sabato 28 Settembre 2024

Il VERO Standard del…Beagle

Dello stesso autore...

Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

ASPETTO GENERALE:   un segugio forte e vigoroso, dalla struttura compatta, che dia l’impressione di qualità senza mai essere grossolano.
Ecco cosa dice lo Standard: “Forte, vigoroso e compatto”.
Basterebbe leggere per avere almeno un vago sospetto, anziché sbattere troppo tardi il naso in una verità tanto evidente quanto sconosciuta ai più: il Beagle NON è un cane piccolo! 
Certo, non è un alano.
Non è neppure un pastore tedesco.
Ma NON è un cosino tascabile. Non è Snoopy (che sarà anche stato ispirato da un Beagle, ma che non c’entra nulla con un Beagle), non è toy nè pocket e tantomeno teacup (semmai è lui che si mette in tasca te: ma solo in senso metaforico).
A tutte le Sciuremarie che osservano sconsolate la crescita del loro cucciolo con la delusione negli occhi, o che si sussurrano a vicenda in sala d’attesa dal vet: “Eh… chi se lo immaginava che diventasse così grosso?“, mentre il loro cane schiaccia felicemente i loro alluci sotto un culone di rispettabilissime dimensioni: verrebbe spontaneo chiedere: “Ma non avete dato un’occhiata ai genitori, quando avete preso il vostro cucciolo?”.
Ovviamente, nove volte su dieci, la risposta sarebbe: “No, perché non c’era alcun genitore nei dintorni”. Perché la Sciuremaria media, si sa, il cane se lo compra in negozio, dopo averlo visto in fotografia su qualche libro o rivista.
E qui una piccola attenuante ce l’ha, visto che le foto di Beagle che si trovano in giro, nove volte su dieci, ritraggono dei cuccioli.

Cuccioli che corrono, cuccioli che giocano, cuccioli che annusano fiorellini di campo. Impossibile, peraltro, dare torto ai redattori della riviste, visto che il cucciolo di beagle è una delle cose più carine ed accattivanti che Dio abbia messo in terra. Non sono belli: di più. Non sono teneri: MOLTO di più!
Però la Sciuramaria vede una foto come questa e pensa a un cane col musetto che entra tutto nella corolla di un fiore: dopodiché parte, va a comprarsene uno… e un annetto dopo la vedi che sbuffa con diciassette chili di cane seduti sull’alluce (perché il beagle, sappiatelo, vi si siederà sempre e solo sui piedi: e non solo dal veterinario).

Per carità: per persone come me, che hanno sempre avuto cani dalla media taglia in su, il Beagle “è” un cane piccolo.
Ma per le amanti dei microcani, disposte a farsi rifilare anche razze inesistenti come yorkshire toy o maltesi nani pur di avere qualcosa di super-piccolo, le dimensioni di un Beagle adulto sono uno choc bello e buono.
La Sciuramaria ci mette un buon paio di mesi a superarlo, prima di restare nuovamente choccata la prima volta che molla il cane in campagna, poi lo richiama e il cane pianta il naso per terra e fila via a duecento all’ora (sembra difficile andare a duecento all’ora col naso per terra, ma il beagle ci riesce benissimo).

VARIETA’: oltre al tanto diffuso quanto imbarazzante “Bigolo” (come in: “Il  Bigolo del mio fidanzato era così piccino e tenero…ma poi è cresciuto ed è diventato veramente grosso, e poi è così robusto e pesante, non riesco quasi più a tenerlo in braccio”… frasi che si sentono ad ogni pie’ sospinto da Sciuremarie che forse non conoscono il significato dialettale di questo termine in alcune regioni), il Beagle l’ho sentito chiamare Bilgo, Bingo e financo Bigio (tanto che pensavo fosse il nome del cane e io stessa ho continuato a chiamarlo così per mezz’ora).

CARATTERE ED ATTITUDINI: il Beagle è un segugio. Punto.
Lo dice pure lo Standard, forte e chiaro: è “un segugio di temperamento festoso ed allegro la cui essenziale funzione è di cacciare, primariamente la lepre, seguendo la passata. Spavaldo, attivo e dotato di grande forza e determinazione. Sempre all’erta, intelligente,  equilibrato e mai discontinuo. Il temperamento è forte e vigile, senza mai mostrare spirito aggressivo o timidezza“.
Dovrebbe apparire lampante che  non è stato selezionato come cane da coccole, né da compagnia, né da cuscini, né da ingrasso.
E’ un cane da caccia che dispone di energie praticamente inesauribili, di un bel vocione tonante e della caparbietà totale ed assoluta che tutti i segugi mettono nella ricerca del selvatico. Ho scritto sopra che fila via a duecento all’ora col naso per terra ignorando i richiami: ma sia chiaro che non lo fa “per cattiveria” né “per dispetto”. E non lo fa neppure perché sia “testardo”, come viene immancabilmente definito.
Lo fa perché, quando percepisce una traccia, va in “one track mind” e concentra tutta la sua attenzione su quello che sta facendo, chiudendo fuori il resto del mondo (Sciuramaria compresa… ma compreso anche il più esperto cinofilo della terra: perché, quando un odore diventa il centro dell’universo, il segugio esclude letteralmente tutti gli altri sensi).

Se avete in mente di prendere un Beagle, sappiate che in alcuni momenti della sua vita non avrete un cane,  bensì un NASO con le gambe – velocissime – ma totalmente sprovvisto di occhi e orecchie. Non è che lui non voglia rispondervi: è proprio che non vi sente.
Purtroppo questo fa sì che le Sciuremarie vadano in paranoia la prima volta che liberano il cane in campagna, e che dopo averlo (faticosamente) recuperato pensino: MAI PIU’.
Così vediamo Beagle che passano tutta la loro vita al guinzaglio perché i loro umani hanno paura di scioglierli: ed io, a questo punto, scioglierei gli umani. Nell’acido, però.

