mercoledì 27 Marzo 2024

Ho dato una sberla al mio cane: oddio, sono un violento maltrattatore?!?

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Valeria Rossi
Valeria Rossi
Savonese, annata ‘53, cinofila da sempre e innamorata di tutta la natura, ha allevato per 25 anni (prima pastori tedeschi e poi siberian husky, con l'affisso "di Ferranietta") e addestrato cani, soprattutto da utilità e difesa. Si è occupata a lungo di cani con problemi comportamentali (in particolare aggressività). E' autrice di più di cento libri cinofili, ha curato la serie televisiva "I fedeli amici dell'uomo" ed è stata conduttrice del programma TV "Ti presento il cane", che ha preso il nome proprio da quella che era la sua rivista cartacea e che oggi è diventata una rivista online. Per diversi anni non ha più lavorato con i cani, mettendo a disposizione la propria esperienza solo attraverso questo sito e, occasionalmente, nel corso di stage e seminari. Ha tenuto diverse docenze in corsi ENCI ed ha collaborato alla stesura del corso per educatori cinofili del Centro Europeo di Formazione (riconosciuto ENCI-FCI), era inoltre professionista certificato FCC. A settembre 2013, non resistendo al "richiamo della foresta" (e soprattutto avendo trovato un campo in cui si lavorava in perfetta armonia con i suoi principi e metodi) era tornata ad occuparsi di addestramento presso il gruppo cinofilo Debù (www.gruppodebu.it) di Carignano (TO). Ci ha lasciato prematuramente nel maggio del 2016, ma i suoi scritti continuano a essere un punto di riferimento per molti neofiti e appassionati di cinofilia.

Sì, lo so che vado cercandomi la polemica. Però, santiddio, quando ce vo’ ce vo’.
E a volte “ce vo'” anche una sberla sul culo, senza che per questo lo sberlatore debba essere crocefisso in sala mensa, stile Fantozzi.

Alt! Prima di saltarmi in testa, aspettate un attimo e lasciatemi spiegare perché sto scrivendo questo articolo.
Lo spunto, in realtà, parte dalla email che mi ha scritto un lettore qualche settimana fa. Dopo avermi chiesto un consiglio su alcuni problemi, infatti, il tapino mi confessava di avere, in UNA singola occasione, dato UNA sberla al suo cane.
Ci ha messo tre email per confessare l’atroce delitto… e mi ha spiegato di essersi poi messo addirittura a piangere dopo l’orrendo misfatto, perché temeva  di aver rovinato per sempre il rapporto con il cane. Per quanto il fattaccio fosse successo mesi prima, dalle sue parole emergeva ancora una grandissima amarezza e un senso di colpa del tutto sproporzionato alla gravità dell’accaduto, per quanto la sberla (ripeto: una singola pacca sul culo, non certo un’esplosione di violenza assassina!) fosse partita per frustrazione e non per decisione razionale.
Sì, era stato un errore. Su questo non ci piove. Ma da qui a sentirsi una merda umana, direi che ce ne passa!

Sia chiaro: NON sto scrivendo queste cose per giustificare chi picchia i cani.
I cani non si picchiano, così come non si picchiano i bambini: non si picchiano come concetto generale, come filosofia di vita e come etica.
Non si picchiano per educarli, né come “metodo correttivo”.
Però esistono occasioni nelle quali una sberla può essere lecita e motivata; e ne esistono altre in cui magari non è proprio motivatissima, ma non è neppure il caso di suicidarsi se ci è scappata.

A questo punto voglio chiarire anche la mia posizione personale: infatti io ho dico sempre di non aver mai picchiato i miei cani, né quelli con cui ho lavorato.
Ed è verissimo, nel senso che, come dicevo poc’anzi, non ho mai ritenuto e non riterrò mai che le sberle siano un “metodo di insegnamento”.
Non mi sono mai sognata di menare un cane (nè di causargli dolore in qualsiasi altro modo) per ottenere qualcosa da lui, perché la violenza non insegna un bel nulla: né ai cani, né ai bambini. Ciò non toglie che un paio di pattoni, in occasioni particolari e non certo “per abitudine”, se li siano beccati sia i miei cani che mio figlio.
Non per questo qualcuno è rimasto choccato o traumatizzato… semplicemente perché se li erano cercati col lanternino.
E lo sapevano benissimo.

Mi è capitato proprio oggi, su FB, di ricordare una di queste occasioni: infatti ho dato un clamoroso smaffone ad un cane che aveva preso la simpatica abitudine di pisciare sulle gambe delle persone.
La discussione su FB, in realtà, era scaturita dal fatto che a quanto pare uno dei noti “guru” dell’educazione cinofila ha proclamato, in questi giorni, che pisciare sulle gambe della gente potrebbe essere un segnale di pacificazione.
Al di là del fatto che questa interpretazione sia quantomeno fantasiosa (ma proprio per essere gentili, eh! Perché ad esserlo un po’ meno mi verrebbe un’altra espressione fantozziana: quella riferita alla corazzata Potiemkin), la discussione che ne è seguita verteva tutta sui possibili motivi per cui un cane potrebbe permettersi di compiere questo gesto.
Qualcuno ha detto che il cane marca le persone come sua proprietà (interpretazione che condivido, visto che la marcatura è un gesto territoriale e di possesso:  magari qualche cinofilosofo salterà fuori a negare anche la territorialità, così come hanno già negato le gerarchie…ma non è che dicendolo riusciranno a cambiare la realtà dei fatti); qualcun altro se ne è uscito con un possibile “segno di stress”.
E perché no? Ci può stare.
Sono nervoso e piscio: lo fanno anche i cani affetti da ansia da separazione, anzi l’urinazione è uno sfogo abbastanza comune di fronte ad una situazione di disagio.
Quella che invece NON ci sta è la reazione di chi, non appena sente parlare di “stress”, parte immediatamente con la reazione del “mapoveriiiinoooo!”.
Come se il cane, solo perché è stressato per qualche motivo, ottenesse automaticamente l’impunità, qualsiasi malefatta combini.

Per questo vorrei chiarire che  “stress” non significa per forza “sofferenza da lenire a qualsiasi costo” (anche facendosi pisciare in testa).
Lo stress non è altro che  la normale risposta dell’organismo a qualsiasi fattore-stimolo-situazione (chiamato “stressor”) che alteri l’omeostasi, ovvero lo stato di “totale pace dei sensi” che viene identificato col celeberrimo “welfare”, benessere.
Ma quale essere vivente può trascorrere l’intera vita in uno stato di omeostasi?
Forse i monaci zen. Forse qualche fachiro indiano. Qualche santo, toh.
Di sicuro NON gli esseri viventi normali. Nè cani, né gatti, né umani.
Hai fretta? Sei innamorato? Hai fame o sete? Hai sonno? Hai voglia di mandare un sms alla tua ragazza?
In tutti questi casi, NON sei in uno stato omeostatico: sei sotto stress.
Ognuno di questi comportamenti è causato da uno stressor, più o meno intenso e non necessariamente sgradevole.
L’amore è uno stressor, il desiderio sessuale è uno stressor, una felicità improvvisa ed intensa è uno stressor: ad ognuno di essi l’organismo reagirà, è vero, cercando di riportarsi verso lo stato di omeostasi… ma solo perché, se non ci fosse questa reazione (detta “di adattamento”),  la risposta biologica richiederebbe un costo energetico eccessivo, che a lungo andare potrebbe diventare patologico.
Non per niente si parla di  “eustress” – che è quello “buono”, normale, diciamo “fisiologico”- e di “distress”, che è invece quello sgradevole, “cattivo”, che può provocare i maggiori scompensi funzionali, specie quando è prolungato.

Un cane stressato, qualora sia sottoposto ad eustress,  non è un “poveriiiiinoooooooooooo“: è un cane normale, che vive una vita normale di cui gli stressor si susseguono l’un l’altro perché la vita funziona così.
Funziona così per noi e funziona ancor più così per gli animali, che allo stato naturale (quello che chiamiamo in causa e che vorremmo imitare ogni volta che diciamo di  volere il loro benessere!) vivono sotto stress continuo, e solo raramente “eu”: per la maggior parte della loro vita gli animali sono chiamati a fronteggiare pericoli, aggressioni, fame ed altri stimoli tutt’altro che piacevoli.
Anche l’eustress, comunque, provoca reazioni di adattamento da parte dell’organismo: ricordiamo che “il troppo stroppia”  SEMPRE, sia in positivo che in negativo. Se così non fosse, nessuno sposo sverrebbe mai sull’altare e nessun tifoso si farebbe venire l’infarto quando la sua squadra segna (al massimo se lo farebbe venire quando segnano gli altri).

Dunque, il cane stressato (anche positivamente) avrà una reazione di adattamento: ma questa reazione può essere accettabile, oppure no.
Pisciare sulle gambe della gente (così come mordere le stesse gambe, se vogliamo…) sono tutte reazioni a stimoli stressanti: ma non deve bastare questo per considerarle “non punibili”! Altrimenti dovremmo far passare tutto liscio anche al ragazzo che (poveriiiiiiiiiiiino) si annoia e reagisce allo stress dando fuoco a un barbone, o violentando la compagna di scuola.
Invece il mondo (per fortuna)  non funziona così: e chi sbaglia paga, anche perché così capisce di aver sbagliato.

Ora, è vero che il cane non ha un senso morale (mentre si presume che il ragazzino dovrebbe averlo) e che “non è colpa sua” se manifesta comportamenti fortemente sgraditi (e a volte anche pericolosi): ma nonostante questo,  non sta scritto da nessuna parte che debba sempre e solo passarla liscia.
E’ correttissimo che prima di alzare le mani si tentino tutti i possibili metodi alternativi, dalla reazione neutra (il famoso “ignorare”del metodo gentile) alla punizione negativa (mi pisci sulla gamba e io me ne vado, sottraendoti le mie attenzioni – anche perché devo andarmi a lavare i calzoni) o alla semplice sgridata (NO! MAI! Non si fa!): ma se nulla di tutto questo funziona, una volta assodato che il cane ha capito benissimo che noi non gradiamo essere spisciazzati ma che lo fa lo stesso, una pacca sul culo è assolutamente lecita, non rovina nessun rapporto (anzi! Mette dei paletti, che a volte i cani – proprio come i bambini – CERCANO, perché l’autorità è una brutta cosa, ma l’autorevolezza è la dote più apprezzata in un educatore, da qualsiasi tipo di educando) e può essere risolutiva.
Con il mio personale spisciazzore, di sicuro, lo è stata.
Io avevo ignorato la prima performance (gamba mia), pensando/sperando che si fosse trattato di un caso fortuito; ho sgridato la seconda performance (gamba di un espositore sconosciuto in mostra, con conseguente figuradimme’) con un incazzatissimo “NO!”. Ho nuovamente sgridato la terza performance (di nuovo gamba mia), ottenendo in cambio il  “sorrisetto” mortificato tipico degli husky, che significa “Ops…effettivamente sapevo che non gradivi, ma è stato più forte di me”.
Al  quarto exploit (di nuovo sulla gamba di un estraneo, a un angolo di strada),  ho mollato un clamoroso sganassone sul culo del cane…e indovinate un po’?
Lo stress gli è passato per sempre!

Gianerin’s Kiawah, lo spisciazzatore. E’ stato uno dei cani che ho amato di più in vita mia…ma lo sberlone se l’è preso lo stesso.

Be’, magari non proprio. Anzi, sicuramente no.
Ho presunto, all’epoca, che lo stressor per il mio cane fosse rappresentato dal guinzaglio, comune denominatore delle sue varie “esibizioni” …e posso anche capire che gli  seccasse indossarlo, visto che i miei cani normalmente vivevano liberi.  Però non è che potessi portarlo senza guinzaglio nel traffico, o alle mostre canine: quindi, stress o meno, il signorino si doveva adattare senza manifestare per questo  un comportamento “annaffiatore” ogni volta che veniva legato.
Non so se si sia semplicemente rassegnato o se abbia trovato metodi diversi per adattarsi all’idea:  io non ne ho notati, ma affermo anche in tutta tranquillità che non me ne sono interessata più di tanto, perché erano affaracci suoi.
Perché non è che ogni volta che il cane prova un minimo disagio si debba scomodare un’equipe di psicologi per capire il perché, il percome e trovare soluzioni che lo riportino alla perfetta omeostasi. Un po’ di senso della misura, perdiana!
Il cane, come gli umani, deve anche imparare un po’ a gestirselo, il dannato stress, e a trovare risposte accettabili sia da lui che da noi: esattamente come facciamo TUTTI.
Quando vi girano le palle in ufficio perché il capo vi ha fatto una porcata, voi che  fate?
Vi sfogate lamentandovi con un collega? Stracciate con veemenza un foglio di carta?
Oppure andate a pisciare addosso al capufficio?
Se possiamo imparare noi, a commutare le reazioni inaccettabili in altre più urbane, può riuscirci benissimo anche il cane.

Ergo: a) il cane stressato (purché, ovviamente, non si tratti di un forte e prolungato distress, ma di un semplicissimo “disagio”) non è un poverino ma un cane che vive una condizione normalissima; b) se è possibile e lecito eliminare la fonte del disagio, è giusto farlo: in caso contrario, però, il cane dovrà imparare a gestirlo; c) se decide di gestirlo in modo inaccettabile, e se ne straimpippa del fatto che noi lo troviamo inaccettabile, può anche prendersi una clamorosa piazzata e/o uno smaffone.

Ma qui c’è da fare un’altra considerazione.
Posso garantirvi – perché lo so per certo – che la stragrande maggioranza degli educatori, compresi i più talebani dei cinofilosofi (esclusi forse quelli che parlano tanto bene, ma che di cani non ne hanno neppure uno)  uno smaffone al proprio cane, prima o poi, l’ha mollato.
Siccome sono cinofili esperti (o dovrebbero esserlo) di solito l’hanno anche mollato a ragion veduta e in casi in cui “ce voleva“: il che, dunque, non li rende né criminali, né violenti, né macellai, visto che una singola pacca sul culo non ha mai ammazzato nessuno.
Però, se a questi signori chiedi: “Perché non ammetterlo?”, ti rispondono convintissimi che NOOOOO!!! Non puoi dire alla Sciuramaria che la pacca sul culo in certi casi è lecita, perché altrimenti si trasformano tutte in scopaccionatrici folli che maltrattano i cani a tutto spiano!
Si sentono autorizzate a fare del calcio in culo la loro filosofia di vita!
La sberla va criminalizzata ad ogni costo… e così finisce che un poveraccio che si è lasciato scappare una manata una volta nella vita si sente il cugino cattivo di Cesar Millan, arriva a casa e scoppia in lacrime.
Ma non è un po’ esagerato? Pure il welfare degli umani avrà un minimo di importanza, no?

CERTO, i cinofilosofi hanno ragione quando dicono che il rispetto va messo sempre in primo piano e che la violenza educativa non è mai accettabile.
Sono pienamente d’accordo. Proprio al cento per cento.
Però, oltre alla cinofilosofia, dovrebbero esistere: a) il buon senso; b) un minimo di considerazione per l’intelligenza delle persone.
Io non riesco proprio a credere che i proprietari di cani siano una massa di cretini che non sa distinguere un singolo scopaccione meritato dalla violenza voluta e metodica.
Anche perché, a volte, è meglio dare una sberla ragionata e mirata, al momento giusto e nei tempi giusti, piuttosto che accumulare stress (eggià…perché capita pure a noi!) e magari sbroccare fuori tempo e fuori luogo: cosa, questa, che , potrebbe rovinare un rapporto o quantomeno farci perdere dei punti come leader, guide spirituali o figure affidabili.

Concludendo:
a) lo stress non equivale a un legittimo impedimento. Le azioni fortemente indesiderate, quando il cane SA benissimo che sono indesiderate, si possono anche punire. E se non basta la sgridata, l’occhiataccia o la punizione negativa – quando “ce vo'” e solo quando “ce vo'” – una pacca sul culo può anche essere lecita. NON è lecito prendere il cane a calci, strangolarlo, uscire di testa e corcarlo di botte: questa è violenza gratuita e inutile. Ma non la si può mettere sullo stesso piano di una pacca, così come non si può mettere sullo stesso piano una sculacciata a un bambino con un’aggressione che lo manda all’ospedale;

b) se c’è scappata la pazienza, non è il caso di suicidarsi. Cerchiamo di essere più razionali la prossima volta, ma non colpevolizziamoci per una singola reazione: anche perché non mi sembra logico che il cane debba essere sempre e solo giustificato – anche quando morde – perché “era stressato, poveriiiiiiiiiiiiiiiino” mentre noi umani dobbiamo essere additati come belve anche se eravamo stressati nello stesso modo.
Due pesi e due misure, a tutto sfavore nostro? Eddai. Rispettosi, razionali, gentili… mi sta benissimo. Ma flagellanti che devono indossare il cilicio per una minima sbroccata, proprio no. Non perdiamo il senso della misura, perché così si sconfina dall’amore al fanatismo;

c) una persona normale, se gli si dice che è lecito anche ammollare una pacca “quando ce vo'”, non si sentirà certamente autorizzata a menare il cane ad ogni pie’ sospinto.
Giustificare così il fatto che si confondano gentilezza e buonismo significa avere la pretesa di essere superiori al resto del mondo, e vederlo composto da emeriti cretini. Ma se così fosse, personalmente eviterei proprio di prendere soldi da un cliente per educare lui e il suo cane: tanto, cretino com’è, cosa pensiamo che possa imparare? Se invece lo riteniamo sufficientemente intelligente da distinguere una pacca sul culo da una violenza reiterata e insensata, allora smettiamola, per favore, di giustificare sempre e comunque il cane e di ritenerlo una fragile statuina che non si tocca neanche con un fiore. Perché poi, a volte, le fragili statuine ci marciano. Magari finiscono per mostrare i denti agli umani e a volte vengono pure soppressi “perché ormai sono irrecuperabili”; oppure finiscono davvero in mano ai Cesar Millan della situazione, che usano davvero la violenza insensata tentando di rimediare agli errori di qualcuno che magari, con una singola pacca sul culo data al momento giusto, avrebbero potuto impedire il degenerare di una situazione divenuta ingestibile e pericolosa.

E adesso datemi pure della violenta assassina, se volete: ma io continuo a ripetere che tra il bianco e il nero ci sono molte sfumature di grigio. E che saperle vedere non è questione di filosofie, di etiche o di morali… ma di semplice, vecchio e sacrosanto buon senso.
Che, vi piaccia o meno, NON è appannaggio dei soli “guru”.

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178 Commenti

  1. Ioctutte le sere non faccio che sgaggiargli sempre!! MI SONO ROTTO I COGLIONI. E UN ANNO CHE CONTINUA!! Nonostante siamo stati zitti x farlo smettere dopo due mesi di stress ho cominciato a sgaggiargli forte na cosi forte che ho rotto un bicchiere di cristallo dal mio comodino e ho perso proprio questa sera la voce. Che devo famagna? Lo devo picchiare?! O gli do le gocce o crocchette x farlo dormire? O lo caccio fuori di casacasa e impara aa dormire da solo nella sua cuccia? O mi creo un sistema da mettergli nel collare che appena pigola lo schiaffeggia? !!!

  2. Stamattina, in passeggiata. Abbiamo incontrato due gatti di strada che se le davano di santa ragione; il mio cane parte sparato facendo fuggire entrambi (meno male che era al guinzaglio); io gli dico NO!SEDUTO!….al secondo Sssrrreduto(più ringhiato)lui si siede. Cinque minuti dopo al ritorno, quasi giunti alla mia villetta, incontriamo il gatto ciccione del vicino di casa; mi accorgo in tempo e nell’ attimo in cui lui sta per partire gli dico NO!…lui niente, va avanti fino alla tensione del guinzaglio; SEDUTO!…lui niente; è stato allora che ho messo la mano sulla sua groppa spingendo verso il basso e gridando “SSEDUTOO!”. Ci tengo a precisare che sono un giovane educatore cinofilo ma non mi sento affatto un violento per questo episodio, anche perchè si tratta solo di un’eccezione. Il mio cane ne è rimasto meravigliato, guardandandomi con l’aria stupita; ma non è affatto traumatizzato. Tornati a casa si è seduto, come suo solito, ai piedi del divano in cui c’ero io.
    Il buonismo in cinofilia è una brutta piaga e può rovinare il rapporto tanto quanto la violenza costante e distruttiva in addestramento. Come sempre Valeria è riuscita a spiegare in poche parole quello che sta diventando un vero e proprio “problema” nel mondo cinofilo, dovuto a false interpretazioni buoniste.

