La Rally Obedience è una disciplina F. I. C. S. S. che a breve coinvolgerà molti utenti cinofili italiani.
Già da anni presente negli Stati uniti, come disciplina che diversifica l’allenamento per l’Obedience, è inizialmente giunta qui in Italia come un’attività dal profilo piuttosto basso.
È stata per tempo considerata come la “cugina brutta” dell’Obedience, poiché apparentemente, per come era stata importata, richiedeva un livello di pulizia di esecuzione molto meno elevato rispetto alla disciplina già conosciuta (Obedience).
Giunta prima nel settore cinofilia di C. S. E. N., per poi essere acquisita dalla Federazione Italiana Cani Sport e Soccorso (F.I.C.S.S.), ha ricevuto un taglio decisamente differente. Il regolamento, completamente riveduto, ha mantenuto gli aspetti più profondi di questa disciplina ed ha variato quelli che la rendevano un po’ approssimativa.
Per andare un po’ più nello specifico, si tratta di un’attività svolta dal binomio uomo-cane, in cui viene richiesto di affrontare un percorso costituito da varie tappe (cartelli o stazioni) – da qui il nome “rally” – attraverso le quali il conduttore deve transitare, dimostrando il maggior affiatamento possibile con il cane con cui lavora. Durante il passaggio da una stazione alla successiva, il cane dovrà mostrare attenzione nei confronti dell’essere umano e mantenere una condotta dalla quale risulterà sempre perfettamente affiancato al conduttore.
L’aspetto interessante di questa disciplina riguarda l’attenzione e il rispetto che debbono essere dimostrati nei confronti del cane durante qualunque prova. Infatti i giudici che escono dal percorso formativo sono in grado di riconoscere qualunque forma, anche lieve, di disagio del cane, intervenendo nell’ottica di penalizzare qualunque tipo di coercizione venga anche parzialmente resa palese.
Ogni cartello o stazione che scandisce il percorso risulta contrassegnato da un numero, che ne attesta la difficoltà.
In tutto i cartelli sono 47: dal numero 1 al numero 19 sono i cartelli utilizzati nella classe debuttanti (RD), al numero 1 al numero 31 sono quelli utilizzati nella classe R1 e così via salendo verso le classi più impegnative.
L’impegno profuso per lo svolgimento di una stazione, può variare da un semplice “seduto” per arrivare ad esercizi sempre più complessi, come per esempio il FRONTE – SEDUTO – IN PIEDI – BACK – TERRA – AL POSTO, nel quale, mentre il binomio sta camminando in condotta, il conduttore interrompe il movimento dopo aver superato il cartello di almeno 2 mt., porta il cane in posizione “seduto” di fronte a sé e torna all’altezza del cartello indietreggiando. Dopo 3 secondi chiede al cane la posizione “in piedi”, successivamente di fare un passo indietro, la posizione “terra” e infine lo richiama al posto: in questo frangente il cane dovrà girare attorno al conduttore in senso orario per posizionarsi come di consueto alla sinistra del medesimo.
A questo punto, la condotta può riprendere.
La prerogativa di essere un’attività da poter svolgere in tutta serenità, poiché priva di qualunque tipo di coercizione, la porta ad essere indicata anche per soggetti molto giovani, al punto da rendere presente nel regolamento l’esistenza di una classe junior appositamente pensata per i cani fino ai 6 mesi di età.
Il massimo impegno richiesto dal punto di vista fisico, per quanto riguarda il cane, risiede nella capacità di mantenere un trotto sostenuto per alcuni tratti del percorso, mentre per quanto riguarda le attività fisiche dell’essere umano sono prevalentemente inerenti alla capacità di mantenere un passo piuttosto sostenuto per alcuni tratti del medesimo tracciato.
Ad ulteriore conferma della ricerca di costruire una disciplina nel pieno rispetto del cane, il punteggio durante le gare è stabilito attraverso l’accumulo di punti: il tempo svolge un ruolo puramente marginale, in quanto funge solo da discriminante per partecipanti che ottengano lo stesso punteggio.