Perché mi dite che senso ha comprarsi un cane da caccia, selezionato come tale, classificato come tale, conosciuto in tutto il mondo come tale, e poi tenerlo chiuso in casa e concedergli giusto l’uscita-pisciatina tre volte al giorno, rigorosamente legato, “perché altrimenti scappa”? Il Beagle non scappa affatto: lui va a caccia. E’ nato per questo ed è questo che ama fare più di ogni altra cosa al mondo. Se glielo impedite, lui avrà la faccia perennemente scazzata: e non è vero che “lo disegnano così”, non è vero che ha la faccia triste di natura.
E’ triste per davvero. Gli girano proprio le palle. Solo che è un cane buono (“il più buono del mondo” è la definizione classica, altro fattore che scatena le sciuremarie), e allora non schizza e non morde nessuno.
Si rassegna. Però “rassegnato” non mi risulta che sia mai stato sinonimo di “felice”.

Mo’, attenzione, non vorrei darvi l’idea di un cane che deve stare sempre e solo in campagna: perché il Beagle è un eccellente compagno per qualsiasi famiglia, anche se cittadina.
E’ veramente dolcissimo, non sa cosa significhino termini come “mordere” o “ringhiare” (immensa fregatura, purtroppo per lui, visto che questo è il motivo per cui è il cane più utilizzato dagli sperimentatori, leggi vivisettori), ama i bambini, va d’accordo con gli altri animali e gli piace stare a stretto contatto con i suoi umani (soprattutto sedersi sui loro piedi).
E’ anche un cane abbastanza docile ed educabile: in casa – dove si presume che nessuno faccia passeggiare lepri o volpi – è anche un cane obbediente. Vabbe’… non proprio un robottino, eh: però decentemente obbediente… sempre che non abbia qualcos’altro da fare o a cui pensare (il Beagle è un cane che medita molto sulle cose della vita).

Il fatto è che non può e non dovrebbe vivere sempre e solo in casa. E’ come comprarsi una Ferrari e tenerla sempre e solo in garage. Con la differenza che la macchina non pensa “che palle”, e il cane invece sì.
Basta però che la pallosissima vita casalinga sia interrotta almeno un paio di volte alla settimana da qualche sacrosanta gita in campagna, e il Beagle diventa davvero un cane gioioso ed entusiasta.
E se avete paura che scappi, portatelo in parchi sicuri, con spazi recintati.  Fregatelo, insomma! Che se la “battuta di caccia” si svolge su un campo di educazione cinofila, lui mica lo sa. L’importante è che gli togliate quel cavolo di guinzaglio e lo lasciate libero di ispezionare, piantare il naso per terra,  sentire effluvi provenienti da un terreno erboso e non da un marciapiedi che puzza solo di suole umane.
Dopodiché lui si sentirà realizzato e soddisfatto e potrà dormire il sonno del giusto, occupando tuuuuutto il vostro letto o il vostro divano – perché non so se ve l’ho già detto, ma lui NON è un cane piccolo.

TESTA: riporto una sola frase dallo Standard, che forse è quella più importante: testa di moderata lunghezza, potente ma senza grossolanità, più ingentilita nelle femmine, senza rughe.
Ecco, quel “più ingentilita nelle femmine” potrebbe sembrare una sottigliezza, ma in realtà significa che c’è un ABISSO di differenza. La femmina ha una graziosa testolina da coccole, il maschio ha una capoccia tanta. Se proprio volete il famigerato “Beagle da compagnia”…speriamo che sia femmina.

OCCHI: secondo lo Standard, “marrone scuro nocciola, moderatamente grandi, non affossati nè prominenti, ben distanziati l’uno dall’altro e dalla espressione dolce ed attraente”.
Seeeee…vabbe’. “Dolce e attraente”, ma soprattutto RUFFIANISSIMA! Lo Standard dovrebbe dirlo, anzi dovrebbe essere un carattere distintivo della razza: se non ha lo sguardo ruffiano, è un Beagle di serie B. Il fatto che è sono praticamente tutti di serie A, anzi sono proprio tutti da scudetto, perché gli sguardi languidi, irresistibili, più lecchini di Minzolini, li sanno fare proprio TUTTI.

Perfino i simil-beagle di dubbia provenienza (diffusissimi, ahimé, come in tutte le razze di moda) possono essere brutti come la notte, con le zampe corte o lunghe du’ metri, con teste che del Beagle hanno – quando va bene – solo il colore…ma gli occhioni strappalacrime, strappacoccole e soprattutto strappacibo li sanno fare tutti perfettamente.
Ce li hanno da cuccioli (irresistibili) e perfezionano man mano la tecnica fino all’età adulta, col risultato che le sciuremarie, appunto, non resistono MAI e mettono i loro cani all’ingrasso, perché “poverino, ha sempre fame!”.
Ma TUTTI i cani del mondo, o quasi, “hanno sempre fame”, dal loro punto di vista: solo che gli altri, magari, non ti fanno quegli occhi lì e riesci a resistere un po’ meglio. Col Beagle è un’impresa improba (io che sono un’ottima predicatrice ma una pessima razzolatrice, quando si tratta di foraggiare cani imploranti, è meglio che un Beagle non me lo prenda mai): il risultato è il museo degli orrori che si può vedere nella minigallery qui sotto.


NOTA: Se siete giustamente inorriditi di fronte a queste immagini, potete prendere un Beagle. Se avete pensato “Oh, guarda che bei cagnolotti bene in carne”, compratevi un maialino vietnamita. Lui può stare grasso senza avere problemi di salute; i cani no.