  3. non c’è problema, preferisco una persona che vuole vederci chiaro, a quelli che lasciano ad esempio che il bimbetto di turno molesti a tradimento un cane che passa perchè tanto è un bambino ma vado in OT però ci siamo capite ^_^

  4. ps era una sciura non una nonna (vabbè ci sono nonne giovani ma questa avrà avuto la mia età.. scusate eh..XD) poi SI che ha visto la scena; ho scritto che passava di lì per far capire che era una sconosciuta, non che era appena arrivata. Lo vedi che spiegare tutto era una roba lunga? 😀 ah e non ho picchiato il cane, lo dico nel caso ci siano altri malintesi. In “lie to me” hanno detto che se dai troppi dettagli quando racconti una cosa, allora stai mentendo, mio zio dice che sono prolissa, volevo solo provare a non fare l scribacchina e mi hai mandato in crisi 😀

  5. grazie cippalippa, però 1) la sciura ha visto tutta la scena 2) passo+morso+”smettila”+arrivo sul marciapiede è successo tutto nello stesso momento nel tempo di tre passi, ho fatto la drastica scrivendo “in mezzo all’incrocio” per fare prima ma la situazione era: sto per arrivare sul marciapiede (mancavano tre passetti), le auto che giravano a sinistra (qui passano con il rosso, figurati se gli frega di un pedone canemunito sulle strisce) erano attaccate a noi, quindi mi sono affrettata a SALIRE sul marciapiede. Dire al cane “sei fuori?” era nello stesso minuto ma sono stata severa al primo “smettila” non al “sei fuori”. Per quello che la sciura poteva starsene zitta, la seconda domanda non era più severa come il “smettila” Ecco, spiegare tutto nei particolari mi sembrava troppo lungo XD comunque non ho il dono della sintesi XD

  6. ho dovuto sgridare il mio cane giusto ieri, stavamo attraversando e mi ha morso un tallone proprio in mezzo all’incrocio. Stavo per volare per terra, allora ho urlato “smettila” con il broncetto. Arrivata sul marciapiede ho detto “sei fuori?” è passata una sciura, mi ha guardato malissimo e ha detto “come si fa a sgridare così severamente un puccino del genere?” al posto di pensare “non si fanno le stupidate in mezzo alla strada” mi sono sentita in colpa. Ho la sindrome della nonna permissiva 🙁

    • reazione giustificabile la tua, ma lo sai che non gli hai insegnato niente dicendoglielo dopo, anzi rischi di confonderlo, una volta sul marciapiede? il tempo di reazione è stato lungo, infatti la nonna non ti ha visto rischiare di cadere, ma solo che lo sgridavi, quindi praticamente aveva ragione

  7. Devo ammettere che l’ idea di pisciare addosso a chi mi stressa (negativamente) mi e’ venuta varie volte. Con l’ alternativa dello sputo in faccia. Pero’ dicono che non sia un comportamento adatto per una persona civile, nonostante spesso si incontrino persone che meriterebbero un trattamento del genere.

  8. ahahahahahahahahahahahah il classico segnale pacificatore di pisciare sulle gambe della gente.. famosissimo!! ahahahahahah

    comunque io ritengo che a correggere il cane non ci sia niente di male. una correzione data con il collare o una pacchetta sul culo o sul muso ci vogliono eccome. l’importante è saperla dare al momento giusto con la giusta sicurezza ed intensità. senza scaricare frustrazione umana ma per correggere il cane in maniera naturale, sapendo sempre e comunque premiarlo al momento giusto con una carezza o un biscotto. questo è ciò che fa anche la madre in natura per stabilire i limiti al cucciolo, lo corregge, non significa ammazzarlo di botte fargli male o spegnergli le sigarette addosso. Quando si da una pacca sul muso al cane (almeno che non venga data davvero con forza) non gli si fa certo male considerando che hanno una soglia del dolore ben più alta della nostra. Poi certo se uno gli da solo pizze dalla mattina alla sera invece che averci un bel rapporto giocarci correrci e godersi il cane quotidianamente è normale e giusto che gli si riggiri.

  9. Buonasera, vi scrivo perchè in questi giorni con l’aiuto dell’allevatore e amici Husky-muniti, sto iniziando a capire il carattere della mia cucciola.

    Prima cosa, la tipa è molto sicura di se.
    Non si fa mai spaventare o intimorire, ne da ambienti nuovi, che inizia subito ad esplorare, ne da altri cani.

    Quando gli ho fatto incontrare due yorkshire, questi due gli hanno ringhiato per 10 minuti, lei ha mandato sempre segnali per farli calmare, continuando però ad esplorare il posto.

    Ora ho capito che quello che io definivo “ringhio&morso” in realtà per lei era l’inizio di un gioco, il “ringhio” in questione era di gioco, assolutamente lontanissimo dall’aggressività.

    Però ora la tipa, ha escogitato un bel metodo per richiamare la mia attenzione.

    Durante la giornata per premiarla quando si comporta bene, decido che possiamo giocare a una specie di Lotta che a lei piace da morire, se non mi fermassi penso che ci giocherebbe per 1 ora di fila.

    Dopo i 10 minuti (veramente stancanti) di gioco, interrompo il gioco e faccio altro, ma a lei non va bene, salta sul divano e non vuole scendere!! In questo modo io sono costretto ad avvicinarmi e dirgli NO! ma lei inizia a correre a destra e sinistra in modo che sono costretto a bloccarla e prenderla con le mani, in questo modo lei si sente nuovamente autorizzata a rimconciare il gioco della lotta che io puntulmente ignoro.

    In questo caso, visto che lei sale sul divano solo per attirare le mia attenzione io cosa dovrei fare? Premetto che i NO! non servono a niente.

    Se l’attiro con qualcosa viene, però è riuscita nel suo intento di farmi stare li a giocare.

  10. Ti ringrazio veramente tanto 🙂 inizio subito la lettura degli articoli che mi hai linkato.
    Ci tengo moltissimo alla mia cucciola.

  11. Ma alla fine quindi come dovrei comportarmi se mi ringhia e morde, cambio comando? smetto di usare il NO!? gli insegno un nuovo comando? Visto che forse il NO! l’ha associato male…

    • Richiedo: non hai nessun educatore cinofilo dalle tue parti a cui rivolgerti? qui puoi prendere spunto dai nostri consigli, più o meno buoni, ma per avere certezze il caso va studiato da vicino!

      • posso andare dall’allevatore dove ho preso il cane che sicuramente ha gli occhi più “vissuti” dei miei, però sta a 2ore e mezza….

        Centri non ne conosco purtroppo.

        • Un allevatore non è un educatore, magari prova prima a sentire cosa ti dice al telefono.. davvero sei così isoltato per quanto riguarda centri cinofili? ma che sei del centro Italia?

      • Anuk, in molti altri casi sarei d’accordo con te: ma con una cucciola di due mesi? Per carità, non dico che Stefano NON debba sentire un educatore…ma pagare tot euro per sentirsi dire le stesse cose che gli diciamo qui mi pare superfluo. Non è che ci siano poi tanti metodi-mezzi-sistemi per affrontare il problema di un cuccioletto che fa il furbo, eh!

          • Sciuramaria, ma ho già parlato praticamente di tutti questi argomenti… se guardi nella categoria “educazione” penso che non manchi quasi nulla! 🙂
            Lo so che su questo sito c’è un motore di ricerca di m… (purtroppo non so come fare: ho pure accattato il plug in che avrebbe dovuto migliorarlo, ma a volte gli articoli non li ritrovo neanche io): ma andando per categorie e spulciando con un po’ di pazienza si trova tutto!
            Il cucciolo “che fa il furbo” rientra in tutto il discorso sulle gerarchie, che ho già sviscerato fino alla nausea (penso) dei lettori 🙂

        • @Valeria si hai ragione, però io sono uno di quelli che crede sia necessario per chiunque adotti un cane, rivolgersi ad un educatore esperto, specie se è alla prima esperienza.

    • Stefano, alla fine di tutta la discussione…visto e considerato che il cane è di provenienza DOC ed è stato allevato bene, evidentemente hai sbagliato qualcosa tu. La cucciola non approva i tuoi metodi per farle smettere un comportamento indesiderato e ti sfida gerarchicamente: sì, ha due mesi e mezzo, okay, ma è un husky: quelli maturano alla velocità della luce, quindi un husky di due mesi equivale più o meno a un altro cane di sei (e a un molossoide di nove…). Personalmente ritengo che tu debba capire (ed eventualmente farti aiutare a capire, dall’allevatore se lo ritieni degno di fiducia, o da un educatore che ritieni degno di fiducia) se la cucciola si rivolta per paura o perché vuole prenderti per il culo.
      I cinofilosofi (sorry, Anuk! :-)) ti diranno TUTTI che la risposta è la a): io che ho allevato husky ti dico che può essere anche la b). Però, se sbagli l’interpretazione, fai dei danni.
      Quindi, per quanto mi riguarda, io eviterei al momento il contatto fisico e proverei con i mezzi che ti ho suggerito prima: interrompi l’azione senza forzarla, ma la chiudi nel kennel. Limiti i NO alle cose veramente importanti, e soprattutto, nel caso le avessi insegnato il NO in modo scorretto o troppo aggressivo, ricomincia da capo.
      Ti linko l’articolo con il mio metodo: https://www.tipresentoilcane.com/2011/08/04/educazione-ce-chi-dice-no-lo-stop-e-la-famigerata-punizione-consigli-pratici/
      Anzi, ti linko pure questo: http://www.tipresentoilcane.com/2011/08/10/educazione-ce-chi-dice-mai
      perché è importante che il cucciolo capisca anche la differenza tra azione sgradita “in quel momento” e azione sgradita “sempre”.
      Potrei blaterare per ore nei commenti, ma in pratica tutto quello che ho da dire sull’argomento lo trovi in quei due articoli lì.
      Se non funzionasse nulla di tutto ciò…allora potremmo cercare altre strade. Ma siccome non penso che tu ti sia portato a casa una piccola Hulkina che diventa verde…secondo me, se fai le cose nel modo giusto, recuperi rapidamente il terreno perduto.

    • Due cose che puoi fare: una e’ il contenimento, l’altra e’ di non portarla fino al punto di uscire fuori di testa, gestendo i tempi del gioco ed insegnandole cosi’ l’autocontrollo: giochi dieci minuti e la metti a riposare in un recintino da cuccioli con pochi stimoli ambientali.
      La tiri fuori dipo un po’ e fai lo stesso.
      Un bel pasto e quindi un bel sonno: al risveglio pipi e cacca, dieci minuti di gioco e via nel recintino … se e’ molto attiva le lasci un giochino da cuccioli

      Vedrai che in una settimana acquisisce i tempi giusti

  12. Non so se questo metodo è considerato infame… ma al campo me lo hanno consigliato, dopo aver constatato che il mio cane mordeva quando si agitava per il gioco, o quando voleva invitarmi al gioco e io non acconsentivo, o in altre occasioni (ma sempre legate al gioco, nel suo caso). Offrirgli altre cose da mordere diverse dalle mie mani non sempre era efficace.
    Si tratta di riempire una lattina o una tanichetta di plastica di sassolini e di scuoterla forte una o due volte.
    Ha funzionato molto bene (non sono state necessarie molte volte) ora non lo fa più. Ha anche smesso di mordere le borse della spesa (faceva molto ridere -soprattutto gli astanti- ma assicuro che può essere un problema, quando ti rotolano arance e cipolle in mezzo alla strada).
    Ho girato per un mese con la tanichetta in borsa, esponendomi al ludibrio dei passanti quando la estraevo, ma ha proprio funzionato… e non mi pare che il mio cane abbia perso fiducia in me.

    • dai cinofilosofi postmoderni è considerato non infame DI PIU e piotresti essere sottoposta a pubblica gogna per una cosa del genere.ma diciamo, io non sono così contraria…ovviamente se il cane non ha paura anche della sua ombra sennò magari meglio trovare altre strade.ma anche lo spruzzino con l’acqua…per dire… però diciamo la lattina si usa a distanza… anceh per chè il piccolo mostro capisce che se sei lontano non puoi impeeirgli fisicamente di far eunac osa non gradita…ma…se il cucciolo A ME continua a rompere le sporte con la spesa beh.. cel’ho vicino… perchè usare la lattina?lo sgrido magari prenderno lo per il muso o lo prendo e lo metto giù… finchè non rinuncia.

      • Non è un cane timoroso, anzi è piuttosto tamarro…
        Comunque adesso non le fa più queste cose.
        Nelle occasioni in cui in passato mi mordeva, sgroppa e abbaia (e scava per terra se è all’aperto). io lo ignoro e dopo meno di un minuto si calma. Ignorarlo se ti morde per un minuto era più difficile…

    • @sciuramaria è un metodo che non è affatto infame ed in alcuni casi funziona!
      @Lupi invece sono in disaccordo con te, con il cane io credo che non si debba mai metterla sull’imposizione fisica, ma su quella psicologica..

      • anouk spiegami, dico anceh io che il metodo funziona e mi dai contro? ma ci sei o ci fa?
        comunque con cucciolino e ripeto CUCCIOLINO perchè a casa mia non esiste che alle soglie dei 3 mesi un cucciolo faccia più stronzate del tipo mordermi i pantaloni le borse le scarpe ME o così’ via… perhcè chiarisco prima, ben prima, dicevo con un cucciolino è normale che gli prendi il musino e lo striungi un attimo facendogli fare cai se morde a sproposito o stringe troppo mentre morde per gicoare come è normale che, lo sposti con la mano e lo mandi giù dalle gambe/sporte ecc…e che insisti finchè non desiste e non ci prova più. è la stessa cosa poi che fanno le mamme e le aiutobalie canine. hai mai avuto cucciolate in casa?ho provato a dare il clicker e il sacchetto dei frolic alle mie cagne, ma non hanno mica capito sai come si usano. in compenso… fanno le cose che ho detto io. se il cucciolo sale su di loro lo mandano giù e se insiste lo spanciano e lo tengono fermo un attimo con la bocca sul collo (senza strignere ovviamente) e per punirlo prendono il musino e stringono appena finchè non fa cai… POI quando il cucciolo cresce ne possiamo parlare.comunque senza menarlo a volte la si deve mettere anceh sul fisico perchè così fanno loro, anche solo interponendosi… cosa che insegnano anche a cinofilosofia…

        • @lupi scusa ma non si capisce nulla di quello che scrivi, quindi non ci sono ne ci faccio ma solo non comprendo il tuo linguaggio. Da quello che intuisco tu consigli di comportarci come farebbe una mamma cane, ma ammesso che quello sia il comportamento giusto, il cane sa bene che siamo di un altra specie e comportarci così, secondo me, porta solo a confonderlo!
          e poi basta co sta storia della CINOFILOSOFIA!!

          • cinofilosofia che fastidio ti da? ma tu, voi cinofilosifi, quante cucciolate avete allevato? quante mamme avete visto, nei più disparati momenti della giornata, interagire con i loro cuccioli? da 0 gg a 2 mesi?cosa vi fa pensare che un cucciolo di 2 mesi, che si SA che non siamo propriamente cani come lui,capisca meglio filosofate umane,che non lo stesso atteggiamennto che mamma ha avuto con lui fino a poco prima?anche se… non siamo cani?
            io anouk sono educatore cinofilosofo (nel senso diploma da cinofilosofi quindi conosco bene la cinofilosofia e la sua applicazione) e sono anche allevatore, certo molto amatoriale ma di cani ne ho cresicuti tanti… qualcosina ne so…
            e se ti dava fastidio che usassi la parola cinofilosofia… non dovevi farmelo notare, ora mi ci diverto ancora di più!
            l’allevatore non è un educatore, a parte che non è detto perchè appunto io sono entrambi (anche se non per mestiere ma chi prende un cucciolo da me per dire può chiedermi i filosofosuggerimenti in quanto ho studiamto anche io per darli) ma… di certo l’allevatore se non è un cagnaro che ha venduto il cane e quindi bon, siamo a posto io e te no nabbiamo più nulla da saprtirte, ma è un appassionato che tiene ai suoi cani anche dopo ceduti, tipo me… una mano la può dare eccome.ma si così si ruba lavoro ai cinofilosofi che per dare suggerimenti centellinandoli uno per ogni incontro si fanno pagare salati.

          • @Lupi – tanto per chiarire: Io non faccio l’educatore di professione e tantomeno sono cinofilosofo! Io non ho diplomi in merito ne ho interesse ad averli. Sono solo un appassionato di cinofilia, uno che studia per arricchire la propria cultura e non il proprio curriculum. Di me sai poco o nulla e quindi non hai elementi per “catalogarmi”!
            Il fatto che da fastidio tra l’altro, è come utilizzi questo termine e sai benissimo a cosa mi riferisco..
            Per quanto riguarda quello che ho affermato e ben diverso da quello che hai detto tu.. io ho si affermato che non siamo cani e che non avrebbe senso comportarsi come loro per farsi capire, ma non ho assolutamente detto che loro capiscano meglio le nostre “filosofate”.. ho affermato invece che bisogna cercare un canale di comunicazione diverso!
            In genere un allevatore non è un educatore, ne ho sentiti diversi dare suggerimenti assurdi che un educatore, qualunque sia il suo credo, non darebbe mai.
            Tu sei sia l’uno che l’altro, buon per te, ma non condivido(credo che questa facoltà mi sia concessa) ne il tuo pensiero, ne il tuo modo di porti nei confronti degli altri.

          • Il cane NON sa affatto che siamo di un’altra specie! Santapupazza…
            Ma lo sapete perché esiste l’imprinting, anzi l’impregnazione perché adesso bisogna chiamarla così? Perché lo facciamo? Perché interagiamo con i cuccioli di quindici giorni, ci facciamo annusare, li tocchiamo, li spaciocchiamo? Per convincerli che siamo conspecifici! Certo, poi una vaga idea della differenza loro se la fanno (crescendo: il cucciolo non ne ha proprio la più pallida idea): ma restano comunque convinti che apparteniamo allo stesso gruppo sociale. Un po’ come i bambini che fin dalla scuola materna hanno compagni di altro colore: non diventano mai razzisti (a meno che le famiglie non ci mettano del loro) e si sentono tutti umani, al di là del colore della pelle. Crescendo, poi, si rendono conto delle differenze di colore, di cultura, di religione eccetera…però restano molto aperti al concetto di “umanità” che comprende tutti. Un po’ lo stesso concetto vale per i cani. Quindi sta storia delle specie diverse NON è realistica. Tant’è che, se sai comportarti in modo decentemente “canino”, a loro non passa neanche per l’anticamera del cervello che tu non sia un cane.
            Ma chi afferma ‘ste cose li ha mai visti i documentari di Shaun Ellis? Comportandosi come loro è diventato il lupo alpha in un branco di LUPI… vedi un po’ tu! 🙂

          • @Valeria non avevo leggo solo ora il commento dove menzioni Shaun Ellis…
            che dire.. Ellis è un personaggio televisivo, quindi con tutto ciò che ne consegue, che ha condiviso con i lupi scenari e situazioni non proprio “naturali”.. il suo Show punta molto più al sensazionalismo piuttosto che al realismo.. quindi io personalmente diffido e non credo affatto che i cani pensino che noi siamo loro conspecifci, nel periodo dell’imprinting infatti loro imparano a riconoscere come cani i propri fratellini e non noi..
            Ma perché piuttosto non menzionare un certo David Mech? Credo che tu lo conosca e sicuramente saprai che invece quest’uomo è uno scienziato vero, che ha osservato per anni un branco di lupi in libertà (e non in cattività) e che ha rovesciato tutte le arcaiche convinzioni sui lupi e sul capobranco (praticamente ci dice che è un soltanto un nostro mito).. consiglio a tutti la lettura del suo libro “Il Lupo artico” anche se è difficile trovarlo dato che non è fuori stampa da tempo..

