caso di nostre assenze prolungate. Basta mettersi d’accordo in tempo con i negozianti. Se invece si portano gli uccelletti con sé è necessario che la gabbietta sia coperta con un panno, per non spaventarli durante gli spostamenti, e che sia sistemata in modo da non subire scossoni. Quest’ultima raccomandazione vale anche per cavie, criceti e roditori vari: l’ultima cosa che chiedono è di essere sballottati come semplici valigie. Non si tratta mica di un paio di braghe! Cerchiamo di evitare a questi esserini un viaggio in stile “odissea”. Stesso discorso per ciò che riguarda i rettili: l’importante è che durante il trasporto la scatola che li contiene sia chiusa ben bene, per evitare fughe non programmate e poco piacevoli. E i pesci? Dipende da quanto tempo si sta via. Molti acquari, anche semplici, sono dotati di mangiatoie automatiche e di timer per la luce. In questo caso si può stare tranquillamente assenti per una settimana intera. Dopodiché qualcuno deve ricaricare il cibo. Alcuni negozi fanno anche da pensione per pesci marini, cioè per pesci di un certo valore. Ma naturalmente ciò ha un costo. Il classico pesciolino rosso, invece, può essere assistito, dopo le necessarie e precise direttive, anche da un custode. Anche perché è sconsigliabile portarselo in giro in un sacchettino di plastica!

C’è anche chi, però, preferisce portare il proprio cane in pensione invece che portarlo con sè. “Abbiamo stilato un decalogo per la scelta del posto giusto”, sottolinea Edgar Meyer, referente dell’assessorato. “Per il bene dei nostri cuccioloni è necessario qualche accorgimento per essere certi di lasciarli in buone mani. Troppe persone si “inventano” infatti il mestiere di “pensione” senza nulla sapere di etologia e di gestione degli animali, approfittando della necessità di decine di migliaia di cittadini. La vita dei nostri quattro zampe non può essere lasciata al caso”.

Buon viaggio, dunque.
E buone vacanze a tutti, compresi gli amici di penna, ala, pinna e zampa.

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1 commento

  1. Se la Regione Liguria al posto di limitarsi a pubblicare consigli ed accorgimenti in vero già noti ai più, verificasse presso i comuni rivieraschi (soprattutto in quelli di levante) la completa disapplicazione dell’art.4 comma 1 lett. I della Legge Regionale 23 del 22 marzo 2000 in B.U.R.L. n.7 del 12 aprile 2000 in materia di animali d’affezione che nello specifico tratta delle zone balneabili per animali disponendo che i comuni “i) provvedono ad individuare durante la stagione balneare aree debitamente attrezzate, da destinare
    ad animali domestici, salvaguardando l’incolumità e la tranquillità dei cittadini, la balneazione
    pubblica e assicurando comunque le necessarie condizioni igieniche secondo le vigenti normative.”
    Per quel che ne so, a levante due sono i comuni adempienti alla L.R.: S. Margherita Ligure e Moneglia.
    Mi auguro di essere smentito e, nel caso, che siano indicate a vantaggio di tutti eventuali altre aree balenabili a levante sì da avvicinare la regione a quelle dogs welcome titolo che ad oggi non credo le competa.
    Preciso che sono ligure.
    Auguro un sereno e riposante periodo di ferie a tutti, umani e non

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