ORECCHIE: lunghe, con estremità arrotondate, quando tese verso avanti dovrebbero quasi raggiungere la punta del tartufo. Inserite basse, di fine tessitura e pendenti con garbo contro le guance.
In più, come abbiamo detto, si tappano a comando: nel senso che voi date il comando, e loro si tappano.

BOCCA: le mandibole devono essere forti, con una chiusura a forbice perfetta, regolare e completa.
Okay. E della lingua, ne vogliamo parla’? No, perché è lunga due metri, e cuccioli e cuccioloni te la piazzano in bocca ogni volta che gli fai un coccola (ovvero centododici volte al giorno, dopo che ti hanno guardato con l’apposita aria strappacoccole).
Gli adulti no, a dire il vero sono più riservati: anzi, qualche Sciuramaria si lamenta pure perché “non le dà più tanti bacini come quando era piccolo” (io vorrei sapere se dice la stessa cosa del figlio quarantenne).
In compenso potete star certi che se arriva in visita l’amica della Sciuramaria, quella che ha paura dei cani, quella che “i cani puzzano e sono sporchi e portano le malattie”, quella che si siede sulla punta del bracciolo del divano perché ha paura di contaminarsi con un pelo…allora il Beagle, che in ogni altra occasione del mondo si sarebbe limitato a fare una scondinzolatina amichevole all’estraneo e poi l’avrebbe ignorato totalmente, le salterà sicuramente in braccio piazzandole la lingua in bocca (e poi non mi si dica che i Beagle non sono cani intelligenti).

VOCE: il Beagle è un segugio (l’ho per caso già detto?): quindi ha una voce da segugio. Non si scappa.
Ora, se non sapete che voce abbiano i segugi… posso solo provare a darvi una vaga idea.
Tipo: se il cane fa BAU, il segugio fa più o meno BAUYUALLAUUUUUuuuuuu.
Che non è esattamente un ululato: è un uluabbaio (sì, vabbe’: lupu ululà e castello ululì. Ma provate un po’ voi a descrivere una voce a parole, eh!).
E’ una via di mezzo tra un abbaio, un ululato e uno jodel tirolese, che parte proprio dal profondo del torace e si assottiglia verso la fine. E poi ricomincia. E ricomincia ancora. E ancora. E ancora.
Se succede in un appartamento piazzato del ben mezzo di un condominio, potete star certi che avrete i vigili alla porta nel giro di mezz’ora…però, per fortuna, il Beagle abbaia raramente. Lo fa solo se si annoia, se si sente solo, se non sa cosa fare e se non viene portato a correre abbastanza spesso (prendere nota, please).

ARTI: robusti, velocissimi (come abbiamo già detto), sfruttabili non soltanto per seguire una traccia per chilometri ignorando i richiami umani, ma anche per scopi sportivi… sempre alla faccia di chi definisce il Beagle “un cane scemo” solo perché non è docilissimo. Ma scemo sarai tu che non sei capace di farti amare, stimare e rispettare! Perchè è vero che sulla traccia blabla, è vero che in campagna blabla…ma nella vita di tutti i giorni il Beagle può essere un cane obbediente come chiunque altro (vabbe’…quasi): e lo dimostra il fatto che ci siano non pochi soggetti da agility che ottengono anche ottimi risultati.
Se il vostro cane non vi degna della minima attenzione neppure quando siete lontani da qualsiasi effluvio paradisiaco, significa che c’è qualcosa che non va nel vostro rapporto: ma di solito non è sbagliata la razza né il cane. E’ sbagliato l’umano, che dopo un paio di tentativi si rassegna all’idea di avere un cane che si fa i cavolacci suoi (e che lui definirà immancabilmente “cane scemo”). Ma neppure l’umano rassegnato è un umano felice…mentre, con un po’ di tempo e di pazienza, con un Beagle è possibilissimo creare un binomio collaborativo ed impostare un rapporto divertentissimo e funzionale. Basta esserne capaci (o magari appoggiarsi a qualcuno più esperto, se si vede che da soli non si cava un ragno dal buco, né un Beagle dalla cuccia).

MANTELLO: corto e denso, impermeabile. Sono ammessi tutti i colori tipici dei cani da seguita, escluso il color fegato.
Come sempre, il fatto che il pelo sia corto non significa che non ne troverete in giro per casa. Però il Beagle, tra le molte qualità, ha anche quella di essere facilissimo da gestire: una passata di panno ogni tanto e via, il pelo morto lo raccattate quasi tutto (quasi!) e per il resto non c’è bisogno di toelettature, acconciature nè altre rotture di scatole.

CONCLUDENDO: il Beagle è un cane “per quasi tutti”, che non dà quasi alcun problema se non quello del partire un po’ di testa quando entra in “caccia mode”. Però, tutto sommato,a questo c’è rimedio: e in cambio avremo un cane che non fa paura a nessuno, che possiamo portare ovunque, dalla semplicissima “manutenzione” e dallo sguardo talmente dolce che dovrebbe essere vietato ai diabetici.
Ciononostante, non so se ve l’ho mai detto… è un segugio, e la sua natura andrebbe rispettata. Anche se ci sembra felice come una Pasqua quando si iperstravacca sul letto e sul divano, anche se sembra pienamente soddisfatto da una vita di agi e mollezze…in realtà, quando si mette così,  probabilmente  sta sognando di inseguire una lepre o di stanare una volpe (ed è per questo che, ogni tanto, gli partono le zampe e si mette a pedalare nel sonno. NO! Non ha una crisi epilettica, come ha presunto una Sciuramaria disperatissima, telefonando al mio vet: sta solo sognando!).
Se teniamo presenti queste due cosette che forse non vi ho ancora detto (il Beagle NON è piccolo come sembra, e il Beagle è un segugio), la vita con questo cane può essere veramente una gioia continua. Se non ce ne ricordiamo, potremmo rimanere delusi: ma soprattutto, deluderemmo lui.  Che è la cosa che mi dispiacerebbe di più.