          • Anuk, Mech non ha rovesciato assolutamente NIENTE. O meglio: avrà forse avrà rovesciato le opinioni di quelli che ritenevano che il capobranco fosse un lupo che mordeva tutti e schiacciava tutti, idea che però non ha MAI avuto nessuno studioso di lupi né in libertà, né in cattività.
            Ti trascrivo un brano da un vecchio libro: “Nonostante ciò che comunemente si crede, in natura il capobranco non è mai “il più forte” nel senso letterale della parola: un ammasso di muscoli e zanne senza cervello non arriverà mai ad alte posizioni gerarchiche. Il capobranco è invece un lupo (o un cane) maturo, esperto, coraggioso, coerente”.
            Sai chi l’ha scritto? Una tale Valeria Rossi nel 1990. Che David Mech non sapeva neppure chi fosse, all’epoca.Dunque,secondo te dove se l’era tirata fuori, sta strana idea? Da tutta la letteratura esistente sui lupi già all’epoca (a dire il vero il primo libro sui lupi io l’ho letto negli anni ’70, e già si affermavano le stesse identiche cose).
            Mech ha soltanto studiato una situazione nella quale i lupi formano un branco familiare: ma a) non sta scritto da nessuna parte che questa sia la regola sempre, ovunque e comunque; b) che si tratti di paparino con figlioletti o di lupo alpha con lupi di grado inferiore a lui non consanguinei, sappiamo tutti da molti anni che i soggetti alpha non si impongono MAI con la violenza, che ritualizzano gli scontri, che arrivano a posizioni di comando con la “saggezza” e l’esperienza.
            E alura?
            Mech, comunque, non c’entra un tubo con la comunicazione interspecifica cane-uomo :-). Vero, l’imprinting ai cuccioli è quello dato dalla madre. L’impegnazione, invece, è quella data apposta dall’uomo per convincere i cuccioli che siamo conspecifici. Ma se non funziona, allora a che serve secondo te?
            Infine: Ellis è “diventato” personaggio televisivo dopo che si è fatto il mazzo a vivere con i lupi. Non il contrario. Condizioni innaturali perché? Perché i lupi sono ospiti di un parco protetto e non sono “in natura”? Ma secondo te, loro lo sanno?

          • L’impregnazione, almeno per quanto ne so io, non ha lo scopo di convincere i cuccioli che siamo cani, ma piuttosto per abituarli alla presenza di uomini, donne e bambini..
            Mech afferma che i lupi vivono in famiglia e che raramente accettano elementi che vengono dal di fuori.. in una riserva naturale questa regola non viene affatto rispettata, in quanto i lupi vengono mescolati tra di loro, di conseguenza si perde già un fattore determiante!

          • Anuk, quella che dici tu è la socializzazione, non l’impregnazione! Hai letto Trumler? Te lo consiglio vivissimamente…ti apre un mondo!

          • @Valeria non l’ho mai letto perché nessuno me lo aveva ancora consigliato e visto che lo hai appena fatto tu sicuramente sarà una delle mie prossime letture..”A tu per tu con il cane” giusto?

          • “Il cane preso sul serio” e “A tu per tu con il cane”. Tutti e due da leggere, a mio avviso, PRIMA di qualsiasi altro libro al mondo che parli di cani 🙂

          • che se uno invece li legge dopo, ormai ha perso il tram e… “game over”?
            Intanto li ordino… 🙂
            Se continuo così diventerò una grande cinofila teorica, col cane che fa il furbo come e quanto gli piace… ma in grado di spiegare perfettamente il perché 😀

          • Grazie @Valeria, sinceramente parlando è la prima volta che sento parlare di questo signore del quale ho appena appreso (grazie google) abbia studiato per tutta la vita il comportamento dei cani! 🙂
            @Sciuramaria daltronde l’intelligenza di un cane si manifesta proprio nella sua capacità di farcela sotto al naso! (i tuoi interventi sono sempre molto diverntenti!)

          • trumler dovrebberlo averlo ristampato da poco.
            Sulla questione impregnazione(chefico!)/socializzazione, le fasi che vanno dalla settimana1 alla settimana 12 sono ben codificate … spero non disquisiremo anche su questo 🙂

        • E quello che hanno consigliato a me di fare, anche se fin’ora non sono mai arrivato a questo punto… in natura la madre fa in quel modo, per fargli capire al cucciolo che non siamo d’accordo bisogna emulare lo stesso comportamento…

          • si ma tu non sei ne un cane ne sua madre.. tu devi creare un vostro modo di comunicare e non emulare il suo!

          • col tempo anouk… a 2 mesi cominci a chiarire alcune cose e intanto cotstruiscsi il rapporto con altre ben più complesse ma intanto usi il linguaggio che conosce… e pian piano imapra a muoversi nel nmuovo ambiente, le regole ecc… cosa è tabu e cosa no. e guarda che si lo fanno anche per metterti alla prova. se dopo poco cedi… non vali niente e ti sei giocato la gerarchia…ripeto, stai un po’ ad osservare cosa fanno gili adulti e non solo la mamma, con dei cuccioli… e cosa fanno i cuccioli con loro, e magari capisci.
            io e te cis iamo già scornati più volte… so che hai sto border ecc… ec he non sei un cinofilosofoeducatore… ma hai la oretesa di sapere pià tu di chi lo è… quindi o lo è la tua compagna o non so come mai… li difendi tanto. educatore poi… è un etichetta ma certi consigli te li possono dare in tanti, non solo chi ha fatto il corso da educatori. e comunque ritengo che un Allevatore (si con la A maiuscola) che non sa dare consigli per ste cavolate da risolvere, per lo meno cavolate per uno che ha un po’ dimestichezza nel crescere cani, per altri invece sono problemi grossi appunto, mi spieghi che caspita di allevatore è? io non ci prenderei cani da unoc he non sa gestire una cosa così.dobbiamo scomodare qualche guru per rimettere al suo posto un cuccioletto di 2 mesi?
            detto questo sul sito di valeria, e non tuo… si chiamano cinofilosofi… e finchè non vengono loro a protestare non vedo perchè lo devi fare tu…ma il bello è che sono diplomata in cinofilosofia anche io… quindi non capsico perchè ti dia fastidio se lo dico. almeno io ho pagato salato per poterlo dire…

          • @Lupi, non per fare il pignolo, ma faccio davvero tanta fatica a seguire i tuoi discorsi, pertanto rispondo solo a ciò che ho compreso..
            Io non ho la pretesa di sapere più di nessuno, ma esprimo solo il mio pensiero che è il frutto di studio, osservazione e pratica.. tra l’altro sono sempre pronto a cambiare idea se trovo qualcuno capace di convincermi con opportune argomentazioni che la sua sia più corretta della mia.
            Il termine cinofilosofo a me non piace ne mi sento tale, non sono uno al quale non piace far teorie che poi non hanno nessun fondamento pratico (visto che è +o- questo il senso).. ed un gentilista non è per forza un cinofilosofo!

          • io non sono niente invece, non mi piaciono le etichette guarda che ti dico…io faccio quello che riteongo giusto, mischiando un po’ i metodi e le varie teorie prendendo ciò che di buono c’è in ciascuno e viceversa, e raffrontandolo con la pratica… gentilismo che vuol dire?spiegami… perchè uno si deve per forza etichettare. facciamo come i ragazzini con i gruppi che si rivconoscono per l’abbigliamnento? il cane è un cane da sempre e non glei ne impippa nulla di come si chiamano le varie correnti di pensiero.poer cui a menon piace darmi un etichetta…ne pednere dalle labbra di un guru o prenmdere un pacchetto chiuso diregole e metodi e usarlo così com’è.
            in questo momento di cani in casa ne ho 16, 10 cuccioli e adulti di vaire età di cui una cucciolona di 8 mesi e mezzo… insomma io non faccio solo chiacchiere porto qui la mia esperienza e quello che a mio avviso ha funzionato e cosa no, se poi ciò è pure comprovato da teorie o in certi librti tanto meglio…
            il discorso impregnazione socializzazione, sono 2 cose diverse, il cane, se non vede l’umano per i primi 2 mesi non diventerà mai il cane come lo conosciamo noi,e ne ho consociuti di cani trovato dopo i 2 mesi magari partoriti da una madre randagia… creano rapporto col proprietario ma è un casino con tutto il resto del mondo specie umano. insomma non li recuperi più, non del tutto almeno. inoltre è scientificamente provato che ogni specie riconosce i conspecifici, già fin da neonati, noi compresi.lo stesso fa il cane e tende a imitare e seguire gli altri cani in cui si riconosce ovviamente, e prendere quindi quei comportamenti/stili… mentre NOI non siamo conspecifici e dobbiamo farci riconoscere, nelle più disparate forme in cui esistiamo, quindi giovani anziani donne uomini bambini, zoppi, col cappello e la barba ecc… mentre un cane resta un cane e lo capiscono a colpo d’occhio.la socializzazione poi serve per far si che apprendano le regole di comunicazione e di bon ton per stare in società coi proprio conspecifici… per cui se con un cucciolo di 2 mesi che in parte nasce già con dei meccanismi di comportamento (credimi è così alcune cose le fanno già appena cominciano a camminare e senza averle viste fare a nessuno) e altri li apprende interagendo con i conspecifici adulti,se usi metodi simili di comunicazione, riesci a comunicare meglio con lui, poi col tempo… capirà anche cose che non fanno parte dell’essere cane, ma che diventerà un “vostro modo di capirvi” come dici tu. ma intanto siamo noi ad adattarci a lui e quindi fare cose come fa mamma e conspecifici per farci capire….
            però visto che non sei ne allevatore ne aducatore ne altro ma solo un polemico e basta, perchè non scrivi tu un libro?
            come ti ha detto valeria, che sostanzialmeente dice le stesse cose che dico io o almeno nel 99% dei casi mi trovo daccordo con lei (quindi velatamente discutendo con me contesti ciò che scrive valeria a mio avviso), e per questo tel’ha già detto lei prima che te lo potessi dire io,solo che lei in più si esprieme meglio di me, ellis ha vissuto un tot con i lupi, e non solo nel parco con i cuccioli che ha salvato, con i quali hanno fatto una specie di reality ma anche con un branco vero da cui s’è fatto accettare e con cui ha convissuto ovviamente come ultima ruota del carro. e di certo non l’ha fatto con clicker e frolic ma usando gli stessi modi di comunicare del lupo…non è un cinofilosofo che spara cazzate in tv… è uno che è finito in tv a raccontare la sua esperienza…che secondo me tu non hai bene interpretato come ti ha fatto notare anche valeria a partire dal discorso “dominanza”.

          • E quando mai mi sono etichettato io? non mi sono mai definito nulla perché, ed in questo condivido il tuo pensiero, non mi sono mai piaciute le etichette.. come ho già detto sopra io studio ed osservo per arrichire la mia esperienza attraverso quella degli altri, oltre che con la mia!
            Scusa ma tu chiami polemico chiunque dissenta dal tuo pensiero? Io non sono polemico, io mi confronto con gli altri tentando di imparare qualcosa da chiunque e non ho di certo la pretesa di insegnare nulla a nessuno.
            Per fare questo ovviamente devo esporre le mie idee, i miei dubbi e le mie certezze, altrimenti come si può interagire con gli atlri? Si ascolta, si ragiona, si risponde, maturano le idee ecc, ecc.. questo è confrontarsi e se un’idea non mi convince spiego anche il perché non mi convince.. io argomento e non sparo cazzate a vanvera.. se una cosa non la so sto zitto ascolto ed imparo.. ma se mi sono fatto un idea su qualcosa la espongo e la confronto con quella degli altri..
            Valeria ha tutta la mia ammirazione nonostante io a volte sia in disaccordo con lei, perché so quanta esperienza ha in questo mondo e perché ogni volta parla con conizione di causa e spesso mi insegna qualcosa.
            Per quanto riguarda Ellis è sicuramente un personaggio affascinante, ma nutro dei dubbi (e come ho detto sopra non solo io) sulla validità della sua ricerca che punta molto più ad emozionare gli spettatori che a raggiungere un oggettivismo scientifico.. senza considereare che gli equilibri che si trovano all’interno di un parco naturale non sono gli stessi che si troverebbero in natura, cosa che mi fa avanzare altri dubbi sulla ricerca di questo folle ed affascinante “uomo-lupo”!

          • che sei “gentilista” l’hai detto tu non io… ma se non è così bon.
            il punto è che mi da l’impressione che mi hai preso male e qualsiasi cosa io dica me la contesti… tutto qui!

          • Non mi pareva di averlo mai detto..bo! Vabbè comunque ora la cosa è chiarita!
            A dir la verità alle volte forse non ti capisco bene perché sei frettolosa, ti fai prendere dall’emozione(non negarlo) e scrivi saltando lettere, parole, intrecciando periodi.. comunque vedi che un punto di incontro l’abbiamo trovato? 😉

    • Spero che non sia considerato infame, perché è un metodo che ho sicuramente contribuito a diffondere, citandolo in tutti i miei libri!
      Non so se l’ho proprio inventato io (credo di sì… ma forse ci aveva già pensato qualcun altro, magari senza scriverlo), ma so che l’ho insegnato per anni e scritto ovunque. Solo che io l’ho sempre utilizzato per “insegnare” il NO: azione indesiderata, NO!, scuotimento di lattina, distrazione del cane, richiamo del cane, premio. Così il cane si condiziona a smettere di fare quello che sta facendo e a venire da noi quando sente dire NO.
      Una volta imparato l’ordine, non dovrebbe più esserci bisogno della lattina.

  13. Grazie Anuk per le risposte, spesso ho fatto come dici tu: l’attiro a me e lei gioca con il nuovo oggetto per 2/3 minuti e poi torna a fare l’azione sbagliata… ho come l’impressione che lei abbia capito che se fa una cosa sbagliata io poi gli do una cosa buona…

    • I tempi di intervento sono fondamentali così come lo è la fermezza! Se non deve fare una cosa non la deve fare ne ora ne tra 3 minuti.. come riprova a fare “il puzzone” tu richiami il cane a te e gli dai di nuovo l’alternativa.. certo se dopo 3/4 volte non capisce allora può scattare la punizione negativa (quella in cui togli qualcosa), ovvero la allontani da qualsiasi divertimento e gli fai capire con la voce e con le espressioni facciali che non sei contento del suo operato.. la pressione psicologica a mio avviso è sempre migliore di quella fisica!
      Dipende molto comunque dal rapporto che hai istaurato con il tuo cane e siccome vedo che è da poco che interagisci con lui(se ha due mesi e due settimane deduco che tu ce l’abbia da due settimane), credo sia molto importante in questo periodo conquistare la sua fiducia, diventare un punto di riferimento positivo e stimolante!
      Ripeto però che ogni caso ha la sua specifica soluzione ed è possibile capirlo solo intervenendo dal vivo. Rinnovo quindi il consiglio a rivolgerti ad un educatore vicino a te perché i nostri consigli possono esser validi in alcune situazioni ma in altre magari no!

  14. all’inizio per i primi giorni quando insisteva su un azione sbagliata (che lei sapeva essere sbagliata) dopo alcuni NO! la prendevo per la collottola scuotendola un pò, ripetendo il NO! però niente di eccessivo, solo una leggera scrollata, dopo qualche ringhiata lasciava perdere però questo modo di fare mi è sembrato che aumentava la sua aggressività, quindi da diversi giorni non uso più questo metodo e mi limito solo a distrarla… Ora non vorrei però che abbia associato il NO! a una possibile minaccia…

    • Ecco, come ho detto sopra, questo tipo di NO è inutile perché il cane non solo non impara nulla, ma inizia a pensare che sei un po’, come dire, “antipatico”!

    • Io col mio ho un pò improvvisato, fino a quando ho trovato la soluzione. Prima con il morso simulato con la mano sul collo, poi girandomi e ignorandolo: adesso basta guardarlo fisso negli occhi quando si esalta troppo con il morso (succede quando cominciamo a giocare in modo un pò troppo esaltato). OGNI CANE HA UN SUO PUNTO DEBOLE: STA A TE TROVARLO.
      L’unica cosa che non devi tollerare è che ti ringhi: sarò impopolare, ma quando provi ad impedirgli qualcosa e lei reagisce con ringhio e morso, devi farle vedere chi comanda, senza troppi tecnicismi e accademie.

      • @Dario non è però da un solo episodio che si chiarisce chi comanda.. quindi secondo me quello a cui tu alludi è inutile oltre che potenzialmente dannoso per il rapporto con il tuo cane!
        Avere il rispetto del proprio cane prevede un percorso più o meno lungo (a seconda della razza e del carattere) che comporta fatica!
        Concordo invece con il fatto che ogni cane ha il suo punto debole e sta a noi capirlo per poi “sfruttarlo” durante l’educazione.

        • Spero tu non abbia capito male! Per “fargli vedere chi comanda” non intendo assolutamente coercizione e violenza fisica: quella mai! Intendo dire che se il cane ti ringhia o ti morde NON devi indietreggiare, sederti e dire “mò che m’invento?”. Deve capire che quello strano coso a due zampe che sta in posizione eretta, se fai il prepotente si incazza! Ed esistono tanti di quei modi per farglielo capire che ricorrere alla coercizione fisica, oltre ad essere inutile e rovinare il rapporto cane-padrone, non può essere preso in considerazione nemmeno come ultima spiaggia… figuriamoci con un cucciolo di due mesi!

  15. inoltre noto che questo atteggimento è più frequente quando e sveglia da un oretta a più. Come se dopo un pò diventa stressata o nervosa (ma questa è solo una mia impressione) tra l’altro vivendo in casa ci sono tanti NO! purtroppo… abbiamo per ora spostato vasi e alcuni tappeti per non essere troppo stressanti visto ke la cucciola è piccola, altri li abbiamo lasciati di proposito per iniziare ad educarla. Ripeto spesso ascolta, certe volte vuole fare per forza come dice lei.

    • Hai mai pensato di sostituire il “No” con un rinforzo positivo? Prova a sostiuire le attività dannose per te con altre attività altrettanto interessanti per lui.. in pratica devi anticipare l’atteggiamento distruttivo del tuo cane attirandolo un momento prima che inizi una attività, per così dire proibita, con un altra per lui allettante.. avrai capito cos’è che gli piace no? usalo a tuo vantaggio.. premia l’azione corretta, tentando di anticipare quella scorretta.. tra l’altro il NO da solo non è nemmeno utile, perchè dopo dovrebbe seguire il SI di una alternativa..

      • Però io mi chiedo se anticipo l’atteggiamndo distruttivo e l’attiro con qualcosa di buono, come fa lei a capire che non deve fare l’azione sbagliata??

        • Prevenendo l’azione sbagliata, facendole fare qualcosa di positivo per entrambe, preverrai la sua inclinazione a “delinquere”!
          In pratica se il tuo cane avrà cose più interessanti da fare non cercherà più di mangiarsi il tappeto proprio perché non le verrà in mente di farlo!