Da quanto emerge dalle persone che già da qualche tempo praticano questa disciplina, esiste un miglioramento concreto nella gestione e nella crescita relazionale legate al proprio cane, tali da consigliare ai proprietari questa attività come un concreto proseguimento per un qualsiasi processo educativo.
Saremo lieti di dare a chiunque volesse chiarimenti e le risposte ad eventuali domande, relative a corsi, work shop, tecnici e centri riconosciuti.
Per informazioni è possibile rivolgersi al Coordinatore Nazionale al seguente indirizzo e-mail: rally-o@ficss.it
Per scaricare il Regolamento delle prove di Rally-O, CLICCARE QUI
Ciao a tutti, Ciao Claudia, per il centro italia potete prendere contatti con asd MyDogz al sito http://www.mydogz.it che segue il regolamento ufficiale CSEN.
La Rally Obedience continua ad essere gestita dallo C.S.E.N. Centro Sportivo Educativo Nazionale con un proprio Regolamento. Per maggiori informazioni potete visitare il sito Ufficiale dello CSEN Settore Cinofilia http://www.csencinofilia.it.
Saluti e Buona Rally a Tutti.
praticando la rally io e i miei cani ci divertiamo, i cani imparano serenamente, diventano attenti e precisi, sono contenti di entrare sul campo, migliora il rapporto con loro, e il tutto in totale relax! il meglio!
Qualche anno fa non mi piaceva, ora la pratico volentieri anche se mi piace alternarla con qualcosa di più dinamico
quello che in teoria mi piace della rally-o è che dovrebbe essere valutato l’affiatamento uomo-cane e penalizzata qualsiasi forma di disagio. e qua nascono le mie domande… cosa si intende per affiatamento e cosa si intende per disagio. domenica scorsa ero a pandino 🙂 a vedere la gara e mi hanno colpita alcune cose: qualcuno ha fatto un’ottima gara e per me ottimo è stato vedere la collaborazione, il rilassamento, la gioia delle code di alcuni cani. altri invece (che non sono stati squalificati ne hanno preso penalità) mi hanno letteralmente attaccato l’ansia: parlo di qualche cane che ha abbaiato per tutta la gara, saltando come un grillo. uno, coda bassa a volte tra le zampe, ha pianto e mugolato per tutto il tempo. un’altro continuava a mordere i pantaloni del suo umano, abbaiando, saltando e stando fermo solo per qualche secondo. ci sono rimasta un po male, perchè vedendo questi comportamenti di alcuni cani, se si fosse trattato di me, mi avrebbero dato da pensare che forse anche se il cane le stazioni le fa tutte, qualcosa che non funziona c’è…
Ciao Elisa, credo che la gara a cui fai riferimento non sia del circuito F.I.C.S.S.-C.S.E.N. I regolamenti sono differenti e lo sono anche i criteri di valutazione. Quelli che descrivi e che dici di avere visto, sono stati nei quali il cane manifesta disagio, non dovrebbero essere manifestati, né accettati da chiunque abbia a cuore il benessere di questo animale, soprattutto in questa disciplina. Buona serata. Moreno Sartori
Dove si possono trovare questi centri al sud?
Ciao Na, puoi essere più preciso/a geograficamente parlando? Buona Serata. Moreno Sartori
Calabria-Cosenza-ASD DUCA Di CALABRIA – http://www.asdducadicalabria.com
Puglia-Bari- ASD CINOFOLLIA – http://www.cinofollia.it
Puglia-Taranto- ASD EDUCANE – http://www.educane.net
Campania-Napoli- ASD LA VOCE DEL CANE – http://www.lavocedelcane.it
Sicilia-Messina- ASD DOG OBEDIENCE SOCIETY
Scusami, ma che è sta riga di link?
E’ un elenco di alcuni centri cinofili che praticano rally-obedience csen al sud.
France’, magari un’altra volta scrivicelo sopra…anche perché di solito Akismet, quando vede una serie di link senza altro testo, li sbatte nello spam. Stavolta li ha lasciati passare per puro caso, credo! 🙂
Bella disciplina, soprattutto fino a quando rimarrà “amatoriale”, già qualche segno negativo si comincia a vedere aumentando il numero di praticanti …
La scorsa Domenica a Pandino per la finale del campionato italiano Libertas 77 cani iscritti !!