Autore

  • Valeria Rossi

    Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

    Visualizza tutti gli articoli

Nella stessa categoria...

54 Commenti

  1. ARTICOLO STUPENDO, CHIUNQUE L’ABBIA SCRITTO È UN GENIO…
    ADORO!!!🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂

  2. Valeria complimenti per l articolo lo leggo 8 anni dopo la pubblicazione, ma sono felicemente possessore di un beagle femmina, da pochi mesi la tua ironia mi ha fatto fare tante risate. Per questo cane è importante il contatto con la natura e mi impegno 1 2 volte a settimana a farlo scorrazzare in campagna o al bosco è uno spettacolo!

  3. Che differenza c’è tra il Beagle inglese e il beagle americano? E’ vero che è stata creata uno standard di beagle di dimensioni più piccole adatte alla vita cittadina?

    Letto su una pagina di allevamento!

    • Palla clamorosa: un tempo esistevano i cosiddetti “Beagle Elisabeth”, che erano appunto più piccoli: poi, siccome il rimpicciolimento si accompagnava (come al solito) a problemi di salute, la taglia mignon è stata abolita e adesso lo standard è unico.
      Non so se in America allevino ancora mini-beagle (in America stanno facendo le peggiori porcate commerciali immaginabili)… ma qui siamo in FCI, e per l’FCi esiste una sola taglia.

  4. Articolo perfetto!!!!! volevo un cane con carattere, con energia da vendere e sempre pronto a fare qualcosa…ed è cosi che è arrivata Wendy, la mia beagle che a maggio compirà 3 anni!! 3 anni piani di corse, passeggiate in montagna, bagni al lago, agility, seminari di mantrailing, e tanto altro…….!!! non è vero che sono cani con cui non si può fare nulla (cosi mi dicevano tanti quando dicevo di voler prendere un beagle), bisogna solo capire la loro natura!!!

  5. piccolo contributo.
    Io sono Proprietà di Molly, Beagle di 9 anni acquistata allevamento Morini nel 2005.
    Appena arrivati, freddo lunedì di fine dicembre, chiediamo di vedere una femmina, ne avevano 3 della stessa cucciolata. Tutte bellissime. subito una delle 3 ci viene incontro, agita una cosina che anatomicamente si chiamerebbe CODA, e comincia a cacciar via le sorelle a morsi…. ci ha scelto.
    la impacchettiamo e portiamo via, dopo aver firmato un bell’ assegno.
    da quel giorno siamo stati in sua totale balìa.
    Ha imparato in 2 gg. a:
    fare la pipì nella cassettina sul balcone dove accedeva da una gattarola nella portafinestra
    salirci in braccio mentre mangiavamo, nonostante le dimensioni da cavia
    fregare il cibo dai piatti
    rosicchiare tappeti, divani, stipiti di porte, libri, giornali, ecc.

    portata fuori ai giardinetti,dopo un paio di settimane, scavare buchi nella neve e nella terra, mangiare mozziconi di sigarette e alcune cacche umane (gli sono sempre piaciute)
    varie ed eventuali.
    Con una coperta di pile gli confezionavamo cappottini, che non si strappava di dosso ma che occorreva rifare ogni settimana.
    a 4 mesi l’ abbiamo portata in montagna, sull’ appennino emiliano
    dopo 2 secondi senza guinzaglio era già ad alcuni chilometri di distanza che correva dietro a cani in addestramento, recuperata dopo mezza giornata.
    mi fermo qui.
    Abbiamo avuto altri 8 anni e 8 mesi di inferno. E ne andiamo orgogliosi, ci stimiamo davanti a tutti e raccogliamo complimenti a vagonate.
    dicono che forse si è un pò calmata.
    Dicono.
    se avessimo un figlio, sicuramente sarebbe più tonto di lei. E lei lo sa.
    Infatti, si intimorisce solo davanti ad un Rottweiler femmina incazzata, ma solo perchè prima gli ha fregato la pallina (carogna) ma lei con la pallina non gioca MAI! solo per dispetto.
    Da sempre, adora vivere nei letamai e rotolarsi nello sterco, se trova una fogna che perde perde la testa.
    Siamo tristi per quando non ci sarà più. ha lasciato un segno nella mia vita che mi ha trasformato.
    Anche se mangio ancora coniglio, pollo e bistecche. Non mi vuol diventare Vegana, e io non mi sento di contraddirla, mangio i suoi avanzi (facciamo la spesa come fossimo in tre) e sono (siamo) felice.

  6. Ho avuto Oliver, un dolcissimo e patatoso Beagle…………..è stato con me per 4 anni………….poi è corso verso il giardino dell’arcobaleno, un tumore ci ha diviso, ma prima di morire, mi ha “aspettato”……l’ho preso in braccio …….ha fatto due respiri …poi ……il terzo lungo……………ed ho pianto disperata…………ho passato con Lui giorni meravigliosi…….l’ho lasciavo libero per le campagne, tutti lo conoscevano, se ne stava in giro 2/3 anche 4 ore, tornava sempre con un “trofeo” in bocca………ed “esigeva ” il premio……non lo dimenticherò mai, lo porto nel mio cuore, e pensare che dopo un’ operazione, gli hanno tolto i punti, senza anestesia, non ha fatto nessun lamento………. 🙁 TVB Oliver!!! mi manchi tanto..