        • Infatti, questo è il motivo per cui sono contrarissima al metodo gentile (inteso come “metodo”: non è che sia contraria alla gentilezza!): perché a forza di rinforzi positivi e basta il cane non capisce cosa “non” può fare e non hai mai modo di interrompere un’azione magari nuova e pericolosa per lui o per altri. Ma a parte le disquisizioni filosofiche… a) non si può neanche dire a un cucciolo di due mesi millemila NO al giorno: alla fine si rompe le palle e lo ignora (e dagli torto); b) lo scuotimento per la collottola NOOOOOOOOO!!! Non si faaaaaaa!!! Il cucciolo non lo capisce. Quello che si fa è la presa di collo: mano sul collo (o sul muso) che tiene fermo il cucciolo per qualche secondo. Questo fanno le mamme e questo il cucciolo lo capisce benissimo; c) è assolutamente possibile che la cucciola abbia capito che se fa una cosa sbagliata poi la premi: è un husky, vero? Sono di un’astuzia micidiale :-). A parte il fatto che lo fa anche la mia gatta…nel mio studio c’è un vecchio monitor sul quale non voglio che salga perché prima o poi se lo tira in testa: quindi, quando ci saliva le prime volte, le dicevo NO! e poi le davo un premietto. Adesso sai che fa? Entra nello studio, corre verso il monitor, ci sale sopra, scende (tutto di fila) e si piazza davanti al cassetto in cui tengo i premietti, col fumetto che dice: “Visto come sono stata brava? Premietto, sì?”.
          Comunque: cucciolo di du’ mesi che ringhia e morde (anche se piano), non mi piace. E sì, è possibile che abbia associato il NO a una minaccia, se l’hai scrollata tipo straccetto della polvere :-). Quindi ti suggerisco questa alternativa: visto che il problema a quanto ho capito sta solo nel tappeto, quando comincia a mangiarselo non le dici più niente, ma la prendi in braccio di peso e la chiudi in un kennel per una decina di minuti.
          Senza nè “a” né “ba”. Non deve essere una “punizione”, ma solo una “conseguenza” dell’attaccarsi al tappeto. Vedrai che ci metterà ben poco a fare due più due e ad evitare il comportamento sgradito. Inoltre mettile a disposizione un gioco alternativo ma “simile”: che so, un vecchio pezzo di tessuto annodato che possa rosicchiarsi come fa col tappeto, ma lasciando in pace quello.

          • Grazie per i consigli, per quanto riguarda i NO! ho eliminato molte distrazioni, se vogliamo riassumere attualmente quando la faccio uscire dalla sua zona cuccia e la faccio entrare nelle altre stanze, ha dei NO! chiari che conosce benissimo:
            -DUE PIANE finte
            -DUE TAPPETI
            -UN DIVANO che da qualche giorno gli è presa la fissazione di sedersi.

            Per il resto ha piena libera esplorativa, e se dovesse trovare qualcosa in giro (per errore mio), chiaramente non gli dico NO! ma gli do il comando LASCIA in cambio di un premio.

            E’ una cucciola di Husky: ed è furbissima.

            Apparte i comandi che li ha capiti in una ripetizione di 3 volte, durata tipo 1 minuto, poi mi ascolta sempre, se la richiamo viene di corsa 9 volte su 10.

            Ora tornando ai consigli, il problema e che se fa una cosa sbagliata e gli dico NO! alcune volte lei mi ascolta subito e ci siamo… e ho notato che lo fa quando è in forze, sveglia e tranquilla…

            Altre volte invece appena sente il NO! inizia a ringhiare e se mi avvicino morde immediatamente.
            Quindi il problema è ANCHE nel tappeto, ma NON SOLO…

            Dove tu dici “mano sul collo (o sul muso) che tiene fermo il cucciolo per qualche secondo” non potrei farlo, perchè lei partirebbe subito con i morsi.

            Per quanto riguarda il consiglio del kennel, penso che funzionerà perchè da quello che ho capito osservandola, per lei essere isolata dal branco e la cosa più brutta…

            Ma dovrei farlo per tutto?? A questo punto come faccio allora a fargli capire che il NO! deve interrompere l’azione?? Come faccio a fargli capire che non tollero ringhi e morsi??

            Grazie 🙂

          • Stefano, non devi farlo per tutto, ma per tutto quello che scatena la reazione “ringhio-morso”, che avevi scritto essere solo il tappeto.
            Il kennel, come ho detto sopra, NON deve essere isolato dal branco: deve “isolarla” solo dall’oggetto che non vuoi che si mangi.
            Però, scusa, ma dobbiamo ripartire un attimo dall’inizio: perché a me sta huskyna che ringhia e morde non convince neanche un po’.
            Prima domanda: dove l’hai presa? Dove ha passato le prime settimane di vita? Era con madre, fratelli, padre?
            Seconda domanda: a che età l’hai portata a casa?

          • Aspetta.. il metodo gentile non si basa solo sui rinforzi postivi, così come il metodo naturale non si basa solo sulle punizioni! In primis, al di la del metodo utilizzato, è fondamentale instaurare un rapporto profondo con il proprio cane!
            Io non dico che non si possa dire di No, ma che debba poi seguire un SI che insegni al cane quale sia l’attività corretta da fare in alternativa a quella sbagliata ed i tempi di intervento sono fondamentali in questo senso.. io con la mia borderina non ho avuto il problema che facesse la cosa sbagliata e poi quella corretta per ricevere il premio, essendo lei una furbacchiona risparmia le energie e fa solo quella corretta!!
            Va be dai a parte le battute e le disquisizioni filosofiche, la soluzione del kernel ( o di una stanza vuota), “conseguenza” o “punizione negativa” potrebbe portare a risultati, ma certo dipende sempre dalla situazione.
            Non sono però d’accordo sul sostituire il tappeto con un pezzo di tessuto annodato, perché poi mi chiedo come farà poi a distinguere quale è il tessuto che può mordicchiare da quello che non può.. A sto punto sarebbe meglio un giocattolo per cani di plastica o un osso di pelle!

          • Anuk, non confondiamo le idee e soprattutto non bariamo! 🙂
            Il metodo gentile (sempre inteso come metodo inglese, come gentle training, chiamalo come vuoi, comunque come “metodo” codificato) si basa SOLO sul rinforzo positivo, punto.
            Il NO è assolutamente bandito. Che poi tutti i fanatici del gentle training si siano accorti che non funziona e che stiano pian piano arrivando nel caruggio dei tradizionalisti che tanto sputtanavano (senza ovviamente ammetterlo!)…è un altro discorso!
            Scherzi a parte: non concordo sulla stanza vuota. L’isolamento sociale è sempre e solo una punizione (anzi: una punizione durissima, per il cane), mentre il kennel è una situazione di “blocco fisico” che però non comporta l’isolamento dai suoi umani.
            Quanto al non saper distinguere una treccia di tessuto da un tappeto perchè sono entrambi di tessuto..eddai! Seguendo questo ragionamento, se gli dessi l’osso di pelle, poi potrebbe sentirsi autorizzata a mangiare borse, scarpe, giacche di pelle eccetera!
            Non facciamo i cani più intelligenti di quello che sono…ma non consideriamoli neanche così imbecilli, ti prego! 🙂 Sanno distinguere un oggetto dall’altro, eccome (è stato provato anche scientificamente).

          • forse mi sono espresso male, il tappeto è un esempio… certe volte basta un NO! e smette subito, altre volte per la stessa azione non vuole, sembra che dice “io faccio quello che voglio!”.

            Un pomeriggio mi è capitato che gli ho detto di NO! per la pianta, l’ha mollata ed è andata a mordere l’altra pianta, poi subito dopo e corsa verso il tappeto, gli ha dato un morso e poi è corsa verso il divano saltandoci sopra… a fatto una per una le azioni sbagliate.

            Non so se l’ha preso come un gioco…

            Husky viene da un allevamento serio che tratta solo Siberian Husky, soggetti bellissimi e tutti equilibrati, tutti socievoli, mai nessun morso, mai nessun ringhio.
            La mia Husky è rimasta con madre,padre e fratelli per i 2 mesi, io l’ho presa che aveva 2 mesi e alcuni giorni..

            Inizialmente non faceva cosi, anzi lo fa solo da alcuni giorni, non vorrei che fossi stato io a scatenare questo modo di fare, perchè per la prima settmana quando faceva qualcosa di sbagliato e continuava a farlo io la spostavo prendendola per la collottola…

          • @Valeria sinceramente a me il fanatismo non piace in nessun ambito.. io credo, come dicevano i latini, che “in medium stat virtus” e sono convinto che per instaurare un rapporto solido e bello con il proprio cane ci sia bisogno essenzialmente di tre cose fermezza, dolcezza ed umiltà al di la del metodo che si utilizza.
            E’ infatti fuor dubbbio che se il cane riponga piena fiducia in noi non si avrebbe bisogno ne del NO ne tantomeno del PREMIO!
            Per il resto hai ragione sul fatto che forse ho sottovalutato troppo i nostri amici a 4 zampe sul fatto per quanto riguarda la distinzione tra treccia e tappeto e sono anche daccordo sulla differenza tra una stanza vuota ed il kernel..
            @Stefano hai provato a creare un diversivo quando si “chiude” nel suo atteggiamento sbagliato, qualcosa che la riporti alla realtà tipo un forte rumore? In questi casi una cosa del genere potrebbe funzionare, tu che dici Valeria? E’ il fatto del ringhio seguito dai morsi che potrebbe preoccupare..

          • Amuk, scusa, ma che c’entra il fanatismo? Si tratta solo di essere corretti nei termini: il metodo gentile è uno solo, è fatto così, non puoi “plasmarlo” a tuo piacimento :). Il metodo gentile NON prevede l’uso del NO e fa esclusivamente uso del rinforzo positivo.

  16. Ciao Valeria grazie per la risposta, la cucciola ha 2 mesi e 2 settimane, premetto che ha sempre il suo “rispetto” nei miei confronti, per il cibo sa aspettare si mette buona, gli posso cacciare la ciotola senza problemi, in tantissimi contesti e sempre ubidiente e se giochiamo quando io interrompo il gioco e gli prendo la “preda” lei non ringhia mai. Quello che ti ho descritto e una situazione non abituale. Lei ringhia ma non mi sembra che mostri i denti, se la tocco mentre e in questo stato mi morde, ma è un morso leggero, non mi ha mai graffiato ne perforato una mano… e tipo “voglio fare come dico io”

  17. Articolo interessante, da circa un anno ho iniziato a documentarmi sul Siberian Husky, ho letto e riletto tanti libri, compreso quello di Valeria Rossi e finalmente da 2 settimane sono in compagnia della mia Kira 🙂 cucciola abbastanza obbediente, ha imparato immediatamente i comandi (NO!, stai buona, lascia, vieni qui) però certe volte dopo un oretta che giochiamo: io mi riposo e faccio altro, lei anche, va in esplorazione, gioca con gli altri membri della mia famiglia ecc… a un certo punto gli si incricca che deve mangiarsi i tappeti, lei sa benissimo che non deve, però nonostante i miei NO! (che in altri contesti recepisce immediatamente) continua nella sua azione, se io mi avvicino per spostarla o per richiamarla mi morde immediatamente, più giorni passano e più il morso diventa forte (ma niente di serio comunque)… se l’attiro con qualcosa, lei viene ma dopo 2 minuti torna a fare l’azione sbagliata, in questo caso cosa dovrei fare?? E’ cucciola devo essere comprensivo?? Se la ignoro e me ne vado lei continua imperterrita nella sua azione…

    • Stefano, non ESISTE proprio che la tua cucciola “ti morda”. Prima di continuare, però, vorrei capi’ un paio di cose: di quanti mesi stiamo parlando? E cosa intendi per “mordere”? Perché c’è il morso possessivo con la faccia cattiva, c’è il morso da “dai, questo è mio, giochiamo a vedere se me lo puoi rubare”… insomma, c’è modo e modo e ad ogni modo corrisponde una possibile reazione diversa.
      Ma vorrei capire esattamente di cosa stiamo parlando!

    • Valeria ha ragione e credo pure che sia difficile per te trovare la soluzione al tuo problema su di un form, perché ogni caso deve esser studiato dal vivo.
      Io ti consiglio di rivolgerti ad un esperto che ti possa seguire da vicino, anche perché solo uno con una certa esperienza sa capire senza dubbio se effettivamente il morso è di gioco, di possesso o altro..

  18. bell’articolo, come per tutte le cose si rischia sempre di andare da un’eccesso all’altro. Io ho un weimaraner e a volte un bello schiaffo non glielo toglie nessuno. Sia chiaro, non dispenso schiaffi ogni qualvolta mi sento frustrata, ma se gli chiedo una cosa, vedo che ha capito, ma fa il contrario rischiando di farsi anche del male, non è che ci siano tante alternative.

  19. concordo con jolly e mi riaggancio ad un intervento di dario: in alcuni casi come ha scritto lui, il pattone viene visto dal cane come un invito al gioco. perchè i cani usano gli arti in modo simile, quando giocano alla lotta o quando lottano per davvero. io voglio ribadire che anche a me nella vita qualche sculacciata è scappata… ma un conto è dire (per esempio come scrive sciuramaria) che “se ci vuole”… in fondo qualche sculaccio lo si da anche ai bambini (animali di specie diversa), diverso è invece riconoscere che è una nostra reazione istintiva, che non ci si flagella per questo, ma che NON SERVE A NULLA, perchè a volte nemmeno interrompe il comportamento sgradito. per rispondere a sciuramaria (cosa fa un cane per interrompere un’altro cane che lo pinza): RINGHIA. e se l’altro insiste incomincia a fargli vedere tutta la dentiera, e se insiste ancora, parte il morso. il morso, non la sculacciata. poi è vero che i cani imparano a leggerci, ma non sempre come vorremmo: a proposito di impregnazione, qualche tempo fa mi è capitato di sorridere ad un rottweiler e in cambio ho ricevuto il suo di sorriso accompagnato da una ringhiata… giornalmente spesso mi capitano cani che mi vogliono mordere, e se l’unico modo fosse lo scapaccione, ad oggi avrei due mani come due racchette da tennis. fortunatamente il modo non è quello e la cosa che trovo più bella è lo stimolo ad essere creativi e a giocare al “eh mò ti lascio di stucco” 🙂 in questo i primi a “guadagnarci” siamo noi. in struttura da me c’è una chihuahua che, secondo me, è maestra di comportamento: un’altra chihuahua è una zitella bisbetica e pure prepotente 🙂 non perde occasione per bloccarla e iniziare a montarla. e cosa fa lei? invece di girarsi o ringhiarle, si divincola e la invita al gioco. evita qualsiasi tipo di contrasto e risolve la situazione con astuzia. e questo è quello che dovremmo fare anche noi…

  20. Leggendo tutti gli interventi credo la discussione vada semplificata: il pattone non può avere scopo educativo.
    Se l’aurosal del cane è alle stelle può servire per mettere fine al problema del momento, ma dato lo stato emotivo del momento non si può pensare che il cane abbia capito come deve comportarsi. Probabilmente ricardà nello stesso comportamento alla prossima occasione.
    Alla fine pensare che il problema di “non volere” che il proprio cane ti pinzi ed intervenire in questa maniera rasenta quasi un’illusione molto umana.
    Io la penso così, senza dare giudizi nel merito della relazione che gli altri hanno col proprio cane.
    Tra l’altro esiste la concreta possibilità che tale problema in alcuni casi sia irrisolvibile e lascio a chi ne è coinvolto la fantasia e la competenza di imparare a gestirlo.
    Mi piacerebbe però che ci sia la capacità di ognuno che interviene in queste discussioni di non farne questioni personali ma di declinare ogni considerazione su un piano generale utile a coloro che qui attingono informazioni preziose.

    • ma che diavolo c’entra?
      Sarebbe come se si stesse discutendo dei ladri e qualcuno posta un articolo che parla degli assassini chiedendosi se il vero problema siano i ladri… mha!

      • No, caro Anuk, è come se qualcuno discute se sia giusto o sbagliato dare una sberla ogni tanto a un bambino particolarmente discolo (le abbiamo prese tutti, senza finire dallo psicologo) e fargli notare che ci sono bambini presi a bastonate, strappati dalla scuola a 8 anni e messi ai lavori forzati… magari saranno questi i veri problemi dei bambini, no? o è un problema la sberla che non fa nemmeno male, ma che ti fa capire “adesso stai esagerando”?
        E’ questo il senso del post.

        • I problemi dei bambini, o per tornare all’argomento dei cani, sono entrambe! Uno sicuramente è più grave dell’altro, ma questo non è un buon motivo per non parlare di entrambe ed era per questo motivo che mi chiedevo che cosa c’entrasse il tuo intervento in questa discussione!

          • Forse non riusciamo a capirci: io non voglio che non si parli di quest’argomento, ci mancherebbe! Chi diavolo sono io per stabilire di cosa si deve o non si deve parlare? E soprattutto, se sono qui vuol dire che l’argomento mi interessa! La mia era solo una risposta al titolo e al senso dell’articolo (non c’è motivo di sentirsi in colpa per una sculacciata e soprattutto non si rovina alcun rapporto cane-padrone), e un invito a riflettere su quelle che io reputo le vere ingiustizie e atrocità a cui sono sottoposti i nostri migliori amici. Tutto qua.

          • Si ma avevo capito, però qui non si sta parlando tanto di un problema dei nostri amici a 4 zampe ma piuttosto di un problema dei loro umani!

  21. Il mio quando sgrida gli altri cani fa la classica cagnara, a volte gli rimane in bocca del pelo dell’altro, altre volte forse per sbaglio fa un piccolissimo buco dove esce qualche goccia di sangue.
    Siamo umani, non abbiamo ne la prontezza ne la fattezza dei cani, quindi ci sta che usiamo le mani per fermare un comportamento che potrebbe essere pericoloso se non fermato, o anche se è un comportamento maleducato (cane che sa che non deve fare una cosa fastidiosa ma la fa). L’importante è farglielo capire con un intervento brusco che sia tempestivo ma che se non gli fa male è meglio. E meno è plateale meglio è, se basta un arcata sopraccigliare è molto meglio.
    Ma non credo che i peli che rimangono nella bocca del mio che li strappa non facciano male, tuttavia approvo il suo modo di fare perché sgrida degli spaccamaroni di cani, o ferma dei comportamenti pericolosi, e il più delle volte basta che si metta in mezzo, a volte con fare minaccioso.

    Poi ripeto, il mio non lo meno più dopo un unica volta che l’ho fatto, e non meno gli altri cani neppure se mi rompono le balle, non approvo chi li mena sempre o spesso perché a menarli non si arriva da nessuna parte si fanno solo dei danni, è un fallimento, tutto quello che volete, ma sono convinto che se avessi un altro cane più indisciplinato certe (rare) volte gli toccherebbe. O forse no perché con me cambierebbe subito senza arrivare a quello, boh

  22. Da attenta allevatrice quale mi ritengo d’essere penso che per cani nevrili sia essenziale l’autocontrollo e la resistenza allo stress. Queste due cose si insegnano da piccolissimi, resistensa allo stress si inizia da prima della nascita con un sistema ormai testato da anni che si chiama biosensor canino, mentre l’autocontrollo si inizia a farlo apprendere al cucciole dai 25-30 giorni in poi. Tutti i vostri cani così incontenibili dovrebbero essere portati da un bravo conportamentalista che vi insegni ad insegnare loro la’utocontrollo, per quanto riguarda la resistenza allo stress è più difficile ma si possono avere buoni risultati. A chi usa le botte per calmare e dimostrare chi comanda devo dire che sarebbe meglio non avesse cani perchè non ha capito nulla di come ragiona un cane, non è aggredendolo che si risolve il problema e nemmeno con la dominanza che qui è chiamata più gentilmente leadership. Invito tutti a studiare quello che è un cane evitando i cinofilosofi che come dice la parola stessa vivono in un mondo cinofilo non reale.Cio nonostante ritengo che se una volta nella vita ci scappa una pacca sul sedere del cane non possiamo certo sentirci del maltrattatori, ma una volta nella vita non calci e pugni ogni giorno!!!

    • Luna Blu… ste cose le faccio anche io con i cuccioli che allevo.ma la cagna di cui parlo io l’ho avuta 6 anni fa ormai, e non l’ho alelvata/crescitua io ma l’ho avuta a 8 mesi… con sua figlia come ho già scritto e come faccio con tutti i cuccioili lavoro già dal secondo mese quando cominciano a rendersi conto di essere la mondo.. su autocontrolli e calma…detto questo appunto se le è arrivata una pedata una volta dopo che mi aveva morso in faccia per la seconda volta ripeto non credo di essere un mostro

      • Lupi, è ancora più importante lavorarci sopra con un comportamentalista, anche se la tua border arrivasse ad avere la solo la metà dello stress che ha ora sarebbe una vittoria. Non dico di non reagire mai agli attacchi….nemmeno i cani tra loro lo fanno, ma cercare di mitigare il problema per il bene stesso del cane al di la del nostro disagio.

  23. Mi sembra che tutta la discussione sia improntata su considerazioni etiche, politiche, caratteriali dei conduttori, ecc. Tutto fuorchè cinofile.
    Apparte l’unica proposta sulla questione degli autocontrolli che, secondo me, è il fulcro del discorso.
    Comprendo che possano esistere cani particolarmente iperreattvi fisicamente e psicologicamente e l’unica cosa che misento di consigliare è lavorare su questo punto, fino alla nausea, prendendosi tutto il tempo che occorre fossero anche mesi e anni.
    Altrimenti – e non prendete l’affermazione seguente come una provocazione ma come una considerazione meritevole di riflessione – si rischia di cadere sul concetto che un intervento fisico sul cane risponda alla logica dell’educazione più veloce possibile già tante volte criticata, a ragione peraltro, su questo sito.

  24. In genere col mio pastore tedesco di 5 mesi, quando si fissa a morderti le mani a tutti i costo, uso il semplice metodo dello spintone per poi voltarmi dall’altra parte e di solito funziona. Dico “di solito” perchè a volte è talmente eccitato che appena mi volto dall’altra parte mi arriva puntualmente un morso al culo… beh, ieri sera è successo alla mia ragazza e lei non ha resistito: immediato schiaffo al sedere… Purtroppo la mia ragazza ha mani così esili e piccole che il cane, non avvertendo la violenza della botte (che ovviamente non deve far male, ma quantomeno essere minacciosa) ha interpretato il gesto come un invito a giocare ancora più duro… Mi sa che con lui dobbiamo tornare al “gentilismo” 🙁

  25. ma che palle ‘sta leadership, ripetuta a guisa di mantra! e sempre pronunciata lidershiiip (cioè leadersheep, la pecora leader) dai cultori della materia. Gli stessi che invece di ambientazione dicono location. Individui affezionati disperatamente ad un feticcio verbale, espresso malamente in una lingua straniera ed estranea, da cui giustamente vengono rifiutati. Il trionfo del pressapochismo. Capirai! son dei trombati, ma hanno imparato a dire lidershiiiiiiip in tutte le salse. La cornice che soffoca il quadro, la cravatta al maiale. Lidershiiip-lidershiiiiiiiiip-lidershiiiiiiiiiiiiiip !!!!!!!
    e poi: prossemica, centripetazione, eto-psicocomesefosseantani
    …aspiranti azzeccagarbugli di manzoniana memoria.
    Questi sono quello che pronunciano: pecore-leader di altre pecore, con tutto il rispetto per le vere pecore a quattro zampe, ma non per i pecoroni a due gambe.
    Siamo proprio alla convention (altro termine a loro caro) dei piazzisti di onanismi mentali: “Ohhh Signùuur! è partita una pacca al cane…e adesso come facciamo…è compromesso tutto il rapporto eto-psico-cino-meta-fisiologico!!! qui mi si stravolge tutta la paraprossemica e tutto l’ambaradan della pecora leader!!! ma stiamo scherzando??!! No, dico, la pecora leadeeeeeeeer!!!!!!” Piuttosto riflettiamo sul fatto che i cani, nella loro infinita bontà, sono accanto, fedeli e saggi, anche a coloro che rappresentano un leader come Alvaro Vitali rappresenta un sex-symbol. Riflettiamo su questi novelli profeti della leadership, che spesso hanno i riflessi di un bradipo sotto Xanax; ci credo che il cane fa quello che gli pare, visto che il Grande Leader non ha avuto neanche il tempismo minimo necessario per intercettare comportamenti sgraditi e/o pericolosi per il cane, inserito nella NOSTRA società e quindi da guidare, soprattutto per la sua incolumità e tranquillità. Appena questi figuri si svegliano un pochino (ma appena appena, eh!) il cane ha dei punti di riferimento…e questi attribuiscono il miglioramento del cane alla loro LEADERSHIP! ahahahahahahahahahahahaahahhaahahaha!!!!!!!!!!!!! buona questa! Mi ricordano quelli a cui è capitato, del tutto casualmente, un cane con ottime attitudini di razza. Conosco pirsonalmente-di-pirsona, come dice Catarella, una tipa con un retriever che fin dalle prime prove di lavoro ha fatto tutto per conto suo, a dispetto della proprietaria incapace. Ora questa sta ammorbando l’Universo con le sue perle di saggezza, atteggiandosi ad esperta di prove per retriever.
    Quando si dice: non rendersi conto di quello che succede ad un palmo dal naso!
    Ma che cianciate di leadership! basta avere un 5% di RAM libera nel cervello per osservare il cane. E se questo stesso cane dovesse avere degli atteggiamenti da “furbino” (ma non perché metta in discussione una leadership quasi sempre assente) e ci scappa una pacca, non è proprio il caso di pensare che il cane non sappia distinguere tra una sberla gratuita e una pacca per fargli capire: ora basta!

    • Mi dispiace dirlo ma la tua boria ti precede e quindi fa si che il tuo commento sia privo di qualsivoglia validità oggettiva.
      Direi che il tuo modo di porti non solo non è spiritoso, come tu vorresti apparire, ma è oltremodo sgradevole.

      Comunque non è importante il termine utilizzato ma il significato che gli si da, ma che te lo dico a fare, tu sai già tutto… ma allora che cazzo ci fai qui?

      • Anuk, io invece l’ho trovato divertente (sarà perché adoro sia Amici Miei che Montalbano…): ma soprattutto trovo che sdrammatizzare un po’ sia sempre molto salutare.
        Sinceramente, io non credo che tra i lettori-partecipanti di “Ti presento il cane” ci sia alcun maltrattatore coatto: se tocco certi argomenti, a volte, è anche perché ho abbastanza presente il target a cui mi rivolgo.
        E’ sicuramente vero, e non è il caso di offendersi, che certe persone fanno la supercazzola quando parlano di cani.Non che sia sbagliato parlare di prossemica o di centripetazione, per carità…però, alla Sciuramaria media, si dà la sensazione di appartenere a una specie di massoneria cinofila, a qualche setta segretissima in cui solo gli Illuminati possono arrivare a CAPIRE. Poi scopri per per diventare Illuminato non è che devi salire sulla montagna con quaranta cani e passarci una decina d’anni: basta che paghi i 3 o i 5000 euro del corso. Se alla fine non hai capito una mazza di cani, fa niente: l’importante è che paghi, dopodiché puoi sentirti parte della setta segreta e guardare tutti dall’alto in basso.
        Capirai che per chi conosce un po’ questo mondo, comprese le sue piccinerie e bassezze, queste mitiche figure si smontano un po’: e magari capita che venga voglia di prenderle un po’ in giro.
        Personalmente, visto che non mi rivolgo ai membri della cinomassoneria ma alle persone normali, preferisco esprimere concetti “normali” in termini comprensibili.
        Sapevo benissimo che l’argomento “pacca sul sedere” (che NON è certo sinonimo di “violenza”!) avrebbe fatto nascere un flame…però mi accorgo che più di una discussione sul concetto si sta facendo una discussione generale sull’etica, che in questo caso a mio avviso è abbastanza fuori luogo. Infatti non stiamo parlando di “metodologie basate sui calci in culo”, ma – nel caso di Lupi – di una reazione autodifensiva quando è “lei” a venire attaccata dalla sua cagna che fa fuori di testa per l’eccitazione.
        Io sono d’accordo con il commento di Mczook: perché fare agility a tutti i costi con una cagna che va fuori giri?
        Fosse la mia, l’avrei già portata a fare sheepdog (quello sulle pecore VERE, non sulla shiiiiippp di Gianni :-)).
        Se tu hai consigli diversi da dare a Lupi, perché non glieli dai anziché (scusami) pontificare sull’etica? Non puoi dirle che è normale prendere dei morsi in faccia, dai! Poi le prese per il culo scattano per forza!

        • Prossemica se lo uso lo uso tra addetti, gestire le distanze va benone.
          Centripetazione invece proprio non lo reggo. Prestare attenzione, guardarti vanno benone.
          Il flame era scontato. La tua pacca può equivalere ad un’alzata di voce o ad un aggrottamento delle sopraciglia (con la mia è sufficiente), sono un segnale di “HAIROTTOFINISCILA”. Non le intendi in senso educativo ma come interruzione del comportamento indesiderato. Io ho una bella parolina ed un bel gesto che indicano (BASTA, finiscila di fare quello che stavi facendo) magari seguiti da un vieni qui e un seduto. La pacca interrompente a me risulta pleonastica.

        • Io non ho pagato nessun corso da millemilaeuro, non ho parlato con termini astrusi, ne tantomeno mi sento un illuminato. Ho solo utilizzato una parola (leadership) cara all’educazione di stampo “gentile”, o inglese se vuoi per esprimere un concetto proprio di questa tipo di educazione e non mi sembra il caso di darmi del pecorone imbecille per questo!
          Altrimenti gente come Angelo Vaira, Simone della Valle, Victoria Stilwell, ecc.. sono dei cialtroni che sputano fumo addosso alla gente!
          A mio avviso fare l’educatore non è prerogativa di tutti, nemmeno la mia visto che non faccio questo mestiere, ma solo di chi ne ha le qualità per farlo ( e non per questo si deve sentire un illuminato) così come vale lo stesso discorso per la mia professione.
          Il modo di Gianni di esprimersi è evidentemente borioso, a me l’arroganza non piace ed è per questo che ho trovato il suo intervento di cattivo gusto.
          Ovvio che sono con te che se il cane vada fuori di testa sarebbe da sospendere l’agility e concentrarsi su qualcosa che stimoli di più l’autocontrollo.
          Io non ho mai detto a lupi che farsi mordere sul viso sia normale e di consigli glie ne ho dati più di uno.
          Ho infatti affermato che secondo me sia più efficace, quando ovviamente ci sfugge la situazione di mano, fare una carica verso il cane piuttosto che percuoterlo e che dovrebbe concentrarsi di più su esercizi di autocontrollo.
          Altri consigli non sarei in grado di darle poiché andrebbero al di la delle mie competenze, ricordo che non sono un educatore cinfolo (e non voglio diventarlo) ma sono solo un amatore che sta cercando di ampliare il più possibile la sua cultura cinofila. E’ per questo che infine le ho detto di rivolgersi ad un esperto comportamentalista, anche in relazione al fatto che lei ha ammesso che forse ci fosse anche un problema dovuto allo svezzamento ed all’impregnazione della sua borderina.
          Concludo dicendo che trovo ingiustificabile prendere a pedate il proprio cane perché ci è sfuggita di mano la situazione e che comunque in ogni caso, quando si ricorre alla violenza significa che si è falliti nel proprio obiettivo.
          Per affermare questo tra l’altro ho di fronte a me un esempio di come si possano risolvere i più svariati problemi dei cani, anche casi di forte aggressività, senza l’uso della violenza e se non volete creder a me che ovviamente non sono nessuno chiedetelo per esempio a Simone Della Valle…

          • anouk attenzione. le persone di cui parli tu riuscirebebro a risolvere qualsiasi cosa o sono dei cinofilosifi che insengano agli altri, alcuni dei quali non li ha mai visti nessuno con guinzaglio in mano? o comunque non ce li vedi più perchè ora loro insegnano teoria e il alvoro “sporco” lo fanno altri?ti posso raccontare un caso di un cucciolo portato subito (qundi caso migliore che si possa incontrare) in una puppy class da una scuola che fa educazione gentile metodo cognitivo clicker training ttouch e tutte ste cose new age…ovviamente pettorina ecc ecc. il cane ha poi fatto anche corso di educazione base…sempre li.
            beh, quando veniva al parco… già a 8-9 mesi se anche con i maschi ancora faceva riverenze e leccava la bocca, già con le femmine ADULTE provocava e se reagivano le attaccava, e i padroni guai ad alzare la voce o un dito per paura di “offenderlo”. risultato… non possono più veniure al parco e non sono più in grado di gestirlo ed è pure bello grosso sarà 45_50 kg… questo per dirti cher A VOLTE con certi soggetti bisogna essere un po’ più decisi e inibire certi atteggiamenti subito appena si presentano e quando è ancora fattibile, che è quello che farebbe un altro cane con lui, non dico con una pedata ma comunque neanche solo carezze e bocconcini… insomma.ripeto anouk le vie di mezzo, il valutare caso per caso e non appilcare copioni standard venduti dai guru che tu citi, a qualsisasi cane a prescindere. capire perchè nasce un problema e poi come risolverlo. se c’è aggressività che tipo di aggressività e e come intervenire…si fa presto a criticare ma se come dici tu sai così poco invece di riempirti la bocca di paroloni come impregnazione… lascia perdere dammi retta. e comunque sappi che sulla carta tutti sono gentili (per forza di cose e per marketing), ma nella realtà prima o poi la pedata capita a tutti… in certi frangenti. e vedi anche quanto detto più volte in questa discussione che si ha paura a dirlo perchè i pirla lo prendono come metodo standard o perchè si va a finire come in questo caso a passare per maltratatori…questa è la realtà anouk…la realtà non è ne nera ne bianca… ma del colore gisuto al momento gisuto

          • L’esempio che ho di fronte è il mio educatore cinofilo.. sono rimasto molte volte ore ad osservarlo mentre faceva il suo mestiere e non gli ho mai visto usare la violenza su nessun cane da lui trattato.
            I personaggi che ti ho invece elencato sono dei punti di riferimento per chi ovviamente non conosce il mio educatore, che non ho mai incontrato di persona ma che dimostrano nei loro programmi televisivi o nei loro libri che la violenza non può esser una soluzione accettabile, poi se a casa vivisezionano i gatti è una cosa che non posso sapere…
            Per quanto riguarda il fatto di esser decisi, autorevoli con i propri cani ti do ragione, infatti non ho mai detto che bisogna sempre dargli coccole e bocconcini, ma si può e si deve esser autorevoli senza esser violenti (ciò significa che per me non sono accettate le pedate!) e certamente è la cosa più difficile da fare.
            Ripeto se ti scappa lo sberlone amen, non ne facciamo una tragedia, ma tale cosa deve esser considerata lo sfogo della nostra frustrazione piuttosto che un gesto educatore!
            PS
            La smetti di storpiare il mio nick.. si scrive Anuk non Anouk!! hihihi 😉 😉

  26. Io col mio non ne ho bisogno (sbagliando ho pure esagerato una volta, e ne pago ancora un po le conseguenze), ma credo anche io che quando ce voglia ce voglia.
    l’importante è:
    -provare prima altri metodi
    -non continuare, una volta o due massimo, poi basta, perché vorrebbe dire che non serve
    -non farlo per sfogo proprio!!
    -farlo al momento giusto o niente
    -una cosa veloce e via, al minimo cenno di sottomissione basta

    Ricordiamoci che lo fanno anche tra loro

  27. ciao a tutti, ah valè 🙂 tanto che non ci sentiamo hihihihi
    dunque… bell’articolo, apre molti spunti di riflessione e discussione. a me qualche sculacciata è scappata, e lo dico senza vergogna e senza premeditare il suicidio. però non sono d’accordo che sia lecito, mai. c’è una cosa da sottolineare: io come tutti gli esseri umani del pianeta, sono un primate e come tutti i primate ho l’abitudine di gesticolare e di usare gli arti per fare qualsiasi cosa. i cani no. il buonismo non centra nulla, e sono fermamente convinta che è meglio educare il cane attraverso le ricompense (e non per forza i bocconcini, anzi, meglio essere un po più creativi) piuttosto che attraverso le punizioni perchè credo che ci possiamo permettere di sbagliare momento o modo di ricompensare il cane, ma non ci possiamo permettere di sbagliare momento e soprattutto modo per punire il cane, perchè la ricompensa è sempre e comunque COMPRENSIBILE, la punizione invece no. i cani non sono bambini, i bambini sono cuccioli di primate e i cani restano canidi: in alcuni casi il paragone regge perchè in quanto entrambi mammiferi e animali sociali abbiamo molte cose in comune, ma sull’uso degli arti e sulle punizioni, tra noi e loro c’è un abisso…

    • Elisa, è decisamente TROPPO che non ci sentiamo! Che fine mi avete fatto, voi fanciulle? La rubrica langue!
      Venendo al punto: è vero che noi siamo primati e usiamo le mani, e i cani no. Ma è anche vero che un cane correttamente impregnato e socializzato ci considera parte del suo gruppo sociale e impara rapidamente a capire come ci esprimiamo. Quindi capisce benissimo anche i nostri gesti.
      Se capisce una mano tesa nel “resta” (su cui nessuno ha nulla da ridire, anzi viene insegnato a TUTTI a fare così), non vedo perché non dovrebbe capire un pattone.I cani non possono essere considerati dei geni solo quando ci fa comodo, e degli “incapaci di capire” in caso contrario.
      Io ho sempre usato prese di muso e di collo sui cuccioli (perché quelli davvero non li scopacciono MAI, per nessun motivo al mondo: i cuccioli ancora non sanno cos’è gradito e cosa no, quindi sarebbe un uso “educativo” della punizione, che rifiuto proprio come concetto)… e checché ne dicano i cinofilosofi, secondo i quali la nostra mano non può assomigliare assolutamente alle fauci della mamma, i miei cuccioli hanno sempre fatto immediatamente l’associazione giusta.
      La punizione a gesti è comprensibilissima, come ben sa chiunque abbia un cane (i cinofilosofi spesso NON ce l’hanno): questo non la rende lecita, per carità. Ma l’unica motivazione per cui non è lecita è quella etica/morale: non è corretto e non è giusto imporsi con la forza fisica su qualcun altro.
      Che non sia “etologico”, è tutto da stabilire: perché i cani, tra loro, si menano. E anche di brutto.
      E i nostri gesti li capiscono, eccome se li capiscono: basti vedere i cani “realmente” maltrattati, ai quali basta vedere una mano alzata (anche quella che intendeva solo fargli una carezza) per spiattellarsi al suolo.
      Come fai a dire che non comprendono il gesto?

  28. La teoria del quando ce vo’ ce vo’ purtroppo proferita dall’educatore porta con sè che ce vo’ sempre più spesso. Lasciarsi andare alle punizioni positive è una tentazione fortissima perchè insita nella nostra struttura sociale, se poi sono legittimato anche dall’educatore, buon senso e considerazione vanno a farsi benedire. (ma lo sai chetelodicoaffà)
    Inoltre il paragone coi bambini IMVHO non regge,al bambino puoi spiegare lo scapaccione ricevuto anche settimane dopo e sperare capisca la lezione. Col cane sai bene non si può.
    Preferisco rimanere nell’ambito dell’assolutamente vietato procurar danni, cercando di mediare con la sensibilità di chi ho di fronte, educare una Madre Teresa è cosa diversa da educare un Mike Tison, così come son diversi chihuahua e bull dog americani.
    come sempre “In My Very Humble Opinion”

    • La punizione positiva è insita anche nella struttura sociale dei cani: però questo non lo dice mai nessuno…
      No, non sono d’accordo sul fatto che legittimare una volta significhi legittimare sempre: o almeno… i casi sono due: o io ho avuto una clientela di geni (ma non mi pareva, eh…), oppure qualcuno ha un’opinione troppo bassa del resto del mondo!