  7. Bellissimo articolo ho anch’io un beagol ha 2 anni l” ho sterilizzata e adesso ho paura possa ingrassare devo diminuire la razione giornaliera? Qualcuno mi risponde grazie

  8. Tutto vero. E aggiungo: Devi amare i suoi “difetti” quanto i suoi pregi perchè il beagle è bello così come è.

  9. Bellissimo articolo, il mio buddy lo rispecchia in tutto e x tutto è stato anche un grande campione di agility, ma hai dimenticato un altra grande verità il beagle si rotola nella Cacca

  10. Pandora è con noi da un mese, è arrivata con tutta la sua belezza e la sua personalità, con lughissime gambe e con la pancia rosa, ci guarda con gli occhi egizi e con il tartufino nero…è buffa solo in virtù delle immense orecchione..
    Mi è capitato di riflettere su quanti alla parola “BEAGLE” sussultano, presi dal panico, a quanti sembrano aver paura di una Leggenda Metropolitana che, puzza come una cloaca..Mi chiedo, ma chi ha messo in giro una falsità Tanto Idiota??

    Il beagle è un cane incredibile, oltre ad essere bellissimo esteticamente è dotato di viva intelligenza ed ha un temperamente solare, oltre ad avere un cuore colmo d’amore che ti lascia senza fiato…senza parole.
    Da quando è a casa ci ha regalato così tante risate, così tanti momenti di tenerezza che è impossibile pensare che prima mancasse.
    Pandora, credo come tutti i beagle sembra essere equilibrata e si comporta benissimo con gli altri cani (le mie) non è mai aggressiva con nessuno è mostra SEMPRE il suo lato allegro che (se fosse inverno) riuscirebbe lo stesso a portare l’estate.

    L’ADORO, ed è dire poco, non mi posso stancare mai di giocare con lei che “impara” in fretta moltissime cose: [ (seduta) (vieni) (1, 2, 3, via – per il riporto col bastone)] per non parlare dei bisogni…
    forse bisognerebbe veramente IMBECCARE tutti quelli che nella loro ignoranza quando parlano di questa razza riescono solo a sparare scemate da mercato.

    L’UNICO DIFETTO CREDO SIA LA POSSIBILITà CHE IL CANE RISULTI PIù INTELLIGENTE DEL PADRONE…con catastrofiche conseguenze.

    P.S prendete questa razza solo le accettate e Amate la sfida, solo se sapete mettervi in gioco per diventare degni del suo AMORE TOTALE.

    // SPERO POSSA SFATARE qualche idiota

  11. Rileggo l’articolo pensando a quanto è accaduto a Green Hill solo ieri…Per difendere i diritti di questi Animali meravigliosi stanno rischiando la galera diverse persone…So bene che questa paggina è solo dedicata alla cinofilia, magari non c’ spazio per la “politica” ma credo che un vero Amante dei cani non può che essere politicizzato e schierato..se così è lecito dire, davanti a fatti di così elevata gravità.
    Voglio per tanto sottoscrivere delle informazioni (spero non me ne vorrete).
    Le accuse, verso queste MAGNIFICHE PERSONE sono: rapina, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, furto aggravato in concorso e violazione di domicilio aggravata.

    Secondo la società Green Hill e le forze dell’ordine il danno provocato dall’invasione degli attivisti ammonta a circa 250mila euro.

    Beata una 39enne polacca residente a Ferrara;
    Alessandra, insegnante 47enne di Bologna;
    Teresa 51enne di Roma, impiegata alle poste;
    Benedetta, studentessa 21enne di Cascina, in provincia di Pisa;
    Federico un 40enne di Argelato, nel bolognese;
    una 44enne di Pelago e un 37enne di Castelfiorentino, entrambi in provincia di Firenze,
    un 25enne di Torino,
    Veronica, studentessa 22enne di Roma;
    una 26enne di Firenze;
    Raffaele 42enne di Pomezia impiegato alle Poste, e una 38enne di Treviso.
    Una ragazza minorenne è stata denunciata a piede libero.

    Tutto questo per aver crcato di salvare questi cuccioli che, secondo quanto riportato sarebbero tra venticinque e trenta. Solo in sette/otto sono stati recuperati dalle Forze dell’Ordine e sono attualmente distribuiti in vari comandi di polizia.

    Green Hill, a quanto pare, non potrà più riprenderli essendo gli animali, prima dell’irruzione animalista, in stato di isolamento. Secondo fonti inquirenti si è saputo che quei 7/8 saranno probabilmente affidati all’ASL—-> Non so se ci rendiamo conto!!!
    Secondo informazioni assunte tra i manifestanti, tra i cani tolti all’allevamento vi sarebbe almeno una fattrice, il resto tutti cuccioli.
    Il più grande, di circa otto mesi, presenterebbe una lunga cicatrice difficilmente compatibile con una sterilizzazione.
    A quanto pare, secondo un medico veterinario presente tra i manifestanti, il grosso taglio prendeva tutto il ventre fino ad oltre lo sterno e presentava ancora i punti di sutura.
    Tutti gli animali, secondo informazioni assunte in loco, presenterebbero un forte odore di urina.

    Come possiamo sottostare a simili avvilimenti morali??
    Ancora leggo, mentre scrivo, il tuo articolo…e veramente…se si riesce a percepire la dolcezza di questa razza da un sito..come si possono fare certe cose quando il cane, il cucciolo, l’animale lo abbiamo fra le braccia??
    SENZA PAROLE.

    • io me li sarei fatti volentieri 3 o 4 giorni di carcere anche solo per liberare uno di quei bestiolini li! tenerissimi….
      qui bisogna chiedersi chi è l’uomo e chi la bestia!

  12. Bigio (tanto che pensavo fosse il nome del cane e io stessa ho continuato a chiamarlo così per mezz’ora)* hahahahahahahaha cmq è un cane bellissimo e adorabile e leggendo questa descrizione mi si è strinto ancora di + il cuore sapere che un cane che ama correre vivace e con questo carattere debba essere rinchiuso in gabbie e tenuto lì per fare cuccioli che verrano vivisezionati 🙁 solo perchè è così dolce e buono… :,( che schifo che fà l uomo…..