      • sono daccordo con te sull’opinione sulla gente scema. ci sarà lo scemo ma anche quello che non lo è e gli puoi parlare chiaro.almeno a me piace pensare di non essere l’unica furba in mezzo a tanti cogl… con cui devi dire mezzew verità per tutelare loro e chi gli sta vicino.
        comunque sia appunto la punizione positiva è instia nei cani e se la mia border invece di mordere me morde gli altri pensi che stiano tuti li a prenderle o alla fine se esagera a mordere a destra e a manca…le prende pure lei?(e credimi le ha prese… anche da lula che ha chiarito una volta per tutte NUNMEROMPEREICOGLIONI in casi analoghi e con buchi qua e la e non certo con una pedatina simbolica come faccio io…nonostante mezzora dopo la stessa lula considera tutto passato e le da i leccotti se si incotrano, ma le ha detto mo basta hai rotto!
        questo per tornare al discorso di prima…

      • Che la punizione positiva sia insita nelle strutture sociali in genere, non garantisce che funzioni meglio di altre soluzioni e il fatto che sia “naturale” non implica che debba essere utilizzata. Inoltre lo scopo primario di un cane è evitare i conflitti a meno di non esservi costretto. Una punizione positiva è un conflitto generato da una situazione priva di soluzioni (fuga ad esempio). Non è paragonabile con la punizione inferta da un uomo che 9/10 viene inferta per frustrazione.Io ho senz’altro un’opinione bassa degli esseri umani(genere del quale faccio parte a pieno titolo), nonostante ciò la vedo così. Se davvero il buonsenso fosse parte integrante del genere umano … (quante migliaia di esempi di buon senso fallito vuoi che ti porti?)

        • alifa ma che frustrazione. NUNMEVADDEFARMEMORDERE OHHH non ho detto che uso punizioni positive o rinforzi negativi per “addestrare” i cani ma che se mi morde gli arriva uno sberlone o una pedata… che è ben diverso da sfogarsi per frustrazione e fine quando non si riesce a insegnare una certa cosa al cane. ma quante volte deve farsi mordere uno priam di risucire, con metodi “gentili” e new age,a far caprie al cane che ciccio bello di mamma non mi mordere su, dai ti do il biscottino, ti do il salamotto la pallina stai seduto che ti premio. eccheccaspita oh ma na via di mezzo voi no? semrpe tutto bianco tutto nero?

          • Lupi, i miei commenti sono di carattere generale e rivolti principalmente alla discussione iniziata da Valeria. Non ho mai pensato di rivolgermi a te personalmente nè di darti alcun consiglio non conoscendo la tua situazione. Se ritieni indispensabile una pedata correttiva libero di farlo. Come ho scritto nel primo commento ogni cane è storia a sè, non posso pensare di generalizzare se non in situazioni come questa dove con un commento devo esprimere un’idea di massima. Non mi ritengo un nazi-gentilista affermo solo che se proprio devo insegnare qualcosa a qualcuno all’oscuro di ogni “cinosofia” cerco di predicare bene e razzolare altrettanto e caso per caso valuto quanto buonsenso posso mettere e quanto no.

  29. Ho una cucciolona di 9 mesi e, da prima che arrivasse a casa, ho iniziato a studiare tutto ciò che riguarda i cani, dalla conformazione all’educazione, in modo tale da farla crescere nel miglior modo e diventare con lei il famoso “duo felice”!
    Aveva preso il guinzaglio come un gioco, lo afferrava con i denti, mi trainava dove voleva o giocava come fosse un tira e molla! Ho usato SEMPRE metodi gentili e tanta ma tanta pazienza, ma un giorno non mi lasciava fare un passo al guinzaglio senza “prendermi per i fondelli” (sì, lo sà bene lei quando mi sta prendendo per i fondelli, le ho insegnato a scindere i momenti di gioco e pazzia da quelli in cui bisogna essere composti)…lì è partito lo sberlone!
    Mi sono sentita in colpa, ma in realtà nulla nel nostro rapporto è cambiato, anzi, secondo me ha capito e infatti non lo fa più!
    Dopo quell’episodio non è mai più successo che alzassi le mani, anche perchè se si vuole creare un rapporto di feeling e fiducia con il proprio cane ci vuole tempo, dedizione e TANTA pazienza! Proprio come dice Valeria, prendendo ad esempio i bambini: si possono educare a son di sberle, probabilmente saranno ubbidienti, ma per paura, non per amore e rispetto!

  30. Ho sia figli che cani e talvolta scappa…. onestamente più per incapacità tua o per frustrazione che per scelta ponderata e certo è poco utile e spesso dannosa ( sia per i bambini che per i cani )…

  31. E’ vero.. una pacca al tuo cane, per quanto tu possa amarlo, prima o poi ti scappa!
    Quando accade però non può esser visto come un gesto correttivo, ma piuttosto come lo sfogo della nostra frustrazione di non esser riusciti a gestire la situazione, anche se poi dimostra aver avuto effetto!
    Il successo di tale azione infatti, secondo me, non è imputabile al dolore (nella maggior parte dei casi minimo perché, a meno che non sia un minicane è difficile far davvero male ad un cane con una sberla) che causa ma piuttosto al suo significato.
    Ho imparato infatti, i cani sono degli insegnanti incredibili, che è altrettanto efficace, forse anche di più, la “carica”. Quindi, nelle rare occasioni in cui sento mi stia sfuggendo di mano la situazione, ho trovato questo modo per sfogare la frustrazione del momento e per far capire alla mia “furfantella” che ha passato il limite.. Ovvio che non è una carica da Bulldozer (per gli amanti del genere vecchio film con Bud Spencer) ma soltanto un accenno, con corpo proteso verso la “puzzona” e la faccia corrucciata, stile Maori durante la Haka!
    Ti do torto solo sul fatto che tu non consideri la maggior parte dei proprietari di cani una massa di cretini: basta che ti fai un giro sotto casa mia e te ne accorgi.. merda ovunque.. cani lasciati liberi di farsi i fatti loro in giro.. per non parlare di quello che accade al vicino “parco bau” (al quale evito di andare per evitare discussioni).. la gente in generale non ha senso civico e se ne frega di averlo perché sono una massa di idioti ignoranti ed arroganti! Non si rendono conto infatti che se utilizzassero il cervello non solo per spartire le orecchie si vivrebbe meglio.. in questo scenario non oso pensare cosa possa accadere se un educatore “autorizzi” una persona qualunque ad utilizzare la pacca quando serve!

    • non è sempre frustrazione. se per dire gioco con al borederina che se si eccita tende a pinzare… ogni volta che lo fa… pedata…e vedi che in poco tempo smette…come quando guardavop i filmati di agility… e lei si caricava e abbaiava o cercava di prendere il cane sullo schermo. beh, ad un certo punto mi ha pinzato il naso… pacchettina sul edere, e poi di nuovo il mento. sta volta allora pacchettona sul sedere, presa per la collottola, aperta la porta e accopagnata fuori con sonora pedata. beh, ha smesso eh! abbaia di nuovo ma non si permette più di mordermi. qualcuno mi ha detto “MA POVERINAAA!!! ma è perchè va in stressss… e tu la meni” eccerto che la meni anche io vado in stress quando mi si morde in faccia sai com’è…
      vabbè tutto moa cogl… non eh!

      • chi è quel furbo a cui piace farsi mordere la faccia dal proprio cane pur di non turbarlo,e quindi assecondarlo in quanto “stressato”.
        abbia il coraggio di dirlo… gli presto la cagna in questione per 10-15 gg e poi vediamo se la pensa ancora uguale…

      • Be’, Lupi, però questo è proprio quello che a me non piace: ovvero, la menata intesa come cosa “educativa”.
        “Ogni volta che lo fa…pedata” significa: a) che non hai provato con altri mezzi, ma sei passata subito alla punizione positiva come “metodo”; b) che non ha funzionato granché bene (se lo rifa’ “ogni volta”, significa che non ha capito il concetto: e allora a che serve menarla?)

      • OH MY GOD!
        Ma che sei SCEMO?(hai capito proprio bene ho chiesto se sei SCEMO) Se non sei capace di gestire un border collie NON PRENDERTELO! Ma che cazzo L’HAI PRESO A PEDATE? Ma hai idea di cosa stai scrivendo? Io sospettavo cosa tu fossi ma ora ne sono sempre più convinto..
        Per prima cosa i Border collie, oltre ad esser dei cani da lavoro fantastici, sono di una sensibilità che tu non ti fai idea (infatti li prendi a calci) e dargli una pedata è un DELITTO e pregiudica il tuo futuro rapporto con lui!
        Secondo l’agility non può esser fatto con queste premesse e lo so io che lo faccio da nemmeno un anno..

        Anche io avevo problemi con la mia borderina che scaricava il suo stress da ipereccitazione (l’agility la manda in estasi) sul mio braccio, infatti le prime volte tornavo a casa con le braccia massacrate.. ma MAI e dico MAI mi sono permesso di fare quanto tu hai affermato.. MA DICO SIAMO PAZZI? Io ho risolto, sicuramente mettendoci più tempo di te, calibrando una cosa fondamentale nel nostro rapporto, la mia posizione di Leadership. Una volta che mi ha visto come sua guida, tramite un percorso fatto di pazienza e comprensione, gli ho fatto capire che non gradivo esser “sbudellato” mostrandole tutta la mia disapprovazione alle sue pinzate. Da allora non si è mai più permessa di farlo!
        Quanto tu affermi conferma quanto ho affermato sopra sulla gente e che bisogna sempre e comunque dire No al detto “quando ce vo, ce vo” perché tanto chi ha buon senso lo sa, ma chi non ce l’ha lo usa come alibi per sfogare la sua frustrazione..
        P.S.
        A me non piace farmi mordere dal mio cane ma non userei mai il tuo “metodo” e ringrazia Dio di non averti visto prendere il tuo cane per la collottola e dargli una pedata e soprattutto agurati che non ti veda mai.. certe cose mi spengono la lampadina, davvero…

        • anouk… per carità… verrò a scuola da te a famri dare lezioni allora.
          parlando seriamente…non è questione di leadership di rapporto ecc è questione che la signorina quando si eccita pinza tutto quello che le capita a tiro, animano o inanimato che sia, e lo fa anche quando vede fare agiltiy AGLI ALTRI, di fattri si parlava di guardare una videocassetta con giri di agilty..e quando vede fare agility da di matto tanto che una volta in pochi secondi (non me ne sono neanche accorta se non a fatto avvenuto)mentre venivo via dall’altro campo dopo un jumping e mi sono fermata a guardare una mia compagna di club sull’altro campo che gareggiava, e lei aveva ancora la palla in bocca (premio dopo il giro comunque sia andato ovviamente) ha sbriciolato la palla da tennis inghittendone i pezzi, e 3 gg dopo ho dovuto portarla in clinica a farle estarre l’ultimo pezzo incastrato nell stomaco della suddetta palla. ma se è su un prato strappa l’erba, se ha a tiro qualcosa morde quello, se passa un cane che lo conosca o meno lo pinza… occhi a palla lingua fuori e non capisce più niente…anouk ho 6 cani, 2 border 3 lupi e una meticcia, ho fatto agility con loro un po’ con tutti anche se le gare non con tutti.e sono 9 anni che faccio agility. Tu magari hai più fortuna e hai una border più equilibrata della mia che peraltro non ho scelto io mi è arrivata per caso in quanto scartata dal tipo che l’ha allevata e a 7 mesi ha deciso che avrebbe tenuto solo la sorella e lei no,ed è arrivata in stallo a casa mia per caso e poi c’è rimasta…
          parlando anche per valeria… quando mi ha morso per 2 volte stavamo appunto sul divano, a guardare i filmati… e non era certo la prima volta che lo facevamo. in varie volte che si è ripetuta la situazione nel tempo ha provato ad andare dietro la tv per cercare il cane, si è lanciata di muso sullo schermo dal divano per prendere il cane in tv… abbaiava scalpitava. io cercavo di calmarla… distrarla ecc… non è che alla prima sbeng una pedata…intanto era la seconda volta in pochi secondi e noen ra la prima volta in generale…
          purtroppo NON SO come sia stata tenuta i primi 8 mesi (è stata in stallo un mese altrove prima di venire da me). di certo non benissimo da chi l’ha allevata e non ha fatto tutto quello che faccio io con i cuccioli il che vuol dire non poco, poi con sua figlia sto facendo un lavoro specifico per far si che sia in grado di stare davanti a un campo di agility mentre gli altri lavorano senza dare di matto. ma cominciare con un cucciolo che hai allevato tu e ha fatto tante altrer cose per crescere equilibrato è ben diverso… e per ultimo, sono educatore cinofilo non è che ogni cosina che capita meno i cani ma se permetti… lei non mi morde. poi ne discutiamo ma non si deve permettere di scaricare la sua frustrazione su di me sennò io scarico la mia su di lei, è chiaro?se vuole mordere per scaricare… ha anche i giochi apposta a portata…ma a me IN FACCIA tra l’altro non mi deve mordere… e l’ha capita eh. oh se l’ha capita… adesso non lo fa più. e se non mi morde mica mi arrabbio si troverà un’altra soluzione… o chissenefrega ma A ME non mi deve mordere…
          PS: valeria ma anche tu con sto articolo però… butti il sasso e poi nascondi la mano non ho capito…

          • Scusa, Lupi, ma allora se sei così indisposta nei confronti di un cane nevrile perché hai preso un border? Ovviamente, NON sto dicendo che se vuoi un border devi lasciare che ti morda ovunque, pero se prendi un border, specie se dal passato incerto, devi renderti conto che E’ un cane nervoso, ed e’ molto facile, ripeto specie per un cane che non ha avuto una buona infanzia, che in certe situazioni non riesca a controllarsi. E quando te lo porti a casa devi prevedere un po’ di lavoro sull’autocontrollo, altrimenti e abbastanza facile che si agiti per nulla e, magari, morda anche. Dire “gli ho dato una pedata perché non deve assolutamente mordere”sarebbe come prendere un CLC quasi adulto che non e’ mai stato socializzato, e quando una persona si avvicina e lui ringhia, dargli una pedata perché “non deve permettersi di ringhiare alla gente”. Ma gia’ il CLC e’ diffidente di suo, se poi ne prendo uno gia’ cresciuto mal socializzato e’ quasi certo che avrà cattive reazioni nei confronti delle persone! Questo non per dire che il cane debba sempre fare solo ciò che gli gira; se esagera, e’ normale riprenderlo. Qualche giorno fa, una mia cagna (!) cercava di montarmi. E ovviamente e’ stata ripresa (in questo caso mi sono alzata di scatto e la ho sgridata piegandomi sopra di lei: immagino che un cane possa capire anche una sberla, ma mi sembra più efficace riprodurre l’atteggiamento di un altro cane che avrebbe tenuto un altro cane). Pero’ bisogna capire quando un cane sta davvero esagerando e cercando di “fare il ribelle” e quando invece sta manifestando un disagio.

          • no alice quello che dici tu sui clc non socializzati è diverso. si deve lavorare sulla socializzazione ovviamente… ma se un cane ridireziona la sua nevrilità su di me non mi va bene. e non ho detto che poi non ci lavoro in altro modo per cercare di migliorare il problema ma che non mi faccio mordere.è ben diverso.ma come ho già detto intanto è arrivata per caso non dovevo prenderla mi hanno chiesto di tenerla in stallo e alla fine mi ci sono affezionata e l’ho tenuta io,e poi è stato 6 anni fa che l’ho rpesa e ne sapevo notevolmente meno di adesso per cui ammetto che forse qualcosa posso aver sbagliato all’epoca… e quindi?nascono tutti imparati? comunque sia anche ora che ne so di più se mi morde mi inkazzo uguale come si inkazzano gli altri cani… è normale… direi. visto che essere morsi non piace a nessuno.e siccome ripeto ha dimostrato di essere in grado di controllarsi se vuole, perchè non pretendere che lo faccia?poi se vuole mordere può prendere il suo cotonosso può scalpiatare abbaiare andare davanti alla tv e guardare fisso come fa di solito basta che non scarichi su di me…

        • PS: anouk SO che i border sono sensibili, ma il fatto che ne hai uno non significa che i pt puoi prenderli a pedate perhcè a loro non frega nulla. sono tutti sensibili e maltrattarli non è gisuto. ma qui non sono io a essere scema ma tu se permetti, se per mesi devi tornare a casa sanguinante perchè il cane ti morde perchè “va in estasi” (io direi va fuori di melone come tutti i border…)
          l’unico motivo per cui non la prednevo a pedate le prime lezioni di agilty quando mi mordeva era per paura che prendesse male la disciplina ma poi una volta che ci ha preso gusto se mi provava a mordere la pedat gli arrivava, come gli arriva tuttora quando gira con altri dagli stessi altri che non gradiscono i morsi (con me non lo fa quasi mai ora se non in casi rari)
          insomma io le voglio bene ma non tollero che lei usi violenza su di me subendo in silenzio. io non le do pedate se fa la stecca se salta la zona se sbaglai lo slalom ecc ecc ma SE MI MORDE ovvero se lei per priam usa aggressività su di me. poi ognuno può pensarla come vuole… io di certo non addestro i cani con punizioni positive e rinforzi negativi come si fa in certi posti “all’antica” diciamo ma non mi va neanche di farmi mordere… e credimi il rapporto va alla grande, o pensi che lei non lo sappia che mordere gli altri non è carino e capita che se li mordi “si arrabbiano un pochetto?” e quindi le semrba una totale ingiustizia prendere una pedata dopo che mi ha morso in faccia? vedi un po tu…

          • Cosa fa un cane di posizione elevata, se un altro cane (adulto) lo morde per gioco o nervosismo in modo eccessivo?
            Immagino che né lasci perdere, né lo sbrani…
            Quindi immagino che il cane, per quanto sensibile, sia “predisposto” ad accettare una reazione non propriamente amichevole in questi casi…

            Poi noi non siamo cani (e nemmeno martiri però) e la nostra reazione è necessariamente diversa, però credo che non sia sbagliato esprimere la nostra assoluta riprovazione *anche* con metodi fisici, quando è il caso.

          • Il tuo cane ha un evidente e grosso problema di gestione dell’eccitazione e non è dicerto una cosa che scopro io, ma lo affermi tu con il tuo racconto.
            Aver sfogato la sua frustrazione sul tuo viso dimostra che comunque non ti vede come suo leader e la punizione da te inferta non l’ha di certo convinta del contrario, ma solo a temerti. Tra l’altro mi dici pure che ancora non hai risolto il problema e per me dovresti rivolgerti ad un vero esperto comportamentalista..
            Certo ogni caso è a se, ma ti assicuro che anche io ho faticato molto con la mia borderina vuoi perché lei ha un carattere molto forte e vuoi perché io non faccio l’educatore di professione. E’ vero che sono tornato diverse volte a casa con qualche livido o feritina dovute a pinzate durante l’allenamento, ma è anche vero che ho sempre mantenuto la calma ed ho conquistato la fiducia del mio cane giorno dopo giorno, meritando la mia leadership. Secondo te questa è manifestazione di stupidità? O forse ho dimostrato la mia forza interiore, la mia fermezza alla mia Anuk convincendola che fossi io la sua guida?
            Per fare un confronto io mi sono guadagnato la mia posizione di guida, tu glie l’hai imposta attraverso la punizione fisica e nemmeno hai risolto la cosa dato che ogni tanto ci ricasca…vedi un po’ te!
            Il fatto poi che giustifichi il tuo calcio con il suo morso o quando affermi che se gira con gli altri sono autorizzati a “giocarci a pallone” se questi vengono morsi si commenta da solo.. ma ti rendi conto di cosa scrivi? Io inzio a pensare che davvero tu non capisca la gravità di quanto affermi.. cioè dovresti almeno renderti conto le tue affermazioni sono al di fuori di qualsiasi meotodo educativo e peggio andando avanti così non risolverai affatto il tuo problema!

            Ti porto poi l’esempio del mio educatore che calza proprio a pennello con questa discussione.
            Anche a lui come te, gli hanno regalato un border di 7 mesi che ringhiava a chiunque si accostasse perché aveva passato tutto il tempo in un box.. se tu lo vedessi oggi non ci crederesti, è un cane fantastico, dolcissimo con gli umani tanto che fa pet terapy ed equilibrato con gli altri cani..e indovina?! Tutto questo ottenuto senza mai arrivare a picchiarlo.. mai!

            Ora io credo che tutto il resto che hai scritto siano solo delle giustificazioni all’idiozia che hai esposto prima e credo ancora di più che tu debba davvero interrogarti su quanto stai facendo e se davvero lo stai facendo con il giusto criterio. Tu ti definisci un educatrice cinofila, questo ti impone delle responsabilità!

            Una cosa è certa però: da una donna non mi sarei mai aspettato di leggere che ha preso a calci il suo cane con tanta soddisfazione, ma dove diavolo è finita la sensibilità femminile? E’ proprio vero che si sono invertiti i ruoli in questa società…

            I Border ho detto hanno una grande sensibilità e prenderli a calci è un DELITTO, ma era ovvio da come espongo il mio pensiero, che il concetto si estendesse anche alle altre razze che magari hanno una sensibilità per così dire “inferiore” quindi il tuo commento e oltremodo fuori luogo..

            E proprio vero che IL VALORE DI UN EDUCATORE SI VEDE DAL SUO CANE!

            P.S.
            Grazie Valeria per avermi avvisato! 😉

          • anouk intanto… la cosa è successa almeno 3-4 anni fa, ben prima che io cominciassi il corso educatori. e come ti ho detto con i nuovi cani faccio un percorso che tende a evitare certi problemi.poi il discorso della soddisfazione l’hai inventato tu.io non è che non vedo l’ora di prendere a calci i miei cani e credimi capita ben di rado anche se ammetto che a volte capita.e sempre per problemi di aggressività che magari in quel momento non si può risolvere diversamente se non si vuole avere danni peggiori perchè per dire quando 2 cani se le suonano per davvero (e non per rituale in cui io non intervengo se vedo che le cose non degenerano), un mio calcetto nel sedere è una carezza in confronto a quello che arriverebbero a farsi o a fare uno molto più forte dell’altro se non intervenissi. ripeto non è la prassi ma quando hai tanti cani può capitare la scaramuccia e se non si risolve bene a breve da se, a volte è meglio intervenire e metterci un freno prima che la cosa degeneri.poi il fatto di essere donna non significa che io debba lasciarmi mordere dal mio cane, il sesso che centra. detto questo… la pedata è per lo più simbolica, non è che ho lasciato il cane tramortito a terra, ma l’ho “accompagnata” fuori dalla porta con una pedata che più che fare male fisicamente se ci pensi un attimo e smetti di essere prevenuto, significa, se ti comporti così ti allontano dal branco,e ti tolgo il privilego di stare con me comoda sul divano a guardare la tv… e non tanto la punizione fisica in se che alla fine è poca cosa. danno botte molto più forti per gioco senza fiatare e ripartendo subito come niente quotidianamente…
            poi come ti permetti di giudicare il rapporto che ho con i miei cani senza conoscermi, quando tutti quelli che mi consoconomi fanno sempre i complimenti per i miei cani e il rapporto che abbiamo, e di giudicare il mio cane e i problemi che può avere senza neanche sapere tutto ma solo interpretando alcune cose che ho scritto e che tu leggi con gli occhi di chi grida al maltrattamento. come si è detto anche fra di loro c’è la punizione positiva se uno esagera o sgarra.se avessi un branco numeroso di cani che vivono assieme, ti renderesti conto che è così.
            detto questo la mia border non è che non mi considera leader perhcè mi morde, ti ho detto che quando le parte l’embolo morde.punto. può mordere anche un cane che gerarchicamente considera superiore, in un momento di blackout-neurino di questo tipo. la gerarchia non centra. per cui se io per non farmi mozzicare le ho mollato una pedatina non mi sento un mostro mi spiace. e… non è che con lei tutti ci giocano a football ma è capitato che con i miei allenatori mordesse e s’è presa un pattone come se lo prende da me…allenatori eh, non uno che passa da li e mi dice posso girare col cane e poi la mena.insomma ci sono delle regole e una è non mi mordi.se non lo capisci con le buone lo capisci con una pedata (con le buone ripeto ci avevo già provato ma poi se non serve… si prova altro). mi spiace io non sto a farmi mordere mesi finchè non trovo il modo di farla smettere… si lavora con rinforzo positivo, facciamo giochi di attivazione mentale, giochiamo con la pallina, facciamo lunghe passeggiate,si prende tante coccole, andiamo al parco a sgambare e socializzare con i cani, ti do i premietti se fai bene e tutto quello che vuoi ma tu non mi mordi. punto.si lo so che fa fatica a gestire i suoi nervi ma visto che (e ripeto che l’episodio che ho raccontato è stato anni fa) con una pedata le è passata la mania di mordermi in 2 secodi dopo ceh altre strade non funzionavano, non ritengo di essere un orco. poi ripeto si lavora con calma e con altri metodi ma intanto il problema di farmi bucare l’ho risolto.se a te non sta bene continua con il tuo metodo. a me prendere pinzate non piace. non è questione di soddisfazione a predere a calci i cani ma di evitare una cosa dolorosa e sgradevole, cosa che gli stessi cani fra di loro fanno.perchè quando pinzava il maschio per dire pure lui glie ne diceva quattro…

          • Anuk razza e carattere.
            Oggi sono uscito in scooter e per accenderlo ci metto tre ore allora ho fatto scendere anche il mio meticcio, io impegnato nelle spedavellate (anzi manivellate) sento lui che abbaia non so a chi, poi torna, gli impongo “VAI SU!” approfittando del fatto che un vicino stava per entrare che gli ha aperto così il cancello è andato, bello mi sono detto, dai, ho il controllo, va su con me a distanza.
            Peccato che al mio ritorno, sei ore dopo, mi ha accolto con coda e testa bassa tutto cauto, mi ci sono volute un paio d’ore per fare tornare normale l’aria. E l’ho menato una volta sola circa tre anni fa.
            Invece un boxer che conosco si prende spesso dei calci e dei pugni nei reni, non approvo, ma c’è da dire che sembra non fare una piega, mentre un altro boxer è sensibile come il mio

          • ah anouk la mia borderina è dolcissima con tutti, se non va su di giri per qualche motivo per cui pinza random… MAI al mondo morderebbe nessuno, (umano intendo con i cani un po’ aciella lo è ma solo con i cani). adora i bimbi e prenderebe coccole da chiunque. solo che alcune cose la fanno sclerare…visto che giampi ha tirato fuori il motorino ti racconto questa, lei non so perchè (sempre per il discorso che è arrivata a 8 mesi) quando vede/sente un motorino fa come con l’agility, occhi a palla lingua fuori e non connette più. un paio di volte ha pinzato al polpaccio il tipo sul motorino, che era venuto nella terra di fronte a casa mia a chiedere qualcosa, e quando ha sgasato per ripartire lei ha dato la mozzicata.in realtà cel’aveva con lo scooter tanto che appena il tipo è sceso per vedere se aveva i segni, lei gli si è buttata al collo a leccarlo e fargli le feste, ma non per chiedere scusa eh proprio nel modo tipico da border che sono iperinvadenti con tutti e saltano in braccio a prendersi le coccole (se non gli insegni a non farlo, difficile peraltro… se ogni 5 persone con cui ci prova almeno 4 dicono lascia fare è tanto carinoooo)
            questo per farti capire che non è questione di leadership questa… è proprio “nevrosi da borderite”… e non è lunica che fa così e se facessi le gare in agility ne vedresti delle belle. non so se hai già cominciato… ma se non hai cominciato… facci caso e ne vedrai di scene simili. ripeto sto lavorando affinchè sua figlia no ndiventi così ma lei l’ho avuta tardi… e non è facile farle cambiare carattere a 6 anni e mezzo.

          • Anouk, la leadership non c’entra una mazza, e’ un problema di autocontrollo.
            Se va fuori di testa (oltretutto per una disciplina sportiva, non nella vita quotidiana) non gliela fai fare fino a che non ha imparato a controllarsi o tu a condurla in un altro modo)

            Ci siamo passati tutti con cani cosi’ e abbiamo fatto tutti gli stessi errori: penso che ora Lupi non li faccia piu’ 🙂

          • @McZook è vero che quando il cane va fuori di testa è un problema di autocontrollo, ma è anche vero che se sfoga la sua frustrazione sul suo conduttore è un problema di leadership.
            Un esempio, al campo c’è un cane che se condotto dal suo proprietario non fa una piega e va che è una meraviglia, ma se viene condotto da un altra qualsiasi persona alla prima incomprensione ecco che scatta la pinzata!
            Il cane va fuori di melone soprattutto quando non comprende chi lo conduce, di conseguenza non ne ha piena fiducia, di conseguenza non lo riconosce come sua guida.
            @Lupi man mano che scrivi aggiusti il tiro del tuo primo intervento.. comunque il mio era un invito a riflettere sulla tua concezione di educazione perché io non la condivido, ma la mia è solo la piccola opinione di un piccolo amatore..

          • Anuk, posso assicurarti che non è così. Ci sono cani che, quando vanno “fuori giri”, non distinguono il conduttore da un altro cane o da una staccionata: sono talmente ipereccitati da doversi assolutamente sfogare in qualche modo, altrimenti vanno in tilt… e pinzano la prima cosa che gli arriva a tiro. Ho visto cani da guardia, stuzzicati dal coglione di turno, che “commutavano” su alberi o pali: mordevano quelli non (o non solo…) perché non potevano mordere il coglione che stava al sicuro fuori dal cancello, ma perché avevano raggiunto il limite massimo oltre il quale o ti sfoghi o esplodi. E se un cane attacca furiosamente un albero, non è che si diverta: è che DEVE mordere assolutamente qualcosa per il bene del suo equilibrio mentale.
            Siccome i cani da agility hanno a tiro solo le gambe del conduttore, si sfogano su quelle…ma non le abbinano sicuramente alla persona che ci sta effettivamente attaccata. In quel momento non sanno più chi sono, chi sei tu e neanche su che pianeta si trovano: la leadership non c’entra un tubo. C’entra invece, eccome, l’incapacità di controllarsi – che nei border è diffusissima come lo è in tutti i cani nevrili: i malinois fanno la stessa cosa. Un boxer non lo farebbe mai.
            Ma se un cane è incapace di controllarsi- a mio avviso – devi lavorare su quello, e non sulla disciplina che lo manda in tilt.

          • anouk… non ti viene il sospetto che se il cane morde gli altri e non il suo conduttore… esattamente come fa la mia con me, magari hanno già “chiarito” in altra sede che non è cosa gradita? a me si… conoscendo certi cani…
            inoltre si anche la mia tende a pinzare quando non capisce cosa deve fare per sfogare la sua frustrazione su di me o chi la conduce quindi… non ti viene il sospetto che anche il/la tuo/a non ti morda più mentre le prime lezioni ti mordeva, perchè ora avete trovato un’intesa e vi capite meglio e capendo cosa vuoi lo fa mentre quando non capiva cosa volevi ti veniva a pinzare?
            possibile che fai agility “solo” da un anno, io ho cani da 20 anni li cresco e ci lavoro da molto di più e devo sentirmi fare la morale da te? guarda lascia stare.e come vedi sia mc che valeria ti hanno detto bene o male quel che ti ho detto io.che la leadership non centra, che il neuriono dei border funziona così… e che semmai si può evitare di fare la cosa che li manda in eccitazione ma non cernta la leadership. comunque sia IO non ho piacere a farmi mordere e non mi faccio mordere e non mi sento un mostro se chiarisco con lei che non mi va con una pedata neanche poi tanto forte…visto che funziona e visto che dopo riesce a controllarsi.

          • Riflettendo su quanto affermate, per quanto riguarda l’eccitazione e sfogo sul conduttore, ammetto che possa aver senso il fatto che in alcuni casi non c’entri la leadership ma pittosto la “pinzata” sia dovuta ad un totale black out del cane e volgio anche fidarmi della vostra esperienza che non è paragonabile alla mia (sono un a dir poco un novellino in confronto a voi).
            L’unica cosa che non accetto è che Lupi continui a dire che la pedata sia la soluzione migliore in quel caso, daltronde Valeria anche tu hai detto che lo sberlone può sacppare e non è un delitto, ma che al tempo stesso non può esser considerato come un metodo educativo!
            Quindi non voglio fare la morale a nessuno, tantomeno a chi ha più esperienza di me, voglio solo difendere un principio che per me è un punto di riferimento in questo campo: la violenza non è mai una soluzione accettabile!

          • Da vera sciuramaria ne traggo questa conclusione. “La violenza non è mai una soluzione accettabile” è una posizione etica prettamente umana, che va benissimo, per carità.
            Ma non è detto che il cane (che non ha alcuna etica, men che meno umana) la pensi allo stesso modo.

            D’altra parte, ennemila bocconcini o ennemila ore (mesi e anni è stato detto) piuttosto che un singolo sberlone o un paio di pedate (non particolarmente violenti né l’uno né gli altri) per ottenere lo stesso scopo, ci farà andare nel paradiso dei cinofili, ma ha senso?

            Se i cani capissero (per fortuna non sanno leggere) credo che ci diprezzerebbero…
            Io non credo che lo sberlone di Valeria o le pedate di Lupi siano “violenza”. Come non si può definire violento un genitore che abbia ammollato qualche schiaffo ai suoi figli…

          • anouk noin ho mai detto che la pedata sia l’unica soluizione o sia la migliore ma che IN QUEL CASO ci stava e ha funzionato è ben diverso. leggi solo quello che vuoi? non hai letto tutte le cose che faccio con i cani o il fatto che lavoro sulla calma con i cuccioli e altre cose? solo che lei ormai ha quasi 7 anni e mi è arrivata già grande… e comunque ance per rispondere a mc valeria… non è questione di non fare agility … è che lei è nevrile con tutto. si eccita anche con l’attivazione mentale che dovrebbe calmarla invece, si eccita con la ricerca olfattiva quando vede le pecore (si anceh con lo sheep dog) quando vede giocare a freesbe, con i motorini… e tante cose. o non el fai fare niente o te la tieni così. a votle mi ha pinzato il ginocchio per l’eccitazione anche “solo” uscendo di casa per andare a fare jogging e dopo si andava a sfgogare sul mio maschio …
            l’uncia cosa appunto è lavorare sugli autocontrolli e per es quando si esce aspetto che si siedano tuttiu che si calmino mi guardino e poi li chiamo… per dirne una. ma si fa presto a pintificare dall’altra parte dello schermo per difendere degli ideali che pensi io abbia disilluso… ma credimi non è così. semplicemente come ti ho già detto io non è che uso metodi duri per insegnare le cose SOLO se mi morde le arriva un pattone….anche visto e considerato che non è solo per una cosa che lo fa (per cui eviti di fare quelal cosa) ma tutte le votle che si eccita e quindi deve pinzare qualcosa a tiro di bocca. ora sa che a me non deve pinzare…poi ripeto su altre cose si può lavorare con calma.

          • @sciuramaria conquistare la fiducia del prorpio cane è ben diverso dall’imporgli la propria autorità con un gesto violento e ci permette di avere un rapporto con esso più profondo.
            Tra l’altro non sono nemmeno d’accordo che il cane non abbia alcuna etica, ma questo è un altro discorso..

            @Lupi viaggiamo su due piani diversi, tu ammetti un gesto violento (perché una pedata lo è) per educare il tuo cane se funziona, io invece no e nel caso ci dovesse scappare lo considero comunque solo un mio errore.

          • anuk non si tratta di educare a calci lo vuoi capire o no ma di farle capire che no mi dve mordere. ma perchè lei fa violenza su di me e io deveo subire e reagire con le buone eccheccaspita. ma cosa credi che facciano gli altri cani se fa così con loro? s’incazzano e a volte reagiscono anche peso altrochè pedatina… ma santo cielo ma il problema qual’è!?
            se sei masochista e ti lasci mordere fai pure. IO NO!

          • Io non sono masochista, sei tu però che non vuoi capire che esistono metodi non violenti per ottenere un risultato a mio avviso migliore!
            Ma poi tu sei un cane o un esser umnano? perché devi paragonare il tuo comportamento con il loro?

          • oh io capisco anzi SO che esistono tanit metodi, solo che sei tu che non vuoi capire che per me non è accettabile lasciarsi piznare a oltranza finchè tali metodi hanno effetto…mi pare abbastanza semplice…

          • Poi tu stessa hai detto che il cane non capisce più nulla quando sta in quello stato e pinza chiunque persino il suo adorato umano, giusto? Allora ragionando mi vien da dire che non ha senso punirla in quel momento perché tanto sta in uno stato non recettivo.. e quindi la tua punzione oltre che, a mio avviso, violenta è anche INUTILE! avrebbe invece più senso lavorare sul suo autocontrollo in un altro momento!!

          • POI ho detto che dopo QUELLA singola pedata quando eravamo davanti alla tv non lo fa più (leggi meglio) quindi se mi inkazzo gli autocontrolli li va a ripescare nel suo bagaglio di capacità per cui a maggior ragione la pedata le sta bene dato che dimostra che SE VUOLE sa fare a controllarsi… altrochè storie… anuk e basta non mi lascio mordere dal cane punto.

          • Ma come prima affermi che in quel momento non sa controllarsi perché impossibilitata dal suo status di eccitazione ed ora dici che invece quando vuole lo sa fare..
            D’accordo con te che non è bello farsi mordere dal proprio cane, ma completamente in disaccordo sul tuo rimedio. Non sarebbe stato meglio prevenire un tale comportamento? Tu conosci il tuo cane qunindi non ti sarebbe stato difficile farlo, evitandogli quello stress che l’ha poi portata a pinzarti..
            Evitare situazioni stressanti al tuo cane, lavorando invece sul suo autocontrollo, ecco cosa mi avrebbe detto il buon senso per risolvere la situazione!

          • anuk ebbasta davvero ma che kaiser vuoi da me. la vuoi? te la regalo la mando a pinzare te e il tuo cane così siete tutti pinzati e contenti…
            allora, mettiamo i puntini sulle i per i rompipalle. lei quando si eccita PINZA qualsiasi cosa/essere abbia a tiro perchè scarica così. MA… ti ho dimostrato che se l’essere vivente NON GRADISCE la pinzata e di conseguenza reagisce inkazzandosi (che sia io che sia un altro cane non cambia) LEI è capace di contare fino a 5 e evitare di pinzare l’essere in oggetto… OK?
            e come dice anche valeria SI potrei evitarle lo stress maddeche… potrei evitarle di guiardare i filmati in tv con l’agility che non è indispensabile che sia presente anche lei, ma siccome si eccita con millemila altre cose l’unico modo di evitarle tutti gli stress che tanto la disturbano… è chiduerla in una stanza buia e iunsonorizzata E BUTTARE VIA LA CHIAVE! eccehcaspita. se io ad es guardo un filmato sul picci con dei cani (ma non solo anbche filmato e basta) corre a vedere e si alza sulòel zampe poggianosi alla scrivania, se in tv ci sono cani/altri animali si piazza davanti a guardare, si eccita se altri cani corrono troppo se qualcuno fa idsco dog s eci sono le pecore se c’è il motorino ecc ecc… insomma… per quanto io possa lavorare sulla calma e gli autocontrolli (e ripeto TU non sai se e quanto e come ci lavoro ti ho detto che lo faccio con lei come con la figlia e fitati…) nel momento in cui mi morde si prende una pedata perchè come dice valeria la vita è fatat di stress per tutti se tutte le volte che abbiamo un minimo stress dobbiamo far del male a chi ci sta vicino auguri… quindi non vedo perhcè gisutificare le sue pinzate specie se dimostra di sapersi controlalre se vuole. poi ripeto su altre cose lavoriamo… ma NON MI PINZA. BONA fatti i cani tuoi e non venire a fare il guru in casa mia e a dirmi cosa e come devo fare che come dici tu non sai praticamente niente di cani, se posso accettare consigli di certo non è dei tuoi che ho bisogno…che sono filosofeggi e basta… la vita alla fine è ben diversa….