  13. Come ho scritto precedentemente anche io ho avuto un beagle, era mordace con gli uomini, dolcissimo con tutto il resto del regno animale, gatti compresi…MAI e po MAI ho incolpato di questo la sua razza, bensì l’ignoranza e la stupidità di noi umani che non sappiamo trattare questo meraviglioso cane! Ragazzi se ci sono beagle mordaci la responsabilità è sempre e solo nostra!
    Woopi è stato preso da un cagnaro che lo ha spacciato alla famiglia che lo ha acquistato come un tranquillo cane d’appartamento che non abbaia mai e chi lo ha adottato si è fidato ciecamente di quello che gli veniva detto. Nel giro di un paio di mesi si sono accorti che non riuscivano a gestire la sua innata voglia di libertà e hanno pensato di domarlo “a botte” alla fine hanno deciso di portarlo in canile e a quel punto sono intervenuta io e l’ho porato a casa. Aveva otto mesi e io non ero al primo cane e ho avuto la stupida pesunzione di saperlo recuperare, sono trascorsi mesi terribili prima di riuscire a capire che il mio cane era aggressivo perchè non ben socializzato, perchè non era stato capito e per altri mille motivi TUTTI imputabili ad errori umani. E’ morto all’età di tredici anni lasciandoci distrutti dal dolore e dal rimorso di non averlo mai compreso fino in fondo. Il beagle è un cane dolcissimo, lo era persino lui quando si faceva maltrattare dal nostro gatto senza MAI e poi MAI rivoltarsi contro, neanche quando le sue orecchione subivano i graffi di Artax, non gli serbava mai rancore tanto da dividere ogni giorno la ciottola con lui…il nostro gatto era riuscito dove io con tutta la mia presunzione non sono mai riuscita…
    Siamo onesti con noi stessi e non prendiamocela con la genetica, il Beagle è un cane meraviglioso!

  14. Io ho una beagle, conosco altra gente che ha dei beagle … non hanno mai morso nessuno. E’ sempre lo stesso discorso, NON E’ IL CANE maleducato o aggressivo, ma è il padrone che non è riuscito ad imporsi e ad educarlo. Il fatto di dire che un cane che è stato con te 8 anni quando è morto non ti è neanche dispiaciuto tanto…beh dimostra che forse non è stato seguito nel migliore dei modi quando era in vita. Forse portarlo da un educatore cinofilo non sarebbe stata una brutta idea.Stesso discorso vale per chi dice “il beagle non lo prenderò più” … forse sarebbe il caso di non prender più nessun’altra razza.
    Quando una persona ha intenzione di prendere un cane di razza, deve leggere, documentarsi sul carattere del cane.Non si può pretendere di prendere un beagle e tenerlo chiuso in casa buono buono e pretendere che non faccia danni!! Dai andiamo… guardate dentro voi stessi e forse capirete che la colpa non è solo del cane.

  15. concordo: il beagle del mio compagno era di provenienza super-cagnara (sottratto alla sperimentazione cui era destinato). E mai (nonché mal) educato. Era campione mondiale di dis-obedience, ma non ha mai morso nessuno, né tentato di farlo…

  16. Presi il mio primo cane, un beagle appunto, era il 1996…a quell’epoca andavo a scuola e quindi avevo un sacco di tempo da dedicare al cane! Peccato che quelle 2/3 ore libero al parco ad annusare gli odori e giocare con gli altri cani al mio beagle non bastava mai (ovvio che oltre quella c’erano altre 2/3 uscite anche se non così lunghe!)! Ha anche morso più volte quasi tutti i membri della mia famiglia (io esclusa) e quando all’età di 8 anni è morto…non dico che non fossimo dispiaciuti…ma quasi! Ora vivo con dei Boston terrier e sono davvero eccezionali…altro che beagle! Cane che sconsiglio alle persone che vivono in appartamento, specie nelle grandi città ed ovviamente…che non riprendeò mai più!

    • Esther, ma dove caspita avevi preso quel cane? Che il beagle abbia bisogno di molto movimento è sicuramente vero, ma per trovarne uno che morde bisogna veramente impegnarsi! O della peggiore educazione possibile, o prendendolo dalla peggior fonte possibile.

      • Guarda, Valeria, come ho scritto sopra ho tenuto un beagle di un cliente e ti assicuro che in mezz’ora ha tentato più volte di mordermi perchè cercavo appunto di farlo scendere dal suo piedistallo, ops, il mio divano… L’hanno preso in un allevamento “monorazza”, per così dire, e si vantavano pure che avesse una lunga genealogia di campioni… In compenso di educazione non ha mai avuta, di vizi invece ne ha tanti e guai a te se cercavi di trattarlo come un cane (in senso buono) invece che come una persona.

    • l’esorcista dovevi chiamare! Ho un beagle, conosto tanti amici con beagle e NESSUNO di loro morde!!! Siamo proprio sicuri di aver educato bene il cane in quegli 8 anni? Io qualche dubbietto ce l’ho….

  17. A me è capitato l’unico Beagle viziatissimo che ha cercato di mordermi per più volte mentre cercavo di farlo scendere dal divano e che batteva i piedi a terra tipo bambino capriccioso -___- ma come l’hanno rovinato???

  18. Ciao, sono lo sciuromario di qualche standard fa (Bovaro del Bernese e Rough Collie), volevo giusto darti conforto nella tua convinzione che il beagle “Non è Snoopy (che sarà anche stato ispirato da un Beagle, ma che non c’entra nulla con un Beagle)”; di cani non sono un così grande conoscitore, ma sono molto appassionato dei Peanuts.