          • Ma io non voglio nulla da te, sono solo in disaccordo con quanto affermi!
            Se mi vuoi mandare la tua “Belva” sarei ben felice di accudirla, anche se poi mia moglie mi caccierebbe di casa e non credo tu te ne separeresti a cuor leggero..
            Quello che affermi conferma ciò che penso, hai un cane fortemente disturbato (cavolo, da quello che dici, si eccita pure se respiri!) e ti consiglio di sentire qualche parere di altri tuoi colleghi.
            Detto questo continuo a reputare la tua pedata solo lo sfogo della tua frustrazione e non un gesto educativo e quindi ingiustificata, dato che tra l’altro il tuo problema persiste!
            Ti vorrei infine ricordare che in questo articolo si parla del “m’è scappato una sberla” e non del “ogni volta che me pinza la calcio”…

          • non capita di frequente è capitato in passato qualche volta i primi tempi che era qui con me. ora con me non lo fa quasi più. qualche volta alla fien di un giro di agilty in gara (dove si carica molto pià ceh in altre situazioni) quando usciamo viene a prendermi il ginocchio ma a dire il vero è molto che non succede.lo fa invece con persone con cui non ha ami avuto scontri, se le fanno fare agilty…ma con me non lo fa più.si vede che forse con una pedata massimo due ha capito e non è cretina. non trovi?non è frustraizone ripeto. lo sarebeb se cercassi di insegnarle una cosa che non capisce e la prendessi a calci per sfogarmi. se lei mi ha morso e l’ho presa e portata fuori accompagnandola con una pedata ripeto enanche tanto forte quanto simbolica è una punizione che più che fisica è sociale… quindi più che punizione positiva forse è quella che i gentilisti tanto adorano, quella negativa, ti comporti mal eti tolgo qualcosa che ti interessa, la tv con l’agility e il branco con le comodità di casa (per 5 minuti poi eh …)detto questo alcuni border sono nevrili, lei se non ha certi stimoli è calma, dove la mettis ta e ce ne sono alcuni che sono più forti per lei di altri ma si eccita con tante cose. si certo sicuramente chi l’ha allevata e tenuta (in box ovviamente) fino a 7 mesi di certo non ha lavorato con gli autocontrolli come faccio io coi cuccioli, e tu ben sai che finito il periodo evolutivo cambiare il carattere è fatica. però non dico di no fare niente per lei. solo che farmi mordere non mi va. che è ben diverso.detto questo, tu… hai un maschio vero? poi ti spiego il perchè…

  32. GRANDE, GRANDE, GRANDE !!! sono perfettamente d’accordo : ho due bambine di 6 e 3 anni e due cani, un corso di 3 anni e una mezza pinscher di 10 anni. Devo dire che con tutti loro ho sempre adottato lo stesso metodo educativo: poche regole ma tanta coerenza nel farle applicare SEMPRE, e posso garantire che FUNZIONA ! ma tutti e quattro una pattona nel culetto se la sono presa! è quando la mano ti parte da sola, senza che tu abbia il tempo di ragionare……….certo, la pinscher sembra proprio che te le chieda ( ma questo è un altro discorso )……..però io credo che quello che nuoce molto alla psicologia di cani e bambini è la violenza gratuita e prolungata, non la patacca che scappa una volta…..

    • vorrei aggiungere una cosa : le rarissime volte che mi è scappata la sberla, non ha assolutamente creato scompensi psicologici nè nei miei cani nè nelle mie bambine, devo dire invece che le bimbe e il cane corso ( che è sensibilissimo ) si sentono più offesi e soffrono di più con un castigo o con l’indifferenza . Con questo non voglio assolutamente giustificare l’alzare le mani però è sbagliato anche giudicare se per strada vediamo scene di sberle a bambini o a cani perchè non sappiamo niente della vita degli altri, magari è la prima e unica volta che lo fanno e quelli invece che davanti al pubblico fanno tanto i carini e i teneri a casa lasciano i cani soli tutto il giorno o i bambini davanti alla tv per delle ore…………….la ragione sta sempre nel mezzo..

  33. Ricordo un’addestratrice mia amica chiamata da una famiglia disperata proprietaria di un bigol femmina che non poteva più apparecchiare tavola e mangiare perchè appena compariva la tovaglia la cagnetta cominciava a saltare sul tavolo attraversandolo di corsa scendendo dall’altro lato e via così senza poterla femare, la legavano al termosifone per poter mangiare come condimento avevano i latrati furiosi della piccola. Quando si recò a casa loro apparecchiarono la tavola e la cagnetta iniziò la sua performance, lei allibita ebbe l’istinto di distendere un braccio intercettandola a pugno chiuso sul quale la pazzerella sbattè il muso con relativo salto indietro precipitando sul pavimento….quello fù l’ultima volta che la bigol salì sul tavolo.Quando ci vuole ci vuole…

    • è questo il punto. si finisce per essere succubi del cane e trovare strane soluzioni … tipo appunto legarla al termosifona ma siamo matti? ma se ti dico che non si fa non si fa. se al mio maschio un cucciolo prova a fregare la pappa vedi tu cosa fa… scommetti che il cucciolo lo fa un avolta e non lo fa più? ecceccaspita. va bene tutto ma fino a un certo punto.ma c’è bisogno di dare dei soldi ad un educatore/addestratore per dare un cefefone al volo a un cane che ti sta menando per il naso? certa gent esecondo me se lo merita di essere così succube che dire…

  34. Sono completamente e entusiasticamente d’accordo, pur non avendo dato nessuna pacca al mio cane e augurandomi di non dovergliela dare.
    Penso che la scuola del “poverino poveretto” produca cani antipatici e ingestibili e che sia anche un po’ umiliante per loro. Non è un vero rispetto. Non so se tutti i cani, ma molti senz’altro tra cui il mio, hanno una soglia del dolore altissima, e non è certo una sberla che li può traumatizzare (poi dipende dal carattere, dalle dimensioni e dal contesto, ovviamente).
    D’altra parte non ci succede di far del male per sbaglio al cane? Di pestargli una zampa per esempio? A me è successo di chiuderlo inavvertitamente in una porta (credevo fosse uscito, invece si era ritratto e restato a metà. Al momento mi sarei suicidata per il senso di colpa (gli ho fatto male davvero) ma poi questo non ha rovinato il nostro rapporto (solo quello con quella singola porta da cui ora esce a razzo anche settimane dopo l’accaduto).

  35. L’importante, come dicevi, è capire il momento giusto… La mia piccolissima esperienza è che Black da quella sera è cambiato, non credo sia sottomissione ne tanto meno collaborazione, penso invece che tutte quelle “dicerie” sulla figura del “LEADER” forse siano vere e che lui ora stia riprendendo un posto a lui ben più comodo, più rilassato forse…Perchè scrivo? Perchè da quando ho un po smesso di dire SEMPRE : poverino ha passato tutta la vita in canile…. Black ha preso a giocare con gli altri cani, cosa che non aveva mai fatto e poi, scusate, scende dal divano più volentieri! resta il fatto che lo amo e non è sempre facile per me essere la sua GUIDAUTORITA’ ma stò imparando che se è per il suo bene allora ci stà! SPERO! Grazie Valeria!

  36. Ovvio che come dici tu dipende dalla situazione e dal cane che hai di fronte…se lo facessi con la mia Syria, una Cavalier king, penso andrebbe in depressione… con lei per mettere i paletti basta una voce più severa…. ma ovviamente con cani più “tosti” ci vuole un propietario più tosto… e le maniere 100% gentili con un cane che si impunta ad andare ad assaggiare polpacci non funzionano un granchè…secondo il mio modesto parere ed esperienza…

    • Allora, la sciuramaria ha capito che:
      1. anche se diverse evidenze (Valeria, Lupi, Luna Blu) dimostrano che serve, la reazione fisica umana attraverso gli arti (mani o piedi) non serve.
      2. Se anche per caso serve comunque non è un bene, perché vuol dire che il cane ha paura di te, anche se a te non sembra assolutamente.
      3. se ti è scappato per frustrazione è comprensibile/perdonabile (però forse allora dovresti andare tu da un comportamentalista per umani e lavorare sull’autocontrollo, no? n.d.s.), se invece il pattone è stato dato consapevolmente, e soprattutto se è servito, sei un bieco individuo e non risolverai mai i problemi col tuo cane.
      4. i cani, tra loro, reagiscono a comportamenti indesiderati, ringhiando, mostrando i denti (esercitarsi davanti allo specchio n.d.s.) e alla fine mordendo.
      Mordere il cane è quindi etologicamente accettabile, forse. E si diventa anche una notizia giornalistica (un luogo comune del giornalismo recita che se un cane morde un uomo non è una notizia, ma se l’uomo morde il cane sì).
      5. Una sberla si può dare solo ad altri primati, gli altri non capiscono. Il vostro gorilla, invece sì.
      6. il cane è in grado di capire tutto: se siete di cattivo umore, se alla TV si vede una gara di agility, se gli fate il gesto con la mano per dire “resta” anche la prima volta che lo fate (come faranno gli altri cani per dirgli “resta”? mah…). Ma una sberla non la capirà.
      ———–

      oppure:
      Non si picchiano i cani, e anche ammettere che un singolo intervento di punizione fisica possa essere efficace, ci fa paura, come una minuscola crepa in una diga.
      Questo lo posso capire benissimo e anche condividere. Salvo eccezioni, però.

        • in effetti una volta ho ringhiato e fatto i denti a un botolo che infastidiva il Pedro ed esso è fuggito gridando “la mamma di quello lì s’incazza!”.
          però morderlo m’avrebbe fatto un po’ schifo…

        • in agility presuppongo sia inutile, ma nella vita delle sciuremarie è un comando utilissimo.
          Per esempio a farlo restare dentro la porta quando arrivano gli ospiti: “seduto -resta”.
          Oppure quando ti alzi dal tavolino del bar per andare a pagare il conto o per ordinare un’altra birra… se servono altri esempi, posso continuare…

          • Mczook mente sapendo di mentina…in agility, senza il “resta”, non puoi neanche partire! E’ il primo comando che si dà, visto che tu devi portarti un po’ più avanti di lui…

          • si beh… che poi il cane lo faccia… è un’altra storia.
            vedi gente strisciare via guardando il cane con la mano su dicendo resta… resssttaa… RESTAAA e intanto ilc ane parte e la persona parte a correre epr recupreare il gap…
            diciamo DOVREBBE esserela prima cosa ma al teoria e la pratica non sono sempre coincidenti…

          • 🙂 In agility il comando resta è senz’altro utile, ma “talvolta” non indispensabile. Dipende dal cane, dal percorso, dal tipo di relazione che hai, ecc.

          • eh appunto TALVOLTA non lo è, se hai un cane che gira a 2 m/sec e il secondo ostacolo è li attaccato al primo o non è in out, tanto in voga adesso. coem pure la partenza direttamente in out… non puoi fare le gare pserando che un percorso sia fattibile senza resta. e comuqnue partiamo dal concetto che se il cane non ti “concede” il resta…hai già impostato male tutto da principioe c’è da rivedere qualcosa.

          • Molto interessante per quelli che, come me fanno agility.
            Ma stiamo andando tragicamente off topic ho paura 🙂

          • Seduto e’ seduto anche quando colgo una marherita, suona il campanello, scappa il gatto 🙂
            se un seduto ha bisogno di un altro comando (differente), allora non e’ un buon seduto … e’ cone il “terra … bene!” 🙂

        • Io il resta non glie l’ho insegnato al mio cane, perché l’ho “incluso” nelle altre richieste.
          Spiego, dico Seduto al mio cane e lo fa finchè non gli dico di muoversi, dico terra o ferma idem..
          In agility è molto utile che il cane attenda il tuo segnale per partire, ma è una cosa mooolto complicata da far afferrare ad un border collie che ha la ferma convinzione che il percorso scappi da un momento all’altro..

          Tornado all’argnomento della nostra disuccione trovo le conclusioni di sciuramaria simpaticamente ironiche.
          C’è da dire però che insegnare utilizzando pattoni porta il cane, o il bambino se vogliamo a non fare una determinata cosa per paura di riceverne un altro e non perché ha compreso che fosse una cosa non gradita a noi, sua guida, e quindi sbagliata. Questa differenza potrebbe portare l'”alunno” (che sia cane o bambino) a fare lo stesso la cosa quando non è sotto il nostro controllo se ha solo paura della nostra reazione. Di fatto quindi usare la violenza da come risultato una soluzione momentanea del problema e non permanente, cosa che si è detta anche dei metodi di un certo Cesar che fa abuso di, per così dire “pattoni”!
          E’ vero pure che è più difficile far capire al nostro amico peloso o al nostro bambino che una cosa non si debba fare perché sbagliata, poiché le loro menti funzionano in maniera diversa da quella di un umano adulto. E’ normale quindi un accumularsi di stress da parte dell’insegnante, dovuto a queste incomprensioni, che potrebbe sfociare in, mi auguro più uniche che rare sberle che però non si possono, per i motivi che ho scritto pocansi, considerare correttive.

          • La storia che col pattone interrompi un comportamebto sgradito e’ vera finche’ lo stimolo che genera il conportamento non e’ piu’ alto di quello (avversativo?) che riceve

            la mia vecchia kelpie che non c’e’ piu’ proveniva da una lavorazione non proprio cognitiva-zooantropologica … in agility e con i motorini si comportava esattmente come la bordera della Lupi e neppure le pedate l’avrebbero fatta smettere (una volta ha rischiato la decapitazione con uno strangolo a catenella spezzato durante un balzo per entrare in campo – ringrazio ancora i metalli scadenti con cui aono fatti certi collari- dopo che il sottoscritto l’aveva coglionamente parcheggiata a fine allenamento pensando che non avrebbe piu’ girato nessuno)

          • anuk se la tua border non ti fa il resta non sono io ad avere problemi di leadership ma tu. la mia morderà anche per eccitazione ma il resta lo fa e lo deve fare. non concederle mai di partire lostesso per il percorso se non ti rispetta il resta o il problema non lo risolvi più. vedo troppa gente in gara che ha problemi di questo tipo ma di certo non quelli che l’agility lo insegnano perchè sanno il fatto loro mentre spesso i neofiti per paura di buttare via la gara partono lostesso andando a “rimedio”. ed entri in un tuttnel che non ne hai un’idea esattamente come se non ti rispetta le zone e contunui lostesso senza correggerlo. fidati meglio buttare via una gara o due ma ribadire che resta è resta finchè non ti dico ok puoi partire. e non servono i pattoni eh visto che dici che io addestro i cani a pattoni. il cane non vede l’ora di andare?bene in questo caso il rinforzo positivo per il cane sarà concedergli di andare, quello che desidera insomma ma glie lo concederai solo se si comporta a modo ovvero parte quando sei pronto tu e gli dai l’ok per partire. se parte prima torni indietro la riposizioni con la calma di un lord senza arrabiarti per carità, e torni dove dovevi andare e così via fin quando non fa bene e allora ok si parte… detto questo non mi si può ragonare al macellaio-millan che ha proprio un approccio al cane totalmente diverso dal mio. io ho solo detto che con un morso rispondo con un pattone e che ho risolto da molto tempo chiarendo un paio di volte o poco più e ora non lo fa più.ripeto che anche gli altri cani reagiscono male alle sue pinzate… quindi lo capisce eccome che lo capisce. forse la kelpie di kc era ancora peggio della mia border anzi sicuramente… perchè neanche i kelpie sono cani calmi e tranquilli eh…per fortuna mia il problema l’ho risolto e stiamo molto bene così. per il resto… fra me e millan c’è un abisso. faccio u nesempio…io non ho abituato il mio maschio al gatto (che si sarebbe voluto mangiare) a pattoni ne tantomeno come fa millan col collare elettrico ma con tanta pazienza e tutto il tempo necessario rischiesto a far si che da preda la vedesse come membro della famiglia, prima facendogliela vedere con in mezzo una rete (questo per giorni) poi quando cominciava ad essere più tranquillo in sua presenza, facendogliela annusare mentre la tenevo in braccio e poi pian piano provando a metterli liberi nella stessa stanza (non certo in cortile dove può partire un inseguimento/predatorio) e bloccando solo verbalmente le irruenze di lui, e questo ha richiesto tipo un paio di settimane se non di più, per dirne una…mi spiace anuk hai proprio un’idea sbagliata di me e del rapporto che ho con i miei cani solo per il fatto che non accetto di farmi mordere per 2 settimane per dire finchè non risolvo il problema.ma a un certo punto contento tu contenti tutti non so che dirti…

          • Lupi alcune precisazioni:
            1) non ho mai detto che la mia borderina non fa il resta, ho detto che glie l’ho insegnato includendolo in altre richieste e con quella frase iniziale volevo solo dire che è cosa difficile insegnare ad un border motivato ad attendere il segnale del conduttore (ne ho visti tanti avere questa difficoltà).
            2) non ti ho mai paragonato a Cesar Millan
            3) ma perché continui a metterla sul personale quando io non ti ho minimamente menzionato nel mio intervento? ho solo esposto il mio punto di vista e non vedo come tu possa sentirti chiamata in causa.

          • comunque sia al di la della divergenza di opinioni che va avanti da tot giorni, mi sembrava doveroso specificare il discorso “resta” e non far passare il concetto che massi anche se non si insegna il resta è lostesso o se il border in agiltiy non lo fa è lostesso perhcè poverino per lui è così dura e ha paura che gli scappi il percorso… perchè non mi pare affatto che sia ciò di cui si deve convincer eun nuofita che leggesse questi interventi e fosse alle prime armi in agility (e non solo)

          • Questa sera la mia cagnolona (San Bernardo di 65 chili) mentre cercavo di pulirle le orecchie e dopo una settimana in cui ho inventato di tutto per, nell’ ordine: farla stare tranquilla perché ha appena avuto la bronchite( quindi correre in campagna si ma non troppo) convincerla a prendere le medicine con bocconcini nuovi da inventarsi ogni giorno, giocare con lei sino a mezzanotte che’ siccome non era abbastanza stanca abbaiava come una pazza, beh si è’ ribellata alla grande e ( pur senza volerlo) mi ha sbattuta per terra. Ho pestato violentemente l’ osso sacro, ho visto le stelle e a questo punto il ” mio ” stress ha preso il sopravvento. Un tappeto ne? Credo di avergliene mollati almeno cinque sul muso (sul culo non vale, li prende come carezze) , le ho urlato contro tipo un quarto d’ ora, e l’ ho lasciata fuori, senza cena. Poiché sono ancora molto dolorante per ora non mi spiace per nulla, domani vedrò. Una reazione simile l’ ho avuta con lei solo due anni fa ( ora ne ha quattro) perché, nonostante i miei richiami ( prima calmi, poi terrorizzati ) continuava a correre contro un trattore. In quel caso S’ e’ spaventato pure il contadino, per quanto ero incazzata. Be’ ora quando vede un trattore, una macchina o un motorini che sia torna da me alla velocità della luce e si ferma di fianco. Sono una crudele assassina? Forse, ma il mio e’ un cane equilibrato e obbediente ( tranne quando bisogna pulirle le orecchie, allora diventa tipo pony in un rodeo) e per me come una figlia. E non sempre posso dosare le mie reazioni, esattamente come con una figlia.

      • Non sto a rispondere a tutti gli altri commenti, Anuk, ma rispondo soltanto al primo che hai postato.

        Tu hai un cane che se ti morde ti fa qualche graffietto e qualche livido. Io ho un cane che se mi mordicchia per errore mi porta via mezzo braccio. Stando al tuo ragionamento dovrei farmi mutilare perchè, poverino, mica gli si può dare una sberla.

        Secondo: tu magari hai la pazienza e l’inclinazione da martire -o masochista o quel che sia- per farti mordere e aspettare di educarlo mostrandogli la tua disapprovazione, ma ti assicuro che sei un caso singolo. A me è successo soltanto una volta di essere graffiato da uno dei miei cani, per aggressività rediretta, e ti assicuro che io non l’ho presa affatto bene.

        Un cane è un cane, non è un gioiello, non è un bambino, non è fatto di vetro e non è nemmeno sensibile al punto che se gli dai un ceffone oggi avrà paura di te per tutta la vita. Se così fosse i miei dovrebbero essere tipo terrorizzati da me, ma ti garantisco che non lo sono per niente.
        Sono cani. Gli dai una sberla sul muso, abbassano le orecchie e ti guardano come se li avessi appena traditi e uccisi, fanno il giro della stanza con aria ciondolante e depressa, poi ti tornano di fianco a scodinzolare e amici come prima. In fondo fra loro così fanno, non è che si fanno problemi a ringhiarsi a vicenda per paura di urtare la sensibilità dell’altra bestiaccia.

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