    Questo è quello che scriveva al riguardo lo stesso Charles M. Shulz nel 1994 in un articolo intitolato “Appunti autobiografici”:

    “Fin dalla prima infanzia, la nostra famiglia ha sempre avuto almeno un cane; il primo fu una femmina di boston bull di nome Snooky, che purtroppo quando aveva nove anni venne investita di notte da un taxi. Pregai perché si salvasse, ma non ce la fece; fu un periodo molto triste per me.
    Poi prendemmo un altro cane che chiamammo Spike, e che mi sarebbe in parte servito come modello per Snoopy, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto esteriore. Spike a dire il vero non era proprio un beagle. Ma in realtà nemmeno Snoopy all’inizio lo era: credo che ci vollero quasi dieci anni prima che fosse identificato come un beagle, il che accadde semplicemente perché mi piaceva il suono di quella parola.”

  19. Grazie Valeria, ti ho conosciuta attraverso i tuoi articoli pubblicati sul Cocker.net e adesso mi sono imbattuta in questo fantastico profilo del Beagle. Prima della mia attuale cockerina ho avuto Woopi il “pazzobeagle” o il “woopangelo”, questi i suoi soprannomi, sono stati tredici anni indimenticabili. Pranzi di Natale e Pasqua saltati perchè lui aveva deciso di trascorrerli a casa di Siora Volpe e noi a spiegare a guardie forestali non proprio compiacenti che quel bolide che avevano appena incontrato lo conoscevamo solo di vista…Il Beagle secondo me è il cane più incompreso tra tutte le razze. Non è un peluche è un meraviglioso spiritello libero e selvaggio!

  20. ciao mi chiamo olga ed ho un beagle è meraviglioso non mi ha mai dato problemi io ho creato qualche difficolta a lui ma ora è meraviglioso lo consiglio come cane ti da tante sodisfassioni e tu ne puoi dare a lui bello

  21. Conosco bene l’hunting mode, anche Tobia quando (non è un beagle ma un gordon setter) trova la traccia – praticamente sempre perchè sempre la cerca – esclude il mondo e non vi è nulla da fare, nessun richiamo o condizionamento valido. Tante vale rassegnarsi, prima o poi tornerà (ovvio che il discorso vale per quando si è in campagna o in montagna comunque non in città).
    Molto bello e vero il tuo standard, strautile per chi, non conoscendo la razza od il tipino, pensa di mettersi in casa un cagnolino con un bel mantello e due occhi strappacore.

  22. Grazie per l’articolo. Non nego che leggendolo sono scese un paio di lacrimucce (in realtà una fontana da sciuramaria disperata) in ricordo della mia Tessa, morta da un paio di settimane dopo una lunga vita di corse sfrenate nei campi!
    Io adoravo vederla in “caccia mode”! E poi a casa, diventava schizzinosa e pretendeva di essere perfettamente asciugata e spazzolata.

  23. Grazie per lo standard del beagle, a Sissi e Skip è piaciuto molto 😀
    Se penso a cosa “certi” umani hanno fatto passare loro, non posso che confermare quanto siano dolci e pazienti.
    E concordo sul fatto che non sono capoccioni, anzi. Le cose le capiscono al volo. Semplicemente la fanno se pensano che ne valga le pena o se ne hanno voglia o se non hanno sentito un odore interessante che proviene da 5 km di distanza, tutto qui 🙂

  24. E’ proprio vero quello che hai scritto. Il mio Cesare ha quasi un anno ed e’ un beagle educato e dolcissimo. A due mesi e mezzo ha cominciato l’addestramento e devo dire che e’ servito soprattutto a me, che di cani non sapevo proprio nulla! All’inizio e’ stata dura soprattutto quando mi sentivo dire da un sacco di gente che avevo scelto il cane più testardo e meno addestrabile del mondo! Devo dire che ho avuto momenti di sconforto dovuti alla mia inesperienza ma adesso
    sono così felice di far parte della sua vita! Faccio una premessa veloce: fino a un anno fa facevo parte di quella categoria di persone che vedeva un cane dentro casa, salire sul divano e criticava i padroni. Poi e’ arrivato Cesare in un momento particolare della mia vita e mi ha aiutato a superarlo. Adesso mentre scrivo queste parole lui e’ qui sul letto che dorme accanto a me e a mio marito e a quelle persone che pensano quello che pensavo io un anno fa voglio solo dire che non sanno cosa si perdono! Un saluto a tutti da Alessia e Cesare

    • Cara Alessia, sono felice che tu abbia trovato conforto in Cesare e non fatico a crederlo. Quando uno di noi in casa non sta bene (sia fisicamente che psicologicamente) Skip è lì con lui.
      Non fa tante sguerguenze, ti si mette accanto e dorme. Ti fa sentire che lui c’è.
      Eccome se c’è 🙂

  25. Ma quanto bella è la 12a foto?? Qualche hanno fa ho avuto una cotta per questa razza, perchè è davvero irresistible *__*
    Comunque in vacanza ho letto per caso un annuncio di smarrimento e c’era scritto “bigol”… Beh, almeno lo pronuncia correttamente..

  26. mi dispiace contraddirti,ma Willy,in montagna,abbaia,insegue,mette in fuga x sino le mukke al pascolo,ed ahi noi mha fatto confusione con un toro e meno male ke nell’immediata vicinanza viera un albero di grosso fusto,altrimenti e4rano grossi guai,voi direte e willi?intanato in una makki di rovi.Ah insegue moto e di buona lena tanto ke li batte x sino in accerlerazione!!

  27. sciuramaria in azione 🙂
    ma lasciala sgagnare in pace, povera cucciola: a te piacerebbe essere sbaciucchiato mentre mangi la pizza o un gelato?

    Magari ogni tanto vedi di riprenderti l’osso (mettici una certa convinzione: pensa che l’osso è tuo) perché può essere utile poter sottrarre il cibo al proprio cane.

    Se ti morde solo un po’ forte -ma per gioco- guaisci (si impara), se ti morde davvero… in questo sito trovi utili articoli per entrambe le situazioni…

    augh.. ho detto (e ora mi sotterreranno, ma noi sciuremarie diciamo sempre la nostra)

        • non volevo trollare… davvero.
          E’ che questo luogo mi sembra un’oasi di buonsenso (che credo sia la forma più alta di intelligenza) in mezzo a una marea di “tesorino, poverino, si è mangiato il cuginetto e rosicchiato metà credenza, povero caro mi fa tanto ridere”… che mi piacerebbe partecipare (poco, prometto!) anche se sono del tutto inadeguata…
          Se c’è da scusarsi, ebbene, mi scuso…

      • si beh… lo volevo pure dire io che intanto per me è un sciurmario…e anche io riconoscolo stile…
        come fa a apere la sciuramaria appena arrivata che bisogna anche avere il cuggino col cane lupo alto così…che non ne abbiamo ancora parlato…
        qui gatta ci alcova!

        • ohibo’!
          come non ne avete ancora parlato?
          C’è nello standard del cuggino (e/o in quello della mia omonima). Prima di scrivere mi sono letta tutti gli articoli più recenti (e ormai me ne restano pochi ancora da leggere)

          Chi è questo signore che ha il mio stile (o io il suo?)
          Non è che voi cinofili site un filino sospettosi?

  28. Bello. Io ho appena preso una cucciola di Beagle: Kira – 4 mesi il 26/9.
    E’ il primo cane e mi sto impegnando con tutte le forze.. l’unica perplessità dopo aver letto questo articolo è il mordere e ringhiare. Ha già morso la nonna (che vive in casa) e spesso mi ringhia se la coccolo mentre sta sgagnando un osso di pelle di bufalo. Io continuo ad accarezzarla e le dico il NO deciso se lei ringhia, ma per il resto, mi devo preoccupare?
    La porterò a fare un po’ di addestramento, mi han detto dai 5 mesi e nel frattempo un po’ di addestramento con “premi” e comandi lo sto facendo.. ma diciamo che con il biscottino premio esegue tutto, mentre senza biscottino ma solo coccole, se ne sbatte un po’… 🙂
    Fammi sapere che ne pensi.

    Complimenti ancora.
    Ciao

    • Perché 5 mesi? I corsi puppy si cominciano a due mesi, non a cinque! Per quanto riguarda il mordere… il morso di un cucciolo bisogna vedere com’è stato dato: se per gioco o per altri motivi (autodifesa, possessività, paura…).
      Se ringhia sul cibo, quello che stai facendo le incasina le idee: “NO” mentre la accarezzi, sai che significa per lei? Che il tuo “NO” significa “brava, brava, continua così!”
      Prova a fare così: mentre rosicchia il suo osso, tu lasciala in pace: è normalissimo che il cane difenda il cibo. Però lei deve anche imparare a lasciarti prendere quello che ha in bocca (in caso di necessità, non per divertimento!): quindi, ogni tanto, avvicinati con qualcosa di interessante (bocconcino, pezzo di carne, biscottino, quel che l’è). Dille “lascia”, e mentre le togli l’osso che sta rosicchiando – ma proprio contemporaneamente! – le porgi l’altro premio. Tieni in mano il suo osso, lo guardi, lo rigiri, lo annusi e poi glielo ridai.
      Dopo un po’ di volte vedrai che al tuo “lascia” lei mollerà l’osso per vedere cos’arriva di meglio… e le avrai insegnato a lasciare senza conflitti di sorta.
      Stssa cosa per la ciotola: mettici le mani solo per aggiungere cibo, mai per togliere.
      Il cane deve fidarsi di te e capire che non vuoi rubarle nulla: altrimenti è giusto che difenda il cibo. Perfino i lupi di rango più basso, quando mangiano, ringhiano contro i superiori. Il cibo è sopravvivenza e con quella non si scherza!
      Per questo, “lezioni” a parte, il cane che mangia va lasciato in pace!

  29. Lo aspettavamo da tempo e finalmente è arrivato il VERO standard del beagle!!! Grazie Valeria, articolo interessantissimo, divertente e commovente… ma soprattutto, ripeto: VERO!! Complimenti!!! 🙂

  30. dai valà che la moda del “bigolo” sembra sia passata ormai ni sciuremarie bigolomunite non se ne vedono quasi piùe possono tornare a scorrazzare col naso fra i campi!

  31. oh com’è tutto vero!
    Il mio compagno ha avuto un Beagle… di “caparbietà totale ed assoluta” in ogni aspetto della sua (e nostra) vita.
    Ogni we era libero nei boschi (e tornava quando gli pareva) ma ugualmente ne faceva sempre di tutti i colori.
    Non si è riusciti nemmeno a insegnargli “seduto” (a meno di non sventolargli qualsiasi cosa commestibile sopra la testa).
    … era come certi uomini, che te ne fanno di cotte e di crude, ma li perdoni sempre perché ti fanno ridere…

  32. Complimenti, bellissimo articolo!
    Ho sempre letto gli articoli sul tuo sito, ma da proprietario di 2 beagle non potevo non commentare, sei riuscita a fargli un ritratto stupendo e precisissimo!!
    Ancora complimenti!

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Ultimi articoli

Scarica la nostra app!

E' gratuita e potrai rimanere facilmente aggiornato su tutti i nostri contenuti!

Scarica l'app per sistemi Android
Scarica l'app per sistemi Apple

Ti presento il cane
Condividi con un amico